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ROBERTO LORENTINI ♥
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Roberto Lorentini ❤ (Il Piazzale)
   Roberto Lorentini  39 Angeli  Otello  Andrea  Giusy  In Memoriam  Cerimonie di Arezzo   
ITALIA   4-04-1954   AREZZO   Anni 31

Dal 19 Maggio 2007 il piazzale antistante lo stadio comunale di Arezzo è intitolato a Roberto Lorentini, medaglia d’argento al valor civile all’Heysel. (NdR: in un primo momento salvo, poi morto schiacciato durante una nuova carica degli hooligans nel tentativo di soccorrere un bambino, secondo alcune testimonianze proprio la vittima più giovane, Andrea Casula, gravemente ferito sugli spalti). Alla solenne cerimonia d'inaugurazione partecipano assieme ai suoi familiari il Presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli e moltissimi tifosi bianconeri arrivati in trasferta per la partita disputata nel pomeriggio, valevole per il campionato di serie B 2006-2007. A pochi metri dal cartello stradale, sulla recinzione esterna dell'impianto sportivo è ben visibile una lapide commemorativa dedicata alle 39 vittime di Bruxelles. In data 27 ottobre 2007, invece, si è tenuta la cerimonia d'intitolazione del piazzale del Palazzetto dello Sport di Caselle a Giuseppina Conti, l'altra vittima aretina dell'Heysel. Vi partecipa anche Paolo Rossi, pallone d'oro 1982 e campione del mondo della Nazionale Azzurra in Spagna, nonchè centravanti della Juventus nella tragica finale del 1985. Fonte: Saladellamemoriaheysel.it (Testo © Fotografia)  Fotografia: Francesco Caremani ©

AREZZO

Heysel, ad Arezzo i piazzali a Roberto Lorentini

e Giusy Conti dimenticati da navigatori e indirizzi

Piazzale Roberto Lorentini e piazzale Giusy Conti: dove sono ? Digitando gli indirizzi su un qualsiasi motore di ricerca, o su un navigatore, non otterrete risposte. Perché i due piazzali intitolati alle vittime dell’Heysel di cui venerdì 29 maggio ricorreva il 35esimo anniversario e che si trovano uno allo stadio e l’altro al palazzetto delle Caselle, non sono mai stati "registrati" dai meccanismi digitali. La scoperta nel giorno del ricordo della tragedia di Bruxelles nella quale Arezzo pagò un prezzo altissimo. Tra i 39 morti per la finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool due erano aretini. Roberto Lorentini, 31 anni, medico che morì per salvare un bambino e Giusy Conti, la studentessa 17enne con la passione sfrenata per la Juventus. Nel 2007, il giorno di Arezzo-Juventus, la città li ricordò con l’intitolazione del "piazzale Roberto Lorentini" che è il parcheggio dello stadio e l’intitolazione, nell’ottobre dello stesso anno, di un altro piazzale a Giusy Conti. Quello che è al palasport delle Caselle. "Ma in tutti questi anni, la toponomastica non è cambiata", dice Francesco Caremani, giornalista e autore del libro "Heysel, la verità di una strage annunciata", scritto insieme a Otello Lorentini che fondò l’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, che oggi porta avanti il nipote Andrea. "Ci sono società sportive, come l’Arezzo, che hanno lasciato il vecchio indirizzo", dice ancora Caremani, sottolineando che "la memoria si fa anche con i piccoli gesti". Perché se le mappe on line non fanno trovare i due piazzali, anche le società sportive che si affacciano su questi non hanno mai cambiato il loro recapito. È il caso dell’Arezzo calcio che è rimasto in viale Gramsci. Non è così invece per la sezione Arbitri Arezzo. Il presidente Sauro Cerofolini ricorda quei due avvisi che mandò il Comune di Arezzo. "Il 9 giugno 2007 e poi il 17 ottobre sempre dello stesso anno - dice Cerofolini - venne comunicata l’intitolazione dei due piazzali. Noi come sezione decidemmo subito di cambiare l’indirizzo e adesso la sezione Aia è sita in piazzale Lorentini. Ma abbiamo il problema che il piazzale non viene riconosciuto dai navigatori e chi viene da fuori è costretto a mettere stadio comunale per trovarci". "A me dispiace che l’Arezzo, nonostante sollecitato nel tempo, non abbia cambiato il proprio indirizzo - sottolinea Andrea Lorentini - Mi auguro che prima o poi lo faccia". L’intenzione di cambiare indirizzo è anche quella Società Basket Arezzo che si trova sul piazzale Giusy Conti. Ma come fare ? La risposta è dell’ufficio toponomastica Arezzo: "Spetta alle società sportive, una volta saputo del cambio del nome di una strada. Spesso però non succede anche per una questione di comodità". Fonte: Corrierediarezzo.corr.it © 29 maggio 2020 Fotografie: Google Maps ©

22 anni dopo l'Heysel

Per non dimenticare

di Andrea Lorentini

Morire per una partita di calcio non ha spiegazione, non c'è logica che tenga. Eppure è successo. L'Heysel è storia, una brutta storia, purtroppo. L'intitolazione del piazzale antistante lo stadio comunale "Città di Arezzo" a Roberto Lorentini è un atto che la nostra città doveva a un uomo di appena 31 anni, sposato e padre di due figli in tenerissima età che, quella maledetta sera a Bruxelles, ha sacrificato la propria vita per aiutare gli altri. Mio padre ha fatto il suo dovere di medico fino in fondo. Ha perso la vita mentre prestava soccorso ai feriti sugli spalti. Un gesto di estremo altruismo che gli è valso la medaglia d'argento al valore civile. Ci sono voluti 22 anni, tanti. Il pensiero va a mio nonno, Otello, che per tutto questo tempo ha tenuto vivo il ricordo di quella tragedia. Dalla sua straordinaria forza d'animo è partita la speranza di fare giustizia, fare luce fra le pieghe di questa vicenda, accertare le responsabilità... Ha fondato, divenendone presidente, l'Associazione fra le famiglie delle vittime. Sempre in prima fila, senza mai tirarsi indietro, soprattutto nei momenti più difficili, quando sembrava impossibile sostenere la battaglia per la giustizia. Questa intitolazione chiude un cerchio. Qualcuno dice troppo tardi. Ed è vero, però solo chi ha vissuto in prima persona questi 22 anni sa quanto sia stato difficile sconfiggere le reticenze, le diffidenze, le lungaggini di una burocrazia troppo distratta e fare i conti con il disimpegno di un apparato sportivo che si è chiamato fuori dalla tragedia con disgustoso senso di irresponsabilità. Questa intitolazione chiude un cerchio anche per la Juventus. Boniperti prima e la triade dopo hanno sempre cercato di stendere un velo sulla serata di Bruxelles, Cobolli Gigli non ha esitato ad accettare l'invito dell'amministrazione comunale. Qualcosa è cambiato anche a Torino ed è giusto così, perché l'Heysel fa parte della storia bianconera. E allora che piazza "Roberto Lorentini" serva per ricordare, per non dimenticare, per non ripetere mai più una tragedia come quella di 22 anni fa. Che il suo esempio ci aiuti a vivere il calcio, lo sport, la vita in maniera migliore. Fonte: Amaranto Magazine © Maggio 2007 Fotografie: La Gazzetta dello Sport © La Nazione ©

Arezzo e la Juventus ricordano Lorentini e Giusy Conti

Il piazzale dello Stadio a Lorentini, il Palasport a Giusy Conti.

Sabato la titolazione del piazzale dello stadio a Roberto Lorentini, ai primi di giugno quella del palasport a Giusy Conti. "In questo modo - ha detto stamani l’assessore allo sport, Lucia De Robertis - rispettiamo il nostro dovere di non dimenticare il passato e di non rimuovere la memoria. Heysel rimarrà una ferita per tutti". Otello Lorentini, padre di Roberto e Presidente del Comitato permanente contro la violenza nello sport che porta il nome delle due vittime, ha ringraziato sia l’amministrazione comunale di Arezzo che la Juventus, sottolineando come la Società sportiva abbia cambiato atteggiamento rispetto agli anni passati. Ed infatti il Presidente della società bianconera, Giovanni Cobolli Gigli sarà sabato mattina allo stadio insieme a quello dell’Arezzo, Piero Mancini per la cerimonia ufficiale di titolazione del piazzale a Roberto Lorentini. Il padre Otello ha ricordato altre iniziative come il torneo che quest’anno vedrà le finali il 2 giugno a Santa Firmina e la "Carta" che il Comitato ha redatto con i nomi delle vittime dello stadio di Heysel. La cerimonia di sabato inizierà alle 12 e saranno presenti il Sindaco Giuseppe Fanfani, Otello Lorentini, il Presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli e quello dell’Arezzo, Piero Mancini. Nell’occasione sarà anche scoperto il murales realizzato allo stadio da Tommaso Landi e Fabrizio Sardella e che porta la scritta: "affidiamo i loro nomi al vento che li sussurrerà in ogni silenzio". Ai primi di giugno ci sarà la titolazione del piazzale delle "Caselle" alla memoria di Giusy Conti ed interverrà l’ex campione del mondo Paolo Rossi. Ufficio Stampa Fonte: Comune.arezzo.it © 15 maggio 2007 Fotografia: Arezzoweb.it ©

Il piazzale dello stadio intitolato a Lorentini

Il medico aretino morto allo stadio Heysel

Ad inaugurare la lapide saranno i presidenti di Arezzo e Juventus.

Arezzo, 15 maggio 2007 - Il piazzale antistante lo stadio di Arezzo sarà intitolato a una delle 39 vittime della tragedia dello stadio Heysel, Roberto Lorentini, il medico aretino morto mentre prestava soccorso a un ferito. Ad inaugurare la lapide, sabato in occasione della partita Arezzo - Juventus, saranno il sindaco Giuseppe Fanfani, i presidenti delle due società di calcio, Giovanni Cobolli Gigli e Piero Mancini e Otello Lorentini, padre del medico e presidente del comitato ''Lorentini-Conti'', che richiama nel nome anche quello della seconda vittima aretina dell'Heysel, Giusy Conti. A quest'ultima sarà dedicato, a giugno, il piazzale antistante il palasport Le Caselle. A scoprire la lapide di Giusy Conti sarà invece Paolo Rossi, uno dei giocatori che disputarono la finale di Champions tra Juventus e Liverpool nella tragica notte dell'Heysel, nel maggio 1985, assente però per impegni di lavoro sabato prossimo. A spiegarlo è stato l'assessore allo sport del Comune di Arezzo, Lucia De Robertis, che ha motivato la decisione di intitolare i due piazzali a Lorentini e Conti ''perché vogliamo che non venga dimenticato tutto quello che avvenne nello stadio belga. E speriamo che chiunque si prepari ad assistere ad una manifestazione sportiva, vedendo queste lapidi, ricordi quelli che sono i veri valori dello sport e rifugga ogni fenomeno di violenza''. Nel piazzale antistante lo stadio sarà affissa anche una lapide con i nomi di tutte le vittime dell'Heysel. Sul muro degli spogliatoi dello stadio è stato infine realizzato un murales a ricordo della tragedia. Fonte: Lanazione.com © 15 maggio 2007 Fotografie: Famiglia Lorentini © Google Maps © Francesco Caremani ©

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