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REGGIO EMILIA 2-06-2023
www.saladellamemoriaheysel.it   Sala della Memoria Heysel   Museo Virtuale Multimediale
Cerimonia Reggio Emilia 2.06.2023
   Cerimonie di Reggio Emilia  Claudio Zavaroni  39 Angeli  In Memoriam  Comitato Heysel  
Monumento Heysel  Parco Matteotti Reggio Emilia 2.06.2023
38° Anniversario Strage Stadio Heysel Bruxelles
Cerimonia Pubblica di Commemorazione delle 39 Vittime
A Cura del Comitato Per Non Dimenticare Heysel
Con la Partecipazione dell'Amministrazione Comunale di Reggio Emilia
E la Straordinaria Partecipazione di Massimo Bonini e Massimo Briaschi


38° Reggio Emilia 2023

Reggio Emilia: in tanti per ricordare le vittime dell’Heysel

Il 29 maggio ’85 allo stadio di Bruxelles morirono 39 persone, tra cui il fotografo reggiano Claudio Zavaroni. La cerimonia si è svolta nel parco di via Matteotti, dove un monumento ricorda quanto avvenuto poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.

REGGIO EMILIA – Decine di persone questa mattina hanno partecipato in città alla commemorazione per i tragici fatti avvenuti il 29 maggio 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles, in cui morirono 39 persone e tra queste il fotografo reggiano Claudio Zavaroni. Quest’anno ricorre il 38° anniversario. La cerimonia si è svolta nel parco di via Matteotti, di fronte al Mirabello, dove un monumento ricorda la strage, avvenuta poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra la società italiana della Juventus e quella inglese del Liverpool. Gli hooligan inglesi cominciarono a spingere verso la curva avversaria dove c’erano i tifosi italiani provocando di fatto una grande calca, crollò un muro e vennero schiacciate centinaia di persone. Oltre 600 i feriti e appunto 39 morti. Nella cerimonia reggiana è stato reso omaggio alle vittime leggendo i loro nomi. In ricordo di Zavaroni sono state lette poesie e gli amici presenti sono intervenuti per riflettere sui valori dello sport, vissuto come passione civile e non violenta. Fonte: Reggionline.com © 2 giugno 2023 Fotografie: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

Comitato Heysel di Reggio Emilia, Bodnari:

"Commemorazione il 2 giugno alle 10:30"

"Per Non Dimenticare Heysel" organizza ogni anno davanti al monumento alla memoria dei caduti Heysel. Parteciperanno moltissimi nostri amici e tanti Juventus Football Club di tutta Italia e non solo juventini. Ci saranno amici granata, romanisti e altri colori perché la nostra commemorazione è aperta a tutte le persone, juventini o non. Quest'anno la data è il 2 giugno 2023 alle ore 10.30 l'inizio. Con il mondiale qatariota tutto è cambiato e stravolto, così per dare la possibilità alla gente di prendere parte a questo evento dell'anno perché per noi importante è commemorare e ricordare il momento del destino crudele di 39 persone.  il Monumento è sito nel parco di fronte allo stadio Mirabello in via Giacomo Matteotti. Al termine ci sarà il pranzo organizzato dai nostri volontari . Prenotazione obbligatoria  (sold out). Siamo lieti accogliervi all'evento". Così in una nota la Presidente del Comitato Heysel di Reggio Emilia Iuliana Bodnari Fonte: Tuttojuve.com © 27 maggio 2023 Video © Fotografie: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

Bonate Sotto piange Rottoli, l’autodidatta del teatro civile

IL LUTTO - Morto per malattia a soli 47 anni. Ha portato in scena i monologhi di Paolini, l’anno scorso l’esibizione a Londra.

Bonate Sotto piange la scomparsa di Omar Rottoli, a soli 47 anni, vinto da un male contro cui ha combattuto con determinazione negli ultimi mesi. Artista autodidatta, ma considerato un professionista da tutti, negli anni ha portato per tutta Italia tantissimi monologhi e spettacoli. La sua immensa passione per il teatro, nata sperimentando in oratorio, l’aveva portato, nel maggio di un anno fa, ad esibirsi a Londra. "Acta est fabula. Plaudite", che significa "La commedia è terminata. Applaudite". È il testo di un post apparso su Facebook, pubblicato dal profilo di Omar Rottoli nelle scorse ore. Nei commenti si legge un pensiero di Omar: "È mia volontà che nessuno porti fiori; che piuttosto, liberamente, vengano spesi dei soldi per progetti umanitari, ciascuno secondo coscienza, a partire da progetti del territorio fino a respiro più ampio". Con i suoi monologhi portava avanti l’impegno di denuncia e la volontà di dare alle vittime una giustizia mai ricevuta. Dal 2008 tantissime le repliche, in tutta Italia, di Vajont di Marco Paolini, monologo per cui si era impegnato in uno studio meticoloso. Omar Rottoli era l’unico attore italiano a portare in scena questi due monologhi su delega dell’autore. La camera ardente è allestita a Bonate Sotto in via San Lorenzo 4/A. I funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di Bonate Sotto martedì 9 maggio alle 10. Fonte: Ecodibergamo.it © 7 maggio 2023 Fotografia: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

A SOLI 47 ANNI

È morto l'attore Omar Rottoli. L'ultimo desiderio:

"Niente fiori, sostenete progetti umanitari"

di Giambattista Gherardi

Vinto da un male inesorabile, è stato protagonista di monologhi teatrali di grande impatto. Martedì 9 maggio a Bonate Sotto i funerali.

Un uomo dal cuore grande, un attore che in memorabili monologhi ha raccontato storie e accompagnato gli spettatori nei luoghi della memoria. Omar Rottoli si è spento oggi, domenica 7 maggio, a Bonate Sotto, a soli 47 anni, vinto da un male inesorabile contro cui ha combattuto con lucida determinazione negli ultimi mesi. Omar non era un attore professionista, ma da tutti era riconosciuto come tale per l'altissima qualità dei monologhi che proponeva, curati nella recitazione e nella doviziosa ricostruzione storica, spesso proposti sui luoghi stessi di cui raccontava. Memorabili, dal 2008, le decine e decine di repliche (non solo in Bergamasca) di Vajont di Marco Paolini, frutto di meticolosa preparazione ma anche di studio approfondito dei luoghi, delle carte processuali e degli articoli di Tina Merlin, dalla quale aveva mutuato una convinta ricerca della verità dei fatti. Un approccio poi ancor più visibile in I-TIGI - Canto per Ustica, sempre di Paolini, nel quale narrava uno dei grandi misteri italiani con musica dal vivo; oppure nel più recente Il Battaglione Bosniaco, dove ricordava i fatti di Carzano del 1917, che avrebbero potuto mutare le vicende della Grande Guerra. Omar sentiva suo l'impegno di denuncia e, soprattutto, la volontà di dare alle vittime risposte che i giudici e la storia non avevano prodotto. La sua esperienza poggiava su un'umanità infinita, costruita in oratorio da animatore e volontario, sui campi di calcio nel ruolo di portierone, negli incontri amichevoli di cui era ispiratore, anima e carismatico riferimento. Rottoli era un competente tifoso juventino e a lui, nel 2019, era stato affidato attraverso un commovente monologo il ricordo delle vittime dell'Heysel durante l'annuale commemorazione a Reggio Emilia. Era affascinato dalla storia (nel suo impegno non aveva dimenticato anche la storia del Grande Torino) e poche settimane fa aveva ripostato sui social una citazione di Martin Luther King alla vigilia dell'attentato che gli costò la vita: "Voglio soltanto fare la volontà di Dio. Sono così contento, questa sera. Non sono preoccupato di nulla, non temo nessun uomo. I miei occhi hanno visto la gloria della venuta del Signore". Quasi un consapevole testamento spirituale, condiviso con la moglie Mariamne (sposata lo scorso dicembre) e con tanti amici che ora lo ricordano con immutato affetto. Fra i suoi scritti anche un invito alla solidarietà, postato sul suo profilo social dopo la morte: "È mia volontà che nessuno porti fiori; che piuttosto, liberamente, vengano spesi dei soldi per progetti umanitari, ciascuno secondo coscienza, a partire da progetti del territorio fino a respiro più ampio". La camera ardente è allestita a Bonate Sotto in via San Lorenzo 4/A. I funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di Bonate Sotto martedì 9 maggio alle ore 10. Fonte: Primabergamo.it © 7 Maggio 2023 Fotografia: Omar Rottoli ©

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