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Palazzetto
dello Sport "Le Caselle"
Arezzo
27.10.2007 |
22° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Cerimonia d'Intitolazione di Piazzale
"Giusy Conti" |
A Cura
dell'Amministrazione Comunale di Arezzo |
Con la Speciale Partecipazione
del Comitato "R. Lorentini - G.
Conti" |
e la Straordinaria Partecipazione di Paolo Rossi (Pallone
d'Oro 1982) |
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Piazzale Giusy
Conti al Palacaselle
Sabato 27 ottobre si è
tenuta la cerimonia di intitolazione del
piazzale del Palacaselle a Giusy Conti, alla
cerimonia ha partecipato anche il Campione del
Mondo Paolo Rossi che ci ha rilasciato una
sincera breve intervista che potrete veder ed
ascoltare su www.youtube nei nostri abituali
canali "libericittadini" e "superottoscio".
Abbiamo ricevuto, insieme al Consigliere
Comunale Pilade Nofri, molte congratulazioni per
l'idea di realizzare un monumento contro la
violenza nello sport da posizionare nel piazzale
dello stadio Comunale, passiamo ovviamente le
sincere congratulazioni alle libere cittadine e
ai liberi cittadini che ci hanno sollecitato nel
formulare il progetto. Progetto che prosegue
senza indugi e che sarà realizzato con la
massima attenzione e cura unendo la tragedia
dell'Heysel, la scomparsa dei due aretini e di
tutti gli altri sportivi rimasti uccisi da una
violenza che pare non avere mai fine, ed è per
questo che la realizzazione del monumento è una
ulteriore prova di civiltà, tra l'altro non a
carico dell'Amministrazione Comunale, e non in
contrapposizione all'intitolazione dei due
piazzali alle due vittime aretine, Conti-Lorentini,
che per noi rimarrà un cognome per sempre unito
per l'eternità.
Fonte:
Comunicato di Fabio Fioroni (Comitato MIRSIA) ©
29 ottobre 2007
Fotografie: Youtube ©
Video: Superottoscio ©
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Inaugurata alle
Caselle la piazza dedicata alla ragazza aretina
morta all'Heysel
Rossi: dal
sacrificio di Giusy uno sport migliore
di Federica Guerri
AREZZO - "Spero che
questa targa serva a ricordare che i valori
dello sport sono altri e che il sacrificio di
Giusy possa farne crescerne di veri", così ha
parlato ieri l'ex campione del mondo Paolo Rossi
alla cerimonia di intitolazione del piazzale del
palazzetto dello sport Le Caselle a Giusy Conti,
la studentessa aretina morta insieme a Roberto
Lorentini nella tragica finale di Coppa dei
Campioni dell'Heysel (39 vittime), ventidue anni
fa. Oltre a Pablito, idolo di Giusy, alla
cerimonia erano presenti i genitori della
studentessa, l'assessore comunale allo sport
Lucia De Robertis, quello provinciale Vasai, il
prefetto Francesca Adelaide Garufi e don Paolo
De Grandi, sacerdote ed ex calciatore. C'erano
anche i piccoli dello Ut Chimera con le loro
tute blu a simboleggiare lo sport di domani, lo
sport che tutti vogliono pulito. "E' un momento
importante quello che stiamo vivendo - spiega
l'assessore De Robertis - abbiamo scelto proprio
questo luogo perché il palazzetto delle Caselle
è l'impianto sportivo più importante della
città, quello da cui passano migliaia di atleti.
Lo abbiamo scelto nella speranza che, alzando
gli occhi al cielo, tutti possano leggere il
nome di Giusy e ricordare che lo sport è una
cosa diversa". Una cosa diversa da quella che ha
strappato a Giusy la vita. "Ringrazio quanti si
sono adoperati perché venisse intitolato il
piazzale a mia figlia - dice con voce sommessa
il padre di Giusy - dopo tanti anni era una cosa
doverosa. Spero che il suo sacrificio serva a
prendere lo sport in un altro modo". "Nel modo
più sano e bello - prosegue il prefetto Garufi -
perché i giovani possano imparare cos'è l'amore
per lo sport, augurandomi che non debbano mai
vedere momenti brutti come quello dell' Heysel.
Spero che la targa sia un ricordo e un monito a
evitare ciò che si può evitare". "Chiedo scusa a
nome di chi provocò quel gesto ventidue anni
fa", conclude l'assessore De Robertis, prima
della benedizione data da Don Paolo De Grandi. A
seguire le note solenni di una tromba hanno
accompagnato il momento della scopertura della
targa nascosta da un panno verde bagnato dalla
pioggia. Un gesto doveroso, un nome per non
dimenticare e per continuare a credere che lo
sport buono esiste.
Fonte:
Corriere di Arezzo © 27 ottobre 2007
Fotografie: Rec24.it © Youtube ©
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Morta all'Heysel.
L'assessore De Robertis: "Omaggio alla Conti e
inno allo sport vero".
Piazza per
Giusy, arriva Pablito
di Luca
Serafini
Il 26 ottobre
l'inaugurazione alle Caselle con l'ex juventino
Rossi.
AREZZO - Pablito
scende in campo per Giusy. Sarà Paolo Rossi, il
26 ottobre, a scoprire la targa della piazza
intitolata a Giuseppina Conti, la studentessa
aretina morta a 17 anni all'Heysel il 29 maggio
1985. L'ex attaccante della Juventus e della
Nazionale ha accolto di buon grado l'invito
dell'assessore allo sport del Comune di Arezzo,
Lucia De Robertis. E così, 22 anni dopo la
strage di Bruxelles provocata dalla furia degli
hooligans inglesi, il nome della ragazza di
Rigutino verrà associato in modo permanente ad
un luogo della città: il piazzale dell'ambiente
sportivo al chiuso più importante di Arezzo. -
Cerimonia. Annunciata per giugno e poi slittata
per impegni dell'ex campione del mondo, la
cerimonia si svolgerà nel pomeriggio (17.30)
alla presenza del sindaco Giuseppe Fanfani,
delle autorità cittadine e dei genitori di
Giusy. La targa con l'intestazione della piazza
sarà inaugurata da Rossi. Oggi l'ex bomber ha i
capelli grigi, ma nella maledetta notte
all'Heysel era tra i bianconeri che contro il
Liverpool vinsero quella Coppa dei Campioni
macchiata di sangue. Un trofeo del quale i
familiari di Giusy vanno orgogliosi. "Perché era
il sogno di Giusy - ripete mamma Marisa - e
prima di partire per il Belgio, lei mi lasciò
con queste parole: dai mamma, che torno con la
Coppa...". - Valori. Innamorata dello sport
sano, pulito e leale, appassionata del calcio,
"pazza" per la Juventus, la Conti era una fan di
Paolo Rossi. E toccherà proprio a lui
ricordarla, con un gesto carico di significati.
"Quella del 26 ottobre - dice l'assessore De
Robertis - è la chiusura di un cerchio che
abbiamo aperto la scorsa primavera quando è
stato intitolato il piazzale dello stadio a
Roberto Lorentini ed è stata apposta la targa
che ricorda tutte le vittime dell'Heysel.
Abbiamo lavorato con cura a questo importante
ricordo che ha un grande valore per comunicare
alla gente, ai nostri giovani, a chiunque
passerà dalle Caselle, la morte assurda di Giusy
e i veri valori dello sport nei quali lei
credeva". - Famiglia. La famiglia Conti
aspettava da tanto questo momento: una via o una
piazza col nome di Giusy. Il padre della
studentessa, Antonio, era insieme alla ragazza
quando la folla impazzita nella curva Zeta
gliela strappò via e la schiacciò. Pure lui
rimase travolto e rischiò di morire. Con la
moglie Marisa - ex alimentaristi - e con gli
altri due figli, Giovanni e Francesco, il 26
ottobre saranno lì alle Caselle. Per stringere
la mano all'idolo di Giusy, Paolo Rossi, che
viene qui a ricordare quella ragazzina
innamorata del pallone, con un cuore bianconero
spezzato in una notte di follia.
Fonte:
Corriere di Arezzo © 5 ottobre 2007
Fotografie: Comune.arezzo.it ©
Milannews.it © Francesco Caremani ©
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