LA
MANIFESTAZIONE
Commemorate le
39 vittime dello stadio Heysel
Autorità,
associazioni e mondo dell'istruzione insieme per
uno sport sano e non violento, che unisca le
persone.
In occasione della commemorazione delle 39
vittime dello stadio Heysel, la lezione degli
studenti sul rispetto. Ieri l'amministrazione
comunale di Codogno ha organizzato un momento
commemorativo dedicato alle vittime dell'Heysel
in collaborazione con l'Istituto comprensivo di
Codogno e l'associazione Familiari delle vittime
dell'Heysel, nel quale gli studenti della terza
G della scuola media Ognissanti hanno tenuto una
"lezione" di rispetto, mettendo al centro i
valori dello sport e del sano tifo e mettendo al
bando ogni forma di violenza. La dirigente
scolastica dell'Istituto comprensivo di Codogno
Cecilia Cugini ha portato il messaggio di Andrea
Lorentini, presidente dell'associazione dei
Familiari Vittime dell'Heysel. "Siamo qui con
voi, che siete le nuove generazioni e che
speriamo possiate sempre vedere lo sport come un
divertimento, come un'occasione di stare insieme
e di formazione" - ha detto il sindaco Francesco
Passerini. Alla presenza delle autorità civili e
militari, dopo le note del "silenzio", gli
studenti hanno letto alcune riflessioni frutto
del lavoro svolto durante l'anno a partire da un
progetto promosso dalla Juventus dal tema "Un
calcio al razzismo": "Il tifo serve per
incoraggiare, non per spaventare; per sostenere,
non per abbattere; il tifo è per la propria
squadra, agli avversari non servono gli
insulti". E ancora: "Lo sport serve per unire
persone che hanno una passione in comune. Il
razzismo divide le persone, per colpa
dell'ignoranza e della paura del diverso".
(S.G.)
Fonte:
Il Cittadino © 30 maggio 2024
Tweet: Associazionefamiliarivittimeheysel.it ©
Fotografie: Comune
di Codogno ©
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