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L’episodio nella notte
in zona Mirabello
Oltraggio al monumento in ricordo dell’Heysel
La presidente del Comitato Bodnari: "La memoria
di chi non c'è più va tutelata. Così si manca di
rispetto".
Reggio Emilia - "Come tutte le mattine prima di ogni
altra cosa si passa al monumento per controllare se
tutto è a posto. Con grande sgomento da lontano si è
notato qualcosa di insolito: appesi alle steli del
monumento c'erano delle borse. Una roba mai vista prima.
Menomale che non hanno danneggiato il monumento che è
molto fragile: appena lo tocchi può cadere a terra e
frantumarsi". Iuliana Bodnari - presidente Comitato Per
Non Dimenticare Heysel - commenta così l'oltraggio al
monumento davanti al Mirabello, a Reggio Emilia, ieri
mattina. "E’ incredibile l'ignoranza della gente -
prosegue. Non pensiamo a una singola persona, ma più
persone che bivaccano la notte nel parco. Abbiamo
chiamato i vigili che sono arrivati quasi subito,
controllando cosa ci fosse all'interno delle borse,
appese come grucce. Contenevano roba di uso personale.
Un degrado simile, a Reggio, non si è mai visto. È stata
una mancanza di rispetto per quello che rappresenta il
monumento, per tutti noi e per la nostra città -
prosegue la presidente. Non ci sono parole per
descrivere non solo la rabbia per noi che ci occupiamo
della cura di questo monumento, ma per l'indifferenza di
chi usa per scopi personali luoghi pubblici. Sarebbe
opportuno che vengano installate le telecamere, previste
dal sistema. Così, infatti, non si può andare avanti. Io
mi lamento come cittadina soprattutto. Se si continua
chiudere un occhio, anzi tutti e due, non si va da
nessuna parte. Urgono provvedimenti per chi le regole
non rispetta. La memoria di chi purtroppo non c'è più -
conclude Bodnari - va tutelata e rispettata a tutti i
costi".
Fonte: Gazzetta di
Reggio © 20 giugno 2024
Fotografie: Comitato
Heysel Reggio Emilia © Gazzetta di Reggio ©
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REGGIO EMILIA
Oltraggio al monumento dedicato ai 39 tifosi
della Juventus morti all’Heysel
Attorno alle stele trovati borse e indumenti. La
presidente del Comitato: "Degrado inaccettabile".
Reggio Emilia "Come tutte le mattine prima di ogni altra
cosa si passa al monumento per controllare se tutto è a
posto. Con grande sgomento da lontano si è notato
qualcosa di insolito: appesi alle steli del monumento
c'erano delle borse. Una roba mai visto prima. Menomale
che non hanno danneggiato il monumento che è molto
fragile: appena lo tocchi può cadere a terra e
frantumarsi". Iuliana Bodnari presidente Comitato Per
Non Dimenticare Heysel commenta così come è stato
trovato il monumento davanti al Mirabello, a Reggio
Emilia, mercoledì mattina. "E’ incredibile l'ignoranza
della gente. Non pensiamo a una singola persona, ma più
persone che bivaccano la notte nel parco. Abbiamo
chiamato subito i vigili che sono arrivati quasi subito.
Loro hanno controllato cosa c'era in quelle borse.
Contenevano roba di uso personale. Appese come se le
steli fossero delle grucce. Ma un degrado così a Reggio
Emilia non si è mai visto. L'impianto delle telecamere
c'è, ma non ha le telecamere". "E’ stata una mancanza di
rispetto per quello che rappresenta il monumento per
tutti noi e per la nostra città. Non ci sono parole per
descrivere non solo la rabbia per noi che ci occupiamo
della cura di questo monumento, ma per l'indifferenza di
chi usa per scopi personali luoghi pubblici. Sarebbe
opportuno che vengano installate quelle telecamere che
sono già previste. Così non si può andare avanti. Io mi
lamento come cittadina soprattutto. Se si continua
chiudere un occhio, anzi tutti e due, non si va nessuna
parte. Urgono provvedimenti per chi le regole non
rispetta. La memoria di chi purtroppo non c'è più va
tutelata e rispettata a tutti i costi" conclude. La
strage dell'Heysel avvenne il 29 maggio 1985 allo stadio
Heysel di Bruxelles, poco prima dell'inizio della finale
di Coppa dei Campioni di calcio tra Juventus e
Liverpool, in cui morirono 39 persone, tra cui 32
italiani, e ne rimasero ferite oltre 600 nella calca
allo stadio. Tra loro il reggiano Claudio Zavaroni.
Fonte:
Gazzettadireggio.it © 19 giugno 2024
Fotografia: Comitato
Heysel Reggio Emilia ©
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Divelto il monumento a
Zavaroni
Spezzata una stele che
ricorda la strage dell'Heysel. Il comitato:
"Denunceremo".
di Sabrina Pignedoli
UNA STELE DIVELTA da supporto
e spezzata in due. I vandali hanno preso di mira il
monumento davanti al Mirabello che ricorda la tragedia
dello stadio Heysel di Bruxelles, avvenuta ii 29 maggio
1985, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei
Campioni di calcio tra Juventus e Liverpool. In
quell'occasione morirono 39 persone, tra cui il reggiano
Claudio Zavaroni, 28 anni. Il monumento è formato
proprio da 39 steli, una per ogni tifoso che ha perso la
vita. "È UN FATTO molto grave. Questa mattina (ieri per
chi legge, NdR) sono andato in via Matteotti per far
visita al monumento e ho trovato la stele distrutta -
spiega Rossano Garlassi, un componente del comitato
Heysel - La parte in cemento è stata tolta dal supporto
in metallo e poi è stata spezzata in due. Un pezzo è
stato lanciato a qualche metro di distanza". Garlassi,
molto turbato per questo episodio di vandalismo fine a
sé stesso, ha raccolto i pezzi e chiamato la polizia.
"L'unica spiegazione che mi posso dare è che si tratti
dell'atto sconsiderato di qualche tifoso di una squadra
avversaria alla Juventus - continua - Avendo visto che
sulla targa del monumento veniva citata questa squadra,
ha deciso di vandalizzare la stele. Immagino che il
responsabile non sappia nemmeno a chi è dedicato". NEI
VENT'ANNI in cui è stato eretto questo ricordo pubblico
alle vittime dell'Heysel, non era mai successo che
qualcuno lo danneggiasse. "Qualche volte hanno portato
via i fiori, ma questo succede anche nei cimiteri - dice Garlassi - Ma i 39 morti di Bruxelles erano sempre stati
rispettati. Deve essere un matto quello che ha fatto un
atto simile solo per aver letto il nome di una squadra
avversaria. Perché il monumento non è stato fatto per la
Juventus, ma per i tifosi in generale: vuole essere un
simbolo di amicizia tra tifosi. Nel comitato siamo una
cinquantina di membri e sono molti quelli che tengono
per altre squadre. Il comitato, che solo tre anni e
mezzo fa si era occupato del restauro del monumento, ha
immediatamente chiamato il tecnico che si occupa della
manutenzione. "Ha già fatto una prima valutazione del
danno. Ci vorranno circa 2mila curo per risistemare la
stele - spiega Garlassi - Deve essere interamente
ricostruita e fissata nuovamente al supporto metallico".
IL DANNEGGIAMENTO deve essere avvenuto nella notte tra
ieri e sabato. "Nel pomeriggio di sabato abbiamo fatto
alcuni lavori attorno al monumento ed era integro -
continua Garlassi - Alla sera, verso le 22.30 il custode
del Mirabello è passato per controllare: la stele era
ancora al suo posto". Poi ieri mattina la brutta
sorpresa. "Sono venuti gli agenti della questura,
compresa la Digos, per il sopralluogo - conclude
Garlassi - Al più presto andremo in questura per
sporgere denuncia. Non vogliamo che passi sotto silenzio
un fatto così grave e gratuito nei confronti di persone
che sono morte".
Fonte: Il Resto del
Carlino © 10 ottobre 2010
Fotografia:
Gazzetta di Reggio ©
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INCIVILI ALL'OPERA - II comitato
che si prende cura del monumento: "E' l'atto di uno
squilibrato"
Sfregio alla memoria dell'Heysel
Atto di vandalismo in via
Matteotti, danni per 2mila euro.
Un atto vandalico che è uno sfregio
alla memoria: divelta una delle steli che compongono il
monumento alla memoria delle vittime dell’Heysel che si
trova in città in via Matteotti davanti allo stadio
Mirabello. A raccontare come sono andati i fatti Rossano
Ciarlassi del Comitato "Per non dimenticare Heysel": "Ho
trovato questa mattina (ieri, NdR) la stele divelta
dalla base, buttata per terra e spezzata. Il frammento
più piccolo era stato buttato in mezzo al prato. In
passato sono stati spesso rubati dei fiori, ma mai si
era arrivati ad atti di vandalismo di questo tipo". Il
danno è stato quantificato in duemila euro dal
restauratore, subito contattato dal comitato per
ripristinare il monumento nella sua composizione
originale. "Pensiamo che a compiere questo gesto sia
stata una mente malata, che non conosce le finalità del
monumento: il comitato è aperto a tutti i tifosi, lo
scopo è far capire che non deve esserci violenza negli
stadi". Nei prossimi giorni sarà sporta una denuncia
contro ignoti per vandalismo, intanto ieri mattina in
via Matteotti si sono recati alcuni uomini della
Questura per prendere visione della situazione e capire
se era possibile raccogliere qualche elemento sugli
autori del gesto. Il monumento ricorda i tragici fatti
del 29 maggio 1985, quando, a Bruxelles, in occasione
della finale di Coppa dei Campioni Juventus - Liverpool,
persero la vita 39 persone, tra cui il reggiano Claudio Zavaroni. Per evitare il degrado del monumento e tenere
viva la memoria di quei fatti, che ricorda anche quanto
sia importante la sicurezza delle persone anche negli
stadi, nel 2007 si è costituito il comitato "Per non
dimenticare Heysel.
Fonte: Gazzetta di Reggio © 11 ottobre 2010
Fotografie:
Comitato Heysel
Reggio Emilia © Il Resto del Carlino ©
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