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Monumento Heysel
Parco
Matteotti
Reggio Emilia
29.05.2010 |
25° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Cerimonia
Pubblica di Commemorazione delle 39
Vittime |
A Cura del
Comitato Per Non Dimenticare Heysel |
Con la Partecipazione
dell'Amministrazione Comunale di Reggio
Emilia |
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Tragedia
Heysel: Reggio Emilia ha ricordato
Claudio
Zavaroni e le altre 38 vittime
Le parole del sindaco Delrio e della
presidente Masini, il messaggio del presidente
della Juventus Andrea Agnelli.
"Ricordare oggi, a 25 anni dalla tragedia, il
nostro caro concittadino Claudio Zavaroni e le
altre 38 vittime dello stadio Heysel ha per noi
più di un significato: vuol dire essere vicini
alla mamma, ai familiari e ai tanti amici di
Claudio, vuol dire riaffermare il valore dello
sport e della cultura per la crescita di una
società pacifica, coesa e civile; significa
riproporre ancora una volta lo sport come
strumento educativo per i giovani che lo
praticano, per le famiglie e per il pubblico che
lo segue; significa inoltre che i valori della
comunità e della solidarietà devono essere
costantemente riproposti per superare ogni forma
di emarginazione che spinge a sentirsi estranei
e può indurre alla violenza". Lo ha detto oggi
il sindaco Graziano Delrio, intervenendo alla
commemorazione del fotografo reggiano Claudio
Zavaroni, scomparso a 28 anni, e delle altre
vittime dell’Heysel, stadio di Bruxelles,
durante gli *scontri del 29 maggio 1985, poco
prima dell’inizio della partita
Juventus-Liverpool finale di Coppa dei campioni.
L’incontro di ricordo, a cui hanno partecipato
anche la presidente della Provincia Sonia
Masini, i tanti amici di Claudio e numerosi
sportivi, è avvenuto al monumento delle vittime
dell’Heysel, accanto allo stadio Mirabello in
via Matteotti. Vicino ai mazzi di fiori,
grappoli di bandiere - italiana, britannica,
belga, delle squadre della Juve, del Liverpool,
della Reggiana, dell’Inter e del Milan - in
segno di fratellanza e pace. "Ricordiamo le
vittime - ha aggiunto il sindaco Delrio - e non
dimentichiamo che quei gravi disordini, quella
violenza, nacquero da un senso di estraneità, di
emarginazione profonda, in cui probabilmente
versavano quei tifosi, ragazzi di Liverpool, una
città all’epoca afflitta da una grave crisi, da
una forte disoccupazione che li spingeva verso
una marginalità che loro stessi non volevano". E
ricordando Claudio Zavaroni, Delrio ha aggiunto:
"E’ un reggiano per esempio, come lo definisce
la mostra di Fotografia Europea 2010 a lui
dedicata. La sua vita, pur breve, è stata
straordinariamente feconda, piena di interesse e
partecipazione alla vita degli altri, generosa,
ricca di entusiasmo, pacifica. Sulle sue tracce,
nel suo ricordo che si mantiene vivo con
iniziative nate spontaneamente dalla comunità,
dall’associazione Amici di Claudio Zavaroni,
abbiamo lavorato insieme e continueremo a farlo,
con i suoi familiari e i suoi amici, per
ricordarlo e per uno sport come luogo di
educazione e pace". "La madre di Claudio - ha
detto la presidente Masini - non è sola nel
ricordo di un figlio così amato dalla sua città.
Claudio, che conobbi e apprezzai come fotografo
fra l’altro in occasione di una mostra
fotografica dedicata al nostro Appennino, era ed
è nella nostra viva memoria un reggiano aperto,
un giovane con la voglia sana di conquistare il
modo e di cambiarlo sempre in meglio. Oggi siamo
dunque testimoni di una speranza che si rinnova,
di una vitalità che si rinnova di generazione in
generazione, una tensione al miglioramento della
nostra società. Claudio è un esempio per i
giovani, per questo abbiamo dedicato alla sua
memoria la palestra della scuola che ha
frequentato, l’istituto agrario Zanelli".
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"Quella dell’Heysel -
ha aggiunto la presidente Masini - fu una
tragedia per tutta l’Europa. Nacque da una
conflittualità, in parte ancora presente, che
dobbiamo essere in grado di gestire e superare.
In questo senso, la memoria che facciamo oggi è
un invito forte a un’Europa unita e salda nei
valori di solidarietà e pace. Il futuro
dell’Europa, cioè di tutti noi, è nella pace.
Questo è il futuro che Claudio voleva". Fra le
persone che hanno ricordato Claudio Zavaroni,
Tolmino Menozzi, Enzo Cerlini, Giovanni Marconi,
Dante Maltesi, reggiano emigrato in Belgio e
individuò Claudio tra i morti dell’Heysel, e il
giornalista Roberto Fontanili. Maltesi ha
ricordato, con commozione, il riconoscimento di
Claudio, i contatti con il sindaco di Reggio in
quegli anni, Ugo Benassi e la toccante
accoglienza che Benassi preparò per l’arrivo
della salma di Claudio nella sua città.
Fontanili, collega e amico di Claudio, ha detto
fra l’altro: "Claudio era un uomo franco, vero,
sincero. Amava vivere e aggrediva la vita con
entusiasmo unico. Nel suo lavoro alla
associazione di agricoltori Cia aveva a che fare
con i contadini. Non era facile instaurare un
dialogo con loro, spesso gente schiva. Lui vi
riusciva sempre. Con la sua umanità, Claudio
sapeva trovare ed entrare in contatto con
l’umanità degli altri". La coincidenza con la
commemorazione delle vittime dell’Heysel
avvenuta oggi a Torino, ha impedito al
presidente della Juventus, Andrea Agnelli, di
essere presente a Reggio. Per testimoniare la
vicinanza della società juventina, Agnelli ha
inviato un messaggio che è stato letto durante
la commemorazione al Mirabello. La
commemorazione di oggi al monumento dell’Heysel
è stata promossa dalla Fondazione comunale per
lo sport e dal comitato "Per non dimenticare
Heysel" e patrocinata da Comune e Provincia di
Reggio Emilia, Coni, Figc, Lega dilettanti, Csi,
Uisp e Filef. Hanno aderito il gruppo tifosi
granata della Reggiana e di Juventus, Inter e
Milan.
Dopo l’apertura della mostra fotografica
"Claudio Zavaroni - Un reggiano per esempio"
(visitabile sino al 13 giugno nella Galleria
Parmeggiani) e l’intitolazione della palestra
dell’istituto Zanelli (entrambe promosse
dall’associazione "Amici di Claudio Zavaroni"),
con l’iniziativa di oggi si sono ricordate
insieme a Zavaroni tutte le persone e gli
sportivi vittime di una colpevole disattenzione
alla sicurezza negli stadi e del comportamento
incivile e violento ancora oggi diffuso in
luoghi che dovrebbero essere contenitori di
valori positivi. Il gruppo musicale Faber noster
ha eseguito canzoni di Fabrizio De André. E’
stata letta la poesia "Fermate gli orologi", di
Rimoux, a cura di "Nati per leggere". Poi, allo
stadio Mirabello, la partita commemorativa di
calcio giovanile. Le iniziative dedicate a
Claudio Zavaroni sono state realizzate con il
contributo di Progeo, Lega Coop di Reggio e Cia.
Fonte:
Reggio2000.it © 30 maggio 2010
Fotografie:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
*Nota Scontri Associazione Familiari Vittime Heysel
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A Reggio
Emilia un ricordo perenne
Invitata alla cerimonia che si è svolta nella
sede della Juventus, una rappresentanza dei
parenti delle vittime ha voluto sottolineare
l’impegno di Reggio Emilia, città natale di un
Claudio Zavaroni, uno dei morti di quella
tragica notte, al quale è stata intitolata la
palestra della scuola superiore che aveva
frequentato. A Reggio Emilia, in contemporanea
con Torino, si è svolta una commemorazione
davanti al monumento "Per non dimenticare
l’Heysel" dello scultore fiammingo Gido
Vanlessen che con le sue trentanove steli
ricorda il tragico evento. "Quest'anno ricorre
un quarto di secolo - ha ricordato Andrea
Mattioli del "Comitato Per Non Dimenticare Heysel" - ma la memoria non può affievolirsi.
Dopo una grande tragedia, più il ricordo è
condiviso e più è forte il monito che ne deriva
affinché sia di insegnamento per i giovani il
senso di responsabilità e non violenza, che
devono guidare le persone negli eventi dello
sport, ma anche nella vita. Attraverso il
ricordo dell'Heysel questi valori possono
restare nel tempo".
Fonte:
Juventus.com © 29 maggio 2010
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
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Reggio: sabato
commemorazione
dei caduti dell’Heysel e di
Claudio Zavaroni
Si concluderanno in una data cruciale per lo
sport e la vita sociale italiane le iniziative
in ricordo del fotografo reggiano Claudio
Zavaroni. A 25 anni dai fatti dell’Heysel, che
costarono la vita a 39 persone tra le quali il
28enne Zavaroni, sabato 29 maggio, alle ore
10.30, nel parco di fronte allo stadio Mirabello
(via Matteotti), la tragedia avvenuta nello
stadio belga lo stesso giorno del 1985 sarà
commemorata con un’iniziativa promossa da
Fondazione comunale per lo sport e comitato ‘Per
non dimenticare Heysel’ e patrocinata da Comune
di Reggio Emilia, Coni, Figc, Lega dilettanti,
Csi e Uisp. Dopo l’apertura della mostra
fotografica "Claudio Zavaroni - Un reggiano per
esempio" (visitabile sino al 13 giugno nella
Galleria Parmeggiani) e l’intitolazione della
palestra dell’istituto Zanelli (entrambe
promosse dall’associazione ‘Amici di Claudio
Zavaroni’), con questa iniziativa si ricordano
insieme a Zavaroni tutte le persone e gli
sportivi vittime di una colpevole disattenzione
alla sicurezza negli stadi e del comportamento
incivile e violento ancora oggi diffuso in
luoghi che dovrebbero essere contenitori di
valori positivi. Il punto di ritrovo della
commemorazione sarà il monumento dedicato ai
morti dell’Heysel e avverrà contemporaneamente a
un’analoga cerimonia che avrà luogo a Torino,
alla quale parteciperà un rappresentante dello
‘Juventus club Tricolore’ di Reggio Emilia.
Questa coincidenza non consentirà al presidente
della Juventus di essere presente all’iniziativa
di Reggio Emilia, ma Andrea Agnelli ha voluto
testimoniare la vicinanza della società al
comitato promotore e ai famigliari di Zavaroni
inviando un messaggio, che sarà letto nel corso
della cerimonia reggiana. All’iniziativa di
sabato 29 aderiscono il gruppo di tifosi
reggiani dei club granata e di Juventus, Inter e
Milan. Gli sportivi di tutti i club di calcio
sono invitati a partecipare con la sciarpa della
propria squadra, per simboleggiare l’unione
civile degli sportivi e dei tifosi nonviolenti.
Questo il programma della commemorazione, alla
quale parteciperanno autorità di Comune e
Provincia di Reggio Emilia: Sabato 29 maggio,
ore 10.30, monumento di fronte allo stadio
Mirabello Saluto dei promotori e omaggio
floreale al monumento - Autorità e personalità
presenti esporranno alcune considerazioni sul
significato della commemorazione, la
responsabilità nello sport, la passione civile e
non violenta - Lettura di messaggi - Inaugurazione
di una bacheca che illustra il monumento -
Ricordi degli amici di Claudio Zavaroni -
Esibizione del gruppo Faber noster, con canzoni
di Fabrizio De André - Lettura della poesia
"Fermate gli orologi" a cura di una lettrice di
"Nati per leggere" - Ore 11.00 Stadio Mirabello:
Partita commemorativa di calcio giovanile
(ingresso gratuito) - Le iniziative dedicate a
Claudio Zavaroni sono state realizzate con il
contributo di Progeo, Legacoop di Reggio e Cia.
Fonte:
Sassuolo2000.it © 27 maggio 2010
Fotografie:
Comitato Heysel Reggio Emilia ©
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