JUVENTUS
CLUB DI MONTORSO VICENTINO
Quelli del club
Lo
Juventus Club di Montorso Vicentino ne portò all'Heysel 120. Tifosi
che raggiunsero Bruxelles in aereo e in pullman e che, in quanto
organizzati, furono sistemati nel settore N, ossia nella curva opposta
a quella in cui si trovavano i supporters del Liverpool e quindi
opposta anche al settore Z. Il presidente del club Maurizio Noni
allora aveva 24 anni, il segretario Pierpaolo Cocco 22. "Durante
la giornata iniziammo a notare anomalie nella Grand Place di Bruxelles,
quando
vedemmo numerose vetrate di negozi sfondate e molti inglesi
completamente ubriachi - racconta Cocco. Ricordo un inglese
pieno di birra che venne sollevato a testa in giù da due compagni
e che, dopo aver vomitato, si mise nuovamente a tracannare. E ricordo
sempre gli inglesi che portavano intere casse di birra all'interno
dello stadio, mentre la polizia a cavallo controllava soltanto il
settore italiano. Ci siamo resi conto che stava
accadendo qualcosa
di grave quando vedemmo persone riversarsi sul campo da gioco e
le ambulanze giungere all'interno dello stadio". "Dal nostro punto
di osservazione - spiega Nori - non avevamo la
completa percezione
di ciò che stava accadendo, perché eravamo piuttosto distanti. Si
parlava di scontri, feriti, ma non di tutti quei morti. Al termine
della partita ho raggiunto a piedi il settore Z: ho visto a terra
grandi chiazze di sangue, come se qualcuno fosse stato sgozzato,
e h ho capito che era accaduto qualcosa di molto più grave di quanto
noi pensavamo". "Quando sono tornato a Montorso -ricorda Cocco -
ho trovato io persone che mi aspettavano davanti a casa. Avevano
visto le immagini in tv ed erano preoccupati per la nostra sorte,
La partecipazione dei Montorsani è stata veramente commovente".
Nonostante quella drammatica esperienza, la passione per il calcio
vissuto allo stadio e soprattutto per la Juve non è scemata. "Io
ancora oggi, però, non voglio vedere le immagini dell'Heysel - conclude
Noni - e non ho più preso in mano le foto scattate quel giorno.
Io non ho paura di assistere alle partite, ma qualcuno di noi non
è più tornato allo stadio".
Giugno-Luglio 2015
Fonte:
Corriere Vicentino
© Fotografia: Ansa.it
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