S. Firmina, XXIV Torneo
Lorentini
insieme al Progetto Io Ti
Rispetto
di Giulio Dispensieri
Nella notte del 29 maggio
1985, in occasione della finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool, 39 persone
che si erano recate allo stadio Heysel per
assistere alla partita persero tragicamente la
vita. Tra loro 32 italiani, di cui due cittadini
aretini: Giusy Conti e il medico Roberto Lorentini, che morì tornando sugli spalti nel
tentativo di salvare un bambino ferito. Proprio
a lui la società Santa Firmina ha intitolato un
torneo che quest'anno giunge alla sua 24esima
edizione, arricchito però da un nuovo progetto.
Si chiama Io ti rispetto ed un'iniziativa nata
in collaborazione con l'Associazione Familiari
Vittime dell'Heysel di cui fa parte anche Andrea
Lorentini, figlio del medico tragicamente
scomparso. Proprio Andrea ha avuto l'idea di
realizzare questo progetto, trovando subito
l'appoggio della società USD Santa Firmina oltre
che di Panathlon Club Arezzo, LND, CONI e del
Provveditorato agli Studi che ha permesso di
realizzare degli incontri nelle scuole. Il fine
di Io ti rispetto è quello di promuovere i
valori dello sport, eliminando al contempo tutto
ciò che ha a che fare con la violenza. Un
obiettivo ricercato anche attraverso la
presenza, di fronte a platee di giovani
studenti, di testimonial d'eccezione quali
Francesco Graziani, Emanuele Giaccherini, Lara
Mori e Daniele Bennati; ognuno di loro ha
partecipato a un incontro, riportando le proprie
esperienze sportive ai ragazzi delle scuole
coinvolte. Il progetto Io ti rispetto si
affianca dunque al Trofeo Lorentini trovando il
suo culmine nelle finali che si svolgeranno il
18 giugno, a cui presenzieranno personaggi delle
istituzioni civili e sportive aretine e forse
anche i testimonial sopra citati. A tal
proposito, abbiamo chiesto al vicepresidente del
Santa Firmina Andrea Tenti come sia nata l'idea
di diffondere il progetto nelle scuole, e quali
siano le aspettative in vista dei prossimi anni:
Come mai per i vostri
incontri avete scelto le scuole e non, ad
esempio, le società sportive ?
Noi crediamo che lo sport
sia uno strumento di cultura e di formazione dei
giovani a 360 gradi, quindi rivolto sia a chi
pratica una disciplina sia a chi non lo fa.
Questo tipo di pubblico ovviamente lo troviamo
nell’ambiente scolastico, con cui tra l’altro la
società Santa Firmina è in contatto già da
diversi anni. Prima della nascita del progetto
Io ti rispetto, infatti, facevamo svolgere dei
temi contro la violenza negli stadi ai ragazzi
che giocavano nelle nostre squadre e, dopo una
revisione dei loro professori, li pubblicavamo
in dei piccoli libri insieme ad alcune foto di
campo. Ovviamente adesso, grazie all’idea di
Andrea Lorentini, il tutto è diventato un
qualcosa di più grande e ufficiale.
Per adesso l’iniziativa si
svolge all’interno della provincia di Arezzo, ma
avete l’ambizione di espanderla a livello
regionale e perché no anche nazionale in futuro
?
Venendo da due anni
particolari, l’iniziativa è stata un po’
soffocata perché fino a qualche mese fa non
sapevamo nemmeno se avremmo potuto fare il
torneo. Per adesso quindi Io ti rispetto rimarrà
un progetto a livello locale, ma l’intenzione di
renderlo un qualcosa di più prestigioso c’è. Ci
piacerebbe invitare al torneo qualche squadra
professionistica, che partecipi insieme alle
migliori classificate dei gironi dei
Giovanissimi B. Inoltre sarebbe bello, tramite
l’Associazione Famiglie Vittime dell’Heysel,
coinvolgere altri personaggi sempre di caratura
internazionale come quelli presenti quest’anno,
per aiutarci a rendere il progetto sempre più
importante.
Fonte: Campionando.it © 2 maggio 2022
Fotografie: USD Santa Firmina Calcio ©
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