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Monumento Heysel
Parco
Matteotti
Reggio Emilia
1.06.2013 |
28° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Cerimonia
Pubblica di Commemorazione delle 39
Vittime |
A Cura del
Comitato Per Non Dimenticare Heysel |
Con la Partecipazione
dell'Amministrazione Comunale di Reggio
Emilia |
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Reggio Emilia
2/6/2013
In tanti per ricordare il fotografo
reggiano Zavaroni
e tutte le
vittime della tragedia dello stadio Heysel
Prima l’inno nazionale, poi gli omaggi floreali,
e ancora la lettura dei nomi dei defunti. E’
stata una cerimonia commovente quella tenutasi
ieri in memoria delle 39 persone che rimasero
uccise il 29 maggio 1985 allo stadio Heysel
durante la finale di Coppa dei Campioni
Juventus-Liverpool. Tra loro c’era anche il
fotografo reggiano Claudio Zavaroni. In tanti si
sono dati appuntamento in via Matteotti, di
fronte al monumento "Per non dimenticare
l’Heysel" per tenere alta la memoria di chi
perse la vita in quel tragico evento sportivo.
C’era anche la madre di Zavaroni. Insieme a lei
il presidente del Consiglio provinciale Gianluca
Chierici, il consigliere comunale Federico
Montanari e la presidente della Filef Laura
Salsi. L’iniziativa è stata organizzata dai
comitati "Per non dimenticare l'Heysel" e
Orgoglio Reggiano e ha il patrocinio di enti
pubblici e associazioni sportive di tutta la
provincia. Quella di ieri non voleva essere
soltanto una commemorazione, ma anche un momento
per ricordare l’importanza del valore della non
violenza nello sport.
Fonte:
Lanuovaprimapagina.it © 2 giugno 2013
Fotografie:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
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Heysel, per
non dimenticare
La Reggiana presente stamane alla
commemorazione della tragedia allo stadio di
Bruxelles del 1985, dove perirono 39 persone tra
cui il fotografo reggiano Claudio Zavaroni.
Bruxelles, stadio Heysel, 29 maggio 1985.
Ventotto anni dopo c'è chi non dimentica. Sono i
membri del comitato "Per non dimenticare
Heysel", che questa mattina, insieme a tanti
amici e gente comune, si sono ritrovati nei
pressi dello stadio Mirabello intorno al
monumento dedicato alle 39 vittime di quella
serata belga per l'ormai tradizionale cerimonia
di commemorazione. Una serata, quel 29 maggio di
ventotto anni fa, che doveva essere di festa per
la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e
Liverpool, ma che finì in una assurda tragedia
per tante famiglie, tra cui quella del fotografo
reggiano Claudio Zavaroni, allora 28enne, grande
appassionato di calcio, salito a Bruxelles per
seguire la partita insieme a tanti nostri
conterranei. L'opera del comitato "Per non
dimenticare Heysel" - che si occupa anche della
manutenzione del monumento, in passato vittima
anche di meschini vandalismi - merita la
simpatia e l'appoggio di tutti gli sportivi,
perché, al di là della passione per questi o
quei colori, con semplicità e umiltà mantiene
viva la memoria di una comunità su quella
tragedia e sulle immani ferite che ha lasciato e
ci ricorda quali sono i veri valori dello sport.
A.C. Reggiana 1919, presente alla cerimonia di
stamane con una propria delegazione, è vicina da
sempre agli amici del comitato "Per non
dimenticare Heysel" e li ringrazia per il loro
messaggio.
Fonte: Reggianacalcio.it © 1 giugno 2013
Video:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
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Messaggio del
Presidente della Juventus Football Club
ai comitati
organizzatori della cerimonia di Reggio Emilia
Torino, 30 maggio 2013 - Il 29 maggio 1985, 39
persone Innocenti perdevano la vita allo stadio
Heysel di Bruxelles. Quella che doveva essere
una serata di gioia e di sport si trasformava in
un incubo. Sono passati 28 anni, ma ancora oggi,
ripensare a quella notte lascia sgomenti. Da
allora, il 29 maggio è un giorno di dolore. La
Juventus non dimenticherà mai le vittime di
quella tragedia e vuole commemorare questo
giorno perché nessuno dimentichi e perché una
simile follia non accada mai più. A nome della
Juventus desidero ringraziare il Comitato "Per
non dimenticare Heysel" per l'impegno con cui,
ogni anno, celebra la memoria delle vittime. La
Juventus vi sarà sempre vicina, perché II loro
ricordo è sempre vivo nel nostri cuori e in
quelli di tutti gli juventini.
Andrea
Agnelli
Fonte:
Comitato Heysel Reggio Emilia © 1 giugno
2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
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"Heysel"
di Stefano Reggiani
Anche il cielo quel giorno avrebbe dovuto fare
qualcosa. Eppure non ha mosso un dito come fa lo
spazio nero che sta sopra di lui. C’era un
bambino di undici anni che teneva per mano papà,
gli aveva detto che quello era stato il viaggio
più bello di tutta la sua vita e nessuno ha
mosso un dito. Perché quando il gioco si fa duro
nessuno si fa carico del peso, meglio piangere
col senno di poi. Io, avrei voluto fare qualcosa
ma mio padre ha spento la tivù e mi ha
raccontato una storiella per farmi dimenticare
che là, si stava solo giocando. C’erano altri
cuori là a tifare, mossi dalla passione,
schiacciati dal macigno di un’incomprensibile
follia e nessuno ha mosso un dito. E noi figli
del "col senno di poi" che ora ricordiamo quel
fardello e 39 angeli che sono chissà dove
teniamo accesa la memoria come un faro per i
marinai che immersi nelle intemperie della vita
si dimenticano che in fondo è tutto solo una
partita.
Fonte:
Comitato Heysel Reggio Emilia
© 1 giugno 2013
Fotografie:
Stefano Reggiani
© Comitato Heysel Reggio Emilia
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Commemorazione, una giornata particolare
Comincio sempre due,
tre mesi prima, i preparativi. Scrivo, prendo
nota, informo, preparo la pagina, e man mano che
vado avanti il mio tavolino da lavoro si riempie
di post-it, non devo dimenticare nessuno,
scrivere di persona a tutti. Anche di notte,
quante volte mi alzo per buttar giù un pensiero,
perché tutto dev'essere pronto per quel giorno
della memoria. La scaletta con tutti i punti in
evidenza. Di solito la commemorazione la si fa
di sabato, il più vicino possibile alla data
della tragedia del 29 Maggio, cosi è meno
dispersiva, c'è più partecipazione, anche se
tanti amici lo so, lavorano. Quest'anno in tanti
mi hanno promesso di esserci e così è stato, c'è
chi verrà per la prima volta, c'è chi per la
prima volta vedrà il nostro monumento da vicino,
l'emozione è tanta.
I giorni passano e ci si avvicina al
giorno per me più importante dell'anno, la
Commemorazione dei 39 angeli. L'erba dev'essere
tagliata, tutto intorno pulito, andiamo a
controllare un giorno sì e l'altro pure, si
pulisce pure la bacheca, perché quel giorno
tutto deve essere splendente. L'adrenalina sale
perché tutto è pronto oramai. Amici che verranno
in treno vogliono sapere come arrivare davanti
al monumento, se dista molto dalla stazione
ferroviaria, a piedi siamo ad un quarto d'ora, e
poi basta chiedere stadio Mirabello ed è fatta.
La sera prima non riesco a chiudere l'occhio,
alle sette sono già in piedi, la macchina
carica, le bandiere, frigo per il rinfresco, la
mia preziosa scaletta, tutto è pronto e anche
io. Ultima cosa, vestire la maglietta del
Comitato Per Non Dimenticare Heysel, un’ultima
occhiata allo specchio, un po’ di rossetto e
via. Sono la prima arrivare, Rossano è andato a
comprare i giornali locali. Comincio a
scaricare, non ho fretta, sono tranquilla
adesso, tutto andrà bene, come programmato.
Arriva l'omaggio floreale da Torino, Juventus
FC, e molti altri fiori. Molti amici presenti,
stringi le mani, abbracci, amici che rivedo con
piacere altri che conoscerò. Adesso tutto è
pronto. La Commemorazione abbia inizio. Perché
la memoria non si cancella, si custodisce nel
cuore. Giulia e Rossano
Fonte:
Comitato Heysel Reggio Emilia © 28
maggio 2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
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