Privacy Policy Cookie Policy
CHERASCO 29-05-2021
www.saladellamemoriaheysel.it   Sala della Memoria Heysel   Museo Virtuale Multimediale
Cerimonia Cherasco 29.05.2021
   Cerimonie di Cherasco  39 Angeli  In Memoriam  Quelli di Via Filadelfia  Lo Stadio Heysel  
Monumento alle Vittime Heysel Cherasco (CN) 29.05.2021
36° Anniversario Strage Stadio Heysel Bruxelles
Cerimonia Pubblica di Commemorazione delle 39 Vittime
A Cura dell'Associazione Culturale Quelli di... Via Filadelfia
Con la Partecipazione dell'Amministrazione Comunale di Cherasco
Associazione Familiari Vittime Heysel Juventus Football Club
 

Il Valore della Vita

di Beppe Franzo

"Mai come in questi periodi ci si interroga sul valore della vita. Per associarmi alle parole del reverendo, che ringrazio, prendo a prestito una frase di Gesù: "Chi vuole salvare la propria vita la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà". In quel lontano 29 maggio 1985, nel pieno di un’immane tragedia che costò la vita a 39 persone innocenti, non mancò un gesto di piena adesione a quell’esortazione evangelica. Roberto Lorentini era già salvo sulla pista d’atletica, dopo la carica omicida degli inglesi. Era un medico aretino di 31 anni, padre di due bambini. Quando vide delle mani dimenarsi sugli spalti, che per grandezza potevano essere quelle dei suoi figli, si ributtò nella mischia per salvare quel bambino, probabilmente Andrea Casula. Morì, travolto da una seconda carica degli hooligans, quando stava praticando la respirazione artificiale al piccolo. Non esitò un attimo a mettere a repentaglio la sua vita per gli altri.

L’Heysel, da sempre associato alla morte e alla violenza, diviene, con quel gesto, un simbolo di speranza, di amore verso il prossimo, estremizzato fino alla perdita della propria vita. Nell’ora presente, quando ovunque trapelano notizie di morti, a causa dell’infezione del virus e in taluni frangenti si vede il panico nell’assoluta ricerca di salvare la propria vita, sia monito quella corsa di Roberto Lorentini sugli spalti. Corsa protesa nella più intima adesione a quel giuramento d’Ippocrate che imponeva di prestare assistenza d’urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisognasse. Morì, da medico, servendo gli altri fino all’ultimo. Sacrificio riconosciuto con la medaglia d’argento al valore civile. Il figlio Andrea, attuale Presidente dell’Associazione dei Famigliari delle Vittime, ebbe a dire: "Questo è un giorno che non sarà mai uguale agli altri. Un giorno nel quale ogni anno mi chiedo perché è potuto accadere. Cerchi di distrarti, di pensare ad altro ma non ce la fai. Poi torni a casa e vedi quella medaglia. E l’orgoglio prevale sulla rabbia e il dolore. L’orgoglio di essere tuo figlio".

Cherasco, ospitando questo monumento alle 39 Vittime, non avendo nessun concittadino tra le stesse, rende un tributo impagabile alla Memoria dell’Heysel. Memoria che si tramanda di padre in figlio. Memoria che si spoglia del faziosismo calcistico e del tifo per assurgere a memoria collettiva, di un intero popolo: spirito nazionale. Compete a noi il gravoso ma imprescindibile compito di tramandare il ricordo, di divulgare la veridicità storica, chiamando con il giusto nome gli assassini ma non dimenticando il pressapochismo, l’ipocrisia e l’indifferenza dell’UEFA, colpevole, con la propria negligenza, al pari di quelle immonde bestie. La frase si Sant’Agostino, lì incisa, sintetizza il nostro operato ed esterna il nostro intimo sentire: "Coloro che amiamo e che abbiamo perduto, non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo". Grazie al Sindaco e alle istituzioni locali per la loro presenza; grazie al reverendo padre per le sue preghiere e grazie a tutti coloro che con la loro partecipazione conservano il ricordo. Grazie infine a Marco, Paolo e Federico, il presidio locale che cura il monumento a nome della nostra Associazione "Quelli di … Via Filadelfia" che mi onoro oggi di rappresentare". Fonte: Associazione Quelli di… Via Filadelfia © 29 maggio 2021 (Testo ©  Fotografia © Video)



36° Cherasco 2021

Al monumento di Cherasco si ricorda la tragedia dello stadio Heysel

CHERASCO - Domani, sabato 29 maggio, l’associazione Quelli di via Filadelfia con il patrocinio della città di Cherasco ha organizzato la cerimonia annuale per ricordare le vittime dello stadio Heysel di Bruxelles, una tragedia collettiva avvenuta prima della finale di Coppa Campioni Juventus-Liverpool del 29 maggio 1985. Al monumento di Cherasco si ricorda la tragedia dello stadio Heysel. Il ritrovo è fissato per le ore 18, presso il monumento costruito cinque anni fa per ricordare le 39 persone partite alla volta della capitale belga per assistere a una partita di calcio e mai più tornate. L’invito degli organizzatori è di evitare ogni forma di assembramento, mantenendo la distanza di sicurezza e il rispetto delle norme sanitarie anti Covid. C.L. Fonte: Gazzettadalba.it © 28 Maggio 2021 Fotografie: Associazione Quelli di… Via Filadelfia ©

 

Vittime dell'Heysel: la Regione istituisce il giorno in memoria

CHERASCO - Il ricordo delle vittime dello stadio Heysel di Bruxelles diventa ufficialmente un giorno della memoria, il 29 maggio, istituito con emendamento alla legge regionale 23/2020, per volontà della Giunta piemontese guidata da Alberto Cirio. In quel giorno del 1985 si registrarono 39 vittime tra i tifosi, prima della finale di Coppa campioni tra Juventus e Liverpool. A Cherasco è motivo di soddisfazione, perché già nel 2016 venne inaugurato un monumento per ricordare questa tragedia. Promotrice dell'iniziativa fu l'associazione di tifosi bianconeri Quelli... di via Filadelfia. "Nessuno muore veramente se vive nel cuore di chi resta, per sempre" è la frase incisa nella costruzione, formata da tre gradini, sormontata da un +39. Un impegno che il popolo calcistico, soprattutto della Vecchia signora, vede così riconosciuto anche dalle istituzioni regionali. Marco Bogetti, di Quelli di... Via Filadelfia, commenta: "Con il presidente Beppe Franzo per anni abbiamo promosso manifestazioni, mostre ed eventi per sensibilizzare e informare la gente su quanto accadde. Assieme a Paolo Monchio, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, abbiamo eretto il primo monumento in Piemonte dedicato ai 39 angeli, cui ne seguirono altri. Ciò contribuì enormemente a risvegliare la coscienza collettiva, al punto che anche la Juventus Fc, così come le istituzioni, iniziarono a coltivarne il ricordo. Grazie all'impegno profuso dal governatore Alberto Cirio siamo arrivati quest'anno all'ufficializzazione di tale data. Anche quest'anno, Covid19 permettendo, il 29 maggio commemoreremo le vittime". E.L. Fonte: Gazzetta d’Alba © 17 febbraio 2021 Fotografie: Associazione Quelli di… Via Filadelfia ©

Museo Virtuale Multimediale © Domenico Laudadio Copyrights 2009 (All rights reserved)