Il grande ex Bruno
Limido "Dall’Heysel al Franco Ossola"
di Filippo Brusa
...
(Omissis Testo articolo) Il 1985 è stato anche l’anno
dell’Heysel: lei era alla Juventus e ha visto con i suoi
occhi l’assurda strage di Bruxelles nella finale di
Coppa dei Campioni con il Liverpool. Che cosa si porta
ancora dentro di quella triste serata ?
Quando ci sono 39 morti per
una partita di pallone resti segnato a vita e ti
porterai dentro per sempre un’amarezza sconfinata.
Potrei parlare per settimane di quella sera maledetta
che ho vissuto in prima persona. I miei occhi non
volevano credere a quello che stavano vedendo da vicino:
nello stadio c’erano corpi senza vita di tifosi, che il
giorno prima erano partiti in pullman pieni di
entusiasmo magari coi loro bambini. Sarebbero però
tornati indietro in una cassa da morto. Avevamo
assaggiato quel clima surreale anche alla vigilia,
quando eravamo usciti per visitare Bruxelles: fummo
costretti a tornare subito in albergo con il pullman
massacrato dalle sassate lanciate dagli hooligans.
Fu giusto giocare la
finale ?
Ci obbligarono a farlo. Credo
che se non avessimo giocato la partita i morti sarebbero
stati almeno dieci volte di più. L’esercito era arrivato
durante la partita e già all’intervallo lo stadio era
circondando dai carri armati.
E fu giusto
festeggiare la coppa ?
Alzare la coppa e portarla in
trionfo davanti ai nostri tifosi fu una reazione
istintiva dopo una serata surreale, ricca di tensione.
Rientrammo subito in albergo e un’ora dopo eravamo già
in aereo verso l’Italia. Non è vero che festeggiammo per
tutta la notte... (Omissis Testo articolo)
Fonte:
Laprovinciadivarese.it
© 16 Ottobre 2014
Fotografie:
©
GETTY IMAGES
© (Not for commercial use)
Icone: Shutterstock.com
©
Pngegg.com
© Gianni Valle
©
|