La Strage dell’Heysel,
il ricordo dopo 38 anni:
"Schiacciati
dagli Hooligans bambini e famiglie"
di Gianluca Orrù
Sono passati quasi
quarant’anni dalla finale di Coppa dei Campioni
tra Juventus e Liverpool, giocata il 29 maggio
1985 a Bruxelles, nello stadio Heysel. Un’ora
prima della partita gruppi di Hooligans inglesi
invadono la Curva Z dello stadio Heysel. In quel
settore dello stadio, adiacente a quello degli
inglesi, c’erano solo persone comuni, famiglie e
bambini. 39 i morti, di cui 32 italiani, e oltre
600 feriti il bilancio della strage. La maggior
parte dei tifosi juventini che a fine maggio del
1985 sono riusciti ad andare a seguire la finale
tra Liverpool e Juve, ha trovato i biglietti
all'ultimo, proprio nel settore neutrale della
Curva Z. Non sanno quello che sarebbe successo
tra le 19 e le 20 in quello stadio, non lo sa
Giovacchino Landini, 49 anni, che di mestiere
faceva il ristoratore. Fino all'ultimo pensa che
non riuscirà ad andare a seguire l'amata
Juventus, poi una sera arriva la telefonata
dallo Juventus Club di via Bogino e lui insieme
a molti altri prende il pullman la sera del 28
maggio 1985, per arrivare a Bruxelles il 29
mattina. Il clima nella capitale belga è già
rovente.
"Non avevo mai visto una
cosa simile - racconta Carlo Rossanigo, tifoso
ormai 67enne che a quella finale c'è stato -
c'era una guerriglia urbana tra gli Hooligans e
la polizia belga a cavallo, tanto che abbiamo
rinunciato a visitare la città come facevamo
abitualmente prima delle partite che seguivamo
in trasferta. Noi eravamo nel settore opposto
alla famigerata curva Z e subito non ci siamo
resi conto di quello che era successo". Gli
Hooligans del settore adiacente al settore Z
cominciano a spingere per invadere il settore
neutrale dello stadio, pieno di tifosi della
Juve che non appartengono al tifo organizzato:
erano famiglie, bambini e persone normali. I
tifosi inglesi non lo sanno, pensano di trovare
più resistenza.
Gli juventini della Curva Z
appena vedono gli Hooligans non li affrontano,
anzi scappano verso le uscite, verso il campo,
ma a pararsi di fronte a loro la polizia belga
che li ferma a manganellate, a trattenerli un
muretto che fatica a contenere la pressione
delle persone. Alcune di loro, per evitare di
finire schiacciate, si buttano nel vuoto, altre
non ce la fanno. Poi il muretto crolla e la
folla precipita nel selciato sottostante, un
volo di oltre 10 metri. Sotto le macerie
finiscono centinaia di persone. Per 39 di loro
c'è la morte per soffocamento e schiacciamento,
32 sono italiani.
Fonte:
Fanpage.it © 30
maggio 2023
Video:
Ingrugliasco.it ©
Fotografie: Juventus.com
© Juventus Club Grugliasco
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