Calcio: Tavecchio
ricorda le vittime dell'Heysel
Il presidente della
Figc: "Dolore e dignità delle famiglie è un
insegnamento per tutti".
ROMA - "Il ricordo
della tragedia dell'Heysel unisce il mondo del
calcio e l'Europa intera. Il dolore e la dignità
delle famiglie delle vittime rappresentano
l'insegnamento più importante, a distanza di
anni, per tutti coloro che amano il calcio,
indipendentemente dai ruoli che ricoprono". Così
il presidente della Figc, Carlo Tavecchio,
commemora le vittime nel 31° anniversario della
strage dell'Heysel. Il 29 maggio 1985, 39
persone, per la maggior parte italiane, persero
la vita allo stadio di Bruxelles prima della
finale di Coppa Campioni Juventus-Liverpool. In
quello stadio, in occasione dell'amichevole
Italia-Belgio del novembre scorso, la Figc
guidata dal presidente accompagnato dagli
Azzurri aveva ricordato la terribile tragedia
con una cerimonia davanti la lapide posta nella
curva "Z". Il calcio italiano ha voluto rendere
un commosso omaggio, insieme a rappresentanti
istituzionali delle federazioni italiana e
belga, dirigenti della Juventus e soprattutto i
componenti dell'Associazione dei familiari delle
vittime dell'Heysel guidati da Andrea Lorentini.
La Figc in occasione della cerimonia del
novembre 2015 aveva ufficialmente ritirato la
maglia della Nazionale n. 39, che era stata poi
autografata da tutti i calciatori ed esposta al
Museo del calcio di Coverciano. Il giorno dopo,
al 39' di Italia - Belgio, le due squadre erano
scese in campo con uno striscione a ricordo
della tragedia ("29-5-85 will never forget") e
al 39' del primo tempo tutto lo stadio ha
iniziato ad applaudire mentre i nomi delle 39
vittime, tutti insieme, uno per uno, senza
distinzioni di nazionalità o fede calcistica,
sono stati ricordati sui led a bordo campo.
Oggi, 31 anni dopo, il calcio italiano non
dimentica le vittime dell'Heysel.
Fonte:
Corriere dello Sport © 29 maggio 2016
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Fotografie: Fanpage.it
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