Smonumentando
Nel ricordo
della tragedia dell'Heysel
di Silvano
Bertaina
Il monumento
si trova nel "Giardino della Madonnina" di
Cherasco. Ricorda le gradinate di uno stadio e
la scritta è dedicata ai famigliari di quelle
persone che persero la vita. La più giovane
aveva 10 anni.
Nel
"Giardino della Madonnina", a pochi metri
dall'Arco del Belvedere di Cherasco, fu
inaugurato nell'aprile del 2016 uno dei primi
monumenti in Italia dedicati alle vittime
dell'Heysel. A proporre l'iniziativa al Comune
delle Paci furono due cittadini e tifosi
juventini, Paolo Monchio e Marco Bogetti. Siamo
a pochi giorni dal 29 maggio, 37° anniversario
di quella notte che sconvolse il mondo del
calcio e mise a nudo i limiti della prevenzione
e della sicurezza durante i grandi eventi
sportivi, e non solo. È Paolo Monchi a
raccontare: "Ci sembrava che nel tempo questa
tragedia fosse dimenticata, quasi rimossa dalla
memoria, anche dalla stessa Società bianconera.
Al Comune proponemmo di dedicare alle 39
vittime, una strada o un luogo pubblico, ma si
trovò una soluzione migliore. Coinvolgemmo
l'associazione "Quelli di via Filadelfia" e
grazie al lavoro dei volontari e di imprese
locali, si costruì un monumento significativo.
Siamo contenti che la nostra iniziativa
contribuì a favorire la nascita di progetti
simili in molte parti d'Italia". Il manufatto
ricorda le gradinate di uno stadio e la scritta
"Nessuno muore veramente se vive nel cuore di
chi resta, per sempre" è dedicata ai famigliari
di quelle persone che partirono per assistere ad
una partita di calcio e si trovarono in una
situazione paradossale, inimmaginabile e fatale.
Non si può nemmeno parlare di disgrazia. I fatti
raccontano di superficialità, inefficienza e
impreparazione delle forze di sicurezza belghe e
della brutalità degli hooligans: quelle furono
le vere cause della strage, che milioni di
telespettatori intuirono durante la diretta Tv,
interrotta da alcune emittenti, non dalla Rai.
Ricordiamo due vittime. La più giovane aveva 10
anni, si chiamava Andrea. La più anziana,
Barbara Lusci, aveva 58 anni. Invito a leggere
"Quella notte all'Heysel, di Emilio Targia, con
postfazione di Antonio Cabrini (Sperling
& Kupfer).
Fonte: La Stampa (Edizione Cuneo) © 19 maggio
2022
Fotografie:
Associazione Quelli di...
Via Filadelfia
©
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