Fiori e abbracci a tre
anni dalla tragedia di piazza
San Carlo
di Bernardo Basilici
Menini
TORINO
- Sono passati tre anni da
quando quella che doveva essere
la notte dei sogni si è
trasformata nella notte degli
incubi. La finale di Champions
tra Juve e Real Madrid diventata
la "Tragedia di piazza San
Carlo", dove hanno perso la vita
due donne, Erika Pioletti e
Marisa Amato, a causa della
calca scatenata dalla folla nel
panico. Stamattina, mercoledì 3
giugno, la Città le ha ricordate
con una commemorazione nel
Cortile d'Onore di Palazzo
Civico a cui hanno presenziato i
familiari delle due vittime, la
sindaca Chiara Appendino, il
presidente del Consiglio
comunale Francesco Sicari, il
prefetto Claudio Palomba il
vicequestore Carmine Grassi, più
rappresentanze della Juventus e
dell'associazione Quelli di... Via Filadelfia. In ricordo
delle due vittime sono state
apposte due corone di fiori in
piazza San Carlo. Quattro giorni
fa il procuratore generale Elena
Daloiso ha chiesto che alla
banda dello spray, che aveva
causato quell'ondata di panico
per approfittare del caos e
derubare i presenti, siano
confermati i dieci anni di
condanna che sono stati inflitti
in primo grado ai componenti
della gang.
3 giugno 2020
Fonte: Lastampa.it
© Fotografia:
Spaziotorino.it
Tre anni dalla tragedia
di piazza San Carlo, Torino
rende omaggio alle vittime
di Erica Di Blasi
Corone di fiori e
cerimonia in Comune per
ricordare Erika Pioletti e
Marisa Amato.
Sono
passati tre anni da quel
drammatico 3 giugno 2017. Oggi
Torino ricorda una data
dolorosa. Una festa diventata
tragedia: la proiezione in
piazza San Carlo della finale
della Champions League lasciò
due vittime e oltre 1500 feriti.
Questa mattina nel Cortile
d'onore di Palazzo di Città si è
tenuta la cerimonia in ricordo
delle due donne, Erika Pioletti
e Marisa Amato, che persero la
vita per quanto accaduto in
piazza San Carlo, quando una
serata di sport si trasformò in
tragedia. Presenti alla
cerimonia insieme ai familiari
delle vittime, la sindaca Chiara
Appendino, il presidente del
Consiglio comunale Francesco
Sicari, il prefetto Claudio
Palomba, il vice questore
Carmine Grassi, rappresentanti
della Juventus e
dell'associazione Quelli di... Via Filadelfia. Due corone di
fiori, della Città di Torino e
della Juventus, sono state
deposte anche in piazza San
Carlo. "Una sera rimasta per
sempre nella memoria collettiva
di una città - sottolinea
l'associazione "Quelli di via
Filadelfia", fondata da tifosi
bianconeri - che unisce la
storia di due donne, la cui vita
ha avuto un triste epilogo. Di
Erika Pioletti e Marisa Amato
rimarrà nei nostri ricordi il
loro indelebile sorriso. Le
vicissitudini di questi mesi
hanno impedito al Comune
l'apposizione della targa in
Piazza San Carlo, che
l'Associazione Quelli di... Via Filadelfia ha sostenuto e
richiesto, in accordo con le
famiglie delle vittime.
Ricordiamole, nel mentre,
nell'anniversario di quella
tragica notte che segnò il loro
destino". I figli di Marisa
Amato hanno creato
un'associazione benefica
dedicata alla mamma, che rimase
tetraplegica dopo essere stata
schiacciata nella ressa di
quella sera e che morì alcuni
mesi più tardi. Una tragedia,
quella di piazza San Carlo, che
"ha cambiato la vita di Nonna
Marisa, dei suoi cari, e che ha
segnato per sempre la Città di
Torino", ricorda la onlus. Che
poi fa sapere di aver raccolto
in due anni oltre 26 mila euro
per aiutare persone ad
affrontare terapie e per
acquistare dispositivi utili
durante l'emergenza coronavirus:
"Siamo orgogliosi di questo
traguardo, quanto lo sarebbe
nonna Marisa, e dedichiamo il
nostro pensiero a lei che è
stata fin da subito il simbolo
di speranza e di forza per chi
vissuto direttamente o
indirettamente i fatti di Piazza
San Carlo". In molti quella sera
cercarono di aiutare chi era in
difficoltà. Come Federico
Rappazzo che salvò un bambino
rimasto a terra. E anche lui
oggi ha voluto ricordare quel
giorno. "Sono passati ormai 3
anni da quel tragico 3 giugno
2017… Ora come allora sarebbe
dovuto essere un giorno di festa
e invece si è trasformata nel
peggiore dei ricordi o per
meglio dire, incubi ! Migliaia
di pensieri, foto, video che
ritraevano la paura, il terrore,
l'ansia e la disperazione. Anche
a distanza di anni rimane
qualcosa di difficile da
rimuovere e dimenticare. Il mio
pensiero di oggi va al ricordo
di Erika Pioletti e Marisa Amato
che ci hanno lasciato per questo
tragico evento. Alle loro
famiglie e a tutti coloro che
quella maledetta sera hanno
rischiato di morire a causa
della stupidità di qualche
ragazzetto cresciuto male.
Ricordatevi che la vita è un
dono e purtroppo non tutti hanno
la fortuna di viverla così tanto
a lungo da raccontarla ai propri
figli o nipoti... Sappiatene
fare buon uso".
3 giugno 2020
Fonte:
Torino.repubblica.it
© Fotografia: Torinoggi.it
Piazza San Carlo, il dovere di
non dimenticare:
Torino ricorda la drammatica
notte del 3 giugno 2017
Sono passati tre anni
esatti dalla notte più buia
della storia recente di Torino:
a Palazzo Civico e in piazza una
cerimonia per ricordare le
vittime dell'evento sportivo
tramutatosi in tragedia.
Tre
giugno 2017. Una data scolpita
nella storia di Torino, un
giorno di festa trasformatosi in
tragedia. A tre anni di distanza
dalla tragedia di piazza San
Carlo, la Città di Torino
ricorda Erika Pioletti e Marisa
Amato, le due donne che persero
la vita in quella che doveva
essere solo e semplicemente una
serata di sport. Nemmeno
premendo il tasto "rewind" e
tornando indietro nel tempo, i
ricordi di quell'attesa per la
finale di Champions League tra
Juventus e Real Madrid,
l'eccitazione e la palpitazione
tra i tifosi bianconeri
assiepati sotto il maxischermo
vicino al Caval ëd Bronz,
risultano nitidi. I sorrisi e le
emozioni felici ? Tutto spazzato
via da quei lunghi minuti di
follia, da quella folla nel
panico in grado di provocare non
solo due vittime, ma anche più
di 1500 feriti. Il tre giugno
2017 è una data spartiacque per
la città di Torino. Quella
ferita ancora aperta e mai
rimarginata, al di là delle
vicende giudiziarie ancora in
corso, è per migliaia di persone
un ricordo impossibile da
cancellare. Troppo dolorose,
nella testa, le corse sotto i
portici o nelle vie limitrofe.
Il via vai delle ambulanze dal
"Salotto di Torino" agli
ospedali del capoluogo
piemontese. Indelebile, per chi
era lì, l'agghiacciante rumore
di quei vetri rotti, calpestati
dai torinesi in piazza. Se oggi
Torino ricorda le vittime di
quella "maledetta" notte, va
riconosciuto che la tragedia di
piazza San Carlo, oltre a
segnare per sempre la storia
della Città, ha saputo nella sua
drammaticità dare vita a
virtuose realtà solidali. Un
esempio ? L'associazione "I
sogni di Nonna Marisa Onlus", in
grado di raccogliere 26.021 euro
in due anni per l'acquisto di
apparecchi e dispositivi medici
per gli ospedali. Nel cortile di
Palazzo Civico e in piazza San
Carlo, questa mattina, la
sindaca Chiara Appendino, il
vice questore Carmine Grassi, il
Prefetto Claudio Palomba, il
presidente del Consiglio
Comunale Francesco Sicari e
rappresentanti della Juventus e
dell'associazione Quelli di... Via Filadelfia hanno
presenziato a una sobria
cerimonia per omaggiare la
memoria di due donne unite da un
destino tanto drammatico quanto
ingiusto. Da qui, la richiesta
dell'associazione di tifosi
bianconeri Quelli di... Via Filadelfia: l'apposizione di
una targa in piazza San Carlo.
Perché il 3 giugno 2017 non va
dimenticato. Perché il 3 giugno
2017 non torni mai più.
3 giugno 2020
Fonte: Torinoggi.it
© Fotografia:
Torino.repubblica.it
Torino, ricordate
vittime tragedia di piazza San
Carlo
La sera del 3 giugno di
due anni fa un’ondata di panico
collettivo tra la folla che
assisteva alla partita davanti
al maxi schermo, oltre alle 2
vittime provocò anche oltre 1500
feriti.
TORINO
- "È stato un momento molto
toccante, ci ha fatto piacere
essere qui così come il fatto
che mia mamma ed Erika saranno
ricordate con una targa perché
erano due persone che se lo
meritavano". Così Viviana
D’Ingeo, figlia di Marisa Amato
una delle due vittime insieme a
Erika Pioletti, della tragedia
di piazza San Carlo, la sera del
3 giugno 2017 durante la finale
di Champions League tra Juventus
e Real Madrid. Viviana, insieme
al fratello Danilo, ha
partecipato insieme a familiari
e amici alla cerimonia promossa
dalla Città per ricordare la
tragedia a cui sono intervenuti
il prefetto Claudio Palomba, la
sindaca Chiara Appendino e il
presidente del Consiglio
comunale, Francesco Sicari,
rappresentanti delle forze
dell’ordine e il presidente
uscente del Consiglio regionale,
Nino Boeti. La sera del 3 giugno
di due anni fa un’ondata di
panico collettivo tra la folla
che assisteva alla partita
davanti al maxi schermo, oltre
alle 2 vittime provocò anche
oltre 1500 feriti. Erika
Pioletti, 38ennedi Domodossola
che con il fidanzato si trovava
in piazza morì dopo 12 giorni di
agonia. Marisa Amato che stava
passeggiando con il marito nei
pressi della piazza venne
travolta e rimase tetraplegica.
Ieri mattina sulle note del
silenzio è stata apposta una
corona della Città di Torino
accanto a un cuscino di fiori
bianchi della Juventus.
4 giugno 2019
Fonte: Qds.it
Tragedia di piazza San
Carlo a Torino, una targa per
non dimenticare
Rose
bianche dalla Juventus, fiori
con i colori di Torino da
Palazzo civico: la Città di
Torino stamane, 3 giugno, ha
voluto ricordare con la posa di
una targa Erika Pioletti e
Marisa Amato, le due vittime
della tragedia di piazza San
Carlo. La targa è stata
posizionata in piazza San Carlo
oggi, 3 giugno, giorno del
secondo anniversario della
tragedia: due anni fa tra la
folla pigiata per seguire su
maxischermo la finale di
Champions League tra Juventus e
Real Madrid si scatenò il
panico, a causa dello spray al
peperoncino spruzzato da una
banda di giovanissimi che voleva
fare razzia di catenine e
portafogli. Nella ressa circa
1500 persone rimasero ferite.
Erika Pioletti morì il 15
giugno, mentre Marisa Amato
rimase paralizzata: è morta lo
scorso gennaio.
3 giugno 2019
Fonte: Lastampa.it
Torino ricorda Erika
Pioletti e Marisa Amato, vittime
di piazza San Carlo
Alla
cerimonia erano presenti la
sindaca Chiara Appendino, il
Prefetto di Torino Claudio
Palomba, il presidente del
consiglio comunale Francesco
Sicari insieme a colleghi di
maggioranza e minoranza in Sala
Rossa, rappresentanti delle
forze dell'ordine e della
Juventus, oltre ad amici delle
due donne.
A due anni dalla tragedia Torino
ha ricordato questa mattina
Erika Pioletti e Marisa Amato,
vittime della serata di piazza
San Carlo del 3 giugno 2017,
dove rimasero ferite anche più
1.500 persone. Durante la finale
di Champions Juventus-Real
Madrid si scatenò il panico e la
folla in fuga travolse le due
donne: Pioletti morì dopo dodici
giorni di agonia, mentre Amato a
febbraio di quest'anno dopo mesi
trascorsi in ospedale. Alla
cerimonia erano presenti - oltre
alla famiglia Amato - la sindaca
Chiara Appendino, il Prefetto di
Torino Claudio Palomba, il
presidente del consiglio
comunale Francesco Sicari
insieme a colleghi di
maggioranza e minoranza in Sala
Rossa, rappresentanti delle
forze dell'ordine e della
Juventus, oltre ad amici delle
due donne. Un minuto di silenzio
ha accompagnato la deposizione
di una corona di fiori della
Città di Torino, vicino ad una
dei bianconeri. "È stato un
momento toccante - ha detto
Viviana D'Ingeo, figlia di
Marisa Amato - ci ha fatto
piacere così come il fatto che
mia mamma e Erika verranno
ricordate con una targa, perché
erano due persone che se lo
meritavano". Alla Amato è
intitolata la onlus "I sogni di
nonna Marisa". "È il simbolo -
spiega la figlia - della forza
che mi mamma ha dimostrato anche
durante la malattia".
3 giugno 2019
Fonte: Torinoggi.it
© Fotografia:
Spaziotorino.it
Torino ricorda Erika e
Marisa, le due vittime di piazza
San Carlo
di Sarah Martinenghi
A due anni dalla
tragedia il Comune celebra la
memoria delle due donne rimaste
schiacciate dalla folla in fuga,
durante la serata della finale
di Champions League.
Una
corona di gerbere gialla e blu
del Comune, e una, a terra, di
rose bianche della Juventus in
memoria di Erika Pioletti e di
Marisa Amato sono state deposte
questa mattina davanti al civico
176 di piazza San Carlo. Così la
Città ha ricordato le due
vittime della tragedia nel
giorno del secondo anniversario
della tragedia in cui rimasero
ferite 1526 persone, durante il
fuggi fuggi scatenato da una
banda di marocchini che
spruzzarono lo spray al
peperoncino sulla folla che
assisteva alla proiezione della
partita di Champion’s Juventus
Real Madrid. Ad assistere alla
cerimonia la sindaca Chiara
Appendino, il prefetto Claudio
Palomba. Presenti anche i
parenti di Marisa Amato: "La
commemorazione è stata molto
toccante - ha commentato la
figlia Viviana D’Ingeo - l’anno
scorso non l’avevamo vissuta
perché mia madre era ancora in
vita. Il prefetto ci ha detto
che farà la deroga per appostare
la targa in nome di Erika e mia
mamma: siamo contenti perché
pensiamo che sono due persone
che se lo meritavano. La onlus
"i sogni di nonna Marisa" andrà
avanti: è il simbolo della sua
forza, come ha dimostrato
durante la sua malattia".
3 giugno 2019
Fonte:
Torino.repubblica.it
© Fotografie: Lastampa.it
LA COMMEMORAZIONE
Due anni fa la tragedia
di piazza San Carlo. Torino
ricorda Erika e Marisa
Le note del Silenzio
hanno accompagnato la
deposizione di una corona di
fiori della Città, accanto ad
una dei bianconeri.
Torino
non dimentica. A due anni dalla
tragedia di piazza San Carlo, la
Città ha ricordato Erika
Pioletti 38 anni e Marisa Amato,
65, le due vittime della
sciagurata serata del 3 giugno
del 2017 quando, in seguito
all’ondata di panico collettivo
scatenata da una tentata rapina
con lo spray urticante, durante
la proiezione (su maxischermo)
della finale di Champions League
tra Juventus e Real Madrid, più
di 1.500 persone rimasero ferite
nella calca e 2 donne persero la
vita.
SCHIACCIATE DALLA FOLLA
- Erica Pioletti, 38 anni di
Domodossola si trovava in piazza
con il fidanzato e fu
letteralmente schiacciata dalla
folla: spirò dodici giorni dopo,
in un lettino d’ospedale, senza
mai più riprendere conoscenza;
Marisa Amato, che stava
passeggiando con il marito, fu
travolta dalla folla in fuga ed
a sua volta finì ricoverata in
ospedale dopo essere rimasta
tetraplegica. La donna è lo
scorso mese di febbraio, dopo un
calvario lunghissimo.
ISTITUZIONI, FORZE
DELL’ORDINE E CLUB IN PIAZZA
-
Alla cerimonia che le ha
ricordate, erano presenti, oltre
alla famiglia Amato, la sindaca
Chiara Appendino, il prefetto di
Torino Claudio Palomba, il
presidente del consiglio
regionale uscente Nino Boeti, il
presidente del consiglio
comunale Francesco Sicari,
diversi consiglieri comunali (di
maggioranza e di opposizione),
rappresentanti delle forze
dell’ordine e della Juventus,
oltre a numerosi amici delle due
donne.
FIORI E UNA TARGA PER LE
VITTIME -
Un minuto di silenzio e poi le
note del Silenzio, hanno
accompagnato la deposizione di
una corona di fiori della Città,
accanto ad una della Juventus.
"Un simbolo - ha spiegato il
club bianconero sul web - per
non smettere mai di tenere vivo
il ricordo di Erika e Marisa, e
per stringersi alle loro
famiglie in un abbraccio ancora
più forte". Alla cerimonia la
società campione d’Italia ha
portato il suo gonfalone.
LA FIGLIA DI MARISA:
"MOMENTO TOCCANTE"
-
"È stato un momento toccante, ci
fa piacere essere qui
stamattina, anche perché il
prefetto darà la deroga per
apporre la targa in nome di mia
mamma ed Erika, due persone che
se lo meritavano" ha detto
Viviana D’Ingeo (figlia di
Marisa Amato), che insieme al
fratello Danilo ha partecipato
alla cerimonia, commuovendosi.
LA ONLUS "I SOGNI DI
NONNA MARISA" -
Viviana e Danilo hanno creato
una onlus in ricordo della madre
che si chiama "I sogni di nonna
Marisa". "La onlus andrà avanti
perché è il simbolo della forza
che mia mamma ha messo per
sopravvivere", ha concluso
Viviana.
3 giugno 2019
Fonte: Cronacaqui.it
© Fotografia: Torinoggi.it
DOPO DUE ANNI - Vittoria
per i familiari
Una targa per Erika
Pioletti e Marisa Amato
Via libera alla targa
per ricordare la tragedia di
Piazza San Carlo e le sue due
vittime innocenti.
Sono
passati quasi due anni dal quel
3 giugno 2017 in piazza San
Carlo. Torino ricorda ancora le
urla, l'immensa folla che sbatte
su sé stessa e la conta delle
vittime di quella tragica notte,
quando sul maxi schermo veniva
proiettata la finale della
Champions League tra Juve e
Real. E affinché il monito di
quei fatti rimanga indelebile
nelle menti di chi passa di lì,
ieri è stato ufficializzato il
via libera per installare una
targa commemorativa per Erika
Pioletti e Marisa Amato, le due
donne che persero la vita a
causa dalla folla impazzita. Il
consenso all'unanimità della
Commissione toponomastica è
arrivato dopo la richiesta
dell'Associazione Quelli... di
via Filadelfia. Erika Pioletti,
38 anni, era andata a vedere la
partita assieme al fidanzato ed
è morta una decina di giorni
dopo a causa dello
schiacciamento della cassa
toracica. Stesso destino fatale,
eppure con una storia diversa da
raccontare, per Marisa Amato, 65
anni. Quella sera era in locale
di una delle vie parallele a
mangiare la farinata con il
marito. È rimasta tetraplegica
fino al 25 gennaio 2019, data
della scomparsa. "Ovviamente
siamo onorati di questo gesto
simbolico della città. Il
ringraziamento più grande va
fatto però a Beppe Franzo e alla
sua associazione "Quelli... di
Via Filadelfia" che per primi si
sono mossi per l'apposizione
della targa. E un gesto che non
ci farà tornare indietro ma
almeno ci assicura che mia
mamma, Erika e tutti i feriti di
quella notte non verranno
dimenticati", spiega Danilo
D’ingeo, uno dei figli di Marisa
Amato. E prosegue: "Per quanto
riguarda il punto di vista
personale la targa manterrà vivo
in noi famigliari il ricordo e
il grande cuore che ha avuto in
questi mesi di sofferenza mia
mamma". Ma i famigliari della
vittima non si sono fermati per
via della tragedia che li ha
colpiti. Infatti, "in questi
mesi abbiamo anche dato vita ad
una ONLUS, I sogni di nonna
Marisa, cominciando ad
impegnarci nel sociale per dare
un aiuto concreto alle persone
che ne hanno bisogno, anche se
partendo dal piccolo. Abbiamo
già portato a termine alcune
raccolte fondi e recentemente
abbiamo donato un apparecchio
all'unità spinale del Cto. Lo
stesso reparto dove era
ricoverata mia mamma. Crediamo
sia il modo migliore per onorare
il suo ricordo e fare qualcosa
per chi ha bisogno", conclude
D'Ingeo. Presto la targa farà
parte di quella grande memoria
storica composta dai monumenti e
dalle targhe affisse sui muri di
Torino. Un primo passo, tra la
certezza che a causare il panico
fu la banda dello spray al
peperoncino nell'intento
razziare gli spettatori della
partita. E le responsabilità dei
funzionari pubblici su cui
ancora molti si interrogano.
Infatti, cosa è andato storto
durante quella fatidica notte è
ad oggi materia del processo in
corso.
15 maggio 2019
Fonte: Il Giornale del
Piemonte e della Liguria
(Testo © Fotografia)
Torino, targa
per vittime Piazza S.Carlo
La decisione
della Commissione toponomastica a 2 anni
tragedia
(ANSA) - TORINO,
14 MAG - La Città di Torino ricorderà con
una targa le due vittime di piazza San Carlo,
Erika Pioletti e Marisa Amato. La decisione
di celebrare così la loro memoria è stata
presa oggi dalla Commissione Toponomastica.
La targa verrà posizionata in piazza San
Carlo dove la sera del 3 giugno 2017 la
folla radunata per seguire su un maxischermo
la finale di Champions League piombò nel
panico per il tentativo di una banda che
con lo spray al peperoncino voleva fare
razzia di catenine e portafogli. Nella calca
1.500 persone rimasero ferite. Erika Pioletti
morì in ospedale alcuni giorni dopo, il
15 giugno; Marisa Amato, gravemente ferita,
è invece morta nel febbraio di quest'anno.
14 maggio
2019
Fonte:
Ansa.it
Una targa per le donne
di piazza San Carlo
di Jacopo Ricca
La
città sblocca le pratiche per
coltivare la memoria di vicende,
molto diverse tra loro, ma
profondamente sentite dai tifosi
di Juventus e Torino. A pochi
giorni dal derby, anticipato al
3 maggio per evitare la
concomitanza il giorno
successivo con la commemorazione
per il settantesimo anniversario
della tragedia di Superga, i
capigruppo del consiglio
comunale, in un incontro
informale che si è svolto ieri,
hanno infatti dato il via libera
all'intitolazione dei giardini
di piazza Galimberti, nel
quartiere Lingotto, a Valentino
Mazzola, e alla posa di una
targa in piazza San Carlo che
ricordi Erika Pioletti e Marisa
Amato, le due vittime del panico
durante la finale di Champions
Juve-Real del 3 giugno 2017. I
rappresentati di maggioranza e
opposizione hanno trovato
l'accordo e nella prossima
riunione della commissione
Toponomastica ci sarà la
ratifica formale delle
decisioni. Dopo le prese di
posizione del presidente del
Toro, Urbano Cairo, ma anche del
figlio del Capitano degli
Invincibili, il campione
dell'Inter Sandro Mazzola, la
scelta dell'amministrazione è
stata di ricordarlo non troppo
lontano da quello stadio
Filadelfia che vide protagonista
il capitano degli Invincibili. A
600 metri dallo stadio,
ristrutturato dopo una battaglia
di anni e riaperto nel maggio
2017, ci sarà quindi il giardino
Valentino Mazzola, la cui
cerimonia ufficiale
d'intitolazione potrebbe
arrivare già prima dell'estate.
Anche sul fronte bianconero si è
smossa una vicenda su cui
c'erano grandi attese. Dopo gli
appelli dei tifosi, in
particolare dell'associazione
Quelli di... Via Filadelfia
che si era rivolta alla sindaca
Appendino, e la morte della
seconda vittima della tragedia
di piazza San Carlo, Marisa
Amato, scomparsa lo scorso
gennaio, i capigruppo hanno dato
l’ok alla procedura per
installare una targa dove
l'altra vittima, Erika Pioletti,
fu schiacciata dalla folla in
fuga. La legge prevede il
vincolo dei dieci anni dalla
morte per i ricordi ufficiali,
ma c'è la possibilità di una
deroga che, su richiesta della
Città, deve arrivare dal
prefetto.
24 aprile 2019
Fonte: La Repubblica
(Torino) (Testo © Fotografia)
Piazza San Carlo: fiori
e raccoglimento per ricordare
Erika Pioletti
Insieme ai familiari la
sindaca Appendino e il prefetto
Saccone.
Una
corona di fiori ornata con il
nastro gialloblù della Città di
Torino e, appena sotto, un mazzo
di fiori bianchi firmati dalla
Juventus. Poco distanti, i
familiari di Erika Pioletti, la
38enne morta la sera del 3
giugno durante la proiezione
della finale di Champions League
tra Juventus e Real Madrid.
Stamattina il Comune ha voluto
ricordare l'unica vittima della
tragedia, mentre in Procura i pm
continuano a indagare sulle
responsabilità di chi organizzò
l'evento. Tra gli indagati anche
la sindaca Chiara Appendino, in
piazza stamattina a fianco del
prefetto Renato Saccone, per il
quale i magistrati hanno invece
chiesto l'archiviazione. Insieme
a loro, fra gli altri, i
rappresentanti di Juventus e
Torino Paolo Garimberti e
Antonio Comi. Dopo il lungo
applauso del pubblico, autorità
e familiari si sono diretti
verso Palazzo Civico per un
incontro privato. Nessuno ha
voluto rilasciare dichiarazioni,
neppure il compagno di Erika,
Fabio Martinoli, che ha
assistito alla cerimonia in
compagnia della madre.
3 giugno 2018
Fonte: Torinoggi.it
LIVE TJ - Torino ricorda
Erika Pioletti
La Sindaca Appendino in
Piazza San Carlo con la famiglia
della ragazza
di Edoardo Siddi
In Piazza San Carlo, a
Torino, è in corso la cerimonia
in ricordo di Erika Pioletti, la
ragazza tragicamente scomparsa a
seguito dei traumi riportati il
3 giugno 2017, nella calca
creatasi davanti al maxischermo
che trasmetteva la finale della
Champions League tra Juventus e
Real Madrid. Sono presenti la
Sindaca Chiara Appendino,
visibilmente commossa, e la
famiglia della ragazza.
IL
RICORDO DELLA JUVENTUS - La
Juventus ha ricordato Erika sul
suo sito internet: "C’erano
migliaia di tifosi, quella sera
in piazza San Carlo. Esattamente
un anno fa, mentre i giocatori
della Juventus scendevano in
campo a Cardiff per la Finale di
Champions League, il Salotto di
Torino, quella stessa piazza
dove i fans bianconeri sono
soliti festeggiare i trionfi
della Signora, era pieno di
persone. Migliaia, pronte a
seguire insieme davanti a un
maxischermo la Finale dei
bianconeri. Poi,
improvvisamente, una serata di
calcio è diventata una notte di
paura e lacrime. Una, fra i fans
presenti, non è più tornata a
casa: Erika Pioletti, 38 anni,
se ne è andata qualche giorno
dopo, il 15 giugno, dopo avere a
lungo lottato per sopravvivere.
Oggi, per onorare la sua
memoria, e per dimostrare
vicinanza a tutte le persone
coinvolte negli incidenti di
quella sera, sotto i portici di
Piazza San Carlo è stata deposta
una corona di fiori, durante una
cerimonia cui hanno preso parte,
stringendosi alla famiglia di
Erika, il sindaco di Torino
Chiara Appendino e il
consigliere di amministrazione e
presidente dello Juventus Museum
Paolo Garimberti. Inoltre, erano
presenti il commissario della
FIGC Roberto Fabbricini, il
direttore generale del Torino
Antonio Comi e una
rappresentanza della giunta e
del consiglio comunale".
3 giugno 2018
Fonte: Tuttojuve.com
© Fotografia: Nuovasocieta.it
Torino, piazza San Carlo
un anno dopo:
la commemorazione per la
vittima della tragedia
di Jacopo Ricca
In piazza con i
famigliari di Erika Pioletti
anche la sindaca Chiara
Appendino che è indagata
nell'inchiesta con l'ex capo di
gabinetto e l'ex questore.
Parteciperà anche la sindaca di
Torino, Chiara Appendino, alle
commemorazioni della tragedia di
piazza San Carlo dove perse la
vita Erika Pioletti. Domani
mattina la prima cittadina sarà
in piazza assieme ai famigliari,
ai tifosi e al presidente del
consiglio comunale, Fabio
Versaci, per ricordare Pioletti,
la trentasettenne che il 3
giugno dell'anno scorso, durante
la proiezione della finale di
Champions League tra Juve e
Real, fu travolta dalla folla in
preda al panico e morì dopo 12
giorni di agonia in ospedale. Il
padre della ragazza, Giulio
Pioletti, ha assicurato la sua
presenza: "Stiamo parlando con
gli altri parenti per capire
come fare - raccontava una
settimana fa - Non so in quanti
saranno in piazza, ma qualcuno
ci sarà". Lui e la moglie, da
quei giorni di giugno, sono
sempre rimasti in contatto con
la sindaca di Torino, Chiara
Appendino che sarà al loro
fianco anche in questo momento
difficile: "Ci ha detto che
volevano organizzare un momento
di ricordo e ci andremo". Il
momento di raccoglimento, alle
11.30, sarà preceduto dalla
deposizione di alcuni omaggi
floreali nel punto dove Pioletti
fu travolta dalla folla e che,
in questi 12 mesi, è diventato
meta di pellegrinaggio di molti
tifosi bianconeri e cittadini
comuni. Domani dovrebbe esserci
anche Fabio Martinoli, il
compagno di Pioletti, rimasto
pure lui ferito durante la fuga
dei tifosi che temevano un
attentato terroristico: "Voglio
ricordarla e parteciperò
all'evento" ha annunciato.
Proprio gli ultrà, ma anche la
famiglia - dopo che così era
stato loro annunciato - si
aspettavano che domani fosse il
giorno per scoprire la targa che
ricordi quanto accaduto il 3
giugno e la figura di Pioletti.
Lungaggini burocratiche e
problemi regolamentari lo hanno
impedito, almeno per ora, ma su
questo nessuno ha voluto fare
troppe polemiche. C'è chi invece
avanza dubbi sull'opportunità
della presenza di Appendino in
piazza. Gli investigatori hanno
individuato anche la banda di
rapinatori che avrebbe scatenato
il panico quella tragica notte,
ma la sindaca, così come il suo
ex capo di gabinetto Paolo
Giordana, l'ex questore di
Torino, Angelo Sanna, e altre 12
persone ha ricevuto oltre un
mese fa l'avviso di chiusura
indagine che è il preludio al
rinvio a giudizio con le accuse
di omicidio e disastro colposi.
Circostanza questa che alcuni
commentatori ed esponenti
dell'opposizione sostengono
possa stridere con la sua
presenza domani. Appendino però
tira dritto e domani ci sarà.
"Le indagini non ci
restituiranno Erika," è il
lamento dei famigliari della
giovane.
2 giugno 2018
Fonte:
Torino.repubblica.it
© Fotografia:
Leggo.it
Torino: non ci sarà la
targa promessa per
ricordare Erika, la
vittima di piazza San Carlo
di Jacopo Ricca
Mancavano i tempi
tecnici: domenica sarà deposta
una corona.
Non ci
sarà una targa a ricordare il
punto di piazza San Carlo in cui
il 3 giugno 2017 Erika Pioletti
è rimasta ferita a morte. Non
per ora almeno.
L'amministrazione guidata da
Chiara Appendino, che in questi
mesi è sempre rimasta in
contatto coi genitori della
37enne, vittima della folla
impazzita per la paura di un
attentato durante la proiezione
della finale di Champions League
tra Juve e Real Madrid, lo aveva
promesso proprio ai famigliari
della donna e confermato poi
anche pubblicamente. "Non sarà
una lapide ufficiale perché non
ci sono i tempi tecnici, ma ci
sarà qualcosa a indicare il
punto in cui Erika era stata
travolta" avevano assicurato
ambienti vicini alla sindaca.
Nell'invito ufficiale per la
cerimonia di commemorazione, in
programma il 3 giugno alle 11.30
in piazza San Carlo, però si
parla di una corona di fiori che
sarà deposta dai rappresentanti
delle istituzioni. Nessuna
targa, né lapide quindi. A
confermarlo è il presidente del
consiglio comunale, Fabio
Versaci: "Non c'erano i tempi
per fare una deroga al
regolamento che chiede siano
passati 10 anni dalla morte
perché ci sia l'apposizione di
una lapide - spiega l'esponente
pentastellato - Sarebbe comunque
servito un ok della prefettura,
ma manca troppo poco. Qualcosa
di non ufficiale in piazza San
Carlo non può essere affisso
perché è un'area tutelata dalla
sovrintendenza e quindi poseremo
una corona di fiori, ma la
volontà di ricordare Erika
Pioletti c'è e non va messa in
dubbio". Il padre della donna,
Giulio Pioletti, non vuole fare
polemiche: "Penso andremo alla
cerimonia, non so ancora quanti
saremo come famigliari - dice -
Non so se metteranno una targa o
meno, ma comunque ci saremo".
Anche i tifosi, che per primi
avevano lanciato la proposta di
mettere una lapide in memoria
della ragazza vittima
dell’ondata di panico, hanno
saputo dello stop alla targa:
"Ci hanno detto che non c'erano
i tempi per la commissione
toponomastica" racconta Beppe
Franzo, presidente
dell'associazione "Quelli... di
via Filadelfia", che riunisce
gli storici tifosi della
Juventus. La volontà di
Appendino c'è anche, ma la
burocrazia è stata più forte
della necessità di ricordare la
tragedia: "Noi vogliamo che la
memoria di quanto successo a
Erika Pioletti non vada perduta,
ma se ci sarà solo una corona di
fiori ci andremo comunque se
saremo invitati - aggiunge
Franzo - Speriamo che prima o
poi si possa mettere una lapide
come è giusto che sia".
27 maggio 2018
Fonte:
Torino.repubblica.it
© Fotografia: Lastampa.it
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