Anniversari
e Cerimonie
Nucleo 1985 |
ADRIA 2015
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AGRIGENTO 2016
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BARICELLA
2017
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BASSANO
2015
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BASSANO
2017
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BASSANO
2018
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BASSANO
2019
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BRUXELLES
2019
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CAORLE 2015
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CHIOGGIA 2015
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CODOGNO 2022
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COLLEFERRO 2024
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COLTANO 2016
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GEMONA
del FRIULI 2015
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GORIZIA
2020
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MIRANO 2015
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MIRANO
2016
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NICOSIA
2015
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PORTO TOLLE
2015
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PORTO VIRO
2016
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S.LUCIA del
MELA 2019
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"Ciao
ragazzi sono passati 35 anni da quel tragico 29/05/‘85.
In tutto questo periodo abbiamo dedicato parte del
nostro tempo per mantenere viva la memoria dell’Heysel
che inizialmente la Juventus voleva cancellare dalla sua
storia come se quella Coppa dei Campioni non fosse
bagnata di sangue. Penso che oggi sia inutile
polemizzare su quanto avvenne quella notte, ma che sia
importante continuare a mantenere viva la memoria dei
nostri 39 angeli in qualsiasi modo possibile. Il tempo
lenisce le ferite senza però cancellare le sue
cicatrici, per questo resto incredulo nel sentire ancora
cori offensivi contro le vittime dell’Heysel. Alle volte
temo che l’uomo sia una bestia feroce e senza cuore, ma
poi ritrovo l’umanità perduta in quei volti e in quelle
mani che in tutti questi anni hanno portato il nostro
striscione ovunque nel mondo sventolando quelle bandiere
con cui abbiamo cercato di fare del nostro meglio per
mantenere fede a una promessa fatta dopo quella
maledetta partita. Vi ricordo che dal primo minuto della
giornata del 29 maggio 2020 sarà possibile riflettere
sul 35’ anniversario della tragedia collegandosi sulle
pagine facebook: Per non dimenticare Heysel - Comitato
Reggio Emilia - Via Filadelfia 88 - Juventus club Meda.
Nessuna persona è morta finché vive nel cuore di chi
resta".
Fonte: Massimo Tadolini (Testo
© Video)
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DELTA RADIO SPORT
8.05.2016
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IL VIDEO "PER NON
DIMENTICARE HEYSEL"
"Ieri sera anche io ho
visto il docufilm. Devo dire che già quando vidi i primi
trailer sapevo che mi sarebbe piaciuto. Ne è uscito
proprio un bel lavoro, fatto col cuore, passione e
voglia di ricordare un fatto scomodo a tanti ma che fa
pur sempre parte della nostra vita. Ringrazio tutti
quelli che ci hanno lavorato creando un ottimo documento
che alleni la memoria. Grazie di Cuore"
Fonte: Domenico Russo
© (Figlio Vittima Heysel)
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"Per non dimenticare
Heysel" è un bel risultato, raggiunto con sforzo e
tenacia dal Nucleo 1985. Capisco che l'opinione di chi è
"parte attiva" nel documentario possa lasciare il tempo
che trova, ma è altrettanto vero che le recensioni non
le scrive più nessuno, perché considerate ormai come un
qualcosa di desueto, col risultato che circolano poche
informazioni su quelle novità meritevoli di non essere
sottaciute. Non succederà però per questo documentario
che, aldilà delle mie considerazioni, troverà
sicuramente delle penne autorevoli vogliose di parlarne.
Non era facile ritornare nuovamente sull'argomento
dell'Heysel senza incorrere nella banalità narrativa,
nel deja vu, in quelle considerazioni purtroppo scontate
che non smettono comunque di suscitare angoscia,
tormento, incazzatura, inquietudine. Per quel che è
stato e non doveva succedere. Massimo Tadolini e i
ragazzi che si sono prodigati a dar vita a questa nuova
testimonianza da tramandare ai posteri, sono riusciti
nell'intento di creare un prodotto nuovo, anche
differente. Per la qualità delle riprese (molto bello e
azzeccato il bianconero delle immagini), per il
sottofondo musicale che accompagna la carrellata di
interviste, per l'autorevolezza dei personaggi
intervistati (se si esclude il sottoscritto), per le
commoventi parole che trapelano, dandone un forte
contenuto fortemente emotivo. Il video è consigliabile
sia a chi all'argomento Heysel si avvicina per la prima
volta, sia ai tanti che in materia sono divenuti, loro
malgrado, grandi conoscitori (anche se avremmo preferito
ricordare quel giorno nella sua dimensione unicamente
sportiva). Coraggiosa la scelta di affrontare
l'argomento legato alla vigliaccheria di chi insulta
quei morti per offendere i vivi. Il muro di omertà
alzato da chi fa finta o non vuole vedere, va abbattuto.
Un'unica pecca: poco spazio alla coreografia del
trentennale fatta in Curva Sud. Non solo per l'imponente
e suggestiva grafica che quel tributo alla memoria
rappresentò, ma perché, a trent'anni da quell'immane
tragedia, la commemorazione voluta da una Curva intera,
a cui si unì emotivamente l'intero Stadium, rappresentò
simbolicamente il trait d'union tra due generazioni:
quella dei giovani di allora che stanno lasciando il
passo al nuovo che avanza. La generazione del post
Heysel. Entrambe, però, con il 29 maggio 1985 nel cuore.
Acquistata la chiavetta e visto il documentario, gli 8
gb di spazio utilizzabile sulla stessa potranno
diventare un archivio di quella tragica serata. Da
condividere con i più giovani, perché nessuna persona
muore se vive nel cuore di chi resta. E quei 39 fratelli
dovranno rimanere immortali. Il ricavato della Card usb
"Per non dimenticare Heysel" (€ 25,00) sarà devoluto
alla Fondazione per la ricerca sui tumori dell'apparato
muscoloscheletrico e rari Onlus. Un ulteriore motivo per
non perderla".
Fonte:
Beppe Franzo
© (Presidente Associazione "Quelli di… Via
Filadelfia")
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"Troppo spesso il calcio
italiano dimentica la notte del 29 maggio 1985". E' da
qui che parte il documentario "Per non dimenticare
Heysel", realizzato dal Nucleo1985 con la collaborazione
di numerosi Amici e associazioni. Ed è da qui che la
riflessione deve iniziare. Dalla conoscenza, dal
ricordo, dal rispetto. Dal non dimenticare. Dal
ricordare a chi l'ha scordato, da raccontare a chi non
l'ha vissuto, dal tramandare alle nuove generazioni. Il
film è girato in uno splendido bianco e nero, evocativo,
che ti prende, ti avvolge, ti trasporta tra immagini di
una notte maledetta, lucide analisi e forti emozioni.
"Non abbiamo imparato bene". Probabilmente è vero. E'
per questo che consiglio a tutti Voi di acquistare e
visionare questo film. Un documento importante che può
aiutare tutti, come ha fatto con me, a ritornare col
pensiero alla notte dell'Heysel, per capire
l'impossibile, per vedere "la nave della razionalità
affondare", per trattenere nel cuore le Sorelle e i
Fratelli di Gradinata che hanno lasciato la propria vita
per una partita, per una finale. Amici, vi consiglio col
cuore di acquistare questo film. Merita. Se fossi un
professore, lo farei vedere ai miei alunni, perché a
questo serve. A far crescere. Crescere il sapere,
aumentare il ricordo, diffondere la conoscenza. Un film
che fa bene. E non solo al cuore. Il ricavato va alla
Fondazione per la ricerca sui tumori dell'apparato
muscolo scheletrico e rari Onlus. "La sola partita non
basterebbe come risposta alla presenza dentro una
curva". E' una splendida verità. E' l'estrema sintesi di
quello che sentiamo, che proviamo. Mi azzardo ad usare
un plurale. Perché 90 minuti di partita non bastano. Ci
vuole di più. Ci vuole un'intensità, una forza, un
pensiero comune. Un vivere la curva tutti i giorni. Per
questo, sabato 16 aprile ci vediamo a Cherasco. Perché
il 29 maggio è tutti i giorni. E io vi aspetto. Nessuna
persona è morta finché vive nel cuore di chi resta.
Ringrazio di cuore gli Amici Massimo Tadolini, il
Nucleo1985, Francesco Caremani, Beppe Franzo, Andrea
Lorentini, Associazione fra i Familiari delle Vittime
dell'Heysel, Via Filadelfia 88, +39 IN MEMORIA DELLE
VITTIME DELL'HEYSEL, Iuliana Bodnari e Rossano Garlassi
del Comitato Per Non Dimenticare Heysel Reggio Emilia e
tutti Voi che avete nel cuore un +39".
Fonte:
Rossella Sereno
© "Fratelli di
Gradinata"
© Novantico Editrice
©
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Ci saranno varie iniziative
PER NON DIMENTICARE HEYSEL
Come Nucleo85 abbiamo pensato di
dedicare una linea di nostri articoli per il
finanziamento della Mostra Itinerante dedicata alla
memoria della tragedia. La mostra sarà a disposizione
gratuitamente di tutti quei gruppi di persone che la
vorranno esporre in Italia o all'estero. Le foto di
Salvatore Giglio saranno sorrette da 25/30 strutture di
ferro alte mt 2,50 e larghe 1,50. Sosteneteci perché
questa è una di quelle occasioni in cui dobbiamo
dimostrate di essere una vera comunità.
Fonte: Nucleo 1985 (Pagina Facebook)
© 13 gennaio 2015
Fotografia
Nucleo 1985 ©
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29 maggio 1985 - 29 maggio 2015
Trenta anni sono tanti. Sono lunghi
come una vita. Come quella non più vissuta dai nostri 39
angeli della Curva Z. Sulla vicenda si è detto già detto
tanto e noi non vogliamo aggiungere altro. Abbiamo
solamente il desiderio di continuare a fare qualcosa PER
NON DIMENTICARE HEYSEL. Per il 2015 abbiamo l’ambizioso
progetto di realizzare una mostra fotografica itinerante
da mettere a disposizione gratuita di tutti gli eventi
organizzati in memoria della tragedia. Ci piacerebbe
anche realizzare un dvd fatto di testimonianze, foto e
video che potrete inviarci entro il 31/01/2015. Spesso
ci chiediamo se stiamo esagerando nel volere ricordare
questo tragico evento, ma le scritte offensive che dopo
30 anni vediamo in parecchi stadi ci fanno pensare che
c’è ancora molto da fare. Per sostenere il nostro
progetto sono in vendita degli articoli firmati Nucleo85
il cui ricavato sarà destinato per realizzare quanto
scritto. Speriamo di farcela. Un abbraccio a tutti.
Fonte: Nucleo 1985 (Pagina Facebook)
© 7 dicembre 2014
Fotografia: Arezzonotizie.it ©
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Il tifo juventino commemora
l’Heysel
Ventotto anni fa la strage. Il
Nucleo 85 raccoglie fondi per il monumento.
BASSANO - L’immagine indelebile,
per chi era incollato alla tv, è quella della polizia
belga a cavallo che manganella i tifosi italiani alla
disperata ricerca della salvezza, respingendoli dal
campo di gioco agli spalti e riconsegnandoli alla
mattanza inglese: 39 morti all’Heysel, quella maledetta
notte del 29 maggio del 1985. I tifosi bianconeri
accorsi ad assistere alla finale di Coppa Campioni tra
Juve e Liverpool. Le vittime del settore Z di uno stadio
fatiscente, in cui non si doveva giocare una finale di
coppa. Con un’organizzazione indecente che affiancò gli
"headhunters" di Liverpool, allora la più malfamata
tifoseria d’Europa, alle famiglie juventine accorse in
modo spontaneo da ogni parte d’Italia: divisi solo da
una rete. Anche il Veneto non dimentica, 28 anni dopo,
le sue vittime. Sono Amedeo Giuseppe Spolaore e Mario
Ronchi di Bassano. La data e i "39 angeli" sono impressi
nella memoria collettiva del tifo bianconero. Massimo
Tadolini, 51 anni, bolognese trapiantato a Bassano,
proprio nel triveneto, l’indomani della tragedia, ha
voluto fondare un gruppo ultras, il Nucleo 85 appunto,
che si è ben presto esteso anche in Lombardia (che ha
partecipato a Meda lo scorso weekend a un torneo alla
memoria alla presenza di Furino). Il Nucleo è l’anima di
varie iniziative di commemorazione. Ad Arezzo, dove nel
2007 allo stadio fu scoperto un murales a memoria delle
vittime dipinto da un ragazzo del Nucleo, Tommaso Landi,
sabato ci sarà un triangolare di calcio con
rappresentanza veneta. A Reggio Emilia la figlia di una
delle vittime del 29 maggio 1985, ha fatto realizzare
qualche anno fa un monumento ai caduti dell’Heysel: il
Nucleo 85 ha deciso di aiutare a dare una copertura a
quest’opera, per questo sabato una rappresentanza del
gruppo sarà anche nei pressi dello stadio reggiano alla
manifestazione celebrativa. E per l’occasione il Nucleo
mette in vendita delle t-shirt celebrative scelte
proprio dalla famiglia della vittima, a offerta libera.
Il ricavato e gli incassi dei tornei saranno messi a
disposizione per la copertura del monumento. In
collaborazione con la Juve è prevista anche una
iniziativa a ottobre a Bassano.
Fonte: Mattinapadova.gelocal.it
© 29 maggio 2013
Fotografie: Nucleo 1985
©
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Fotografia: GETTY
IMAGES
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(Not for Commercial Use) |
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