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Circolo
Culturale "Heimat"
Gorizia 10/31.07.2020 |
35° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Mostra
Fotografica "+39 perché nessuno
dimentichi" |
In Memoria di Dionisio Fabbro
(Vittima Heysel 1985) |
(Progetto
e
Allestimento a Cura del Gruppo Ultras
Nucleo 1985) |
Con la Collaborazione del Comitato "Per non
dimenticare Heysel" |
e la Straordinaria
Partecipazione di
Bruno Pizzul |
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L’inaugurazione con il
giornalista Bruno Pizzul
Una mostra fotografica per
non dimenticare l’Heysel
di Marco Bisiach
"Io ho avuto l'avventura di
raccontare cose che in cuor mio, se potessi,
vorrei dimenticare per quanto sono state
terribili. Ma, invece, è bene non farlo, per
ricordare la tragedia ed evitare così che certe
cose possano accadere ancora". Sono parole
sincere e per molti versi anche sofferte,
uscendo direttamente dall'anima e dal cassetto
di ricordi più dolorosi, quelle del giornalista
Bruno Pizzul, che così ha rievocato la tragedia
dell'Heysel. Lo ha fatto, trentacinque anni dopo
quella serata di Bruxelles che doveva celebrare
"solo" la finale di Coppa dei Campioni 1985 tra
Juventus e Liverpool e invece è passata alla
storia per la morte di 39 persone, partecipando
all'inaugurazione della bella mostra fotografica
"Perché nessuno dimentichi", realizzata da
Nucleo 1985 in collaborazione con il comitato
"Per non dimenticare Heysel", e portata a
Gorizia (per la prima volta in regione) dal
circolo culturale "Heimat" nella sua sede di via
9 Agosto, 5. Dove, peraltro, resterà visitabile
fino al 31 luglio dal lunedì al sabato, dalle
5.30 alle 20.30, con ingresso libero. Un ricco,
coinvolgente e drammatico approfondimento nei
fatti di quella tragedia, attraverso decine e
decine di immagini, ritagli di giornale e cimeli
originali, tra cui la maglia di quella finale
dello juventino Boniek, il programma della
partita, cartoline e rarissimi adesivi. Bruno
Pizzul, che la partita dell'Heysel la commentò
in diretta, in quella che fu forse la serata più
difficile della sua lunga inimitabile carriera,
ha parlato delle responsabilità delle autorità
belghe, affiancate e sommate a quelle degli
hooligan inglesi, e ha svelato aneddoti come le
lacrime e le scuse dei suoi colleghi
d'oltremanica, sull'aereo che portava i
giornalisti lontano da Bruxelles, o i momenti
concitati, carichi di incertezze e poi dolore
vissuti in cabina di commento per tutti coloro
che stavano soffrendo. Ecco, la mostra del
circolo "Heimat", come ha sottolineato anche il
sindaco Rodolfo Ziberna, intervenuto
all'inaugurazione, vuol essere un omaggio al
loro ricordo ma anche un impegno, "perché non
siano morti invano e certe tragedie non si
ripetano".
Fonte:
Il Piccolo (Gorizia)
© 11 luglio 2020
Fotografie:
Nucleo 1985 ©
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GORIZIA
La tragedia dell'Heysel
nella mostra
fotografica allestita dal circolo Heimat
di Marco Bisiach
Il 29 maggio 1985, poco più
di 35 anni fa, il mondo del calcio visse uno dei
suoi giorni più tragici. La vita di 39 tifosi
della Juventus si spense nella tragica follia
degli spalti del l'Heysel, nome che da allora
coincide con quello di una ferita indelebile più
che con quello di uno stadio. Doveva essere, a
Bruxelles, "solo" la finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool, divenne una
tragedia impossibile da dimenticare. E proprio
per ricordarla, perché lasci un insegnamento
capace di impedire che qualcosa di simile si
ripeta, esistono iniziative come la mostra
itinerante "Perché nessuno dimentichi",
realizzata da Nucleo 1985 in collaborazione con
il comitato "Per non dimenticare Heysel", che
ora fa tappa per la prima volta in Friuli
Venezia Giulia a Gorizia grazie all'iniziativa
del circolo culturale "Heimat". L'esposizione
sarà inaugurata venerdì alle 19 nella sede del
circolo, in via 9 Agosto 5 a Gorizia, dove
resterà poi visitabile dal lunedì al sabato,
dalle 15.30 alle 20.30, fino al 31 luglio. Tra
gli ospiti, assieme al sindaco Rodolfo Ziberna,
è annunciato anche Bruno Pizzul, che quella
triste sera di maggio del 1985 ebbe l’ingrato
compito di commentare la partita dell'Heysel, e
visse allo stadio di Bruxelles senz'altro una
delle giornate più difficili della sua lunga e
inimitabile carriera giornalistica. "Alcuni dei
componenti della nostra associazione, tifosi
juventini, conoscono gli organizzatori di questa
splendida mostra, che sin qui è stata presentata
a Belluno e a Reggio Emilia, e ora arriva per la
prima volta nella nostra regione - spiega Carlo
Ambrosini del circolo Heimat - Così abbiamo
colto l'occasione per entrare in contatto con
loro, e portare a Gorizia un evento di grande
significato, e che abbiamo voluto dedicare alla
memoria di Dionisio Fabbro, la vittima friulana
della tragedia dell'Heysel". "Perché nessuno
dimentichi" è fondamentalmente una mostra
fotografica, arricchita però da documenti
audiovisivi e anche da alcuni rarissimi cimeli
originali di quella tragica finale, come il
programma della partita o alcuni speciali
adesivi. Ecco allora che la mostra del circolo "Heimat"
diventa occasione imperdibile per ripercorrere
quanto è accaduto. Ricordare e omaggiare una
volta di più coloro che per la loro semplice
passione per il calcio persero la vita, e
riflettere su quanto ancora resta da fare perché
lo sport e il calcio siano e restino solo gioia
e vita, e non siano mai più motivo di dolore
come ancora troppo spesso succede.
Fonte:
Il Piccolo (Gorizia)
© 8 luglio 2020
Video:
Nucleo 1985 © Bruno Pizzul ©
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Gorizia, emozionante
mostra per il 35°
anniversario del dramma
dell’Heysel
Sarà un appuntamento di
respiro quantomeno nazionale quello ospitato
nelle sale dell’Associazione Culturale Heimat
dal 10 luglio al 31 luglio 2020 (orario di
apertura dal lunedì al sabato dalle
15.30-20.30).
Con la mostra fotografica
"Perché nessuno dimentichi" Gorizia diventa
punto di riferimento per ricordare
collettivamente i 35 anni della tragedia dello
stadio Heysel nella quale morirono 39 tifosi
della Juventus, quasi tutti italiani. Un evento
che va però al di là di un’estesa collezione di
foto visto che nell’occasione sarà possibile
visionare anche materiale originale di quella
tristemente indimenticabile serata di Bruxelles.
Un dramma impresso a tutt’oggi nella memoria
collettiva, tanto è vero che appena un paio
d’anni fa il Comune di Torino ha intitolato una
piazza cittadina alle vittime dell’Heysel,
stadio fatiscente nel quale quella maledetta
partita non si sarebbe mai dovuta disputare. La
mostra, in collaborazione con il Comitato "Per
non dimenticare Heysel" e realizzata da Nucleo
1985, è dedicata alla memoria di Dionisio
Fabbro, vittima friulana di quel 29 maggio 1985.
L’inaugurazione, alla quale sono invitati anche
la vedova Fabbro, il sindaco di Gorizia Rodolfo
Ziberna e Bruno Pizzul, che quella sera ebbe
l’ingrato compito di commentare la partita, è
prevista per venerdì 10 luglio alle 19 presso il
Circolo Culturale Heimat, via IX Agosto, 5 a
Gorizia.
Fonte:
Trivenetogoal.it © 4
Luglio 2020
Fotografie:
Nucleo 1985 © Wikipedia.org
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