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+39
Ribelli d’Indastria (2024)
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Quella sera di maggio
EAM (2010)
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Heysel Stadium
Chumbawamba (1988)
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Just a game
Shady Vision (1986)
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Memorial
Michael Nyman (1985)
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"+39" (Ribelli d'Indastria) |
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Canzone dedicata alla
strage dello Stadio Heysel
Il 29 maggio 1985 è
tristemente ricordato per la tragedia dell’Heysel, lo
stadio di Bruxelles in cui si tenne la finale di Coppa
Campioni tra Juventus e Liverpool. A causa degli
incidenti nello stadio persero la vita 39 persone, oltre
a centinaia di feriti. Quest’anno ricorre il 39esimo
anniversario e i “Ribelli d’Indastria”, band di Torino,
hanno lanciato una canzone dedicata proprio alla
tragedia di quella sera.
+39, IL TESTO È IL RACCONTO DI CHI C’ERA -
“Per fare il testo abbiamo ascoltato la testimonianza di
chi c’era”, spiegano nel teaser di lancio i Ribelli d’Indastria.
“Ci siamo fatti raccontare tutta la giornata da un
ragazzo che era là. E abbiamo voluto mettere in musica
situazioni e emozioni”. Una canzone divisa in 3 pezzi,
come i momenti della giornata: l’euforia della partenza
alla mattina, il caos nel pomeriggio e la tragedia della
sera. “Abbiamo voluto fare questa canzone – che anticipa
il nuovo disco della band, in uscita nei prossimi mesi –
perché tra monumenti e documentari non c’era quasi nulla
di musicale su quella maledetta sera. Facciamo musica
per passione e per mandare messaggi, visioni ed emozioni
e quel 29 maggio è una ferita che c’è e va raccontata.
Per non dimenticare le vittime dell’Heysel e per
tramandarne il ricordo. La musica è immortale”.
HEYSEL, IL VIDEO UFFICIALE DELLA CANZONE +39 È
SU YOUTUBE - Il video è un mix di
filmati dell’epoca, riprese della band e di ritratti
sacri. E’ uscito il 28 maggio 2024 alle 10.39 (orario
che richiama il titolo della canzone) e si presenta
totalmente in bianco e nero, come per richiamare la
storia e la squadra torinese. “Ci tenevamo a fare un
brano che non avesse né vittimismo, né piangeria:
raccontiamo la giornata per come è stata vista dagli
occhi di un ragazzo di stadio che, ancora oggi, 39 anni
dopo, chiede solo rispetto”.
Fonte:
Ribelli d’Indastria © 28 maggio 2024
Fotografie: Filippoventuri.net
© Ribelli d'Indastria
©
Icone: Free Graphics ©
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Heysel, 39 anni dopo
una canzone dedicata alla tragedia
Si chiama '+39', come il numero delle vittime e,
quest'anno, il numero degli anni passati da quel 29
maggio 1985, la canzone dei "Ribelli d'Indastria"
dedicata alla tragedia dell'Heysel, lo stadio di
Bruxelles in cui si tenne la finale di Coppa Campioni
tra Juventus e Liverpool e in cui morirono trentadue
italiani, quattro belgi, due francesi e un
nordirlandese. "Per fare il testo abbiamo ascoltato la
testimonianza di chi c'era", spiegano nel teaser di
lancio i Ribelli d'Indastria. "Ci siamo fatti raccontare
tutta la giornata da un ragazzo che era là. E abbiamo
voluto mettere in musica situazioni e emozioni". Una
canzone divisa in 3 pezzi, come i momenti della
giornata: l'euforia della partenza alla mattina, il caos
nel pomeriggio e la tragedia della sera.
"Abbiamo voluto fare questa
canzone, che anticipa il nuovo disco della band, in
uscita nei prossimi mesi, perché tra monumenti e
documentari non c'era quasi nulla di musicale su quella
maledetta sera. Facciamo musica per passione e per
mandare messaggi, visioni ed emozioni e quel 29 maggio è
una ferita che c'è e va raccontata. Per non dimenticare
le vittime dell'Heysel e per tramandarne il ricordo. La
musica è immortale", spiega la band torinese. Il video è
un mix di filmati dell'epoca, riprese della band e di
ritratti sacri. E' uscito il 28 maggio 2024 alle 10.39
(orario che richiama il titolo della canzone) e si
presenta totalmente in bianco e nero, come per
richiamare la storia e la squadra torinese. "Ci tenevamo
a fare un brano che non avesse né vittimismo, né
piangeria: raccontiamo la giornata per come è stata
vista dagli occhi di un ragazzo di stadio che, ancora
oggi, 39 anni dopo, chiede solo rispetto".
"Luca - sottolinea all'Adnkronos
il frontman Marco Racca - ci ha raccontato con gli occhi
lucidi come ha vissuto tutta la finale, dalla partenza
al ritorno. E abbiamo cercato di trasformare al meglio
in musica le sensazioni e i momenti di chi quella
situazione l'ha vissuta".
Fonte:
Adnkronos.com © 29 maggio 2024
Fotografia: Ribelli
Inadstria ©
Icone: Free Graphics ©
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Heysel 1985 e la
canzone "Quella sera di maggio"
La tragedia dell’Heysel di Bruxelles del 29
Maggio 1985 è al centro della canzone "Quella sera di
maggio" degli EAM.
Una
triste notte per il calcio quella della finale di Coppa
dei Campioni tra Juventus e Liverpool della quale
vengono i brividi anche solo a parlarne; tornano in
mente scene mostruose che fanno venire la voglia di non
amare più il football. La canzone "Quella sera di
maggio" è degli EAM, una band che si definisce RAC e che
è stata definita OI !, un gruppo di musicisti variegato
sia per origini di nascita sia per età: i componenti
vengono da Anagni, Ravenna, Roma e Massa, tra il
chitarrista ed il batterista ci sono 33 anni di
differenza ! Non abbiamo trovato in rete il testo,
speriamo ci venga fornito da voi lettori (Footballer a
45 giri) o dalla stessa band. Gli scampati alla tragedia
si rivolsero ai giornalisti in tribuna stampa perché
telefonassero in Italia, per rassicurare i familiari. I
morti furono 39, dei quali 32 italiani, 4 belgi, 2
francesi e 1 irlandese. Oltre 600 i feriti. La diretta
televisiva dell’incontro in Italia, su Rai Due, si aprì
con il video volontariamente oscurato, mentre il
costernato commentatore Bruno Pizzul tentava di
attribuire l’imprevisto a cause tecniche; tuttavia il
TG1 nel giro di pochi minuti iniziò a riportare le
immagini degli incidenti e degli spettatori che cadevano
a frotte nella scalinata, cosicché i telespettatori in
attesa poterono comunque apprendere della tragedia in
atto. Si decise di giocare ugualmente la partita, poi
vinta dalla Juventus; la decisione fu presa dalle forze
dell’ordine belghe e dai dirigenti UEFA, per evitare
ulteriori tensioni, nonostante l’iniziale richiesta
della società torinese di non disputarlo. Il
commentatore italiano Pizzul accolse con disappunto la
decisione di disputare comunque l’incontro, promettendo
al pubblico di commentarlo "in tono il più neutro...
impersonale... e asettico possibile". La televisione
tedesca si rifiutò di trasmettere la partita, mentre
quella austriaca, pur non interrompendo la diretta,
sospese la radiocronaca, mettendo in sovrimpressione una
scritta che recitava: "questa che andiamo a trasmettere
non è una manifestazione sportiva". Lo juventino Michel
Platini, autore dell’1-0 decisivo nella finale. La
partita venne ugualmente giocata, nonostante la strage,
per evitare ulteriori problemi di ordine pubblico.
Alcuni giocatori della Juventus, tra cui Michel Platini,
autore della rete decisiva, furono molto criticati da
alcuni mass media italiani per essersi lasciati andare a
esultanze eccessive vista la gravità degli eventi, ma la
gioia durò poco: infatti lo stesso Platini il giorno
dopo, quando tutti erano venuti a conoscenza della morte
di 39 persone, dichiarò che di fronte a una tragedia di
quel genere i festeggiamenti sportivi passavano in
secondo piano. Anche Giampiero Boniperti, presidente
bianconero, affermò che di fronte a quella situazione
non era il caso di festeggiare la vittoria mentre il
sindaco di Torino censurò l’esultanza nelle strade di
alcune frange di sostenitori.
Fonte:
Footballa45giri.it
© 3 novembre 2014
Fotografie: Eam Rock
Band Carrara ©
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Un pezzo inglese
sull'Heysel
I
Chumbawamba sono una band britannica dallo spiccato
orientamento politico: anarchico, irriverente e
militante. Dal 1982 il gruppo inglese ha percorso 30
anni di musica, spaziando dall’elettronica alla dance
anarco-punk, al pop, alla musica a cappella, alla corale
e alla world music, anche al folk, all’acustica. Il loro
maggior successo per popolarità e vendite è stato nel
1998 il pezzo "Tubthumping" tratto dall'album Tubthumper.
Si sono sciolti con un comunicato sul proprio sito nel
2012. Da sempre sensibili ai temi dei diritti civili,
dell'antifascismo, del pacifismo e della lotta di
classe, si segnalarono nel 2005 al pubblico italiano
anche per una personale rilettura di "Bella ciao"
nell'album "A singsong and a scrap" dedicandola a Carlo
Giuliani, il manifestante ucciso durante gli scontri che
segnarono il summit del G8 tenuto a Genova nel 2001.
Il brano riguardante l’Heysel, invece, è
contenuto in una compilation di canzoni dedicate allo
sport, pubblicato nel 1988, denominato "Sportchestra! -
101 Songs About Sport". Questo il testo: Heysel
stadium, it's easy to remember /
How the game continued despite the disaster / "with all
those millions of viewers,
we've got to carry on / It would be financial suicide to
stop at this point" / And there's a ready-made scapegoat, ready
to blame / Hooligans fighting, ruining the game / Ignoring the
bad planning and cramming-in of fans / Right next to each other in crumbling stands / Putting money before safety
caused those deaths / Whilst
greedy bosses in their boxes shout and turn red / "get
those bodies back the full
ten yards! / They're covering
up the advertising boards !".
Fonte:
Saladellamemoriaheysel.it © 28 febbraio 2009
Fotografie:
Open.spotify.com ©
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"Non ho il piano,
compongo con la mente"
di Serena Ferpozzi
Il maestro minimalista
Michael Nyman premiato a Cremona: "Sto per pubblicare
una sinfonia sulla strage dell'Heysel".
CREMONA - Una miscela di folk,
elettronica, musica classica e sacra, fanno di Michael
Nyman uno dei massimi compositori viventi e un maestro
indiscusso del "minimalismo". Nato a Londra il 23 marzo
1944 è compositore, pianista, musicologo e librettista
inglese, il primo nel 1969 ad utilizzare il termine
"minimalismo" in un contesto musicale. "La mia vita - ha
detto - è scrivere musica, solo occasionalmente
suonarla". Il maestro britannico, considerato uno dei
musicisti più importanti della scena contemporanea, ha
raggiunto il successo internazionale grazie alle colonne
sonore più memorabili del Novecento, da quella per
"L'ultima tempesta" di Peter Greenaway, a "Lezioni di
piano" di Jane Campion, a "Wonderland" di Michael
Winterbottom. La sua attività è in continuo divenire
perché, come spiega lui stesso, "la prima cosa che
desidero fare al mattino appena sveglio è scrivere,
comporre". Tantissimi i progetti a cui sta lavorando fra
i quali anche una sinfonia in ricordo dei tifosi della
Juventus morti in Belgio nella strage dell'Heysel a
maggio 1985. Il musicista inglese, che tiene concerti in
tutto il mondo, ieri mattina ha ricevuto il premio alla
carriera "Cremona Music Award", premio istituito da "CremonaFiere"
in occasione del salone internazionale degli strumenti
musicali d'artigianato "Mondomusica".
Che significato ha per
lei questo riconoscimento ?
"Significa molto perché amo
l'Italia ed essere qui, a Cremona, è molto importante.
Ancor prima di visitare questo Paese, ne ho sempre
apprezzato la cultura del violino e, oggi, essere in un
contesto internazionale dedicato alla musica, dà ancor
di più un valore aggiunto. Essendo un compositore, ma al
tempo stesso anche pianista, apprezzo ancora meglio le
potenzialità degli strumenti".
Ha avuto occasione di
incontrare musicisti italiani ?
"Ho incontrato Paolo Fazioli
(pianista e ingegnere che ha fondato un'impresa di
pianoforti a corda di alta qualità e dotati di un timbro
caratteristico e originale) e al momento sto lavorando a
un progetto a sorpresa di riscrittura di alcuni brani
per l'amico Roberto Prosseda (pianista italiano che ha
guadagnato notorietà grazie alle sue incisioni dedicate
a musiche inedite di Felix Mendelssohn)".
Ha parlato del
violino, che tipo di rapporto ha con questo strumento ?
"Premetto che non so nulla del
violino, ma scrivo delle composizioni basandomi sul mio
intuito che mi aiuta a superare la mia ignoranza.
Sicuramente, accanto alla voce umana e al sax, il
violino è uno dei miei strumenti preferiti".
Immagino che stia
lavorando a nuovi progetti. Ce ne può anticipare
qualcuno ?
"Per quanto riguarda le mie
registrazioni sta per uscire una sinfonia dedicata alla
tragedia avvenuta il 29 maggio 1985, poco prima
dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio
tra Juventus e Liverpool allo stadio Heysel di
Bruxelles, in cui morirono 39 persone".
Sono in arrivo nuove
composizioni che saranno presentate in tour ?
"Mercoledì prossimo a Chalons
en Champagne, in Francia, ci sarà la première di War
Work. Si tratta di otto poemi scritti da sette poeti
inglesi francesi e tedeschi morti durante la prima
guerra mondiale. Ho unito questi testi ad alcune
partiture di musica classica di Rossini e di Chopin,
agganciandole poi a canzoni tedesche piuttosto
particolari. Insomma, un risultato che non mancherà di
stupire e che ha lo scopo di porre degli interrogativi
sul significato della memoria: dai soldati non
conosciuti, ai semplici corpi privi di identità o a
quelli che invece non sono mai stati ritrovati".
Ancora due domande:
quando compone lo fa al piano oppure nella sua mente ?
Preferisce suonare oppure scrivere ?
"La mia vita è scrivere la
musica, che suono solo occasionalmente. Quando devo
comporre, lo faccio nella mia mente. A casa non ho un
piano e, quando mi sveglio al mattino, la prima cosa che
voglio fare è mettermi a elaborare nuove sinfonie. Lo
faccio nella mia mente, poi prendo carta e penna e metto
tutto nero su bianco".
Fonte: Il
Giornale
© 29 settembre 2014
Fotografie:
Warnerclassics.com © Saladellamemoriaheysel.it ©
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"Memorial" di Michael
Nyman (Recensioni)
"Ma andiamo ad uno dei massimi capolavori di Nyman, il
brano Memorial, utilizzato - dopo la sua stesura - anche
nel film Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (The
Cook, the Thief, his wife & her Lover, 1989): esso
ricorda con una sonorità toccante, nitida, tagliente, i
drammatici eventi dello stadio Heysel nel 1985. È in
realtà un vero Requiem, con quella sua martellante
introduzione dal tono palpitante ed il tema, torvo e
circolare, carico di accenti epici, che procede
disegnando una linea solenne, sospinta pesantemente
dalla pervicace insistenza dei bassi. Sul brano Nyman
disse: "Memorial è un’opera molto speciale per me, molto
sentita… Un modo per non dimenticare la follia di quella
serata… Considero la messa da requiem come la massima
espressione della musica nei secoli scorsi in relazione
con il tema della morte".
Marino Mora
Fonte:
Stresafestival.it
© 1 gennaio 2009
"Un maestro, Nyman, che da
critico musicale inizia a comporre musica per
cortometraggi rivelandosi al grande pubblico prima con
le musiche per molti film di Peter Greenaway e poi con
la colonna sonora del film che ha ricevuto un Oscar nel
1993 Lezioni di piano (regia di Jane Campion) il cui
tema principale è una sonata per pianoforte dominata da
una struggente malinconia e da quel senso trascendente
che si può cogliere anche nel film. Molte sue
composizioni minimaliste sono state scritte per il suo
gruppo, The Michael Nyman Band, costruito
originariamente su antichi strumenti e successivamente
attualizzato. Nyman ha partecipato anche a progetti pop
con i Flying Lizards. La sua è anche musica
apocalittica, profondamente pervasa da un senso di
morte, tema ricorrente nelle opere di Nyman che
considera "la Messa da Requiem come la massima
espressione della musica dei secoli scorsi in relazione
con la morte. La sua ritualità serviva a esaltare la
dimensione sacrale e spirituale. Per un compositore
scrivere un requiem era un affare assai complesso".
Nelle musiche di Nyman, invece, viene meno l'aspetto
religioso, perché non ha l'abitudine formale di
ritualizzare attraverso la religione i contenuti delle
composizioni sulla morte. "Nei film di Greenaway la
riflessione sulla morte è sempre molto presente e così
io ho dovuto confrontarmi con essa - dichiara Nyman -
quasi per caso. La scomparsa di alcuni miei amici, poi,
ha mostrato quanto fosse necessaria in me una risposta
dal punto di vista musicale a questi momenti tragici.
Ricordo ancora il più doloroso incontro con la morte che
io abbia mai avuto, ovvero la notizia di quello che
accadde nello stadio dell'Heysel di Bruxelles ai tifosi
della Juventus nel 1985. La scomparsa di quelle 40
persone è stata qualcosa che mi ha turbato
profondamente, per sempre". É stato quell’episodio di
violenza negli stadi che ha ispirato la composizione
Memorial".
Fonte: Il
Messaggero Veneto
©
19 luglio 2007
"Ricordo ancora il più
doloroso incontro con la morte che io abbia mai avuto,
ovvero la notizia di quello che accadde nello stadio
dell'Heysel di Bruxelles ai tifosi della Juventus nel
1985. La scomparsa di quelle 39 persone è stata qualcosa
che mi ha turbato profondamente, per sempre. Memorial è
un'opera molto speciale per me, molto sentita. Non l'ho
mai più eseguita dal vivo dal 1985, neanche quand'ero
venuto a suonare proprio qui a Torino all'Auditorium del
Lingotto una decina di anni fa, quando per pura
coincidenza il giorno del concerto era l'anniversario
della tragedia dell'Heysel. Nel 2008 però Memorial
tornerà ad essere eseguita dal vivo in tre concerti, che
si terranno qui a Torino, a Liverpool e a Bruxelles. Un
modo per non dimenticare la follia di quella serata".
Michael Nyman
Fonte:
L'Unità
© 5 dicembre 2006
Fotografie:
Warnerclassics.com © GETTY IMAGES
© (Not
for Commercial Use)
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"Michael Nyman:
ascoltare il cinema"
"Questo
terzo elemento, intitolato Memorial, nato come parte
integrante di una composizione all'origine dedicata alle
vittime dello stadio di Heysel di Bruxelles del 1985, è
stato preso in prestito dal regista proprio perché
rispondeva alle caratteristiche di marcia funebre.
All'epoca stavo lavorando ad una composizione di un'ora,
commissionatami dal Festival d'Eté, per essere eseguita
in una centrale elettrica in disuso, a Yainville. Quel
mercoledì sera, aspettando davanti al televisore
l'inizio della partita tra Liverpool e Juventus,
assistetti ad un massacro. Nei giorni seguenti, le
fotografie sui giornali dei familiari delle vittime
ebbero su di me un impatto così profondo che la
composizione, che prima era astratta, senza uno scopo ed
un titolo, si trasformò progressivamente in un memoriale
per i tifosi morti. Quando Peter Greenaway mi descrisse
il genere di musica che voleva dominasse "Il cuoco, il
ladro, sua moglie e l'amante", io gli feci ascoltare la
registrazione radiofonica francese della quinta sezione,
che egli ritenne corrispondere perfettamente con la sua
visione, e così trovò il posto nel film". Il brano è una
musica funebre, solenne, dal ritmo molto marcato.
L'originale da cui è tratto è l'Aria dello Spirito del
freddo da King Arthur di Henry Purcell. Come in Chasing
Sheep Is Best Left to Shepherds e Time Lapse,
l'interesse di Nyman è per la progressione armonica
presente nelle battute iniziali dell'aria, che viene
ripresa fedelmente dal punto di vista armonico, mentre
l'agogica viene rallentata e il numero di ripetizioni di
ciascun accordo viene raddoppiato. Questo elemento
musicale, che riappare innumerevoli volte nel corso del
film - undici in totale - conserva del modello originale
soltanto le battute iniziali e si presenta di volta in
volta in versioni più o meno variate con aggiunte del
tutto estranee alla partitura di Purcell, in particolare
nella linea melodica: Tale elemento musicale è poi
costantemente usato con funzione poetica, come avviene
nella scena che alterna l'incontro dietro le quinte dei
due amanti e le attività che si svolgono nella enorme
cucina: il tempo e le accentuazioni ritmiche della
musica sono qui sincronizzate di volta in volta con il
suono del coltello che viene affilato e delle verdure
che vengono tagliate e con i gesti che vi corrispondono.
Come già in A Zed and Two Noughts, Greenaway introduce
talvolta rumori intradiegetici che generano ritmi
regolari sfasati rispetto all'andamento ritmico della
musica. Se in quel caso si trattava dei flash delle
macchine fotografiche utilizzate per studiare il
processo di decomposizione dei corpi, qui sono le lame
dei coltelli che battono sui taglieri e i rumori degli
utensili a generare contrappunti ritmici.
Fonte:
Franco Angeli Editore
© Cristina Cano © Paolo Potì
© 2 novembre 2004
Fotografie:
Warnerclassics.com © La Stampa ©
Icone: Free Graphics ©
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