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Curva Sud Juventus Stadium
Torino
23.05.2015 |
30° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Partita del Campionato di Serie A
Juventus – Napoli |
Coreografia
in Memoria delle 39 Vittime |
Progettazione a Cura
dell'Associazione Quelli di... Via
Filadelfia |
Commemorazione a Cura
dei Gruppi Ultras della Juventus |
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Heysel 30 anni dopo, il
ricordo delle 39 vittime di Bruxelles.
L'omaggio della curva della
Juventus alle vittime dell'Heysel
L'Heysel, trent'anni dopo.
Il 29 maggio del 1985, 39 tifosi persero la vita
a Bruxelles negli incidenti che precedettero la
finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e
Liverpool. Quasi un'ora prima del calcio
d'inizio, verso le 19.20, gli hooligans inglesi
cominciarono a premere verso il settore Z,
adiacente alla curva occupata dai sostenitori
dei reds, dove avevano trovato posto soprattutto
tifosi bianconeri che avevano organizzato
autonomamente la trasferta. L'intervento
insensato delle forze dell'ordine, che si
limitarono ad impedire ai supporters italiani di
riversarsi sul terreno di gioco, si rivelò
tristemente decisivo: i tifosi furono costretti
ad arretrare e a cercare altre vie di fuga, fino
a provocare il crollo di un muretto. Molte
persone rimasero schiacciate dalle macerie,
altre vennero travolte dalla folla in fuga. In
una delle giornate più nere della storia del
calcio e dello sport, morirono 39 innocenti: 32
tifosi italiani, 4 belgi, 2 francesi e 1
irlandese. Le vittime della tragedia, a pochi
giorni dal trentennale, sono state ricordate
sugli spalti dello Juventus Stadium durante la
gara che la formazione bianconera ha vinto
sabato per 3-1 contro il Napoli. Al 39' del
match, la Curva Sud ha esposto un enorme
striscione "+39 rispetto" e migliaia di fogli
con i nomi dei tifosi morti a Bruxelles.
Fonte: Adnkronos.com © 27
maggio 2015
Fotografie: Gazzetta.it
© Repubblica.it © Tuttosport.com © GETTY
IMAGES
© (Not
for Commercial Use)
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+39 rispetto (anche per
i vivi)
di Ivan Zazzaroni
Rispetto per i morti, e un
po’ anche per i vivi. Lo spettacolo allestito
dalla Curva Sud dello Juventus Stadium sabato
scorso è stato fantastico, indimenticabile; i
cori che l’hanno preceduto e gli hanno fatto
seguito ci hanno però riportato sulla terra
delle piccole miserie quotidiane, nel mondo
opaco dell’odio, non della rivalità - lo stadio
come luogo della caduta. Rispetto. Quello dovuto
alle 39 vittime della tragedia che cambiò la
storia del calcio, juventini e non solo, uccisi
dalle negligenze degli organizzatori, da un
impianto fatiscente, un po’ da tutti ma non dal
destino. Rispetto per chi non ha mai ottenuto
giustizia, per chi è stato dimenticato - nessuno
ha pagato -, per le famiglie e gli amici di chi
nel settore Z ha lasciato la vita; famiglie e
amici condannati all’ergastolo del dolore. In
questi giorni sono usciti almeno quattro libri
sulla partita maledetta del 29 maggio 1985 (io
ero lì, spiazzato e angosciato come tutti);
numerosissimi i ricordi, le ricostruzioni, gli
inviti alla non-violenza nello sport, nel
calcio. E allora rispetto per i morti, ma anche
per i vivi: per l’avversario, anche se lo si
sente distante, nemico. Macchiare una
"coreografia" come quella della Sud con i cori
anti-Napoli è stato un autentico sacrilegio. I
39 dell’Heysel dovrebbero essere rispettati ogni
domenica, ogni giorno, e soltanto chi in questi
trent’anni ha esposto negli stadi italiani
striscioni offensivi nei loro confronti dovrebbe
pagare con una porzione di dolore.
Fonte:
Gqitalia.it © 25
maggio 2015
Fotografia: Repubblica.it ©
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Un brivido lungo la
schiena dei quarantamila
Come riporta la Gazzetta
dello Sport, il pubblico bianconero ieri ha
onorato le 39 vittime dell'Heysel. Al minuto 39
lo Stadium ha smesso i panni della festa e
indossato il nero del lutto nel trentennale
della tragedia dell’Heysel. Un brivido lungo la
schiena dei 40 mila, tutti in piedi quando in
curva Sud è apparsa la scritta "Nessuno muore
veramente se resta nel cuore di chi resta, per
sempre... rispetto, +39". Nelle mani dei tifosi,
su cartelli esposti, i nomi dei 39 tifosi
deceduti nella curva Z a Bruxelles, travolti
dalla furia degli hooligans inglesi e dalla
pessima gestione delle forze dell’ordine nel pre-partita
contro il Liverpool. Il 29 maggio saranno
trascorsi trent’anni, una ferita mai
rimarginata, come le polemiche per quella gara
comunque giocata e vinta con un rigore di
Platini. Una coppa "maledetta" che la Juve aveva
inseguito per 30 anni, sfuggita già due volte,
nel 1973 a Belgrado e dieci anni dopo ad Atene.
Trent’anni dopo, da Bruxelles a Berlino, la Juve
vuole chiudere un ciclo tornando a una vittoria
netta, che avrebbe il sapore del trionfo, che
varrebbe il triplete, e contro uno squadrone
infarcito di fenomeni come il Barcellona".
Fonte:
Tuttojuve.com © 24
maggio 2015
Video:
SKY
© Associazione Quelli di... Via
Filadelfia ©
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"Buffon:
"Heysel tragedia che sentiamo fortemente..."
Il capitano bianconero ha
commentato le celebrazioni avvenute sugli spalti.
TORINO - Gigi Buffon ha
rilasciato alcune dichiarazioni a "JTV" nel
corso delle celebrazioni per lo Scudetto della
Juventus. Queste le sue parole sulla
commemorazione per la tragedia dell'Heysel
avvenuta sugli spalti: "Queste celebrazioni le
sentiamo tutti fortemente, come popolo
juventino, anche giocatori e società. E' una
tragedia che ha tolto alla Juventus l'affetto e
l'amore di altri tifosi. E' doveroso da parte di
tutti ricordarli sempre".
M.T.
Fonte:
Calciomercato.it ©
24 maggio 2015
Fotografia: Repubblica.it
©
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39 e 93
di Nereo Ferlat
Nella festa scudetto
odierna, con la Juve che ha battuto il Napoli
allo Stadium, due episodi da libro Cuore hanno
reso il cielo ancora più blu. Al minuto 39, con
la leggera brezza che velava gli spalti, i
nostri cuori e le lacrime e gli applausi hanno
accompagnato il ricordo dei nostri angeli. Lo
striscione srotolato e la bandiera con il numero
39 ed il Rispetto per chi ci ha lasciato in
quella serata di tregenda e per chi è ancora qui
ed ha il diritto di non veder infangata la
memoria da beceri cori e vigliacchi striscioni,
ed i cartelli esibiti in memoria con i nomi dei
nostri angeli, gridati e rimbombanti nello
stadio, questo abbiamo esportato nel mondo, di
questo dobbiamo essere orgogliosi. Le immagini
hanno varcato i confini, quella Curva che si
voleva chiudere ha dato una lezione di civiltà.
Grazie ragazzi ! L’altro minuto, il 93 quello in
cui un giocatore colpisce vigliaccamente con una
testata l’avversario e, danno provocato, viene
punito con il rosso ed il rigore, ha mostrato
l’altruismo e lo spirito di gruppo della
Juventus, nel far tirare la massima punizione a
Simone Pepe, che dopo tre anni di calvario, ha
partecipato da protagonista alla festa con il
sigillo finale. 39 e 93, comunque li girate,
saranno sempre numeri nella nostra memoria !
Fonte:
Juwelcome.com © 24
maggio 2015
Tweet:
Juventus.com ©
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COMMOVENTE, AL 39°
Heysel, 39 cuori in più
battono in curva Sud
TORINO - Venerdì ricorrerà
il trentennale della tragedia dell'Heysel e nel
giorno della festa scudetto allo Stadium la
curva Sud ha voluto ricordare le 39 vittime di
quella notte assurda, quando la finale di Coppa
dei Campioni fra Juve e Liverpool si trasfigurò
in un evento di sangue e dolore. Succede tutto
al 39' (minuto non casuale) dei primo tempo:
d'improvviso nel tempio bianconero cala il
silenzio, mentre il settore degli ultrà più
caldi s'organizza per l'evento nell'evento.
Bastano uno striscione e un vessillo gigante,
tanti cartoncini: "Nessuno muore veramente se
vive nei cuore di chi resta per sempre" nel
primo; "+39 rispetto" nel secondo; nomi e
cognomi dei morti di Bruxelles nei terzi. Tutto
straordinariamente toccante, perché in quella
curva battono 39 cuori in più, il cui ricordo
rimarrà per sempre, in compagnia di un mini
striscione che fa il giro della Sud: quello che
ricorda i "39 angeli sempre presenti". Fa
strano, poi, che dal medesimo settore (tenuto
aperto in attesa che si decida sui fattacci del
derby) siano partiti cori anti-napoletani, che
citano Vesuvio, colera e termini consimili. Lo
sfottò spinto, sulle note de "'O surdato 'nnammurato",
appartiene a un altro film.
A.MI.
Fonte: Tuttosport
© 24 maggio 2015 (Testo
© Fotografia)
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Juve: festa scudetto,
ricordo dell'Heysel e la vergogna dei soliti
cori
di Giovanni Capuano
Emozione e lacrime allo
Stadium: celebrate le 39 vittime della finale di
Bruxelles. Insulti ai napoletani: rischio
squalifica ?
Juventus-Napoli è stata
anche la giornata della festa per il popolo
bianconero che ha celebrato la conquista dello
scudetto e della Coppa Italia. In campo anche i
figli dei giocatori prima della cerimonia di
consegna dei trofei. C'è stata anche commozione
nel ricordo delle 39 vittime dell'Heysel:
l'anniversario cade il prossimo 29 maggio
(trentennale) e i tifosi hanno colorato lo
stadio con i nomi dei morti di Bruxelles al
minuto numero 39 del primo tempo. Peccato che
tutto sia stato preceduto dai soliti cori contro
i napoletani inneggianti a Vesuvio e colera. La
Curva Sud, già aperta in attesa di sentenza
d'appello per la doppia squalifica dopo i fatti
del derby di Torino, rischia un nuovo stop ?
Fonte:
Panorama.it © 23
maggio 2015
Fotografia: Gazzetta.it
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Juve, il ricordo
dell’Heysel: tutto lo Stadium commosso
di Guido Vaciago
Al minuto 39 della partita
con il Napoli il ricordo della tragedia di
Bruxelles, di cui ricorreranno i 30 anni il
prossimo 29 maggio.
TORINO - Minuto 39 del
primo tempo, lo Stadium si fa silente per un
attimo e in curva Sud compare un enorme
striscione: "+39 più rispetto" e intorno al telo
nero i tifosi alzano ognuno un cartello diverso.
Sopra ci sono i nomi delle 39 vittime
dell’Heysel, la tragedia di cui ricorreranno i
30 anni il prossimo 29 maggio. Lo Stadium legge,
capisce, si alza in piedi e prorompe in un
applauso che diventa standing ovation. Si unisce
anche Andrea Agnelli, inquadrato in tribuna,
quasi commosso. L’unico neo: il fatto che poco
prima del commovente ricordo, la stessa curva
fosse impegnata in cori altrettanto beceri.
RISPETTO - Trent’anni fa, prima della finale di
Coppa Campioni fra Juventus e Liverpool, a causa
dell’assalto dei tifosi inglesi morivano 39
tifosi, vittime dello schiacciamento e del
crollo di un muretto. Una delle più grandi
tragedie del mondo del calcio e una delle più
assurde, provocata dalla clamorosa carenza
dell’organizzazione. A distanza di trent’anni, i
morti dell’Heysel sono ancora oggetto di cori
idioti e beceri. Rispetto è la parola adatta e
oggi era scritta piuttosto in grande.
Fonte: Tuttosport.com © 23
maggio 2015
Tweet:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it ©
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Calcio - Trent’anni dopo
La curva Scirea ricorda le
vittime juventine dell’Heysel
di Andrea Cascioli
Migliaia di cartoncini
innalzati al cielo, sullo sfondo bianco i nomi
delle vittime della strage dell’Heysel.
Trentanove, come il minuto della sfida
Juventus-Napoli che la curva Scirea ha atteso
per onorare la memoria degli "angeli di
Bruxelles". Nel primo anello campeggia il
copricurva "+39 Rispetto", una risposta agli
ignobili "-39" che da trent’anni accolgono i
tifosi bianconeri in molti stadi d’Italia. Al
secondo anello, in balaustra, lo striscione
"Nessuno muore veramente se vive nel cuore di
chi resta, per sempre". Il cuore della tifoseria
juventina ha voluto commemorare a modo suo il
trentesimo anniversario della tragedia che il 29
maggio 1985 ha cambiato il volto del calcio. Un
anniversario non immune dalle polemiche, a
cominciare da quella che ha riguardato la
mancata messa in scena dello spettacolo teatrale
promosso dall’Associazione familiari delle
vittime: il monologo, ideato dal "custode" di
salamemoriaheysel.it Domenico Laudadio e
dall’attore e interprete del testo Omar Rottoli,
affrontava anche gli aspetti più controversi
della serata maledetta, sottolineando gli errori
delle autorità belghe e della Uefa insieme alle
responsabilità degli hooligans inglesi. Il
copione, nonostante le revisioni già apportate,
è stato però modificato ulteriormente dal gruppo
di lavoro scelto dalla società, a detta
dell’Associazione "stravolgendone non soltanto i
contenuti, ma omettendo citazioni e riferimenti
chiari alle responsabilità sui fatti e sulle
verità storiche e processuali". L’Associazione
familiari delle vittime dell’Heysel ha deciso
all’unanimità di non accettare questo nuovo
testo. L’unico momento condiviso tra la società
e i tifosi resterà quindi la funzione religiosa
prevista per venerdì prossimo alla Gran Madre di
Torino. Spenta l’eco di ogni incomprensione, la
comunità bianconera tornerà a raccogliersi
attorno a quei trentanove nomi che nessuna
questione di opportunità può indurre a
dimenticare.
Fonte:
Barbadillo.it © 23
maggio 2015
Fotografie: Gazzetta.it ©
Tuttosport
© Torinotoday.it © Torino.corriere.it
©
Video:
Associazione Quelli di... Via Filadelfia
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