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Ca' Dolfin Ristorante Aurora
Porto Tolle
(RO)
15.07.2015 |
30° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Mostra
Fotografica "Per non dimenticare Heysel" |
In Memoria di Gianfranco Sarto
(Vittima Heysel 1985) |
(Progetto
e
Allestimento a Cura del Gruppo Ultras
Nucleo 1985) |
Con il Patrocinio
dell'Amministrazione Comunale di Porto
Tolle |
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A Porto Tolle nel ricordo
di una tragedia immane: 1985 - 2015
"30 anni per non
dimenticare Heysel"
di Salvatore Binatti
Con gli ultras "Nucleo
Heysel 1985", Juventus Club "Doc Delta Po",
Supporters Juve by Chioggia e Veneto e diretta
Delta Radio by Binatti.
Heysel rappresenta una
tragedia immane, una tragedia che ha colpito al
cuore non soltanto il Mondo juventino, ma tutti
quei valori che dovrebbero essere patrimonio
fondamentale di tutte le tifoserie. Per questo
la serata organizzata a Porto Tolle, proprio
perché fa seguito a tante altre manifestazioni
analoghe organizzate dal gruppo ultras "Nucleo
Heysel 1985" del presidente e fondatore Massimo
Tadolini, rappresenta un prototipo di Evento
Story che stimola tutto il Mondo Sport. Anche
per questo vi hanno collaborato in tanti
all’organizzazione,
per un evento che ha avuto la sua
location nelle strutture del Ristorante Aurora a
Cà Dolfin, dove la mostra fotografica itinerante
che aveva già fatto il tour in tante tappe
italiane, ha stimolato tante emozioni, tanti
ricordi e anche tanti propositi. Tanti dei
quali, compresi quelli istituzionali dei
rappresentanti di Porto Tolle e Porto Viro,
sono stati altresì trasmessi via etere
con la diretta Delta Radio by Salvatore Binatti
...
(NdR: omissis)
Fonte:
Polesinesport.it ©
27 luglio 2015
Fotografie:
Nucleo 1985 ©
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Extra Time
di Sergio Sottovia
La cover è per Roberto
Sarto nel nome del padre Gianfranco, in coppia
con Massimo Tadolini, presidente e fondatore del
gruppo "Nucleo Heysel 1985, perché entrambi sono
la testimonianza diretta di… "30 anni per non
dimenticare" una tragedia immane. Quella che
proprio Tadolini ha visto da vicino, là allo
stadio, quel maledetto giorno della finale tra
Liverpool e Juventus. Anche per questo la
tragedia dell’Heysel e quella della famiglia di
Giancarlo Sarto da Porto Viro, resterà
amaramente indimenticabile come i nomi e le "39
facce" degli sportivi morti in quella tragedia
immane e che bisognerebbe mandare a futura
memoria in una specifica fotogallery completa.
Giusto per non dimenticarli mai, come ha
sottolineato peraltro lo stesso Roberto,
ricordando papà Gianfranco, appassionato di
calcio e di ballo, partito da Porto Viro con la
sua Fiat 125 color crema insieme ad altri suoi
due amici; il martedì 28 maggio verso Torino
dove lo attendeva il pullman per il Belgio. Un
ricordo che poi, a margine della serata di Porto
Tolle, lo stesso Roberto (NdR: gestisce
l’officina fondata dal padre) ha spiegato così
ai taccuini di Emiliano Milani de Il Gazzettino:
"Per me è sempre martedì, ogni volta che guardo
fuori lo rivedo in quell’ultima immagine che ho
di lui. Invece quel mercoledì sera alla
televisione… E pensare che avevo la convinzione
che papà fosse in tribuna con lo Juventus Club
Torino". Purtroppo Gianfranco quella sera della
finale era in quel maledetto "Settore Z", dove la furia degli Hooligans (ma i
giornali parlarono anche di inadeguatezza dello
stadio) causò quella immane tragedia, che
Roberto ricorda così nel nome di papà Giancarlo:
"La notizia ci arrivò alle 5 di giovedì dai
carabinieri che arrivarono
a casa. Un colpo impressionante. Avevo 18
anni, lui 47. Per me però, non se ne è mai
andato veramente e con lui ci parlo tutti i
giorni". Fu una tragedia a Bruxelles, allo
stadio Heysel, e nelle case dei 39 morti di cui
32 italiani e uno di Porto Viro: appunto
Giancarlo Sarto. Anche per questo ha un
significato profondo la "serata-ricordo" a Cà
Dolfin promossa dai "Signori" organizzatori. E
di cui Salvatore Binatti ci propone il reportage
dopo essere stato protagonista anche con la
diretta per Delta Radio, dando voce "in the
world" a "1985 -2015: 30 anni per non
dimenticare Heysel". Anche per questo la fotogallery assume un
significato tanto certificativo quanto di
stimolo a comportamenti che peraltro sono stati
stigmatizzati dalla cruda realtà della mostra
fotografica proposta a Cà Dolfin e che
giustamente e meritoriamente viene portata in
giro in altre sedi italiane e nel mondo. Anche
per questo le "facce" della fotogallery assumono
un significato speciale che va oltre la
partecipazione e la location della serata a
Porto Tolle, di cui peraltro vi documentiamo in
flash le presenze più significative e che non
hanno bisogno di spiegazione visto le relative
didascalie. Fermo restando che in avvio (by
wikipedia) abbiamo proposto la mappa dello
stadio Heysel nel giorno della tragedia e, per
sottolineare ciò che dovrebbe essere lo sport,
la scritta "amicizia" formata dai tifosi del
Liverpool durante l'andata dei quarti di finale
della Champions League 2004-2005. E che, tra le
foto senza didascalie segnaliamo la presenza
"organizzativa" di Damiano Marcolongo (con
tatuato il logo della Juventus e griffato "30"…
per non dimenticare), storico presidente dei
Supporters Juve sezione di Sant’Anna di
Chioggia; oltre al noto Massimo Tadolini (seduto
col microfono) intervistato by Salvatore
Binatti in diretta per Delta Radio. Come da non
dimenticare (vedi maglietta tra le mani di Mirko
Rangon "portovirese" globetrotter by Lugano) il
significato profondo degli autografi fatti dai
giocatori della Juventus attuale sulla polo
messa in palio per sostenere un progetto che
onora gli organizzatori della serata di Porto
Tolle e le parole di quello striscione della
curva Sud esposto in occasione del trentesimo
anniversario della tragedia di Heysel e che
recitava a caratteri cubitali "Nessuno muore
veramente se vive nel cuore di chi resta". Come
appunto è il caso di Gianfranco Sarto da Porto
Viro che vi proponiamo nel finale di fotogallery
(un trio di foto trasmesseci by Emiliano Milani
da Porto Viro) perché indimenticabili nel cuore
della tifoseria juventina e degli sportivi. Come
dimostrano anche i "manifesti" con tutti i nomi
"mostrati" in tribuna allo stadio Delle Alpi
(NdR: J-Stadium)
durante il match ripreso in tv
tra Juve e Napoli, con tanto di dedica e
striscione che in last photo li onora
"per sempre" e col significativo
striscione "+39 RISPETTO"… Per sempre nel cuore
di chi resta.
Fonte:
Polesinesport.it ©
27 luglio 2015
Fotografia:
Nucleo 1985 ©
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OMAGGIO ALLE VITTIME
DELL’HEYSEL A PORTO TOLLE (ROVIGO)
Doveva essere una
divertente partita, si trasformò in un incubo
Dedicata a Gianfranco Sarto
e alle 38 vittime della follia ultras la serata
a Ca’ Dolfin.
Il 15 luglio scorso Ca’
Dolfin è stata protagonista di una serata volta
ad omaggiare le vittime dell’Heysel. Il 29
maggio 1985 durante il match Juventus-Liverpool
gli hooligan attaccarono la sezione Z dello
stadio belga, dove tuttavia non si trovavano gli
ultras juventini ma semplici famiglie, molte
delle quali oggi piangono loro parenti morti
quel giorno per quella strage. Durante l’evento
è stata commemorata anche la vittima polesana
Gianfranco Sarto. Porto Tolle (Ro) - Una serata
a Ca’ Dolfin di Porto Tolle per non dimenticare
le 39 vittime dell’Heysel, ma dedicata in
particolare modo a Gianfranco Sarto, polesano
che perse la vita proprio nel corso della follia
ultras, il 29 maggio di trent’anni fa. L’evento,
svoltosi il 15 luglio scorso, è stato
organizzato dal Nucleo Heysel 1985 e dal suo
presidente Massimo Tadolini e ha visto la
partecipazione del gruppo Supporters Juve Veneto
e di Chioggia, di Juventus Club doc Delta del Po
Porto Tolle e dell’assessore Gilberto Vilfrido
Siviero di Porto Viro, città dalla quale partì
Sarto, per seguire la squadra del cuore, e nella
quale non poté più ritornare. Il Polesine è solo
una tappa di un tour che sta toccando tutta
Italia per mantenere viva la memoria di quanto
successo quel giorno. Per la serata è stata
allestita una mostra fotografica, con immagini
dell’epoca. Inoltre Tadolini, presente durante
la partita all’Heysel, ha ricordato quei tragici
momenti con una toccante testimonianza. Ai
familiari di Sarto è stata consegnata una targa
in sua memoria.
Fonte:
Agorasportonline.it
© 18 luglio 2015
Fotografia: GETTY IMAGES © (Not
for commercial use)
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All'Aurora serata
bianconera celebrando la tragedia dell'Heysel
Sarto, trent'anni per
ricordare
di Emiliano Milani
"Nessuno muore veramente se
vive nel cuore di chi resta". È con lo spirito
di queste parole, racchiuse in uno striscione
della curva Sud in occasione del trentesimo
anniversario della tragedia dell'Heysel, che
mercoledì sera il ristorante Aurora a Cà Dolfin
di Porto Tolle è stato teatro di una iniziativa
a memoria di quel tragico 29 maggio 1985 in cui
trentanove persone, presenti allo stadio di
Bruxelles per assistere alla finale di coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool, persero la
vita. Trentadue italiane, tra loro anche il
portovirese Gianfranco Sarto. Ed è proprio in
suo omaggio che il gruppo ultras Nucleo Heysel
1985, capeggiato dal presidente e fondatore
Massimo Tadolini (presente all'Heysel), i
supporters Juve Veneto rappresentati dal
presidente Nicola Alfonsi e la delegazione di
Sant'Anna di Chioggia guidati da Damiano
Marcolongo, lo Juventus club Doc Delta del Po
"Lorenzo Zanetti", con il patrocinio dei comuni
di Porto Tolle e Porto Viro e la partnership di
Delta Radio, hanno voluto portare in Basso
Polesine una rassegna che sta facendo il giro
dell'Italia con la testimonianza diretta di chi
ha vissuto quei tragici momenti assieme ad una
mostra fotografica intitolata "Per non
dimenticare Heysel". E ricordare Gianfranco
Sarto, grande appassionato di calcio e ballo,
partito da casa con la sua Fiat 125 crema
insieme ad altri due amici martedì 28 maggio
1985 verso Torino dove lo attendeva il pullman
per il Belgio. "Per me è sempre martedì - ha
spiegato il figlio Roberto, che ora gestisce
l'officina fondata dal padre e presente alla
cena insieme alla sorella Stefania per ritirare
una targa ricordo - ogni volta che guardo fuori
lo rivedo in quell'ultima immagine che ho di
lui. Poi il mercoledì sera, alla televisione e
la convinzione che lui fosse in tribuna con lo
Juventus Club Torino". Gianfranco, invece, era
in quel maledetto settore Z dove la furia degli
Hooligans e l'inadeguatezza dello stadio furono
concause della tragedia. "La notizia ci arrivò
alle 5 di giovedì dai carabinieri che arrivarono
a casa. Un colpo impressionante. Avevo 18 anni,
lui 47. Per me però, non se n'è mai andato
veramente e con lui ci parlo tutti i giorni".
Fonte:
Ilgazzettino.it © 17
Luglio 2015
Fotografie:
Nucleo 1985 © Famiglia Sarto
©
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IL RICORDO -
Serata in onore delle 39 vittime della
finale della Champions del 1985
A Porto Tolle si rende
omaggio a Heysel
Una serata in onore delle
39 vittime di una tragedia assurda, quella della
finale di Coppa dei Campioni disputata il 29
maggio 1985 a Bruxelles, stadio Heysel, tra
Juventus e Liverpool, quella che si è svolta a
Ca’ Dolfin di Porto Tolle nel ristorante Aurora.
Durante la serata sono stati distribuiti oltre
30 premi Griffati Juventus ...
(NdR: omissis)
La serata
è stata organizzata in collaborazione con il
Gruppo Ultras Nucleo Heysel 1985 di cui Massimo Tadolini è Presidente. Tadolini, presente nel
1985 alla finale, decise in onore delle 39
vittime di questa assurda strage di fondare il
gruppo per ricordare Heysel. Perché, come dice
lui, la storia va raccontata per far sì che le
persone sappiano. La rassegna che sta girando
l'Italia oltre alla testimonianza diretta di
Massimo Tadolini vede anche una mostra
fotografica.
Fonte:
Il Resto del Carlino
(Rovigo) © 16 luglio 2015
Fotografia:
Portovirando.it ©
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A Porto Tolle la tifoseria
juventina del veneto
1985 - 2015; 30 anni per non dimenticare Heysel
di Salvatore Binatti
Serata in onore delle 39
vittime di una tragedia assurda, quella della
finale di Coppa dei Campioni disputata il
29/05/1985 a Bruxelles stadio Heysel tra
Juventus e Liverpool. Location: Ca’ Dolfin di Porto
Tolle Ristorante Aurora.
Durante la serata sono
stati distribuiti oltre 30 premi Griffati
Juventus, i più significativi ...
(NdR: omissis) La
serata è stata organizzata in collaborazione con
il Gruppo Ultras Nucleo Heysel 1985 di cui
Massimo Tadolini è Presidente. Massimo presente
il 29/05/1985 alla Finale, decise in onore delle
39 vittime di questa assurda strage di fondare
il gruppo per ricordare Heysel, perché - come
dice Lui - "la storia va raccontata per far sì
che le persone sappiano". Motivo scatenante in
Massimo, fu il fatto che negli stadi, spesso si
vedono striscioni delle tifoserie avversarie
inneggiare il (-39), e - parole sue - "questo mi
provocava rabbia, questi non sanno, ignorano il
significato, e per questo decisi di raccontare
quanto avvenuto quella notte al Heysel". La
rassegna che sta girando l’Italia, oltre alla
testimonianza diretta di Massimo Tadolini vede
anche una mostra fotografica molto
significativa, da molti definita "dura", da
Massimo definita reale, perché Heysel è stato
quello e forse di più. Un evento, quello di
Porto Tolle, sostenuto anche dai Supporters Juve
Veneto, rappresentati da Nicola Alfonsi
Presidente di Treviso, Venezia, Padova e Rovigo,
Club che raggruppa oltre 800 iscritti. Quindi
dai Supporters Juve sezione di Sant’Anna di
Chioggia, presenti con una folta delegazione con
a capo il Presidente Damiano Marcolongo. Ma
anche dallo Juventus Club D.O.C. Delta Del Po’
Porto Tolle intitolato a Lorenzo Zanetti,
presenti con una nutrita rappresentanza di
tesserati con a capo il Presidente Michele
Veronese (detto "Burino"). Manifestazione
patrocinata dall’Amministrazione di Porto Tolle,
rappresentata dall’Assessore allo sport Gilberto
Vilfrido Siviero e dall’Assessore alla cultura
Leonarda Ielasi, e patrocinata
dall’Amministrazione di Porto Viro rappresentata
dal Sindaco Thomas Giaccon il quale ha detto di
voler celebrare anche a Porto Viro un evento
così importante, anche perché Porto Viro ha un
angelo del Heysel in cielo: il Sig. Gianfranco
Sarto al quale è stata dedicata la serata
dell’Aurora. Al Figlio Roberto Sarto e alla
Sorella Stefania, e a tutti i famigliari di
Gianfranco Sarto, è stata consegnata dagli
organizzatori una targa in memoria del papà e
del famigliare scomparso proprio nella tragedia
del Heysel. Presente alla serata Finotti Vanni
uno dei tre componenti della missione di
Bruxelles; insieme a Gianfranco Sarto e a
Moretto partirono con grande entusiasmo per la
finale di Coppa Campioni. Emozionante e
significativa la sua testimonianza
dell’accaduto, ha concluso il suo racconto
dicendo siamo partiti in 3 e siamo tornati in 2,
come diceva il Presidente Massimo Tadolini è la
cruda realtà del Heysel. Delta Radio per
l’occasione ha seguito l’evento con una speciale
diretta condotta da Salvatore Binatti dove i
vari ospiti hanno raccontato le loro emozioni
legate al tragico evento. Un ringraziamento
speciale va a Daniele Biccari titolare del
Ristorante Aurora teatro di questa bella ed
emozionale manifestazione.
Fonte:
Polesinesport.it ©
15 Luglio 2015
Fotografie:
Salvatore Binatti © Google Maps © Nucleo 1985 ©
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