Parma, 16:20
Calcio, Parma; tifoso
morto: balaustra Tardini non a
norma
C'è qualcosa di
irregolare nella balaustra di
sicurezza del settore ospiti
dello stadio Tardini di Parma.
Lo sostiene nella sua relazione
il consulente tecnico che la
procura parmigiana ha incaricato
di compiere accertamenti dopo la
morte del tifoso vicentino
Eugenio Bortolon.
Il giovane, 19 anni,
morì il 23 maggio per arresto
cardiaco dopo essere precipitato
dagli spalti dell'impianto nel
corso della partita
Parma-Vicenza, penultima
giornata del campionato di serie
B. Sull'incidente la
magistratura ha aperto
un'inchiesta che non è pervenuta
ancora a conclusioni certe, ma
che ha sollevato dei dubbi sulla
conformità delle protezioni
dello stadio ai parametri
regolamentari. Il perito, un
ingegnere specializzato nella
complessa normativa che regola
la sicurezza negli impianti
sportivi, ha rilevato che la
balaustra da cui è precipitato
Bortolon non rispetta la misura
minima di legge. La questione
adesso è stabilire se questa
condizione abbia potuto influire
sull'incidente. La procura,
intanto, ha ricevuto un'istanza
di dissequestro del settore
ospiti dello stadio da parte
dell'ufficio legale del Parma
Fc, che non è stata accolta. La
società crociata rischia di non
poter mettere mano al settore
incriminato fino al prossimo
settembre, a campionato di Serie
A iniziato. È stato fissato per
giovedì prossimo un incontro tra
la pm Paola Dal Monte, titolare
dell'inchiesta sulla morte di
Bortolon, e il responsabile
legale della società calcistica
Andrea Zaglia.
24 maggio 2009
Fonte: Repubblica.it
© Fotografia: Ilgiornale.it
Parma, si indaga sulla
sicurezza
Curva a norma. Dubbi
Vicenza
di Giacomo Talignani
PARMA - Gian Luigi
Polato, vicepresidente del
Vicenza, intende chiedere al pm
"se alla nostra tifoseria è
stata assegnata l’area più
consona. Non sappiamo se lo
spicchio aveva le misure di
sicurezza previste dal Decreto
Pisanu, vogliamo andare sino in
fondo. Inoltre noi volevamo
smettere di giocare, non c'
erano più le condizioni per
andare avanti". Pronta la
risposta del Parma: "Quello
riservato alla tifoseria
biancorossa è il settore ospiti
da sempre utilizzato per
accogliere le tifoserie
avversarie. È a norma". Entrambe
le società, nell' esprimere
cordoglio alla famiglia,
chiedono comunque di non
strumentalizzare l’episodio. La
comunità di Isola Vicentina è
distrutta e nel giorno dei
funerali sarà proclamato il
lutto cittadino. Eugenio,
giovane idraulico, terzo figlio
maschio di una famiglia molto
conosciuta in paese, era
soltanto alla sua seconda
trasferta. I genitori ieri
mattina hanno fatto visita alla
camera mortuaria e allo stadio
(nel tardo pomeriggio hanno poi
fatto rientro a casa ad Isola
Vicentina): alcuni tifosi di
Parma e Vicenza li hanno
avvicinati consegnando loro le
sciarpe delle rispettive
squadre. Seppur rivali, entrambi
gli ultras hanno messo da parte
i dissapori per ribadire "come
sia insensato ed inumano tirare
calci ad un pallone mentre un
giovane tifoso stava lottando
contro la morte".
25 maggio 2009
Fonte: La Repubblica
Eugenio, c'è il sospetto
di complicità
di Ivano Tolettini
Il dramma di Parma.
Inchiesta avviata dalla procura
sulla morte del diciannovenne
Bortolon, il tifoso vicentino
caduto dagli spalti durante la
gara. Ipotesi di omicidio
colposo. Oggi l'autopsia. Il
prefetto Scarpis: sicurezza ok.
Un dossier del Vicenza. Giovedì
o venerdì i funerali.
La tragedia di Eugenio
Bortolon, precipitato dal
settore che ospitava i tifosi
vicentini sabato al Tardini,
potrebbe essere stata causata
dal comportamento colposo di chi
avrebbe dovuto garantire la
sicurezza e non l'ha fatto. È la
strada investigativa seguita
dalla procura di Parma che ieri
ha avviato un'inchiesta per
omicidio colposo. L'indagine, da
quello che si è appreso, è per
adesso contro ignoti. Il pm
Paola Dal Monte stamane
incaricherà il medico legale
Francesca Del Sante di eseguire
l'autopsia. Ha così informato i
genitori Alfredo e Maria
Bortolon che possono nominare un
proprio medico di fiducia da
affiancare a quello della
procura. La famiglia, però, non
ha alcuna intenzione di farlo
perché si fida del lavoro del
consulente d'ufficio e potrebbe
entrare in azione in un secondo
momento. Per adesso a Isola in
via Tonello (Omissis), dove
viveva il ragazzo di 19 anni che
aveva seguito il Vicenza in
trasferta con il gruppo della
Caneva Berica, c'è spazio solo
per il dolore. Per tutta la
giornata di ieri è stato
incessante il flusso di persone
che hanno portato la loro
solidarietà e il cordoglio ai
genitori di Eugenio, e ai
fratelli Luciano e Gianfranco,
carabinieri in servizio a Verona
e alla Ederle. "Ringraziamo
tutti per il grande affetto in
questo terribile momento - ha
detto commosso papà Alfredo -
purtroppo è stata una grande
fatalità". I funerali dovrebbero
essere celebrati con ogni
probabilità giovedì o venerdì
nella parrocchiale di Isola.
Dipenderà dai tempi del rilascio
del nulla osta della procura per
riconsegnare la salma alla
famiglia. PREFETTURA - Ieri
pomeriggio la commissione
provinciale di vigilanza sui
pubblici spettacoli del
capoluogo emiliano ha eseguito
un sopralluogo sulla curva della
tragedia. È stata misurata
l'altezza del parapetto dal
quale è scivolato di sotto
Eugenio e l'altezza minima è
risultata di un metro e qualche
centimetro. "Le misure - ha
precisato ieri sera il prefetto
di Parma Paolo Scarpis - sono
rispettate. Avevamo già compiuto
le misurazioni sul finire della
scorsa estate e i parametri
minimi c'erano".
DOSSIER VICENZA - Gian
Luigi Polato, il vicepresidente
del Vicenza (che sabato giocherà
con il lutto al braccio) non
accetta le circostanze in cui è
morto Eugenio. L'ha ribadito
anche ieri. "È una morte assurda
e inaccettabile" - ha ripetuto
l'avvocato che ha fatto
preparare un dossier con tutte
le norme in vigore all'interno
degli stadi di calcio italiani.
"Abbiamo incaricato il
responsabile del servizio di
sicurezza del Menti Andrea
Poncato di verificare quali
siano le norme che regolano
determinate situazioni, a
cominciare dall'altezza minima
dei parapetti e la presenza
degli steward" - spiega Gian
Luigi Polato, vicepresidente del
Vicenza. "Dall'esame dei
principali parametri - spiega -
emerge che in un settore di uno
stadio la presenza di steward
non è obbligatoria, ma qualora
ci siano diverbi tra le
tifoserie il responsabile che
coordina gli steward ha
l'obbligo di mandarne uno o più
di loro per controllare".
BOTTENE - La consigliera
comunale Cinzia Bottene di
Vicenza Libera No Dal Molin ha
sollecitato il conferimento
della cittadinanza onoraria alla
memoria a Eugenio. "Siamo
sbigottiti e affranti, la nostra
città deve rendergli omaggio e
deve chiedere che le
responsabilità siano accertate".
VARIATI - Il sindaco di Vicenza
ha voluto esprimere a nome della
città le condoglianze alla
famiglia di Eugenio "che seguiva
con passione i colori della
nostra squadra. Anche se è uno
sport che suscita passione e in
cui girano tanti quattrini -
conclude Achille Variati - il
calcio resta sempre un gioco.
Per questo mi ha addolorato
sapere che la partita non sia
stata fermata, nonostante a
pochi metri si stesse spegnendo
la vita di un tifoso".
26 maggio 2009
Fonte:
Ilgiornaledivicenza.it
Il settore ospiti del
Tardini adesso è sotto sequestro
PARMA - Si muove
l’inchiesta per la tragica
scomparsa del giovane tifoso
vicentino Bortolon, sabato
scorso a Parma. La Procura della
Repubblica di Parma ha ordinato
il sequestro del settore ospiti
dello stadio Tardini nell’ambito
delle indagini per la morte di
Eugenio Bortolon, il
diciannovenne precipitato sabato
dagli spalti durante la partita
Parma-Vicenza, onde appurare
eventuali responsabilità perla
rovinosa caduta. A chiederne il
sequestro è stata la pm Paola
Dal Monte che coordina le
indagini, un atto dovuto visto
che è stato aperto un fascicolo
verso ignoti con l’accusa di
omicidio colposo. I sigilli sono
stati apposti dal responsabile
della Digos. Gli inquirenti
avrebbero effettuato un
sopralluogo nella struttura del
Tardini per verificare il
rispetto delle normative di
sicurezza. In particolare i
tecnici avrebbero misurato
l’altezza della balaustra da cui
sarebbe precipitato il giovane,
che sarebbe risultata a norma.
28 maggio 2009
Fonte: Tuttosport
PERIZIA DELLA PROCURA
Morì al Tardini
balaustra irregolare
C'è qualcosa di
irregolare nella balaustra di
sicurezza del settore ospiti
dello stadio Tardini di Parma.
Lo sostiene nella sua relazione
il consulente tecnico incaricato
dalla procura compiere
accertamenti dopo la morte del
tifoso vicentino Eugenio
Bortolon. Il giovane, 19 anni,
morì il 23 maggio per arresto
cardiaco dopo essere precipitato
nel corso di Parma-Vicenza.
19 luglio 2009
Fonte: La Gazzetta dello
Sport
Il caso
Giovane tifoso morto al
Tardini
La perizia: balaustra
irregolare
di Giulio Todescan
Il ragazzo vicentino
cadde dagli spalti dello stadio
di Parma. I genitori: "Ora
emergano le responsabilità".
VICENZA - "Siamo
soddisfatti in questo primo
pezzetto di verità sulla morte
di nostro figlio. Ora però
vogliamo che emergano anche le
responsabilità". Tre centimetri,
è questa la misura della
tragedia di Eugenio Bortolon, il
giovanissimo ragazzo di Isola
Vicentina morto allo stadio di
Parma il 23 maggio. La balaustra
del Tardini non era a norma di
legge: lo afferma una perizia
ordinata dalla procura di Parma
per fare luce sulla tragica
scomparsa del diciannovenne
tifoso durante la partita
Parma-Vicenza, per arresto
cardiaco, in seguito alla caduta
accidentale dagli spalti dello
stadio, con un volo di diversi
metri. La procura di Parma ha
aperto un'inchiesta affidata al
pm Paola Dal Monte, la quale ha
ordinato una perizia ad un
ingegnere specializzato nel
settore della sicurezza negli
stadi. Il risultato emerso ieri
è chiaro: la balaustra è alta
solo 97 centimetri, al di sotto
della misura regolamentare di un
metro. Per ora non risultano
esserci ancora indagati per
l'accaduto, ma le novità
apportate dalla perizia
porteranno di sicuro ad
ulteriori accertamenti delle
responsabilità per i fatti di
quel pomeriggio. Intanto il
Parma calcio, che nel frattempo
è stato promosso in A, è in
silenzio stampa, sul sito della
squadra non appare nessun
commento all'accaduto. Il
settore ospiti dello stadio
resta sotto sequestro:
un'istanza di dissequestro
presentata dall'ufficio legale
della squadra è stata respinta
dalla procura, tanto che il
rischio, per il Parma, è di non
poter utilizzare quel maledetto
spalto fino a settembre, a
campionato iniziato. Per
discutere questo è stato fissato
un incontro per giovedì prossimo
fra la pm Dal Monte e il legale
del Parma, Andrea Zaglia.
"Sembrava anche a noi che fosse
così, ci fa piacere saperlo.
Pensavamo che il risultato della
perizia sarebbe arrivato più
tardi, non prima di fine
settembre - spiega apprendendo
la notizia Maria Goss, la madre
di Eugenio. Noi vogliamo che sia
chiarita questa cosa, e che se
c'è una responsabilità venga a
galla, anche per preservare la
vita ad altri ragazzi". È grande
l'emozione per un primo pezzo di
verità che emerge su un
incidente che ha scosso tutta la
comunità di Vicenza e di Isola
Vicentina. Proprio l'altro ieri
sera la madre e i fratelli di
Eugenio Bortolon avevano
partecipato a una festa e a un
torneo di calcetto organizzati
dai tifosi del Vicenza, con
tanti striscioni che salutavano
ancora il ragazzo. È stata una
bella festa molto toccante"
sottolinea la signora Goss. "Si
confermano le riserve che avevo
espresso da subito, e per noi è
una doppia mestizia: si fa tanto
perché tutto sia in regola,
buona parte del nostro bilancio
viene speso per le misure di
sicurezza richieste dalla legge.
Tanto maggiore è il dispiacere
di fronte a quello che si è
palesato oggi" è il commento
dell'avvocato Gian Luigi Polato,
vice presidente del Vicenza
Calcio. Continua il dirigente
della società: "Sin dall'inizio,
esprimendomi non a nome della
società ma come legale, avevo
fatto una ricerca nell'ambito
delle norme di sicurezza. Le
balaustre e i parapetti degli
stadi devono essere a norma
sotto tre punti di vista:
l'altezza, l'inattraversabilità,
per cui fra le maglie della
ringhiera non può passare una
sfera del diametro oltre 10
centimetri, e
l'inarrampicabilità. Bene, al
Tardini era chiaro anche ad
occhio nudo che i requisiti non
erano stati rispettati". Intanto
si profila una battaglia a colpi
di perizie: infatti la
commissione provinciale di
vigilanza sui locali di pubblico
spettacolo di Parma aveva, pochi
giorni dopo la morte del
ragazzo, affermato la regolarità
dell'altezza di quel parapetto.
20 luglio 2009
Fonte: Corriereveneto.it
TIFOSO MORTO A PARMA
Parma decine di avvisi
PARMA - La Procura di
Parma avrebbe emesso decine di
avvisi di garanzia per la morte
di Eugenio Bortolon, il 19enne
precipitato il 23 maggio scorso
dagli spalti del Tardini durante
Parma-Vicenza. Gli avvisati
sarebbero i dirigenti che, dal
2000, si sono avvicendati nella
Commissione provinciale di
vigilanza che in questi anni ha
firmato l’agibilità dello stadio
nonostante la balaustra dalla
quale precipitò il giovane fosse
più bassa di tre centimetri
rispetto al metro stabilito per
legge.
6 novembre 2009
Fonte: La Gazzetta dello
Sport
© Fotografia:
Ilgiornale.it
PARMA - Morte tifoso
Vicenza due nuovi indagati
PARMA - Due nuovi
indagati per la morte di Eugenio
Bortolon, il 19enne tifoso del
Vicenza che morì il 23 maggio
cadendo dal settore ospiti del
Tardini. Si tratta del
vicesindaco Paolo Buzzi, all'
epoca assessore ai Lavori
pubblici, e Giorgio Aiello, che
ora guida quell' assessorato. L'
ipotesi di reato è omicidio
colposo.
18 novembre 2009
Fonte: La Gazzetta dello
Sport
In Parma-Vicenza di due
anni fa
Morte di Bortolon allo
stadio
L'udienza è slittata a
martedì
PARMA L'udienza
dell’incidente probatorio
relativo alle circostanze in cui
ha perso la vita nel maggio di
due anni fa Eugenio Bortolon, 19
enne tifoso del Vicenza, è
slittata a martedì prossimo.
10 giugno 2010
Fonte: La Gazzetta dello
Sport
Tifoso morto al Tardini,
la perizia:
"Balaustra a norma,
nessun nesso con la morte"
Il giovane vicentino
Eugenio Bortolon, precipitato
dagli spalti, aveva un tasso
alcolemico molto alto.
Non c'è nesso di causa
tra l'altezza della balaustra
dalla quale è precipitato
Eugenio Bortolon e la morte del
tifoso diciannovenne. La perizia
tecnica affidata dal gip
all'ingegner Antonio Montepara,
preside della facoltà di
Ingegneria di Parma, è stata
discussa oggi nel corso
dell'incidente probatorio.
Secondo la relazione, il
parapetto della curva sud è a
norma se si considera una
tolleranza del 5% prevista dal
decreto ministeriale del '93
sulla sicurezza: è alto 97
centimetri, cioè tre in meno
rispetto al metro previsto. La
perizia ricorda come le
"condizioni psicofisiche" di
Bortolon possano averlo condotto
a tenere atteggiamenti
imprudenti. Il tasso alcolemico
rilevato dagli esami
tossicologici dopo la tragedia,
infatti, è di 1.78 grammi per
litro (il limite per mettersi
alla guida è di 0,5).
Con la
discussione di oggi il gip
Pietro Rogato ha chiuso
l'incidente probatorio.
L'inchiesta aperta dopo la morte
del tifoso vicentino, il 23
maggio 2008, vede indagate 13
persone tra cui il vicesindaco
del Comune
di Parma
Paolo Buzzi e l'assessore ai
lavori pubblici Giorgio Aiello,
membri della commissione di
vigilanza, dirigenti del Parma
calcio come il presidente
Tommaso Ghirardi, il
viceprefetto Francesco Zasa, il
dirigente della questura Franco
Vitale, due medici dell'Ausl, un
funzionario del Comune, uno
della Provincia, uno dei vigili
del fuoco e un perito
elettronico. Per tutti l'ipotesi
è di omicidio colposo.
15 giugno 2010
Fonte:
Parma.repubblica.it
Tifoso morto allo stadio
Tardini
Guerra di perizie sul
parapetto
di Tommaso Quaggio
La difesa: "E’ in
regola". L’accusa: "Non lo è".
VICENZA - Due perizie
con due risultati diversi. Ieri
davanti al gip Pietro Rogato di
Parma si è tenuta la discussione
dei documenti redatti dai due
specialisti diversi che hanno
dato la loro posizione sugli
standard di sicurezza dello
spicchio di curva Sud dello
stadio Tardini da dove il 23
maggio 2009 Eugenio Bortolon,
tifoso di 19 anni del Vicenza
calcio, era caduto a terra da
un’altezza di dieci metri. Per
due ore il pm Paola Dal Monte
con l’avvocato Francesco
Pasquino, che assiste la
famiglia Bortolon, e i legali
dei tredici indagati per
l’accaduto hanno discusso
durante l’incidente probatorio
sui testi delle perizie che
arrivano a conclusioni diverse e
sulle quali ora si annuncia
battaglia. Quella disposta dal
gip e firmata dall’ingegner
Antonio Montepara,
dell’Università di Parma, ha
messo nero su bianco che il
parapetto che corre a margine
della gradinata risulta alto 97
centimetri, ovvero tre in meno
rispetto al metro previsto per
legge. Ma a questa cosa va
aggiunto un cosiddetto "margine
di tolleranza" del 5 per cento
che sarebbe contemplato da un
decreto ministeriale del 1993.
Questo significherebbe che quel
parapetto rispetterebbe la legge
visto che la sua altezza limite
con il margine arriverebbe a
95,15 centimetri. Ma nella
perizia si fa anche riferimento
al tasso alcolemico di Bortolon
che i medici avrebbero
registrato a 1,78 grammi per
litro. Alla luce di questi
elementi, la perizia spiega che
"le condizioni psicofisiche" del
19enne potrebbero averlo indotto
ad assumere "comportamenti
imprudenti". Di tutt’altro
avviso invece il documento
conclusivo presentato dal perito
del magistrato che ha spiegato
come quel parapetto fosse non a
norma e che sarebbe addirittura
più basso del limite del metro
di 30 centimetri. Questo perché
la misurazione della ringhiera
non dovrebbe partire dalla base
ma da dove questa si stacca dal
gradino. Ma la vera battaglia si
concentrerà, come ha spiegato il
legale della famiglia vicentina,
su quel "margine di tolleranza"
che potrebbe non essere
ammissibile e che quindi
fisserebbe al disotto dei cento
centimetri l’altezza del
parapetto. Ma i legali di
Bortolon chiederanno anche
chiarimenti sul tasso alcolemico
del ragazzo che al momento
contestato. Ora tutto il
fascicolo è tornato nelle mani
del pm che entro qualche mese
dovrà chiudere le indagini
chiedendo il rinvio a giudizio
per gli indagati accusati di
omicidio colposo o archiviare
tutto. Eugenio, che risiedeva
con la famiglia ad Isola
Vicentina, quel tragico
pomeriggio del 23 maggio 2009 si
trovava nel settore ospiti.
Alcuni ultras avevano iniziato a
sbracciarsi e a urlare per
cercare di avvisare che doveva
essere sospesa la partita, il
loro grido già preannunciava la
tragedia "Un ragazzo è
precipitato". Da una prima
ricostruzione dei fatti, sembra
che i l 19enne si fosse sporto
verso i tifosi della squadra
opposta e per questo avrebbe
perso l’equilibrio cadendo.
Inutile l’arrivo dei soccorsi.
Tra le polemiche generali, la
partita era ricominciata a
singhiozzi.
16 giugno 2010
Fonte: Corriere del
Veneto (Vicenza e Bassano)
Parma, tifoso morto al
Tardini: 13 avvisi di fine
indagine
PARMA, 3 FEB - La
procura di Parma ha chiuso
l'inchiesta sulla morte di
Eugenio Bortolon, il tifoso
19enne del Vicenza deceduto nel
maggio del 2009 dopo essere
precipitato dagli spalti
destinati ai sostenitori della
squadra ospite dello stadio
Tardini. Sono 13 gli avvisi di
garanzia in corso di notifica ad
altrettanti indagati. Tra questi
ci sono l'ex vicesindaco di
Parma Paolo Buzzi, l'ex
assessore ai Lavori pubblici
Giorgio Aiello, il presidente
del Parma Calcio Tommaso
Ghirardi, il delegato alla
sicurezza della società
gialloblù Stefano Perrone, l'ex
viceprefetto della città
emiliana Francesco Zasa, l'ex
dirigente della questura Franco
Vitale, due medici Ausl, un
funzionario del Comune, uno
della Provincia, uno dei vigili
del fuoco e un perito
elettronico. Lo ha scritto oggi
il Giornale di Vicenza. Se nei
prossimi 20 giorni non ci
saranno richieste di audizione
da parte degli indagati, la Pm
Paola Dal Monte, titolare del
fascicolo d'inchiesta, potrà
depositare la richiesta di
rinvio a giudizio e di
archiviazione. Nel corso delle
indagini il perito nominato dal
gip aveva sostenuto che non ci
fosse alcun nesso fra l'altezza
della balaustra dello stadio
Tardini, da cui è precipitato il
tifoso vicentino e la sua morte.
L'ingegner Antonio Montepara,
preside della facoltà di
Ingegneria di Parma, incaricato
di svolgere l'ultima analisi
sullo stato delle strutture di
sicurezza del settore ospiti del
Tardini ha stabilito che il
parapetto della curva sud era da
considerarsi a norma per una
tolleranza del 5% prevista dal
decreto ministeriale del 1993
sulla sicurezza. La recinzione
era alta in alcuni punti 97
centimetri, tre in meno rispetto
al previsto. Inoltre Bortolon,
come avevano rilevato gli esami
tossicologici, aveva un tasso
alcolemico di 1.78 grammi per
litro (il limite per mettersi
alla guida, ad esempio, è
fissato a 0,5). Ma il consulente
della procura e l'ing. Cascioli,
consulente per la famiglia
Bortolon, hanno concluso che la
legge prescrive un'altezza
minima di 110 centimetri. Quindi
il parapetto era comunque troppo
basso. La famiglia del giovane,
assistita dall'avvocato
Francesco Pasquino di Vicenza,
ha preannunciato costituzione di
parte civile: ''al Tardini ci
sono state negligenze''.
3 febbraio 2012
Fonte:
Blitzquotidiano.it
Tifoso morto a Parma, 13
avvisi
La difesa: "Ma non ci
sono colpe"
di Piovani Sandro
Coinvolto anche
Ghirardi. Il ruolo delle perizie
sulla recinzione.
PARMA - Sono passati
quasi tre anni dalla tragica
scomparsa di Eugenio Bortolon,
un giovane tifoso del Vicenza
morto allo stadio Tardini di
Parma dopo un volo dalla curva
ospiti. Era il 23 maggio del
2009 quando questo ragazzo
diciannovenne cadde dal punto
più alto, proprio davanti ai
distinti. E dopo un intervento
chirurgico disperato e un’agonia
di un giorno, Bortolon morì all'
ospedale Maggiore di Parma. E
nei giorni scorsi il pm Paola
Dal Monte ha dichiarato chiuse
le indagini, con la notifica di
tredici avvisi di garanzia. Tra
gli indagati ci sono il
presidente del Parma, Tommaso
Ghirardi, e il delegato alla
sicurezza del club emiliano
Stefano Perrone. Poi l’ex
vicesindaco di Parma, Paolo
Buzzi, l’ex assessore ai Lavori
pubblici Giorgio Aiello, l’ex
viceprefetto Francesco Zasa,
l’ex dirigente della questura
Franco Vitale, due medici Ausl,
un funzionario del Comune, uno
della Provincia, uno dei vigili
del fuoco e un perito
elettronico. Centimetri - L'
ipotesi di reato sarebbe di
omicidio colposo. Molto si basa
su due perizie che riguardano
l’altezza del parapetto di
sicurezza: 97 centimetri. Misura
corretta o no, secondo le
disposizioni ministeriali ? La
difesa del Parma, affidata
all’avvocato Mario Bonati,
sembra superare questo
dettaglio. Il ragazzo, con un
tasso alcolemico superiore a
1,75 e alto quasi 180
centimetri, sarebbe caduto
ugualmente, a prescindere dall'
altezza del parapetto. "Ci è
stata notificata la chiusura
delle indagini preliminari -
conferma l’avvocato Bonati - e
ci sono due dirigenti del Parma
coinvolti. Ritengo che non ci
sia responsabilità del Parma e
neppure di altri, pur nella
consapevolezza del grave dramma
accaduto. C' è una registrazione
video emblematica che esclude la
colpa di terzi, dalla perizia si
può ritenere che non c' è
colpa".
4 febbraio 2012
Fonte: La Gazzetta dello
Sport
Eugenio: 1,2 milioni per
la morte
di Ivano Tolettini
PARMA Per capire se quei
13 o 3 centimetri, a seconda
delle normative applicate, di
parapetto mancanti allo stadio
Tardini di Parma rappresentano
la colpa della morte del tifoso
vicentino Eugenio Bortolon, il
giudice Alessandro Conti ha
rinviato di oltre due mesi
l'udienza preliminare. La
battaglia, del resto, è tutta
tecnica. Per questo l'avvocato
Francesco Pasquino, che tutela
la famiglia di Isola Vicentina,
ha depositato una nuova
consulenza della dott. Nausica
Orlandi per sostenere che la
ringhiera della scalinata dalla
quale purtroppo volò in braccio
alla morte il diciannovenne
Eugenio era fuorilegge. Il
legale con la costituzione di
parte civile ha pure depositato
la richiesta danni per conto dei
genitori e dei fratelli della
vittima, quantificandola in 1,2
milioni di euro. A quel punto
gli avvocati delle 13 persone
che devono difendersi
dall'accusa di omicidio colposo,
hanno ottenuto dal gup un rinvio
per approfondire con i propri
consulenti le ulteriori
conclusioni tecniche dell'accusa
privata e affilare le armi del
diritto in vista dell'udienza
del 12 dicembre, quando verrà
deciso se rinviare a giudizio o
meno gli imputati. Non è
escluso, però, che qualcuno fra
di loro scelga il rito
abbreviato per il processo allo
stato degli atti. Potrebbe
succedere perché il perito del
tribunale aveva concluso che
mancava il cosiddetto "nesso di
causa" tra la morte di Eugenio e
la balaustra troppo bassa.
Perché anche nell'ipotesi che lo
fosse stata di 3 centimetri, e
non di 13 come afferma il
consulente della procura in base
alla quale il pm Paola Dal Monte
ha chiesto il processo, era
assorbita dalla tolleranza del
5% prevista dalla legge. La
consulenza della dott. Orlandi
confuta questa impostazione e
affianca quella del tecnico
della pubblica accusa per
affermare la responsabilità
colposa degli imputati. Le 13
persone coinvolte sono i vertici
del Parma Calcio, con il
presidente Tommaso Ghirardi e il
delegato alla sicurezza dello
stadio Stefano Perrone, e i
componenti della commissione
provinciale di vigilanza sui
pubblici spettacoli. Vale a dire
Franco Zasa, Franco Vitale,
Franca Sciarrone, Flavio Pesci,
Giuseppe Fioriti, Luigi
Quarantelli e Paolo Cicione e
Corrado Mansanti. Gli otto erano
in rappresentanza di prefettura,
Ulss e questura. Vanno aggiunti
alla lista gli ex assessori
comunali ai lavori pubblici
Paolo Buzzi e Giorgio Aiello,
infine, l'ex dirigente dello
Sportello impresa edilizia Flora
Raffa. "Chiediamo giustizia
perché lo dobbiamo a nostro
figlio", hanno fin qui ripetuto
i genitori. Dopo la tragedia la
balaustra incriminata del
Tardini è stata innalzata. La
riprova, per i famigliari, che
doveva scapparci purtroppo il
morto per prendere un
provvedimento per garantire
l'effettiva sicurezza nello
stadio parmense.
27 settembre 2012
Fonte:
Ilgiornaledivicenza.it
Morte di Eugenio
Bortolon allo stadio Tardini:
assolti tutti i 13 imputati
Il 23 maggio del 2009
Eugenio Bortolon, tifoso 19enne
del Vicenza precipitò dalla
curva sud dello stadio Tardini
di Parma. Tra gli imputati anche
l'ex assessore ai Lavori
Pubblici Paolo Buozzi.
Il 23 maggio del 2009
Eugenio Bortolon, tifoso 19enne
del Vicenza precipitò dalla
curva sud dello stadio Tardini
di Parma e morì, poche ore dopo,
in ospedale. La tragedia
sconvolse tutta la città. Per
quel drammatico episodio erano
imputate 13 persone, tra cui
l'allora assessore ai Lavori
Pubblici Paolo Buozzi e Tommaso
Ghirardi, presidente del Parma,
oltre a Giorgio Aiello.
TUTTI ASSOLTI - Oggi
sono stati tutti assolti.
Secondo l'accusa le persone
coinvolte nella vicenda
avrebbero dato l'approvazione
per l'utilizzo dello stadio
anche se questo non rispettava
le condizioni di sicurezza. Ma
secondo quanto stabilito dai
giudici a loro carico non c'è
nessuna responsabilità per
quanto accaduto al giovane. Il
Pubblico Ministero Paola Del
Monte aveva concluso che la
balaustra era troppo bassa e non
garantiva la sicurezza dei
tifosi nel settore ospiti. La
famiglia è stata risarcita con
300 mila euro. LA TRAGEDIA -
Eugenio era alla sua seconda
trasferta della stagione e, alle
17.10, precipitò dal settore
ospiti: le sue condizioni
apparvero subito disperate al
medico sociale del Vicenza, che
per primo lo soccorse. Morì
nella tarda serata all'ospedale
Maggiore di Parma. Il giovane
era stato ricoverato con
"gravissimo politrauma da
precipitazione con lesioni
emorragiche multi-distrettuali".
Dopo le prime manovre
rianimatorie Bortolon era stato
sottoposto a un intervento
chirurgico all' addome. Ma
durante l'operazione le
condizioni del paziente si sono
aggravate, "a causa di una
gravissima emorragia e per il
concomitante gravissimo trauma
cranio-facciale". Nonostante le
terapie adottate - concludeva la
nota del nosocomio di Parma -
"la funzione cardio-circolatoria
si è deteriorata fino
all'arresto cardiaco".
PARMA CALCIO - "La
società esprime la propria
soddisfazione per l'esito del
processo dal quale emerge la non
responsabilità per il tragico
evento verificatosi nell'allora
settore ospiti dello stadio
Tardini e nel contempo rinnova
la propria sentita solidarietà
alla famiglia di Eugenio".
12 dicembre 2012
Fonte: Parmatoday.it
Morte tifoso al Tardini,
tutti assolti famiglia risarcita
con 300mila euro
di Maria Chiara Perri
Eugenio Bortolon, 19enne
vicentino, precipitò dagli
spalti il 23 maggio 2009.
Tredici persone responsabili
della sicurezza della struttura,
tra cui il presidente del Parma
Calcio Ghirardi e l'ex
vicesindaco Buzzi, vennero
indagate per omicidio colposo.
Il giudice: il fatto non
sussiste.
Sono state tutte assolte
perché il fatto non sussiste le
tredici persone finite sotto
accusa per la morte del giovane
tifoso vicentino Eugenio
Bortolon, precipitato dagli
spalti dello stadio Tardini il
23 maggio 2009, durante la
partita Parma-Vicenza. La
famiglia ha ricevuto un
risarcimento di 300mila euro.
Tra gli indagati per omicidio
colposo c'erano l'ex vicesindaco
Paolo Buzzi, l'ex assessore ai
Lavori pubblici Giorgio Aiello,
il presidente del Parma Calcio
Tommaso Ghirardi, il delegato
alla sicurezza della società
calcistica Stefano Perrone, l'ex
viceprefetto Francesco Zasa,
l'allora dirigente della
questura Franco Vitale, Flora
Maria Stefania Raffa, già
responsabile dello Sportello
unico impresa-edilizia-cittadino
del Comune, e i membri della
Commissione provinciale di
vigilanza per la stagione
2008-2009: Giuseppe Fioriti,
Franca Sciarrone, Paolo Cicione,
Corrado Mansanti, Luigi
Quarantelli e Flavio Pesci.
L'ipotesi dell'accusa era che la
balaustra dalla quale si sporse
il 19enne non fosse a norma di
sicurezza perché troppo bassa:
la questione è stata oggetto di
tre perizie tecniche LEGGI -
Quella super partes, disposta
dal giudice, aveva concluso che
l'altezza della ringhiera fosse
di tre centimetri più bassa
delle norme, ma rientrava in un
limite di tollerabilità. Il
giudice Alessandro Conti, al
termine dell'udienza preliminare
di oggi ha pronunciato un
verdetto di non colpevolezza per
tutti gli indagati, che hanno
chiesto di avvalersi del rito
abbreviato: assolti perché il
fatto non sussiste, in quanto
manca, è insufficiente o
contraddittoria la prova. La
famiglia Bortolon ha ritirato la
costituzione di parte civile
dopo aver ricevuto un
risarcimento di 300mila euro
dall'assicurazione della società
Parma Calcio. Il pm Paola Dal
Monte aveva chiesto una condanna
a un anno di reclusione.
"Abbiamo trovato soddisfazione
nel risarcimento riconosciuto,
anche se ovviamente sarà sempre
insufficiente rispetto
all'evento che ha colpito la
famiglia - è il commento
dell'avvocato difensore dei
Bortolon, Francesco Pasquino -
ora attendiamo di leggere le
motivazioni della sentenza
perché, come abbiamo sempre
sostenuto con diverse perizie,
per noi quella balaustra non era
a norma di sicurezza".
PARMA FC - Il Parma Fc
comunica che in data odierna si
è svolta a Parma l'udienza del
procedimento penale relativo al
tragico incidente occorso
durante la gara Parma-Vicenza
del 23 maggio 2009 allo stadio
Tardini a seguito del quale è
deceduto il giovane tifoso del
Vicenza Eugenio Bortolon. Al
termine della discussione
odierna che si è protratta fino
alla tarda mattinata, il giudice
per l'udienza preliminare,
avendo gli imputati chiesto di
essere giudicati con rito
abbreviato, ha pronunciato
sentenza di assoluzione nei
confronti di tutti, ivi compresi
i rappresentanti del Parma Fc
citati a giudizio e difesi dagli
avvocati Mario Bonati e Michele
Bontempi. La società esprime la
propria soddisfazione per
l'esito del processo dal quale
emerge la non responsabilità per
il tragico evento verificatosi
nell'allora settore ospiti dello
stadio Tardini e nel contempo
rinnova la propria sentita
solidarietà alla famiglia di
Eugenio.
12 dicembre 2012
Fonte:
Parma.repubblica.it
Parma
Processo per la morte di
Eugenio Bortolon: tutti assolti
Sono stati tutti assolti
i 13 indagati per la morte del
tifoso vicentino Eugenio
Bortolon, il 19enne precipitato
dalla curva sud del Tardini il
23 maggio 2009 e morto poche ore
dopo.
La famiglia del ragazzo,
che ha revocato la costituzione
di parte civile, ha avuto
300mila euro di risarcimento
dall'assicurazione della società
di calcio. Per la vicenda erano
finiti a processo, fra gli
altri, gli ex assessori ai
Lavori pubblici del Comune Paolo
Buzzi e Giorgio Aiello e il
presidente del Parma Tommaso
Ghirardi.
Tutti,
nei rispettivi ruoli, avevano
consentito che il Tardini fosse
utilizzato quel sabato per la
partita con il Vicenza,
nonostante, secondo l'accusa,
non ci fossero le condizioni di
sicurezza previste dalla legge.
Oggi la sentenza di assoluzione.
IL COMMENTO DEL PARMA
CALCIO - (comunicato stampa) Il
Parma Fc comunica che in data
odierna si è svolta a Parma
l'udienza del procedimento
penale relativo al tragico
incidente occorso durante la
gara Parma-Vicenza del 23 maggio
2009 allo stadio Tardini a
seguito del quale è deceduto il
giovane tifoso del Vicenza
Eugenio Bortolon. Al termine
della discussione odierna che si
è protratta fino alla tarda
mattinata, il giudice per
l'udienza preliminare, avendo
gli imputati chiesto di essere
giudicati con rito abbreviato,
ha pronunciato sentenza di
assoluzione nei confronti di
tutti, ivi compresi i
rappresentanti del Parma Fc
citati a giudizio e difesi dagli
avvocati Mario Bonati e Michele
Bontempi. La società esprime la
propria soddisfazione per
l'esito del processo dal quale
emerge la non responsabilità per
il tragico evento verificatosi
nell'allora settore ospiti dello
stadio Tardini e nel contempo
rinnova la propria sentita
solidarietà alla famiglia di
Eugenio.
12 Dicembre 2012
Fonte:
Gazzettadiparma.it
Morì al Tardini
Gialloblù assolti
Assolti i tredici
imputati - tra i quali i
rappresentanti del Parma -
processati con il rito
abbreviato per l'incidente
durante Parma-Vicenza del 23
maggio 2009 allo stadio Tardini
nel quale morì il giovane tifoso
veneto Eugenio Bortolon,
precipitato dagli spalti della
Curva Sud.
13 dicembre 2012
Fonte: La Gazzetta dello
Sport
© Fotografia:
Gazzettadiparma.it
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