Le
curve volevano che la partita non
venisse terminata
Tragedia a Parma, muore un tifoso
di
Roberto Stracca
Vicentino, 19 anni, è caduto dalla
tribuna all’inizio del secondo tempo.
Partita sospesa, poi riprende e finisce
4-0.
ROMA - Dalla
festa annunciata per l’attesa promozione
in serie A del Parma al dramma di un
giovane tifoso, di una famiglia e di
tutta Vicenza. Eugenio Bortolon, 19
anni, di Isola Vicentina, appassionato
di pallone, che da poco tempo aveva
cominciato a seguire la squadra
biancorossa anche in trasferta, è morto
sabato, alle 22.35, per un arresto
cardiaco nell’unità operativa di prima
anestesia e rianimazione dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Parma,
mentre i medici tentavano con ogni mezzo
di salvarlo. Nel pomeriggio, quando il
secondo tempo della gara di serie B,
Parma-Vicenza, era cominciato da 5
minuti (e i padroni di casa erano già in
vantaggio per 4-0), Bortolon è
precipitato dalla balaustra del settore
ospiti dello stadio Tardini, facendo un
volo di 8-10 metri. Dubbie le cause
della caduta: forse Bortolon si è sporto
per vedere e ha perso l’equilibrio.
Immediatamente gli altri sostenitori
veneti hanno richiamato l’attenzione di
steward e giocatori per chiedere aiuti e
soccorsi. Tra i primi ad arrivare il
medico del Vicenza, Giovanni Ragazzi,
che ha trovato il giovane tifoso in una
pozza di sangue. Con l’ambulanza, dove
veniva intubato, Bortolon è stato
portato all’ospedale Maggiore di Parma.
Qui, già prima che fosse sottoposto a
una tac, le sue condizioni sono subito
apparse, ai medici, disperate. Alle
19.30 si è deciso di procedere a una
difficile operazione "nel tentativo di
contenere le gravissime lesioni
emorragiche addominali che ha riportato
insieme ad altre lesioni nella caduta.
La prognosi è riservata: c’è un
gravissimo stato di coma e choc
emorragico", avvertiva Lino Stefano
Pagliari, medico del reparto di
rianimazione. L’allenatore biancorosso
Angelo Gregucci, e alcuni dirigenti del
Vicenza avevano intanto raggiunto
l’ospedale e attendevano, angosciati,
fuori dalla sala operatoria insieme ai
tifosi di "Caneva Berica", il gruppo di
cui faceva parte lo sfortunato
diciannovenne supporter biancorosso. Nel
frattempo si provava a rintracciare i
genitori del ragazzo. Purtroppo, durante
l’operazione le condizioni del ragazzo
si sono aggravate "a causa di una
gravissima emorragia e per il
concomitante gravissimo trauma
cranio-facciale". Nonostante le terapie
adottate - hanno spiegato i medici - la
funzione cardio-circolatoria si è
deteriorata fino all’arresto cardiaco".
Dopo l’episodio e l’arrivo dei soccorsi
la gara, rimasta sospesa per 23’, è
stata fatta poi riprendere ed è
terminata tra i fischi del pubblico. Le
due tifoserie all’unisono (i Parma Club
hanno, infatti, appoggiato gli ultrà
vicentini) avrebbero preferito che non
si riprendesse a giocare. Anche i
ventidue giocatori in campo si sono più
volte fermati interrogandosi su cosa
fosse più opportuno fare. Verrà, poi,
spiegato dalla dirigenza emiliana che si
è deciso di far finire la partita per
evitare problemi di ordine pubblico. Il
Parma, per volontà del presidente
Tommaso Ghirardi, decideva di annullare
tutti i festeggiamenti per il ritorno in
serie A. Quella che si pensava essere
una nuova serata di allegria si
trasformava in una notte di angoscia. E,
poi, di infinita tristezza. Per una
morte assurda.
23
maggio 2009
Fonte:
Corriere.it
© Fotografie:
Ilgiornale.it
-
Ilgiornaledivicenza.it
Voleva
diventare un vigile del fuoco
di
Alberta Mantovani
VICENZA -
Eugenio Bortolon era un tifoso del
Vicenza, ma la trasferta a Parma che gli
è costata la vita era appena la seconda
della stagione cui partecipava, con il
gruppo della Caneva Berica. Ha perso
l’equilibrio, a ridosso della ringhiera
del settore che ospitava i tifosi
biancorossi, è precipitato a terra e ha
riportato ferite e traumi che ne hanno
provocato la morte all' ospedale di
Parma qualche ora dopo. Eugenio era un
ragazzo di 19 anni che faceva
l’idraulico e aveva rivelato agli amici
l’aspirazione a diventare vigile del
fuoco, per salvare vite umane.
Lutto a Isola -
È descritto da tutti come un giovane con
l’esuberanza della sua età, ma con la
testa sulle spalle, figlio di un
maresciallo dei carabinieri in pensione,
fratello più piccolo di Luciano e
Gianfranco, pure loro nell' Arma, uno a
Verona e l’altro alla Ederle di Vicenza.
Una famiglia distrutta dal dolore che s'
è impadronito della casa di Isola
Vicentina (per oggi è stato proclamato
il lutto cittadino), ad appena qualche
centinaio di metri di distanza dal
Centro tecnico dove tutti i giorni s'
allena la squadra di Gregucci. Una
passione che per Eugenio Bortolon è
diventata l’appuntamento con un tragico
destino. I suoi genitori erano partiti
per una gita di un paio di giorni in un
paese tedesco gemellato con Isola: sono
stati rintracciati nella notte di sabato
e appresa la notizia dalla polizia si
sono precipitati a Parma. Ieri è stato
il giorno del cordoglio, espresso ai
vicentini da tifoserie di tutta Italia
che già hanno annunciato la loro
presenza ai funerali.
25
maggio 2009
Fonte: Gazzetta.it
© Fotografie:
Corriere del Veneto - Boysparma1977.it
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