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ITALIA
26-01-1968
Rigutino (AR) Anni 17
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AREZZO
Heysel, ad Arezzo i
piazzali a Roberto Lorentini
e Giusy Conti
dimenticati da navigatori e indirizzi
Piazzale
Roberto Lorentini e piazzale Giusy Conti: dove sono ?
Digitando gli indirizzi su un qualsiasi motore di
ricerca, o su un navigatore, non otterrete risposte.
Perché i due piazzali intitolati alle vittime
dell’Heysel di cui venerdì 29 maggio ricorreva il
35esimo anniversario e che si trovano uno allo stadio e
l’altro al palazzetto delle Caselle, non sono mai stati
"registrati" dai meccanismi digitali. La scoperta nel
giorno del ricordo della tragedia di Bruxelles nella
quale Arezzo pagò un prezzo altissimo. Tra i 39 morti
per la finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool
due erano aretini. Roberto Lorentini, 31 anni, medico
che morì per salvare un bambino e Giusy Conti, la
studentessa 17enne con la passione sfrenata per la
Juventus. Nel 2007, il giorno di Arezzo-Juventus, la
città li ricordò con l’intitolazione del "piazzale
Roberto Lorentini" che è il parcheggio dello stadio e
l’intitolazione, nell’ottobre dello stesso anno, di un
altro piazzale a Giusy Conti. Quello che è al palasport
delle Caselle. "Ma in tutti questi anni, la
toponomastica non è cambiata", dice Francesco Caremani,
giornalista e autore del libro "Heysel, la verità di una
strage annunciata", scritto insieme a Otello Lorentini
che fondò l’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel,
che oggi porta avanti il nipote Andrea. "Ci sono società
sportive, come l’Arezzo, che hanno lasciato il vecchio
indirizzo", dice ancora Caremani, sottolineando che "la
memoria si fa anche con i piccoli gesti". Perché se le
mappe on line non fanno trovare i due piazzali, anche le
società sportive che si affacciano su questi non hanno
mai cambiato il loro recapito. È il caso dell’Arezzo
calcio che è rimasto in viale Gramsci. Non è così invece
per la sezione Arbitri Arezzo. Il presidente Sauro
Cerofolini ricorda quei due avvisi che mandò il Comune
di Arezzo. "Il 9 giugno 2007 e poi il 17 ottobre sempre
dello stesso anno - dice Cerofolini - venne comunicata
l’intitolazione dei due piazzali. Noi come sezione
decidemmo subito di cambiare l’indirizzo e adesso la
sezione Aia è sita in piazzale Lorentini. Ma abbiamo il
problema che il piazzale non viene riconosciuto dai
navigatori e chi viene da fuori è costretto a mettere
stadio comunale per trovarci". "A me dispiace che
l’Arezzo, nonostante sollecitato nel tempo, non abbia
cambiato il proprio indirizzo - sottolinea Andrea
Lorentini - Mi auguro che prima o poi lo faccia".
L’intenzione di cambiare indirizzo è anche quella
Società Basket Arezzo che si trova sul piazzale Giusy
Conti. Ma come fare ? La risposta è dell’ufficio
toponomastica Arezzo: "Spetta alle società sportive, una
volta saputo del cambio del nome di una strada. Spesso
però non succede anche per una questione di comodità".
Fonte:
Corrierediarezzo.corr.it © 29 maggio 2020
Fotografie: Google Maps ©
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Piazzale Giusy Conti
al Palacaselle
Sabato 27 ottobre si è tenuta
la cerimonia di intitolazione del piazzale del
Palacaselle a Giusy Conti, alla cerimonia ha partecipato
anche il Campione del Mondo Paolo Rossi che ci ha
rilasciato una sincera breve intervista che potrete
veder ed ascoltare su www.youtube-nocookie.com nei
nostri abituali canali "libericittadini" e "superottoscio".
Abbiamo ricevuto, insieme al Consigliere Comunale Pilade
Nofri, molte congratulazioni per l'idea di realizzare un
monumento contro la violenza nello sport da posizionare
nel piazzale dello stadio Comunale, passiamo ovviamente
le sincere congratulazioni alle libere cittadine e ai
liberi cittadini che ci hanno sollecitato nel formulare
il progetto. Progetto che prosegue senza indugi e che
sarà realizzato con la massima attenzione e cura unendo
la tragedia dell'Heysel, la scomparsa dei due aretini e
di tutti gli altri sportivi rimasti uccisi da una
violenza che pare non avere mai fine, ed è per questo
che la realizzazione del monumento è una ulteriore prova
di civiltà, tra l'altro non a carico
dell'Amministrazione Comunale, e non in contrapposizione
all'intitolazione dei due piazzali alle due vittime
aretine, Conti-Lorentini, che per noi rimarrà un cognome
per sempre unito per l'eternità.
Fonte: Comunicato di Fabio Fioroni (Comitato
MIRSIA) © 29
ottobre 2007
Fotografie:
Google Maps
©
Famiglia Conti ©
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Inaugurata alle
Caselle la piazza dedicata alla ragazza aretina morta
all'Heysel
Rossi: dal sacrificio
di Giusy uno sport migliore
di Federica Guerri
AREZZO - "Spero che questa
targa serva a ricordare che i valori dello sport sono
altri e che il sacrificio di Giusy possa farne crescerne
di veri", così ha parlato ieri l'ex campione del mondo
Paolo Rossi alla cerimonia di intitolazione del piazzale
del palazzetto dello sport Le Caselle a Giusy Conti, la
studentessa aretina morta insieme a Roberto Lorentini
nella tragica finale di Coppa dei Campioni dell'Heysel
(39 vittime), ventidue anni fa. Oltre a Pablito, idolo
di Giusy, alla cerimonia erano presenti i genitori della
studentessa, l'assessore comunale allo sport Lucia De
Robertis, quello provinciale Vasai, il prefetto
Francesca Adelaide Garufi e don Paolo De Grandi,
sacerdote ed ex calciatore. C'erano anche i piccoli
dello Ut Chimera con le loro tute blu a simboleggiare lo
sport di domani, lo sport che tutti vogliono pulito. "E'
un momento importante quello che stiamo vivendo - spiega
l'assessore De Robertis - abbiamo scelto proprio questo
luogo perché il palazzetto delle Caselle è l'impianto
sportivo più importante della città, quello da cui
passano migliaia di atleti. Lo abbiamo scelto nella
speranza che, alzando gli occhi al cielo, tutti possano
leggere il nome di Giusy e ricordare che lo sport è una
cosa diversa". Una cosa diversa da quella che ha
strappato a Giusy la vita. "Ringrazio quanti si sono
adoperati perché venisse intitolato il piazzale a mia
figlia - dice con voce sommessa il padre di Giusy - dopo
tanti anni era una cosa doverosa. Spero che il suo
sacrificio serva a prendere lo sport in un altro modo".
"Nel modo più sano e bello - prosegue il prefetto Garufi
- perché i giovani possano imparare cos'è l'amore per lo
sport, augurandomi che non debbano mai vedere momenti
brutti come quello dell' Heysel. Spero che la targa sia
un ricordo e un monito a evitare ciò che si può
evitare". "Chiedo scusa a nome di chi provocò quel gesto
ventidue anni fa", conclude l'assessore De Robertis,
prima della benedizione data da Don Paolo De Grandi. A
seguire le note solenni di una tromba hanno accompagnato
il momento della scopertura della targa nascosta da un
panno verde bagnato dalla pioggia. Un gesto doveroso, un
nome per non dimenticare e per continuare a credere che
lo sport buono esiste.
Fonte: Corriere di
Arezzo ©
27 ottobre 2007
Video: Super Otto Sciò ©
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Morta all'Heysel.
L'assessore De Robertis: "Omaggio alla Conti e inno allo
sport vero".
Piazza per Giusy, arriva
Pablito
di Luca Serafini
Il 26 ottobre
l'inaugurazione alle Caselle con l'ex juventino Rossi.
AREZZO - Pablito scende in
campo per Giusy. Sarà Paolo Rossi, il 26 ottobre, a
scoprire la targa della piazza intitolata a Giuseppina
Conti, la studentessa aretina morta a 17 anni all'Heysel
il 29 maggio 1985. L'ex attaccante della Juventus e
della Nazionale ha accolto di buon grado l'invito
dell'assessore allo sport del Comune di Arezzo, Lucia De
Robertis. E così, 22 anni dopo la strage di Bruxelles
provocata dalla furia degli hooligans inglesi, il nome
della ragazza di Rigutino verrà associato in modo
permanente ad un luogo della città: il piazzale
dell'ambiente sportivo al chiuso più importante di
Arezzo. - Cerimonia. Annunciata per giugno e poi
slittata per impegni dell'ex campione del mondo, la
cerimonia si svolgerà nel pomeriggio (17.30) alla
presenza del sindaco Giuseppe Fanfani, delle autorità
cittadine e dei genitori di Giusy. La targa con
l'intestazione della piazza sarà inaugurata da Rossi.
Oggi l'ex bomber ha i capelli grigi, ma nella maledetta
notte all'Heysel era tra i bianconeri che contro il
Liverpool vinsero quella Coppa dei Campioni macchiata di
sangue. Un trofeo del quale i familiari di Giusy vanno
orgogliosi. "Perché era il sogno di Giusy - ripete mamma
Marisa - e prima di partire per il Belgio, lei mi lasciò
con queste parole: dai mamma, che torno con la
Coppa...". - Valori. Innamorata dello sport sano, pulito
e leale, appassionata del calcio, "pazza" per la
Juventus, la Conti era una fan di Paolo Rossi. E
toccherà proprio a lui ricordarla, con un gesto carico
di significati. "Quella del 26 ottobre - dice
l'assessore De Robertis - è la chiusura di un cerchio
che abbiamo aperto la scorsa primavera quando è stato
intitolato il piazzale dello stadio a Roberto Lorentini
ed è stata apposta la targa che ricorda tutte le vittime
dell'Heysel. Abbiamo lavorato con cura a questo
importante ricordo che ha un grande valore per
comunicare alla gente, ai nostri giovani, a chiunque
passerà dalle Caselle, la morte assurda di Giusy e i
veri valori dello sport nei quali lei credeva". -
Famiglia. La famiglia Conti aspettava da tanto questo
momento: una via o una piazza col nome di Giusy. Il
padre della studentessa, Antonio, era insieme alla
ragazza quando la folla impazzita nella curva Zeta
gliela strappò via e la schiacciò. Pure lui rimase
travolto e rischiò di morire. Con la moglie Marisa - ex
alimentaristi - e con gli altri due figli, Giovanni e
Francesco, il 26 ottobre saranno lì alle Caselle. Per
stringere la mano all'idolo di Giusy, Paolo Rossi, che
viene qui a ricordare quella ragazzina innamorata del
pallone, con un cuore bianconero spezzato in una notte
di follia.
Fonte: Corriere di
Arezzo © 5
ottobre 2007
Fotografie: La Gazzetta dello Sport ©
Super Otto Sciò ©
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Arezzo e la Juventus
ricordano Lorentini e Giusy Conti
Il piazzale dello
Stadio a Lorentini, il Palasport a Giusy Conti.
Sabato la titolazione del
piazzale dello stadio a Roberto Lorentini, ai primi di
giugno quella del palasport a Giusy Conti. "In questo
modo - ha detto stamani l’assessore allo sport, Lucia De
Robertis - rispettiamo il nostro dovere di non
dimenticare il passato e di non rimuovere la memoria.
Heysel rimarrà una ferita per tutti". Otello Lorentini,
padre di Roberto e Presidente del Comitato permanente
contro la violenza nello sport che porta il nome delle
due vittime, ha ringraziato sia l’amministrazione
comunale di Arezzo che la Juventus, sottolineando come
la Società sportiva abbia cambiato atteggiamento
rispetto agli anni passati. Ed infatti il Presidente
della società bianconera, Giovanni Cobolli Gigli sarà
sabato mattina allo stadio insieme a quello dell’Arezzo,
Piero Mancini per la cerimonia ufficiale di titolazione
del piazzale a Roberto Lorentini. Il padre Otello ha
ricordato altre iniziative come il torneo che quest’anno
vedrà le finali il 2 giugno a Santa Firmina e la "Carta"
che il Comitato ha redatto con i nomi delle vittime
dello stadio di Heysel. La cerimonia di sabato inizierà
alle 12 e saranno presenti il Sindaco Giuseppe Fanfani,
Otello Lorentini, il Presidente della Juventus, Giovanni
Cobolli Gigli e quello dell’Arezzo, Piero Mancini.
Nell’occasione sarà anche scoperto il murales realizzato
allo stadio da Tommaso Landi e Fabrizio Sardella e che
porta la scritta: "affidiamo i loro nomi al vento che li
sussurrerà in ogni silenzio". Ai primi di giugno ci sarà
la titolazione del piazzale delle "Caselle" alla memoria
di Giusy Conti ed interverrà l’ex campione del mondo
Paolo Rossi. Ufficio Stampa
Fonte:
Comune.arezzo.it © 15 maggio 2007
Fotografie: Google Maps © Comitato Heysel Reggio
Emilia ©
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