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MATTEO BAGNARESI
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Matteo Bagnaresi 30.03.2008 Il Processo
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Bagnaresi: tre anni dopo, l'ora della verità

Tre anni. Un soffio che non cancella il dolore. Un'eternità per chi cerca risposte su quella tragica domenica di primavera. È stata fissata per il 30 marzo prossimo, tre anni esatti dopo la morte di Matteo Bagnaresi, l'udienza preliminare nei confronti di (Omissis), l'autista che travolse il tifoso parmigiano nell'area di servizio Crocetta dell'A21, a pochi chilometri da Asti. Accusato di omicidio colposo, il conducente del pullman, 42 anni, bergamasco, dovrà presentarsi davanti al GUP di Asti, dopo che nella primavera del 2009 il pm Francesco Giannone aveva chiesto il suo rinvio a giudizio. Bagnaresi non arrivò mai all'Olimpico di Torino per vedere Juventus - Parma: morì a 27 anni, schiacciato dalla ruota anteriore sinistra del pullman dei tifosi bianconeri. Fu travolto, Matteo, benché avesse le mani appoggiate sul parabrezza, quando l'autista ingranò la marcia e ripartì. È questo il punto forte della consulenza tecnica disposta dal pm, uno dei cardini dell'accusa, perché è chiaro che se il ragazzo era in quella posizione, (Omissis) non poteva non averlo notato e avrebbe dovuto fermarsi. Alcune bottiglie erano state lanciate contro una fiancata del mezzo, mentre altri cocci sono stati ritrovati all'interno del pullman: è chiaro che l'autista temeva un assalto dei tifosi parmigiani al pullman, pare avesse anche invitato gli juventini a risalire al più presto sul mezzo, ma ciò non toglie che avrebbe dovuto vedere le mani di Bagnaresi appoggiate sul vetro. Imprudenza e imperizia che hanno convinto il pm a chiedere il rinvio a giudizio. (Omissis) fermò il pullman a circa 500 metri dall'uscita dell'area di servizio, mentre Matteo, circondato dagli amici, già non dava più segni di vita. "Non bloccai prima il mezzo per evitare nuovi scontri", si giustificò l'autista subito dopo con gli investigatori. Scontri, però, che i tifosi hanno sempre negato. Tuttavia, nonostante gli elementi forti della consulenza, già in udienza preliminare si preannuncia una battaglia difficile per l'accusa. Da parte sua, il difensore dell'autista, Ferruccio Rattazzi, valuterà nelle prossime settimane la scelta processuale: potrebbe optare per il giudizio abbreviato o il patteggiamento, potendo così contare sullo sconto certo di un terzo della pena, oppure chiedere il proscioglimento e rischiare il rinvio a giudizio a un processo ordinario. L'omicidio colposo prevede fino a 5 anni di pena, ma l'autista, incensurato, potrebbe forse beneficiare di attenuanti che renderebbero l'eventuale condanna ben più lieve. I genitori di Matteo si sono costituiti parte civile, assistiti dall'avvocato Mario Bonati. "Bisogna accertare le responsabilità", ha sempre sottolineato la madre Cristina. Una ricerca di verità. Mentre i soldi dell'eventuale risarcimento saranno devoluti alla fondazione, che si occupa di progetti sociali e umanitari, creata nel nome di Matteo. L'unico modo per dare un senso a quello strappo violento. (G. Az.)

9 gennaio 2011

Fonte: La Gazzetta di Parma (Testo © Fotografia)

Tifoso morì schiacciato dal bus

Autista di Covo rinviato a processo

di Emanuele Roncalli

Sulla morte di Matteo Bagnaresi, il gup, dopo un'ora in camera di consiglio, ha deciso: l'autista dovrà essere processato per omicidio colposo. Il processo inizierà il prossimo 5 luglio. Si è dunque conclusa con un rinvio a giudizio - ci vorrà il dibattimento - I' udienza preliminare andata in scena ad a Asti, tre anni esatti dopo la morte di Matteo Bagnaresi. L'imputato è (Omissis), l'autista che travolse il tifoso parmigiano nell'area di servizio Crocetta dell'A21, a pochi chilometri da Asti. Accusato di omicidio colposo, il conducente del pullman - un quarantenne bergamasco di Covo - dovrà sottoporsi al processo pubblico dopo che nella primavera del 2009 il pm Francesco Giannone aveva chiesto il suo rinvio a giudizio. Bagnaresi non arrivò mai all'Olimpico di Torino per vedere Juventus-Parma: morì a 27 anni, schiacciato dalla ruota anteriore sinistra del pullman dei tifosi bianconeri. Fu travolto, Bagnaresi, benché avesse le mani appoggiate sul parabrezza, quando l'autista ingranò la marcia e ripartì. È questo il punto forte della consulenza tecnica disposta dal pm, uno dei cardini dell'accusa, perché è chiaro che se il ragazzo era in quella posizione, l'autista non poteva non averlo notato e avrebbe dovuto fermarsi. I genitori di Matteo erano ad Asti per l'udienza preliminare con gli avvocati Mario Bonati (che assiste il padre) e Stefano Delsignore (legale della madre). Entrambi hanno presentato al giudice richiesta di costituzione di parte civile. Ma non è ancora stata quantificata una somma: "La qualificheremo al momento delle conclusioni - afferma Bonati - se non interverrà prima un'offerta risarcitoria, ritenuta congrua, da parte dell'assicurazione". I difensori dell'imputato - che non hanno optato per richieste di riti alternativi - hanno chiesto il proscioglimento da ogni accusa. Ma il gup ha optato per il rinvio a giudizio.

30 Marzo 2011

Fonte: Ecodibergamo.it

Tifoso del Parma morì investito

A processo l’autista bergamasco

È stato rinviato a giudizio per omicidio colposo (Omissis), l'autista di Covo accusato di aver investito con un pullman il giovane parmigiano durante alcuni momenti di tensione prima della partita.

È stato rinviato a giudizio questa mattina per omicidio colposo (Omissis), l’autista 44enne di Covo accusato di aver investito con un pullman il giovane parmigiano Matteo Bagnaresi, deceduto il 30 marzo 2008 in un’area di servizio dell’A21 nei pressi di Asti. Il 28enne, grande tifoso dei crociati, si stava recando in trasferta con gli ultras del Parma per assistere a Juventus-Parma. Ci sarebbero state tensioni tra i sostenitori delle diverse fazioni, fino alla tragedia: il giovane travolto e ucciso dal pullman di tifosi bianconeri. Alla guida, il titolare di una ditta di autotrasporti con sede a Bergamo. Questa mattina Bruno Bagnaresi e Cristina Venturini, i genitori del "Bagna" (come è ricordato ancora oggi con striscioni e graffiti) sono andati entrambi ad Asti per assistere all’udienza preliminare con gli avvocati Mario Bonati e Stefano Delsignore. Hanno presentato al giudice richiesta di costituzione di parte civile. La difesa di (Omissis) ha invece chiesto il proscioglimento da ogni accusa. Il gup, dopo un’ora in camera di consiglio, si è pronunciato: l’autista dovrà essere processato per omicidio colposo. L’udienza dibattimentale non è ancora stata fissata, ma il processo probabilmente avrà inizio a estate inoltrata.

30 marzo 2011

Fonte: Bergamonews.it

Tifoso del Parma - Morte Bagnaresi autista a processo

È stato rinviato a giudizio per omicidio colposo (Omissis), l’autista 44enne di Covo (Bg) accusato di aver investito con un pullman il tifoso del Parma, Matteo Bagnaresi, il 30 marzo 2008 in un’area di servizio dell’A21 nei pressi di Asti. Il 27enne si stava recando a Torino per assistere a Juve-Parma. Ci furono tensioni tra tifosi e poi la tragedia. I genitori di Matteo si sono costituiti parte civile. Il processo comincerà il 5 luglio.

31 marzo 2011

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Giustizia per Bagna

Sulla morte di Matteo Bagnaresi, il gup, dopo un’ora in camera di consiglio, ha deciso: l’autista dovrà essere processato per omicidio colposo. Il processo inizierà il prossimo 5 luglio. Si è dunque conclusa con un rinvio a giudizio - ci vorrà il dibattimento - I’ udienza preliminare andata in scena ad a Asti, tre anni esatti dopo la morte di Matteo Bagnaresi. L’imputato è (Omissis), l’autista che travolse il tifoso parmigiano nell’area di servizio Crocetta dell’A21, a pochi chilometri da Asti. Accusato di omicidio colposo, il conducente del pullman - un quarantenne bergamasco di Covo - dovrà sottoporsi al processo pubblico dopo che nella primavera del 2009 il pm Francesco Giannone aveva chiesto il suo rinvio a giudizio. Bagnaresi non arrivò mai all’Olimpico di Torino per vedere Juventus-Parma: morì a 27 anni, schiacciato dalla ruota anteriore sinistra del pullman dei tifosi bianconeri. Fu travolto, Bagnaresi, benché avesse le mani appoggiate sul parabrezza, quando l’autista ingranò la marcia e ripartì. È questo il punto forte della consulenza tecnica disposta dal pm, uno dei cardini dell’accusa, perché è chiaro che se il ragazzo era in quella posizione, l’autista non poteva non averlo notato e avrebbe dovuto fermarsi. I genitori di Matteo erano ad Asti per l’udienza preliminare con gli avvocati Mario Bonati (che assiste il padre) e Stefano Delsignore (legale della madre). Entrambi hanno presentato al giudice richiesta di costituzione di parte civile. Ma non è ancora stata quantificata una somma: "La qualificheremo al momento delle conclusioni - afferma Bonati - se non interverrà prima un’offerta risarcitoria, ritenuta congrua, da parte dell’assicurazione". I difensori dell’imputato - che non hanno optato per richieste di riti alternativi - hanno chiesto il proscioglimento da ogni accusa. Ma il gup ha optato per il rinvio a giudizio.

31 marzo 2011

Fonte: Blitzquotidiano.it

Investì tifoso del Parma, a processo autista bergamasco

È previsto per mercoledì 5 ottobre il processo a (Omissis), autista bergamasco che il 30 marzo 2008 ha investito Matteo Bagnaresi, tifoso del Parma.

È previsto per mercoledì 5 ottobre il processo a (Omissis), autista bergamasco di Covo che il 30 marzo 2008 ha investito Matteo Bagnaresi, 27 anni, tifoso del Parma morto a causa dell’incidente con il pullman di sostenitori della Juventus. Il bergamasco è l’unico imputato. L’accusa è di omicidio colposo. Nella prima udienza del luglio scorso, (giudice Riccardo Crucioli; pubblica accusa Francesco Giannone; difesa Ferruccio Rattazzi e Giovanni Trombetta) erano stati sentiti i poliziotti della Digos, della Stradale ed alcuni tifosi del Parma. Il fatto nel contesto della partita Juventus-Parma. Nella piazzola di sosta infatti avvenne uno scontro fra le tifoserie avversarie, con insulti, lancio di bottiglie, fino al tragico epilogo. Gli juventini, che arrivavano da Bergamo, sembra abbiano cercato rifugio sul pullman che è partito all’improvviso. L’autista, forse non accorgendosi della presenza di Bagnaresi fermo di fronte al mezzo, aveva ingranato la marcia travolgendolo e uccidendolo. Domani saranno sentiti diversi tifosi delle due squadre.

4 ottobre 2011

Fonte: Bergamonews.it

Asti, rinviato il processo per la morte di Matteo Bagnaresi

L'udienza di oggi del processo per la morte di Matteo Bagnaresi è stata rinviata a causa del trasferimento del giudice. Il dibattimento si tiene ad Asti e slitta quindi a data da destinarsi. Sul banco degli imputati c'è (Omissis), l'autista del pullman di tifosi juventini che investì Bagnaresi in un'area di servizio.

2 Novembre 2011

Fonte: Gazzettadiparma.it

In aula per la morte di Matteo Bagnaresi

Ad Asti è previsto per domani il processo per la morte di Matteo Bagnaresi, 27 anni, tifoso del Parma, travolto ed ucciso da un pullman di sostenitori della Juventus. Il fatto il 30 marzo del 2008 all’autogrill "Crocetta Nord" sull’autostrada Torino-Piacenza.

Unico imputato (Omissis), 44 anni, di Bergamo, conducente dell’autobus, accusato di omicidio colposo. Nella prima udienza del luglio scorso (giudice Riccardo Crucioli; pubblica accusa Francesco Giannone; difesa avvocati Ferruccio Rattazzi e Giovanni Trombetta) erano stati sentiti i poliziotti della Digos, della Stradale e alcuni tifosi del Parma. Il fatto nel contesto della partita Juventus - Parma, in occasione di uno scontro verbale e lancio di bottiglie tra le due tifoserie: un pullman di juventini proveniente da Bergamo ed un pullman di parmensi. I bergamaschi terrorizzati dall’attacco dei parmensi si sarebbero rifugiati sul loro automezzo e l’autista ingranata la marcia sarebbe partito travolgendo Matteo Bagnaresi che si sarebbe trovato davanti al bus. Domani saranno sentiti diversi tifosi delle due squadre.

14 novembre 2011

Fonte: Gazzettadasti.it

Morte Bagnaresi, i familiari non sono più parte civile

La famiglia di Matteo, l'ultrà parmigiano morto il 30 marzo del 2008 dopo essere stato investito da un pullman dei tifosi della Juventus in un'area di sosta, ha deciso di ritirare la propria costituzione nel processo per omicidio colposo a carico dell'autista (Omissis).

La famiglia di Matteo Bagnaresi, l’ultrà parmigiano morto il 30 marzo del 2008 dopo essere stato investito da un pullman dei tifosi della Juventus in un'area di sosta, ha deciso di ritirare la propria costituzione di parte civile nel processo per omicidio colposo a carico di (Omissis), autista del mezzo coinvolto nella vicenda. Lo ha comunicato il legale della famiglia Bagnaresi. L'avv. Mario Bonati ha spiegato che "daremo corso, nelle prossime settimane, alla revoca delle costituzioni di parte civile nel procedimento penale pendente davanti al tribunale di Asti. I familiari di Matteo hanno infatti accettato la somma offerta dall'ente assicuratore dello (Omissis), ciò al solo scopo di poter destinare, integralmente, la somma ricevuta alle iniziative di rilevante impegno economico che la Fondazione dedicata a Matteo Bagnaresi intende intraprendere". La somma, di cui il legale su disposizione della famiglia non ha inteso fornire l'entità, sarà pagata dall'assicurazione Allianz con la quale sono già state concluse trattative e accordo. Interpellato sul perché la famiglia del tifoso deceduto non abbia voluto fornire l'ammontare del risarcimento, il legale ha aggiunto che "per i Bagnaresi la morte di Matteo non potrà essere mai e in nessun modo oggetto di un risarcimento. Ma hanno inteso, affidando alla Fondazione l'intera cifra, coltivare in un modo che al proprio figlio sarebbe certamente piaciuto la sua memoria". La somma oggetto del risarcimento sarebbe, comunque, "ingente", a detta dello stesso legale che ha concluso: "Il procedimento penale proseguirà comunque, avendo ad oggetto il reato di omicidio colposo, e i familiari confidano che l'autorità giudiziaria possa fare piena luce sulla responsabilità in ordine alla morte di Matteo". Il fatto accadde nella stazione di servizio "Crocetta Nord" a Castello d'Annone (Asti), sull'autostrada A21, alle 12.45 del 30 marzo 2008, a poche ore dall'inizio della partita di campionato Juventus-Parma. (Ansa)

25 novembre 2011

Fonte: Parma.repubblica.it

Nuova udienza del processo per la morte di Matteo Bagnaresi

Domani, al tribunale di Asti (giudice Riccardo Crucioli; pubblica accusa Francesco Giannone; difesa avvocati Ferruccio Rattazzi e Giovanni Trombetta) è previsto il processo per la morte di Matteo Bagnaresi, 27 anni, tifoso del Parma travolto ed ucciso da un pullman di sostenitori della Juventus. Il fatto il 30 marzo del 2008 all’autogrill "Crocetta Nord" sull’autostrada Torino-Piacenza.
Unico imputato (Omissis), 44 anni, di Bergamo conducente dell’autobus accusato di omicidio colposo.
Il fatto nel contesto della partita Juventus - Parma in occasione di uno scontro verbale seguito dal lancio di bottiglie tra le due tifoserie: un pullman di juventini proveniente da Bergamo ed un pullman di parmensi. I bergamaschi terrorizzati dall’attacco dei parmensi ad un certo momento si rifugiarono sul loro automezzo e l’autista ingranata la marcia partì travolgendo Matteo Bagnaresi che si era posto davanti al pullman per fermarlo.

2 luglio 2012

Fonte: Gazzettadasti.it

Tribunale: nuova udienza per la morte di Matteo Bagnaresi

Oggi, giovedì 14 febbraio, al tribunale di Asti (giudice Riccardo Crucioli; pubblica accusa Francesco Giannone; difesa avvocati Ferruccio Rattazzi e Giovanni Trombetta) è previsto il processo per la morte di Matteo Bagnaresi, 27 anni, il tifoso del Parma travolto ed ucciso da un pullman di sostenitori della Juventus. Il fatto il 30 marzo del 2008 all’autogrill "Crocetta Nord" sull’autostrada Torino-Piacenza Unico imputato (Omissis) 44 anni di Bergamo conducente dell’autobus. L’accusa: omicidio colposo. Il fatto nel contesto della partita Juventus - Parma in occasione di uno scontro verbale seguito dal lancio di bottiglie tra le due tifoserie: un pullman di juventini proveniente da Bergamo ed un pullman di parmensi. I bergamaschi terrorizzati dall’attacco dei parmensi ad un certo momento si rifugiarono sul loro automezzo e l’autista ingranata la marcia partì travolgendo Matteo Bagnaresi che si era posto davanti al pullman per fermarlo.

14 marzo 2013

Fonte: Gazzettadasti.it

Morte di Matteo Bagnaresi

Assolto l'autista del pullman

di Maria Chiara Perri

(Omissis), il 46enne bergamasco alla guida del pullman di tifosi juventini che il 30 marzo 2008 travolse il 28enne parmigiano, è stato giudicato non colpevole di omicidio colposo dal tribunale di Asti.

È stato assolto dall'accusa di omicidio colposo (Omissis), l'autista del pullman di tifosi juventini che travolse e uccise il 28enne parmigiano Matteo Bagnaresi durante disordini nell'area di servizio vicino ad Asti il 30 marzo 2008. Il ragazzo era insieme a un gruppo di ultras in trasferta per il match Juventus-Parma, che venne sospeso in seguito alla tragedia. (Omissis) si è sempre difeso dichiarando di non aver visto il giovane nel parapiglia durante gli scontri tra tifoserie, di essere partito in tutta fretta per evitare l'aggressione al pullman e di aver travolto Bagnaresi senza volerlo. Il pullman non si fermò subito dopo l'incidente, ma dopo un chilometro. L'autista, 46enne titolare di una ditta di autotrasporti con sede nel bergamasco, venne rinviato a giudizio per omicidio colposo. Oggi la sentenza di assoluzione pronunciata dal giudice Franco Muscato del tribunale di Asti: assolto perché il fatto non costituisce reato. L'accusa, rappresentata dal pm Valeria Ardoino, aveva chiesto la condanna dell'imputato a nove mesi di reclusione. "Sono soddisfatto per l'esito favorevole al mio assistito, il giudice ha riconosciuto che non avesse colpe. Ora attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza - dichiara l'avvocato difensore Ferruccio Rattazzi - l’evento è stato così improvviso e veloce che l'autista non ha avuto alcun modo di accorgersi della presenza di quel povero ragazzo". Il giudice depositerà le motivazioni entro 50 giorni. I genitori di Matteo Bagnaresi si erano inizialmente costituiti parte civile nel processo, ma nel novembre 2011 hanno deciso di uscire dal processo. Hanno accettato il risarcimento offerto dall'assicurazione dell'autista, somma di cui non è stato reso noto l'importo ma che è stata interamente devoluta alla Fondazione benefica dedicata dalla famiglia alla memoria del giovane. Matteo, detto "Bagna", era un ragazzo molto conosciuto e amato dagli amici e dal gruppo di tifosi Boys di cui faceva parte. Ancora oggi sono molte le iniziative in suo ricordo. Lo scorso 30 marzo, nel quinto anniversario della scomparsa, la curva nord dello stadio Tardini lo ha ricordato con un grande striscione.

23 maggio 2013

Fonte: Parma.repubblica.it

Assolto l’autista del pullman che travolse e uccise Matteo Bagnaresi

di Chiara Gori

(Omissis), l’autista del pullman che trasportava tifosi juventini in occasione della gara Juventus-Parma, del 30 marzo 2008, che travolse e uccise Matteo Bagnaresi, è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo. Il ragazzo di 28 anni fu investito dal mezzo durante disordini che si erano creati nell’area di servizio Crocetta Nord, nei pressi di Asti. L’autista aveva spiegato di non aver visto il ragazzo mentre ripartiva di tutta fretta per evitare aggressioni al pullman. I genitori di Bagnaresi, dopo essersi inizialmente costituiti parte civile, hanno accettato l’offerta dell’assicurazione e sono usciti dal processo. La somma è stata destinata all’associazione Onlus in memoria di Matteo Bagnaresi. A pronunciare la sentenza è stato il giudice Franco Muscato.

23 maggio 2013

Fonte: Jn24.it

Tifoso del Parma ucciso dal bus

L'autista di Covo è stato assolto

È stato assolto dall'accusa di omicidio colposo, perché il fatto non costituisce reato, (Omissis), 46 anni, l'autista di Covo alla guida del pullman di juventini che aveva travolto e ucciso un tifoso del Parma all'altezza di un'area di servizio sull'A11, nell'Astigiano, dove alcuni sostenitori delle due squadre erano venuti in contatto.

L'episodio era accaduto il 30 marzo 2008. Vittima, Matteo Bagnaresi, 27 anni. Il giudice monocratico di Asti giovedì 23 maggio ha rigettato la richiesta di condanna a nove mesi con pena sospesa avanzata dal pm e ha accolto l'istanza di assoluzione dell'avvocato Ferruccio Rattazzi. La tesi difensiva si basava sul fatto che l'autista, nella concitazione del momento, non avrebbe mai potuto accorgersi di Bagnaresi. (Omissis), titolare dell'omonima ditta di trasporti di Covo, era alla guida di un bus di tifosi bianconeri, che era stato accerchiato e bersagliato da un gruppo di supporters del Parma. Entrambe le comitive erano dirette a Torino per assistere a Juventus-Parma. Si erano incrociate all'area di servizio Crocetta Nord e fra le due fazioni erano subito esplose delle tensioni. (Omissis) era ripartito all'improvviso, mentre l'autobus veniva colpito con un lancio di bottiglie. L'autista temeva un attacco del bus da parte dei tifosi parmensi: Bagnaresi era morto schiacciato dalla ruota anteriore dell'autobus, mentre si trovava fermo davanti alla parte anteriore sinistra del mezzo, con le mani appoggiate contro il vetro del parabrezza. L'autista di Covo si era giustificato dicendo di non aver visto il ventisettenne di Parma a causa della concitazione del momento.

24 maggio 2013

Fonte: Ecodibergamo.it

L’assoluzione dell’autista del pullman che uccise Bagnaresi

di Gabriele Majo

Plaudo alla assoluzione di (Omissis), l’autista del pullman di (inermi) tifosi della Juventus che il 30 marzo 2008 travolse e uccise Matteo Bagnaresi, 27 anni, l’ultras crociato cui è dedicata la Curva Nord dello Stadio Ennio Tardini di Parma. Plaudo alla sua assoluzione per lo stesso motivo per cui qualche mese feci altrettanto allorquando il giudice non ritenne colpevoli Tommaso Ghirardi, Stefano Perrone e tutti gli altri coimputati nel processo che fece seguito alla tragedia di Eugenio Bortolon, precipitato a terra dall’allora settore ospiti dell’impianto cittadino (che si auspica possa essere riaperto ai tifosi con la prossima campagna abbonamenti, visto che per anni si era atteso invano che venisse dissequestrato, ma che poi, dopo la sentenza, era rimasto deliberatamente chiuso, non essendo più stata fatta manutenzione). L’accusa di omicidio (sia pure colposo) è infatti un fardello pesantissimo per un padre di famiglia, che già deve avere che fare con il rimorso per la morte di una persona - pur avendo in coscienza la consapevolezza di non avere responsabilità colpe per il tragico epilogo di una vicenda - poiché il valore di una vita umana, qualsiasi essa sia, è superiore (anche a un qualsiasi indennizzo economico). Non oso pensare lo stato d’animo che può avere accompagnato il signor (Omissis) in questi anni prima del giudizio assolutorio (in primo grado) emesso dal giudice Franco Muscato del Tribunale di Asti (il pm Valeria Ardoino, che potrebbe ricorrere in appello, aveva chiesto la condanna a nove mesi, mentre la famiglia, nel mese di novembre 2011, aveva revocato la costituzione di parte civile, avendo accettato l’offerta di risarcimento della compagnia di assicurazione, con lo scopo di destinare integralmente la somma ricevuta alle iniziative di rilevante impegno economico e di rilievo pubblico e sociale della Fondazione intitolata allo scomparso). Queste mie parole, che fanno il paio con quelle sostanzialmente analoghe espresse il 12 dicembre scorso, dopo il pronunciamento scagionatorio agli imputati per la morte di Bortolon sono scritte con tutto il rispetto che si deve alla memoria dello scomparso, della famiglia e degli amici, e - come è giusto che sia - non si addentrano sulle ragioni del verdetto (le cui motivazioni, peraltro, saranno successivamente rese pubbliche). Piuttosto mi piacerebbe che quella morte nell’autogrill maledetto (il Crocetta Nord sull’autostrada A 21 Torino-Piacenza) servisse a far capire a chi c’è ancora (e condivide gli stessi ideali e le stesse passioni di chi ha perso la vita a soli 27 anni nelle circostanze che ben sappiamo) che ogni forma di violenza deve essere assolutamente bandita, giacché le cinghie sono accessori che dovrebbero solo servire a tener su i calzoni (o per bellezza) e non esser brandite come strumento di offesa di chi non la pensa esattamente come noi e le bottiglie di birra magari bevute (con moderazione) e poi riciclate buttandole in appositi cassonetti…

24 maggio 2013

Fonte: Stadiotardini.it

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