Tragedia allo stadio
Heysel, un docufilm girato in città
con i
testimoni della mattanza 37 anni dopo
BASSANO - Sono
trascorsi 37 anni, l'anniversario è il 29
maggio, da quella tragica serata nello stadio
fatiscente di Bruxelles, l’Heysel. Doveva essere
celebrata una festa dello sport e invece tutto
si trasformò in uno dei drammi più assurdi della
storia del calcio. Era la finale di Coppa dei
Campioni e in campo stavano per scendere
Juventus e Liverpool. Poi l'assalto degli
hooligans. Morirono 39 persone, schiacciate
dalla furia assurda dei cosiddetti "tifosi", di
cui 32 italiane, tra loro due bassanesi, Mario
Ronchi e Amedeo Spolaore, e ne rimasero ferite
oltre seicento. Sabato 28 maggio la tragedia
verrà ricordata allo stadio Mercante di Bassano
con un match fra le vecchie glorie della
Juventus e quelle giallorosse. Ora la notizia
del giorno è un’altra: alla città del Grappa
verrà dedicata un’intera puntata (delle sette
totali, in lingua inglese, francese e
naturalmente italiano) in un docu-film contro la
violenza negli stadi che verrà trasmesso da
Netflix, prima delle partite dei prossimi
campionati del mondo di calcio a dicembre in
Qatar. La parte bassanese della docu-serie "The
Heysel drama" è stata girata da una troupe
franco-belga che ha concluso da poco le riprese
in città, con location Palazzo Sturm, chiostro
del Museo civico e libreria Palazzo Roberti, con
interviste a Massimo Briaschi, Alberta Bizzotto
ed il figlio Giuseppe Spolaore, all’ortopedico
Giovanni Costacurta e al giornalista Domenico
Lazzarotto che la notte della tragedia si
trovava allo stadio Heysel di Bruxelles.
L’intera puntata sarà incentrata proprio sul
libro "1985 Heysel - 2015 Per non dimenticare"
scritto da Lazzarotto, presente allo stadio di
Bruxelles quella sera, assieme al collega Luca
Pozza ed all’ex arbitro internazionale Gigi
Agnolin nel trentesimo della tragedia.
Fonte: Ilgazzettino.it
© 26 maggio 2022
Fotografie: Nucleo 1985
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