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ITALIA
4-04-1954 AREZZO
Anni 31
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Cerimonia e taglio del nastro, il presidente
Martoglio: "Abbiamo fatto un grande lavoro"
Finalmente il Lorentini
di
Francesca Muzzi
Lo stadio di Pescaiola, in abbandono, ritrova
nuova vita grazie alla Fortis.
AREZZO - Circa un
anno fa era stato proprio il Corriere di Arezzo a
denunciare lo stato di abbandono e di incuria nel quale
versava lo stadio a Pescaiola, dedicato alla memoria di
Roberto Lorentini, morto nella strage dell'Heysel per
salvare una vita e per questo insignito della medaglia
al valore civile. Un anno dopo, Francesco Martoglio,
presidente della Fonts Arezzo, taglia il nastro e dona
alla città uno stadio nuovo di zecca. Era stata infatti
la società aretina a vincere il bando del Comune e nel
giro di sei mesi con tantissimo lavoro ha trasformato
quell'impianto abbandonato da tutti in uno stadio del
quale essere orgogliosi. "Quando siamo entrati per la
prima volta
- racconta Martoglio
- c'era davvero da mettersi le mani sui capelli.
Abbiamo cominciato dalle cose più urgenti come togliere
dl mezzo tutte le costruzioni abusive e fuori norma.
Piano piano grazie all'aiuto di tutti, nei giro di sei
mesi, lo abbiamo rimesso completamente a nuovo". Sabato
10 scorso c'è stata l'inaugurazione alla presenza delle
autorità e di Andrea Lorentini, figlio di Roberto,
particolarmente commosso come tanti presenti. E' stata
completamente ripulita anche la targa che ricorda
Roberto Lorentini e sabato lo stesso presidente
Martoglio ha deposto una corona di fiori. A calpestare
quel terreno di gioco che ora può davvero chiamarsi
così, saranno le squadre della Fortis Arezzo: sei
squadre giovanili e la prima squadra che militerà anche
quest'anno nel campionato di Terza Categoria. "Tutto ciò
che abbiamo fatto in questi mesi - dice ancora Martoglio
- lo abbiamo fatto con le nostre mani e con tanti
sacrifici da parte di tutti". Il bando del Comune,
infatti, non prevedeva, così come per gli altri impianti
sportivi, nessun finanziamento. "E' stata una bella
impresa. La struttura era ridotta davvero male. Tanto
che era utilizzata anche come dormitorio. Ci abbiamo
trovato gente a dormire". Non solo. Durante i lavori, ci
sono stati anche atti vandalici "come quando, appena
installati, ci hanno spaccato i vetri. Ma siamo andati
avanti e oggi possiamo dire che la nostra stagione è
cominciata". Sabato scorso il primo torneo e poi via ai
campionati. E l'anno prossimo, nel 2024, la Fortis
festeggerà dieci anni dalla sua fondazione che avvenne
all'interno dell'Olmoponte. Il regalo se lo è già fatto,
ma soprattutto lo ha fatto a tutta la città. Adesso
passare anche solo davanti al Lorentini è un piacere per
gli occhi.
Fonte: Corriere di
Arezzo © 11 settembre 2023
Fotografia: Arezzonotizie.it ©
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Tutto pronto per l’esordio stagionale della
Fortis Arezzo in Coppa Toscana
Taglio del nastro al campo "Roberto Lorentini"
di Pescaiola
L’assessore Federico Scapecchi: "restituito un
impianto al mondo calcistico e a un intero quartiere.
Gestione tramite bandi pubblici scelta vincente".
Novità per
l’impianto sportivo di via Pisacane intitolato a Roberto
Lorentini, il medico aretino morto a Bruxelles in
occasione dei tragici episodi avvenuti allo stadio
Heysel nel 1985, prima della finale di Coppa dei
campioni tra Juventus e Liverpool. Si è svolto infatti
il primo evento sportivo della nuova gestione e per
l’occasione anche il taglio del nastro ufficiale con gli
assessori Federico Scapecchi, Monica Manneschi e
Alessandro Casi, il figlio del medico scomparso, Andrea,
il delegato Figc Arezzo Gianfranco Petrucci e il
presidente della Fortis Arezzo Francesco Martoglio.
Soddisfatto l’assessore Federico Scapecchi: "ancora una
volta abbiamo la dimostrazione di come la politica
intrapresa di riqualificazione degli impianti sportivi
attraverso i bandi pubblici sia uno strumento vincente.
La nostra fortuna è che esiste un terreno fertile
costituito dalle associazioni sportive aretine e tra
queste, dopo una prima fase di interlocuzione, per
Pescaiola è emersa la Fortis Arezzo, da sei mesi
ufficialmente aggiudicataria del campo per i prossimi 25
anni. In pochi mesi la Fortis ha sostanzialmente
terminato i lavori previsti dal bando stesso per un
totale di circa 200.000 euro, tra cui verifiche
strutturali e impiantistiche, demolizione delle
strutture prive di titolo edilizio, ristrutturazione
degli spogliatoi e dei locali collocati sotto la
tribuna. Finalmente la parola passa agli atleti e alle
squadre che vi si cimenteranno: non avevamo dubbi sulla
bontà della scelta effettuata che restituisce un terreno
di gioco, sia in termini di dignità sia in termini
sportivi, non solo al mondo calcistico cittadino ma a un
intero quartiere per scopi aggregativi". Francesco
Martoglio, presidente della Fortis Arezzo: "la società è
nata nel 2014, la prima squadra attualmente gioca in
terza categoria ma siamo cresciuti anche come numero di
equipe giovanili che sono attualmente 5. Ci mancava una
‘casa’, adesso ce l’abbiamo e siamo davvero contenti di
avere mantenuto la promessa fatta a marzo, al momento
dell’aggiudicazione: al ‘Lorentini’, infatti, giocheremo
fin dall’inizio della stagione esordendo in Coppa
Toscana domenica prossima".
Fonte: Comune.arezzo.it © 11 settembre 2023
Fotografie: Arezzonotizie.it
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Famiglia Lorentini
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Report Fotografico Inaugurazione
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CALCIO PESCAIOLA
Mesi di lavori per la nuova casa della Fortis:
ieri
il torneo e l'inaugurazione del campo Roberto
Lorentini
La vittoria è andata ai ragazzi dell'Olmoponte
Santa Firmina che hanno battuto in finale la squadra del
Sansepolcro.
Dopo mesi di
lavori ha trovato una nuova vita il campo sportivo di
Pescaiola intitolato a Roberto Lorentini, il medico
aretino morto nel corso dei tragici fatti dell'Heysel.
Ieri pomeriggio si è svolta l'inaugurazione alla
presenza del figlio, nonché presidente dell'associazione
dei familiari delle vittime dell'Heysel, Andrea
Lorentini. Una manutenzione straordinaria dell'area
abbandonata da anni ha permesso alla Fortis di avere una
nuova casa per portare avanti il progetto sportivo della
società di calcio guidata dal presidente Francesco
Martoglio. Dopo il taglio del nastro, i saluti
istituzionali e la benedizione da parte del parroco ha
così preso il via il quadrangolare organizzato per
l'occasione con la categoria Giovanissimi Under 15. Al
torneo Kimikando hanno preso parte i ragazzi della
Fortis, dell'Olmoponte Santa Firmina, di Sansepolcro e
del Trestina.
Fonte: Arezzonotizie.it © 10 settembre 2023
(Testo © Fotografia)
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Dal degrado alla memoria ritrovata
Rinasce il campo per
Lorentini
"Adottato" dalla
Fortis: via ai lavori
di Gaia
Papi
Anche l’impianto nel nome
della vittima dell’Heysel rifiorirà: un intervento per
duecentomila euro. La società lo gestirà per 25 anni.
L’operazione si affianca a quella di altre nove
strutture recuperate.
Era stato
l’impianto della discordia, ora il campo Roberto
Lorentini per 25 anni sarà in gestione alla Fortis
Arezzo. La svolta è stata presentata dall’assessore
Federico Scapecchi. Da lunedì scorso, la Fortis è
ufficialmente l’aggiudicataria del campo di via Pisacane
intitolato a Roberto Lorentini, il medico aretino morto
a Bruxelles in occasione dei tragici episodi avvenuti
allo stadio Heysel nel 1985, prima della finale di Coppa
dei campioni tra Juventus e Liverpool. "La società si
occuperà dei lavori previsti dal bando per un totale di
circa 200.000 euro. "La presenza di Andrea Lorentini al
mio fianco dimostra come le polemiche strumentali dei
mesi scorsi, sull’incuria di un campo di cui veniva
sottolineata la dedica al padre Roberto, non mi hanno
scalfito nell’intento e nell’impegno. Le rispedisco anzi
al mittente, dopo aver ricordato che le ho trovate
umanamente offensive". Va avanti quindi la politica di
riqualificazione degli impianti che passa attraverso lo
strumento dei bandi pubblici. "Questi ultimi, a
differenza delle proroghe gestionali che
caratterizzavano il passato, garantiscono massima
trasparenza e partecipazione, anche per le società
neo-costituite" spiega Scapecchi. "In questo modo,
abbiamo aggiudicato già nove impianti con un risvolto
economico importante visto che i gestori garantiscono
oltre un milione e 100.000 euro di investimenti
complessivi". Indicatore sarà così gestita dalla
Polisportiva Indicatore, la Chiassa dalla Chiassa
Sporting Club, la Palestra San Clemente dalla Ginnastica
Petrarca, lo Skatepark da Asd 4Riders, il Rigutino da SS
Arezzo, il Rugby dal Vasari Rugby, l’Arrampicata da ASD
Arezzo Verticale, Santa Firmina da USD Santa Firmina,
Sant’Andrea a Pigli da ASD Cavallino e infine il campo
Lorentini dalla Fortis Arezzo. "Il Comune d’altronde,
ora più che mai in un momento storico in cui la
struttura è orientata a rispettare norme e scadenze
imposte dal Pnrr, non ha risorse umane per sopperire con
tempestività alle esigenze delle strutture sportive. La
nostra fortuna è che esiste un terreno fertile
costituito dalle associazioni sportive aretine e tra
queste, dopo una prima fase in cui e stato necessario
integrare la documentazione e una successiva di
interlocuzione, per il campo di Pescaiola è emersa la
Fortis Arezzo con la sua proposta". Francesco Martoglio,
presidente della Fortis Arezzo: "La società è nata nel
2014, la prima squadra attualmente gioca in terza
categoria ma siamo cresciuti anche come numero di
squadre giovanili. Ci mancava una ‘casa’ ma domattina
avremo le chiavi dell’impianto. La struttura ha
dimensioni importanti e non ci tireremo indietro con i
lavori perché vorremmo giocarvi fin dalla prossima
stagione".
Fonte: Lanazione.it
© 17 marzo 2023 (Testo © Fotografia)
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Campo Roberto Lorentini: per 25 anni in gestione
alla Fortis Arezzo
La svolta presentata dall’assessore Federico
Scapecchi.
Arezzo, 15 marzo
2023 - Novità per l’impianto sportivo di via Pisacane
intitolato a Roberto Lorentini, il medico aretino morto
a Bruxelles in occasione dei tragici episodi avvenuti
allo stadio Heysel nel 1985, prima della finale di Coppa
dei campioni tra Juventus e Liverpool. Soddisfatto
l’assessore Federico Scapecchi: "abbiamo intrapreso una
politica precisa di riqualificazione degli impianti che
passa attraverso lo strumento dei bandi pubblici. Questi
ultimi, a differenza delle proroghe gestionali che
caratterizzavano il passato, garantiscono massima
trasparenza e partecipazione, anche per le società
neo-costituite. In questo modo, abbiamo aggiudicato già
9 impianti con un risvolto economico importante visto
che i gestori garantiscono oltre un milione e 100.000
euro di investimenti complessivi. Il Comune d’altronde,
ora più che mai in un momento storico in cui la
struttura è orientata a rispettare norme e scadenze
imposte dal Pnrr, non ha risorse umane per sopperire con
tempestività alle esigenze delle strutture sportive. La
nostra fortuna è che esiste un terreno fertile
costituito dalle associazioni sportive aretine e tra
queste, dopo una prima fase in cui e stato necessario
integrare la documentazione e una successiva di
interlocuzione, per il campo di Pescaiola è emersa la
Fortis Arezzo con la sua proposta. Da lunedì scorso,
questa società è ufficialmente l’aggiudicataria del
campo per i prossimi 25 anni. Si occuperà dei lavori
previsti dal bando per un totale di circa 200.000 euro.
La presenza di Andrea Lorentini al mio fianco dimostra
come le polemiche strumentali dei mesi scorsi,
sull’incuria di un campo di cui veniva sottolineata la
dedica al padre Roberto, non mi hanno scalfito
nell’intento e nell’impegno. Le rispedisco anzi al
mittente, dopo aver ricordato che le ho trovate
umanamente offensive. Tutti gli impianti sportivi sono
importanti, avere riservato una specifica conferenza
stampa a questo non sminuisce gli altri, gestiti
peraltro ottimamente: era proprio per mettere i puntini
sulle I su una struttura diventata oggetto di una
pretestuosa attenzione mediatica".
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Andrea Lorentini:
"mi fa piacere essere arrivati a una soluzione anche
perché, al di là del legame con mio padre, abito a
Pescaiola e passo da lì ogni giorno. Auspicavo da tempo
una svolta, finalmente ci siamo arrivati e in virtù del
ruolo che ricopro nell’associazione che riunisce i
parenti delle vittime dell’Heysel mi dichiaro fin da ora
sono disponibile a collaborare a iniziative dedicate a
mio padre. Sono inoltre contento che anche il campo
dedicato a Giusy Conti, la seconda vittima aretina di
Bruxelles, sia tornato a una nuova vita". Francesco
Martoglio, presidente della Fortis Arezzo: "la società è
nata nel 2014, la prima squadra attualmente gioca in
terza categoria ma siamo cresciuti anche come numero di
squadre giovanili. Ci mancava una "casa" ma domattina
avremo le chiavi dell’impianto. La struttura ha
dimensioni importanti e non ci tireremo indietro con i
lavori perché vorremmo giocarvi fin dalla prossima
stagione". Alberto Melis, delegato provinciale del Coni:
"segnalo che si concretizza il recupero di uno spazio in
un quartiere molto popoloso e questo potrebbe costituire
il primo segnale del rilancio complessivo di una zona
dalle enormi potenzialità come centro di attrazione per
la salute e il benessere della persona". Il delegato
della Figc Franco Petrucci: "rilevo con piacere che il
campo è stato assegnato a una realtà con un bel settore
giovanile, cosa non scontata perché una società che
partecipa a una terza categoria, in genere si limita a
questo. Fortis Arezzo rappresenta una positiva
eccezione". Tutti i partecipanti alla conferenza stampa
hanno sottolineato come sia traguardo comune il recupero
della memoria di Roberto Lorentini anche tramite la
valorizzazione della dedica che campeggia per questo
campo: "il suo nome deve suscitare emozione per i valori
che ha rappresentato con il suo gesto eroico compiuto a
Bruxelles prima di perdere la vita". Ricordiamo che a
Roberto Lorentini, da alcune settimane, è dedicata
un’aula del liceo scientifico aretino, la scuola che
aveva frequentato prima d’intraprendere l’università di
medicina.
Fonte:
Comune.arezzo.it (Comunicato Stampa) © 15 marzo 2023
Fotografie: Comune.arezzo.it © A.S.D. Fortis
Arezzo ©
Video: Teletruria.it ©
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"Rabbia per la devastazione
nel campo di calcio
Roberto Lorentini" Il tema oggi in consiglio
di Enrica
Cherici
Una testimonianza di un
aretino, appassionato fotografo, che trovando aperto il
campo si è affacciato ed è rimasto molto colpito dalla
condizione di degrado, abbandono e parziale distruzione
della struttura.
Campo da calcio in
stato di abbandono. La storia è già tristemente nota.
Una struttura del comune di Arezzo lasciata senza
gestione e senza una minima manutenzione. Il sito è
anche facilmente accessibile visto che in più punti ci
sono aperture. Così, con l'occhio attento di un
fotografo, il campo viene descritto con foto fatte bene,
ma che sbattono in faccia a tutti le condizioni di
questo campo che si trova in via Dei Pianeti, nel cuore
del popoloso quartiere di Pescaiola ed è intitolato a
Roberto Lorentini, il medico aretino tifoso della
Juventus che morì tragicamente all'Heysel il 29 maggio
del 1985. "Qualche giorno fa mi sono ritrovato per caso
a passare da quelle parti ed essendo tutto aperto dal
lato del piccolo parco accanto, mi sono affacciato per
dare un’occhiata. L’ultima volta che sono entrato era
per una bella cena tra amici, diversi anni fa, e volevo
vedere da allora come fosse cambiato. Mi sono ritrovato
davanti una scena di totale abbandono e parziale
devastazione delle strutture e non sapevo decidere se
era più la tristezza o la rabbia che sentivo. Proprio
cosi, rabbia, perché le strutture sembrano ancora in
discrete condizioni (se non ho capito male non è molto
che il vecchio gestore è stato sollevato) e anche se con
i limiti di chi non conosce le vicende pregresse e le
competenze di chi ha lasciato e chi potrebbe/dovrebbe
mantenere certe strutture in vita, a priori trovo
vergognoso lasciar crescere nuovi "ecomostri" stile
Lebole, come non ce ne fossero già abbastanza in città.
Possibile non esista modo di recuperarne gli ambienti,
che sia per quello per cui è nato, visto che il terreno
di gioco ancora è buono, o per creare nuovi spazi
pubblici, quello skate park promesso da anni, stanze per
associazioni di qualsiasi genere, eventi, circoli o
qualunque cosa di buono e utile possa venire in mente da
poter ospitare, persino allargare il parco accanto, che
sicuramente sarebbe cosa migliore e più sicura di quello
che c’è ora. Più aspettiamo e più sarà difficile ridare
vita, più aspettiamo, più ci sarà chi distruggerà
(rischiando anche di farsi male) o ne prenderà possesso
creando ulteriori disagi. Dal recupero si dovrebbe
ripartire ridando vita a luoghi come questo, come l’ex
mercato ortofrutticolo, il palazzo ex ENEL e come tutto
gli altri che ci marciscono intorno". Anche in rispetto
della targa che riporta il nome di colui al quale è
dedicato il campo di Pescaiola. Il tema è entrato oggi
nel dibattito del consiglio comunale con alcune
interrogazioni rivolte all'assessore allo sport.
Fonte:
Arezzonotizie.it (Testo © Fotografia) © 24 novembre 2022
Report Fotografico
©
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"Quel campo abbandonato è un pugno allo stomaco"
L’impianto dedicato a Roberto Lorentini
nell’incuria totale "Fate qualcosa per riaprirlo".
Ospitiamo la
riflessione del nostro giornalista Andrea Lorentini
sullo stato di degrado del campo da calcio di Pescaiola
dedicato al padre Roberto, morto allo stadio Heysel. "Un
pugno allo stomaco. È stata questa la sensazione che ho
provato quando ho visto le foto che testimoniavamo lo
stato di degrado e abbandono nelle quali versa, ormai da
un anno, l’impianto sportivo di Pescaiola intitolato a
mio padre Roberto Lorentini. A me e alla mia famiglia
non interessa entrare nella polemica politica che si è
alimentata in questi giorni, né tanto meno esprimere
giudizi, o accertare responsabilità, ma certamente non
possiamo assistere in maniera passiva e senza indignarci
per quanto accaduto. Mio padre Roberto è medaglia
d’argento al valor civile, quel campo di calcio gli è
stato intitolato nel ricordo di quel suo gesto di
estremo altruismo quando, lui medico, dopo essersi messo
in salvo dalle prime cariche degli hooligans inglesi,
tornò nella calca e fu travolto mentre prestava soccorso
ai feriti sugli spalti. Ecco, ogni volta che un bambino,
un ragazzo, un atleta è entrato nell’impianto di
Pescaiola aveva la consapevolezza, ricordata dalla targa
all’ingresso, di chi fosse Roberto Lorentini. Un
impianto che è stato negli anni luogo di attività di
tante importanti realtà sportive del territorio che
hanno dato la possibilità a numerosi ragazzi di fare
sport. La storia di mio padre, come quella dell’altra
vittima aretina dell’Heysel Giuseppina Conti, sono parte
integrante della storia di questa città e lasciare che
quell’impianto muoia è come far morire il ricordo e
l’esempio di Roberto. Mi auguro vivamente che si possa
trovare in tempi rapidi una soluzione, magari venendo
incontro alle società sportive per favorirne la
gestione, affinché l’impianto sia riqualificato e gli
venga restituita una dignità, ma soprattutto possa
tornare a ospitare partite di pallone e che le nuove
generazioni possano viverlo nel ricordo di Roberto, un
simbolo della lotta contro la violenza nello sport".
Andrea Lorentini
Fonte: Lanazione.it
© 17 luglio 2022
Tweet: Associazione Familiari Vittime
Heysel ©
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Arezzo, a Pescaiola lo stadio dedicato
all'eroe dell'Heysel in completo abbandono
Al campo di
Pescaiola, dedicato alla memoria Roberto Lorentini,
morto da eroe per tentare di salvare un bambino
all’Heysel, c’è una targa che lo ricorda, ma che sta per
essere sommersa dall’erba alta. È posta in alto in una
delle palazzine del campo da calcio, intorno però c’è
solo degrado e spazzatura. Fa effetto e rabbia.
L’impianto è stato letteralmente abbandonato a sé stesso
da quando l’ultima società, l’Orange Don Bosco, nel
settembre di un anno fa, aveva riconsegnato le chiavi al
Comune, perché scaduta la gestione. Ma da allora, il
Comune, proprietario dell’impianto, lo ha lasciato
completamente nel degrado. Senza un minimo di
manutenzione ordinaria. Appena si arriva all’impianto di
Pescaiola, in quella che era la biglietteria, c’è una
coppa. Sembra che aspetti qualcuno che magicamente possa
ridare un calcio d’inizio. C’è un cancello completamente
aperto e chiunque può entrare. Era il cancello
d’ingresso alla tribuna. Saliamo proprio fin sopra la
tribuna dove in cima è stata lasciata un’altra coppa e
lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi è
davvero desolante. Il campo da calcio è completamente
sommerso dall’erba talmente alta che tra poco arriva
alla traversa della porta. Ovviamente non si vedono più
le linee del campo e chissà come sarà ridotto anche il
terreno da gioco. Scendendo dalla tribuna si può
passeggiare liberamente dentro gli altri locali. Non ci
sono lucchetti alle porte che invece sono completamente
aperte con il rischio che qualcuno ci possa andare a
dormire o peggio. Dentro tutto è in stato di abbandono.
Dove una volta c’era il ristorante, adesso è tutto
buttato per terra. E in uno scaffale ci sono altre
coppe. Ci spostiamo facendoci largo tra l’erba alta con
il rischio di incontrare qualche animale o peggio
qualche siringa. Arriviamo dall’altra parte dove un
tempo c’erano gli ingressi per gli altri campi da calcio
e il panorama non cambia: degrado e abbandono. Fino a
quando non alziamo gli occhi a quella targa di marmo
bianco dove inciso c’è scritto il nome di Roberto Lorentini, il medico aretino che trovò la morte nella
strage dell’Heysel. C’è scritto la sua data di nascita e
quella della sua morte. E non è giusto e rispettoso che
intorno ci siano soltanto macerie di un passato dove
c’erano tanti ragazzi e tanti bambini che ogni giorno
animavano quei posti.
Dentro quello stadio proprio
alcuni giorni fa, ci sono stati anche i consiglieri del
Pd Alessandro Caneschi e Giovanni Donati: "Per rimediare
a questo ‘spettacolo’ - dicono - occorre intervenire
pesantemente. L’assessore allo sport Federico Scapecchi
ha annunciato pubblicamente ed enfaticamente di avere la
soluzione, ha parlato anzi di ‘rivoluzione copernicana’:
in pratica le società sportive che parteciperanno al
bando per la gestione dell’impianto dovranno accollarsi
le spese per la sua messa in sicurezza e sobbarcarsi, in
termini economici, un investimento straordinario di 150
mila euro nei primi 5 anni. Da precisare che questa
cifra servirà a rendere la struttura a norma e poterla
utilizzare. Dopo di che andranno aggiunti ulteriori 25
mila euro all’anno per la gestione ordinaria.
L’assessore Scapecchi probabilmente non ha ben chiaro il
panorama delle società sportive locali, costituito da
realtà che vivono da sempre grazie al volontariato.
Quale soggetto può spendere oggi una cifra simile, per
riparare peraltro i danni generati dall’incuria e dal
malgoverno della giunta Ghinelli ? Prima di pensare a un
bando, il Comune deve impegnarsi a provvedere a tutte le
spese necessarie. Illudersi di cavarsela facendo
ricadere sulle realtà associative e di volontariato
questo enorme impegno è semplicemente paradossale. Ecco
dunque svelato il gran colpo di genio. Più che di
‘rivoluzione copernicana’, qua siamo tornati indietro a
Tolomeo. Solo che la terra non è piatta ma incolta e
indecorosa". Serve dunque prima di tutto un minimo di
manutenzione e soprattutto mettere in sicurezza
l’impianto chiudendo i cancelli per evitare che qualcuno
possa entrare e magari completare un lavoro di
distruzione e degrado che sono già in atto.
Fonte: Corrierediarezzo.corr.it © 16 luglio 2022
Fotografia: Arezzonotizie.it ©
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Arezzo, Andrea Lorentini su Pescaiola: "Trovate
una
soluzione dignitosa per lo stadio intitolato a
mio padre"
di
Francesca Muzzi
"Trovate una
soluzione dignitosa per il campo intitolato a mio padre.
Per i ragazzi, per il luogo e per chi è dedicato".
Andrea Lorentini, figlio di Roberto l’eroe morto
all’Heysel per tentare di salvare un bambino, entra in
punta di piedi nella vicenda di totale abbandono dello
stadio a Pescaiola che venne dedicato a suo padre. "Non
mi interessano i giochi politici - dice - io parlo anche
a nome della mia famiglia. Vedere lo stadio in quelle
condizioni fa male. Per questo auspico che venga trovata
una soluzione dignitosa e che presto torni a
disposizione della comunità. Anche per il significato
che ha quella struttura intitolata ad una persona che
non c’è più, ma che un’intera città ricorda sempre".
La vicenda
dell’abbandono di Pescaiola è uscita fuori grazie ad un
viaggio che il Corriere di Arezzo ha fatto venerdì
mattina. Siamo entrati dentro quello stadio, una volta
gestito e tenuto come un fiore all’occhiello dalla
società Orange Don Bosco e abbiamo visto prima di tutto
quanto sia facile entrare dentro quella struttura dove
tutto è aperto e poi abbiamo visto quanto l’erba sia
diventata alta e a momenti arrivi quasi alle traverse
delle porte che non si vedono più. Le panchine del campo
principale, per esempio, sono quasi sommerse dall’erba e
per rimettere a posto quel terreno di gioco non basterà
rasarla. È così da quando l’Orange Don Bosco, a
settembre 2021 ha dovuto riconsegnare le chiavi al
Comune, perché era scaduta la convenzione. Da allora
l’impianto si è addormentato e la natura ha ripreso il
sopravvento. Emblematiche le foto che Marta Massai, un
tempo a gestire la società insieme al babbo, Gino, ha
pubblicato ieri sul proprio profilo facebook. Da una
parte il campo curato e dall’altra quello che ne resta
oggi.
Sulla vicenda
erano intervenuti anche i consiglieri del Pd, Alessandro
Caneschi e Giovanni Donati. Anche loro avevano fatto un
giro allo stadio dove fa effetto vedere alcune coppe
sparse tra la tribuna e l’interno dello stabile. La
struttura è tornata a bando, ma sono proprio i due
consiglieri del Pd a sostenere in quale modo: "In
pratica le società sportive che parteciperanno al bando
per la gestione dell’impianto - dicono - dovranno
accollarsi le spese per la sua messa in sicurezza e
sobbarcarsi, in termini economici, un investimento
straordinario di 150 mila euro nei primi 5 anni. Da
precisare che questa cifra servirà a rendere la
struttura a norma per poterla utilizzare. Dopo di che
andranno aggiunti ulteriori 25 mila euro all’anno per la
gestione ordinaria. L’assessore Scapecchi probabilmente
non ha ben chiaro il panorama delle società sportive
locali, costituito da realtà che vivono da sempre grazie
al volontariato. Quale soggetto può spendere oggi una
cifra simile", si chiedono i due consiglieri. Nel
frattempo abbiamo cercato anche l’assessore allo sport
del Comune di Arezzo, Federico Scapecchi, per rispondere
sullo stato del Lorentini, ma lo stesso si è chiuso
dietro il silenzio stampa, sottolineando che "risponderò
a tempo debito". E intanto l’erba continua a crescere
allo stadio di Pescaiola nel centro del quartiere. Uno
scempio di una struttura sportiva a due passi dalla
città.
Fonte:
Corrierediarezzo.corr.it © 16 luglio 2022
Fotografia: Arezzonotizie.it ©
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Donati e Caneschi: "Campo sportivo Lorentini
abbandonato e bando per la gestione con costi
proibitivi"
"Ecco la rivoluzione copernicana dell’assessore
Scapecchi" commentano i due consiglieri comunali del
Partito Democratico.
Erba alta, campo
da calcio indistinguibile, struttura abbandonata e senza
manutenzione. Il centro sportivo comunale di Pescaiola,
intitolato alla memoria di Roberto Lorentini si presenta
in condizioni pessime. A denunciarne lo stato in cui si
trova adesso sono i consiglieri comunali del Partito
Democratico Giovanni Donati e Alessandro Caneschi che
documentano il tutto anche con alcune fotografie. "Il
campo sportivo "Roberto Lorentini", in zona Pescaiola, è
una struttura tornata nella disponibilità del Comune dal
settembre 2021, dopo la riconsegna anticipata effettuata
dalla società sportiva aretina che lo aveva in gestione.
Da quel momento, è rimasto senza manutenzione. Il manto
erboso è praticamente compromesso, con la vegetazione
cresciuta a dismisura, quasi a raggiungere la traversa
in prossimità delle due porte. Il resto è fatiscente e
versa in condizioni pietose e per rimediare a questo
‘spettacolo’ occorre intervenire pesantemente.
L’assessore allo sport Federico Scapecchi ha annunciato
pubblicamente ed enfaticamente di avere la soluzione, ha
parlato anzi di ‘rivoluzione copernicana’: in pratica le
società sportive che parteciperanno al bando per la
gestione dell’impianto dovranno accollarsi le spese per
la sua messa in sicurezza e sobbarcarsi, in termini
economici, un investimento straordinario di 150mila euro
nei primi 5 anni. Da precisare che questa cifra servirà
a rendere la struttura a norma e poterla utilizzare.
Dopo di che andranno aggiunti ulteriori 25mila euro
all’anno per la gestione ordinaria. L’assessore
Scapecchi probabilmente non ha ben chiaro il panorama
delle società sportive locali, costituito da realtà che
vivono da sempre grazie al volontariato. Quale soggetto
può spendere oggi una cifra simile, per riparare
peraltro i danni generati dall’incuria e dal malgoverno
della giunta Ghinelli ? Prima di pensare a un bando, il
Comune deve impegnarsi a provvedere a tutte le spese
necessarie. Illudersi di cavarsela facendo ricadere
sulle realtà associative e di volontariato questo enorme
impegno è semplicemente paradossale. Ecco dunque svelato
il gran colpo di genio. Più che di "rivoluzione
copernicana", qua siamo tornati indietro a Tolomeo. Solo
che la terra non è piatta ma incolta e indecorosa".
Fonte:
Arezzonotizie.it © 15 luglio 2022
Fotografia:
Corrierediarezzo.corr.it ©
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"Campo sportivo "Lorentini":
abbandonato
e bando per la gestione con
costi proibitivi"
La dichiarazione dei consiglieri comunali Pd
Giovanni Donati e Alessandro Caneschi.
Arezzo, 15 luglio
2022 - "Il campo sportivo "Roberto Lorentini", in zona
Pescaiola, è una struttura tornata nella disponibilità
del Comune dal settembre 2021, dopo la riconsegna
anticipata effettuata dalla società sportiva aretina che
lo aveva in gestione. Da quel momento, è rimasto senza
manutenzione" sono le parole dei consiglieri comunali Pd
Giovanni Donati e Alessandro Caneschi. "Il manto erboso
è praticamente compromesso, con la vegetazione cresciuta
a dismisura, quasi a raggiungere la traversa in
prossimità delle due porte. Il resto è fatiscente e
versa in condizioni pietose e per rimediare a questo
"spettacolo" occorre intervenire pesantemente.
L’assessore allo sport Federico Scapecchi ha annunciato
pubblicamente ed enfaticamente di avere la soluzione, ha
parlato anzi di "rivoluzione copernicana": in pratica le
società sportive che parteciperanno al bando per la
gestione dell’impianto dovranno accollarsi le spese per
la sua messa in sicurezza e sobbarcarsi, in termini
economici, un investimento straordinario di 150mila euro
nei primi 5 anni. Da precisare che questa cifra servirà
a rendere la struttura a norma e poterla utilizzare.
Dopo di che andranno aggiunti ulteriori 25mila euro
all’anno per la gestione ordinaria. L’assessore
Scapecchi probabilmente non ha ben chiaro il panorama
delle società sportive locali, costituito da realtà che
vivono da sempre grazie al volontariato. Quale soggetto
può spendere oggi una cifra simile, per riparare
peraltro i danni generati dall’incuria e dal malgoverno
della giunta Ghinelli ? Prima di pensare a un bando, il
Comune deve impegnarsi a provvedere a tutte le spese
necessarie. Illudersi di cavarsela facendo ricadere
sulle realtà associative e di volontariato questo enorme
impegno è semplicemente paradossale. Ecco dunque svelato
il gran colpo di genio. Più che di "rivoluzione
copernicana", qua siamo tornati indietro a Tolomeo. Solo
che la terra non è piatta ma incolta e indecorosa".
Fonte: Lanazione.it
©
15 luglio 2022
Fotografia: Archivio.amarantomagazine.it ©
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Campo di Calcio Comunale "Roberto Lorentini"
L'area sportiva
comunale "Roberto Lorentini", ubicata nel quartiere di
Pescaiola, in Via dei Pianeti n. 10, viene gestita
attualmente dall' A.S.D. O' Range Chimera Arezzo. L'area
comprende due campi di calcio e due campi da tennis. Il
campo di calcio principale presenta una superficie in
erba, delimitata da una rete di recinzione; dispone
inoltre di porte regolamentari, di spogliatoi, di una
tribuna laterale per il pubblico, provvista di
copertura, e di un impianto di illuminazione
artificiale. L'altro campo di calcio, riservato agli
allenamenti, presenta una superficie in terra battuta,
dispone di porte regolamentari e di un impianto di
illuminazione artificiale. L'utilizzo dei campi di
calcio viene concesso dal gestore previa richiesta e
pagamento di una tariffa. Attualmente nel campo di
calcio si svolgono il torneo amatori UISP e gare di
calcio femminile della F.I.G.C.
Fonte: Comunediarezzo.it © 11 maggio 2015
Fotografie: Arezzonotizie.it ©
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