Bagnaresi: tre anni
dopo, l'ora della verità
Tre anni. Un soffio che
non cancella il dolore.
Un'eternità per chi cerca
risposte su quella tragica
domenica di primavera. È stata
fissata per il 30 marzo
prossimo, tre anni esatti dopo
la morte di Matteo Bagnaresi,
l'udienza preliminare nei
confronti di (Omissis),
l'autista che travolse il tifoso
parmigiano nell'area di servizio
Crocetta dell'A21, a pochi
chilometri da Asti. Accusato di
omicidio colposo, il conducente
del pullman, 42 anni,
bergamasco, dovrà presentarsi
davanti al GUP di Asti, dopo che
nella primavera del 2009 il pm
Francesco Giannone aveva chiesto
il suo rinvio a giudizio.
Bagnaresi non arrivò mai
all'Olimpico di Torino per
vedere Juventus - Parma: morì a
27 anni, schiacciato dalla ruota
anteriore sinistra del pullman
dei tifosi bianconeri. Fu
travolto, Matteo, benché avesse
le mani appoggiate sul
parabrezza, quando l'autista
ingranò la marcia e ripartì. È
questo il punto forte della
consulenza tecnica disposta dal
pm, uno dei cardini dell'accusa,
perché è chiaro che se il
ragazzo era in quella posizione,
(Omissis) non poteva non averlo
notato e avrebbe dovuto
fermarsi. Alcune bottiglie erano
state lanciate contro una
fiancata del mezzo, mentre altri
cocci sono stati ritrovati
all'interno del pullman: è
chiaro che l'autista temeva un
assalto dei tifosi parmigiani al
pullman, pare avesse anche
invitato gli juventini a
risalire al più presto sul
mezzo, ma ciò non toglie che
avrebbe dovuto vedere le mani di
Bagnaresi appoggiate sul vetro.
Imprudenza e imperizia che hanno
convinto il pm a chiedere il
rinvio a giudizio. (Omissis) fermò
il pullman a circa 500 metri
dall'uscita dell'area di
servizio, mentre Matteo,
circondato dagli amici, già non
dava più segni di vita. "Non
bloccai prima il mezzo per
evitare nuovi scontri", si
giustificò l'autista subito dopo
con gli investigatori. Scontri,
però, che i tifosi hanno sempre
negato. Tuttavia, nonostante gli
elementi forti della consulenza,
già in udienza preliminare si
preannuncia una battaglia
difficile per l'accusa. Da parte
sua, il difensore dell'autista,
Ferruccio Rattazzi, valuterà
nelle prossime settimane la
scelta processuale: potrebbe
optare per il giudizio
abbreviato o il patteggiamento,
potendo così contare sullo
sconto certo di un terzo della
pena, oppure chiedere il
proscioglimento e rischiare il
rinvio a giudizio a un processo
ordinario. L'omicidio colposo
prevede fino a 5 anni di pena,
ma l'autista, incensurato,
potrebbe forse beneficiare di
attenuanti che renderebbero
l'eventuale condanna ben più
lieve. I genitori di Matteo si
sono costituiti parte civile,
assistiti dall'avvocato Mario
Bonati. "Bisogna accertare le
responsabilità", ha sempre
sottolineato la madre Cristina.
Una ricerca di verità. Mentre i
soldi dell'eventuale
risarcimento saranno devoluti
alla fondazione, che si occupa
di progetti sociali e umanitari,
creata nel nome di Matteo.
L'unico modo per dare un senso a
quello strappo violento. (G.
Az.)
9 gennaio 2011
Fonte: La Gazzetta di
Parma
(Testo © Fotografia)
Tifoso morì schiacciato
dal bus
Autista di Covo rinviato
a processo
di Emanuele Roncalli
Sulla morte di Matteo
Bagnaresi, il gup, dopo un'ora
in camera di consiglio, ha
deciso: l'autista dovrà essere
processato per omicidio colposo.
Il processo inizierà il prossimo
5 luglio. Si è dunque conclusa
con un rinvio a giudizio - ci
vorrà il dibattimento - I'
udienza preliminare andata in
scena ad a Asti, tre anni esatti
dopo la morte di Matteo
Bagnaresi. L'imputato è
(Omissis), l'autista che travolse
il tifoso parmigiano nell'area
di servizio Crocetta dell'A21, a
pochi chilometri da Asti.
Accusato di omicidio colposo, il
conducente del pullman - un
quarantenne bergamasco di Covo -
dovrà sottoporsi al processo
pubblico dopo che nella
primavera del 2009 il pm
Francesco Giannone aveva chiesto
il suo rinvio a giudizio.
Bagnaresi non arrivò mai
all'Olimpico di Torino per
vedere Juventus-Parma: morì a 27
anni, schiacciato dalla ruota
anteriore sinistra del pullman
dei tifosi bianconeri. Fu
travolto, Bagnaresi, benché
avesse le mani appoggiate sul
parabrezza, quando l'autista
ingranò la marcia e ripartì. È
questo il punto forte della
consulenza tecnica disposta dal
pm, uno dei cardini dell'accusa,
perché è chiaro che se il
ragazzo era in quella posizione,
l'autista non poteva non averlo
notato e avrebbe dovuto
fermarsi. I genitori di Matteo
erano ad Asti per l'udienza
preliminare con gli avvocati
Mario Bonati (che assiste il
padre) e Stefano Delsignore
(legale della madre). Entrambi
hanno presentato al giudice
richiesta di costituzione di
parte civile. Ma non è ancora
stata quantificata una somma:
"La qualificheremo al momento
delle conclusioni - afferma
Bonati - se non interverrà prima
un'offerta risarcitoria,
ritenuta congrua, da parte
dell'assicurazione". I difensori
dell'imputato - che non hanno
optato per richieste di riti
alternativi - hanno chiesto il
proscioglimento da ogni accusa.
Ma il gup ha optato per il
rinvio a giudizio.
30 Marzo 2011
Fonte: Ecodibergamo.it
Tifoso del Parma morì
investito
A processo l’autista
bergamasco
È stato rinviato a
giudizio per omicidio colposo
(Omissis), l'autista di Covo
accusato di aver investito con
un pullman il giovane parmigiano
durante alcuni momenti di
tensione prima della partita.
È stato rinviato a
giudizio questa mattina per
omicidio colposo (Omissis),
l’autista 44enne di Covo
accusato di aver investito con
un pullman il giovane parmigiano
Matteo Bagnaresi, deceduto il 30
marzo 2008 in un’area di
servizio dell’A21 nei pressi di
Asti. Il 28enne, grande tifoso
dei crociati, si stava recando
in trasferta con gli ultras del
Parma per assistere a
Juventus-Parma. Ci sarebbero
state tensioni tra i sostenitori
delle diverse fazioni, fino alla
tragedia: il giovane travolto e
ucciso dal pullman di tifosi
bianconeri. Alla guida, il
titolare di una ditta di
autotrasporti con sede a
Bergamo. Questa mattina Bruno
Bagnaresi e Cristina Venturini,
i genitori del "Bagna" (come è
ricordato ancora oggi con
striscioni e graffiti) sono
andati entrambi ad Asti per
assistere all’udienza
preliminare con gli avvocati
Mario Bonati e Stefano Delsignore. Hanno presentato al
giudice richiesta di
costituzione di parte civile. La
difesa di (Omissis) ha invece
chiesto il proscioglimento da
ogni accusa. Il gup, dopo un’ora
in camera di consiglio, si è
pronunciato: l’autista dovrà
essere processato per omicidio
colposo. L’udienza
dibattimentale non è ancora
stata fissata, ma il processo
probabilmente avrà inizio a
estate inoltrata.
30 marzo 2011
Fonte: Bergamonews.it
Tifoso del Parma - Morte
Bagnaresi autista a processo
È stato rinviato a
giudizio per omicidio colposo
(Omissis), l’autista 44enne di
Covo (Bg) accusato di aver
investito con un pullman il
tifoso del Parma, Matteo
Bagnaresi, il 30 marzo 2008 in
un’area di servizio dell’A21 nei
pressi di Asti. Il 27enne si
stava recando a Torino per
assistere a Juve-Parma. Ci
furono tensioni tra tifosi e poi
la tragedia. I genitori di
Matteo si sono costituiti parte
civile. Il processo comincerà il
5 luglio.
31 marzo 2011
Fonte: La Gazzetta dello
Sport
Giustizia per Bagna
Sulla morte di Matteo
Bagnaresi, il gup, dopo un’ora
in camera di consiglio, ha
deciso: l’autista dovrà essere
processato per omicidio colposo.
Il processo inizierà il prossimo
5 luglio. Si è dunque conclusa
con un rinvio a giudizio - ci
vorrà il dibattimento - I’
udienza preliminare andata in
scena ad a Asti, tre anni esatti
dopo la morte di Matteo
Bagnaresi. L’imputato è
(Omissis), l’autista che travolse
il tifoso parmigiano nell’area
di servizio Crocetta dell’A21, a
pochi chilometri da Asti.
Accusato di omicidio colposo, il
conducente del pullman - un
quarantenne bergamasco di Covo -
dovrà sottoporsi al processo
pubblico dopo che nella
primavera del 2009 il pm
Francesco Giannone aveva chiesto
il suo rinvio a giudizio.
Bagnaresi non arrivò mai
all’Olimpico di Torino per
vedere Juventus-Parma: morì a 27
anni, schiacciato dalla ruota
anteriore sinistra del pullman
dei tifosi bianconeri. Fu
travolto, Bagnaresi, benché
avesse le mani appoggiate sul
parabrezza, quando l’autista
ingranò la marcia e ripartì. È
questo il punto forte della
consulenza tecnica disposta dal
pm, uno dei cardini dell’accusa,
perché è chiaro che se il
ragazzo era in quella posizione,
l’autista non poteva non averlo
notato e avrebbe dovuto
fermarsi. I genitori di Matteo
erano ad Asti per l’udienza
preliminare con gli avvocati
Mario Bonati (che assiste il
padre) e Stefano Delsignore
(legale della madre). Entrambi
hanno presentato al giudice
richiesta di costituzione di
parte civile. Ma non è ancora
stata quantificata una somma:
"La qualificheremo al momento
delle conclusioni - afferma
Bonati - se non interverrà prima
un’offerta risarcitoria,
ritenuta congrua, da parte
dell’assicurazione". I difensori
dell’imputato - che non hanno
optato per richieste di riti
alternativi - hanno chiesto il
proscioglimento da ogni accusa.
Ma il gup ha optato per il
rinvio a giudizio.
31 marzo 2011
Fonte:
Blitzquotidiano.it
Investì tifoso del
Parma, a processo autista
bergamasco
È previsto per mercoledì
5 ottobre il processo a
(Omissis), autista bergamasco che
il 30 marzo 2008 ha investito
Matteo Bagnaresi, tifoso del
Parma.
È previsto per mercoledì
5 ottobre il processo a
(Omissis), autista bergamasco di
Covo che il 30 marzo 2008 ha
investito Matteo Bagnaresi, 27
anni, tifoso del Parma morto a
causa dell’incidente con il
pullman di sostenitori della
Juventus. Il bergamasco è
l’unico imputato. L’accusa è di
omicidio colposo. Nella prima
udienza del luglio scorso,
(giudice Riccardo Crucioli;
pubblica accusa Francesco
Giannone; difesa Ferruccio
Rattazzi e Giovanni Trombetta)
erano stati sentiti i poliziotti
della Digos, della Stradale ed
alcuni tifosi del Parma. Il
fatto nel contesto della partita
Juventus-Parma. Nella piazzola
di sosta infatti avvenne uno
scontro fra le tifoserie
avversarie, con insulti, lancio
di bottiglie, fino al tragico
epilogo. Gli juventini, che
arrivavano da Bergamo, sembra
abbiano cercato rifugio sul
pullman che è partito
all’improvviso. L’autista, forse
non accorgendosi della presenza
di Bagnaresi fermo di fronte al
mezzo, aveva ingranato la marcia
travolgendolo e uccidendolo.
Domani saranno sentiti diversi
tifosi delle due squadre.
4 ottobre 2011
Fonte: Bergamonews.it
Asti, rinviato il
processo per la morte di Matteo
Bagnaresi
L'udienza di oggi del
processo per la morte di Matteo
Bagnaresi è stata rinviata a
causa del trasferimento del
giudice. Il dibattimento si
tiene ad Asti e slitta quindi a
data da destinarsi. Sul banco
degli imputati c'è (Omissis),
l'autista del pullman di tifosi
juventini che investì Bagnaresi
in un'area di servizio.
2 Novembre 2011
Fonte:
Gazzettadiparma.it
In aula per la morte di
Matteo Bagnaresi
Ad Asti è previsto per
domani il processo per la morte
di Matteo Bagnaresi, 27 anni,
tifoso del Parma, travolto ed
ucciso da un pullman di
sostenitori della Juventus. Il
fatto il 30 marzo del 2008
all’autogrill "Crocetta Nord"
sull’autostrada Torino-Piacenza.
Unico imputato (Omissis), 44 anni, di Bergamo,
conducente dell’autobus,
accusato di omicidio colposo.
Nella prima udienza del luglio
scorso (giudice Riccardo Crucioli; pubblica accusa
Francesco Giannone; difesa
avvocati Ferruccio Rattazzi e
Giovanni Trombetta) erano stati
sentiti i poliziotti della
Digos, della Stradale e alcuni
tifosi del Parma. Il fatto nel
contesto della partita Juventus
- Parma, in occasione di uno
scontro verbale e lancio di
bottiglie tra le due tifoserie:
un pullman di juventini
proveniente da Bergamo ed un
pullman di parmensi. I
bergamaschi terrorizzati
dall’attacco dei parmensi si
sarebbero rifugiati sul loro
automezzo e l’autista ingranata
la marcia sarebbe partito
travolgendo Matteo Bagnaresi che
si sarebbe trovato davanti al
bus. Domani saranno sentiti
diversi tifosi delle due
squadre.
14 novembre 2011
Fonte: Gazzettadasti.it
Morte Bagnaresi, i
familiari non sono più parte
civile
La famiglia di Matteo,
l'ultrà parmigiano morto il 30
marzo del 2008 dopo essere stato
investito da un pullman dei
tifosi della Juventus in un'area
di sosta, ha deciso di ritirare
la propria costituzione nel
processo per omicidio colposo a
carico dell'autista (Omissis).
La famiglia di Matteo
Bagnaresi, l’ultrà parmigiano
morto il 30 marzo del 2008 dopo
essere stato investito da un
pullman dei tifosi della
Juventus in un'area di sosta, ha
deciso di ritirare la propria
costituzione di parte civile nel
processo per omicidio colposo a
carico di (Omissis), autista
del mezzo coinvolto nella
vicenda. Lo ha comunicato il
legale della famiglia Bagnaresi.
L'avv. Mario Bonati ha spiegato
che "daremo corso, nelle
prossime settimane, alla revoca
delle costituzioni di parte
civile nel procedimento penale
pendente davanti al tribunale di
Asti. I familiari di Matteo
hanno infatti accettato la somma
offerta dall'ente assicuratore
dello (Omissis), ciò al solo scopo
di poter destinare,
integralmente, la somma ricevuta
alle iniziative di rilevante
impegno economico che la
Fondazione dedicata a Matteo
Bagnaresi intende
intraprendere". La somma, di cui
il legale su disposizione della
famiglia non ha inteso fornire
l'entità, sarà pagata
dall'assicurazione Allianz con
la quale sono già state concluse
trattative e accordo.
Interpellato sul perché la
famiglia del tifoso deceduto non
abbia voluto fornire l'ammontare
del risarcimento, il legale ha
aggiunto che "per i Bagnaresi la
morte di Matteo non potrà essere
mai e in nessun modo oggetto di
un risarcimento. Ma hanno
inteso, affidando alla
Fondazione l'intera cifra,
coltivare in un modo che al
proprio figlio sarebbe
certamente piaciuto la sua
memoria". La somma oggetto del
risarcimento sarebbe, comunque,
"ingente", a detta dello stesso
legale che ha concluso: "Il
procedimento penale proseguirà
comunque, avendo ad oggetto il
reato di omicidio colposo, e i
familiari confidano che
l'autorità giudiziaria possa
fare piena luce sulla
responsabilità in ordine alla
morte di Matteo". Il fatto
accadde nella stazione di
servizio "Crocetta Nord" a
Castello d'Annone (Asti),
sull'autostrada A21, alle 12.45
del 30 marzo 2008, a poche ore
dall'inizio della partita di
campionato Juventus-Parma.
(Ansa)
25 novembre 2011
Fonte:
Parma.repubblica.it
Nuova udienza del
processo per la morte di Matteo
Bagnaresi
Domani, al tribunale di
Asti (giudice Riccardo Crucioli;
pubblica accusa Francesco
Giannone; difesa avvocati
Ferruccio Rattazzi e Giovanni
Trombetta) è previsto il
processo per la morte di Matteo
Bagnaresi, 27 anni, tifoso del
Parma travolto ed ucciso da un
pullman di sostenitori della
Juventus. Il fatto il 30 marzo
del 2008 all’autogrill "Crocetta
Nord" sull’autostrada
Torino-Piacenza.
Unico imputato (Omissis), 44
anni, di Bergamo conducente
dell’autobus accusato di
omicidio colposo.
Il fatto nel contesto della
partita Juventus - Parma in
occasione di uno scontro verbale
seguito dal lancio di bottiglie
tra le due tifoserie: un pullman
di juventini proveniente da
Bergamo ed un pullman di
parmensi. I bergamaschi
terrorizzati dall’attacco dei
parmensi ad un certo momento si
rifugiarono sul loro automezzo e
l’autista ingranata la marcia
partì travolgendo Matteo
Bagnaresi che si era posto
davanti al pullman per fermarlo.
2 luglio 2012
Fonte: Gazzettadasti.it
Tribunale: nuova udienza
per la morte di Matteo Bagnaresi
Oggi, giovedì 14
febbraio, al tribunale di Asti
(giudice Riccardo Crucioli;
pubblica accusa Francesco
Giannone; difesa avvocati
Ferruccio Rattazzi e Giovanni
Trombetta) è previsto il
processo per la morte di Matteo
Bagnaresi, 27 anni, il tifoso
del Parma travolto ed ucciso da
un pullman di sostenitori della
Juventus. Il fatto il 30 marzo
del 2008 all’autogrill "Crocetta
Nord" sull’autostrada
Torino-Piacenza Unico imputato
(Omissis) 44 anni di Bergamo
conducente dell’autobus.
L’accusa: omicidio colposo. Il
fatto nel contesto della partita
Juventus - Parma in occasione di
uno scontro verbale seguito dal
lancio di bottiglie tra le due
tifoserie: un pullman di
juventini proveniente da Bergamo
ed un pullman di parmensi. I
bergamaschi terrorizzati
dall’attacco dei parmensi ad un
certo momento si rifugiarono sul
loro automezzo e l’autista
ingranata la marcia partì
travolgendo Matteo Bagnaresi che
si era posto davanti al pullman
per fermarlo.
14 marzo 2013
Fonte: Gazzettadasti.it
Morte di Matteo
Bagnaresi
Assolto l'autista del
pullman
di Maria Chiara Perri
(Omissis), il 46enne
bergamasco alla guida del
pullman di tifosi juventini che
il 30 marzo 2008 travolse il
28enne parmigiano, è stato
giudicato non colpevole di
omicidio colposo dal tribunale
di Asti.
È stato assolto
dall'accusa di omicidio colposo
(Omissis), l'autista del
pullman di tifosi juventini che
travolse e uccise il 28enne
parmigiano Matteo Bagnaresi
durante disordini nell'area di
servizio vicino ad Asti il 30
marzo 2008. Il ragazzo era
insieme a un gruppo di ultras in
trasferta per il match
Juventus-Parma, che venne
sospeso in seguito alla
tragedia. (Omissis) si è sempre
difeso dichiarando di non aver
visto il giovane nel parapiglia
durante gli scontri tra
tifoserie, di essere partito in
tutta fretta per evitare
l'aggressione al pullman e di
aver travolto Bagnaresi senza
volerlo. Il pullman non si fermò
subito dopo l'incidente, ma dopo
un chilometro. L'autista, 46enne
titolare di una ditta di
autotrasporti con sede nel
bergamasco, venne rinviato a
giudizio per omicidio colposo.
Oggi la sentenza di assoluzione
pronunciata dal giudice Franco
Muscato del tribunale di Asti:
assolto perché il fatto non
costituisce reato. L'accusa,
rappresentata dal pm Valeria
Ardoino, aveva chiesto la
condanna dell'imputato a nove
mesi di reclusione. "Sono
soddisfatto per l'esito
favorevole al mio assistito, il
giudice ha riconosciuto che non
avesse colpe. Ora attendiamo di
leggere le motivazioni della
sentenza - dichiara l'avvocato
difensore Ferruccio Rattazzi -
l’evento è stato così improvviso
e veloce che l'autista non ha
avuto alcun modo di accorgersi
della presenza di quel povero
ragazzo". Il giudice depositerà
le motivazioni entro 50 giorni.
I genitori di Matteo Bagnaresi
si erano inizialmente costituiti
parte civile nel processo, ma
nel novembre 2011 hanno deciso
di uscire dal processo. Hanno
accettato il risarcimento
offerto dall'assicurazione
dell'autista, somma di cui non è
stato reso noto l'importo ma che
è stata interamente devoluta
alla Fondazione benefica
dedicata dalla famiglia alla
memoria del giovane. Matteo,
detto "Bagna", era un ragazzo
molto conosciuto e amato dagli
amici e dal gruppo di tifosi
Boys di cui faceva parte. Ancora
oggi sono molte le iniziative in
suo ricordo. Lo scorso 30 marzo,
nel quinto anniversario della
scomparsa, la curva nord dello
stadio Tardini lo ha ricordato
con un grande striscione.
23 maggio 2013
Fonte:
Parma.repubblica.it
Assolto l’autista del
pullman che travolse e uccise
Matteo Bagnaresi
di Chiara Gori
(Omissis), l’autista
del pullman che trasportava
tifosi juventini in occasione
della gara Juventus-Parma, del
30 marzo 2008, che travolse e
uccise Matteo Bagnaresi, è stato
assolto dall’accusa di omicidio
colposo. Il ragazzo di 28 anni
fu investito dal mezzo durante
disordini che si erano creati
nell’area di servizio Crocetta
Nord, nei pressi di Asti.
L’autista aveva spiegato di non
aver visto il ragazzo mentre
ripartiva di tutta fretta per
evitare aggressioni al pullman.
I genitori di Bagnaresi, dopo
essersi inizialmente costituiti
parte civile, hanno accettato
l’offerta dell’assicurazione e
sono usciti dal processo. La
somma è stata destinata
all’associazione Onlus in
memoria di Matteo Bagnaresi. A
pronunciare la sentenza è stato
il giudice Franco Muscato.
23 maggio 2013
Fonte: Jn24.it
Tifoso del Parma ucciso
dal bus
L'autista di Covo è
stato assolto
È stato assolto
dall'accusa di omicidio colposo,
perché il fatto non costituisce
reato, (Omissis), 46 anni,
l'autista di Covo alla guida del
pullman di juventini che aveva
travolto e ucciso un tifoso del
Parma all'altezza di un'area di
servizio sull'A11,
nell'Astigiano, dove alcuni
sostenitori delle due squadre
erano venuti in contatto.
L'episodio era accaduto
il 30 marzo 2008. Vittima,
Matteo Bagnaresi, 27 anni. Il
giudice monocratico di Asti
giovedì 23 maggio ha rigettato
la richiesta di condanna a nove
mesi con pena sospesa avanzata
dal pm e ha accolto l'istanza di
assoluzione dell'avvocato
Ferruccio Rattazzi. La tesi
difensiva si basava sul fatto
che l'autista, nella
concitazione del momento, non
avrebbe mai potuto accorgersi di
Bagnaresi. (Omissis), titolare
dell'omonima ditta di trasporti
di Covo, era alla guida di un
bus di tifosi bianconeri, che
era stato accerchiato e
bersagliato da un gruppo di
supporters del Parma. Entrambe
le comitive erano dirette a
Torino per assistere a
Juventus-Parma. Si erano
incrociate all'area di servizio
Crocetta Nord e fra le due
fazioni erano subito esplose
delle tensioni. (Omissis) era
ripartito all'improvviso, mentre
l'autobus veniva colpito con un
lancio di bottiglie. L'autista
temeva un attacco del bus da
parte dei tifosi parmensi:
Bagnaresi era morto schiacciato
dalla ruota anteriore
dell'autobus, mentre si trovava
fermo davanti alla parte
anteriore sinistra del mezzo,
con le mani appoggiate contro il
vetro del parabrezza. L'autista
di Covo si era giustificato
dicendo di non aver visto il
ventisettenne di Parma a causa
della concitazione del momento.
24 maggio 2013
Fonte: Ecodibergamo.it
L’assoluzione
dell’autista del pullman che
uccise Bagnaresi
di Gabriele Majo
Plaudo alla assoluzione
di (Omissis), l’autista del
pullman di (inermi) tifosi della
Juventus che il 30 marzo 2008
travolse e uccise Matteo
Bagnaresi, 27 anni, l’ultras
crociato cui è dedicata la Curva
Nord dello Stadio Ennio Tardini
di Parma. Plaudo alla sua
assoluzione per lo stesso motivo
per cui qualche mese feci
altrettanto allorquando il
giudice non ritenne colpevoli
Tommaso Ghirardi, Stefano
Perrone e tutti gli altri
coimputati nel processo che fece
seguito alla tragedia di Eugenio
Bortolon, precipitato a terra
dall’allora settore ospiti
dell’impianto cittadino (che si
auspica possa essere riaperto ai
tifosi con la prossima campagna
abbonamenti, visto che per anni
si era atteso invano che venisse
dissequestrato, ma che poi, dopo
la sentenza, era rimasto
deliberatamente chiuso, non
essendo più stata fatta
manutenzione). L’accusa di
omicidio (sia pure colposo) è
infatti un fardello pesantissimo
per un padre di famiglia, che
già deve avere che fare con il
rimorso per la morte di una
persona - pur avendo in
coscienza la consapevolezza di
non avere responsabilità colpe
per il tragico epilogo di una
vicenda - poiché il valore di
una vita umana, qualsiasi essa
sia, è superiore (anche a un
qualsiasi indennizzo economico).
Non oso pensare lo stato d’animo
che può avere accompagnato il
signor (Omissis) in questi anni
prima del giudizio assolutorio
(in primo grado) emesso dal
giudice Franco Muscato del
Tribunale di Asti (il pm Valeria
Ardoino, che potrebbe ricorrere
in appello, aveva chiesto la
condanna a nove mesi, mentre la
famiglia, nel mese di novembre
2011, aveva revocato la
costituzione di parte civile,
avendo accettato l’offerta di
risarcimento della compagnia di
assicurazione, con lo scopo di
destinare integralmente la somma
ricevuta alle iniziative di
rilevante impegno economico e di
rilievo pubblico e sociale della
Fondazione intitolata allo
scomparso). Queste mie parole,
che fanno il paio con quelle
sostanzialmente analoghe
espresse il 12 dicembre scorso,
dopo il pronunciamento
scagionatorio agli imputati per
la morte di Bortolon sono
scritte con tutto il rispetto
che si deve alla memoria dello
scomparso, della famiglia e
degli amici, e - come è giusto
che sia - non si addentrano
sulle ragioni del verdetto (le
cui motivazioni, peraltro,
saranno successivamente rese
pubbliche). Piuttosto mi
piacerebbe che quella morte
nell’autogrill maledetto (il
Crocetta Nord sull’autostrada A
21 Torino-Piacenza) servisse a
far capire a chi c’è ancora (e
condivide gli stessi ideali e le
stesse passioni di chi ha perso
la vita a soli 27 anni nelle
circostanze che ben sappiamo)
che ogni forma di violenza deve
essere assolutamente bandita,
giacché le cinghie sono
accessori che dovrebbero solo
servire a tener su i calzoni (o
per bellezza) e non esser
brandite come strumento di
offesa di chi non la pensa
esattamente come noi e le
bottiglie di birra magari bevute
(con moderazione) e poi
riciclate buttandole in appositi
cassonetti…
24 maggio 2013
Fonte: Stadiotardini.it
© Fotografia:
Repubblica.it
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