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MURALES
in MEMORIA HEYSEL |
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Arezzo
Stadio Città di Arezzo
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Bernalda (MT)
Juventus Club Bernalda
Bianconera
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Grugliasco (TO)
Giardino Vittime dell'Heysel
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L'Aja
Zuiderpark Stadium e Kyocera Stadion
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Nicosia
(EN)
Slargo Luigi Pidone Vittima Heysel
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Capannoli (PI)
Heysel (Franco Nannicini)
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Grugliasco (TO)
Un unico cielo (Giampaolo Muliari)
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Monopoli
(BA)
Les larmes du Heysel ! (Paolo Intini)
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A Nicosia, un suggestivo
murale è stato realizzato nel 2022 dall’artista locale
Maurizio Cannizzo sulla fiancata di uno stabile, grazie
al permesso concesso dai proprietari condominiali e
dallo IACP (Istituto Autonomo Case Popolari Provincia)
di Enna, costruttore del palazzo. L’opera si è ispirata
al concittadino Luigi Pidone, una delle 39 vittime nel
settore Z dello stadio Heysel, l’unico non deceduto il
29 maggio, ma al termine di 77 giorni di coma presso
l’Ospedale Erasme di Bruxelles, il 14 agosto 1985,
lasciando vedova sua moglie Michela e orfano suo figlio,
il piccolo Michele di 7 mesi. L’opera nasce in occasione
della manifestazione "Una Piazza per Luigi", patrocinata
dal Comune. Il 15 e 16 settembre 2022 si è svolta in
città coinvolgendo in incontri e dibattiti sulla
violenza e sul razzismo nel calcio, la popolazione.
Graditi ospiti d’eccezione: Antonio Cabrini, ex
calciatore della Juventus e della Nazionale campione del
mondo in Spagna nel 1982, presente all'Heysel nel 1985
ed il giornalista sportivo Edrissa Sanneh, più noto al
pubblico come "Idris". L’evento è culminato, infine, con
la scopertura della targa che ha intitolato
ufficialmente l’ex largo Pozzi Fiera alla memoria di
Luigi Pidone.
Fonte:
Saladellamemoriaheysel.it ©
Fotografie:
Telenicosia.it ©
Icone: Free Graphics ©
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"Un unico cielo"
Pastelli policromi su cartoncino opera di
Giampaolo Muliari
"Due parole di commento:
quando ho pensato al disegno ho volutamente evitato di
illustrare entrambe le tragedie personalizzandole con un
volto o degli sguardi in particolare (e la cosa mi è
costata un po’ visto che nei miei disegni i volti e le
espressioni sono da sempre la parte predominante). In
questo caso ho fatto una eccezione: ho incentrato il
disegno su un grande abbraccio centrale (gli abbracci mi
piacciono molto) come segno di umana fratellanza, poi ho
identificato le nostre tragedie con i resti del G212 per
Superga e un groviglio di mani in cerca di luce e di
sopravvivenza in ricordo dell’Heysel. Non è stato
facile. A volte mentre disegnavo mi tremava la mano
dall’emozione. La tecnica utilizzata è quella dei
pastelli policromi su cartoncino e l’originale misura cm
90 per 70".
Giampaolo Muliari (Direttore del Museo del Grande Torino
e della leggenda granata) L'opera è
stata ispiratrice della mostra condivisa dal Museo del
Toro e Saladellamemoriaheysel.it, intitolata "Settanta
angeli in un cielo soltanto - Heysel e Superga tragedie
sorelle", allestita il 16 febbraio 2014 nella sala della
memoria del Museo del Grande Torino e della leggenda
granata ospitato in Villa Claretta a Grugliasco. Essa
rappresenta la fraternità del dolore nell’abbraccio fra
le più grandi tragedie sportive delle due squadre
calcistiche della città di Torino, al di là delle
barriere mentali dal tifo.
Fonte:
Saladellamemoriaheysel.it ©
29 maggio 2014
Fotografie: Muliari.com ©
Icone: Free Graphics ©
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"Les larmes du Heysel
!"
Olio del Maestro
d'Arte Contemporanea Paolo Intini
"Nato a Monopoli nel 1921,
l’artista Paolo Intini, si trasferisce, dopo la guerra,
alla giovane età di 25 anni a Parigi, per seguire una
ragazza francese conosciuta a Monopoli nella limpida
cornice di Porto Rosso. In Francia ha proseguito gli
studi, ottenendo il diploma all’Accademia delle Belle
Arti, nel contempo fa parte del gruppo dei "Pittori
francesi della realtà", fondato dal pittore Henri Cadiou.
"Il dipinto è stato realizzato con la tecnica del "trompe-l’oeil",
cioè una pittura che in base a espedienti
illusionistici, induce l'osservatore a credere di stare
guardando oggetti reali e proprio per la particolarità
di questa tecnica, che viene creata un'ambiguità tra il
piano pittorico e quello dell'osservatore, facendo
risultare tridimensionale ciò che in realtà è
bidimensionale. Il suo "trompe-l’oeil" è sorprendente ed
incarna il segno distintivo di un uomo e della sua
passione. La ruggine e la patina dell’emozione, la
traccia dell’impulsività nella forza vitale. Intini è
l'uomo del super-realismo del cuore e della ragione".
Fonte:
Monopolilive.com © 29 maggio 2010 (Testo © Fotografie)
Icone: Free Graphics ©
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