Dall'evento di
Targia a Torino al ricordo di Reggio Emilia
Tra letture e
cerimonie l'intitolazione di una Via
Fra le tante iniziative che hanno costellato la
giornata di ieri, dedicata da ogni tifoso
juventino alla memoria della tragedia
dell'Heysel, toccante è stata la lettura di
Emilio Targia nel Palazzo della Regione Piemonte
a Torino. Il giornalista e scrittore ha dato
vita e voce al suo libro "Quella notte
all'Heysel", accompagnato dal fisarmonicista
Gianluca Casadei. Quarantacinque minuti intensi,
nei quali si è ripercorsa la storia di quella
tragica serata e del giorno seguente con lo
sguardo di un ragazzo (lo stesso Targia, perché
il libro racconta la sua vera storia del 29
maggio 1985 a Bruxelles), partito per andare a
vivere l'immensa gioia di una finale di Coppa
dei Campioni e diventato, suo malgrado,
testimone di una delle più immani tragedie del
calcio. Il reading, promosso dall'assessore
Fabrizio Ricca, è stata l'occasione per "fare
manutenzione alla memoria, perché senza la
memoria saremmo solo luci spente", ha detto
Targia nella chiusura, molto significativa, sul
senso delle iniziative del 29 maggio. Una data
spesso dimenticata dai tifosi della Juventus in
passato, ma che negli ultimi quindici anni ha
ripreso a essere ricordata e celebrata
degnamente. Anche dal Comune di Torino, che ieri
sera ha illuminato la Mole Antonelliana di
bianconero, con il numero 39, in ricordo delle
vittime della tragedia dello stadio Heysel,
quando a causa della pessima organizzazione
della finale di Coppa Campioni, morirono uomini,
donne e bambini, schiacciati dalla carica degli
hooligans inglesi. "Il grido di dolore e di
giustizia per le 39 vittime della strage
dell'Heysel ci unisce nel ricordo commosso e
nella volontà di coltivare la memoria di una
delle pagine più tristi della storia
internazionale dello sport, affinché non si
debbano più vivere giornate drammatiche come
quella", ha dichiarato in una nota il presidente
della Figc Gabriele Gravina. E tante sono state
le squadre che hanno ricordato sui social la
tragedia, a partire dalla Fiorentina. Un gesto
significativo, visto che spesso proprio Firenze
è stata teatro di gesti ignobili da parte di una
stupida minoranza del tifo viola. "29 Maggio
1985 - 29 Maggio 2022. Il rispetto non conosce
colori", il testo del messaggio pubblicato sul
proprio profilo Twitter dalla Fiorentina, usando
l'hashtag #Heysel. Mentre a Liverpool sono stati
lo stesso Jurgen Klopp e il capitano Henderson a
ricordare la tragedia, deponendo fiori davanti a
una lapida di Anfield. A Reggio Emilia, di
fronte al monumento "Heysel" dello scultore
fiammingo Gido Vanlessen, un momento di ricordo
con la presidente e fondatrice del Comitato "Per
Non Dimenticare Heysel" di Reggio Emilia e i
nomi delle 39 vittime letti dallo scrittore
Riccardo Gambelli. Significativo, inoltre, che
proprio a Reggio Emilia, nei pressi del
monumento sia stata intitolata una via a
"Claudio Zavaroni e tutte le vittime Heysel
29.05.1985". Tanti, infine, i giocatori che
hanno voluto partecipare. Fra questi vale la
pena ricordare l'ultimo arrivato bianconero
Dusan Vlahovic e due veterani di sempre come
Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio.
Fonte:
Tuttosport © 30
maggio 2022
Fotografie © Video: Radioradicale.it © Emilio Targia ©
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