|
Impianto Sportivo
di
Strada Vignotto 27
Moncalieri
(TO)
13.05.2018 |
33° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Cerimonia d'Intitolazione Impianto Sportivo a
Domenico Russo |
A Cura dell'Amministrazione
Comunale della Città di Moncalieri |
Con la Speciale Partecipazione
di Tiziana Fecchio |
e del Comitato "Per Non
Dimenticare Heysel"
di Reggio Emilia |
|
|
|
|
MONCALIERI -
Il campo sportivo del Vignotto intitolato a una
vittima dell'Heysel
Domenico Russo
morì nella tragica notte del 29 maggio 1985
durante la finale di Coppa Campioni tra Juventus
e Liverpool. Era membro del locale club
bianconero: da oggi il campo a Borgo San Pietro
ha il suo nome.
Dalla giornata di
domenica, il campo sportivo del Vignotto, a
Moncalieri, ha un nuovo nome: Domenico Russo,
membro del club locale della Juventus e morto
nella tragedia dell’Heysel nel 1985. Presenti
all’evento l’amministrazione comunale, con il
sindaco Paolo Montagna a fare gli onori di casa,
il comitato in memoria delle vittime della
tragedia e i rappresentanti del Fan Club
Juventus di Moncalieri. Sciarpe bianconere e
sciarpe granata, insieme, si sono abbracciate
nel ricordo di questo giovane moncalierese, tra
le 39 vittime della tragedia dell’Heysel. "Lo
avevamo promesso - spiega il sindaco, Paolo
Montagna - il 29 maggio del 2015, nel 30esimo
anniversario di quella notte terribile, rendiamo
omaggio alla storia di questo ragazzo, e lo
abbiamo fatto anche per guardare avanti,
affinché altri ragazzi possano leggere e
ricordare, vicino al suo nome, i veri valori
dello sport".
Fonte:
Torinosud.it © 15 maggio 2018
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia © Famiglia Russo ©
Video:
Comune di Moncalieri ©
|
Per Domenico
Russo, Moncalierese
"Ci siamo ritrovati in
tanti, nel pomeriggio di ieri, alla cerimonia di
intitolazione dell’impianto sportivo Vignotto a
Domenico Russo. Sciarpe bianconere e sciarpe
granata, insieme, nel ricordo di questo giovane
moncalierese, tra le 39 vittime della tragedia
dell’Heysel. Lo avevamo promesso, il 29 maggio
del 2015, nel 30° anniversario di quella notte
terribile. Lo abbiamo scelto per rendere omaggio
alla storia di questo ragazzo, e lo abbiamo
fatto anche per guardare avanti, affinché su
quella targa altri ragazzi possano leggere e
ricordare, vicino al suo nome, i veri valori
dello sport".
Fonte:
Domenico Montagna (Sindaco di
Moncalieri) © 14 maggio 2018
Fotografia:
Famiglia Russo ©
|
|
|
Moncalieri dedica un
impianto a Domenico
Russo, giovane vittima
della tragedia dell’Heysel
Il sindaco Montagna:
"Lo avevamo promesso, il 29 maggio del 2015, nel
30° anniversario di quella notte terribile. Lo
abbiamo fatto per rendere omaggio alla storia di
questo ragazzo e alla sua famiglia".
MONCALIERI - La Città
di Moncalieri ha dedicato l’impianto sportivo di
strada Vignotto a Domenico Russo, giovane
moncalierese vittima della tragedia dell’Heysel
avvenuta il 29 maggio del 1985 quando la giovane
vittima aveva appena 26 anni. Alla cerimonia di
intitolazione hanno partecipato anche lo
Juventus Fan Club, di cui Domenico era socio, e
il Toro Club "Valentino Mazzola" di Moncalieri,
mettendo in scena un bellissimo gemellaggio
della memoria.
ANDREA AGNELLI
- In modo indiretto ha
partecipato anche Andrea Agnelli con una lettera
inviata al sindaco di Moncalieri, Paolo
Montagna: "Il 29 maggio rappresenta per il
popolo bianconero una data da commemorare, nel
ricordo delle 39 vittime, in quella che avrebbe
dovuto essere una serata di festa e di sport, ma
che si è tristemente tramutata nella tragedia
dello stadio Heysel", ha scritto il presidente
della società bianconera, "sono passati tanti
anni, ma il ricordo è sempre vivo in ognuno di
noi, juventini e non, ed è importante rinnovare
questa memoria affinché nessuno dimentichi e per
evitare che simili tragedie possano accadere
nuovamente. Con questo mio pensiero voglio
essere vicino, a titolo personale e in
rappresentanza della Juventus, alla famiglia di
Domenico Russo e rivolgere a Lei un
ringraziamento per l’impegno e la sensibilità
dimostrata portando avanti la memoria di chi
purtroppo ha perso la vita in quella tragica
giornata".
LA MOGLIE DI DOMENICO -
Presente anche la moglie di Domenico Russo,
Tiziana, che all’epoca era in attesa del loro
primo figlio che nacque nell’agosto successivo e
che lei scelse di chiamare Domenico proprio in
memoria del padre. "Lo avevamo promesso, il 29
maggio del 2015, nel 30° anniversario di quella
notte terribile", ha commentato il sindaco
Montagna, "lo abbiamo fatto per rendere omaggio
alla storia di questo ragazzo e alla sua
famiglia, e anche per guardare avanti, affinché
su questa targa altri ragazzi possano leggere e
ricordare, insieme al nome di Domenico Russo, i
veri valori dello sport".
Fonte: Torino.diariodelweb.it © 14 maggio 2018
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia ©
|
|
|
Moncalieri,
intitolato il campo sportivo a Domenico Russo
Per non
dimenticare la tragedia dell'Heysel
Presente la
vedova Tiziana, che ha dato al figlio il nome
del padre che non ha mai conosciuto, perché
perito nella tragedia del 29 maggio 1985. La
lettera di Andrea Agnelli e il bellissimo
gemellaggio tra tifosi bianconeri e granata.
Nel nome del padre.
Che non ha mai conosciuto, complice la tragedia
dell'Heysel, che il 29 maggio 1985 costò la vita
a 39 persone, prima della finale di Coppa dei
Campioni tra Juve e Liverpool. Nel tardo
pomeriggio di ieri, domenica 13 maggio, a
Moncalieri è stato intitolato il campo sportivo
a Domenico Russo, uno dei tifosi bianconeri che
33 anni fa erano partiti per il Belgio per
assistere a una partita di calcio e non sono mai
tornati dalle loro famiglie. Domenico era di
Moncalieri e ad attenderlo in Italia c'era una
moglie in dolce attesa: il bambino che sarebbe
nato poco dopo non avrebbe mai potuto conoscere
suo padre, per questo la signora Russo decise di
chiamare Domenico il piccolo che aveva in
grembo. Per iniziativa di Davide Guida
(collaboratore del sindaco Paolo Montagna) e di
Giuseppe Messina, si è arrivati a intitolare a
Domenico Russo il campo sportivo di Moncalieri,
una iniziativa doverosa, proprio nei giorni che
precedono il 33esimo anniversario della tragedia
di Bruxelles. Il fatto da sottolineare è che
anche la società Juventus ha "sponsorizzato"
l'iniziativa, con una bella lettera del
presidente Andrea Agnelli: "Oggi (ieri per chi
legge, NdR) purtroppo, a causa degli impegni
sportivi, non sarà possibile per noi partecipare
all'intitolazione dell'impianto sportivo del
comune di Moncalieri, ma con questo mio pensiero
voglio essere vicino, a titolo personale e in
rappresentanza della Juventus, alla famiglia di
Domenico Rosso e rivolgere a Lei un
ringraziamento per l'impegno e la sensibilità
dimostrata, portando avanti la memoria di chi
purtroppo ha perso la vita in quella tragica
giornata". Alla cerimonia era presente la
vedova, signora Tiziana, ma soprattutto c'erano,
oltre ai tifosi bianconeri, anche i
rappresentanti del Toro Club Moncalieri. Perché
di fronte a certe tragedie non ci sono colori o
bandiere che dividono. I granata piangono i
caduti di Superga (oltre a Meroni e Ferrini),
quelli bianconeri i tifosi morti all'Heysel
(oltre a Gaetano Scirea). Basta striscioni
vergognosi e cori beceri allo stadio, di fronte
alla morte ci vuole rispetto e cordoglio. Per
questo, è giusto sottolineare quanto si è visto
ieri a Moncalieri, come testimoniano le foto che
corredano questo articolo. Lo sport sa anche
unire, non solo dividere.
Fonte:
Torinoggi.it © 14 maggio 2018
Video:
Comune di Moncalieri ©
|
|
|
Tiziana,
moglie di Domenico Russo: al marito sarà
dedicato il campo di Moncalieri
"Noi,
dimenticati dopo la tragedia dell’Heysel"
di Massimo
Massenzio
"Intitolare il campo
sportivo a Domenico è un gesto bellissimo. Uno
dei pochi in questi 33 anni in cui si è cercato
più di dimenticare che di ricordare". Seduta al
tavolo della sua cucina Tiziana Fecchio sfoglia
i vecchi album e non riesce a trattenere la
commozione quando compaiono le foto di suo
marito, morto a 26 anni allo stadio Heysel di
Bruxelles, prima della finale di Coppa dei
Campioni, Juventus-Liverpool. Da domenica
l'impianto del Vignotto, a Moncalieri, porterà
il nome di Domenico Russo e sarà il primo campo
da calcio in Italia dedicato a una delle 39
vittime dell'Heysel.
(NdR: non è il primo e
speriamo neanche l’ultimo) "Apprezzo tantissimo
la decisione del Comune di Moncalieri e mi
auguro che qualcuno colga questo messaggio.
Comprendo che non sia facile ricordare uno
stadio inadeguato, una finale che non si sarebbe
dovuta giocare e una coppa ancora più difficile
da festeggiare. Però per noi, per i famigliari
di quelle 39 persone uccise, una maggiore
vicinanza sarebbe stata importante. Piccoli
gesti, ma magari ripetuti ogni 29 maggio, da
parte della società Juventus e anche del Comune
di Torino. Ci saremmo sentiti meno soli". Quella
tragica sera Tiziana era davanti alla
televisione: "Ma non avevo capito bene che cosa
stesse succedendo. Domenico non era un tifoso
sfegatato. Non riusciva a trovare i biglietti e
poi, due giorni prima della partita, si
materializzarono quei posti nel settore Z. Ho
saputo della sua morte dal telegiornale".
Tiziana era al quinto mese di gravidanza e 3
mesi e mezzo dopo è nato il figlio Domenico: "Si
sarebbe dovuto chiamare Adriano, ma poi abbiamo
deciso diversamente. È cresciuto senza conoscere
suo padre e non mi ha mai chiesto troppe
informazioni per non farmi rivivere quei
momenti. Solo in occasione del trentennale" ha
fatto una vera e propria full immersion. Ma poi
è ritornato alla sua vita, in Veneto, con i suoi
tre splendidi figli". A Tiziana sono rimaste
decine di fotografie che la ritraggono con suo
marito. Domenico sorrideva sempre: "Amava la
vita, lo sport e i bambini. E non è riuscito a
vedere nascere il suo".
Fonte:
Il
Corriere della Sera © 11 maggio 2018
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia ©
|
|
|
La storia
Centro
sportivo per non dimenticare l'Heysel
di Massimo
Massenzio
A Moncalieri
il primo impianto dedicato a una delle vittime,
Domenico Russo.
MONCALIERI -
Cancellare il dolore per la morte assurda di un
ragazzo di 26 anni non è possibile, ma si può
tentare di rimarginare una ferita che da 33 anni
continua ad essere aperta. Il Comune di
Moncalieri ha deciso di provarci, intitolando a
Domenico Russo il campo sportivo del Vignotto.
Domenico era un giovane elettricista, un grande
tifoso juventino e la sera del 29 maggio 1985
era sugli spalti dello stadio Heysel di
Bruxelles per assistere alla finale di Coppa dei
Campioni. Era partito carico di speranze con un
pullman dello Juventus Club Moncalieri, ma il
destino gli aveva assegnato un posto nel settore
Z. E così rientrò in Italia solo alcuni giorni
dopo, a bordo di un C130 dell'aeronautica
militare, in una bara avvolta dal tricolore.
Domenica pomeriggio, per la prima volta in
Italia, un impianto sportivo verrà intitolato a
una singola vittima dell'Heysel
(NdR: non è il primo e
speriamo neanche l’ultimo). L'idea non l'ha
avuta un tifoso bianconero sfegatato, ma un
milanista doc come Davide Guida, il capo di
gabinetto del sindaco Paolo Montagna che, alcuni
mesi fa, aveva inoltrato la richiesta in
prefettura ed è finalmente riuscito a ottenere
il via libera. Alle 18, a poche ore dalla
partita che potrebbe assegnare lo scudetto alla
Juventus, verrà scoperta la targa che ricorderà
per sempre quel ragazzo riccioluto e sorridente
che non ha mai conosciuto il figlio, nato tre
mesi dopo la sua morte. Dare il nome di Domenico
all'impianto del Vignotto per Moncalieri ha un
significato profondo: "Non ci limiteremo al
ricordo di un nostro concittadino scomparso -
assicura l'assessore allo Sport Davide Messina -
Vogliamo che il campo Domenico Russo diventi un
esempio per tutti i giovani. Questa
intitolazione deve avere un valore educativo e
far capire che lo sport significa vita,
divertimento e allegria". Alla cerimonia sarà
presente la vedova di Russo, Tiziana Fecchio,
che il 29 maggio 1985 era davanti alla
televisione, mentre dal Belgio arrivavano le
drammatiche immagini degli scontri con gli
hooligans inglesi. Era al sesto mese di
gravidanza e portava in grembo il figlio che ha
poi chiamato Domenico, come l'amato marito.
Assieme a lei ci saranno anche rappresentanti
dello Juventus Club di Moncalieri e
l'Associazione Nazionale Vittime dell'Heysel per
un momento toccante, atteso da 33 anni. Tanti,
forse troppi: "Gli uomini non hanno disposizione
il tempo alle spalle, ma solo quello che hanno
davanti - conclude il primo cittadino Paolo
Montagna - E da qui vogliamo partire per
coltivare il nostro sogno: nessuno deve più
morire per una partita di calcio".
Fonte:
Il Corriere della Sera © 10 maggio 2018
Fotografia:
Torinoggi.it ©
|
|
|
Domenica
l'intitolazione alla vittima dell'Heysel
Una festa al
Vignotto in memoria di Russo
MONCALIERI - Sarà una
giornata di festa domenica 13 maggio in via
Vico, al campo del Vignotto. Alle 18 si svolgerà
l'intitolazione ufficiale dell'impianto a
Domenico Russo, una delle 39 vittime italiane
dell'Heysel, a conclusione di una giornata che
vedrà andare in scena anche l'ultima partita del
campionato di terza categoria dello Sporting San
Pietro, attualmente secondo in classifica,
contro l'Excelsius. Dopo la gara, alle 18, la
cerimonia di intitolazione del campo a Domenico
Russo, il tifoso bianconero morto nella calca
dell'Heysel in quella terribile finale di Coppia
Campioni del 1985. Domenico Russo era nato a
Vittoria, in provincia di Ragusa, il 25 aprile
1959. A Moncalieri aveva costruito la sua vita
e, da sportivo e grande tifoso della Juventus,
aveva deciso di andare a vedere quella tragica
finale in Belgio: Juventus -Liverpool. La sera
del 29 maggio 1985 morì in diretta televisiva;
vittima della strage nel settore Z dello stadio
Heysel di Bruxelles. Domenico Russo, faceva
l'elettricista, è stata una delle 39 vittime, di
cui 32 italiane, di quella notte. Aveva 26 anni,
ed ha lasciato la moglie Tiziana, incinta di
cinque mesi. Quel figlio nato pochi mesi dopo e
che oggi porta il nome del padre mai conosciuto.
"Come Club saremo presenti - dice il presidente
dello Juventus club cittadino Marino Briccarello
- in questi anni non abbiamo mai dimenticato
cosa successe quella notte. In passato abbiamo
organizzato un torneo in sua memoria,
appuntamento che riproporremo coinvolgendo le
società calcistiche di Moncalieri". Alla
cerimonia saranno presenti alcuni rappresentanti
della Juventus, anche se purtroppo non potranno
esserci dei calciatori, impegnati nell'ultima di
campionato a Roma, oltre all'associazione delle
vittime dell'Heysel
(NdR: Comitato Per Non Dimenticare Heysel di Reggio Emilia). In tutta
Italia, e non solo, le vittime di questa strage
sono state ricordate attraverso commemorazioni,
con targhe ricordo e con l'intitolazione di
luoghi pubblici. A Moncalieri, il 14 giugno 2015
si è svolto il primo torneo di calcio
organizzato dallo Juventus Club di Moncalieri
dedicato a Domenico Russo. Ora il suo nome verrà
per sempre legato al calcio, a quella passione
che gli è costata la vita.
Fonte:
Il Mercoledì © 9 maggio 2018
Fotografia:
Il Corriere della Sera ©
|
L'impianto di
S. Maria intitolato a Giacomelli
Il Vignotto
dedicato alla vittima dell'Heysel
MONCALIERI - Il comune
di Moncalieri ha deciso di ricordare due uomini
di sport, dedicandogli un impianto sportivo. Un
educatore ed un tifoso, l'uomo che ha portato il
rugby a Moncalieri e l'appassionato juventino
che ha perso la vita nella tragedia dell'Heysel,
quella terribile finale di Coppa Campioni in cui
morirono 39 persone. La decisione, per la
verità, era già stata presa due anni fa, con una
delibera di giunta. Ora sono state fissate le
date delle due intitolazioni. Si partirà
domenica 13 maggio alle ore 18 quando sarà
dedicato a Domenico Russo il centro sportivo di
strada Vignotto 17. Una settimana dopo, sabato
17, alle ore 15.30, il campo di via Saluzzo di
Santa Maria sarà invece intitolato a Glauco
Giacomelli, anima e fondatore del Moncalieri
Rugby. Due momenti entrambi di grande commozione
per ricordare due uomini che in maniera diversa
hanno lasciato un grande vuoto dietro di sé.
Domenico Russo era nato a Vittoria, in provincia
di Ragusa, il 25 aprile 1959. A Moncalieri aveva
costruito la sua vita e, da sportivo e grande
tifoso della Juventus, aveva deciso di andare a
vedere quella tragica finale in Belgio:
Juventus-Liverpool. La sera del 29 maggio 1985
morì in diretta televisiva in una notte
terribile. Vittima della strage nel settore Z
dello stadio Heysel di Bruxelles, Domenico Russo
è una delle 39 vittime, di cui 32 italiane, di
quella notte. Muore a 26 anni, lasciando la
moglie incinta. In tutta Italia, e non solo, le
vittime della strage dell’Heysel sono state
ricordate attraverso commemorazioni, con targhe
di ricordo e con l'intitolazione di luoghi
pubblici. A Moncalieri, il 14 giugno 2015 si è
svolto il primo torneo di calcio organizzato
dallo Juventus Club di Moncalieri dedicato a
Domenico Russo. Ora il suo nome verrà per sempre
legato al calcio, a quella sua passione che gli
è costata la vita. A Santa Maria si ricorderà
invece Glauco Giacomelli, un educatore più che
un insegnante. Professore di educazione fisica
alle medie, luogo dove ha potuto mettere in atto
i suoi insegnamenti, ex atleta ha fatto nascere
in città l'amore per la palla ovale, sport che
lo ha accompagnato per tutta la sua vita. Grazie
alla sua ostinazione ha creato quel campo in cui
oggi giocano centinaia di ragazzi. Era il 2005
quando intraprese questo percorso per realizzare
una società partendo da attività all'interno
delle scuole in orario extra scolastico e
principalmente per gli studenti della Scuola
Principessa Clotilde. L'anno dopo nasce l'A.S.D.
Moncalieri Rugby, pone la prima pietra di
numerosi lavori che permettono la trasformazione
di un terreno trascurato ed abbandonato in un
vero e proprio campo da gioco. Passionario in
tutto, anche da assessore, prima per l'Ambiente
e in seguito alle Politiche Sociali, Giacomelli
era nato a Torino il 20 gennaio 1950 ed è morto
il 13 maggio 2014.
Fonte:
Il
Mercoledì © 2 maggio 2018
Fotografie:
Il Mercoledì © Famiglia Russo ©
|
|
|