Scritta da Francesco Caremani.
Il suo esempio al fianco di
Bartali e Mandela
La storia di Otello
Lorentini tra "I Giusti dello
sport"
In
un ebook il racconto della
battaglia di giustizia per le
vittime dell'Heysel.
La storia di Otello Lorentini
tra quelle dei "Giusti dello
sport", un ebook che propone un
viaggio tra tanti racconti dalla
Shoah all'attualità, attraverso
le vicende di quaranta atleti e
personalità di tutto il mondo
che hanno vissuto battaglie di
giustizia e di difesa dei
diritti umani in ambito
sportivo. Tra gli esempi
contenuti nell'ebook, al fianco
di campioni quali Gino Bartali o
di figure storiche quali Nelson
Mandela, è narrato anche quello
di Otello Lorentini di cui il
giornalista Francesco Caremani
ha raccontato l'impegno
orientato alla giustizia e alla
memoria della tragedia
dell'Heysel. Il libro è
scaricabile gratuitamente dal
sito della onlus Gariwo che, con
questo progetto, ha dato seguito
ad un ventennale operato volto
all'approfondimento e alla
conoscenza delle storie di
quegli uomini e di quelle donne
che si sono battuti e che si
battono in difesa della dignità
umana. La redazione dei "Giusti
dello sport" ha fatto
affidamento sulla collaborazione
di alcune delle migliori penne
del giornalismo italiano, quali
Gianni Mura e Darwin Pastorin.
Una storia è stata raccontata
anche dal giornalista e
scrittore aretino Francesco
Caremani, promotore della
candidatura di Lorentini tra i
Giusti raccolti nel libro e che
ne ha raccontato i quasi
trent'anni di battaglie per
ottenere giustizia dopo la
tragedia del 1985. Un impegno di
anni, quello di Lorentini nel
ricordo delle trentanove vittime
dell'Heysel: tra loro c'era
anche il figlio Roberto.
L'Associazione tra le Famiglie
delle Vittime di Bruxelles, da
lui fondata, ha rappresentato
uno strumento per mantenere viva
la memoria. Con questa
pubblicazione, Caremani ha dato
seguito ai suoi lavori e ai suoi
studi svolti su questo delicato
argomento a partire dalla
pubblicazione del libro "Heysel.
La verità di una strage
annunciata", mentre Lorentini è
stato ulteriormente riconosciuto
tra gli esempi di coloro che
hanno agito con coraggio e
controcorrente per promuovere
una cultura della pace e un'idea
di un mondo più equo. "Quando si
parla di Heysel, di giustizia,
di memoria per quella strage",
scrive Caremani nel libro, "non
dobbiamo mai dimenticare che
Otello Lorentini c'è stato prima
di tutti, quando tutti non
c'erano. E senza di lui, per
quei trentanove morti, per le
famiglie delle trentadue vittime
italiane, non ci sarebbe stata
né giustizia né, tantomeno,
memoria. Questo è stato".
Fonte: La Nazione
© 19 luglio 2020
(Testo
©
Fotografia)
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La
storia di Otello Lorentini
nell’e-book "I Giusti dello
sport"
L’impegno dell’aretino è stato
raccontato in un libro dedicato
alle battaglie di giustizia
nello sport. La penna di
Francesco Caremani ha tracciato
il ritratto coraggioso e
controcorrente di Lorentini.
La storia di Otello Lorentini
raccontata nell’e-book "I Giusti
dello sport". Questo libro
propone un viaggio tra tanti
racconti positivi dalla Shoah
all’attualità attraverso la
raccolta delle vicende di
quaranta atleti e personalità di
tutto il mondo che hanno vissuto
battaglie di giustizia e di
difesa dei diritti umani in
ambito sportivo. Tra gli esempi
contenuti nell’e-book, al fianco
di campioni quali Gino Bartali o
di figure storiche quali Nelson
Mandela, è rientrato anche
l’aretino Lorentini di cui il
giornalista Francesco Caremani
ha narrato l’impegno orientato
alla giustizia e alla memoria
delle vittime dell’Heysel. Il
libro è
scaricabile
gratuitamente dal sito della
onlus Gariwo che, con questo
progetto, ha dato seguito ad un
ventennale operato volto
all’approfondimento e alla
conoscenza delle storie di
quegli uomini e di quelle donne
che si sono battuti e che si
battono in difesa della dignità
umana". La redazione de "I
Giusti dello sport" ha fatto
affidamento sulla collaborazione
di alcune delle migliori penne
del giornalismo sportivo
italiano, quali Gianni Mura o
Darwin Pastorin. Una storia è
stata raccontata anche dal
giornalista e scrittore aretino
Caremani che è stato promotore
della candidatura di Lorentini
tra i Giusti raccolti nel libro
e che ne ha raccontato i quasi
trent’anni di battaglie per
ottenere giustizia in seguito ai
tragici fatti avvenuti nel 1985
in occasione della finale di
Coppa dei Campioni tra Juventus
e Liverpool dove persero la vita
trentanove persone (tra cui
anche suo figlio Roberto). Lo
strumento per riuscire in questa
missione è l’Associazione tra le
Famiglie delle Vittime di
Bruxelles che, da lui fondata,
ha rappresentato uno strumento
per mantenere viva la memoria di
una notte che ha segnato
indelebilmente la storia del
calcio europeo. Con questa
pubblicazione, Caremani ha dato
seguito ai suoi lavori e ai suoi
studi svolti su questo delicato
argomento a partire dalla
pubblicazione del libro "Heysel.
La verità di una strage
annunciata", mentre Lorentini è
stato ulteriormente riconosciuto
tra gli esempi di coloro che
hanno agito con coraggio e
controcorrente per promuovere
una cultura della pace e un’idea
di un mondo più equo. "Quando si
parla di Heysel, di giustizia,
di memoria per quella strage",
scrive Caremani nel libro, "non
dobbiamo mai dimenticare che
Otello Lorentini c’è stato prima
di tutti, quando tutti non
c’erano. E senza di lui, per
quei trentanove morti, per le
famiglie delle trentadue vittime
italiane, non ci sarebbe stata
né giustizia né, tantomeno,
memoria. Questo è stato".
Fonte: Arezzonotizie.it
© 17 luglio 2020
Fotografie:
Jean-Philippe Leclaire ©
It.gariwo.net
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Banner:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it
© Curvafiladelfia.wordpress.com ©
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