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BRUXELLES 19-06-2018
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Cerimonie Bruxelles 19.06.2018
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Europarlamento Stadio "Roi Baudouin" Bruxelles 19.06.2018
33° Anniversario Strage Stadio Heysel Bruxelles
Cerimonie Istituzionali in Memoria delle 39 Vittime
Commemorazione a Cura dell'Onorevole Alberto Cirio
Con la Partecipazione della Città di Bruxelles e del Parlamento Europeo


33° Bruxelles (EU) 2018

Nessuna persona muore veramente, se vive nel cuore di chi resta

di Beppe Franzo

Quel lontano 29 maggio 1985, a morire sulle gradinate dell’Heysel, vi furono anche cittadini non italiani: belgi, francesi, nordirlandesi. È stata una tragedia europea.

Perché è stata, soprattutto, una tragedia europea. Quel lontano 29 maggio 1985, a morire sulle gradite dell’Heysel, vi furono anche cittadini non italiani: belgi, francesi, nordirlandesi. La giornata a loro ricordo, avvenuta martedì scorso nel Parlamento europeo, ha evidenziato l’unicità di quell’infausto evento. Unica per mal gestione, per lacunosa organizzazione logistica, per assoluta non curanza dell’odio profondo tra le due tifoserie che si apprestavano a sbarcare dalla terra d’Albione e dalla Penisola italiana. Pressapochismo e lassismo che paiono essere una costanza in Belgio, se si analizza l’estrema insufficienza di controlli, alla luce degli attentati coordinati a Bruxelles del marzo 2016. La giornata, voluta dall’Onorevole Alberto Cirio e condivisa dal Presidente del Parlamento, l’Onorevole Tajani, ha riacutizzato, da alcuni anni a questa parte, l’interesse internazionale verso quelle 39 vittime innocenti. Le vite di molte famiglie subirono, all’epoca dei fatti, un radicale cambio di prospettiva, con inquietudini e dubbi che assalirono quelle donne rimaste vedove, quei figli lasciati orfani. Le parole di Andrea Lorentini, in rappresentanza dei famigliari delle vittime, hanno ricordato quei tragici momenti, evidenziando le responsabilità oggettive dell’Uefa. Il Presidente del JMusem, dottor Garimberti, ha, dal lato suo, abbozzato un interessante parallelismo tra quanto avvenuto all’Heysel e la tragedia che ha colpito la tifoseria dello Spartak Mosca il 20 ottobre 1982 allo Stadio Luzniki, recentemente ristrutturato per i Mondiali di Calcio. Il "percorso della Memoria", ha viaggiato attraverso differenti fasi: la metabolizzazione dell’evento, il suo Ricordo e la sua storicizzazione. L’analisi di questi differenti periodi, ha accompagnato il mio intervento, fatto a nome dell’Associazione "Quelli di ... Via Filadelfia". Il Ricordo struggente di quegli attimi, è invece stato affidato al racconto di Nereo Ferlat, il "miracolato del Settore Z". A Pessotto è quindi toccato il compito di chiudere la commemorazione. Il team manager juventino ha evidenziato la necessità di ricondurre l’evento calcistico alla sua più naturale dimensione: quella del divertimento e della mera passione sportiva. Non si potrà dimenticare l’Heysel, neanche volendo, ma occorre che la Storia di quanto avvenne quella sera venga tramandata alle future generazioni nella più assoluta e coerente veridicità. È un monito, ma anche e principalmente un doveroso impegno, a cui non possiamo sottrarci. Per non dimenticare. + 39 RISPETTO Fonte: Torinoggi.it © 22 giugno 2018 Fotografie: GETTY IMAGES © (Not for commercial use) © Associazione Quelli di... Via Filadelfia © Juventus Club Meda ©

 

Il Parlamento UE ha ricordato la tragedia dell’Heysel

Commemorazione a Bruxelles con la Juventus e i familiari delle vittime. Una rosa anche per Erika Pioletti, travolta in Piazza San Carlo. L’eurodeputato Cirio: "Nel bilancio Ue sia data priorità anche alla sicurezza di scuole e impianti sportivi".

A 33 anni dalla tragedia dell’Heysel, oggi il Parlamento europeo ha ricordato le vittime della drammatica finale di Coppa dei Campioni del 29 maggio 1985, quando, poco prima dell'inizio del match tra Juventus e Liverpool, persero la vita 39 persone. L’iniziativa è stata promossa dall’eurodeputato Alberto Cirio, insieme all’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel e "Quelli di Via Filadelfia", con i presidenti Andrea Lorentini e Beppe Franzo. Presente anche il gonfalone della Juventus, accompagnato da Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, e Gianluca Pessotto, team manager della Primavera Juventus. Con loro anche i rappresentanti di vari club bianconeri e alcuni testimoni. Proprio sotto la lapide che allo stadio di Bruxelles ricorda i nomi delle vittime, è stata deposta una corona di fiori insieme a una rosa bianca in memoria di Erika Pioletti, la giovane travolta l’estate scorsa in Piazza San Carlo, a Torino, durante la finale di Champions League. Dopo la commemorazione, la delegazione si è spostata all’Europarlamento per un momento di approfondimento sull’eredità storica e normativa lasciata dall’Heysel e la sicurezza degli eventi sportivi. "Questo è un tema sempre attuale e non scontabile - ha sottolineato l’eurodeputato Alberto Cirio. Lo affrontiamo qui a Bruxelles perché, nel bilancio Ue, deve essere data priorità anche alla sicurezza di scuole e impianti sportivi. Vanno garantiti fondi agli Stati affinché i comuni possano fare gli interventi sulle proprie strutture. Un genitore deve sapere che, quando i suoi figli sono a fare sport, sono in un luogo sicuro". "Il nostro è un impegno a ricordare - ha commentato Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum - ma anche uno stimolo a fare. A far sì che queste cose non si ripetano e a creare delle strutture di sicurezza, prevenzione ed educazione adeguate. Affinché le nuove generazioni, che non conoscono nulla di certi avvenimenti, sappiano, ricordino e imparino. E le vecchie generazioni evitino di cadere negli stessi errori". "La Juventus all’Heysel rappresentava l’Italia, quindi questa deve essere considerata una tragedia italiana - ha aggiunto Gianluca Pessotto, team manager della Primavera Juventus. Sarebbe bello che i rappresentanti di altre società sportive potessero partecipare a questo momento di memoria ed emozione". Tra i ricordi anche quelli di Nereo Ferlat, uno dei sopravvissuti dell’Heysel: "Non posso dimenticare le urla dei tanti disperati che cercavano la salvezza e l’immagine dei corpi accatastati. Bisogna continuare ogni anno ad aggiungere un tassello, in modo che le generazioni future possano capire che con la violenza non si ottiene nulla, non solo sui campi sportivi, ma in tutti i campi della vita". "Credo che l’eredità dell’Heysel sia innanzitutto, dal punto di vista processuale, la condanna della Uefa, che da quel momento è responsabile degli eventi che organizza, cosa che prima non accadeva - ha sottolineato Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel. Dal punto di vista personale l’Heysel mi lascia in eredità anche il gesto di mio padre, che è morto nel tentativo di salvare un bambino rimasto ferito negli spalti". "Dobbiamo tramandare ai posteri quanto avvenuto all’Heysel - ha aggiunto Beppe Franzo, presidente dell’Associazione "Quelli di Via Filadelfia". Perché sia un monito e affinché rimanga accesa la fiamma di queste 39 vittime".  R.G. Fonte: Torinosportiva.it © 19 giugno 2018 Video: Alberto Cirio ©

 

Calcio: Bruxelles, parlamento Ue ricorda 39 vittime stadio Heysel

Bruxelles, 19 giugno (AdnKronos) - Come ogni anno, Bruxelles e il Parlamento Europeo hanno ricordato oggi la tragedia dello Stadio Heysel, avvenuta la notte del 29 maggio 1985, che costò la vita a 39 persone. A 33 anni da quella finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool, nella capitale belga si è svolto oggi un doppio momento di ricordo e approfondimento: prima, al mattino, proprio all'altezza del settore dello stadio dove tutto successe, dove oggi c'è una lapide commemorativa in memoria dei tifosi scomparsi, davanti alla quale è stata deposta una corona di fiori. E poi, a seguire, all’europarlamento, dove si è svolto un momento di incontro dedicato alla sicurezza negli eventi sportivi. All'iniziativa promossa dall'eurodeputato Alberto Cirio erano presenti Gianluca Pessotto, team Manager della Primavera bianconera, e Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum. Hanno inoltre preso parte Andrea Lorentini, presidente dell’associazione Familiari Vittime dell'Heysel, e Beppe Franzo, presidente dell'associazione Quelli di Via Filadelfia, insieme a testimoni di quella notte e a una rappresentanza dei tifosi bianconeri. Fonte: Adnkronos © 19 giugno 2018 Video: ANSA © Alberto Cirio (Eurodeputato Promotore della Commemorazione) © Andrea Lorentini (Presidente Associazione Familiari Vittime Heysel) © Paolo Garimberti (Presidente dello Juventus Museum) © Beppe Franzo (Presidente Associazione Quelli di… Via Filadelfia) ©

 

Calcio: Parlamento Ue ricorda 39 vittime dello stadio Heysel

Cirio (Fi), Fondi Ue per la sicurezza negli impianti sportivi

BRUXELLES - L'Europa deve garantire risorse economiche ai Paesi che vogliono metter in sicurezza gli impianti sportivi e le scuole. È il messaggio dell'eurodeputato di Forza Italia Alberto Cirio nella tavola rotonda che ha organizzato al Parlamento europeo per ricordare il 33° anniversario della tragedia dello stadio Heysel, in cui 39 persone morirono tra gli spalti della finale di Champions League tra la Juventus e il Liverpool. "Il Parlamento Ue può dare delle linee di indirizzo nella gestione dei fondi europei da parte delle regioni, pur lasciando libertà di azione ai Paesi membri - ha dichiarato Cirio. Sulla sicurezza non si risparmia", ha aggiunto, augurandosi che la Commissione europea sostenga concretamente l'opera di sensibilizzazione del Parlamento Ue. "Soprattutto in un momento di crisi, l'Europa deve aiutare i comuni" a rinnovare gli impianti "per garantire ai nonni e alle mamme che quando i loro figli sono a scuola o allo stadio a fare sport, siano in posto sicuro". Al seminario erano presenti anche Gianluca Pessotto, team manager della Primavera Juventus, Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, e Andrea Lorentini, presidente dell'Associazione Familiari Vittime dell'Heysel. "Partendo da questo evento tragico - ha detto Lorentini che all'Heysel ha perso il padre - cerchiamo di mantenere vivo il ricordo delle vittime in Italia e in Europa e dare il nostro contributo a riflessioni sull'educazione civica e sportiva". Lorentini ha concluso ringraziando il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, anch'egli juventino, che "quando era commissario europeo, si era battuto con il comune di Bruxelles perché fosse eretta una lapide a memoria delle vittime e qualche anno dopo aveva chiesto che la lapide fosse mantenuta, quando si parlava di distruggere lo stadio per costruire un nuovo progetto immobiliare". In mattinata la delegazione, prima di spostarsi al Parlamento europeo, ha deposto sotto la lapide una corona di fiori insieme a una rosa bianca in memoria di Erika Pioletti, la giovane travolta l'estate scorsa in Piazza San Carlo, a Torino, durante la finale di Champions League. Fonte: Ansa.it © 19 giugno 2018 Fotografia: Juventus Club Meda ©

 

Heysel, l’Europarlamento ricorda le 39 vittime

di Gianluca Oddenino

Un convegno e una commemorazione alla lapide dello stadio di Bruxelles, alla presenza della Juventus, a 33 anni di distanza dalla strage prima della finale di Coppa Campioni.

Per non dimenticare mai. Il ricordo dell’Heysel resta vivo nella Juve, che ogni 29 maggio ricorda la tragedia del 1985 prima della finale di Coppa Campioni contro il Liverpool, ma adesso anche nello stesso stadio di Bruxelles in cui morirono 39 persone. Oggi il Parlamento Europeo, nella capitale belga, ha voluto onorare le vittime della strage con un doppio momento di ricordo e approfondimento: prima, al mattino, proprio all’altezza del settore dello stadio dove tutto successe, dove oggi c’è una lapide commemorativa in memoria dei tifosi scomparsi, davanti alla quale è stata deposta una corona di fiori. E poi, a seguire, all’Europarlamento, dove si è svolto un momento di incontro dedicato alla sicurezza negli eventi sportivi. All’iniziativa, promossa dall’eurodeputato Alberto Cirio, erano presenti Gianluca Pessotto, Team Manager della Juve Primavera e Paolo Garimberti, Presidente dello Juventus Museum. Hanno inoltre preso parte Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, e Beppe Franzo, presidente dell’Associazione Quelli di Via Filadelfia, insieme a testimoni di quella notte e a una rappresentanza dei tifosi bianconeri. Allo stadio era presente anche il gonfalone juventino, mentre una corona di fiori veniva deposto alla base del monumento insieme a una rosa bianca in memoria di Erika Pioletti, la giovane travolta l’estate scorsa in Piazza San Carlo, a Torino, durante la finale di Champions League. "Partendo da questo evento tragico - ha detto Lorentini, che all’Heysel ha perso il padre - cerchiamo di mantenere vivo il ricordo delle vittime in Italia e in Europa e dare il nostro contributo a riflessioni sull’educazione civica e sportiva". Lorentini ha ringraziato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, anch’egli juventino, che "quando era commissario europeo, si era battuto con il comune di Bruxelles perché fosse eretta una lapide a memoria delle vittime e qualche anno dopo aveva chiesto che la lapide fosse mantenuta, quando si parlava di distruggere lo stadio per costruire un nuovo progetto immobiliare". Fonte: La Stampa.it © 19 giugno 2018 Fotografia: GETTY IMAGES © (Not for commercial use)

 

A Bruxelles, nel ricordo dell’Heysel

La capitale belga e il Parlamento Europeo hanno ricordato oggi il dramma della Finale di Coppa dei Campioni del 1985.

Come ogni anno, Bruxelles e il Parlamento Europeo hanno voluto ricordare oggi la tragedia dello Stadio Heysel, l’incredibile notte del 29 maggio 1985 che costò la vita a 39 persone. A 33 anni da quella Finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool, nella capitale belga si è svolto oggi un doppio momento di ricordo e approfondimento: prima, al mattino, proprio all’altezza del settore dello stadio dove tutto successe, dove oggi c’è una lapide commemorativa in memoria dei tifosi scomparsi, davanti alla quale è stata deposta una corona di fiori. E poi, a seguire, all’Europarlamento, dove si è svolto un momento di incontro dedicato alla sicurezza negli eventi sportivi. All’iniziativa, promossa dall’eurodeputato Alberto Cirio, erano presenti, ad accompagnare il gonfalone della Juventus, Gianluca Pessotto, Team Manager della Primavera e Paolo Garimberti, Presidente dello Juventus Museum. Hanno inoltre preso parte Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, e Beppe Franzo, presidente dell’Associazione Quelli di Via Filadelfia, insieme a testimoni di quella notte e a una rappresentanza dei tifosi bianconeri. Fonte: Juventus.com © 19 giugno 2018 Video: ANSA © Nereo Ferlat ©

 

Heysel: oggi a Bruxelles la commemorazione del Parlamento Europeo

di Silvia Sanmory

È stata una tragedia trasversale, che ha coinvolto nazioni diverse, dall’Italia che ha pagato il tributo maggiore in quanto a numero di vittime alla Francia, al Belgio e all’Irlanda e i loro morti.

L’Heysel e i suoi trentanove tifosi volati via, una tragedia trasversale anche perché non ha riguardato solo il club bianconero ma l’interno mondo del calcio, ammutolito di fronte agli accadimenti di quel 29 maggio 1985, durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Oggi, come da diversi anni, il Parlamento Europeo ha ricordato l’Heysel con un doppio appuntamento: alle 9,30 è stata deposta una corona di fiori in quello che un tempo era il settore Z dove si è perpetuata la tragedia e dove c’è una lapide commemorativa; successivamente si è tenuto un incontro sulla sicurezza degli eventi sportivi all’Europarlamento. L’iniziativa, promossa dall’eurodeputato Alberto Cirio, ha avuto tra i partecipanti Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, Beppe Franzo, presidente dell’Associazione Quelli di Via Filadelfia; presente il gonfalone della Juventus, con Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, e Gianluca Pessotto, team manager della Primavera Juventus. Molti i rappresentanti di vari club bianconeri e i testimoni presenti alla giornata. "Ci sono state tre fasi distinte nella tragedia dell’Heysel - ha ricordato Beppe Franzo che ho raggiunto a Bruxelles - dopo una prima fase di incredulità e di shock, di metabolizzazione di un evento ancora oggi in parte con verità da chiarire c’è stata la fase del mantenimento del ricordo; la stessa Juventus nella figura di Andrea Agnelli si è attivata per questo e i vari club bianconeri, ognuno in modo diverso, ha contribuito a questo mantenimento. Oggi siamo nella terza fase, la storicizzazione dell’Heysel. Stiamo tramandando la tragedia alla memoria futura; basti pensare ad esempio alle opere intitolate alla tragedia e ai suoi morti in giro per l’Italia, dal campo di calcio a Moncalieri intitolato a Domenico Russo alla recentissima piazzetta Vittime dell’Heysel a Torino". Fonte: Golditacco.it © 19 giugno 2018 Fotografia: GETTY IMAGES © (Not for commercial use)

Parlamento europeo domani ricorda tragedia stadio Heysel

Su iniziativa Alberto Cirio (Ppe). Corona fiori, poi in aula.

BRUXELLES - Il Parlamento europeo, in occasione del 33esimo anniversario della tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles, ricorderà domani le 39 persone che morirono il 29 maggio del 1985, poco prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Alle ore 9.30, allo stadio di Bruxelles, verrà deposta una corona di fiori sotto la lapide che ricorda i nomi delle vittime. Alle 11.30 ci si sposterà, poi, all'Europarlamento (Sala A3F383) per un momento di approfondimento sulla sicurezza degli eventi sportivi. L'iniziativa è promossa dall'eurodeputato Alberto Cirio, riferisce una nota, precisando che saranno presenti Andrea Lorentini, presidente dell'Associazione Familiari Vittime dell'Heysel, e Beppe Franzo, presidente dell'Associazione Quelli di Via Filadelfia. Accanto a loro anche il gonfalone della Juventus, con Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, e Gianluca Pessotto, team manager della Primavera Juventus. Oltre ad alcuni testimoni e i rappresentanti di vari club bianconeri. Fonte: Ansa.it © 18 giugno 2018 Video: Alberto Cirio ©

 

BRUXELLES

Il Parlamento Ue dedica il 19 giugno ai tifosi morti

Anche il Parlamento europeo ricorderà le 39 vite spezzate il 29 maggio 1985, a Bruxelles, prima della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool, e lo farà il 19 giugno. All'iniziativa promossa dall'eurodeputato Alberto Cirio, saranno presenti Andrea Lorentini, presidente dell'Associazione "Familiari Vittime dell'Heysel" e Beppe Franzo, presidente dell'Associazione "Quelli di Via Filadelfia". Accanto a loro il gonfalone della Juve, con Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum, e Gianluca Pessotto. Dopo un incontro al Parlamento Ue, verrà deposta una corona di fiori sotto la lapide che ricorda i nomi di tutte le vittime. Fonte: La Stampa © 30 maggio 2018 Fotografie: Associazione Quelli di... Via Filadelfia ©

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