Aereo con
Chapecoense cade in Colombia
Domani il
team brasiliano aveva la finale
di Coppa Sudamericana.
(ANSA) -
ROMA, 29 NOV - Sono solo 5 i
superstiti nella sciagura
dell'aereo caduto in Colombia
con 81 persone a bordo, tra cui
la squadra di calcio di Serie A
brasiliana del Chapecoense. Il
bilancio è stato fornito dalla
polizia colombiana, la quale ha
precisato che la 76ª vittima è
deceduta durante i soccorsi,
mentre fra i sopravvissuti ci
sono il difensore Alan Ruschel e
i portieri Danilo e Jakson
Follmann. L'aereo, un British
Aerospace 146, è caduto in una
zona montagnosa a sud di
Medellin poco prima della
mezzanotte scorsa, ora locale.
Il volo charter, gestito dalla
boliviana Lamia, era partito da
San Paolo e aveva fatto scalo in
Bolivia. I piloti avevano
inviato un messaggio d'emergenza
già alle 22 segnalando problemi
elettrici. I soccorsi sono stati
rapidi, ma resi difficoltosi
dall'oscurità e dalla pioggia.
La Federcalcio sudamericana
(Conmebol) ha annullato tutte le
attività, compresa la gara
d'andata della finale di Coppa
Sudamericana che il Chapecoense
avrebbe dovuto giocare domani a
Medellin con l'Atlético
Nacional.
29 novembre
2016
Fonte:
Ansa.it
© Fotografia: Sg24.sky
Colombia,
cade aereo Chapecoense
A bordo del
velivolo 68 passeggeri e 9
membri dell'equipaggio.
L'incidente è avvenuto a una
cinquantina di chilometri da
Medellin.
Un aereo
con a bordo la squadra
brasiliana della Chapecoense è
precipitato in Colombia, a 50 km
da Medellin. Sul velivolo
viaggiavano 68 passeggeri e 9
membri dell'equipaggio. La torre
di controllo ha perso i contatti
con l'aereo, ritrovato poi dai
soccorsi. La squadra brasiliana
viaggiava verso Medellin per
l'andata della Copa Sudamericana
contro l'Atlético Nacional. Il
bilancio è di 71 morti e 6
sopravvissuti. L'incidente è
avvenuto nella regione
Antioquia, in Colombia: l'aereo,
partito dalla Bolivia, nella
notte di lunedì stava sorvolando
le città di La Ceja e Abejorral
quando ha perso contatto con la
torre di controllo
dell'aeroporto José Maria
Cordoba dopo aver segnalato un
guasto elettrico a bordo.
L'aereo, un RJ85 proveniente
dall'aeroporto internazionali
Viru Viru di Santa Cruz de la
Sierra in Bolivia trasportava 72
passeggeri più 9 membri
dell'equipaggio. Le operazioni
di soccorso sono rese difficili
dalla morfologia del luogo, il
Cerro Gordo, nella municipalità
di La Union, una zona boschiva,
dove con ogni probabilità il
capitano del velivolo ha
effettuato un atterraggio di
emergenza. Sull'aereo volava
tutta la Chapecoense, squadra
brasiliana diretta a Medellin
per giocare l'andata della
finale della Copa Sudamericana
mercoledì contro l'Atlético
Nacional. Come riporta
Eltiempo.com la squadra
brasiliana è stata costretta a
cambiare volo su ordine delle
autorità brasiliane poco prima
della partenza: il club doveva
viaggiare su un volo charter ma
poco prima di partire per
Medellin non è arrivata
l'autorizzazione al volo
dell'aviazione civile
brasiliana, che ha costretto la
squadra a cambiare i biglietti e
a imbarcarsi sul volo di linea
poi precipitato. È stato rivisto
a 71 morti e sei sopravvissuti
il bilancio dello schianto
dell'aereo colombiano con a
bordo la squadra di calcio
brasiliana del Chapecoense. Lo
hanno riferito le autorità
brasiliane citate dai media
locali. È stato infatti
accertato che quattro persone
che si trovavano nella lista dei
passeggeri non si erano in
realtà mai imbarcate. Nessuno di
questi quattro era un
calciatore.
Applausi e
commozione allo stadio Grande
Torino durante il minuto di
silenzio per le vittime della
tragedia aerea che ha colpito la
squadra brasiliana del
Chapecoense. Il Torino, sceso in
campo nella sfida di Coppa
Italia con il Pisa con il lutto
al braccio, ha affidato allo
speaker la lettura di un
messaggio di cordoglio. "Un
destino che da oggi ci lega
indissolubilmente", sono state
le sue parole più toccanti,
chiaro riferimento alla tragedia
di Superga, la collina di Torino
su cui il 4 maggio 1949 si
schiantò l'aereo con i giocatori
del Grande Torino. Esposto in
curva Primavera lo striscione
"uniti dalla stessa tragedia".
"Essendo consci dei danni
irreparabili causati da questo
terribile evento, i club
capiscono che questo è il
momento dell'unità, del supporto
e dell'assistenza alla
Chapecoense" scrivono i maggiori
club brasiliani, tra cui
Palmeiras, Corinthians, Santos e
San Paolo, in una nota
congiunta. "In questo senso, le
società hanno stabilito queste
misure di solidarietà per la
Chapecoense: prestito gratuito
dei giocatori per la stagione
2017 (in Brasile il campionato
si disputa nell'anno solare); e
formale richiesta alla Cbf (la
Federcalcio brasiliana) per fare
in modo che la Chapecoense non
possa retrocedere in Serie B del
campionato per le prossime tre
stagioni. Se la Chapecoense
dovesse finire il campionato tra
le ultime quattro in classifica,
a retrocedere sarebbe la 16ª
classificata. Si tratta di un
gesto minimo della solidarietà
che possiamo fare in questo
momento - concludono i club
brasiliani - ma con l'obiettivo
sincero di ricostruire questa
società e la parte di calcio
brasiliano che oggi è andato
perduto".
In ultima istanza, il
Palmeiras, che proprio contro la
Chape, domenica scorsa, aveva
festeggiato la conquista del suo
nono scudetto, ha chiesto e
ottenuto di poter indossare la
maglia dello sfortunatissimo
club nell'ultima gara di
campionato (l'11 dicembre,
contro il Vitoria). "Non abbiamo
ancora ricevuto alcun tipo di
richiesta da parte dell'Atlético
Nacional di Medellin". Così un
portavoce della confederazione
calcistica sudamericana
(Conmebol) ha commentato
l'indiscrezione secondo cui la
squadra colombiana che avrebbe
dovuto sfidare la Chapecoense
nella doppia finale della Coppa
Sudamericana, avrebbe chiesto
che il trofeo venga assegnato al
club brasiliano. La Conmebol ha
invece ricevuto una richiesta da
parte della Cbf, la Federcalcio
brasiliana, affinché la Coppa
venga assegnata sia all'Atlético
che alla Chapecoense, che così
conquisterebbe il diritto a
partecipare alla prossima Coppa
Libertadores. "Stiamo valutando
la proposta", ha precisato il
portavoce. Si è salvato perché
ha dimenticato a casa il
passaporto. Altrimenti sarebbe
stato anche lui sull'aereo
precipitato in Colombia. Lo ha
raccontato dai microfoni di
SporTv, riuscendo a pronunciare
qualche parola mentre piangeva a
dirotto, Matheus Saroli il
figlio dell'allenatore della
Chapecoense, quel Caio junior
molto apprezzato in patria. Il
ragazzo ha raccontato che
avrebbe dovuto essere su quel
volo "però mi sono dimenticato
il passaporto. Ora posso solo
pregare perché non mi hanno
ancora dato comunicazione
ufficiali su mio padre".
|
Come
accaduto per la finale della
Copa do Brasil, anche l'ultima
giornata del campionato di
calcio brasiliano, in programma
nel prossimo fine settimana,
sarà rinviata a "data
indefinita": lo ha detto alla Tv
Bandeirantes il segretario della
Federcalcio brasiliana (Cbf),
Walter Feldman, in segno di
lutto.
"Sul luogo
della tragedia non c'erano
tracce di combustibile". Lo
sottolinea Alfredo Bocanegra,
responsabile dell'aviazione
civile della Colombia, sulla
tragedia di Medellin, precisando
che al momento non si esclude
nessuna ipotesi sulle cause
dell'incidente. Rispondendo alla
domanda dei media sul fatto se
il velivolo boliviano fosse al
limite dell'autonomia di volo,
Bocanegra ha sottolineato che
"nella zona della tragedia non
c'è puzza di combustibile. se
l'aereo avesse avuto sufficiente
rifornimento di carburante, o da
scaricarne in volo, poi ci
sarebbe stata un'esplosione o
comunque sul terreno avremmo
trovato resti della benzina
sparsa nell'ambiente".
"Il sogno
si è concluso questa mattina".
Così ha commentato uno dei
dirigenti della Chapecoense,
Plinio Davis Nes Filho,
presidente del Consiglio
direttivo, riferendosi
all'incidente aereo che ha
coinvolto la squadra. "Ci sono
amici di una vita che erano su
quel volo. Per noi è molto
difficile essere dei
sopravvissuti. Non era solo un
gruppo che si rispettava, era
una famiglia", ha detto il
dirigente a Globo. "Vivevamo in
armonia e gioia. Prima di
imbarcarsi, i giocatori hanno
detto che erano di nuovo alla
ricerca di un sogno. E il sogno
è finito questa mattina", ha
aggiunto.
Sei persone
sono sopravvissute all'incidente
aereo di Medellin: lo rende noto
l'aeronautica civile colombiana.
I sei sono: la hostess Ximena
Suarez, il tecnico Erwin Tumiri;
i calciatori del Chapecoense
Alan Ruschel, Jackson Follmann e
Helio Zampier; il giornalista
Rafael Valmorbida. Il presidente
della Colombia, Juan Manuel
Santos, afferma che il suo Paese
è a lutto a seguito dello
schianto dell'aereo su cui
viaggiava la squadra di calcio
brasiliana Chapecoense, e
conferma che i sopravvissuti
sono sei. "Una tragedia ci
addolora. Siamo rammaricati per
l'incidente dell'aereo che
trasportava la Chapecoense.
Solidarietà con la famiglia
delle vittime e con il Brasile",
ha scritto su Twitter Santos,
spiegando poi che il direttore
dell'unità nazionale per la
gestione del rischio disastri
(Ungrd), Carlos Ivan Marquez,
gli ha confermato che "ci sono
sei sopravvissuti". "Speriamo
che siano di più", ha aggiunto.
A bordo viaggiavano 81 persone,
di cui 72 passeggeri e nove
membri dell'equipaggio:
inizialmente il comandante
regionale della polizia, Jose
Gerardo Acevedo, aveva riferito
di 76 morti e cinque
sopravvissuti; ma con questo
ritrovamento di un sesto
sopravvissuto il bilancio
diventa di 75 morti e sei
sopravvissuti.
Ha avuto
salva la vita perché è
infortunato. "Per me è un
momento molto difficile, sono
molto triste", ha commentato
l'argentino Alejandro
Martinuccio, uno dei giocatori
del Chapecoense, dopo aver
appreso della tragedia aerea di
Medellin. Martinuccio ha
raccontato all'emittente La Red
che fin da questa mattina presto
ha ricevuto telefonate di amici
e colleghi che pensavano fosse
nell'aereo: "Mi stavo
riprendendo da un infortunio, è
la ragione per la quale non ho
viaggiato".
"E' un
giorno molto molto triste per il
calcio". Così il presidente
della Fifa, Gianni Infantino,
esprime cordoglio per la
sciagura aerea che la notte
scorsa in Colombia ha colpito la
squadra brasiliana del
Chapecoense. "E' un giorno
molto, molto triste per il
calcio - le parole del numero
uno del calcio mondiale - In
questo momento difficile, i
nostri pensieri sono per le
vittime e i loro parenti e
amici. La Fifa esprime le
proprie condoglianze più sentite
anche ai tifosi del Chapecoense,
così come a tutta la comunità e
ai media del calcio brasiliano".
A seguito
della sciagura dell'aereo in
Colombia, su cui viaggiavano
anche giocatori della
Chapecoense, la Federcalcio
brasiliana (Cbf) ha deciso di
rinviare a data da definirsi la
finale della Copa do Brasil tra
Gremio e Atlético-MG, che
avrebbe dovuto giocarsi domani a
Porto Alegre. Il presidente
dell'Atlético, Daniel
Nepomuceno, ha scritto sui
social che "di fronte a questa
tragedia non avrebbe nessun
senso" giocare.
|
L'aereo
caduto in Colombia si è spaccato
in due: soltanto muso e ali sono
riconoscibili e la coda è
completamente distrutta. È
quanto riferisce un fotografo di
Reuters sul posto, aggiungendo
che al momento dei soccorsi
decine di corpi erano distesi
intorno alle macerie, coperti da
lenzuola. Il velivolo è un BAe
146, prodotto da una compagnia
che adesso fa parte della
britannica BAE Systems. Secondo
quanto emerge dal servizio di
rilevamento dei voli
Flightradar24, l'ultimo segnale
del volo 2933 è stato rilevato
quando si trovava a 15.500
piedi, a circa 30 chilometri di
distanza dalla destinazione, che
è invece a 7mila piedi.
Il
presidente del Brasile, Michel
Temer, ha decretato tre giorni
di lutto per la tragedia
avvenuta in Colombia, dove è
caduto vicino Medellin un aereo
boliviano su cui viaggiavano 81
persone, tra cui i membri della
squadra di calcio brasiliana
Chapecoense. Temer riferisce che
l'aviazione e il ministero degli
Esteri del Brasile sono stati
attivati per prestare aiuto ai
familiari delle vittime.
È deceduto
in ospedale il portiere del
Chapecoense Danilo Padilha, che
era uno tra i superstiti. Il
bilancio dunque è di 76 morti e
5 superstiti, tra cui tre
giocatori.
Sono sei i
superstiti della tragedia aerea
di Medellin: oltre ai cinque
nomi già noti c'è anche Helio
Zampier Neto, difensore della
Chapecoense, trovato sotto i
rottami dell'aereo. Lo ha
confermato alla stampa il
responsabile dell'aviazione
civile colombiana, Alfredo
Bocanegra. I calciatori
sopravvissuti sarebbero quindi
quattro.
L'agenzia
colombiana per la gestione dei
disastri ha diffuso i nomi dei
cinque sopravvissuti allo
schianto aereo avvenuto vicino
Medellin e fra loro ci sono tre
giocatori della squadra di
calcio brasiliana Chapecoense,
che viaggiava a bordo del
velivolo. I tre calciatori
sopravvissuti sono: Alan Luciano
Ruschel, Marcos Danilo Padilha e
Jackson Ragnar Follmann. Gli
altri due salvati, invece, si
chiamano Rafael Correa Gobbato e
Ximena Suarez.
Le
operazioni di salvataggio sul
luogo dello schianto aereo in
Colombia sono state sospese
nelle prime ore del mattino a
causa delle forti piogge. Lo
annuncia su Twitter l'aeroporto
di Medellin. Il velivolo, con 81
persone a bordo compresi nove
membri dell'equipaggio,
trasportava la squadra di calcio
brasiliana Chapecoense, che
domani avrebbe dovuto giocare
contro l'Atlético Nacional di
Medellin per la finale della
Copa Sudamericana, l'equivalente
dell'Europa League in
Sudamerica.
È di 76
morti e cinque sopravvissuti il
bilancio dello schianto aereo
avvenuto in Colombia. Lo
annuncia la polizia colombiana.
"Sei persone sono state messe in
salvo vive, ma sfortunatamente
una di loro è poi morta. Il
resto degli occupanti purtroppo
è morto. Il bilancio tragico è
di 76 vittime", ha detto ai
giornalisti il comandante
regionale della polizia, Jose
Gerardo Acevedo.
La polizia
colombiana teme che ci siano
soltanto cinque persone
sopravvissute al disastro aereo.
Se la notizia fosse confermata,
le vittime sarebbero 76.
L'aeronautica civile ha
annunciato che ci sono almeno
"sei sopravvissuti: 2 componenti
dell'equipaggio, 3 giocatori e
un giornalista".
Iniziano a
delinearsi i motivi del guasto,
che dovrebbe essere di natura
tecnica e non legato alla
perdita di carburante. Secondo
le agenzie di stampa locali, il
pilota avrebbe scaricato il
serbatoio prima dell'atterraggio
di emergenza per evitare
esplosioni.
Sull'aereo
precipitato nei giorni scorsi
aveva viaggiato l'Argentina di
Messi per le qualificazioni
Mondiali.
Sono tre i
sicuri sopravvissuti
all'incidente aereo che fanno
parte della rosa della
Chapecoense. Si tratta dei
portieri Danilo, Jackson Follman
e del terzino Alan Ruschel. La
sorella di quest'ultimo ha
twittato un messaggio di
ringraziamento per le condizioni
non gravi del fratello, che
dovrà essere operato.Sono tre i
sicuri sopravvissuti
all'incidente aereo che fanno
parte della rosa della
Chapecoense. Si tratta dei
portieri Danilo, Jackson Follman
e del terzino Alan Ruschel. La
sorella di quest'ultimo ha
twittato un messaggio di
ringraziamento per le condizioni
non gravi del fratello, che
dovrà essere operato.
"Che Dio
accompagni i nostri atleti, i
dirigenti, i giornalisti e gli
altri ospiti che erano con la
delegazione". È quanto si legge
sulla pagina Facebook del
Chapecoense, in commento alla
tragica notizia dello schianto
dell'aereo che trasportava la
squadra brasiliana in Colombia.
Il club chiarisce nel post di
voler "attendere il
pronunciamento ufficiale delle
autorità aeree colombiane prima
di rilasciare dichiarazioni
ufficiali sull'incidente".
Questi i 42
componenti della Chapecoense che
erano a bordo dell’aereo:
Giocatori: Danilo, Follman,
Marcelo, Alan, W. Thiago, Cleber
Santana, Bruno Rangel, Gil,
Josimar, Filipe M, Gimenez,
Canela, Nieto, Ananías, Kempes,
Sergio Manoel, Dener, Mateus
Biteco, Tiaguinho, Lucas Gomes,
Artur Maia. Staff tecnico: Caio
Junior, Anderson Paixao, Duca,
Pipe Grohs, Dr Marcio, Gobbato,
Bolilo, Cesinha. Staff:
Serginho, Cocada, Adriano,
Cleberson, Giba. Dirigenti:
Sandro, Maurinho, Jandier,
Plinio de Nes Filho, Decio,
Cadú, Folle Junior, Edir de
Marco.
Su
Instagram Alan Ruschel, terzino
della Chapecoense, aveva postato
una foto con il compagno di
squadra Danilo, portiere,
anch'egli tra i sopravvissuti.
Secondo le
prime informazioni l'aereo è
precipitato dopo aver comunicato
alla torre di controllo alcuni
problemi di natura elettrica a
bordo. Ma secondo quanto riporta
TeleMedellin c'è anche l'ipotesi
dell'esaurimento del carburante.
Sull'aereo
viaggiavano anche 21 giornalisti
sportivi al seguito della
squadra.
Danilo,
portiere del Chapecoense, è
sopravvissuto e si è già messo
in contatto con i propri
famigliari. Lo ha confermato
Nelson Carmona, presidente del
consiglio municipale di La Ceja
del Tambo.
Come ha
riferito il capo dei vigili del
fuoco in azione sul luogo
dell'incidente, "ci sono molti
sopravvissuti. Non sappiamo dire
quanti, ma sono molti". Lo
riporta TeleMedellin.
La
Federcalcio sudamericana è stata
avvisata dell'incidente
riguardante la squadra
dell'Atlético Chapecoense. Tutte
le attività della confederazione
sono state sospese. Il
presidente Alejandro Dominguez
sta viaggiando a Medellin.
Il primo
ferito trasportato in ospedale e
identificato è Alan Ruschel,
giocatore della Chapecoense.
29 novembre
2016
Fonte:
Sportmediaset.mediaset.it
© Fotografie:
Ilfattoquotidiano.it - Ansa.it
Colombia,
aereo precipita: 71 morti 6
sopravvissuti
A bordo
squadra Chapecoense, è la
Superga brasiliana
di Piera
Matteucci
Sul
velivolo, che si è schiantato
vicino alla città di Medellin,
viaggiavano tra i passeggeri i
giocatori di serie A. Il team
avrebbe dovuto incontrare, per
la finale della Copa
Sudamericana, i colombiani
dell'Atlético Nacional, che dopo
la tragedia hanno offerto la
vittoria del titolo a tavolino.
Trovate le due scatole nere.
ROMA -
Ricorda la tragedia di Superga
del 4 maggio 1949 l'incidente
aereo che è avvenuto ieri sera
in Colombia e nel quale sono
morte 71 delle 77 persone che
viaggiavano a bordo: questo il
bilancio ufficiale rivisto, dopo
che per tutta la giornata si era
parlato di 75 vittime e 81
passeggeri. Tra i passeggeri,
proprio come fu per il Toro,
c'erano i componenti della
squadra di calcio della serie A
brasiliana Chapecoense, che
mercoledì avrebbe dovuto giocare
la finale della Copa
Sudamericana (l'equivalente
dell'Europa League) contro
l'Atlético Nacional di Medellin.
Il velivolo s'è schiantato
mentre tentava un atterraggio di
emergenza vicino alla città
colombiana di Medellin. Tre i
giorni di lutto nazionale per le
vittime dichiarati dal
presidente brasiliano Michel
Temer.
La tragedia
- "Confermato. L'aereo
immatricolato Cp2933 trasportava
la squadra Chapecoense", hanno
scritto su Twitter
dall'aeroporto Cordova di
Medellin. Sul volo c'erano,
oltre a 68 passeggeri, 9 membri
dell'equipaggio boliviano,
specializzato, ha riferito il
capo dell'aeroporto Viru Viru di
Santa Cruz, in Bolivia, in voli
charter con squadre di calcio
sudamericane e della Bolivia.
I
superstiti - Tra le sei persone
sopravvissute ci sono tre
calciatori: Jackson Ragnar
Follmann, Alan Luciano Ruschel e
Helio Zampier Neto, difensore
della Chapecoense, trovato sotto
i rottami dell'aereo. Gli altri
tre salvati sono la hostess
Ximena Suarez, il tecnico Erwin
Tumiri e il giornalista Rafael
Valmorbida. Un quarto giocatore,
Marcos Danilo, portiere del
Chapecoense, era sopravvissuto
all'impatto, ma è morto
nell'ospedale dove era stato
ricoverato. Ruschel, uno dei
terzini della squadra, è stato
ricoverato all'ospedale
municipale de La Ceja. Il
giocatore, trasportato in
ambulanza, è apparso molto
emozionato, ma era vigile e ha
chiesto insistentemente della
famiglia. La moglie, Amanda
Ruschel, ha riferito che il
giocatore è "stabile": "Grazie a
Dio è in ospedale in condizioni
stabili. Stiamo pregando per
tutti quelli che ancora non sono
stati salvati", ha scritto la
donna su Instagram, aggiungendo
che è una situazione
"difficile".
Sui campi
italiani - Della squadra
facevano parte anche due atleti
che hanno giocato in Italia: uno
è Filipe Machado, che nel 2009
ha militato nella Salernitana,
in Serie B, collezionando sette
presenze. Machado, morto nello
schianto, aveva 32 anni e ha
giocato in Spagna, Bulgaria,
Azerbaigian ed Emirati Arabi
Uniti prima di tornare in
Brasile. Si è invece salvato,
perché non era stato convocato
per la finale di Copa
Sudamericana, Claudio Winck, una
fugace apparizione nel
campionato italiano lo scorso
anno, nel Verona, con un gol
all'attivo in Coppa Italia
contro il Pavia.
Soccorsi
difficili - Le cattive
condizioni meteo hanno impedito
alla squadra di soccorso di
accedere in aereo al sito, che
si trova nel dipartimento di
Antioquia nel nord ovest della
Colombia. Il luogo è stato,
quindi, raggiunto via terra. Ma
le forti piogge e il buio della
notte hanno costretto le
autorità a sospendere le
operazioni. Lo schianto,
infatti, è avvenuto in una zona
montagnosa alle porte di
Medellin: l'aereo è caduto dopo
essere partito dall'aeroporto
internazionale di San Paolo, in
Brasile, e aver fatto scalo in
Bolivia.
Le ipotesi
- "È una tragedia di proporzioni
enormi", ha detto Elkin Ospina,
sindaco di La Ceja, comune
vicino al luogo dell'incidente.
A quanto sembra, il velivolo, un
RJ-85 della compagnia Lamia,
aveva segnalato problemi
all'impianto elettrico, prima di
sparire dai radar nello spazio
aereo colombiano. Ma non si
escludono altre ipotesi, come
quella che l'aereo fosse rimasto
senza carburante. Pare che
questa tesi, che gli inquirenti
dovranno vagliare, derivi dalla
testimonianza di un'assistente
di volo, che avrebbe detto
appunto che l'aereo era rimasto
a secco di carburante. "Secondo
il rapporto che abbiamo, l'aereo
è dato come scomparso alle 21.30
(2.30 di stamani in Italia) e
l'incidente è stato registrato
alle 22.34 (4.34 In Italia)", ha
indicato un portavoce
dell'Aeronautica civile.
L'autorità aeronautica civile ha
messo in campo all'aeroporto di
Medellin, per gestire la
situazione, un posto di comando
unificato che è guidato dal
direttore dell'ente
dell'aviazione civile, Alfredo
Bocanegra. Qualche ora dopo le
squadre di soccorso colombiane
hanno recuperato le due scatole
nere.
Volo
cambiato all'ultimo momento - La
squadra avrebbe dovuto viaggiare
su un charter diretto per
Medellin, ma il volo non è stato
autorizzato dall'aviazione
brasiliana. Costretto a cambiare
programma, il Chapecoense - con
una delegazione di 42 persone
fra giocatori, dirigenti e staff
tecnico - si è imbarcato a San
Paolo facendo scalo in Bolivia,
a Santa Cruz de la Sierra, per
salire su un aereo di linea con
altri 26 passeggeri - fra cui
molti giornalisti e tifosi - e 9
membri dell'equipaggio.
Su stesso
aereo volò Argentina di Messi -
Anche la nazionale argentina di
Lionel Messi ha viaggiato
recentemente sull'aereo
precipitato. Lo scrive Marca
online, che pubblica una foto di
Messi e Javier Mascherano
accanto ai due piloti, quando i
biancocelesti si sono recati in
Brasile per la partita di
qualificazione in vista dei
mondiali del 2018, vinta dai
verde-oro due settimane fa per 3
a 0 al Mineirao di Belo
Horizonte.
La squadra
- Il Chapecoense è stato fondato
nel 1973 e rappresenta la città
di Chapecó, un importante centro
industriale del Brasile, di
200mila abitanti, nello stato di
Santa Catarina, nel sud del
Paese. Nel 2009 giocava nel
campionato di calcio di serie D
e, dopo un'ascesa eccezionale,
aveva raggiunto la prima
divisione nel 2014, occupando
attualmente il nono posto in
classifica.
Atlético:
"La coppa al Chapecoense" - Il
club Atlético Nacional ha
espresso la sua solidarietà con
@chapecoensereal e ha offerto
alla squadra brasiliana, che
avrebbe dovuto sfidare mercoledì
per la Copa Sudamericana, la
vittoria del titolo a tavolino.
La Federcalcio sudamericana,
Conbemol, ha sospeso tutte le
partite e le altre attività in
programma. Il presidente di
Conbemol, Alejandro Dominguez, è
in viaggio verso Medellin. Era
la prima volta che la piccola
squadra di Chapecoense
raggiungeva la finale di una
grande competizione sudamericana
e il club era considerato
sfavorito in questa partita. Il
presidente del Paraguay, Horacio
Cartes, ha espresso le sue
condoglianze alle famiglie delle
vittime: "Il calcio sudamericano
è a lutto", ha scritto sui
social network Cartes, che è
stato anche presidente della
squadra paraguayana Libertad.
"Condoglianze alla squadra, ai
familiari e ai tifosi della
Chapecoense Real e agli altri
coinvolti dalla tragedia aerea",
ha aggiunto.
Cordoglio
delle squadre italiane - Le big
del calcio italiano unite
nell'esprimere vicinanza alla
Chapecoense. "La Juventus
esprime il proprio cordoglio per
l'incidente aereo avvenuto in
Colombia e si stringe alle
famiglie delle vittime
#ForçaChape", si legge nel
profilo Twitter dei bianconeri.
"I nostri cuori e i nostri
pensieri sono con la Chapecoense
#ForçaChape", il post in inglese
del Milan. "Il pensiero dell'As
Roma è rivolto alla Chapecoense
e a tutte le persone coinvolte
nella tragedia aerea in Colombia
#ForçaChapecoense", scrive la
Roma. "Una mattina come non
dovrebbero esisterne. Il nostro
dolore e i nostri pensieri oggi
sono per i ragazzi della
Chapecoense", il messaggio
diffuso dall'Inter.
Messaggio
di Putin - Anche il presidente
russo, Vladimir Putin, ha
espresso il suo cordoglio: "In
un messaggio, il capo di Stato
russo ha espresso parole di
vicinanza e sostegno ai parenti
delle vittime, così come
l'augurio di un recupero rapido
a coloro che sono sopravvissuti
all'incidente", ha fatto sapere
il Cremlino.
29 novembre
2016
Fonte:
Repubblica.it
© Fotografie:
Pbs.twimg.com -
Wips.plug.it
Tragedia
aerea, a bordo i giocatori della
Chapecoense: le vittime sono 71
di Valerio
Clari
Dovevano
giocare in Colombia la finale di
Sudamericana. Sei i superstiti
recuperati sul luogo
dell'incidente, ma uno è morto
nel trasporto all'ospedale: 71
vittime.
Milano -
L'aereo che trasportava i
giocatori della Chapecoense,
squadra della Serie A brasiliana
che si recava in Colombia a
giocare la finale di Copa
Sudamericana, si è schiantato
nella notte mentre si avvicinava
all'aeroporto José Maria Cordoba
della città colombiana di
Medellin alle 10 ora locale,
alle 4 in Italia. L'aereo ha
perso il controllo con la torre
di controllo e, riferiscono i
media locali, si è schiantato
mentre tentava un atterraggio di
emergenza: era decollato da
Santa Cruz de la Sierra in
Bolivia, dove aveva fatto uno
scalo tecnico, con 81 persone a
bordo, 72 passeggeri e 9 di
equipaggio (48 membri del club,
21 giornalisti). La squadra
della città di Chapecò, nello
stato brasiliano, di Santa
Catarina, si dirigeva a Medellin
per disputare mercoledì la
partita di andata della finale
della Coppa Sudamericana contro
l'Atlético Nacional. Il
comandante della Polizia di
Antioquia, regione in cui si è
verificato lo schianto, il
General José Acevedo Ossa ha
comunicato che i superstiti
dell'incidente recuperati erano
inizialmente sei, e che non ci
sono motivi per sperare di
trovarne altri. Lo stesso
Generale ha poi comunicato che
le vittime sono in realtà 72,
perché uno dei sei sopravvissuti
è morto durante il traporto
all'ospedale. Poi è arrivato il
ritrovamento di un nuovo
giocatore ancora in vita. In
serata le autorità colombiane
hanno abbassato a 71 i numeri
dei morti: quattro persone che
erano nella lista passeggeri non
si sono imbarcati da Bogotà.
Nessuno di loro faceva parte
della Chapecoense.
I primi
superstiti - I primi giunti
all'Hospital de la Ceja sono
l'esterno sinistro Alan Ruschel
e il portiere Danilo, feriti:
avevano postato una foto prima
della partenza dall'aereo,
viaggiavano fianco a fianco. Il
primo sarebbe arrivato in stato
di choc, con fratture multiple
(anche del bacino) e lacerazioni
alla testa, il secondo è poi
morto per le ferite. Un terzo
giocatore giunto all'ospedale è
Jackson Follmann (il secondo
portiere), che però avrà bisogno
di essere trasportato in
un'altra sede per la gravità
delle ferite. La quarta
sopravvissuta è la hostess
Jimena Suárez, il quinto il
giornalista Rafael Henzel.
Chiude il conto dei superstiti
Erwin Tumiri, tecnico di volo.
Nelle prime ore del mattino
colombiano è arrivata la notizia
del ritrovamento di un sesto
sopravvissuto, il calciatore
Helio Zampier Neto, che è stato
portato in ospedale. Ma allo
stesso tempo viene segnalata la
morte, sempre in ospedale, del
portiere Danilo. Ci sono poi
otto giocatori della prima
squadra della Chapecoense che
non sono saliti sull'aereo
perché non convocati per la
partita. Sono: Nemen, Demerson,
Boeck, Andrei, Hyoran,
Martinuccio, Moises e Nivaldo.
Gazzetta
dello Sport - Messaggi di
cordoglio sono arrivati in tempo
reale, soprattutto via Twitter,
da società sportive di tutto il
mondo, da atleti ed ex atleti,
da compagni ed ex compagni di
squadra. Tutti piangono le
vittime della tragedia aerea, in
particolare i giocatori del club
della serie A brasiliana, che
stava andando in Colombia per
giocare la finale di Copa
Sudamericana. Lo schianto è
avvenuto nella notte (alle 4 ora
italiana) mentre l’aereo si
avvicinava all’aeroporto José
Maria Cordoba della città
colombiana di Medellin.
Le vittime
- Non ci sono vere star, nella
rosa della Chape: la squadra era
stata costruita a basso costo,
la forza era il collettivo. I
giocatori più noti erano
l’attaccante Bruno Rangel, di
ritorno da un’esperienza in
Qatar, il terzino Dener, il
mediano Gil, oltre al
centrocampista Cleber Santana,
che nella stagione 2009-2010
giocò nell'Atlético Madrid.
L’allenatore era Caio Junior, 51
anni, una lunga esperienza in
panchina, anche in piazze nobili
come Flamengo, Palmeiras,
Botafogo.
Problemi
"elettrici" - L'aereo caduto in
Colombia con 81 persone a bordo
aveva segnalato problemi
all'impianto elettrico: lo rende
noto in un comunicato
l'aeroporto internazionale di
Medellin. Il velivolo, un
British Aerospace 146 gestito
dalla compagnia charter
boliviana Lamia, nell'impatto si
sarebbe spezzato in due parti.
Avrebbe avuto il via libera per
un atterraggio d'emergenza ma
non sarebbe riuscito a
raggiungere l'aeroporto.
Mauricio Parodi, direttore della
Protezione civile locale, ha
detto che l'aereo dovrebbe
trovarsi in una zona denominata
Cerro Gordo, una montagna
difficile da raggiungere anche a
causa del fango.
Stesso
aereo per Messi - Con la stessa
compagnia e con lo stesso
velivolo aveva recentemente
volato anche la nazionale
argentina: aveva 17 anni di vita
ed era l’unico della compagnia
boliviana Lamia. Secondo alcune
ricostruzioni il club brasiliano
avrebbe chiesto ieri di poter
viaggiare con un altro charter
di una compagnia brasiliana, ma
la richiesta sarebbe stata
respinta dalle Autorità (Anac)
perché arrivata troppo tardi.
Attività
sospese - La partita, prevista
per la notte di domani (orario
italiano) è stata ovviamente
subito rimandata, la Conmebol
(confederazione sudamericana) ha
annunciato la sospensione di
tutte le attività fino a nuovo
ordine.
Comunicato
del club - Intanto attraverso un
comunicato sulla sua pagina
Facebook il club ha annunciato
che non darà notizie finché non
avrà conferme ufficiali dalle
autorità sul numero di vittime e
di sopravvissuti.
L'ascesa
della Chape - La "Chape", come
viene comunemente chiamata, è un
club giovane, nato nel 1973.
Solo nel 2009 giocava nella
serie D brasiliana: un'ascesa
verticale e continua lo ha
portato nella prima divisione
brasiliana nel 2014. È la
formazione della città di
Chapecò, un polo industriale da
200mila abitanti dello stato di
Santa Catarina, nel sud del
paese. Quella che avrebbe dovuto
giocare domani era sicuramente
la gara più importante della
propria storia: si era
guadagnata l'accesso alla finale
della Sudamericana
(corrispondente della nostra
Europa League), con
l'eliminazione in semifinale
degli argentini del San Lorenzo.
29 novembre
2016
Fonte:
Gazzetta.it
© Fotografia:
Gazzettadiparma.it
Colombia,
cade aereo con la Chapecoense a
bordo: 5 superstiti, 76 morti
Sono 81 i
passeggeri del velivolo
precipitato vicino a Medellin:
tra questi, oltre a 9 membri
dell'equipaggio, anche i
giocatori della squadra di
calcio di serie A brasiliana.
BOGOTÀ
(COLOMBIA) - Un aereo con 81
persone a bordo, diretto
all'aeroporto internazionale di
Medellin, si è schiantato in
Colombia. Si trattava di un volo
charter che trasportava i
giocatori della Chapecoense. In
Colombia, a Medellin, la squadra
brasiliana avrebbe dovuto
giocare mercoledì la finale
d'andata della Copa Sudamerica,
contro l’Atlético Nacional.
CINQUE
SUPERSTITI, TRA LE VITTIME C'È
UN EX SALERNITANA - C'erano 81
persone a bordo del velivolo che
si è schiantato vicino al
dipartimento di Antioquia: 72
passeggeri e nove membri
dell'equipaggio. L'account
twitter dell'aeronautica
colombiana aveva confermato che
erano 6 i superstiti: 3
giocatori, 2 membri
dell'equipaggio e un giornalista
ma uno di questi, il portiere
Danilo però, è deceduto durante
il trasporto in ospedale
portando il numero dei
sopravvissuti a 5.
Nell'incidente dunque hanno
perso la vita 76 persone: lo ha
confermato un funzionario della
polizia di Medellin. Le autorità
aeronautiche civili colombiane
hanno pubblicato su Facebook la
lista delle persone a bordo del
volo Lamia (targa CP2933 RJ80).
Oltre a equipaggio, calciatori e
dirigenti della Chapecoense,
c'erano anche giornalisti. Tra i
deceduti anche Filipe Machado,
difensore del club brasiliano ma
con sette presenze con la
Salernitana nella stagione
2009-2010.
I
SOPRAVVISSUTI - Tra i
sopravvissuti c'è un altro dei
difensori della Chapecoense,
Alan Ruschel, uno dei terzini
della squadra, ricoverato
all'ospedale municipale de La
Ceja. Oltre a lui sono stati
portati in ospedale anche i
portieri Danilo e Follmann (ma
il primo è morto durante il
tragitto per la gravità delle
ferite) e il difensore di 31
anni Helio Zampier Neto. Con la
squadra non erano partiti nove
giocatori che sono rimasti in
Brasile: Andrei, Boeck,
Demerson, Hyoran, Martinuccio,
Moises, Nemen, Nivaldo e Winck.
Quest'ultimo aveva giocato per
nove mesi al Verona (dal luglio
2015 a marzo 2016) segnando
anche un gol in Coppa Italia.
SOCCORSI
DIFFICILI - A rendere più
complesse le operazioni di
soccorso durante la notte anche
le avverse condizioni
meteorologiche. A causa delle
forti piogge, infatti, le
autorità del Dipartimento di
Antioquia, dove è precipitato
l'aereo con a bordo la squadra
di calcio Chapecoense, hanno
interrotto le ricerche dei
superstiti. In Colombia è notte
fonda è l'aereo si è schiantato
in una zona di montagna, a sud
di Medellin. La sorella di
Ruschel su twitter ha espresso
tutta la sua gioia per il
fratello uscito vivo
dall'incidente in Colombia: "Dio
è grande e ti rende forte ! Ti
amo fratello. Sei un guerriero
!!!!".
"TRAGEDIA
DI PROPORZIONI ENORMI" - "È una
tragedia di proporzioni enormi",
ha detto poi il sindaco.
L'aereo, un British Aerospace
146, è caduto in una zona
montagnosa alle porte di
Medellin poco prima della
mezzanotte di lunedì ora locale.
Il velivolo era partito
dall'aeroporto internazionale di
San Paolo, in Brasile, e aveva
fatto scalo in Bolivia. La
squadra di calcio brasiliana
Chapecoense avrebbe dovuto
giocare mercoledì la finale
della Copa Sudamericana contro
l'Atlético Nacional di Medellin.
QUANTI
TIFOSI FUORI DALLO STADIO -
Intanto centinaia di tifosi del
Chapecoense si sono ritrovati
sin dalla mattina davanti
all'Arena Condà, lo stadio della
squadra della città di Chapecò,
nello Stato brasiliano di Santa
Catarina (sud del Paese). Molti
seguono le notizie della
tragedia in lacrime, altri
pregano per le famiglie delle
vittime. Anche il direttore del
club, Plinio David de Nes Filho,
ha pianto davanti ai microfoni
di Bom Dia Brasil: "Il sogno
della Chapecoense è finito
stanotte", ha detto il dirigente
sportivo.
PROBLEMI
ALL'IMPIANTO ELETTRICO… -
L'aereo caduto in Colombia aveva
segnalato problemi all'impianto
elettrico: lo rende noto in un
comunicato l'aeroporto
internazionale di Medellin. Il
velivolo, un British Aerospace
146 gestito dalla compagnia
charter boliviana Lamia,
trasportava anche i giocatori
della squadra di calcio
brasiliana Chapecoense. I piloti
dell'aereo hanno inviato un
messaggio di emergenza alle
22:00 di lunedì (ora locale),
hanno reso noto le autorità
dell'aviazione civile
colombiana. Le squadre di
soccorso sono state attivate
immediatamente ma un elicottero
dell'esercito è stato costretto
a rientrare alla base a causa
della scarsa visibilità.
...MA
POTREBBE AVER FINITO IL
CARBURANTE - Ma secondo il
responsabile dell'agenzia per
l'aviazione civile colombiana,
Alfredo Bocanegra, le autorità
non escludono che l'aereo
schiantatosi a sud di Medellin
con a bordo la squadra di calcio
Chapecoense sia rimasto a secco
di carburante. Ufficialmente si
continua a parlare di guasto
elettrico - ha precisato
Bocanegra - ma c'è la
testimonianza di una assistente
di volo secondo cui sarebbe
finito il carburante.
IL
COMUNICATO - Il club Chapecoense
ha rilasciato su facebook un
comunicato ufficiale in cui
conferma di aspettare un
resoconto definitivo
dall'autorità aerea colombiana
per trasmettere "qualsiasi nota
ufficiale sull'incidente". E poi
conclude: "Che Dio sia con i
nostri atleti, dirigenti,
giornalisti e altri ospiti che
sono con la delegazione".
PARTITE
ANNULLATE - La Federazione del
calcio sudamericana (CONMEBOL),
intanto, ha annullato tutte le
attività fino a nuovo ordine a
causa della sciagura aerea in
Colombia: lo ha annunciato la
stessa CONMEBOL, sottolineando
che il suo presidente, Alejandro
Dominguez, è partito per
Medellin. È stata annullata
quindi anche la prima di due
partite della finale della Copa
Sudamericana: la squadra
brasiliana di serie A
Chapecoense, che si trovava a
bordo dell'aereo, avrebbe dovuto
giocare mercoledì a Medellin
contro l'Atlético Nacional.
MINUTO DI
SILENZIO DI BARCELLONA E REAL -
E un minuto di silenzio prima
delle rispettive sessioni di
allenamento è stato osservato da
Barcellona e Real Madrid per le
vittime del disastro aereo nel
quale è rimasta coinvolta la
squadra brasiliana del
Chapecoense. Tanti messaggi di
cordoglio stanno arrivando dal
mondo dello sport. L'Atlético
Madrid, attraverso twitter ha
voluto ricordare Cleber Santana,
centrocampista della squadra
brasiliana che ha vestito la
maglia dell'Atlético dal 2007 al
2010.
29 novembre
2016
Fonte:
Corrieredellosport.it
(Testo © Fotografia)
L'incidente
sul monte Gordo, vicino a
Medellin
Cade in
Colombia l'aereo della
Chapecoense: 71 morti, 6
sopravvissuti al disastro.
Il
presidente brasiliano ha
dichiarato tre giorni di lutto
nazionale per le vittime del
disastro aereo in Colombia, in
cui sono morte 71 persone. Il
presidente del Torino rievoca il
disastro del 1949 a Superga: "Un
destino ci lega". Pelé:
"Riposate in pace, fratelli
miei".
29 novembre
2016 - Una tragedia assurda, che
fa tornare alla mente le
immagini del Grande Torino di
Valentino Mazzola annientato nel
disastro di Superga nel maggio
del 1949. Quasi l'intera squadra
brasiliana del Chapecoense è
rimasta vittima dell'incidente
aereo di ieri sera in Colombia,
incidente che potrebbe essere
dovuto alla mancanza di
carburante sufficiente nel
serbatoio dell'aereo.
La cronaca
del disastro - L'aereo con 77
persone a bordo - 68 passeggeri
e 9 membri dell'equipaggio - si
è schiantato ieri sera sul monte
El Gordo, vicino alla città
colombiana di Medellin. Il
velivolo trasportava la squadra
di calcio brasiliana
@ChapecoenseReal. Solo sei i
sopravvissuti. Le squadre di
soccorso hanno recuperato i
corpi delle vittime e le due
scatole nere.
L'aereo, un British
Aerospace 146 della compagnia
boliviana Lamia, era partito
dall'aeroporto internazionale di
San Paolo, in Brasile, e aveva
fatto scalo in Bolivia. La
squadra di calcio brasiliana
Chapecoense avrebbe dovuto
giocare mercoledì la finale
della Copa Sudamericana contro
l'Atlético Nacional di Medellin.
Quattro
giocatori tra i sei
sopravvissuti - 4 calciatori
della squadra sarebbero tra i 6
sopravvissuti allo schianto: i
quattro giocatori feriti ma
vivi, secondo le informazioni
locali, sono il difensore Alan
Ruschel, i portieri Danilo e
Follmann e il 31enne Helio
Zampier Neto.
Senza
carburante ? - L'aereo avrebbe
avuto problemi con il sistema
elettrico prima dello schianto.
Ma da alcune indiscrezioni
trapelate sui media colombiani
sembra anche che l'aereo fosse
rimasto a corto di carburante.
All'ospedale di La Ceja è stata
avviato un piano speciale di
emergenza per curare i feriti,
dal momento che è la struttura
più vicina al luogo
dell'incidente.
ll
cordoglio dello sport, dal Milan
al Fluminense - Il mondo dello
sport si stringe attorno alla
squadra del Chapecoense. Tutti
piangono le vittime della
tragedia aerea, in particolare i
giocatori. In un tweet il Milan
scrive "I nostri cuori e
pensieri sono oggi per il
@ChapacoenseReal today#
ForçaChape". Wayne Rooney parla
di "Cattive notizie questa
mattina. I pensieri sono al
@ChapacoenseReal, alle famiglie
ed agli amici". Ricordano gli
avversari della massima serie
brasiliana il Sao Paulo che ha
cancellato per lutto la
presentazione del tecnico
Rogerio Ceni. Cordoglio dal
Manchester United e dalla Roma:
"Il pensiero dell'As Roma è
rivolto al @ChapacoenseReal ed a
tutte le persone coinvolte nella
tragedia aerea in Colombia".
Anche Barcellona e Boca Junior
si dicono "in lutto". Dal
Corinthians un messaggio di
forza agli amici del
@ChapacoenseReal. Condoglianze
da Atlético Madrid, Marsiglia,
Liverpool, Monaco, Fluminense,
Chelsea e l'hashtag
#ForçaChapacoense. Tra i primi
ad esprimere il loro dolore
Franco Baresi, Sergio Ramos e
tanti altri.
Pelé:
riposate in pace - "Riposate in
pace, miei giovani fratelli":
così Pelé esprime il suo
cordoglio per la tragedia aerea
che ha coinvolto la squadra del
Chapecoense. "La famiglia del
calcio brasiliano è in lutto. La
Chapecoense è la squadra di una
piccola città che aveva
raggiunto l'elite del calcio
nazionale e sudamericano. È una
tragedia, ora prego Dio di
benedire e consolare i familiari
delle vittime". 'O Reì sul
profilo Instagram ha postato
l'immagine della bandiera del
Brasile, al centro lo stemma del
club. Il Torino: "Un destino ci
lega" "Il presidente Urbano
Cairo e tutto il Torino Football
Club partecipano al cordoglio
per la tragedia che ha colpito
la società del Chapecoense, in
Colombia. È un destino che da
oggi ci lega indissolubilmente,
vi siamo fraternamente vicini".
Questo il toccante messaggio del
club granata rivolto attraverso
il proprio sito internet alla
squadra brasiliana vittima la
notte scorsa di un incidente
aereo a sud di Medellin. Chiaro
il riferimento alla tragedia che
il 4 maggio 1949 a Superga colpì
il Grande Torino.
29 novembre
2016
Fonte:
Rainews.it
© Fotografia: Ansa.it
Colombia,
cade aereo con squadra di calcio
brasiliana
Il charter
trasportava anche i giocatori
della Chapecoense, squadra di
calcio della serie A brasiliana.
Sei i sopravvissuti allo
schianto.
Roma, 29
novembre 2016 - Tragedia in
Colombia. Un aereo con 77
persone a bordo, tra cui i
giocatori della Chapecoense,
squadra di calcio della serie A
brasiliana, si è schiantato
mentre era in volo diretto
all'aeroporto internazionale di
Medellin. Era partito
dall'aeroporto internazionale di
San Paolo, in Brasile, e aveva
fatto scalo in Bolivia.
Settantuno i morti, sei i
sopravvissuti: una hostess,
Ximena Suarez; un tecnico, Erwin
Tumiri; i calciatori Alan
Ruschel, Jackson Follmann e
Helio Zampier; il giornalista
Rafael Valmorbida. In un primo
momento tra questi era stato
incluso il portiere Danilo
Padilha, che però è morto dopo
essere stato trasportato ferito
in ospedale. È stato lo stesso
sindaco di Medellin, Federico
Gutierrez, a riferire per primo
che potevano esserci superstiti.
"E' una tragedia di proporzioni
enormi", ha detto parlando
all'emittente Blu Radio. Poi la
conferma, prima in un comunicato
dell'aeroporto e poi dalla
polizia. Non sono ancora chiare
le cause dell'incidente, secondo
il responsabile dell'agenzia per
l'aviazione civile colombiana,
Alfredo Bocanegra, le autorità
non escludono che l'aereo sia
rimasto a secco di carburante:
ci sarebbe la testimonianza di
un'assistente di volo, anche se
ufficialmente si continua a
parlare di guasto elettrico.
L'aereo, un British Aerospace
146, si è schiantato mentre
tentava un atterraggio di
emergenza, in una zona
montagnosa alle porte della
città poco prima della
mezzanotte di lunedì ora locale.
Si era subito parlato di penuria
di carburante, poi i media
locali avevano corretto il tiro
sostenendo che il pilota avesse
scaricato il carburante dopo
aver realizzato che l'aereo
sarebbe caduto. Intanto, secondo
Globo News che cita il ministro
dei Trasporti colombiano,
sarebbe stata ritrovata una
delle due scatole nere. I
SOPRAVVISSUTI - La squadra di
calcio brasiliana Chapecoense in
viaggio sul charter avrebbe
dovuto giocare mercoledì
l'andata della finale della Copa
Sudamericana contro l'Atlético
Nacional di Medellin. La finale
è stata sospesa. Secondo la
stampa brasiliana, a bordo,
oltre alla delegazione del
Chapecoense (48 persone tra
giocatori, equipe tecnica,
direttori) c'erano anche 21
giornalisti brasiliani. Il primo
ferito recuperato nella zona
dell'incidente è stato il
giocatore Alan Ruschel, subito
trasportato nell'ospedale San
Vicente della località di La
Ceja. Ruschel, laterale sinistro
di 27 anni, è arrivato in
ambulanza: ferito al cranio, è
apparso molto provato, ma era
vigile e, secondo alcuni
incaricati della logistica del
Chapecoense che erano arrivati
già da alcuni giorni a Medellin,
ha chiesto insistentemente della
famiglia e che gli custodissero
la fede. Gli altri superstiti
sono il portiere Jackson
Follmann e il difensore Helio
Zampier Neto, trovato solo in un
secondo momento sotto i rottami.
Salva e ricoverata in ospedale
anche una assistente di volo,
Jimena Suarez. Salvo
perché infortunato l'argentino
Alejandro Martinuccio. "Per me è
un momento molto difficile, sono
molto triste", ha commentato il
calciatore all'emittente La Red.
"Mi stavo riprendendo da un
infortunio, è la ragione per la
quale non ho viaggiato", ha
spiegato il giocatore,
raccontando che fin dalla
mattina presto ha ricevuto
telefonate di amici e colleghi
che pensavano fosse nell'aereo.
Altro superstite al disastro
aereo Claudio Winck, ex del
Verona, che non era stato
convocato per la partita e ora
piange i compagni. "Tutti i
ragazzi erano felicissimi alla
partenza perché andavano a
giocarsi la finale - ha detto
commosso in collegamento con Sky
Sport - sono sconvolto. Qualcuno
di loro lo conoscevo da quando
avevamo 10 anni". Anche Nenem e
Nivaldo si sono salvati perché
non convocati.
IL
CORDOGLIO - Il presidente
brasiliano Michel Temer ha
dichiarato tre giorni di lutto
nazionale per le vittime del
disastro aereo, mentre
Barcellona e Real Madrid hanno
osservato un minuto di silenzio
prima delle rispettive sessioni
di allenamento. L'Atlético
Madrid, attraverso Twitter ha
voluto ricordare Cleber Santana,
centrocampista della squadra
brasiliana che ha vestito la
maglia dell'Atlético dal 2007 al
2010. E tra le vittime figura
anche il difensore Filipe
Machado, 32 anni, che nella
stagione 2009/10 giocò in Italia
con la maglia della Salernitana.
Cordoglio è stato espresso anche
dal presidente della Fifa,
Gianni Infantino, che ha
definito questo "un giorno molto
molto triste per il calcio". A
lui si sono aggiunte tante
stelle del pallone, da Lionel
Messi a Sergio Ramos. "Iddio
aiuti e conforti tutti i
familiari, gli amici e i tifosi
delle vittime", ha detto Joao de
Sousa Filho Miranda, capitano
della nazionale brasiliana e
difensore dell'Inter. Commosso
anche il cordoglio del Milan,
mentre Pelè ha scritto "riposate
in pace, miei giovani fratelli".
Il Torino, invece, ha deciso di
giocare la partita di Coppa
Italia contro il Pisa con il
lutto al braccio.
29 novembre
2016
Fonte:
Quotidiano.net
© Fotografia:
Aviacion Comercial en Colombia
(Facebook)
Colombia,
precipita aereo con a bordo la
squadra di calcio brasiliana
Chapecoense.
"Solo 6 superstiti su 77
passeggeri"
ll
velivolo, un British Aerospace
146 gestito dalla compagnia
charter boliviana Lamia, aveva
segnalato problemi all’impianto
elettrico. I piloti hanno
inviato un messaggio di
emergenza alle 22:00 di lunedì,
ora locale. I giocatori erano
diretti a Medellin per la
partita con l'Atlético Nacional,
incontro di andata per la finale
della Coppa Sudamericana. La
nazionale argentina di Lionel
Messi ha viaggiato recentemente
sullo stesso volo.
C’era anche
la squadra di calcio brasiliana
di serie A Chapecoense
sull’aereo, diretto
all’aeroporto internazionale di
Medellin, che nella notte
italiana (22:15 ora locale) si è
schiantato nel centro della
Colombia. I passeggeri dovevano
essere 81, tra cui nove membri
dell’equipaggio tutti boliviani,
ma è stato accertato che quattro
persone non si sono mai
imbarcate. Nessuna di queste
quattro era un calciatore. Il
numero dei morti, 75 seconde le
prime informazioni, è quindi
sceso a 71. I superstiti da
cinque, annunciati nelle prime
ore dopo l’impatto dal comandate
della polizia regionale, Jose
Gerardo Acevedo, sono saliti a
sei. Il sesto, trovato sotto i
rottami dell’aereo, è Helio
Zampier Neto, difensore della
Chapecoense. Tra i sopravvissuti
altri due calciatori: Jackson
Follmann e Alan Ruschel, 27
anni, uno dei terzini della
squadra, ricoverato all’ospedale
municipale de La Ceja che
sarebbe in condizioni "stabili",
a quanto ha riferito la moglie.
Salvi anche la hostess Ximena
Suarez, il tecnico Erwin Tumiri
e il giornalista Rafael
Valmorbida.
L’aereo, un
British Aerospace 146 gestito
dalla compagnia charter
boliviana Lamia, aveva
segnalato problemi all’impianto
elettrico. I piloti dell’aereo
hanno inviato un messaggio
di emergenza alle 22:00 di
lunedì (ora locale, le 4 in
Italia), hanno reso noto le
autorità dell’aviazione civile
colombiana. Il responsabile
dell’agenzia, Alfredo Bocanegra,
ha fatto sapere che le autorità
non escludono che l’aereo sia
rimasto a secco di carburante.
Ufficialmente si continua a
parlare di guasto elettrico - ha
precisato Bocanegra - ma c’è la
testimonianza di una assistente
di volo secondo cui sarebbe
finito il carburante. Bocanegra
coordina anche le squadre di
soccorso che sono state attivate
immediatamente, ma
un elicottero dell’esercito è
stato costretto a rientrare alla
base a causa della scarsa
visibilità. Una delle
due scatole nere dell’aereo
precipitato è stata già
ritrovata dai soccorritori:
dalla sua analisi si potrà
capire meglio qual è la causa
dell’incidente.
"La mia
famiglia, i miei amici, dove
sono ?": sono le prime parole
che Alan Ruschel, il portiere
del Chapecoense, ha detto ai
soccorritori giunti sul posto. A
trovare Ruschel è stato un
gruppo di giovani che si sono
subito avvicinati al luogo
dell’impatto, dopo aver saputo
che nella zona era avvenuto
l’incidente. "L’unica cosa che
sapevamo è che era caduto un
aereo con 81 persone a bordo.
Non abbiamo mai visto una cosa
così, l’aereo era distrutto e
c’erano molti cadaveri in
diversi punti", hanno raccontato
al quotidiano El Tiempo di
Bogotà. "Che Dio accompagni i
nostri atleti, funzionari,
giornalisti e gli altri ospiti
che viaggiavano con la nostra
delegazione". Lo ha scritto
sulla sua pagina Facebook la
squadra di calcio brasiliana
Chapecoense, aggiungendo che non
rilascerà ulteriori
dichiarazioni fino a quando non
avrà valutato appieno la portata
del disastro. La squadra
brasiliana era diretta nella
capitale per la partita con
l’Atlético Nacional, incontro di
andata per la finale della Coppa
Sudamericana, in programma
questo mercoledì. Da Maradona a
Pelé e Neymar, le stelle
presenti e passate del mondo del
pallone hanno espresso il loro
cordoglio per i calciatori che
hanno perso la vita. "E’ un
giorno triste per tutto lo sport
mondiale", ha commentato Joao
Miranda, capitano della
nazionale brasiliana e difensore
dell’Inter.
Anche la
nazionale argentina di Lionel
Messi ha viaggiato recentemente
sull’aereo precipitato ieri sera
a Medellin, in Colombia. Lo
scrive Marca online, che
pubblica una foto di Messi e
Javier Mascherano accanto ai due
piloti, quando i biancocelesti
si sono recati in Brasile per la
partita di qualificazione in
vista dei mondiali del 2018,
vinta dai verde-oro due
settimane fa per 3 a 0 al
Mineirao di Belo Horizonte.
L’iniziativa delle altre squadre
- Le società del Brasileirao, il
campionato di calcio brasiliano,
in una nota comune hanno chiesto
alla federazione di adottare
misure che evitino conseguenze
sportive per la squadra vittima
dell’incidente aereo. Fare in
modo che la Chapecoense non
possa retrocedere in Serie B e
autorizzare il prestito gratuito
di giocatori per la stagione
2017. "Essendo consci dei danni
irreparabili causati da questo
terribile evento, i club
capiscono che questo è il
momento dell’unità, del supporto
e dell’assistenza alla
Chapecoense", scrivono le più
importanti squadre brasiliane,
tra cui Palmeiras, Corinthians,
Santos e San Paolo. "In questo
senso, le società hanno
stabilito queste misure di
solidarietà - continua la nota -
con l’obiettivo sincero di
ricostruire questa società e la
parte di calcio brasiliano che
oggi è andato perduto".
29 novembre
2016
Fonte:
Ilfattoquotidiano.it
© Fotografia:
Befan.it
Aereo si
schianta a Medellin, a bordo
la
squadra brasiliana della
Chapecoense
di Fulvio
Cerutti
77 le
persone a bordo. Solo sei i
passeggeri sopravvissuti. Il
pilota ha tentato un atterraggio
di emergenza.
Un aereo si
è schiantato la notte scorsa
mentre si avvicinava
all’aeroporto José María Cordoba
della città colombiana di
Medellín. Nell’incidente sono
morte 71 persone, 6 i
superstiti: un bilancio che è
stato rivisto al termine di una
giornata convulsa in cui si era
parlato di 75 vittime e 81
passeggeri. È stato poi
accertato che altre quattro
persone che si trovavano sulla
lista in realtà non si erano mai
imbarcate. Sul volo anche i
giocatori di una squadra di
calcio brasiliana, la
Chapecoense. L’aereo, un Avro
Regional Jet 85 della compagnia
boliviana Lamia, ha lanciato
l’allarme alle 22 di lunedì (le
4 italiane di martedì) "per
difetti elettrici" mentre si
avvicinava all’aeroporto
internazionale Jose Maria
Cordova di Medellin, nel nordest
della Colombia, sede
dell’Atlético Nacional contro
cui la Chapecoense avrebbe
dovuto giocare mercoledì. Poco
meno di due ore dopo, l’ente per
l’aeronautica civile ha
confermato l’incidente alle
falde del Cerro Gordo, tra La
Union e La Ceja, nel
dipartimento di Antioquia a 17
chilometri da Rionegro, dove si
trova lo scalo di Medellin. La
delegazione sportiva era
composta da 22 giocatori della
Chapecoense, 28 dirigenti,
funzionari, tecnici e invitati,
22 giornalisti brasiliani e
internazionali. Era partita da
San Paolo con destinazione Santa
Cruz de la Sierra, in Bolivia,
dove ha preso il volo della
compagnia Lamia, specializzata
nel trasporto delle squadre di
calcio, che aveva nove persone
di equipaggio.
All’alba i
soccorritori hanno recuperato i
primi sopravvissuti, ma le
speranze di trovarne altri si
sono spente presto. I feriti,
ricoverati negli ospedali della
zona, sono i calciatori Alan
Ruschel, Jackson Follman e Helio
Neto; il giornalista Rafael
Valmorbida Henzel; la hostess di
bordo Ximena Suarez e il tecnico
dell’aereo Erwin Tumiri. Quasi
tutti i resti delle vittime sono
stati recuperati nel corso della
giornata, per l’identificazione
prevista entro due o tre giorni,
e poi per la consegna alle
famiglie.
Le autorità
lavorano intanto per tentare di
fare luce sulle cause
dell’incidente, mentre è stata
scartata l’ipotesi legata al
maltempo nella zona. Nel primo
comunicato, l’aeroporto di
Medellin parlava di "difetti
elettrici" che avrebbero potuto
causare problemi nella manovra
di avvicinamento allo scalo. I
media locali hanno poi citato le
autorità, secondo cui l’aereo
non avrebbe avuto carburante
sufficiente ad arrivare a
destinazione. Un’ipotesi che è
stata rafforzata dal fatto che
il velivolo non sia esploso, né
si sia incendiato. Fatto che ha
permesso ad alcuni passeggeri di
sopravvivere.
Per gestire la
situazione, nell’aeroporto Jose
Maria Cordova è stato messo in
piedi un comando unificato, che
è guidato dal direttore
dell’ente dell’aviazione civile,
Alfredo Bocanegra. Intanto,
sempre nella serata di martedì,
sono state recuperate intatte le
due scatole nere dell’aereo che
dovrebbero permettere di far
luce sulle cause del disastro.
La
Chapecoense doveva prendere un
altro aereo - La squadra della
città di Chapecò, nello stato
brasiliano di Santa Catarina, si
dirigeva a Medellin per
disputare mercoledì la partita
di andata della finale della
Coppa Sudamericana contro
l’Atlético Nacional. Il club è
stato costretto a cambiare i
piani dopo una decisione
dell’autorità di aviazione
civile brasiliana, che ha
impedito alla squadra di
utilizzare un volo charter.
Cambiare aereo e partire da San
Paolo due ore dopo rispetto al
previsto è stato l’inizio della
tragedia.
Federcalcio
sudamericana annulla partite -
La Federazione del calcio
sudamericana (CONMEBOL) ha
annullato tutte le attività fino
a nuovo ordine a causa della
sciagura aerea in Colombia: lo
ha annunciato la stessa
CONMEBOL, sottolineando che il
suo presidente, Alejandro
Dominguez, è partito per
Medellin. È stata annullata
quindi anche la prima di due
partite della finale della Copa
Sudamericana: la squadra
brasiliana di serie A
Chapecoense, che si trovava a
bordo dell’aereo, avrebbe dovuto
giocare mercoledì a Medellin
contro l’Atlético Nacional.
Intanto, su Facebook, il club ha
cambiato il colore del logo: da
verde a nero, in segno di lutto.
30 novembre
2016
Fonte:
Lastampa.it
© Fotografia:
Repubblica.it
Tragedia in
Colombia, l'ultima comunicazione
del pilota:
"Carburante finito". Serie A
gioca con lutto.
di Federico
Sala
Il
drammatico audio con la torre di
controllo prima dello schianto.
Migliaia di tifosi si sono
radunati in modo spontaneo
all'Arena Conda, trasformata in
camera ardente della
Chapecoense, per onorare i
membri della delegazione del
club morti in un incidente aereo
in Colombia. Il portiere
Follman, sottoposto a intervento
chirurgico, perde una gamba. Il
PSG dona 40 milioni.
ROMA -
Siamo in fase di avvicinamento,
sollecitiamo la priorità di
avvicinamento. È stato
riscontrato un problema di
carburante". Inizia così, con
questa comunicazione alla torre
di controllo dell'aeroporto di
Rionegro, a 40 km da Medellin,
il dramma del volo di linea
Lamia che trasportava 75
passeggeri tra cui i giocatori
della Chapecoense. Il carburante
scarseggia e in più, come
comunicherà il pilota poco prima
dello schianto, il velivolo
presenta altri problemi.
"Signora, il volo Lamia è senza
elettricità e senza carburante".
Le comunicazioni si interrompono
pochi istanti dopo. Il
drammatico audio rintracciato
nella serata di ieri conferma
dunque l'ipotesi che una
mancanza di carburante - ora si
scopre unito a una avaria
elettrica - dovrebbe essere la
causa della caduta dell'aereo.
Un episodio che ricorda molto la
tragedia del 6 agosto 2005
quando il volo charter Tuninter
1153 decollato dall'aeroporto di
Bari in direzione Gerba, fu
costretto a effettuare un
ammaraggio di fortuna al largo
della costa di Punta Raisi.
L'incidente, nel quale persero
la vita 16 passeggeri tutti di
nazionalità italiana, fu
provocato dall'esaurimento del
carburante, causato sia dal
mancato rispetto delle procedure
di misura a terra che
dall'erronea sostituzione di un
indicatore usato in cabina.
ANCHE IL
CALCIO ITALIANO PIANGE LA
CHAPECOENSE - Nel prossimo fina
settimana, secondo quanto
comunicato da Lega e Figc, le
squadre italiane scenderanno in
campo con il lutto al braccio.
Sarà inoltre osservato un minuto
di raccoglimento prima
dell'inizio delle gare. "La
tragedia che ha colpito la
squadra brasiliana della
Chapecoense ha toccato
profondamente la grande famiglia
del calcio italiano. Un lutto
che fatalmente riporta la
memoria dei tifosi al tragico
schianto di Superga, facendo
sentire impotenti le società,
gli addetti ai lavori e i
calciatori che vivono
settimanalmente l'evento
trasferta con i relativi viaggi
a lungo raggio - si legge nel
comunicato - La Lega Serie A,
inoltre, inviterà le proprie
società a scendere in campo nel
prossimo turno di Serie A con il
lutto al braccio per commemorare
le vittime del disastro aereo
che ha colpito la Società
Chapecoense".
UNA FOLLA
IMMENSA INTANTO RICORDA I PROPRI
EROI - Migliaia di tifosi della
Chapecoense si sono radunati in
modo spontaneo all'Arena Conda,
per onorare i morti
dell'incidente aereo in
Colombia. Durante tutto il
giorno, familiari, amici e
conoscenti dei defunti, nonché i
lavoratori del club erano
arrivati allo stadio per
aspettare insieme novità sulla
situazione dei loro parenti,
dopo che l'aereo è precipitato
mentre era in viaggio per
Medellín. Intanto fioccano le
iniziative di solidarietà: dai
prestiti gratuiti degli altri
club al blocco delle
retrocessioni. Fino ai 40
milioni offerti dal PSG.
NIVALDO SI
RITIRA - Il giorno dopo è quello
del dolore per chi su
quell'aereo non c'è salito: è il
caso di Nivaldo. Aver perso 19
compagni ha spinto il 42enne
portiere della Chapecoense al
ritiro. In lacrime, ha
annunciato alla televisione
brasiliana di non poter
continuare a giocare a calcio
dopo la tragedia che ha colpito
i suoi compagni. Nivaldo era una
delle bandiere della squadra, ma
complice l'età non aveva avuto
un impiego costante in stagione,
per questo motivo non era stato
convocato per la partita. Lascia
la Chape con 298 partite
all'attivo e dieci anni di
militanza.
IL
CORDOGLIO DI PELE' - "Riposate
in pace, miei giovani fratelli".
Queste le parole di Pelè che ha
espresso oggi attraverso i
social network. "La famiglia del
calcio brasiliano è in lutto. La
Chapecoense è la squadra di una
piccola città che aveva
raggiunto l'elite del calcio
nazionale e sudamericano. È una
tragedia, ora prego Dio di
benedire e consolare i familiari
delle vittime". 'O Reì sul
profilo Instagram ha postato
l'immagine della bandiera del
Brasile, al centro lo stemma del
club.
CAMERA
ARDENTE DENTRO LO STADIO - Fin
dal mattino, gruppi di tifosi si
sono raccolti al di fuori
dell'impianto per fornire
incoraggiamento, sostenere i
giocatori in rosa che non erano
partiti per la Colombia e
pregare insieme. Alla fine del
pomeriggio, nella chiesa di
Chapecò si è tenuta una messa in
omaggio dei morti. La
partecipazione è stata
massiccia, e poi la gente ha
marciato verso l'Arena Conda,
che ha una capienza di 22.600
spettatori. A quel punto il club
del Chapecoense ha deciso di
aprire l'accesso alle tribune
dello stadio, che, senza una
pianificazione anticipata ha
cominciato a riempirsi sempre di
più. La Chapecoense sta pensando
di allestire una camera ardente
dentro l'impianto. "La nostra
idea - ha spiegato Ivan Tozzo,
vicepresidente del club - è fare
una camera ardente collettiva
nel nostro impianto perché tutte
le persone che vogliono
testimoniare il loro sostegno
possano farlo insieme". Già
fuori dallo stadio è stato
improvvisato un altare in cui i
tifosi in queste ore vanno
lasciando maglie, fiori e
messaggi. Fra questi uno di un
bambino: "una squadra che non ha
smesso di salire e che adesso è
in cielo", il riferimento al
percorso della Chapecoense che
fino a sei anni fa militava in
quarta divisione. Le scuole
della città sono state chiuse
per due giorni per permettere a
tutti di commemorare le vittime.
Intanto i medici del club sono
partiti alla volta di Medellin
per aiutare le autorità locali
nell'identificazione dei corpi.
AMPUTATA
GAMBA DESTRA A FOLLMAN - Intanto
Jackson Follman, il portiere del
Chapecoense, è stato sottoposto
a un intervento chirurgico per
l'amputazione della gamba
destra. L'operazione è stata
realizzata presso l'Hospital San
Vicente Fundacion del municipio
di Rionegro, vicino il luogo
dello schianto dell'aereo della
Lamia, la compagnia boliviana
che avrebbe dovuto condurre la
squadra brasiliana a disputare
in Colombia la gara di andata
della finale della Coppa
Sudamericana. Follman, come
hanno spiegato fonti
ospedaliere, è ora in fase di
stabilizzazione in terapia
intensiva. Ieri era stato
operato un altro calciatore,
Alan Ruschel, per traumi
multipli e una frattura alla
colonna vertebrale. I
sopravvissuti sono stati tre
giocatori, due membri
dell'equipaggio e uno dei
ventidue giornalisti che erano
al seguito della formazione
brasiliana.
PRESTITI
GRATUITI E BLOCCO RETROCESSIONI
- Per conoscere le cause della
tragedia sarà necessario
attendere il responso delle
scatole nere: le ipotesi più
accreditate sono quelle del
guasto all'impianto elettrico e
dell'esaurimento del carburante.
Nel frattempo, il
vice-presidente del club, Ivan
Tozzo, ha assicurato che il
Chapecoense sarà ricostruito
"con nuovi giocatori e tanta
pazienza", con l'intento dunque
di continuare a disputare il
massimo campionato brasiliano.
Proprio ieri, in un comunicato
congiunto, gli altri club si
sono detti pronti a prestare
calciatori a titolo gratuito,
chiedendo alla confederazione
brasiliana un blocco ad hoc
della retrocessione di tre anni.
Per ricordare le vittime della
sciagura, infine, il Chapecoense
ha pubblicato su Facebook una
vignetta con San Pietro che
"premia" gli sfortunati
giocatori con un'aureola.
40 MILIONI
DAL PSG - L'Atlético Nacional,
squadra colombiana che avrebbe
dovuto affrontare la Chape in
finale di Copa Sudamericana, ha
chiesto alla Conmebol di
assegnare il titolo in
condivisione. I club del
campionato carioca hanno
proposto alla Federazione di non
far retrocedere, per tre anni,
la Chapecoense. Nella serata di
ieri poi è arrivato il gesto
bellissimo del Paris Saint
Germain. Il club francese ha
deciso di donare 40 milioni di
euro alla squadra brasiliana per
riformare una squadra nuova.
30 novembre
2016
Fonte:
Repubblica.it
© Fotografia:
Aviacion Comercial en Colombia
(Facebook)
Colombia
Aereo
caduto: 6 sopravvissuti, un
calciatore superstite perde una
gamba
Papa
Francesco prega per le vittime
della tragedia e ricorda
Superga.
È stato
rivisto a 71 morti e 6
sopravvissuti il bilancio dello
schianto dell’aereo colombiano
con a bordo la squadra di calcio
brasiliana del Chapecoense. È
stato infatti accertato che
quattro persone che si trovavano
nella lista dei passeggeri non
si erano in realtà mai
imbarcate. Nessuno di questi
quattro era un calciatore. I
sopravvissuti sono stati tre
giocatori, due membri
dell’equipaggio ed uno dei
ventidue giornalisti che erano
al seguito della formazione
brasiliana. In precedenza le
autorità avevano comunicato che
a bordo dell’aereo c'erano 81
persone e che il numero dei
morti era 75. Non si sono
imbarcati quattro brasiliani:
Luciano Buligon, sindaco di
Chapecò, Plinio de Nes Filho,
dirigente della Chapecoense,
Gelson Merisio, deputato
statale, e Ivan Carlos
Agnoletto, giornalista. UN
CALCIATORE SOPRAVVISSUTO PERDE
UNA GAMBA. Jackson Follman,
portiere del Chapecoense tra i 6
sopravvissuti della tragedia
aerea di ieri, è stato
sottoposto ad un intervento
chirurgico per l’amputazione
della gamba destra. L’operazione
è stata realizzata all’Hospital
San Vicente Fundacion del
municipio di Rionegro, vicino il
luogo dello schianto dell’aereo
della Lamia. Follman, come hanno
spiegato fonti ospedaliere, è
ora in fase di stabilizzazione
in terapia intensiva. Ieri era
stato operato un altro
calciatore, Alan Ruschel, per
traumi multipli e una frattura
alla colonna vertebrale. Per
conoscere le cause della
tragedia sarà necessario
attendere il responso delle
scatole nere: le ipotesi più
accreditate sono quelle del
guasto all’impianto elettrico e
dell’esaurimento del carburante.
Nel frattempo, il
vice-presidente del club, Ivan
Tozzo, ha assicurato che il
Chapecoense sarà ricostruito
"con nuovi giocatori e tanta
pazienza", con l’intento dunque
di continuare a disputare il
massimo campionato brasiliano.
Proprio ieri, in un comunicato
congiunto, gli altri club si
sono detti pronti a prestare
calciatori a titolo gratuito,
chiedendo alla confederazione
brasiliana un "blocco" ad hoc
della retrocessione di tre anni.
Per ricordare le vittime della
sciagura, infine, il Chapecoense
ha pubblicato su Facebook una
vignetta con San Pietro che
"premia" gli sfortunati
giocatori con un’aureola. PAPA
FRANCESCO: "PREGO PER IL
BRASILE, RICORDO SUPERGA".
"Vorrei ricordare oggi -
ha detto il Papa nei saluti in
udienza generale - il dolore del
popolo brasiliano per la
tragedia della squadra locale, e
pregare per i giocatori morti,
le loro famiglie", "ricordiamo
il Superga del '49, sono
tragedie dure, preghiamo per
loro", ha aggiunto. L'incidente
aereo di Superga cancellò la
squadra di calcio del Torino. Il
"Grande Torino" di quegli anni.
30 novembre
2016
Fonte:
Gazzettadiparma.it
© Fotografia: Ansa.it
Chapecoense, amputata
una gamba al portiere Follman.
Gli esperti: "Aereo
precipitato perché senza
carburante"
Il giorno
dopo l'incidente aereo in
Colombia, prosegue l'indagine
per capire la causa dello
schianto costato la vita a 71
persone. Intanto si scopre che
un bambino di 10 anni è stato
tra i primi soccorritori del
portiere Alan Rushel. Tutto il
calcio sudamericano si mobilita
per supportare il club distrutto
dalla tragedia: i tifosi si sono
riunito nel loro stadio.
Il giorno
dopo l’incidente aereo in
Colombia che è costato la vita a
71 persone, compresi i giocatori
della squadra brasiliana
Chapecoense, continuano le
indagini per capire quali sia
stata la causa dello schianto.
Sono state rinvenute le due
scatole nere del velivolo, un
Avro Regional Jet 85 della
compagnia boliviana Lamia. Gli
esperti ipotizzano sia
precipitato perché aveva
superato la sua autonomia di
volo. I sei superstiti, tra cui
3 calciatori, rimangono
ricoverati in ospedale. Al
portiere Jackson Follman è stata
amputata la gamba destra a causa
delle gravi lesioni riportate.
Intanto continuano le
manifestazioni di cordoglio da
parte di tutto il mondo del
calcio: la federazione argentina
ha promesso di fornire alla
Chapecoense alcuni suoi
giocatori, mentre i dirigenti
del club brasiliano hanno messo
a disposizione delle famiglie
delle vittime lo stadio per la
celebrazione del funerale
collettivo.
LA CAUSA
DELLO SCHIANTO - Secondo diversi
esperti di aviazione, l’aereo
che trasportava la squadra
Chapecoense sarebbe precipitato
per aver superato il suo limite
di autonomia di volo nel viaggio
di 3mila chilometri fra Santa
Cruz de la Sierra, in Bolivia, e
Medellin, in Colombia. Il
velivolo a fabbricazione
britannica risalente agli anni
’90 è un "Regional Jet", quindi
è progettato per percorrere
brevi distanze. Strano che possa
essere stato scelto per
percorrere la tratta di 2.265
chilometri: una distanza molto
vicina alla sua autonomia di
volo. "I protocolli di sicurezza
aeronautica prevedono che un
velivolo debba avere
combustibile sufficiente per
arrivare a destinazione, ma
anche per sostenere un’eventuale
attesa e per raggiungere
aeroporti alternativi in caso si
presenti un’emergenza", ha
spiegato un funzionario
dell’aviazione civile della
Colombia. Mentre l’aereo con a
bordo la squadra Chapecoense si
avvicinava al suo punto di
destinazione, nell’aeroporto
dove sarebbe dovuto atterrare si
è presentata proprio
un’emergenza: un Airbus 320 ha
ottenuto priorità di atterraggio
a causa di una perdita di
carburante. A quel punto l’RJ85
di Lamia ha continuato a volare
in attesa di ricevere l’ordine
di atterrare o di cambiare meta
e dirigersi verso uno scalo
vicino. Secondo gli specialisti,
il pilota avrebbe dovuto
informare subito la torre di
controllo del poco carburante
rimasto, chiedendo la via più
veloce per atterrare. La carenza
di combustibile avrebbe poi
causato i problemi elettrici,
perché i generatori si sono
spenti. Inoltre, l’assenza di
combustibile spiegherebbe anche
il motivo per cui l’aereo non si
è incendiato o non è esploso
nello schianto.
I
SUPERSTITI - Le autorità di
soccorso hanno confermato che i
corpi di 71 persone sono stati
recuperati, mentre tre
giocatori, due membri
dell’equipaggio e uno dei 22
giornalisti che erano a bordo
sono ricoverati nei centri
medici nelle vicinanze. Al
portiere brasiliano Jackson
Follman è stata amputata la
gamba destra a causa delle gravi
lesioni riportate. "Con
l’espressa autorizzazione della
famiglia del paziente - si legge
nel comunicato dell’Hospital San
Vicente Fundación del municipio
di Rionegro - l’ospedale informa
che il giocatore ha subito un
intervento chirurgico, una
procedura con cui gli è stata
amputata la gamba destra".
Inoltre, il direttore medico
Ferney Rodriguez spiega che il
24enne "è in fase di
stabilizzazione in terapia
intensiva" e "tutti gli sforzi
sono concentrati su un suo
rapido recupero". "La famiglia
ci ha chiesto di divulgare
queste informazioni in modo che
gli siano inviate le migliori
energie e preghiere per la sua
guarigione", ha aggiunto.
IL BAMBINO
SOCCORRITORE - Da Cerro El
Gordo, il luogo dello schianto,
arrivano i primi racconti dei
soccorritori. Secondo quanto
hanno riferito a Efe alcuni
testimoni, un bambino di 10 anni
ha contribuito a salvare il
primo superstite, il giocatore
brasiliano Alan Ruschel. "Quando
stavamo parcheggiando le
camionette - ha raccontato
Sergio Marulanda, un abitante
del posto - è arrivato un
bambino e ci ha detto che alcuni
feriti stavano venendo estratti
dall’altra parte del velivolo".
"Un poliziotto mi ha detto: sei
il primo arrivato, fai salire il
bambino sulla camionetta e vai a
prendere i feriti", ha spiegato
Marulanda, originario di La
Unión e tifoso dell’Atlético
Nacional, la squadra che il
Chapecoense avrebbe dovuto
sfidare nella finale della Copa
Sudamericana.
LA PROPOSTA
DEL CALCIO ARGENTINO - La
Federazione calcistica
dell’Argentina (Afa), assieme ai
club che la compongono, ha
deciso di mettere a disposizione
del club brasiliano alcuni
giocatori, che potranno unirsi
alla squadra per "contribuire
alla ricostruzione" della
formazione, dopo l’incidente
aereo. "Il club Chapecoense e
tutta la comunità di Chapecó -
si legge in una nota dell’Afa -
stanno affrontando una tragedia
irreparabile, che richiede la
solidarietà delle federazioni
sorelle". I club argentini,
aggiunge la nota, "mettono a
disposizione" la cessione di
calciatori per "contribuire alla
ricostruzione di una squadra che
sarà onorata dalla memoria di
tutti". Una proposta simile a
quella avanzata già ieri dalle
società del Brasileirao, il
campionato di calcio brasiliano,
che hanno chiesto alla
federazione di evitare la
retrocessione in serie B della
Chapecoense e di autorizzare il
prestito gratuito di giocatori
per la stagione 2017.
I FUNERALI
NELLO STADIO - I dirigenti della
Chapecoense hanno offerto lo
stadio della società, l’Arena
Conda di Chapecó, alle famiglie
delle vittime per la
celebrazione del funerale
collettivo. Lo ha confermato il
segretario generale della
Federazione di calcio brasiliana
(Cbf), Walter Feldman, in una
conferenza stampa. Feldman ha
fatto sapere che i velivoli
delle forze aeree brasiliane
sono già pronti nella città di
Manaos, a nord del Paese, per
effettuare il trasferimento a
Chapecò delle salme, una volta
concluse le operazioni di
identificazione. La città dello
Stato di Santa Caterina è in
lutto e si è già riunita nella
cattedrale di Santo Antonio e
nell’Arena Conda per ricordare
le vittime. Anche in Colombia,
al Nemesio Camacho Stadium di
Bogotà, è stata organizzata una
fiaccolata in onore delle 71
persone che hanno perso la vita.
30 novembre
2016
Fonte:
Ilfattoquotidiano.it
© Fotografia:
Ilfaroonline.it
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