Parma: Tifoso cade, è in
coma
Fischi e
rabbia: Non giocate
di Giacomo
Talignani
PARMA - È
il quinto minuto del secondo
tempo, il Parma è in vantaggio
per 4-0 quando Eugenio Bortolon,
tifoso vicentino, si sporge
dalla balaustra e precipita per
otto metri. Una massa di
supporter biancorossi si accalca
in uno spicchio della curva sud,
tutti guardano in basso e poi
gridano "sospendete la partita,
un ragazzo è volato giù". Il
giovane, 19 anni di Isola
Vicentina, è riverso in un lago
di sangue e privo di conoscenza,
verrà operato due ore dopo nel
tentativo di contenere le
gravissime lesioni emorragiche
addominali. Testimoni
riferiscono di averlo visto
sporgersi dagli spalti: si
sarebbe affacciato - spiega la
polizia che indaga sull'
episodio - mentre stava urlando
qualcosa a degli avversari. Tra
i primi soccorritori il medico
del Vicenza Giovanni Ragazzi.
Sia i tifosi vicentini che
quelli del Parma - pronti a
festeggiare in casa la
promozione della squadra -
chiedono la sospensione della
gara. Gli stessi giocatori
allontano il pallone e il gioco
si ferma per tre minuti. Nel
frattempo, a Isola Vicentina,
gli agenti si recano dal
fratello per comunicargli
l’accaduto. I genitori non sanno
nulla: si trovano in vacanza. La
partita ricomincia fra i fischi
e gli striscioni ripiegati.
Ventunesimo minuto della
ripresa, il gioco viene
nuovamente sospeso. Lo speaker
spiega che il ragazzo è grave,
in coma, "stabilizzato in
rianimazione". I calciatori e
l’arbitro Valerio Scoditti
parlano al centro del campo: si
riprenderà a giocare. La scelta
è del responsabile dell’ordine
pubblico. Si è voluta stemperare
la tensione, evitando disordini
nel dopo-partita. Il Parma
vincerà poi 4-0: festa annullata
e nessun sorriso. Gli ultras del
Parma e del Vicenza, storici
rivali, si danno appuntamento
davanti all' ospedale per
portare solidarietà al ragazzo
che faceva parte del gruppo
Caneva Berica, "ma non era uno
abituato alle trasferte".
"Dovevano comunque sospendere la
gara", dicono i capi delle
tifoserie.
24 maggio
2009
Fonte: La
Repubblica
© Fotografie: Raisport.rai.it -
Dentrolostadio.corriere.it -
Ilgiornaledivicenza.it
È caduto
dagli spalti del Tardini
La partita
è stata sospesa, poi dopo che le
condizioni del supporter erano
state stabilizzate il match è
ripreso.
Il tifoso
del Vicenza ferito dopo una
caduta dagli spalti nello stadio
di Parma (Eugenio Bortolon di 19
anni) è stato portato in sala
operatoria all'ospedale di Parma
e le sue condizioni rimangono
gravissime. "È in sala
operatoria - ha spiegato Lino
Stefano Pagliari, medico del
reparto di rianimazione - nel
tentativo di contenere le
gravissime lesioni emorragiche
addominali che ha riportato
insieme ad altre lesioni nella
caduta. L'intervento è
cominciato alle 19.30, le
condizioni del giovane sono
gravissime ed è stato necessario
un tempo piuttosto lungo per
stabilizzarlo. La prognosi è
riservata, ma c'è un gravissimo
stato di coma e choc
emorragico".
LA CADUTA -
Il tifoso si chiama Eugenio
Bortolon, 19 anni, di Isola
Vicentina. Agenti della Polizia
si sono recati dal fratello del
giovane per comunicargli
l'accaduto e predisporre la sua
rapida partenza per Parma. I
genitori del giovane supporter
non sono stati raggiunti perché
si trovano in vacanza. Bortolon,
affermano alcuni dei capi degli
ultras vicentini, da poco tempo
seguiva in trasferta la
compagine vicentina e in pochi
lo conoscevano. Sulla base di
una testimonianza oculare, il
giovane si sarebbe arrampicato
sino alla rete metallica che
sovrasta la balaustra e da lì si
sarebbe sporto in avanti,
sfruttando un buco nella
protezione. Forse per un
movimento improvviso, Bortolon
avrebbe perso l'equilibrio,
precipitando per alcuni metri.
PRESENTE IL
VICENZA - L'intera società
biancorossa si è stretta attorno
al giovane tifoso vicentino, che
sta lottando con la morte
all'ospedale di Parma. Al dottor
Giovanni Ragazzi, medico sociale
del club berico, che ha
raggiunto per primo il
nosocomio, si sono aggiunti il
direttore generale Paolo
Cristallini (che sino all'anno
scorso era anche responsabile
dei rapporti con la tifoseria),
il vicepresidente Gian Luigi
Polato e il tecnico Angelo
Gregucci. I quattro si trovano
nella sala d'aspetto all'uscita
della sala operatoria in attesa
di notizie. Anche una nutrita
rappresentanza di tifosi,
soprattutto quelli del gruppo
"Caneva Berica", di cui faceva
parte lo sfortunato
diciannovenne supporter
biancorosso, non se la sono
sentita di ripartire per Vicenza
e dopo la fine della partita si
sono recati all'ospedale di
Parma per stare vicini al loro
amico.
24 maggio
2009
Fonte:
Corriere dello Sport
Morto il
tifoso caduto dagli spalti. Oggi
minuto di silenzio
È deceduto
per arresto cardiaco Eugenio
Bortolon, 19 anni. Precipitato
ieri pomeriggio dal settore
ospiti dello stadio Tardini in
Parma-Vicenza (serie B).
È morto per
arresto cardiaco Eugenio
Bortolon, il tifoso vicentino di
19 anni caduto ieri pomeriggio
dal settore ospiti dello stadio
Tardini durante il secondo tempo
di Parma-Vicenza. Il giovane è
deceduto nella tarda serata di
ieri, alle 22.35, nell'unità
operativa di Prima Anestesia e
Rianimazione dell'Azienda
Ospedaliero-Universitaria di
Parma. Lo ha reso noto nella
notte la stessa Azienda
ospedaliera. Un minuto di
raccoglimento - Un minuto di
silenzio verrà osservato
all'inizio delle gare in
programma oggi per rendere
omaggio alla memoria di Eugenio
Bortolon. Lo ha deciso la
Federcalcio d'intesa con la Lega
nazionale professionisti. Il
sito del Vicenza in lutto -
"Addio Eugenio": con questa
frase e con un rettangolo nero
il sito del Vicenza Calcio,
listato a lutto, dà la notizia
della scomparsa del tifoso
diciannovenne. "La partita più
importante - si legge nel sito
www.vicenzacalcio.com - si è
interrotta nella notte. La
Società Vicenza Calcio a nome
della proprietà, dirigenti,
staff tecnico e giocatori si
stringe con sentimento di
profondo cordoglio alla famiglia
Bortolon per la tragica
scomparsa dell'amato Eugenio,
strappato drammaticamente alla
vita tifando i colori della
squadra del cuore. In questo
tragico momento - si legge
ancora nel sito - giungano ai
genitori, al fratello, ai
compagni ed amici e a tutte le
componenti della tifoseria di
Vicenza il nostro unanime
sentimento di commozione e
ideale vicinanza". Il Parma si
associa al lutto - Anche il
Parma esprime il proprio
cordoglio per la morte di
Eugenio Bortolon. "Il presidente
Tommaso Ghirardi, proprietà,
consiglieri d'amministrazione,
dirigenti, tecnici, calciatori,
dipendenti e collaboratori tutti
del Parma FC, si uniscono al
dolore della famiglia Bortolon e
di tutti gli sportivi vicentini
esprimendo le più sentite
condoglianze", si legge infatti
sul sito del Parma. Il
bollettino medico - Il giovane
era stato trasportato in
gravissime condizioni
all'ospedale Maggiore con
"gravissimo politrauma da
precipitazione con lesioni
emorragiche multi-distrettuali".
I medici avevano proceduto "alla
stabilizzazione respiratoria ed
emodinamica, per permettere al
paziente di eseguire le indagini
radiologiche", e dopo le prime
manovre rianimatorie Eugenio
Bortolon era stato sottoposto a
un intervento chirurgico all'
addome. Ma durante l'operazione
le condizioni del paziente si
sono aggravate, "a causa di una
gravissima emorragia e per il
concomitante gravissimo trauma
cranio-facciale". Nonostante le
terapie adottate - conclude la
nota - "la funzione
cardio-circolatoria si è
deteriorata fino all'arresto
cardiaco". Il dolore della
famiglia - I genitori di Eugenio
Bortolon hanno fatto visita
questa mattina alla camera
mortuaria dove è stata composta
la salma del giovane. Con loro
il fratello del ragazzo
scomparso, il primo ieri ad
essere avvertito di quanto era
successo. Ad accompagnarli
questa mattina, attorno alle 10,
nel reparto di necroscopia del
Maggiore c'era il questore di
Parma Gennaro Gallo, che poi si
è recato con loro al Tardini,
sul luogo dove è avvenuta la
tragedia. I familiari di
Bortolon hanno poi fatto ritorno
all'ospedale, dove alcuni tifosi
del Parma e del Vicenza hanno
consegnato loro le sciarpe delle
rispettive formazioni. Per gran
parte della notte un gruppo di
supporter dei due club aveva
stazionato all'esterno del
Pronto Soccorso dell'ospedale
parmigiano, in attesa di
notizie, allontanandosi solo
quando era iniziata a circolare
la notizia del decesso del
giovane.
24 maggio
2009
Fonte:
Skylife.it
Incidente.
Le curve volevano che la partita
non venisse terminata, il club
gialloblù ha annullato la festa
per il ritorno in serie A.
Tragedia a
Parma, muore un tifoso
di Roberto
Stracca
Vicentino,
aveva 19 anni, è caduto dalla
tribuna all' inizio del secondo
tempo.
ROMA -
Dalla festa annunciata per
l’attesa promozione in serie A
del Parma al dramma di un
giovane tifoso, di una famiglia
e di tutta Vicenza. Eugenio
Bortolon, 19 anni, di Isola
Vicentina, appassionato di
pallone, che da poco tempo aveva
cominciato a seguire la squadra
biancorossa anche in trasferta,
è morto ieri, alle 22.35, per un
arresto cardiaco nell' unità
operativa di prima anestesia e
rianimazione dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di
Parma, mentre i medici tentavano
con ogni mezzo di salvarlo. Nel
pomeriggio, quando il secondo
tempo della gara di serie B,
Parma-Vicenza, era cominciato da
5 minuti (e i padroni di casa
erano già in vantaggio per 4-0),
Bortolon è precipitato dalla
balaustra del settore ospiti
dello stadio Tardini, facendo un
volo di 8-10 metri. Dubbie le
cause della caduta: forse
Bortolon si è sporto per vedere
e ha perso l’equilibrio.
Immediatamente gli altri
sostenitori veneti hanno
richiamato l’attenzione di
steward e giocatori per chiedere
aiuti e soccorsi. Tra i primi ad
arrivare il medico del Vicenza,
Giovanni Ragazzi, che ha trovato
il giovane tifoso in una pozza
di sangue. Con l’ambulanza, dove
veniva intubato, Bortolon è
stato portato all' ospedale
Maggiore di Parma. Qui, già
prima che fosse sottoposto a una
tac, le sue condizioni sono
subito apparse, ai medici,
disperate. Alle 19.30 si è
deciso di procedere a una
difficile operazione "nel
tentativo di contenere le
gravissime lesioni emorragiche
addominali che ha riportato
insieme ad altre lesioni nella
caduta. La prognosi è riservata:
c' è un gravissimo stato di coma
e choc emorragico", avvertiva
Lino Stefano Pagliari, medico
del reparto di rianimazione. L'
allenatore biancorosso Angelo
Gregucci, e alcuni dirigenti del
Vicenza avevano intanto
raggiunto l’ospedale e
attendevano, angosciati, fuori
dalla sala operatoria insieme ai
tifosi di "Caneva Berica", il
gruppo di cui faceva parte lo
sfortunato diciannovenne
supporter biancorosso. Nel
frattempo si provava a
rintracciare i genitori del
ragazzo. Purtroppo, durante
l’operazione le condizioni del
ragazzo si sono aggravate "a
causa di una gravissima
emorragia e per il concomitante
gravissimo trauma
cranio-facciale". Nonostante le
terapie adottate - hanno
spiegato i medici - la funzione
cardio-circolatoria si è
deteriorata fino all' arresto
cardiaco". Dopo l’episodio e
l’arrivo dei soccorsi la gara,
rimasta sospesa per 23’, è stata
fatta poi riprendere ed è
terminata tra i fischi del
pubblico. Le due tifoserie all'
unisono (i Parma Club hanno,
infatti, appoggiato gli ultrà
vicentini) avrebbero preferito
che non si riprendesse a
giocare. Anche i ventidue
giocatori in campo si sono più
volte fermati interrogandosi su
cosa fosse più opportuno fare.
Verrà, poi, spiegato dalla
dirigenza emiliana che si è
deciso di far finire la partita
per evitare problemi di ordine
pubblico. Il Parma, per volontà
del presidente Tommaso Ghirardi,
decideva di annullare tutti i
festeggiamenti per il ritorno in
serie A. Quella che si pensava
essere una nuova serata di
allegria si trasformava in una
notte di angoscia. E, poi, di
infinita tristezza. Per una
morte assurda.
24 maggio
2009
Fonte: Il
Corriere della Sera
Parma,
tifoso precipita dagli spalti e
muore
Incidente
durante la partita. Il giovane
si chiamava Eugenio Bortolon, ha
19 anni, ed è di Isola
Vicentina. Il medico del
Vicenza: Ero in panchina e l'ho
visto precipitare da quasi dieci
metri, sono stato il primo a
soccorrerlo.
Parma - Un
tifoso è precipitato dagli
spalti dello stadio di Parma
dove si disputava la partita
contro il Vicenza: ha fatto un
volo di quasi dieci metri ed è
morto. Il giovane, tifoso del
Vicenza, si chiamava Eugenio
Bortolon, ha 19 anni, ed è di
Isola Vicentina. L'incidente è
accaduto nel corso del secondo
tempo. Tutto è avvenuto
all'improvviso, i tifosi hanno
richiamato l'attenzione di
steward e dei giocatori quando
hanno visto il giovane
schiantarsi al suolo e la
partita è rimasta ferma per
quattro minuti per consentire
all'ambulanza di soccorrerlo. Il
giovane è deceduto nella tarda
serata, alle 22.35, nell'unità
operativa di Prima anestesia e
rianimazione dell'Azienda
ospedaliero-universitaria di
Parma. Era stato trasportato in
gravissime condizioni
all'ospedale Maggiore con
"gravissimo politrauma da
precipitazione con lesioni
emorragiche multi-distrettuali".
I medici avevano proceduto "alla
stabilizzazione respiratoria ed
emodinamica, per permettere al
paziente di eseguire le indagini
radiologiche", e dopo le prime
manovre rianimatorie Eugenio
Bortolon era stato sottoposto a
un intervento chirurgico all'
addome. Ma durante l'operazione
le condizioni del paziente si
sono aggravate, "a causa di una
gravissima emorragia e per il
concomitante gravissimo trauma
cranio-facciale". Nonostante le
terapie adottate - conclude la
nota - "la funzione
cardio-circolatoria si è
deteriorata fino all'arresto
cardiaco". Il medico del
Vicenza: l'ho visto cadere Il
primo a soccorre Bortolon è
stato il medico del Vicenza
Calcio, Giovanni Ragazzi. "Ero
in panchina e l'ho visto cadere
dalla balaustra, si è sporto su
un lato ed è caduto da
un'altezza di 5-6 metri". "Ho
visto la scena in diretta - ha
spiegato il dottor Ragazzi - e
sono subito corso in suo aiuto,
mentre nel frattempo tutti i
tifosi della curva davano
l'allarme a grandi gesti". Nel
ragazzo, secondo il medico, "era
evidente un trauma cranico
commotivo e per questo, grazie
alle attrezzature in dotazione
all'ambulanza, è stato
immediatamente intubato". Si è
arrampicato Bortolon, affermano
alcuni dei capi degli ultras
vicentini, da poco tempo seguiva
in trasferta la compagine
vicentina e in pochi lo
conoscevano. Sulla base di una
testimonianza oculare, il
giovane si sarebbe arrampicato
sino alla rete metallica che
sovrasta la balaustra e da lì si
sarebbe sporto in avanti,
sfruttando un buco nella
protezione. Forse per un
movimento improvviso, avrebbe
perso l'equilibrio, precipitando
per alcuni metri. "La partita
andava assolutamente sospesa
dopo quanto successo. Lo
chiedevamo noi ma anche i tifosi
del Parma, con i quali esiste
una grande rivalità". È la
posizione di uno dei capi ultras
del Vicenza dopo il gravissimo
incidente ad un supporter berico
avvenuto oggi pomeriggio allo
stadio 'Tardini'. "Non c'era più
lo spirito giusto per continuare
- spiega Cristian Brojanigo, uno
dei capi ultras del Vicenza,
presente al Tardini sulla
gradinata destinata ai tifosi
veneti - non aveva più senso
giocare a calcio dopo un dramma
simile. Tutti noi ci eravamo
resi conto della situazione ed
eravamo sconvolti. Anche i
tifosi del Parma, che stavano
festeggiando la promozione in
serie A, hanno capito e il
dramma e a loro volta hanno
tolto gli striscioni e in parte
hanno abbandonato lo stadio".
"Ai nostri giocatori - aggiunge
il capo ultrà - che si sono
avvicinati alla rete abbiamo
chiesto di non giocare e anche
quelli del Parma hanno fatto
capire che non la sentivano di
proseguire. Eppure è stato
deciso di portare a termine una
partita che con il calcio non
aveva più niente a che fare. È
stata una grande mancanza di
sensibilità di fronte a un
dramma umano".
24 maggio
2009
Fonte:
Ilgiornale.it
Parma,
dramma in curva. Muore tifoso
del Vicenza
di Sandro
Piovani
Cade dalla
balaustra, fatale un arresto
cardiaco nella notte. Gara
sospesa al 53’, poi è ripresa.
PARMA -
Doveva essere semplicemente una
festa promozione. Per il Parma,
nonostante la bacheca ricca di
coppe italiane ed europee,
sarebbe stata la seconda della
sua storia. Alla fine è finita
con una tragica fatalità: la
morte di un tifoso del Vicenza.
Cronaca di un dramma Al Tardini
arriva il Vicenza seguito da un
centinaio di ultrà, sistemati
nell' ampia curva riservata agli
ospiti (capienza 2.500 posti).
All' 8' della ripresa la festa
si stava consumando secondo
copione, quando un tifoso del
Vicenza (Eugenio Bortolon, vent'
anni, di Isola Vicentina) è
caduto dallo spigolo esterno
della curva, dopo un volo di una
quindicina di metri. Il ragazzo
non era ubriaco: secondo alcuni
testimoni tutto sarebbe accaduto
per un banale tentativo di
sporgersi. Sono intervenuti i
medici presenti: il giovane è
stato subito soccorso e intubato
già all' interno dello stadio. E
poi trasportato d' urgenza all'
ospedale Maggiore di Parma, dove
è deceduto in serata. All'
ospedale "Condizioni critiche ma
stabilizzate": annunciava lo
speaker durante la ripresa della
partita, sospesa al 53’. In
realtà le condizioni del tifoso
vicentino erano gravissime: il
giovane è entrato in sala
operatoria alle 19.30 con
politraumi gravi ed emorragie
addominali. "La prognosi è
riservata e c' è un gravissimo
stato di coma e choc emorragico"
ha spiegato Lino Stefano
Pagliari, medico del reparto di
Rianimazione nel primo
bollettino. Poi, alle 22.35, le
sue condizioni sono peggiorate
drasticamente: fatale un arresto
cardiaco. In campo - La gara era
stata interrotta per alcuni
minuti, poi si è ripreso. I
tifosi, di entrambe le squadre,
chiedevano la sospensione. Poi
Leon spediva il pallone in
tribuna: era il 20' della
ripresa, tutti fermi in mezzo al
campo ad aspettare istruzioni.
La sensazione è che nessuno
(arbitro e forze dell’ordine)
volesse prendersi la
responsabilità di bloccare
definitivamente la gara. Così,
sempre come annunciato dallo
speaker, "la partita veniva
sospesa temporaneamente" in
attesa di conoscere le
condizioni del tifoso. E dopo
altri 20' si ripartiva, con una
evidente spaccatura nella curva
del Parma che lentamente si era
svuotata. E anche i tifosi del
Vicenza abbandonavano lo stadio.
C’era ben poco negli ultimi 25'
di gioco. Dopo i gol di Paloschi
(2), Lunardini e una clamorosa
autorete di Bjelanovic: in gran
spolvero Leon (assist e giocate
da fantasista doc) e Paloschi
(anche due "divorati"). Ma di
questo poco importa, di fronte
alla tragedia del tifoso
vicentino… (Omissis Tabellino
Gara e pagelle)
I
PRECEDENTI - Al Partenio un
tragico derby per Ercolano
Quella di Parma non è stata,
purtroppo, la prima tragica
caduta di un tifoso sulle
gradinate di uno stadio. Su
tutte si ricorda quella di
Sergio Ercolano che, prima di
Avellino-Napoli (20 settembre
2003) cadde nella curva nord
del Partenio: la gara venne
sospesa (anche perché
scoppiarono subito gravi
incidenti con le forze
dell’ordine) e il giovane tifoso
napoletano morì dopo due giorni.
Sugli spalti degli stadi
italiani ci sono stati altri
casi simili, per fortuna non
finiti in modo tragico. Tra gli
altri ricordiamo Alessandro
Spoletini, tifoso della Roma,
rimase 39 giorni in coma dopo
una caduta al Dall' Ara di
Bologna l’11 febbraio 2001.
Stessa città, stesso stadio, 1°
dicembre 2002: Adriano Venturi,
prima di un derby
Bologna-Modena, riportò un
trauma cranico dopo un volo di
tre metri. Luca Volpini
ricorderà per sempre il 21
febbraio 2002: si sporse dalla
balaustra e volò dal secondo
anello di San Siro; riuscì a
cavarsela dopo l’asportazione
della milza.
24 maggio
2009
Fonte:
Gazzetta.it
Morto il
tifoso del Vicenza caduto allo
stadio di Parma
Non ce l'ha
fatta Eugenio Bortolon, 19 anni,
precipitato dal settore ospiti
dello stadio di Parma.
PARMA, 24
maggio 2009 - È morto per
arresto cardiaco Eugenio
Bortolon, il tifoso vicentino di
19 anni caduto ieri pomeriggio
dal settore ospiti dello stadio
Tardini durante il secondo tempo
di Parma-Vicenza. Il giovane è
deceduto nella tarda serata di
ieri, alle 22.35, all'Ospedale
maggiore di Parma. Il giovane
era stato ricoverato con
"gravissimo politrauma da
precipitazione con lesioni
emorragiche multi-distrettuali".
Dopo le prime manovre
rianimatorie Eugenio Bortolon
era stato sottoposto a un
intervento chirurgico all'
addome. Ma durante l'operazione
le condizioni del paziente si
sono aggravate, "a causa di una
gravissima emorragia e per il
concomitante gravissimo trauma
cranio-facciale". Nonostante le
terapie adottate - conclude la
nota - "la funzione
cardio-circolatoria si è
deteriorata fino all'arresto
cardiaco". Il ragazzo, residente
a Isola Vicentina, si era sporto
dalla balaustra, forse per
rivolgersi a un tifoso del
settore limitrofo. Nel mezzo,
però, c'è il vuoto, e forse per
una perdita d'equilibrio, il
giovane era precipitato. PRIMI
SOCCORSI - Ad accorgersi per
primo di quanto successo, oltre
ai compagni di trasferta, è il
medico sociale del Vicenza,
Giovanni Ragazzi. "Ero in
panchina e l'ho visto cadere
dalla balaustra. Ho visto la
scena in diretta e sono subito
corso in suo aiuto, mentre nel
frattempo tutti i tifosi della
curva davano l'allarme a grandi
gesti". Nel ragazzo, secondo il
medico, "era evidente un trauma
cranico commotivo", ma le
lesioni sono in realtà su tutto
il corpo, in particolare sul
lato sinistro. Il giovane, che
ha perso subito conoscenza,
viene immediatamente intubato e
caricato su un'ambulanza verso
il reparto di rianimazione del
Maggiore. Intanto allo stadio i
tifosi chiedono la sospensione
della partita. L'arbitro
Scoditti ferma il match per
quattro minuti, poi al 20' della
ripresa è costretto a una pausa
più lunga sotto la pressione di
tifosi, giocatori e dirigenti.
In campo arriva anche il
questore di Parma, Gennaro
Gallo, che rassicura l'arbitro
sulle condizioni di sicurezza e
sulla possibilità di riprendere
il gioco. Venti minuti più
tardi, lo speaker del Tardini
legge un comunicato dove è
scritto che il tifoso è vivo ma
in condizioni critiche: "E' in
rianimazione ma stabilizzato".
La partita riprende ma i tifosi
protestano, quelli del Vicenza
lasciano lo stadio. Alla fine
nessuno festeggia. Agenti della
Polizia si sono recati dal
fratello per comunicargli
l'accaduto e predisporre la sua
rapida partenza per Parma. I
genitori, invece, non sono stati
raggiunti perché in vacanza.
CONDOGLIANZE - "La partita più
importante si è interrotta nella
notte. La Società Vicenza Calcio
a nome della proprietà,
dirigenti, staff tecnico e
giocatori si stringe con
sentimento di profondo cordoglio
alla famiglia Bortolon per la
tragica scomparsa dell'amato
Eugenio, strappato
drammaticamente alla vita
tifando i colori della squadra
del cuore - si legge sul sito
del Vicenza listato a lutto. In
questo tragico momento giungano
ai genitori, al fratello, ai
compagni e amici e a tutte le
componenti della tifoseria di
Vicenza il nostro unanime
sentimento di commozione e
ideale vicinanza". Analogo
cordoglio è stato espresso dal
Parma, da ieri nuovamente in A:
"Il presidente Tommaso Ghirardi,
proprietà, consiglieri di
amministrazione, dirigenti,
tecnici, calciatori, dipendenti
e collaboratori tutti del Parma
Fc - si legge sul sito - si
uniscono al dolore della
famiglia Bortolon e di tutti gli
sportivi vicentini esprimendo le
più sentite condoglianze".
24 maggio
2009
Fonte:
Gazzetta.it
© Fotografia:
i.eurosport.com
Morto il
tifoso vicentino finito giù
dalla tribuna
Tragedia al
Tardini. Aveva 19 anni. Polemica
tra le due società: "Non si
doveva continuare".
PARMA - Un
ragazzo tranquillo, amante della
vita, spensierato e con tanti
sogni per il suo futuro. È il
ritratto che viene fatto a Isola
Vicentina, il paese dove abitava
con i genitori e un fratello, di
Eugenio Bortolon, 19 anni, il
tifoso del Vicenza morto dopo
essere precipitato dagli spalti
dello stadio Tardini di Parma
ieri pomeriggio. Il ragazzo, che
era solo alla seconda trasferta
del Vicenza nella sua vita e
faceva parte del gruppo ultrà
"Caneva Berica", è morto nella
tarda serata di ieri nell'Unità
operativa di Anestesia e
rianimazione dell'ospedale
Maggiore di Parma, dopo essere
stato anche sottoposto a un
intervento chirurgico
all'addome. Il ragazzo, figlio
di un maresciallo dei
carabinieri in pensione, aveva
frequentato una scuola
professionale e faceva
l’idraulico. Le due società e i
sindaci hanno subito espresso
cordoglio e vicinanza ai
familiari e agli amici di tifo,
ma non sono mancate le
polemiche, anche per la
decisione di non sospendere
definitivamente la partita (che
era già sul 4-0 per i padroni di
casa) nonostante le richieste
degli spettatori. "Noi abbiamo
dato, assieme al Vicenza, un
segnale forte, quello di
fermarci, perché non ci sembrava
giusto continuare", ha
commentato l'allenatore degli
emiliani Francesco Guidolin. "Il
Vicenza alla fine ha ritenuto
opportuno giocare e il Parma ha
avallato questa disponibilità",
ha detto il presidente Tommaso
Ghirardi. "Noi volevamo smettere
di giocare", ha ribattuto il
vicepresidente del Vicenza Gian
Luigi Polato, il quale ha
aggiunto che intende parlare con
la magistratura per capire se
alla tifoseria veneta fosse
stata assegnata "l'area più
consona". "Quello riservato alla
tifoseria biancorossa", la
replica, "è il Settore Ospiti ed
è a norma con legge vigente".
25 maggio
2009
Fonte:
Ilgiornaledivicenza.it
La morte
del tifoso
Dolore e
polemiche
di Sandro
Piovani
L' accusa
del Vicenza: "E' sicuro quel
settore ?" La replica del Parma:
"Il Tardini è a norma".
PARMA - Sei
ore di agonia, poi l’altra sera
la morte per arresto
cardiocircolatorio: Eugenio
Bortolon, il tifoso vicentino
caduto dagli spalti dello stadio
Tardini mentre assisteva a
Parma-Vicenza, non ce l’ha
fatta. Nonostante il pronto
intervento dei medici che
avevano sottoposto il
diciannovenne a un intervento
chirurgico all' addome, ma "a
causa di una gravissima
emorragia e per il concomitante
gravissimo trauma
cranio-facciale" (come si legge
nel bollettino medico) le sue
condizioni si sono aggravate
sino al decesso. E il giorno
dopo resta solo il dolore dei
famigliari arrivati in mattinata
a Parma: prima una lunga visita
alla salma del figlio,
ricomposta nella camera
mortuaria dell’ospedale di
Parma, poi un’ispezione, col
questore Gennaro Gallo, al luogo
dell’incidente la curva ospiti
del Tardini. Insieme alla madre
e al padre di Eugenio, c’era
anche il fratello del giovane
tifoso scomparso. Un mesto
pellegrinaggio che si è chiuso
con le condoglianze ufficiali
del Parma e di tutti gli
sportivi. La sciarpa - Alcuni
tifosi del Parma hanno donato la
sciarpa degli ultrà gialloblù
alla famiglia, ricordando in un
comunicato che "In effetti la
curva del Parma, come quella del
Vicenza, si è svuotata ben prima
della fine della gara". Intanto
si indaga per capire cosa
effettivamente sia accaduto al
giovane Eugenio: una disgraziata
disattenzione o un’imprevedibile
fatalità ? Il pubblico ministero
incaricato, Paola Dal Monte, ha
già avviato le indagini. Ci
sarebbe la testimonianza di un
tifoso vicentino che conferma
l’assurda dinamica
dell’incidente: Eugenio si
sarebbe sporto dalla balaustra
per rispondere alla tifoseria
opposta, precipitando poi
davanti all' ingresso della
curva. Il decreto Intanto il
vicepresidente del Vicenza,
l’avvocato Gian Luigi Polato, ha
annunciato di voler "parlare con
il pubblico ministero per capire
se alla nostra tifoseria è stata
assegnata l’area più consona. In
particolare ci risulterebbe che
ai nostri sostenitori non sia
stata riservata la tradizionale
gradinata riservata ai
sostenitori ospiti. Non sappiamo
se quel settore avesse le misure
di sicurezza previste dal
decreto Pisanu, ma vogliamo
andare sino in fondo". Il
rispetto - La risposta del Parma
non si è fatta attendere e con
un comunicato, ha spiegato che
"quello riservato alla tifoseria
del Vicenza è il settore da
sempre utilizzato allo stadio
Tardini per accogliere le
tifoserie avversarie ed è a
norma secondo ogni legge
vigente". La nota si chiude con
l’invito a non strumentalizzare
una tragedia come quella di
sabato "nel rispetto di una
giovane vita spezzata e del
dolore dei famigliari". Dopo
l’autopsia sarà decisa la data
dei funerali. Di un giovane
tifoso alla sua seconda
trasferta.
25 maggio
2009
Fonte:
Gazzetta.it
LA TRAGEDIA - È morto il
tifoso vicentino.
La società:
bisogna fare chiarezza
di Dimitri
Canello
Eugenio
Bortolon, 19 anni, non ce l'ha
fatta. In tutti i campi un
minuto di silenzio.
VICENZA -
Una fine assurda, un epilogo
assurdo di un sabato che avrebbe
dovuto essere soltanto di festa.
Eugenio Bortolon, il tifoso
vicentino caduto da una
balaustra dello stadio Tardini
sabato pomeriggio durante la
partita Parma - Vicenza, non ce
l’ha fatta. Bortolon, 19 anni, è
deceduto nella notte fra sabato
e domenica, "a causa di una
gravissima emorragia e per il
concomitante gravissimo trauma
cranio-facciale". Cordoglio nel
mondo del calcio, che ha
dedicato su tutti i campi di
serie A un minuto di
raccoglimento a favore di
Eugenio. Il Vicenza, però, non
ha gradito il fatto che la
partita non sia stata sospesa e
lo ha fatto sapere a chiare
lettere: "Come società Vicenza
Calcio - spiega il
vicepresidente Gian Luigi Polato
- intendiamo parlare con il
pubblico ministero per capire se
alla nostra tifoseria è stata
assegnata l'area più consona. In
particolare ci risulterebbe che
ai nostri sostenitori, forse
perché erano alcune centinaia
mentre il resto dello stadio era
gremito per la festa promozione
del Parma, non sia stata
riservata la tradizionale
gradinata del settore ospiti
riservato ai supporter
avversari. Non sappiamo se lo
spicchio a noi riservato aveva
le misure di sicurezza previste
dal Decreto Pisanu, ma vogliamo
andare sino in fondo. Noi
avevamo chiesto di sospendere la
partita, ci pareva una decisione
logica dopo un fatto tanto
grave". Pronta la risposta del
Parma, che in un comunicato
chiarisce l’assoluto rispetto
delle norme di sicurezza
previste dalla legge. Massimo De
Franceschi, sindaco di Isola
Vicentina, annuncia che sarà
proclamato un giorno di lutto
cittadino in onore di Bortolon,
che viveva nel comune berico
assieme ai genitori: "Per tutti
noi è un giorno di grande dolore
- spiega il primo cittadino - in
questo momento non possiamo che
stringerci attorno alla
famiglia, così duramente
colpita". Gli Ultras del Vicenza
hanno ringraziato pubblicamente
i Boys del Parma perché,
nonostante la rivalità fra le
due curve, hanno espresso la
massima solidarietà e offerto il
massimo sostegno prima, durante
e dopo la partita.
25 maggio
2009
Fonte:
Corrieredelveneto.corriere.it
Tifoso del
Vicenza morto a Parma, il
cordoglio del sindaco Variati
"Esprimo le
condoglianze della città di
Vicenza alla famiglia di Eugenio
Bortolon, il tifoso vicentino
che seguiva con passione i
colori della nostra squadra". Ad
esprimere il proprio cordoglio,
ma anche quello
dell’amministrazione comunale e
di tutta la città è il sindaco
di Vicenza Achille Variati in
seguito alla notizia della morte
per arresto cardiaco
all'Ospedale maggiore di Parma
del giovane caduto sabato
pomeriggio dal settore ospiti
dello stadio Tardini durante il
secondo tempo di Parma-Vicenza.
"Anche se è uno sport che
suscita passione e in cui girano
tanti quattrini - ha inoltre
aggiunto Variati - il calcio
resta pur sempre un gioco. Per
questo mi ha addolorato sapere
che quella partita non sia stata
fermata, nonostante a pochi
metri si stesse spegnendo la
vita di un tifoso".
25 maggio
2009
Fonte:
Comune.vicenza.it
TACCUINO -
LA MORTE DEL TIFOSO
Dossier del
Vicenza sugli stadi - PARMA -
"Abbiamo la coscienza a posto":
Tommaso Ghirardi, presidente del
Parma, chiude così le polemiche
dopo la morte di Eugenio
Bortolon, il tifoso del Vicenza
caduto al Tardini. Anche la
commissione di Vigilanza non
avrebbe riscontrato anomalie: lo
stadio è a norma. L' ipotesi è
di una tragica fatalità: oggi
l’autopsia. Il Vicenza lavora a
un dossier per verificare le
norme che regolano l’altezza dei
parapetti e la presenza degli
steward. (26.05.2009)
Sabato un
minuto di silenzio in B - Sabato sui
campi della B verrà osservato un
minuto di silenzio per ricordare
Eugenio Bortolon, morto sabato
al Tardini. La squadra giocherà
col lutto al braccio. Dopo
l’autopsia, la salma del ragazzo
poi è stata trasferita a Isola
Vicentina: sabato i funerali.
(27.05.2009)
26-27
maggio 2009
Fonte:
Gazzetta.it
Eugenio, le
tragedie allo stadio, le
fatalità, il tifo e tutti noi:
fine di un dibattito
Dopo
quasi una settimana, abbiamo
chiuso il dibattito sulla
tragedia di Eugenio, sul tifo e
sul clima che si vive negli
stadi. I commenti (oltre 20
pagine, ma più di critiche ad
altri che non di autocritiche)
restano a disposizione dei
lettori. Speriamo solo che non
ci siano presto altre tragedie
da dover commentare: frutto
della fatalità, ma a volte non
solo di quella.
LA TRAGEDIA
DI EUGENIO - I funerali di
Eugenio - dopo il nulla osta al
trasferimento della salma dalla
Procura di Parma - si terranno
sabato alle 10 nella chiesa
parrocchiale di San Pietro
Apostolo a Isola Vicentina, dove
Eugenio viveva, in via Tonello
(omissis), con i genitori: il
papà Alfredo, carabiniere in
pensione, e la mamma Maria,
dipendente dell'ospedale di
Vicenza. I familiari non hanno
posto ostacoli alla presenza
alle esequie di delegazioni di
tifosi non solo del Vicenza, ma
anche del Parma e di squadre
storicamente "rivali" dei
biancorossi come il Verona, il
Napoli, il Brescia e l'Atalanta.
Eugenio sarà anche ricordato
sabato in tutti i campi di serie
B con un minuto di
raccoglimento.
EFFETTUATA
L'AUTOPSIA - Sono state
gravissime lesioni craniche e
interne con forti emorragie a
provocare la morte di Eugenio
Bortolon, il tifoso di 19 anni
del Vicenza morto sabato scorso
allo stadio Tardini di Parma
dopo un volo di alcuni metri
dalle gradinate. Sono le prime
conclusioni dell’autopsia
eseguita dal medico legale
incaricato dalla Procura di
Parma, dottoressa Francesca Del
Sante. Per il risultato degli
esami tossicologici ci vorrà
ancora tempo, ma da quanto
finora emerso pare che sia
possibile escludere che il
giovane tifoso avesse ecceduto
con l’alcol.
SETTORE
OSPITI SOTTO SEQUESTRO - La
Procura di Parma ha ordinato il
sequestro del settore ospiti
dello stadio Tardini nell’ambito
delle indagini per la morte di
Eugenio Bortolon. A chiederne il
sequestro è stata la pm Paola
Dal Monte, che coordina le
indagini. Un atto dovuto, visto
che è stato aperto un fascicolo
verso ignoti con l’accusa di
omicidio colposo. I sigilli sono
stati apposti dal responsabile
della Digos Giuseppe Capriello.
Gli inquirenti avrebbero
effettuato un sopralluogo nella
struttura del Tardini per
verificare il rispetto delle
normative di sicurezza. In
particolare i tecnici avrebbero
misurato l’altezza della
balaustra da cui sarebbe
precipitato il giovane, che
sarebbe risultata a norma.
RIFLESSIONI
SU UNA TRAGEDIA - Il dolore per
la morte di un ragazzo di 19
anni e il rispetto per il dolore
della sua famiglia. Ma intorno
alla tragedia di Eugenio, che ha
perso la vita a soli 19 anni
cadendo dalla curva sud del
Tardini, vanno avanti anche
l'inchiesta giudiziaria (che
comunque dovrà accertare
eventuali responsabilità:
l'ipotesi sarebbe quella di
omicidio colposo, anche se per
ora sembra prevalere l'ipotesi
della disgrazia: oggi è stata
effettuata l'autopsia) e le
discussioni fra i lettori. Ci si
chiede se in casi come questi
aveva senso andare avanti con la
partita o se non era meglio
sospenderla.
Ma ci si chiede anche se
gli stadi vadano organizzati
diversamente. E fra i lettori ci
sono anche opinioni divergenti
sulla mentalità ultras e sul
comportamento dei tifosi delle
curve. Noi, come già un anno fa
di fronte alla tragedia di
Matteo Bagnaresi, non ci
sentiamo di dare giudizi.
Vorremmo solo che, davanti alla
morte di Eugenio, il dibattito
fosse intelligente e rispettoso:
ognuno dica la sua, ma senza
mancare di rispetto a chi la
pensa diversamente. Forse, anche
imparare a rispettare gli altri
potrebbe già essere un inizio,
per costruire un futuro senza
più tragedie.
LE PAROLE
DI GHIRARDI - "Il Parma ha la
coscienza a posto. Il nostro
settore ospiti è completamente a
norma. Purtroppo sono cose che
succedono". Il presidente del
Parma, Tommaso Ghirardi, lo
ribadisce (così come aveva già
fatto ieri la società con un
comunicato ufficiale) in
risposta alla richiesta di
chiarimenti espressa da
Gianluigi Polato, vicepresidente
del Vicenza, dopo la morte del
tifoso 19enne volato giù dagli
spalti del "Tardini". Nessuna
polemica, invece, per la mancata
sospensione. "Chi poteva
sospendere la partita è il
questore per questioni di ordine
pubblico e non lo ha ritenuto
necessario. Quindi l’arbitro non
ha potuto fare altrimenti. Se il
ragazzo fosse deceduto durante
la partita noi avremmo sospeso
la gara, eravamo d’accordo con
il Vicenza. Però il ragazzo era
ricoverato ma vivo. Abbiamo
finito la gara annullando il
tifo e i festeggiamenti
previsti".
LA TRAGEDIA
DI EUGENIO - La cronaca dei
giorni scorsi. Eugenio Bortolon,
il tifoso vicentino 19enne
caduto ieri pomeriggio dal
settore ospiti dello stadio
Tardini durante il 2° tempo di
Parma-Vicenza, è morto per
arresto cardiaco nell'unità
operativa di prima Anestesia e
Rianimazione dell'azienda
ospedaliero-universitaria di
Parma alle 22,35 di ieri sera.
Il giovane era stato trasportato
in gravissime condizioni
all'Ospedale Maggiore.
Nonostante le terapie adottate,
per lui non c'è stato nulla da
fare. Oggi, prima delle partite
di serie A, è stato osservato un
minuto di silenzio. Intanto
questa mattina i genitori di
Eugenio hanno fatto visita alla
camera mortuaria dove è stata
composta la salma del giovane.
Con loro il fratello del ragazzo
scomparso, il primo ieri ad
essere avvertito di quanto era
successo. Ad accompagnarli
questa mattina, attorno alle 10,
nel reparto di necroscopia del
Maggiore c'era il questore di
Parma Gennaro Gallo, che poi si
è recato con loro al Tardini,
sul luogo dove è avvenuta la
tragedia. I familiari di
Bortolon hanno poi fatto ritorno
all’ospedale, dove alcuni tifosi
del Parma e del Vicenza hanno
consegnato loro le sciarpe delle
rispettive formazioni. Per gran
parte della notte un gruppo di
supporter dei due club aveva
stazionato all’esterno del
Pronto Soccorso dell’ospedale
parmigiano, in attesa di
notizie, allontanandosi solo
quando era iniziata a circolare
la notizia del decesso del
giovane. Per il ragazzo si
trattava della seconda trasferta
della vita. "L'avevo visto
alcune volte allo stadio ma non
lo conoscevo personalmente -
ammette Beppe Grendele,
responsabile del gruppo ultras
"Caneva Berica", di cui faceva
parte il supporter - e poi mi è
stato detto che era venuto via
con noi solamente nella
trasferta di Brescia. Come
gruppo siamo nati nel 1990 e ci
conosciamo tutti, ma alle volte
succede che nelle trasferte
qualcuno porti un amico, il che
ci consente di riempire il
pullman e dividere la spesa tra
tutti". Eugenio viveva a Isola
Vicentina (Vicenza) con i
genitori e un fratello ed era un
ragazzo tranquillo, amante della
vita, spensierato e con tanti
sogni per il suo futuro. Aveva
frequentato una scuola
professionale e poi era andato a
lavorare: faceva l’idraulico e
nella sua attività era molto
stimato e benvoluto. Eugenio era
il terzo figlio maschio di una
famiglia unita e molto
conosciuta in paese: i due
fratelli maggiori sono
carabinieri, passione che hanno
preso dal padre, maresciallo dei
carabinieri in pensione.
IL
COMUNICATO DELL'OSPEDALE - Alle
0,37 di questa notte, la notizia
del decesso del ragazzo è stata
diffusa dall'Ufficio stampa
dell'Azienda ospedaliero
universitaria, con questo
comunicato ufficiale: Deceduto
il giovane vicentino di 19 anni
precipitato allo Stadio. Eugenio
Bortolon, giovane vicentino di
19 anni, è deceduto per arresto
cardiaco, oggi sabato 23 maggio
alle ore 22.35, nell’unità
operativa di 1°Anestesia e
Rianimazione dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di
Parma. Eugenio Bortolon era
giunto in gravissime condizioni
all’ospedale Maggiore di Parma
dallo stadio Tardini di Parma
con gravissimo politrauma da
precipitazione con lesioni
emorragiche multi-distrettuali.
Si è proceduto alla
stabilizzazione respiratoria ed
emodinamica per permettere al
paziente di eseguire le indagini
radiologiche. Dopo le prime
manovre rianimatorie, il
paziente è stato sottoposto ad
intervento chirurgico
all’addome. Durante l’intervento
le condizioni del paziente si
sono aggravate a causa di una
gravissima emorragia e per il
concomitante gravissimo trauma
cranio-facciale. Nonostante le
terapie adottate la funzione
cardio-circolatoria si è
deteriorata fino all’arresto
cardiaco.
IL SITO DEL
VICENZA IN LUTTO: ADDIO EUGENIO
- Addio Eugenio": con questa
frase e con un rettangolo nero
il sito del Vicenza Calcio,
listato a lutto, ha dato la
notizia della morte del tifoso.
"La partita più importante - si
legge nel sito
www.vicenzacalcio.com - si è
interrotta nella notte. La
Società Vicenza Calcio a nome
della proprietà, dirigenti,
staff tecnico e giocatori si
stringe con sentimento di
profondo cordoglio alla famiglia
Bortolon per la tragica
scomparsa dell’amato Eugenio,
strappato drammaticamente alla
vita tifando i colori della
squadra del cuore. In questo
tragico momento - si legge
ancora nel sito - giungano ai
genitori, al fratello, ai
compagni ed amici e a tutte le
componenti della tifoseria di
Vicenza il nostro unanime
sentimento di commozione e
ideale vicinanza".
IL PARMA
FC: UNITI AL DOLORE DELLA
FAMIGLIA - Il Parma Fc ha
espresso sul proprio sito web il
cordoglio per la morte del
giovane tifoso vicentino Eugenio
Bortolon. "Il presidente Tommaso
Ghirardi, proprietà, consiglieri
di amministrazione, dirigenti,
tecnici, calciatori, dipendenti
e collaboratori tutti del Parma
Fc - si legge - si uniscono al
dolore della famiglia Bortolon e
di tutti gli sportivi vicentini
esprimendo le più sentite
condoglianze".
IL VICENZA:
DUBBI SUL RISPETTO DELLE NORME -
La società Vicenza Calcio -
spiega il vicepresidente Gian
Luigi Polato, di professione
avvocato - spiega di voler
parlare con il pubblico
ministero per capire "se alla
nostra tifoseria è stata
assegnata l’area più consona. In
particolare ci risulterebbe che
ai nostri sostenitori, forse
perché erano alcune centinaia
mentre il resto dello stadio era
gremito per la festa promozione
del Parma - accusa Polato - non
sia stata riservata la
tradizionale gradinata del
settore ospiti riservato ai
supporter avversari. Non
sappiamo se lo spicchio a noi
riservato aveva le misure di
sicurezza previste dal Decreto
Pisanu, ma vogliamo andare sino
in fondo. C'è grande fiducia nei
giudici che porteranno avanti
l’inchiesta - conclude Polato -
ma come società abbiamo il
dovere di vigilare sino in fondo
per tutelare la memoria del
nostro tifoso".
IL PARMA:
TUTTO IN REGOLA - In replica al
vicepresidente del Vicenza Gian
Luigi Polato, il Parma chiarisce
che "quello riservato ieri alla
tifoseria biancorossa è il
Settore Ospiti da sempre
utilizzato allo Stadio Tardini
per accogliere le tifoserie
avversarie, e lo stesso è a
norma secondo ogni legge
vigente". Spiega il delegato
alla sicurezza del Parma Fc,
Stefano Perrone: "La capienza di
questo settore è di 1.873 posti,
come da agibilità concessa: ieri
erano presenti 245 supporter del
Vicenza, numero di gran lunga
inferiore, ad esempio, ai 1.557
del Pisa accorsi in occasione
della precedente gara casalinga
del Parma Fc e sistemati sempre
nel medesimo settore". "La
Società Parma Fc SpA -conclude
la nota - attende con serenità
eventuali verifiche che le
Autorità preposte vorranno
effettuare a proposito di una
tragedia che non va in alcun
modo strumentalizzata, nel
rispetto di una giovane vita
spezzata e del dolore dei
famigliari".
POLEMICHE
SULLA MANCATA SOSPENSIONE DELLA
PARTITA - Secondo Polato la
partita doveva essere sospesa.
"Quello che voglio sottolineare
- aggiunge Polato - è che la
seconda sospensione (quella di
24 minuti) è arrivata dopo che
Leon, giocatore del Parma, ha
calciato con forza il pallone
dal terreno di gioco. In quel
momento c'erano i cori, sia da
parte della nostra tifoseria che
da quella parmense, che
chiedevano la sospensione della
partita". Per l’allenatore del
Vicenza Angelo Gregucci, "in
questo momento c'è solo l’ora
del lutto, qualsiasi
strumentalizzazione sarebbe
inutile. Posso tuttavia ribadire
- ha detto il tecnico - che in
campo avevamo avvertito la
gravità della vicenda e per
questo ci siamo confrontati con
l’arbitro per capire come
comportarci, perché noi non ce
la sentivamo di continuare a
giocare". "Ci sono le immagini
televisive - aggiunge Gregucci,
che nella conferenza stampa a
caldo allo stadio Tardini aveva
detto che "il calcio ha perso
per l’ennesima occasione di fare
bella figura" - e si è visto che
noi abbiamo cercato di fare
qualcosa stando fermi. Di più
non potevamo fare, poi la
decisione è stata presa dal
Prefetto di Parma, che era
l’unico che aveva l’autorità".
Mister Gregucci ha rinunciato a
tornare a Vicenza con la squadra
ed è rimasto a Parma. Anche i
Boys parmigiani concordano sulla
mancata sospensione: "Abbiamo
chiesto di sospendere la
partita, perché era insensato ed
inumano tirar calci ad un
pallone, mentre al Tardini un
giovane tifoso stava lottando
contro la morte. La partita è
stata sospesa, poi è ripresa. Ma
per noi è finita lì, non
l’abbiamo più seguita, ci è
scivolata via, persi in pensieri
più gravi. Tante persone, di
ogni età, hanno abbandonato in
silenzio i gradoni della Curva".
In un comunicato i Boys, la
tifoseria organizzata del Parma,
ha ribadito oggi la volontà
espressa durante il match di
ieri di far sospendere la gara
dopo il tragico incidente al
tifoso vicentino. "Alle 17.10 la
nostra festa è terminata, e la
nostra rivalità con i vicentini
è andata temporaneamente in
secondo piano - hanno concluso i
Boys - Questo ci hanno imposto i
nostri valori. Un fatto
gravissimo, imprevedibile e
inaspettato, ci ha gelato il
sangue imponendoci nuove
priorità".
AMICIZIA
TRA GLI ULTRA' - Non c'era
gemellaggio, bensì rivalità tra
gli ultrà del Vicenza e quelli
del Parma: ma l’accesa rivalità
calcistica è diventata quasi
un’amicizia in ricordo di
Eugenio. Una struggente
solidarietà ha unito le due
tifoserie: lo racconta oggi
Paolo Cantele, detto 'Pancho',
il più carismatico capo ultrà
del Vicenza, presente ieri allo
stadio Tardini di Parma nella
gradinata dove è avvenuto
l’incidente. "Con i tifosi
parmensi siamo rivali da tempo -
spiega Cantele - in quanto noi
siamo gemellati con la Reggiana
(la squadra di Reggio Emilia,
ndr.), a sua volta "nemica" del
Parma. Ebbene - prosegue Pancho,
che fa parte dei gruppi ultrà
biancorossi da 32 anni - pochi
minuti dopo il tragico volo del
nostro tifoso sono stato
contattato al cellulare da uno
dei capi ultrà del Parma, il
quale mi ha anticipato
l’intenzione, nonostante la
festa promozione, di voler
abbandonare lo stadio, dopo che
avevano già arrotolato gli
striscioni e le bandiere. Un
gruppetto di loro - racconta - è
poi entrato nel nostro settore
per esprimerci vicinanza in un
momento così triste. Con la
speranza che la partita venisse
interrotta, cosa che poi non si
è verificata, siamo usciti tutti
assieme e alcuni di loro hanno
voluto accompagnarci,
indicandoci la strada, in
ospedale, dove sono rimasti con
noi sino a dopo la mezzanotte,
quando abbiamo avuto la tragica
notizia della scomparsa di
Eugenio". "Nel salutarci con un
abbraccio - conclude Pancho - i
supporter parmensi ci hanno
regalato due sciarpe gialloblù,
una da dare alla famiglia e
un’altra da mettere sopra alla
bara, assieme a quella
biancorossa: perché Eugenio ha
passato le ultime ore felici
della sua vita guardando
Parma-Vicenza".
27 maggio
2009
Fonte:
Gazzettadiparma.it
© Fotografia:
Dentrolostadio.corriere.it
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