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TORINO 2017
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Torino 3.06.2017 Tragedia Piazza San Carlo La Memoria
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Fiori e abbracci a tre anni dalla tragedia di piazza San Carlo

di Bernardo Basilici Menini

TORINO - Sono passati tre anni da quando quella che doveva essere la notte dei sogni si è trasformata nella notte degli incubi. La finale di Champions tra Juve e Real Madrid diventata la "Tragedia di piazza San Carlo", dove hanno perso la vita due donne, Erika Pioletti e Marisa Amato, a causa della calca scatenata dalla folla nel panico. Stamattina, mercoledì 3 giugno, la Città le ha ricordate con una commemorazione nel Cortile d'Onore di Palazzo Civico a cui hanno presenziato i familiari delle due vittime, la sindaca Chiara Appendino, il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari, il prefetto Claudio Palomba il vicequestore Carmine Grassi, più rappresentanze della Juventus e dell'associazione Quelli di... Via Filadelfia. In ricordo delle due vittime sono state apposte due corone di fiori in piazza San Carlo. Quattro giorni fa il procuratore generale Elena Daloiso ha chiesto che alla banda dello spray, che aveva causato quell'ondata di panico per approfittare del caos e derubare i presenti, siano confermati i dieci anni di condanna che sono stati inflitti in primo grado ai componenti della gang.

3 giugno 2020

Fonte: Lastampa.it

© Fotografia: Spaziotorino.it

Tre anni dalla tragedia di piazza San Carlo, Torino rende omaggio alle vittime

di Erica Di Blasi

Corone di fiori e cerimonia in Comune per ricordare Erika Pioletti e Marisa Amato.

Sono passati tre anni da quel drammatico 3 giugno 2017. Oggi Torino ricorda una data dolorosa. Una festa diventata tragedia: la proiezione in piazza San Carlo della finale della Champions League lasciò due vittime e oltre 1500 feriti. Questa mattina nel Cortile d'onore di Palazzo di Città si è tenuta la cerimonia in ricordo delle due donne, Erika Pioletti e Marisa Amato, che persero la vita per quanto accaduto in piazza San Carlo, quando una serata di sport si trasformò in tragedia. Presenti alla cerimonia insieme ai familiari delle vittime, la sindaca Chiara Appendino, il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari, il prefetto Claudio Palomba, il vice questore Carmine Grassi, rappresentanti della Juventus e dell'associazione Quelli di... Via Filadelfia. Due corone di fiori, della Città di Torino e della Juventus, sono state deposte anche in piazza San Carlo. "Una sera rimasta per sempre nella memoria collettiva di una città - sottolinea l'associazione "Quelli di via Filadelfia", fondata da tifosi bianconeri - che unisce la storia di due donne, la cui vita ha avuto un triste epilogo. Di Erika Pioletti e Marisa Amato rimarrà nei nostri ricordi il loro indelebile sorriso. Le vicissitudini di questi mesi hanno impedito al Comune l'apposizione della targa in Piazza San Carlo, che l'Associazione Quelli di... Via Filadelfia ha sostenuto e richiesto, in accordo con le famiglie delle vittime. Ricordiamole, nel mentre, nell'anniversario di quella tragica notte che segnò il loro destino". I figli di Marisa Amato hanno creato un'associazione benefica dedicata alla mamma, che rimase tetraplegica dopo essere stata schiacciata nella ressa di quella sera e che morì alcuni mesi più tardi. Una tragedia, quella di piazza San Carlo, che "ha cambiato la vita di Nonna Marisa, dei suoi cari, e che ha segnato per sempre la Città di Torino", ricorda la onlus. Che poi fa sapere di aver raccolto in due anni oltre 26 mila euro per aiutare persone ad affrontare terapie e per acquistare dispositivi utili durante l'emergenza coronavirus: "Siamo orgogliosi di questo traguardo, quanto lo sarebbe nonna Marisa, e dedichiamo il nostro pensiero a lei che è stata fin da subito il simbolo di speranza e di forza per chi vissuto direttamente o indirettamente i fatti di Piazza San Carlo". In molti quella sera cercarono di aiutare chi era in difficoltà. Come Federico Rappazzo che salvò un bambino rimasto a terra. E anche lui oggi ha voluto ricordare quel giorno. "Sono passati ormai 3 anni da quel tragico 3 giugno 2017… Ora come allora sarebbe dovuto essere un giorno di festa e invece si è trasformata nel peggiore dei ricordi o per meglio dire, incubi ! Migliaia di pensieri, foto, video che ritraevano la paura, il terrore, l'ansia e la disperazione. Anche a distanza di anni rimane qualcosa di difficile da rimuovere e dimenticare. Il mio pensiero di oggi va al ricordo di Erika Pioletti e Marisa Amato che ci hanno lasciato per questo tragico evento. Alle loro famiglie e a tutti coloro che quella maledetta sera hanno rischiato di morire a causa della stupidità di qualche ragazzetto cresciuto male. Ricordatevi che la vita è un dono e purtroppo non tutti hanno la fortuna di viverla così tanto a lungo da raccontarla ai propri figli o nipoti... Sappiatene fare buon uso".

3 giugno 2020

Fonte: Torino.repubblica.it

© Fotografia: Torinoggi.it

Piazza San Carlo, il dovere di non dimenticare:

Torino ricorda la drammatica notte del 3 giugno 2017

Sono passati tre anni esatti dalla notte più buia della storia recente di Torino: a Palazzo Civico e in piazza una cerimonia per ricordare le vittime dell'evento sportivo tramutatosi in tragedia.

Tre giugno 2017. Una data scolpita nella storia di Torino, un giorno di festa trasformatosi in tragedia. A tre anni di distanza dalla tragedia di piazza San Carlo, la Città di Torino ricorda Erika Pioletti e Marisa Amato, le due donne che persero la vita in quella che doveva essere solo e semplicemente una serata di sport. Nemmeno premendo il tasto "rewind" e tornando indietro nel tempo, i ricordi di quell'attesa per la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, l'eccitazione e la palpitazione tra i tifosi bianconeri assiepati sotto il maxischermo vicino al Caval ëd Bronz, risultano nitidi. I sorrisi e le emozioni felici ? Tutto spazzato via da quei lunghi minuti di follia, da quella folla nel panico in grado di provocare non solo due vittime, ma anche più di 1500 feriti. Il tre giugno 2017 è una data spartiacque per la città di Torino. Quella ferita ancora aperta e mai rimarginata, al di là delle vicende giudiziarie ancora in corso, è per migliaia di persone un ricordo impossibile da cancellare. Troppo dolorose, nella testa, le corse sotto i portici o nelle vie limitrofe. Il via vai delle ambulanze dal "Salotto di Torino" agli ospedali del capoluogo piemontese. Indelebile, per chi era lì, l'agghiacciante rumore di quei vetri rotti, calpestati dai torinesi in piazza. Se oggi Torino ricorda le vittime di quella "maledetta" notte, va riconosciuto che la tragedia di piazza San Carlo, oltre a segnare per sempre la storia della Città, ha saputo nella sua drammaticità dare vita a virtuose realtà solidali. Un esempio ? L'associazione "I sogni di Nonna Marisa Onlus", in grado di raccogliere 26.021 euro in due anni per l'acquisto di apparecchi e dispositivi medici per gli ospedali. Nel cortile di Palazzo Civico e in piazza San Carlo, questa mattina, la sindaca Chiara Appendino, il vice questore Carmine Grassi, il Prefetto Claudio Palomba, il presidente del Consiglio Comunale Francesco Sicari e rappresentanti della Juventus e dell'associazione Quelli di... Via Filadelfia hanno presenziato a una sobria cerimonia per omaggiare la memoria di due donne unite da un destino tanto drammatico quanto ingiusto. Da qui, la richiesta dell'associazione di tifosi bianconeri Quelli di... Via Filadelfia: l'apposizione di una targa in piazza San Carlo. Perché il 3 giugno 2017 non va dimenticato. Perché il 3 giugno 2017 non torni mai più.

3 giugno 2020

Fonte: Torinoggi.it

© Fotografia: Torino.repubblica.it

Torino, ricordate vittime tragedia di piazza San Carlo

La sera del 3 giugno di due anni fa un’ondata di panico collettivo tra la folla che assisteva alla partita davanti al maxi schermo, oltre alle 2 vittime provocò anche oltre 1500 feriti.

TORINO - "È stato un momento molto toccante, ci ha fatto piacere essere qui così come il fatto che mia mamma ed Erika saranno ricordate con una targa perché erano due persone che se lo meritavano". Così Viviana D’Ingeo, figlia di Marisa Amato una delle due vittime insieme a Erika Pioletti, della tragedia di piazza San Carlo, la sera del 3 giugno 2017 durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Viviana, insieme al fratello Danilo, ha partecipato insieme a familiari e amici alla cerimonia promossa dalla Città per ricordare la tragedia a cui sono intervenuti il prefetto Claudio Palomba, la sindaca Chiara Appendino e il presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari, rappresentanti delle forze dell’ordine e il presidente uscente del Consiglio regionale, Nino Boeti. La sera del 3 giugno di due anni fa un’ondata di panico collettivo tra la folla che assisteva alla partita davanti al maxi schermo, oltre alle 2 vittime provocò anche oltre 1500 feriti. Erika Pioletti, 38ennedi Domodossola che con il fidanzato si trovava in piazza morì dopo 12 giorni di agonia. Marisa Amato che stava passeggiando con il marito nei pressi della piazza venne travolta e rimase tetraplegica. Ieri mattina sulle note del silenzio è stata apposta una corona della Città di Torino accanto a un cuscino di fiori bianchi della Juventus.

4 giugno 2019

Fonte: Qds.it

Tragedia di piazza San Carlo a Torino, una targa per non dimenticare

Rose bianche dalla Juventus, fiori con i colori di Torino da Palazzo civico: la Città di Torino stamane, 3 giugno, ha voluto ricordare con la posa di una targa Erika Pioletti e Marisa Amato, le due vittime della tragedia di piazza San Carlo. La targa è stata posizionata in piazza San Carlo oggi, 3 giugno, giorno del secondo anniversario della tragedia: due anni fa tra la folla pigiata per seguire su maxischermo la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid si scatenò il panico, a causa dello spray al peperoncino spruzzato da una banda di giovanissimi che voleva fare razzia di catenine e portafogli. Nella ressa circa 1500 persone rimasero ferite. Erika Pioletti morì il 15 giugno, mentre Marisa Amato rimase paralizzata: è morta lo scorso gennaio.

3 giugno 2019

Fonte: Lastampa.it

Torino ricorda Erika Pioletti e Marisa Amato, vittime di piazza San Carlo

Alla cerimonia erano presenti la sindaca Chiara Appendino, il Prefetto di Torino Claudio Palomba, il presidente del consiglio comunale Francesco Sicari insieme a colleghi di maggioranza e minoranza in Sala Rossa, rappresentanti delle forze dell'ordine e della Juventus, oltre ad amici delle due donne.

A due anni dalla tragedia Torino ha ricordato questa mattina Erika Pioletti e Marisa Amato, vittime della serata di piazza San Carlo del 3 giugno 2017, dove rimasero ferite anche più 1.500 persone. Durante la finale di Champions Juventus-Real Madrid si scatenò il panico e la folla in fuga travolse le due donne: Pioletti morì dopo dodici giorni di agonia, mentre Amato a febbraio di quest'anno dopo mesi trascorsi in ospedale. Alla cerimonia erano presenti - oltre alla famiglia Amato - la sindaca Chiara Appendino, il Prefetto di Torino Claudio Palomba, il presidente del consiglio comunale Francesco Sicari insieme a colleghi di maggioranza e minoranza in Sala Rossa, rappresentanti delle forze dell'ordine e della Juventus, oltre ad amici delle due donne. Un minuto di silenzio ha accompagnato la deposizione di una corona di fiori della Città di Torino, vicino ad una dei bianconeri. "È stato un momento toccante - ha detto Viviana D'Ingeo, figlia di Marisa Amato - ci ha fatto piacere così come il fatto che mia mamma e Erika verranno ricordate con una targa, perché erano due persone che se lo meritavano". Alla Amato è intitolata la onlus "I sogni di nonna Marisa". "È il simbolo - spiega la figlia - della forza che mi mamma ha dimostrato anche durante la malattia".

3 giugno 2019

Fonte: Torinoggi.it

© Fotografia: Spaziotorino.it

Torino ricorda Erika e Marisa, le due vittime di piazza San Carlo

di Sarah Martinenghi

A due anni dalla tragedia il Comune celebra la memoria delle due donne rimaste schiacciate dalla folla in fuga, durante la serata della finale di Champions League.

Una corona di gerbere gialla e blu del Comune, e una, a terra, di rose bianche della Juventus in memoria di Erika Pioletti e di Marisa Amato sono state deposte questa mattina davanti al civico 176 di piazza San Carlo. Così la Città ha ricordato le due vittime della tragedia nel giorno del secondo anniversario della tragedia in cui rimasero ferite 1526 persone, durante il fuggi fuggi scatenato da una banda di marocchini che spruzzarono lo spray al peperoncino sulla folla che assisteva alla proiezione della partita di Champion’s Juventus Real Madrid. Ad assistere alla cerimonia la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba. Presenti anche i parenti di Marisa Amato: "La commemorazione è stata molto toccante - ha commentato la figlia Viviana D’Ingeo - l’anno scorso non l’avevamo vissuta perché mia madre era ancora in vita. Il prefetto ci ha detto che farà la deroga per appostare la targa in nome di Erika e mia mamma: siamo contenti perché pensiamo che sono due persone che se lo meritavano. La onlus "i sogni di nonna Marisa" andrà avanti: è il simbolo della sua forza, come ha dimostrato durante la sua malattia".

3 giugno 2019

Fonte: Torino.repubblica.it

© Fotografie: Lastampa.it

LA COMMEMORAZIONE

Due anni fa la tragedia di piazza San Carlo. Torino ricorda Erika e Marisa

Le note del Silenzio hanno accompagnato la deposizione di una corona di fiori della Città, accanto ad una dei bianconeri.

Torino non dimentica. A due anni dalla tragedia di piazza San Carlo, la Città ha ricordato Erika Pioletti 38 anni e Marisa Amato, 65, le due vittime della sciagurata serata del 3 giugno del 2017 quando, in seguito all’ondata di panico collettivo scatenata da una tentata rapina con lo spray urticante, durante la proiezione (su maxischermo) della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, più di 1.500 persone rimasero ferite nella calca e 2 donne persero la vita.

SCHIACCIATE DALLA FOLLA - Erica Pioletti, 38 anni di Domodossola si trovava in piazza con il fidanzato e fu letteralmente schiacciata dalla folla: spirò dodici giorni dopo, in un lettino d’ospedale, senza mai più riprendere conoscenza; Marisa Amato, che stava passeggiando con il marito, fu travolta dalla folla in fuga ed a sua volta finì ricoverata in ospedale dopo essere rimasta tetraplegica. La donna è lo scorso mese di febbraio, dopo un calvario lunghissimo.

ISTITUZIONI, FORZE DELL’ORDINE E CLUB IN PIAZZA - Alla cerimonia che le ha ricordate, erano presenti, oltre alla famiglia Amato, la sindaca Chiara Appendino, il prefetto di Torino Claudio Palomba, il presidente del consiglio regionale uscente Nino Boeti, il presidente del consiglio comunale Francesco Sicari, diversi consiglieri comunali (di maggioranza e di opposizione), rappresentanti delle forze dell’ordine e della Juventus, oltre a numerosi amici delle due donne.

FIORI E UNA TARGA PER LE VITTIME - Un minuto di silenzio e poi le note del Silenzio, hanno accompagnato la deposizione di una corona di fiori della Città, accanto ad una della Juventus. "Un simbolo - ha spiegato il club bianconero sul web - per non smettere mai di tenere vivo il ricordo di Erika e Marisa, e per stringersi alle loro famiglie in un abbraccio ancora più forte". Alla cerimonia la società campione d’Italia ha portato il suo gonfalone.

LA FIGLIA DI MARISA: "MOMENTO TOCCANTE" - "È stato un momento toccante, ci fa piacere essere qui stamattina, anche perché il prefetto darà la deroga per apporre la targa in nome di mia mamma ed Erika, due persone che se lo meritavano" ha detto Viviana D’Ingeo (figlia di Marisa Amato), che insieme al fratello Danilo ha partecipato alla cerimonia, commuovendosi.

LA ONLUS "I SOGNI DI NONNA MARISA" - Viviana e Danilo hanno creato una onlus in ricordo della madre che si chiama "I sogni di nonna Marisa". "La onlus andrà avanti perché è il simbolo della forza che mia mamma ha messo per sopravvivere", ha concluso Viviana.

3 giugno 2019

Fonte: Cronacaqui.it

© Fotografia: Torinoggi.it

DOPO DUE ANNI - Vittoria per i familiari

Una targa per Erika Pioletti e Marisa Amato

Via libera alla targa per ricordare la tragedia di Piazza San Carlo e le sue due vittime innocenti.

Sono passati quasi due anni dal quel 3 giugno 2017 in piazza San Carlo. Torino ricorda ancora le urla, l'immensa folla che sbatte su sé stessa e la conta delle vittime di quella tragica notte, quando sul maxi schermo veniva proiettata la finale della Champions League tra Juve e Real. E affinché il monito di quei fatti rimanga indelebile nelle menti di chi passa di lì, ieri è stato ufficializzato il via libera per installare una targa commemorativa per Erika Pioletti e Marisa Amato, le due donne che persero la vita a causa dalla folla impazzita. Il consenso all'unanimità della Commissione toponomastica è arrivato dopo la richiesta dell'Associazione Quelli... di via Filadelfia. Erika Pioletti, 38 anni, era andata a vedere la partita assieme al fidanzato ed è morta una decina di giorni dopo a causa dello schiacciamento della cassa toracica. Stesso destino fatale, eppure con una storia diversa da raccontare, per Marisa Amato, 65 anni. Quella sera era in locale di una delle vie parallele a mangiare la farinata con il marito. È rimasta tetraplegica fino al 25 gennaio 2019, data della scomparsa. "Ovviamente siamo onorati di questo gesto simbolico della città. Il ringraziamento più grande va fatto però a Beppe Franzo e alla sua associazione "Quelli... di Via Filadelfia" che per primi si sono mossi per l'apposizione della targa. E un gesto che non ci farà tornare indietro ma almeno ci assicura che mia mamma, Erika e tutti i feriti di quella notte non verranno dimenticati", spiega Danilo D’ingeo, uno dei figli di Marisa Amato. E prosegue: "Per quanto riguarda il punto di vista personale la targa manterrà vivo in noi famigliari il ricordo e il grande cuore che ha avuto in questi mesi di sofferenza mia mamma". Ma i famigliari della vittima non si sono fermati per via della tragedia che li ha colpiti. Infatti, "in questi mesi abbiamo anche dato vita ad una ONLUS, I sogni di nonna Marisa, cominciando ad impegnarci nel sociale per dare un aiuto concreto alle persone che ne hanno bisogno, anche se partendo dal piccolo. Abbiamo già portato a termine alcune raccolte fondi e recentemente abbiamo donato un apparecchio all'unità spinale del Cto. Lo stesso reparto dove era ricoverata mia mamma. Crediamo sia il modo migliore per onorare il suo ricordo e fare qualcosa per chi ha bisogno", conclude D'Ingeo. Presto la targa farà parte di quella grande memoria storica composta dai monumenti e dalle targhe affisse sui muri di Torino. Un primo passo, tra la certezza che a causare il panico fu la banda dello spray al peperoncino nell'intento razziare gli spettatori della partita. E le responsabilità dei funzionari pubblici su cui ancora molti si interrogano. Infatti, cosa è andato storto durante quella fatidica notte è ad oggi materia del processo in corso.

15 maggio 2019

Fonte: Il Giornale del Piemonte e della Liguria (Testo © Fotografia)

Torino, targa per vittime Piazza S.Carlo

La decisione della Commissione toponomastica a 2 anni tragedia

(ANSA) - TORINO, 14 MAG - La Città di Torino ricorderà con una targa le due vittime di piazza San Carlo, Erika Pioletti e Marisa Amato. La decisione di celebrare così la loro memoria è stata presa oggi dalla Commissione Toponomastica. La targa verrà posizionata in piazza San Carlo dove la sera del 3 giugno 2017 la folla radunata per seguire su un maxischermo la finale di Champions League piombò nel panico per il tentativo di una banda che con lo spray al peperoncino voleva fare razzia di catenine e portafogli. Nella calca 1.500 persone rimasero ferite. Erika Pioletti morì in ospedale alcuni giorni dopo, il 15 giugno; Marisa Amato, gravemente ferita, è invece morta nel febbraio di quest'anno.

14 maggio 2019

Fonte: Ansa.it

Una targa per le donne di piazza San Carlo

di Jacopo Ricca

La città sblocca le pratiche per coltivare la memoria di vicende, molto diverse tra loro, ma profondamente sentite dai tifosi di Juventus e Torino. A pochi giorni dal derby, anticipato al 3 maggio per evitare la concomitanza il giorno successivo con la commemorazione per il settantesimo anniversario della tragedia di Superga, i capigruppo del consiglio comunale, in un incontro informale che si è svolto ieri, hanno infatti dato il via libera all'intitolazione dei giardini di piazza Galimberti, nel quartiere Lingotto, a Valentino Mazzola, e alla posa di una targa in piazza San Carlo che ricordi Erika Pioletti e Marisa Amato, le due vittime del panico durante la finale di Champions Juve-Real del 3 giugno 2017. I rappresentati di maggioranza e opposizione hanno trovato l'accordo e nella prossima riunione della commissione Toponomastica ci sarà la ratifica formale delle decisioni. Dopo le prese di posizione del presidente del Toro, Urbano Cairo, ma anche del figlio del Capitano degli Invincibili, il campione dell'Inter Sandro Mazzola, la scelta dell'amministrazione è stata di ricordarlo non troppo lontano da quello stadio Filadelfia che vide protagonista il capitano degli Invincibili. A 600 metri dallo stadio, ristrutturato dopo una battaglia di anni e riaperto nel maggio 2017, ci sarà quindi il giardino Valentino Mazzola, la cui cerimonia ufficiale d'intitolazione potrebbe arrivare già prima dell'estate. Anche sul fronte bianconero si è smossa una vicenda su cui c'erano grandi attese. Dopo gli appelli dei tifosi, in particolare dell'associazione Quelli di... Via Filadelfia che si era rivolta alla sindaca Appendino, e la morte della seconda vittima della tragedia di piazza San Carlo, Marisa Amato, scomparsa lo scorso gennaio, i capigruppo hanno dato l’ok alla procedura per installare una targa dove l'altra vittima, Erika Pioletti, fu schiacciata dalla folla in fuga. La legge prevede il vincolo dei dieci anni dalla morte per i ricordi ufficiali, ma c'è la possibilità di una deroga che, su richiesta della Città, deve arrivare dal prefetto.

24 aprile 2019

Fonte: La Repubblica (Torino) (Testo © Fotografia)

Piazza San Carlo: fiori e raccoglimento per ricordare Erika Pioletti

Insieme ai familiari la sindaca Appendino e il prefetto Saccone.

Una corona di fiori ornata con il nastro gialloblù della Città di Torino e, appena sotto, un mazzo di fiori bianchi firmati dalla Juventus. Poco distanti, i familiari di Erika Pioletti, la 38enne morta la sera del 3 giugno durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Stamattina il Comune ha voluto ricordare l'unica vittima della tragedia, mentre in Procura i pm continuano a indagare sulle responsabilità di chi organizzò l'evento. Tra gli indagati anche la sindaca Chiara Appendino, in piazza stamattina a fianco del prefetto Renato Saccone, per il quale i magistrati hanno invece chiesto l'archiviazione. Insieme a loro, fra gli altri, i rappresentanti di Juventus e Torino Paolo Garimberti e Antonio Comi. Dopo il lungo applauso del pubblico, autorità e familiari si sono diretti verso Palazzo Civico per un incontro privato. Nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni, neppure il compagno di Erika, Fabio Martinoli, che ha assistito alla cerimonia in compagnia della madre.

3 giugno 2018

Fonte: Torinoggi.it

LIVE TJ - Torino ricorda Erika Pioletti

La Sindaca Appendino in Piazza San Carlo con la famiglia della ragazza

di Edoardo Siddi

In Piazza San Carlo, a Torino, è in corso la cerimonia in ricordo di Erika Pioletti, la ragazza tragicamente scomparsa a seguito dei traumi riportati il 3 giugno 2017, nella calca creatasi davanti al maxischermo che trasmetteva la finale della Champions League tra Juventus e Real Madrid. Sono presenti la Sindaca Chiara Appendino, visibilmente commossa, e la famiglia della ragazza.

IL RICORDO DELLA JUVENTUS - La Juventus ha ricordato Erika sul suo sito internet: "C’erano migliaia di tifosi, quella sera in piazza San Carlo. Esattamente un anno fa, mentre i giocatori della Juventus scendevano in campo a Cardiff per la Finale di Champions League, il Salotto di Torino, quella stessa piazza dove i fans bianconeri sono soliti festeggiare i trionfi della Signora, era pieno di persone. Migliaia, pronte a seguire insieme davanti a un maxischermo la Finale dei bianconeri. Poi, improvvisamente, una serata di calcio è diventata una notte di paura e lacrime. Una, fra i fans presenti, non è più tornata a casa: Erika Pioletti, 38 anni, se ne è andata qualche giorno dopo, il 15 giugno, dopo avere a lungo lottato per sopravvivere. Oggi, per onorare la sua memoria, e per dimostrare vicinanza a tutte le persone coinvolte negli incidenti di quella sera, sotto i portici di Piazza San Carlo è stata deposta una corona di fiori, durante una cerimonia cui hanno preso parte, stringendosi alla famiglia di Erika, il sindaco di Torino Chiara Appendino e il consigliere di amministrazione e presidente dello Juventus Museum Paolo Garimberti. Inoltre, erano presenti il commissario della FIGC Roberto Fabbricini, il direttore generale del Torino Antonio Comi e una rappresentanza della giunta e del consiglio comunale".

3 giugno 2018

Fonte: Tuttojuve.com

© Fotografia: Nuovasocieta.it

Torino, piazza San Carlo un anno dopo:

la commemorazione per la vittima della tragedia

di Jacopo Ricca

In piazza con i famigliari di Erika Pioletti anche la sindaca Chiara Appendino che è indagata nell'inchiesta con l'ex capo di gabinetto e l'ex questore.

Parteciperà anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, alle commemorazioni della tragedia di piazza San Carlo dove perse la vita Erika Pioletti. Domani mattina la prima cittadina sarà in piazza assieme ai famigliari, ai tifosi e al presidente del consiglio comunale, Fabio Versaci, per ricordare Pioletti, la trentasettenne che il 3 giugno dell'anno scorso, durante la proiezione della finale di Champions League tra Juve e Real, fu travolta dalla folla in preda al panico e morì dopo 12 giorni di agonia in ospedale. Il padre della ragazza, Giulio Pioletti, ha assicurato la sua presenza: "Stiamo parlando con gli altri parenti per capire come fare - raccontava una settimana fa - Non so in quanti saranno in piazza, ma qualcuno ci sarà". Lui e la moglie, da quei giorni di giugno, sono sempre rimasti in contatto con la sindaca di Torino, Chiara Appendino che sarà al loro fianco anche in questo momento difficile: "Ci ha detto che volevano organizzare un momento di ricordo e ci andremo". Il momento di raccoglimento, alle 11.30, sarà preceduto dalla deposizione di alcuni omaggi floreali nel punto dove Pioletti fu travolta dalla folla e che, in questi 12 mesi, è diventato meta di pellegrinaggio di molti tifosi bianconeri e cittadini comuni. Domani dovrebbe esserci anche Fabio Martinoli, il compagno di Pioletti, rimasto pure lui ferito durante la fuga dei tifosi che temevano un attentato terroristico: "Voglio ricordarla e parteciperò all'evento" ha annunciato. Proprio gli ultrà, ma anche la famiglia - dopo che così era stato loro annunciato - si aspettavano che domani fosse il giorno per scoprire la targa che ricordi quanto accaduto il 3 giugno e la figura di Pioletti. Lungaggini burocratiche e problemi regolamentari lo hanno impedito, almeno per ora, ma su questo nessuno ha voluto fare troppe polemiche. C'è chi invece avanza dubbi sull'opportunità della presenza di Appendino in piazza. Gli investigatori hanno individuato anche la banda di rapinatori che avrebbe scatenato il panico quella tragica notte, ma la sindaca, così come il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, l'ex questore di Torino, Angelo Sanna, e altre 12 persone ha ricevuto oltre un mese fa l'avviso di chiusura indagine che è il preludio al rinvio a giudizio con le accuse di omicidio e disastro colposi. Circostanza questa che alcuni commentatori ed esponenti dell'opposizione sostengono possa stridere con la sua presenza domani. Appendino però tira dritto e domani ci sarà. "Le indagini non ci restituiranno Erika," è il lamento dei famigliari della giovane.

2 giugno 2018

Fonte: Torino.repubblica.it

© Fotografia: Leggo.it

Torino: non ci sarà la targa promessa per

ricordare Erika, la vittima di piazza San Carlo

di Jacopo Ricca

Mancavano i tempi tecnici: domenica sarà deposta una corona.

Non ci sarà una targa a ricordare il punto di piazza San Carlo in cui il 3 giugno 2017 Erika Pioletti è rimasta ferita a morte. Non per ora almeno. L'amministrazione guidata da Chiara Appendino, che in questi mesi è sempre rimasta in contatto coi genitori della 37enne, vittima della folla impazzita per la paura di un attentato durante la proiezione della finale di Champions League tra Juve e Real Madrid, lo aveva promesso proprio ai famigliari della donna e confermato poi anche pubblicamente. "Non sarà una lapide ufficiale perché non ci sono i tempi tecnici, ma ci sarà qualcosa a indicare il punto in cui Erika era stata travolta" avevano assicurato ambienti vicini alla sindaca. Nell'invito ufficiale per la cerimonia di commemorazione, in programma il 3 giugno alle 11.30 in piazza San Carlo, però si parla di una corona di fiori che sarà deposta dai rappresentanti delle istituzioni. Nessuna targa, né lapide quindi. A confermarlo è il presidente del consiglio comunale, Fabio Versaci: "Non c'erano i tempi per fare una deroga al regolamento che chiede siano passati 10 anni dalla morte perché ci sia l'apposizione di una lapide - spiega l'esponente pentastellato - Sarebbe comunque servito un ok della prefettura, ma manca troppo poco. Qualcosa di non ufficiale in piazza San Carlo non può essere affisso perché è un'area tutelata dalla sovrintendenza e quindi poseremo una corona di fiori, ma la volontà di ricordare Erika Pioletti c'è e non va messa in dubbio". Il padre della donna, Giulio Pioletti, non vuole fare polemiche: "Penso andremo alla cerimonia, non so ancora quanti saremo come famigliari - dice - Non so se metteranno una targa o meno, ma comunque ci saremo". Anche i tifosi, che per primi avevano lanciato la proposta di mettere una lapide in memoria della ragazza vittima dell’ondata di panico, hanno saputo dello stop alla targa: "Ci hanno detto che non c'erano i tempi per la commissione toponomastica" racconta Beppe Franzo, presidente dell'associazione "Quelli... di via Filadelfia", che riunisce gli storici tifosi della Juventus. La volontà di Appendino c'è anche, ma la burocrazia è stata più forte della necessità di ricordare la tragedia: "Noi vogliamo che la memoria di quanto successo a Erika Pioletti non vada perduta, ma se ci sarà solo una corona di fiori ci andremo comunque se saremo invitati - aggiunge Franzo - Speriamo che prima o poi si possa mettere una lapide come è giusto che sia".

27 maggio 2018

Fonte: Torino.repubblica.it

© Fotografia: Lastampa.it
 
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