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Area Pedonale Biblioteca Civica
"Italo
Calvino"
Torino 29.05.2018 |
33° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Cerimonia d'Intitolazione di
"Piazzetta
Vittime dello Stadio Heysel" |
A Cura dell'Amministrazione
Comunale della Città di Torino |
Mostra
Fotografica "Per non dimenticare Heysel" |
(Progetto
e
Allestimento a Cura del Gruppo Ultras
Nucleo 1985) |
Con la Partecipazione di Associazione Familiari Vittime Heysel |
Juventus Football Club
Comitato Heysel Reggio Emilia
Nucleo 1985 |
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L'INAUGURAZIONE A 33
ANNI DALLA STRAGE
Le vittime dell'Heysel ora hanno una piazzetta
"Finiti gli anni dell'oblio"
di Andrea Parodi
L’iter durato 9 anni ha avuto il sostegno
bipartisan. "Per troppo tempo è sembrato un
dramma solo juventino".
Sono trascorsi esattamente trentatré anni e la
Città di Torino ha ricordato formalmente le 39
vittime della notte dell'Heysel. Con un'intensa
cerimonia la nuova piazza tra lungo Dora
Agrigento e strada del Fortino da ieri è
intitolata alla terribile sera del 29 maggio
1985, quando poco prima della finale di Coppa
dei Campioni tra Juventus e Liverpool si
trasformò in una tra le più grandi tragedie
dello sport europeo. Proposta condivisa. Un iter
lungo e complesso quello che ha portato alla
cerimonia di ieri. La prima proposta per un
riconoscimento toponomastico per l'Heysel fu
lanciata nel 2009 da una cordata bipartisan tra
Forza Italia e PD. Quell'anno furono i
consiglieri della circoscrizione 7 Francesco
Poerio e Luca Deri (attuale presidente della 7)
insieme ai consiglieri comunali Massimo Mauro e
Andrea Tronzano a muovere le acque. Il progetto
si arenò per qualche anno, con la possibilità di
proporre una zona prossima alla Continassa,
vicino alla nuova sede della Juventus. Il
progetto è stato poi ripreso a quattro mani nel
2016, nuovamente tra due forze politiche
contrapposte: Fabio Versaci, MSS, attuale
presidente del Consiglio Comunale, e Io stesso
Luca Deri (PD). Versaci ricorda ancora quel
giorno di dicembre del 2017: "Una volta
individuata la piazza abbiamo organizzato un
sopralluogo con il presidente Deri: sotto una
fitta pioggia si è definito insieme che doveva
diventare il luogo che la Città avrebbe dedicato
alla memoria dei 39 dell'Heysel". Rivalutare la
memoria Deri ha sottolineato che "questa piazza
si trova nello stesso territorio
circoscrizionale di Superga e presto
presenteremo un concorso per le scuole a ricordo
di queste due tragedie". Versaci rivolgendosi ai
parenti delle vittime e alle due associazioni
presenti, quella dei Familiari presieduto da
Andrea Lorentini e al "Comitato per non
dimenticare l'Heysel" coordinato da luliana
Bodnari, ha ripetuto "la Città vi è vicina, non
vi dimenticheremo". La sindaca Appendino ha
ribadito "la memoria è futuro e va costruita
ogni giorno". Nereo Ferlat, il sopravvissuto di
Torino che da anni si spende per la memoria
dell’Heysel, è soddisfatto. "Sono finiti gli
anni dell'oblio e cominciano quelli del ricordo.
Per troppo tempo questa tragedia è stata
identificata con la sola tifoseria juventina e
mai come un dramma nazionale o europeo". Versaci
elencando le regioni di provenienza delle
vittime, ha precisato che "rappresentano tutta
Italia e la cosa che più fa male è vedere che
ancora oggi molte tifoserie utilizzano il nome
Heysel per offendere". La mostra La memoria è
allenata anche da una mostra, curata da Massimo
Tadolini e ospitata nella Biblioteca Italo
Calvino fino al 30 giugno. Attraverso
fotografie, articoli, disegni e ricordi illustra
una pagina di storia dello sport, una tragedia
per tutta Europa.
Fonte:
La Stampa © 30 maggio 2018
Fotografie: Tuttosport.com ©
GETTY IMAGES © (Not
for commercial use) © Comune di Torino ©
Video: Gazzetta.it © Rete Sette © Diari di
Torino ©
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Inaugurata ieri a
Torino
Una piazza ricorda le
vittime dell'Heysel
TORINO - Da ieri Torino ha una piazza dedicata
alle vittime della tragedia dell'Heysel. È stata
inaugurata alla presenza della sindaca Appendino,
insieme con il presidente del Consiglio
Comunale, Fabio Versaci, il presidente della
Circoscrizione, Luca Deri, il dirigente della
Juventus, Gianluca Pessotto, il presidente
dell'Associazione dei famigliari vittime
dell'Heysel, Andrea Lorentini e la presidente
del Comitato di Reggio Emilia "Per non
dimenticare Heysel. La piazza si trova in una
zona compresa tra Lungo Dora Agrigento e Strada
del Fortino, tra i numeri civici 36 e 38 e
ricorda la drammatica notte del 29 maggio 1985,
nella quale morirono 39 persone che erano andate
a Bruxelles per assistere alla finale di Coppa
dei Campioni fra Juventus e Liverpool. La
vergognosa inadeguatezza dell'impianto e la
totale disorganizzazione delle autorità belga
misero a contatto nel famigerato settore Z, dove
il crollo di un muretto aumentò il numero delle
vittime. A Torino prima dell'inaugurazione di
ieri, le vittime erano ricordate da una stele
all'interno del museo della Juventus. Mentre in
molte altre città italiane ci sono monumenti
commemorativi (il più importante a Reggio Emilia
davanti al vecchio stadio Mirabello) o
intestazioni di vie e piazze. Contestualmente
alla dedica della piazza, è stata inaugurata la
mostra "Per non dimenticane Heysel di Massimo
Tadolini che sarà visitabile nella Biblioteca
Civica Italo Calvino, proprio davanti alla nuova
piazza nei seguenti giorni e orari: lunedì
15.00/19.45 - martedì e mercoledì h. 14.00/19,45
da giovedì a sabato dalle 8.15/14.00.
Fonte:
Tuttosport © 30 maggio 2018
Fotografie: Tuttosport.com ©
Juventus.com © GETTY IMAGES © (Not
for commercial use)
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Torino ricorda le
vittime dell’Heysel intitolando una piazza alle
39 vittime
Con una cerimonia a Torino a cui ha
preso parte anche Andrea Lorentini è stata
intitolata una piazza alle vittime dello stadio
Heysel.
Nel giorno in cui anche Arezzo ricordava le
vittime dello stadio Heysel a 33 anni di
distanza, Torino ha dedicato una piazza ai
tragici fatti della finale di Coppa Campioni tra
Juventus e Liverpool. All’appuntamento era
presente il sindaco di Torino, Chiara Appendino,
oltre ad una delegazione della Juventus con
Gianluca Pessotto. Presente anche Andrea
Lorentini, in rappresentanza dell’associazione
fra i familiari delle vittime. "La memoria è
fatta di simboli - ha detto Andrea Lorentini -
una memoria a volte scomoda. Ci sono voluti 33
anni perché una piazza venisse intitolata a
Torino per ricordare le vittime dell’Heysel.
Adesso però non è tempo di rivangare il passato
ma pensare piuttosto al presente e al futuro.
Questo è un giorno che fissa la memoria in
questo luogo e tutti coloro che passeranno in
questa piazza potranno riflettere su quanto
accaduto".
Fonte:
Arezzonotizie.it © 30 maggio 2018
Video:
Gazzetta.it ©
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Piazzetta
Vittime dello Stadio Heysel - Torino 29.05.2018
"Il 29 maggio 1985 è la data di una tragedia
indelebile per il mondo dello sport. Oggi, con
il sostegno della Juventus e dell'Associazione
Quelli di... Via Filadelfia, la Città di Torino
imprime questo ricordo sulla Mole e onora la
memoria e il rispetto di quel giorno,
intitolando una piazzetta alle Vittime dello
Stadio Heysel e promuovendo diverse iniziative
sul territorio". Chiara Appendino (Sindaco di
Torino)
STRAGE HEYSEL,
LA SINDACA APPENDINO: "LA MEMORIA È FUTURO, VA
COSTRUITA OGNI GIORNO" - "È un momento
importante per la comunità non solo torinese, la
memoria va mantenuta viva e lo si fa intitolando
luoghi che speriamo famiglie, nonni, nipoti
possano attraversare perché speriamo che da
questo luogo si continui a parlare e ricordare
quella tragedia. La memoria è futuro e ognuno di
noi sta costruendo quella memoria ogni giorno e
momenti come questi sono fondamentali per
mantenere la memoria viva"... Queste le parole
della sindaca di Torino, Chiara Appendino, nel
giorno del 33° anniversario della strage in cui
persero la vita 39 italiani, allo stadio belga
di Heysel durante la finale di Champions League,
Juventus - Liverpool.
PESSOTTO:
"TRAGEDIA CHE APPARTIENE A TUTTI, NON SOLO ALLA
JUVENTUS" - "Non è stata una tragedia
juventina, così come le grandi tragedie dello
sport non appartengono mai solo alle squadre o
alle associazioni sportive che le vivono, ma
devono toccare il cuore di tutti, e ancora
questo succede poco... Quindi ci auguriamo che
in futuro ci sia un po’ più di sensibilità e
rispetto"... Così Gianluca Pessotto, a margine
dell’inaugurazione di una piazzetta a Torino in
memoria delle 39 vittime della strage avvenuta
durante la finale di Champions League,
Juventus-Liverpool, il 29 maggio 1985.
SOPRAVVISSUTO
ALL'HEYSEL: "NEGLI STADI ITALIANI ANCORA
OLTRAGGI ALLA MEMORIA DELLE VITTIME"
-
"Io mi trovavo allo stadio quel giorno, proprio
nel settore "Z" e non mi sono mosso per le prime
due cariche, poi ho trovato un varco e sono
sceso in campo. Da allora c’è stata una presa di
coscienza di quello che stato ma purtroppo
ancora adesso noi tifosi della Juventus siamo
costretti a subire offese in giro per l’Italia e
anche all’estero non capiscono come sia
possibile che in Italia si goda per la morte di
altri italiani, e questa è una cosa molto
grave"... Queste le parole di Marco, uno dei
superstiti di quel tragico 29 maggio di 33 anni
fa in cui persero la vita 39 persone durante la
finale di Champions League, Juventus-Liverpool.
Fonte:
Lastampa.it © 29 maggio 2018
Fotografia: Juventus.com ©
GETTY IMAGES © (Not
for commercial use)
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Heysel, piazza
Torino dedicata a vittime
(ANSA) - TORINO, 29 MAG - Torino ricorda la
tragedia dell’Heysel dedicando una piazza ai 39
morti. L’intitolazione nel 33° anniversario,
questa mattina, a pochi passi dalla Dora. Un
momento importante, dice la sindaca Chiara
Appendino, "per diffondere la memoria, che è
futuro, per tutta la comunità, non solo
torinese". "Con questa piazza Torino vuole
aiutare la memoria e il rispetto", sottolinea il
presidente del Consiglio comunale, Fabio
Versaci, secondo cui lascia l’amaro in bocca
sentire e vedere ancora oggi negli stadi
inneggiare a quella tragedia". Di "poco rispetto
per queste vittime" e della "necessità di
educare tutti quelli che amano questo sport
bellissimo" parla Gianluca Pessotto, ex
calciatore della Juve e ora dirigente, per il
quale "far conoscere questa tragedia, anche
grazie a questa piazza, aiuterà a migliorare il
calcio". "Finora si è fatto ancora troppo poco -
conclude Andrea Lorentini, presidente
dell’associazione famigliari delle vittime -
questa piazza è un gesto concreto che fissa la
memoria".
Fonte:
Ansa.it © 29 maggio 2018
Fotografia: Juventus.com ©
GETTY IMAGES © (Not
for commercial use)
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Torino ricorda
le vittime dell’Heysel con una piazza
di Paolo Morelli
Intitolato uno spazio di fronte alla
Biblioteca "Calvino" a 33 anni dalla tragedia.
Appendino: "La memoria va mantenuta".
Ci sono voluti 9 anni, da quando la proposta
entrò per la prima volta nel consiglio della
Circoscrizione 7, ma da oggi le vittime dello
stadio Heysel di Bruxelles saranno ricordate con
una piazza. Si tratta dello spazio tra la
Biblioteca "Calvino" e strada del Fortino,
intitolato alle 39 persone che hanno perso la
vita durante la finale di Coppa dei Campioni del
29 maggio 1985, che sancì la vittoria della
Juventus sul Liverpool, macchiata però dalla
tragedia. I responsabili furono gli hooligans
della squadra inglese, che attaccarono il
settore juventino costringendo alla fuga diverse
centinaia di persone, fino al crollo di una
parte della tribuna. Ci furono 39 morti, di cui
32 italiani, e circa 600 feriti. "Questa è una
strage rimossa - ha commentato Fabio Versaci,
presidente del Consiglio comunale di Torino - un
ricordo che infastidisce, come se le vittime
appartenessero solo a una tifoseria. Sentire
ancora oggi negli stadi cori contro questa
tragedia lascia l’amaro in bocca". Un sentimento
condiviso anche dalle altre persone presenti,
che hanno riempito la sala conferenze della
"Calvino". La biblioteca ospita anche una
mostra, curata da Massimo Tadolini, con foto e
ritagli di giornale per raccontare quella che è
considerata una vera e propria strage. Sono
presenti anche dei disegni realizzati da alcuni
bambini. L’esposizione sarà visitabile fino al
30 giugno. L’evento ha cambiato anche la
concezione della sicurezza all’interno degli
impianti sportivi. "C’è ancora molto da fare in
questo senso - ha aggiunto Gianluca Pessotto, ex
calciatore della Juventus e ora dirigente
sportivo - ma fa piacere vedere che oggi ci sia
tanta gente qui. Bisogna piangere per una
sconfitta, non per i morti". La questione
riguarda soprattutto la memoria, aspetto
sottolineato da Andrea Lorentini, presidente
dell’Associazione familiari delle vittime
dell’Heysel, e da Iuliana Bodnari, presidente
del Comitato Reggio Emilia per la memoria
dell’Heysel. "Ricordiamo molto bene quanto
accaduto - ha concluso Luca Deri, presidente
della Circoscrizione 7 - per quella che si
trasformò nella più triste delle tragedie. Gli
stadi devono essere luoghi sicuri per le
famiglie, lo sport deve esaltare i valori
positivi nel rispetto dell’avversario. Gli
insulti alle tragedie, tutte, dovrebbero essere
perseguiti dalle società". Deri ha poi riservato
un ricordo a Erika Pioletti, che ha perso la
vita durante i fatti di Piazza San Carlo del 3
giugno 2017. "Spero - ha spiegato - che una
volta chiarite tutte le questioni giudiziarie si
possa posare una targa in sua memoria". "La
tragedia - ha poi commentato, dopo la cerimonia
con il Gonfalone del Comune, la sindaca Chiara
Appendino - riguarda tutta la comunità, non solo
torinese. La memoria va mantenuta. Speriamo,
come sottolineato anche dalle altre persone
intervenute, che famiglie e bambini vedano
questa piazza e chiedano che cosa è accaduto in
passato". In occasione del 33° anniversario
della tragedia dell’Heysel, il 19 giugno anche
il Parlamento europeo ricorderà le 39 vite
spezzate il 29 maggio del 1985, a Bruxelles,
poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool. L’iniziativa
è promossa dall’eurodeputato Alberto Cirio.
Saranno presenti Andrea Lorentini, presidente
dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel,
e Beppe Franzo, presidente dell’Associazione
Quelli di Via Filadelfia. Accanto a loro anche
il gonfalone della Juventus, con Paolo
Garimberti, presidente dello Juventus Museum, e
Gianluca Pessotto, team manager della Primavera
Juventus. "Da anni, ormai, il nostro impegno è
rivolto alla difesa della memoria - sottolinea
l’eurodeputato Alberto Cirio - perché non
possiamo accettare che si dimentichi ciò che è
avvenuto qui a Bruxelles. Allo stesso tempo
dobbiamo educare e sensibilizzare, perché la
cronaca ci ricorda costantemente quanto la
sicurezza negli eventi sportivi rimanga una
priorità". Dopo un incontro al Parlamento Ue,
verrà deposta una corona di fiori sotto la
lapide che, davanti allo stadio di Bruxelles,
ricorda i nomi di tutte le vittime.
Fonte:
Torinoggi.it © 29 maggio 2018
Fotografia: Tuttosport.com ©
GETTY IMAGES © (Not
for commercial use)
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Vittime dello
stadio Heysel: il potere della memoria
di Federico Dagostino
Si è tenuta questa mattina la cerimonia di
intitolazione della "Piazzetta Vittime dello
stadio Heysel", tra Lungo Dora Agrigento e
Strada del Fortino. Ricorre infatti oggi il 33°
anniversario della tragedia avvenuta il 25
maggio 1985, poco prima dell’inizio della finale
di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool,
giocata allo stadio Heysel di Bruxelles, in cui
morirono 39 persone, tra cui 36 uomini, due
donne e un bambino di 11 anni e rimasero ferite
più di 400 persone di ogni nazionalità, di cui
257 in modo grave. I fatti di quella tragica e
indimenticabile sera hanno inizio alle 19.08,
quando gli hooligans del Liverpool assaltano il
tristemente famoso settore Z dello stadio
Heysel, settore che doveva essere dedicato agli
spettatori belgi ma i cui biglietti erano stati
rivenduti a tifosi di varie nazionalità,
soprattutto italiani. È alle 19.15 che si
consuma il tragico epilogo, il momento in cui il
muro che delimita il settore Z crolla sotto il
peso della folla in panico che tenta di fuggire
dalla carica dei tifosi inglesi, tra i quali
erano presenti 4000-5000 tifosi senza biglietto.
Inadeguati infatti i controlli all’ingresso
dello stadio e inadeguate le misure di
sicurezza: dei 1300 gendarmi dichiarati nel
piano di sicurezza, soltanto 400 erano
effettivamente presenti all’Heysel al momento
degli scontri. La partita si inizia a giocare
alle 21.35, dietro insistenza delle autorità
belghe per motivi di ordine pubblico, e viene
vinta dalla Juventus per 1 a 0. Ma non è questo
ciò che viene ricordato di quella serata
tragica, una serata durante la quale lo sport è
passato in secondo piano. Durante la cerimonia
di intitolazione, è il presidente del Consiglio
Comunale Fabio Versaci il primo a invitare a non
dimenticare, sottolineando l’importanza del
ricordo e delle immagini di quella sera, utili
come testimonianza "della partita della morte",
di "una partita di calcio che diventa teatro di
morte". Sono il ricordo e la memoria i temi
trainanti della cerimonia, un ricordo che viene
troppo spesso infangato da cori e striscioni
negli stadi. Gianluca Pessotto, dirigente
sportivo della Juventus, rimarca il poco
rispetto che c’è ancora in Italia nei confronti
di questa tragedia, una tragedia di tutti, che
non appartiene a nessuna tifoseria, una tragedia
italiana ed europea, troppo spesso messa da
parte e dimenticata. "Per non dimenticare
Heysel" è anche il titolo della mostra
fotografica di Massimo Tadolini, intervenuto
oggi, realizzata nel 2015 in onore del 30°
anniversario della tragedia e riproposta, fino
al 30 giugno, alla Biblioteca Civica Italo
Calvino, proprio davanti alla Piazzetta Vittime
dello stadio Heysel. All’intitolazione era
presente anche la sindaca Chiara Appendino che
ha ribadito l’importanza del ricordo e ha
espresso la sua vicinanza e quella della Città
ai familiari delle vittime. Sono intervenuti,
durante la cerimonia, anche il presidente della
Circoscrizione 7, Luca Deri, il presidente del
comitato di Reggio Emilia "Per non dimenticare
Heysel", Iuliana Bodnari e il presidente
dell’Associazione Familiari vittime dell’Heysel,
Andrea Lorentini. (Alice Amari - Università di
Torino)
Fonte:
Comune.torino.it © 29 maggio 2018
Fotografia: Tuttosport.com ©
GETTY IMAGES © (Not
for commercial use)
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Oggi
l'inaugurazione in lungo Dora Agrigento
Heysel, una
piazza 33 anni dopo la strage
di Andrea Parodi
LA STORIA - Questa mattina alle 11 una cerimonia
alla Biblioteca Civica Italo Calvino ricorderà
le 39 vittime dello stadio Heysel, luogo della
finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e
Liverpool nel 1985. Esattamente 33 anni dopo la
tragedia il Comune di Torino intitolerà alla
loro memoria una piazzetta tra lungo Dora
Agrigento e strada del Fortino. Alla cerimonia
"interverranno la sindaca Chiara Appendino, il
presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci,
il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri,
il dirigente della Juve, Gianluca Pessotto, il
presidente dell'Associazione dei famigliari
vittime dell’Heysel, Andrea Lorentini e la
presidente del Comitato di Reggio Emilia "Per
non dimenticare Heysel". La vittima torinese
Sulle rive della Dora aleggerà soprattutto la
memoria di Giovacchino Landini, l'unico torinese
tra le vittime di quella folle notte. Il 29
maggio 1985 Giovacchino non aveva ancora
compiuto 50 anni. Era arrivato a Torino negli
anni '60 da Capannori, provincia di Lucca, e nel
quartiere Lingotto aveva aperto una trattoria
toscana molto apprezzata. È il nipote Fabrizio a
raccontare la sua storia e stamattina
rappresenterà la famiglia accompagnando Andrea
Lorentini, il presidente dell'"Associazione tra
i Familiari delle Vittime dell'Heysel", anche
lui un orfano di quella serata. La moglie di
Landini è scomparsa da qualche anno. I figli
Andrea e Monica da tempo si sono trasferiti in
Liguria. "La morte di mio zio è stata uno choc,
che ho vissuto in diretta - racconta Fabrizio -
perché nel cuore della notte di quel 29 maggio
si presentarono due giornalisti per intervistare
mia zia, mia vicina di casa. Fui richiamato
dalle urla: in famiglia l'abbiamo scoperto così.
Mio zio non era un violento e mai potevamo
pensare che si trovasse in quel settore". Così
come per Landini nessuna delle vittime
dell'Heysel era un ultras ma semplici tifosi
scelti dal destino per l'appuntamento più
tragico. Il sopravvissuto La tragedia
dell’Heysel venne raccontata per la prima volta
da un torinese. Anche lui, Nereo Ferlat, si
trovò schiacciato nella bolgia. "L’ultima curva"
è il titolo del suo libro, un instant book
ripubblicato tre anni fa per il trentennale. "Mi
trovai completamente schiacciato, invocai Padre
Pio e subito dopo fui spinto verso l'alto,
uscendo dall'inferno come un tappo di champagne.
Un miracolato ? Forse sì. Quella notte vidi
immagini che non dimenticherò mai". Messo in
salvo sul campo da gioco Ferlat puntò sulla
tribuna stampa per raggiungere un altro
torinese. Carlo Nesti seguiva la diretta per
Radio Rai come seconda voce di Enrico Ameri.
"Dopo l'Heysel, per me, è cambiato il rapporto
con il calcio. Quel giorno era come fosse due
secoli fa come lentezza della circolazione delle
notizie - racconta Nesti. Non c'erano internet e
cellulari. Giungevano notizie terribili
difficili da annunciare e dagli spalti
arrivavano i tifosi sopravvissuti perché non vi
erano altri mezzi per avvisare i familiari". Lo
stadio a Moncalieri Sul cemento sgretolato
dell’Heysel cadde anche Domenico Russo, un
siciliano di 25 anni che viveva a Moncalieri con
la moglie, incinta al quinto mese. Suo figlio
ora ha 33 anni e venti giorni fa ha inaugurato
il campo sportivo che la sua città ha intitolato
alla memoria del padre. "La memoria è
importante" - ripete Fabrizio Landini. "Oggi ci
sono giovani tifosi juventini che non conoscono
quella strage, non sanno cosa è successo, il
perché. È essenziale tenerla viva per sperare in
un futuro migliore".
Fonte:
La Stampa © 29 maggio 2018
(Testo © Fotografia)
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Torino dedica
piazza a vittime stadio Heysel
di Danilo Loria
Torino dedica la piazzetta compresa tra
lungo Dora Agrigento e strada del Fortino alle
vittime dello stadio Heysel.
Torino dedica la piazzetta compresa tra lungo
Dora Agrigento e strada del Fortino alle vittime
dello stadio Heysel. La cerimonia di
intitolazione domani mattina nella biblioteca
civica ‘Italo Calvino’ dove, dal 29 maggio al 30
giugno, sarà esposta la mostra ‘Per non
dimenticare Heysel’ di Massimo Tadolini. Alla
manifestazione sono attesi il presidente del
Consiglio Comunale, Fabio Versaci, il presidente
della Circoscrizione 7, Luca Deri, il dirigente
della Juventus, Gianluca Pessotto, il presidente
dell’Associazione dei famigliari vittime
dell’Heysel, Andrea Lorentini e la presidente
del Comitato di Reggio Emilia ‘Per non
dimenticare Heysel’ Iuliana Bodnari. La tragedia
dell’Heysel è avvenuta a Bruxelles il 29 maggio
1985, poco prima della finale di Coppa dei
Campioni tra la Juventus e il Liverpool quando
persero la vita 39 persone.
(AdnKronos)
Fonte:
Calcioweb.eu © 28 maggio 2018
Fotografia: Comitato
Heysel Reggio Emilia ©
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Tra lungo Dora Agrigento e
strada del Fortino
Domani a Torino la
intitolazione della piazzetta Vittime dello
stadio Heysel
Domani, martedì 29 maggio,
alle ore 11, si svolgerà la cerimonia di
intitolazione della piazzetta compresa tra lungo
Dora Agrigento e strada del Fortino alle Vittime
dello stadio Heysel. Nella tragedia avvenuta a
Bruxelles il 29 maggio 1985, in occasione della
finale di Coppa dei Campioni tra la Juventus e
il Liverpool persero la vita 39 persone. La
cerimonia si terrà presso la biblioteca civica
"Italo Calvino", dove, dal 29 maggio al 30
giugno, sarà esposta la mostra "Per non
dimenticare Heysel", di Massimo Tadolini. Alla
cerimonia interverranno il presidente del
Consiglio Comunale e della commissione
Toponomastica, Fabio Versaci, il presidente
della Circoscrizione 7, Luca Deri, il dirigente
della Juventus, Gianluca Pessotto, il presidente
dell’Associazione dei famigliari vittime
dell’Heysel, Andrea Lorentini e la presidente
del Comitato di Reggio Emilia "Per non
dimenticare Heysel", Iuliana Bodnari.
Fonte:
Torinoggi.it © 28 maggio 2018
Fotografia: Comune
di Torino ©
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29 MAGGIO 1985 - 29
MAGGIO 2018
A 33 anni
dalla strage dell’Heysel la città
dedica una
piazza alle vittime di quella notte
Martedì, il 29 maggio,
saranno passati esattamente 33 anni da quella
notte nefasta. Sarà dedicata una piazza alle
vittime tra lungo Dora Agrigento e strada del
Fortino numeri 36 e 38.
TORINO - Dopo Moncalieri -
che ha dedicato un impianto sportivo a Domenico
Russo, un giovane moncalierese vittima della
tragedia dell’Heysel avvenuta il 29 maggio del
1985 quando la giovane vittima aveva appena 26
anni - anche la città di Torino dedica una
piazza alle vittime di quella terribile notte.
Lo farà in Circoscrizione 7 martedì prossimo, il
29 maggio, quando saranno passati esattamente 33
anni, nella piazzetta compresa tra lungo Dora
Agrigento e strada del Fortino numeri 36 e 38.
CERIMONIA - La cerimonia
avrà inizio presso la Biblioteca Civica "Italo
Calvino", in lungo Dora Agrigento 94. Il momento
sarà l’occasione per ricordare quanto avvenne
quella sera allo stadio Heysel di Bruxelles.
Doveva essere una festa per Juventus e
Liverpool, le due squadre finaliste dell’allora
Coppa dei Campioni, ma terminò nel modo
peggiore: poco prima del calcio d’inizio i
tifosi inglesi più accesi (gli hooligan) si
spinsero con forza verso i settori occupati
dagli juventini fino al noto crollo, causa della
morte di 39 persone di cui 32 italiane. Ne
rimasero ferite oltre 600.
MOSTRA - A completare
l’intitolazione c’è la mostra "Per non
dimenticare l’Heysel" di Massimo Tadolini. È
possibile visitarla nella biblioteca Italo
Calvino il lunedì dalle 15 alle 19.45, il
martedì e il mercoledì dalle 14 alle 19.45 e,
infine, dal giovedì al sabato dalle 8.15 alle
14.
Fonte:
Torino.diariodelweb.it © 24 maggio 2018
Fotografie: La
Stampa © Corriere.torino.it ©
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