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STADIO BALLARIN 1981
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Rogo Stadio "Fratelli Ballarin" 7.6.1981 Trentennale 2011
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Da sinistra, Stefano Di Pilla (il bambino tredicenne salvato dal Sig. Bovara), Luciano Bovara, il gioiellino della Samb, Luigi Tommolini (autore del filmato "7 giugno 1981: il rogo nella Curva Sud dello Stadio Ballarin"), Clesirio Ripani (all'epoca comandante del corpo dei Vigili Urbani di San Benedetto del Tronto), Alessandro Talamonti (storico del calcio cuprense, Arduino Carosi (giornalista), Italo Schiavi (all'epoca calciatore della Sambenedettese), Benedetto Marinangeli (giornalista).

Appuntamento questa sera a Villa Cellini

Rogo Ballarin, a Cupra una serata per non dimenticare

Verranno proiettati filmati e sarà dato spazio ai racconti di chi era presente il 7 giugno 1981 nel vecchio stadio sambenedettese. Tra loro anche il collega Benedetto Marinangeli.

CUPRA MARITTIMA - Una serata per ricordare quel tragico 7 giugno 1981. A trent’anni di distanza sono tante le iniziative programmate in occasione dell’anniversario dell’incendio che si sviluppò presso lo stadio F.lli Ballarin. Una situazione che colpì al cuore San Benedetto, ma anche le cittadine limitrofe. Proprio a Cupra Marittima questa sera, 25 luglio, alle 21.30 presso Villa Cellini si svolgerà una serata all’insegna del ricordo di quei drammatici momenti, con filmati e racconti di chi quel giorno era presente sulle gradinate della curva sud, trasformatasi in breve per disattenzione in un infernale catino di fuoco. All’incontro interverranno l’assessore alla Cultura di Cupra Luciano Bruni, Italo Schiavi (quel giorno in campo con la maglia della Samb), i giornalisti Benedetto Marinangeli e Arduino Carosi, nonché Luigi Tommolini, autore di un toccante contributo audiovisivo che verrà proiettato ai fini di una esatta contestualizzazione del fenomeno. Saranno presenti anche Clesirio Ripani, all’epoca comandante del corpo dei Vigili Urbani di San Benedetto, che si prodigò nei soccorsi ai numerosi feriti; Luciano Giordani, all’epoca vigile urbano nonché testimone oculare del tragico incidente occorso ad una delle vittime e Luciano Bovara, protagonista quel giorno di un episodio di eroismo che gli valse la medaglia d’argento al valor civile consegnatagli nel 1988 dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga a Gaeta. "Purtroppo, anche Cupra fu toccata e sconvolta da quel fatto - afferma il promotore dell’incontro Alessandro Talamonti, storico del calcio cuprense - se solo si pensa che la mamma della povera Maria Teresa Napoleoni, una delle due vittime del rogo, è una cuprense, che la stessa Maria Teresa ha frequentato le scuole superiori a Cupra e che la mattina di quel triste 7 giugno di trent’anni fa era stata al mare proprio a Cupra con tutta la sua famiglia, senza trascurare che qui risiedono ancora alcuni suoi parenti. La storia ci ha fatto constatare che cuprensi e sambenedettesi sono legati nella gioia (furono i sambenedettesi a portare il calcio a Cupra negli anni Dieci del Novecento) e nel dolore". L’ingresso è libero.

25 luglio 2011

Fonte: Ilsegnale.net

17 giugno 1981: trent'anni dalla morte di Carla Bisirri

di Luigi Tommolini

Mi ricordo con piacere, tempo fa, di quando ero fanciullo e mia mamma mi portava dalla sua parrucchiera Lisetta, a poche centinaia di metri da casa nostra a Martinsicuro, paese sul litorale del medio-Adriatico a circa otto chilometri a sud da San Benedetto del Tronto.  Era là che lavorava una ragazza che, nonostante la sua giovane età (avrebbe potuto avere tredici, quattordici anni), dimostrava già di essere matura nel parlare e nel comportarsi. Una ragazza diversa dalle sue coetanee, molto sveglia, essenzialmente molto più avanti di loro. Il suo nome era Carla ma chi la conosceva bene la chiamava Carletta, forse per via del suo fisico, un gioiellino di neanche cinquanta chili. Appena entrato nel negozio mi accarezzava con dolcezza e non mi faceva mai mancare le sue "coccole", quelle che si fanno di solito ai bambini; tutta seria, comunque, tornava subito al suo lavoro. Carla Bisirri, con l'entusiasmo di una ragazzina, partiva ogni giorno da casa sua nella "zona dell'Agraria" della vicina Porto d'Ascoli, località del comune di San Benedetto del Tronto e suo normale prolungamento a sud, a metà strada tra San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, sempre sul litorale del medio-Adriatico. Le piaceva lavorare e imparare il proprio mestiere e ad accompagnarla ci pensava spesso il suo papà Gino che stravedeva per lei; altre volte, quando Gino non poteva, ma sempre rigorosamente accompagnata da un familiare, utilizzava l'autobus della linea San Benedetto-Martinsicuro che effettuava una delle sue fermate proprio davanti casa Bisirri. Con mia mamma, Carla faceva discorsi profondi, mai frivoli, mai sciocchi dispensando anche utili consigli; traspariva in lei il suo forte attaccamento per la famiglia, per il suo papà e per sua mamma Ottaviana i quali seguivano dappertutto la loro primogenita, il loro gioiello di figlia che misero al mondo quando avevano un'età di venti e venticinque anni. Era piacevole andare dalla parrucchiera soprattutto per la presenza di Carla. Una volta compiuti i diciotto anni d'età Carla decise di avviare, sotto casa sua, un'attività in proprio di parrucchiera. In breve tempo riuscì a farsi un discreto numero di clienti e molti venivano da Martinsicuro dove aveva imparato il mestiere e lavorato e dove aveva lasciato un bel ricordo professionale ed umano. Poi un giorno conobbe Ricardo, un ragazzo di quattro anni più grande di lei. Carla lo presentò subito a casa e piacque anche ai suoi genitori; non uscivano mai soli, come richiedeva l'educazione del suo papà e della sua mamma. Era graziosa Carla, un fiore. Lei e Ricardo, molto innamorati, fissarono la data del loro matrimonio per il mese di settembre del 1981. Tre mesi prima, domenica 7 giugno 1981, Carla aveva da poco compiuto ventuno anni e la Sambenedettese, squadra calcistica di San Benedetto del Tronto si apprestava a tornare in serie B.

C'era grande festa anche a Porto d'Ascoli dove tutta la cittadina parteggiava per i colori rossoblu della Samb ! Ricardo era un suo fedele sostenitore e non voleva mancare alla festa; decise di portare con sé la sua amata Carla insieme a uno zio della ragazza. Ricardo cercò di coinvolgere nella festa rossoblu anche il fratello di Carla che all'epoca aveva dieci anni ma lei si oppose pensando che poteva essere pericoloso per un bambino così piccolo assistere a quella partita ! Al momento di dirigersi verso lo stadio, Carla volle ritornare a casa una prima volta a cambiarsi gli abiti: "E' meglio indossare un paio di pantaloni !"...Poi tornò e ci ripensò di nuovo: "E' forse meglio mettere questo vestito invece di quello...". ...Insomma, non era tranquilla ! Forse, inconsciamente, aveva qualche malefico presagio ! Non era mai stata all'interno di uno stadio di calcio ad assistere ad una partita, ma la giornata festosa e la presenza del suo Ricardo l'avevano convinta e assicurata. Avvolta nella festa del "Ballarin", lo stadio della Sambenedettese, fra tamburi assordanti e tanta carta, anche lei, come la povera Maria Teresa Napoleoni, andò incontro ad un tragico destino. Travolta dal panico e dalla calca violenta il suo grido "Forza Samb" fu strozzato cadendo sul rogo; "Carla, dove sei !!" urlò infinite volte il suo futuro sposo ! Nella calca si persero ! Invano sia lo zio che Ricardo, disperati, cercarono di trovarla, di allontanarla dal rogo, di soccorrerla ! Troppo tempo rimase avvolta dalle fiamme malefiche che le deturparono il suo fisico ormai distrutto. Una volta trasportata all'ospedale il suo papà la riconobbe solo per la forma della sua fronte... Insieme alla Napoleoni il giorno dopo, con il volo della speranza, fu trasferita in elicottero nella capitale. Quando il 13 giugno 1981 Maria Teresa chiuse per sempre gli occhi, Carla aveva ormai perso tutte le forze per lottare; ai suoi genitori e all'inconsolabile Ricardo manifestò il desiderio di morire a casa sua: "Portatemi a casa ! Voglio morire a casa !" Ma ormai era troppo tardi e a Roma Carla Bisirri chiuse per sempre i suoi occhi la sera del 17 giugno 1981, giorno seguente al funerale di Maria Teresa amica nel crudele destino. Lasciò affranti e addolorati tutti i suoi cari, la sua famiglia e colui che avrebbe dovuto e voluto sposarla solo tre mesi dopo... Ricardo trascorse gli anni successivi nel ricordo della sua amata Carla vivendo sempre con grandi "sensi di colpa" per averla portata al "Ballarin" quella maledetta domenica. In silenzio, senza farlo sapere a nessuno, nascose il suo improvviso e tremendo male che lo consumò in breve tempo e lo portò alla morte pochi giorni prima di Natale dello scorso anno. Il suo unico "testamento" di morte, detto ed eseguito, fu la ferma volontà di farsi "cremare" per riposare al fianco della sua futura sposa; e lei lo "aspettò" quasi trent'anni vestita per tutta l'eternità col suo abito nuziale. Nel tuo ricordo Carla, ora insieme a quello del tuo sposo, mai ti mancheranno le mie preghiere, dolci carezze per te, simili a quelle che tu, tempo fa, con la tua ineguagliabile dolcezza mi davi. Una prece. Luigi Tommolini

17 giugno 2011

Fonte: Luigi Tommolini (Pagina Facebook)

13 giugno 1981: trent'anni fa moriva Maria Teresa Napoleoni

di Luigi Tommolini

Sono già passati trent'anni; Maria Teresa è una ragazza di 23 anni, compiuti a febbraio, con la voglia di vivere, la gioia nei suoi occhi, la vita che le sorride come il sorriso del suo bel viso; lavora come segretaria nell'azienda di calzature "Silvano Shoes"; abita nei pressi delle suore battistine. La domenica del 7 giugno 1981 è il giorno di Pentecoste e si sveglia presto la mattina per andare a messa alle otto proprio dalle suore; poi al mare; non si può rinunciare ai "bagni di sole" in una giornata così calda, anche se spira una leggera brezza di mare. È figlia unica, Maria Teresa, di due genitori non proprio giovanissimi, Sara ed Enzo; quando resta a casa, dopo le ore di lavoro, le sue mani lavorano all'uncinetto; e addobba cuscini, crea copritavolo, copripoltrone e copridivani; è la gioia di casa, la figlia voluta e arrivata. Appena tornata dal mare, quella domenica di giugno di Pentecoste, prepara da mangiare e subito dopo eccola in sella alla sua fiammante vespa 50 di colore rosso, regalatale dal suo papà il giorno dell'ultimo compleanno ! È felice Maria Teresa. Prima di uscire, come sempre, porge un saluto affettuoso ai suoi genitori dicendo che appena tornata a casa sarebbe andata con loro ad una festa e, tutt'insieme, avrebbero gustato le tradizionali "nocelle". La città è in festa; è interamente coperta di bandiere rossoblu, il colore della squadra calcistica locale, la Sambenedettese che molto probabilmente quella domenica tornerà in serie B. Maria Teresa non è mai stata allo stadio a vedere una partita di calcio ma quel giorno si convince nell'andare, visto che il trionfo e la gioia sono assicurati ! Parcheggia la sua Vespa rossa poco distante dallo Stadio ed entra nel settore in cui i tamburi del tifo rullano, come sempre, in maniera assordante e, la carta, quella troppa carta, ricopre tutti fino alle ginocchia.

Maria Teresa si ritrova insieme ad alcuni amici e il colpo d'occhio all'interno del "Ballarin", lo stadio della Samb in quell'occasione stracolmo, è meraviglioso; uno spettacolo mai visto, una festa da vivere ! Entrano le squadre in campo e i palloncini rossoblu con la lettera "B" gigante volano in cielo insieme al fumo dei bengala accesi; si avverte uno strano caldo, troppo caldo; subito non ci si accorge del fuoco che comincia a bruciare quintali di carta; l'attenzione è rivolta alla festa, ai tamburi, alla coreografia, al tifo assordante che tutto nasconde ! Ma il fuoco, sotto, arde e al primo grido "c'è il fuoco, c'è il fuoco !!!" il panico e l'istinto portano ognuno a fuggire, ad uscire, a seguire gli altri, ad andare verso il proprio destino ! Il destino della povera Maria Teresa quella domenica è quello di scendere verso l'uscita, ma di scivolare ed essere travolta dalla tremenda calca e di finire sopra al rogo; verso di lei avanzano fiamme altissime e pezzi di carta infuocati che piovono sostenuti da un vento malefico che in un attimo bruciano i suoi vestiti sintetici e i suoi splendidi capelli lunghi; trova la forza di alzarsi, ma solo per pochi istanti poiché ricade rovinosamente su un altro focolaio assassino. "Maria Teresa, perché non ti rialzi !". Destino crudele ! Si rialza troppo tardi e scende le scale dell'uscita del "sottopassaggio Est" e istintivamente, in maniera disperata, cerca un bagno e quindi l'acqua per spegnere i suoi splendidi capelli, i suoi vestiti sintetici, la sua camicia bianca e il suo corpo che sta sciogliendosi ! Urla disperate: quel sottopassaggio è peggio dell'Inferno. La corsa all'ospedale con un’auto privata e poi, il giorno dopo, il volo con l'elicottero della speranza, verso la capitale. Saranno giorni atroci e drammatici. Durante il suo calvario Maria Teresa, affranta e agonizzante, osserva più volte disperatamente quello che è rimasto delle sue splendide mani: "come farò a lavorare adesso; come farò a fare le mie creazioni all'uncinetto; come farò ad accarezzare quelli ai quali ho voluto bene per tutta la vita...". Maria Teresa Napoleoni chiude per sempre i suoi occhi all'alba del 13 giugno 1981, giorno di Sant'Antonio di Padova. Era felice, era gioiosa, era un fiore; l'ultima sua gioia l'ha manifestata gridando "Forza Samb" tra mille bandiere rossoblu; eppure non vedrà mai giocare la squadra sambenedettese. Fuori dallo stadio "Ballarin" rimarrà a lungo, silenziosa e immobile, la sua vespa 50 rossa e mai più nessuno osò toccare la sua cameretta da quella drammatica domenica di Pentecoste quando, a casa Napoleoni, non entrò più il sole. Una prece. Luigi Tommolini

13 giugno 2011

Fonte: Luigi Tommolini (Pagina Facebook)
TVP ITALIA Cerimonia Comitato pro Ballarin 95th Channel2010  Cerimonia Comitato pro Ballarin

Cerimonia Comitato pro Ballarin

Tanti fiori per Carla e Teresa

In 150 ieri al Ballarin per non dimenticare le vittime del rogo del 1981

di Luca Bassotti

San Benedetto - Quante emozioni, quanti ricordi. Più di 150 persone sono tornate ieri a calcare i gradoni della Curva Sud dello stadio Ballarin per partecipare alla bellissima iniziativa "Un fiore per Carla e Maria Teresa", organizzata dal comitato per la riqualificazione del Ballarin. Tra loro ce ne erano diverse che trent’anni fa erano lì, su quei gradoni, ad attendere che la Samb entrasse in campo per sfidare il Matera per raggiungere la promozione in B. Molti ieri erano seduti su quel settore a scrutare l’orizzonte e a ricordare quei drammatici momenti in cui presero la vita Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri, e altre 90 persone rimasero ferite. Un tuffo nel passato carico di emozioni e commozione. All’iniziativa hanno partecipato il sindaco Gaspari, l’ex vice Antimo Di Francesco, l’ex presidente del consiglio comunale Giulietta Capriotti, l’assessore provinciale Bruno Gabrielli, i consiglieri comunali Andrea Marinucci che ricorda: "Quel giorno ero in curva ed il ricordo è nitido. Vidi scene raccapriccianti. Ad un certo punto c’è stato il panico. Tutti a strillare. Sono riuscito subito a scappare e guadagnare l’uscita e mettermi in salvo". C’erano anche Pierluigi Tassotti, l’ex presidente rossoblu Ferruccio Zoboletti, il direttore generale della Samb Giulio Spadoni, il tecnico Ottavio Palladini, gli ex rossoblu Italo Schiavi (che in quel 7 giugno 1981 era in campo), Alfiero Caposciutti, Paolo Beni, Maurizio Simonato. Era presente anche un ultras del Foggia, Marco, che ha depositato la sciarpa rossonera del suo gruppo vicino ai tantissimi fiori lasciati dai tifosi al centro della Curva Sud. Dopo la benedizione di don Armando Moriconi, ha preso la parola il presidente del comitato Ballarin, l’avvocato Roberto Brancaccio. "Ringrazio tutti dal profondo del cuore. Trattengo a stento l’emozione. È un ricordo vivo, perché questa è la pagina più triste della storia della Samb. Purtroppo quel giorno è andata in quel modo, e per noi è un dolore che riviviamo. Mi auguro che Carla e Maria Teresa vengano sempre ricordate". Infine il sindaco Gaspari: "Abbiamo vissuto, in questi giorni, tante emozioni, soprattutto quando certe ferite non riescono a rimarginarsi - dice Gaspari. A noi resta il compito di non far dimenticare ciò, con iniziative come queste. Qualche tempo fa presi l’impegno di far intitolare la pineta ad Est dietro al Ballarin alle due ragazze. Credo che in tal senso ci sia una richiesta che arriva da tutti. E quindi sta a noi avere l’obbligo di mantenere vivo il ricordo".

8 giugno 2011

Fonte: Corriere Adriatico

TVP ITALIA 7.6.2011  Cerimonia 30° Anniversario a cura del Comitato Pro Ballarin

L'avv. Roberto Brancaccio: "Trenta anni fa è stata scritta una delle pagine più tristi della storia della Samb"

Grande l’emozione nel ricordo di Carla e Maria Teresa

Tanti fiori in memoria delle vittime del rogo del Ballarin. Un ultras del Foggia ha deposto una sciarpa sui gradoni della sud.

SAN BENEDETTO - Trenta anni fa quella curva sud, cuore pulsante della tifoseria rossoblu, si trasformò in un tragico rogo in cui persero la vita Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri e diversi furono i tifosi ustionati. Oggi, alle ore 19.30, sui gradoni "sgarrupati" del F.lli Ballarin oltre duecento persone, compreso anche chi da quell’incendio è rimasto seriamente segnato, hanno reso omaggio alle vittime depositando al centro della curva un fiore in memoria. Una serata toccante, in cui l’emozione era palpabile ed i ricordi si accavallavano nella mente di tutti. "Dov’eri tu quel giorno ?", "Io stavo lì", "Io sono riuscito a saltare la rete", "quel maledetto cancello era chiuso" e tanto altro ancora. Brividi a fior di pelle. Il vecchio Ballarin, oggi lasciato all’abbandono, è tornato come per magia a rivivere per almeno un’ora nel ricordo di chi non c’è più, di chi ci ha lasciato in un giorno di festa. Ed il merito va al Comitato Ballarin che ha voluto commemorare la scomparsa di Maria Teresa e Carla con una cerimonia semplice ma di grande impatto emotivo. Tanti i fiori deposti al centro della curva sud. Compresa una sciarpa degli Ultras 1980 del Foggia. Un supporter rossonero è appositamente partito dal capoluogo pugliese per essere presente a San Benedetto per ricordare con i "colleghi" rossoblu quel 7 giugno 1981. Una memoria dolorosa - ha detto don Armando Moriconi - ma che con questo atto di cuore vuole ricordare le persone che non sono più tra di noi. Il modo più vero per stringersi attorno alle famiglie e a tutta San Benedetto". "Vi ringrazio tutti dal profondo del cuore - ha aggiunto l’avv. Roberto Brancaccio, presidente del Comitato Ballarin - trattengo a stento l’emozione. Trenta anni fa qui si è scritta una delle pagine più tristi della Samb ed oggi riviviamo questo dolore. Quel giorno eravamo adolescenti ed ora ricordiamo questa immane tragedia, chi ha perso i suoi cari ma anche tutti coloro che non ci sono più. Ringrazio il presidente Ferruccio Zoboletti per la sua presenza, una persona che ci ha dato tante gioie sportive ma che ha anche, in prima persona, patito questa disgrazia". "È il momento - ha dichiarato il sindaco Giovanni Gaspari - del ricordo e del dolore. Già domenica scorsa abbiamo rivissuta questa immane tragedia. Anche oggi l’emozione è grandissima, una ferita difficile da rimarginare. Ora il nostro compito è quello di non dimenticare ciò che è accaduto". "Colgo l’occasione - ha chiuso la serie degli interventi Massimiliano Napoletano, portavoce del Comitato Ballarin - per ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, i ragazzi della curva nord del Riviera, la vecchia guardia e l’amico giunto direttamente da Foggia. Questo è un giorno triste ma che abbiamo fortemente voluto commemorare per far sì che la nostra memoria rimanga sempre viva su ciò che accadde trenta anni fa". Oltre al sindaco Gaspari erano presenti i neo consiglieri comunali Bruno Gabrielli, Giulietta Capriotti, Andrea Marinucci, Pierluigi Tassotti, il segretario provinciale del Pd Antimo Di Francesco e l’ex assessore all’ambiente Paolo Canducci. Tra gli ex Samb ecco la bandiera Paolo Beni, Maurizio Simonato e Alfiero Caposciutti che hanno fatto la storia calcistica della Samb e soprattutto del vecchio F.lli Ballarin. Per il club rossoblu non potevano mancare il diggì Giulio Spadoni e il tecnico Ottavio Palladini. Anche loro hanno deposto un mazzo di fiori.

7 giugno 2011

Fonte: Rivieraoggi.it

Cerimonia 30°Anniversario Tragedia Stadio "F.lli Ballarin" San Benedetto del Tronto

Comitato di Riqualificazione Stadio F.lli Ballarin

Oggi ricade il trentennale di quella che è la pagina più triste della gloriosa storia della Sambenedettese Calcio 1923. Per chi ha vissuto ciò che accadde il 7 giugno 1981 certe immagini sono state, sono e saranno per sempre nitide ed indelebili nella memoria di ognuno di noi, di un’intera città e di tutta la sua tifoseria. Questo Comitato intende ricordare Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni, vittime di una festa che si trasformò in tragedia, con un’iniziativa semplice e dettata dal cuore: "un fiore per Carla e Maria Teresa". Questa sera, 7 giugno 2011 alle ore 19.00 tutti coloro i quali vorranno ricordare insieme al Comitato queste due tifose, potranno deporre un fiore sotto la Curva Sud dello Stadio F.lli Ballarin. Certi di suscitare un’emozione in tutti i cuori della città e di ritrovarci insieme in un’ideale abbraccio con Carla, Maria Teresa  diamo appuntamento a tutti coloro i quali vorranno partecipare alle 19.00 del 7 giugno p.v. sotto la Curva Sud dello Stadio F.lli Ballarin. Il Presidente

7 giugno 2011

Fonte: Comitato pro Ballarin

Si concludono le manifestazioni dedicate al rogo del Ballarin

Fiori in curva Sud per ricordare la fine di Carla e Maria Teresa

di Luca Bassotti

LA CELEBRAZIONE - San Benedetto - Altre emozioni Si vivranno per il trentennale del rogo del Ballarin. Dopo le iniziative realizzate domenica scorsa dalla Samb calcio allo stadio Riviera delle Palme, eccone un'altra, molto suggestiva, allestita dal comitato di riqualificazione stadio Ballarin e che è in programma per stasera, alle ore 19. Il comitato presieduto dall'avvocato Roberto Brancaccio ha organizzato un importante momento dedicato al ricordo delle due ragazze che persero la vita, Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri, in quel drammatico pomeriggio del 7 giugno del 1981. "Un fiore per Carla e Maria Teresa" è il titolo dell'iniziativa che si svolgerà sotto la Curva Sud dello stadio Ballarin. "Per chi ha vissuto ciò che accadde il 7 giugno 1981 certe immagini sono state, sono e saranno per sempre indelebili nella memoria di ognuno di noi, di un'intera città e di tutta la sua tifoseria afferma il presidente del Comitato, l'avvocato Roberto Brancaccio Questo comitato intende ricordare Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni, vittime di una festa che si trasformò in tragedia, con un'iniziativa semplice e dettata dal cuore. Tutti coloro che vorranno ricordare, insieme al Comitato, queste due tifose, potranno deporre un fiore sotto la Curva Sud dello stadio Ballarin. Con questa iniziativa siamo certi di suscitare un'emozione in tutti i cuori della città e di ritrovarci insieme in un ideale abbraccio con le due ragazze che morirono". Con Un fiore per Carla e Maria Teresa si chiude il calendario delle iniziative relative al trentennale per il rogo del Ballarin. Tra queste c'era anche il primo memorial Ballarin, un triangolare a scopo benefico (l'incasso è stato devoluto alla fondazione Stefano Borgonovo) che è stato vinto dalle vecchie glorie della Samb e al quale hanno partecipato anche quelle del Pescara e del Porto d'Ascoli. Il torneo, disputato nonostante la pioggia, è stato organizzato dall'associazione Italia che vorrei. Ogni gara aveva la durata di 35'. Nella prima le vecchie glorie del Porto d'Ascoli hanno battuto per 1-0 (rete di Troiani) quelle del Pescara. Nella seconda partita la Samb si è imposta per 2-0 sul Pescara, grazie alle reti di Augusto Gentilini e Marco Albertini. Infine nel terzo e decisivo match la formazione rossoblu, allenata da Paolo Berni, ha superato per 1-0 (ha siglato Gennaro Grillo su rigore) il Porto d'Ascoli. Per la Samb sono andati in campo Deogratias, Giancarlo e Roberto Beni, Gentilini, Grillo, Voltattorni, Nocera, Minuti, Chimenti, D'Angelo, Fiscaletti, Palladini, Castronaro, Attrice, Romiti, Pallottini, Di Fabio, Bruni, Sgolastra, il comandante della compagnia carabinieri Vaccarini, e Albertini.

6 giugno 2011

Fonte: Corriere Adriatico


Il fuoco ha bruciato i petali, non il ricordo

La targa in memoria delle vittime del rogo del Ballarin: Maria Teresa, Carla e Livia

di Pasquale Bergamaschi

SUL MURO DEL SETTORE "Tribuna centrale" del Riviera delle Palme la targa in ricordo di Maria Teresa Napoleoni, Carla Bisirri e di tutte le vittime del rogo dello stadio "F.lli Ballarin" resterà ad imperitura memoria. Vi è scritto: 'Quel giorno il fuoco ha bruciato i vostri petali, ma voi restate sempre per noi il fiore più bello'. SCONTATA LA COMMOZIONE dei familiari delle vittime di quel tragico 7 giugno 1981, quando alla curva sud, per i quintali di striscioline di carta ammucchiati dagli ultras per festeggiare l'immediato ritorno in serie B della pattuglia del tecnico Nedo Sonetti, scoppiò il fuoco con le fiamme che falciarono Maria Teresa e Carla (negli anni a venire anche la super tifosa Livia Bruni, paralizzata a letto per anni e anni) e marchiarono con le penalizzanti stimmate i corpi di tanti tifosi. ALLA SCOPERTURA DELLA TARGA, momento solenne officiato dal sindaco Gaspari e dal dirigente dell'Unione Sportiva Sambenedettese, Roberto Pignotti, le lacrime hanno rigato i visi della signora Sara Pagliarini, la mamma di Maria Teresa Napoleoni e dei genitori e familiari di Carla Bisirri, dalla mamma Ottaviana Compagnoni al padre Gino Bisirri, dal fratello Sabatino alla moglie e agli zii. Una cerimonia, il trentennale della drammatica pagina nera degli annali della "beneamata" Samb, celebrata al Riviera delle Palme, grazie all'impegno del vertice dell'US Sambenedettese, in primis del vice presidente Claudio Bartolomei, con un preciso programma e con la partecipazione di buona parte dei rossoblu che, nell'81, furono i diretti coprotagonisti del rogo Ballarin. DOPO LA SANTA MESSA officiata da monsignor Vincenzo Catani e da don Stefano Iacono, nel piazzale antistante la tribuna centrale del Riviera delle Palme e la scopertura della targa ricordo con le parole del primo cittadino a ribadire "l'importanza della sicurezza degli impianti sportivi", sono state le testimonianze dei primi attori dell'allora Samb Calcio, dal tecnico Sonetti al presidente Ferruccio Zoboletti, ad anticipare la proiezione del video realizzato da Luigi Tommolini, con le immagini del cruento incendio della curva sud del Ballarin. "LA MOLLA SCATENANTE del video ? Quei 12 secondi del drammatico rogo nel contesto de "L'infame e mio fratello" di Luigi Maria Perotti la puntualizzazione di Tommolini perché quell'infausto evento non doveva essere dimenticato ma restare sempre nella mente dei sambenedettesi, tifosi e non". Per questo, dopo le promesse del maggio 2010, il sindaco Gaspari ha ribadito "che si sta organizzando un progetto per commemorare il tragico rogo Ballarin". Al 99 % la pinetina a nord del Ballarin, nel lato opposto della 'Pineta dei funai', sarà intitolata a Maria Teresa Napoleoni, Carla Bisirri, Livia Bruni e a tutte le vittime del rogo. CHE SARANNO NUOVAMENTE ricordate domani, alle ore 19, alla curva sud del vecchio stadio di San Benedetto, nell'iniziativa promossa dal "Comitato pro Ballarin2 presieduto dall'avvocato Roberto Brancaccio: "Un fiore per Carla e Maria Teresa". Che insieme a Livia Bruni riposino in pace dopo aver assolto quanti, per leggerezza e per l'entusiasmo tifoso, trasformarono una giornata dì festa e di gioia in un lutto cittadino, in una tragedia che resterà indelebile in quanti la vissero personalmente al "Ballarin".

6 giugno 2011

Fonte: Resto del Carlino

La città ricorda il rogo del Ballarin

C'erano patron Zoboletti e mister Sonetti con i giocatori del 1981. Commossi i familiari delle vittime.

di Luca Bassotti

UN GIORNO DI DOLORE - San Benedetto - Grande commozione e massimo coinvolgimento. È stata questa l'atmosfera che si è vissuta ieri allo stadio Riviera delle Palme nella giornata dedicata al trentennale della tragedia del rogo del Ballarin. I familiari di Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri (le due donne che persero la vita), alcune persone che restarono ferite in quella drammatica vicenda, il presidente della Samb di allora Ferruccio Zoboletti, il tecnico Nedo Sonetti ed il vice Aldo Sensibile, i giocatori (Marco Rossinelli, Bruno Ranieri, Fabiano Speggiorin, Franco Caccia, Antonio Bogoni, Italo Schiavi, ed altri ex rossoblu come Augusto Gentilini, Francesco Chimenti, Mariano Coccia, Garbuglia), il sindaco Giovanni Gaspari, gli assessori provinciali Bruno Gabrielli e Filippo Olivieri, il neo assessore comunale Marco Calvaresi, diversi tifosi e la Samb di oggi rappresentata dai due dirigenti Claudio Bartolomei e Roberto Pignotti: più di 200 persone, tutte insieme in un unico abbraccio. Tutti con la mente a quel drammatico pomeriggio del 7 giugno 1981 quando poco prima che iniziasse la gara Samb-Matera, sopra l'entrata Est della Curva Sud del Ballarin, presero fuoco circa sette quintali di carta che provocarono la morte delle due ragazze ed il ferimento di circa 90 persone. Dopo la Messa, il sindaco Gaspari ed il tesoriere della Samb Pignotti hanno scoperto la targa in ricordo di Maria Teresa Napoleoni, Carla Bisirri e tutte le vittime del rogo del Ballarin, e che è sistemata nel piazzale della tribuna centrale. Porta la seguente dicitura: "Quel giorno il fuoco ha bruciato i vostri petali, ma voi restate sempre per noi il fiore più bello". Poi c'è stato l'intervento del sindaco. "Voglio testimoniare la gratitudine per chi ha allestito questa iniziativa per ricordare le due ragazze e le tante persone che sono rimaste segnate dentro e fuori - ha detto. I luoghi di lavoro e divertimento debbono essere più sicuri". E poi è stata la volta del tecnico Nedo Sonetti. "Tante volte mi sono trovato a pensare a quella giornata dolorosa, che mi ha segnato per tutta la vita – dice. Quando eravamo in campo non avemmo la percezione che la vicenda avesse fosse gravissima. Ce ne accorgemmo solo a sera". Poi tutti nella sala stampa del Riviera dove è stato proiettato il video realizzato da Luigi Tommolini su quel pomeriggio, e tratto da "La videostoria della Samb calcio" di Remo Croci e da "L'infame e suo fratello" di Luigi Maria Perotti. Alle 18.30 al Riviera delle Palme si è giocato, nonostante la pioggia, il primo memorial Ballarin. Le vecchie glorie della Samb hanno vinto battendo per due a zero quelle del Pescara con gol di Augusto Gentilini e Marco Albertini e quelle del Porto d'Ascoli con un gol su rigore di Germano Grillo.

6 giugno 2011

Fonte: Corriere Adriatico

Erano presenti molti componenti della squadra di allora a partire dall'allenatore Sonetti

Grande commozione al Riviera per il trentennale del rogo del Ballarin

Nella mattinata di oggi, 5 giugno, è stata inaugurata la targa che ricorda la scomparsa di Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri nell'incendio del vecchio stadio prima della partita Samb-Matera.

SAN BENEDETTO - Oltre 200 persone hanno preso parte alla commemorazione del trentennale del rogo del Ballarin, organizzato dalla Samb. Dopo la messa officiata da mons. Vincenzo Catani e da don Stefano Iacono, il sindaco Giovanni Gaspari e il vice presidente rossoblu Claudio Bartolomei hanno scoperto la lapide celebrativa presso l’ingresso della tribuna centrale. "Quel giorno - si legge - il fuoco ha bruciato i vostri petali ma voi restate sempre per noi il fiore più bello. In ricordo di Maria Teresa Napoleoni, Carla Bisirri e tutte le vittime del rogo dello stadio Ballarin". Un ricordo struggente di quel giorno evidenziato dalle oltre duecento persone che non sono volute mancare a questo appuntamento. E c’erano proprio tutti. Ad iniziare da Sara Pagliarini, l’anziana madre di Maria Teresa Napoleoni, ai genitori Gino e Ottaviana ed al fratello Sabatino di Carla Bisirri, ai parenti delle due vittime e a coloro che in quell’incendio rimasero feriti. E poi nutrita la presenza della Samb che in quella giornata con il Matera conquistò la terza promozione in serie B della sua storia. E quindi ecco il presidente Ferruccio Zoboletti, l’allenatore Nedo Sonetti e il suo vice Aldo Sensibile. E poi i calciatori. Franco Caccia, Antonio Bogoni, Italo Schiavi, Fabiano Speggiorin, Marco Rossinelli, Bruno Ranieri, Mariano Coccia, Stefano Garbuglia, Augusto Gentilini e Francesco Chimenti. Walter Zenga, impegnato nell’ultima giornata del campionato degli Emirati Arabi ha inviato un toccante messaggio che è stato letto dal diggì rossoblu Giulio Spadoni. "Sono abituato - ha detto Nedo Sonetti - a confrontarmi con calciatori, dirigenti, addetti ai lavori del mondo del calcio ma oggi dinanzi ai parenti delle due giovani mi trovo in difficoltà. Posso dire che in questi trenta anni tante volte il mio pensiero è andato a quel giorno che doveva essere straordinario per il risultato ottenuto sul campo ma che divenne doloroso. Ne rimasi molto toccato e lo sono tuttora. L’emozione è grande". "Ero in tribuna - aggiunge Aldo Sensibile - e da lì percepimmo subito la tragedia. Al primo focolaio capimmo ciò che stava accadendo. Vidi gente che correva con i capelli in fiamme ed altri che si lanciavano in campo o dalla gradinata. Una tragedia che mi è rimasta nel cuore e nella testa".

"Ho un brutto ricordo di quel 7 giugno - è Marco Rossinelli che parla - anche se dal campo non ci eravamo resi conto di quello che stava accadendo anche perché stavamo salutando il pubblico e facendo le foto di rito. Non vedevamo le fiamme, poi però ho visto la gente lanciarsi in campo da dieci metri, un buco al centro della curva con i tifosi che premevano ai lati. Ho subito cercato chi avesse la chiave del cancelletto per potere permettere ai tifosi di entrare in campo. Oggi è stata fatta una cosa molto bella e di questa giornata mi sono rimaste le lacrime". "Ho un ricordo drammatico ed indelebile di quella partita - dice Fabiano Speggiorin. Doveva essere un giorno di grande gioia ma poi quello che è accaduto ci mise addosso tanta amarezza. Ho visto ragazzi entrare in campo con la pelle del viso che colava. Se il cancello fosse stato aperto la situazione poteva essere gestita meglio. Di certo oggi questa partita non si sarebbe giocata. L’iniziativa di questa mattina è stata bellissima. Ho rivisto i compagni di allora anche se con Zenga e Cagni mi sento con maggiore frequenza". Questo il ricordo del 7 giugno 1981 del vice presidente della Samb Claudio Bartolomei". Facevo il cameriere e quel giorno non andai a lavorare per festeggiare la promozione in serie B. Era caldo, c’era molta carta e poi il fuoco. In trenta secondi sono riuscito a saltare quella maledetta rete e a salvarmi. A nome della Samb di oggi siamo orgogliosi di essere qui dopo 30 anni per ricordare le vittime del rogo del Ballarin". "In questo momento - sottolinea il sindaco Giovanni Gaspari - bisogna cercare di non farsi prendere dall’emozione e dai ricordi. Voglio testimoniare la mia profonda gratitudine e quella di tutta la città a chi ha organizzato questa giornata. È stato molto importante scoprire questa targa, così come rilevante è stato il lavoro di Luigi Tommolini perché ha fatto sì che il 7 giugno 1981 non passi più inosservato. Oggi il nostro compito è far sì che i luoghi in cui si svolgono spettacoli di svago e divertimento siano sempre più sicuri".

     
GALLERIA FOTO  CERIMONIA 5.06.2011    U.S. Sambenedettese  Calcio 1923

Infine è stata particolarmente toccante la visione del video realizzato da Tommolini, pubblicato su youtube lo scorso anno. "Per quanto riguarda le immagini - analizza - ho ripreso un vecchio servizio di Remo Croci mentre per i giornali sono andato all’emeroteca dove ho consultato tutti i fogli di quel periodo. La molla per realizzare questo video è stata il documentario di Luigi Maria Perotti su Roberto Peci in cui c’erano le immagini del rogo del Ballarin. Non possiamo e dobbiamo dimenticare questa tragedia che colpì la nostra città. È importante che si ricordino per sempre Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri e tutti coloro che da questo rogo uscirono segnati nel corpo e nell’anima". Alla manifestazione commemorativa erano tra l’altro presenti oltre al sindaco Gaspari anche l’ex sottosegretario di stato Pietro Colonnella, gli assessori provinciali Bruno Gabrielli e Filippo Olivieri, il consigliere comunale Marco Calvaresi e l’assessore all’Ambiente uscente Paolo Canducci. Martedì 7 giugno, giorno esatto del trentennale, il Comitato Ballarin, presieduto dall’ avv. Roberto Brancaccio, dà appuntamento a tutti, cittadini e tifosi, alle ore 19 dinanzi alla curva sud del vecchio stadio per la manifestazione "Un fiore per Carla e Maria Teresa".

5 giugno 2011

Fonte: Ilsegnale.net












VIDEO FILMATI CERIMONIA 5.06.2011 U.S. Sambenedettese  Calcio 1923

Il Sacerdote Don Stefano Iacono (destra)

Vicepresidente Samb Claudio Bartolomei (sotto)

A seguire: Il Sindaco Giovanni Gaspari

Il DG della Samb Giulio Spadoni

L'autore del Video Luigi Tommolini



Appuntamento nato da un'idea di Zenga

San Benedetto - Un'intera giornata, quella di oggi, dedicata al ricordo della tragedia del rogo del Ballarin. Un'idea che è balenata alcuni mesi fa nella mente di Walter Zenga (era in campo, in quella gara, con il Matera) e che ha trovato la piena adesione degli attuali dirigenti della Samb. L'ex portiere rossoblu e della Nazionale, purtroppo, oggi non ci sarà perché impegnato a Dubai, dove allena una formazione locale, ma ha scritto un messaggio che verrà letto nel corso della commemorazione che si terrà interamente allo stadio Riviera delle palme. Si inizierà alle ore 10 quando verrà concelebrata una messa da monsignor Vincenzo Catani e don Stefano Iacono nel piazzale antistante la tribuna centrale. Alle 11 verrà scoperta una targa in ricordo di Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri. A seguire si terrà un dibattito, nel quale verranno raccolte le testimonianze di molti tifosi e giocatori presenti allora. La Samb ha invitato tutti i calciatori rossoblu (Cagni, Rossinelli, Cavazzini, Perrotta, Colasanto, Ranieri, Caccia), lo staff tecnico (Nedo Sonetti, il vice Aldo Sensibile), i dirigenti, i familiari delle vittime e molti tifosi feriti nel rogo. Nel pomeriggio, alle ore 18, sempre al Riviera, si disputerà il I Memorial Ballarin, un triangolare a scopo benefico (ingresso libero con offerta, e il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Stefano Borgonovo) che vedrà la partecipazione delle vecchie glorie di Samb, Pescara e Porto d'Ascoli, e che è stato organizzato dall'associazione Italia che vorrei.

5 giugno 2011

Fonte: Corriere Adriatico

Altri messaggi inviati dagli ex calciatori della Sambenedettese

Maurizio Cavazzini: "Cari tifosi, è con immenso dispiacere che non ho potuto partecipare alla commemorazione delle vittime del Ballarin... Purtroppo un impegno improvviso mi ha costretto a non essere lì come avrei voluto e come avevo progettato da tempo. È sempre vivo in me il ricordo di quel triste giorno. Un abbraccio alle famiglie di Carla e Maria Teresa e di tutte le vittime del tragico rogo dello stadio Ballarin". Michele Colasanto: "Cari tifosi, io, quel giorno ero in campo pronto a gioire, con la spensieratezza dei miei 19 anni, per la vittoria del campionato. Purtroppo non è stato possibile farlo perché una tragedia così grande aveva il dovere e la sensibilità di essere rispettata, così com'è poi è stato fatto. Mi unisco a voi, nella commozione e nel rispetto delle povere vittime del rogo, con la speranza di poter presto incontrare nuovamente tutti voi tifosi della Samb. Siete rimasti nel mio cuore e mi auguro di rivedere presto la nostra Samb tra i professionisti. Vi saluto con affetto". Walter Santo Perrotta: "Carissimi tifosi rossoblu, importanti motivi di famiglia mi hanno trattenuto a Cosenza e sono  stato impossibilitato a partecipare alla commemorazione di Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni, ma ero presente con il cuore nel ricordo di quella terribile tragedia vissuta il 7 giugno 1981 allo stadio "Ballarin"... Il mio pensiero è vicino alle famiglie di Carla e Maria Teresa con una preghiera in ricordo della loro prematura scomparsa". Danilo Tedoldi: "Un affettuoso saluto a tutti i tifosi e amici rossoblu, purtroppo non ho potuto partecipare al trentennale commemorativo di quella domenica 7 giugno 1981. Doveva essere una giornata di festa, nella quale si sanciva il ritorno immediato, in serie B, della mitica Samb. Ero in campo quel giorno, dove vissi momenti terribili, indelebili nella mia memoria. Un pensiero di cuore rivolto a Carla e Maria Teresa ed un forte e caloroso abbraccio ai loro familiari. Un plauso a Luigi, ai dirigenti e a tutti coloro che si impegnano affinché questa giornata non venga mai dimenticata. Grazie ancora".

5 giugno 2011

Fonte: Corriere Adriatico

Per non dimenticare Carla e Maria Teresa

Questa mattina si è tenuta la cerimonia in ricordo delle vittime del rogo del Ballarin. Trent'anni dopo ecco una targa per non dimenticare Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni. Tanta commozione ed un unico pensiero a chi quel giorno perse la vita.

Questa mattina, allo stadio Riviera delle Palme, si è tenuta la cerimonia per il 30ennale del rogo del Ballarin. Era il 7 giugno del 1981 quando, per un incendio divampato nella curva sud del vecchio stadio cittadino poco prima del fischio d’inizio di Samb-Matera, due giovani ragazze presenti nel settore, riportarono ustioni fatali. Con loro altre decine di persone riportarono ustioni più o meno gravi ma riuscirono a sopravvivere. Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri oggi sono state ricordate, dopo tanti anni, con una messa celebrata da Monsignor Vincenzo Catani e Don Stefano Iacono, di fronte a molte persone che quel giorno c’erano, non vogliono e non possono dimenticare. La folla si è stretta attorno alla signora Sara Napoleoni, madre di Maria Teresa, ed alla famiglia Bisirri. Accanto alle famiglie delle vittime tanti giocatori della Samb 1980/81 che quel giorno erano in campo, o che comunque hanno vissuto la tragedia. Ecco allora seduto in prima fila il presidente Zoboletti, mister Sonetti con il suo vice Sensibile, dietro di loro anche Caccia, Schiavi, Bogoni, Ranieri, Rossinelli, Speggiorin, Garbuglia, Cocca, Gentili e Francesco Chimenti. Presente anche il sindaco Giovanni Gaspari che dopo la messa, assieme ai dirigenti rossoblu Roberto Pignotti e Claudio Bartolomei, ha proceduto alla scopertura della targa ricordo sulla quale è stata incisa questa frase "Quel giorno il fuoco ha bruciato i vostri petali, ma voi restate sempre per noi il fiore più bello. In ricordo di Maria Teresa Napoleoni, Carla Bisirri e tutte le vittime del rogo dello stadio F.lli Ballarin". Occhi lucidi e qualche lacrima per molti dei presenti. Mister Sonetti ha voluto ricordare quante volte in questi 30 anni gli sono tornate in mente quelle immagini devastanti. Anche Walter Zenga, che non ha potuto esserci poiché impegnato ad allenare negli emirati arabi, ha voluto inviare un messaggio alle famiglie delle vittime, a tutti coloro che rimasero ustionati ed ai tifosi della Samb. La cerimonia si è conclusa con la proiezione del video di Luigi Tommolini… Immagini struggenti che ricordano quel maledetto pomeriggio che il popolo sambenedettese non potrà mai dimenticare.

5 Giugno 2011

Fonte: Ufficio Stampa U.S. Sambenedettese

Cronache

Rogo del Ballarin: una targa per non dimenticare

di Antonio Prado

Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri persero la vita durante il tragico incidente del 7 giugno 1981, altri rimasero ustionati. Un evento che scosse la popolazione di allora. Oggi, in occasione del trentesimo anniversario, si è voluto commemorare con una cerimonia ufficiale.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - "Quel giorno il fuoco ha bruciato i vostri petali, ma voi restate sempre per noi il fiore più bello. In ricordo di Maria Teresa Napoleoni, Carla Bisirri e tutte le vittime del rogo dello stadio Fratelli Ballarin": una targa scoperta dal sindaco Giovanni Gaspari e da Roberto Pignotti, dirigente della U.S. Sambenedettese, alle 11 di domenica 5 giugno 2011 dinanzi alle famiglie delle vittime e ad un pubblico commosso per far sì che nessuno dimentichi quanto accadde esattamente trent’anni fa. Era il 7 giugno del 1981, una domenica speciale per la Samb e per il pubblico che festeggiavano la promozione in serie B. Sui gradini della curva sud fitta di tifosi divampò un incendio e nel tentativo di fuggire molti rimasero feriti e ustionati. Tra loro anche Maria Teresa e Carla che purtroppo a distanza di pochi giorni dall’evento morirono. Una maledetta serie di circostanze ha trasformato un incidente in una tragedia, "e una cosa che può alleviare la tristezza e il dolore, è il fatto che non si dimentichi": ha dichiarato il primo cittadino sottolineando anche quanto oggi sia prioritario il rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi del divertimento e del lavoro. È intervenuto anche Nedo Sonetti, l’allenatore della squadra di allora, confessando che quella giornata non potrà mai essere dimenticata da quanti la vissero. Sullo stesso tenore il messaggio che Walter Zenga, in quella stagione portiere dei rossoblù, ha voluto inviare per l’occasione: "Quel 7 giugno di trent’anni fa ci accompagnerà ancora, sempre, non verrà mai cancellato". Al termine della cerimonia è stato proiettato un video, montato da Luigi Tommolini, con immagini e documenti di quella giornata nera. Lo riportiamo in allegato a questo articolo per comodità del lettore.

5 giugno 2011

Fonte: Rivieraoggi.it

A 30 anni dal rogo del Ballarin la città ricorda la tragedia

Sarà scoperta una lapide in ricordo delle due giovani vittime

di Luca Bassotti

UNA GIORNATA DI DOLORE - San Benedetto - Domenica 7 giugno 1981: sono passati ben 30 anni dalla tragedia per il rogo dello stadio Ballarin. E la Samb ha allestito, per la giornata odierna, una serie di iniziative che la ricorderanno. Perché quel drammatico pomeriggio è impossibile da dimenticare, anche a distanza di molto tempo. Due giovani donne persero la vita: Maria Teresa Napoleoni, 23 anni, segretaria presso il negozio di calzature Silvano Shoes; Carla Bisirri, 21 anni, che aveva da poco aperto un'attività di parrucchiera. Circa 90 furono le persone che rimasero ustionate, delle quali 13 in maniera grave. Doveva essere un pomeriggio di festa perché la Samb, per la terza volta, otteneva la promozione in serie B. Alla squadra rossoblu, nella gara con il Matera, bastava un pareggio per conquistare l'obiettivo. Finì 0-0, ma quella promozione non fu ovviamente festeggiata. Appena le due squadre entrarono in campo, sopra l'entrata Est della Curva Sud iniziarono a prendere fuoco circa sette quintali di carta che erano stati portati dai tifosi. Ci fu il panico. Almeno 3.500 le persone che restarono intrappolate sui gradoni di quel settore del Ballarin, e tutti erano in fuga alla ricerca di mettere in salvo la propria vita. Una tragedia che è stata coperta nel silenzio per tantissimo tempo, che fu rotto l'anno scorso quando Luigi Tommolini, un tifoso rossoblu di Martinsicuro, confezionò un video, su quei drammatici momenti, che fu inserito su YouTube. "Lo feci perché era giusto ricordare le vittime e perché la vicenda era sotto silenzio da troppo tempo - dice Luigi Tommolini. Per me è stato il giorno più brutto della storia della Samb. Quel giorno non si deve ricordare per la promozione in B. Molti giovani di oggi non sanno che erano morte due persone". Quel pomeriggio maledetto Tommolini, che aveva 12 anni, era al Ballarin, proprio in Curva Sud. "Con i miei familiari ci sistemammo nella parte più alta del settore, verso la tribuna - racconta. È accaduto tutto in un momento. I fumogeni che ci coprivano la visuale, i giocatori delle due squadre che correvano verso la Sud, e subito ci siamo trovati spinti verso la rete di recinzione. Ci fu il panico. Non si trovava la chiave del cancelletto della curva e gli idranti non funzionavano. Non si poteva uscire dalle porte principali. La gente scappava dal fuoco, e scivolava a terra. La rete di recinzione che era vicina a me si era piegata e ho avuto paura che precipitassimo nella tribuna. In quei frangenti il finanziere Luciano Bovara, messa al sicuro la sua famiglia, riuscì a salvare un bambino di 13 anni, Stefano Di Pilla che era in condizioni difficilissime. Fu un gesto eroico, come quello di Umberto Giovannozzi nel tirare via dal fuoco Eliseo Pellicciotti. Per quanto riguarda me e i miei familiari, ci possiamo ritenere dei miracolati. Se quella rete di recinzione non avesse retto, chissà come sarebbe andata a finire". Questo ed altri racconti saranno al centro della commemorazione di oggi. Tutto, ovviamente, per non dimenticare quella tragedia.

5 giugno 2011

Fonte: Corriere Adriatico

Un fiore sotto la Curva Sud per Carla e Maria Teresa

Anche il "Comitato Ballarin" propone un’iniziativa per ricordare le due vittime del rogo del 1981: la sera di martedì 7 giugno chi vuole potrà lasciare un omaggio floreale.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Anche il Comitato per la riqualificazione dello Stadio Ballarin propone un’iniziativa per ricordare Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni, vittime del rogo che nel 1981 divampò nella Curva Sud dello storico impianto sambenedettese, portandosi via le loro vite e provocando decine di feriti. La sera di martedì 7 giugno, alle ore 19.00, i tifosi che lo desideranno potranno deporre un fiore sotto la Curva Sud del Ballarin in segno di memoria e affetto per Carla e Maria Teresa. Un gesto semplice, come afferma il portavoce del comitato Massimiliano Napoletano, ma dettato dal cuore. L’iniziativa si aggiunge alla "due giorni" prevista per sabato 4 e domenica 5 giugno. Si inizierà sabato alle ore 18.30 con l’amichevole allo stadio "Riviera delle Palme" tra i rossoblu e la squadra estone del Jk Narva Trans (ingresso 5 euro nel settore Tribuna Laterale Nord). Poi domenica mattina Santa Messa alle ore 10 celebrata da Mons. Vincenzo Catani e Don Stefano Iacono davanti alla Tribuna Centrale del "Riviera" e a seguire scopertura della targa a ricordo della tragedia e dibattito con le testimonianze di tifosi e giocatori presenti. Infine alle ore 18 il 1° Memorial Ballarin, organizzato dal movimento "L’Italia che vorrei": un triangolare tra le vecchie glorie di Samb, Ascoli e Pescara. L’ingresso sarà a offerta, con l’intero ricavato devoluto alla Fondazione Borgonovo per la lotta alla Sla.

1 giugno 2011

Fonte: Rivieraoggi.it

La tragedia del Ballarin e l’iniziativa del circolo in favore degli ustionati

Il pomeriggio di domenica 7 giugno 1981, cioè trent’anni fa, si verificò una tragedia dalle conseguenze funeste per due ragazze che, insieme a migliaia di altri spettatori, gremivano gli spalti del campo sportivo Ballarin in attesa dell’inizio dell’ultima partita di campionato che doveva celebrare la promozione dell’amata Sambenedettese nella categoria superiore. Improvvisamente, nell’affollatissima gradinata sud si sviluppò un incendio generato da quintali di striscioline di carta che, distribuite tra gli spettatori a piccoli mazzi da agitare festosamente per manifestare la propria gioia, si trasformarono in torce innescate dal lancio di petardi e di razzi. In pochi attimi le fiamme avvolsero l’intero settore centrale della gradinata perché le fiaccole incendiarie, gettate sugli spalti dai malcapitati sportivi, diffusero il fuoco anche ai sacchi di striscioline in fase di distribuzione. In breve, l’incendio si trasformò in rogo dove perirono le giovani Bisirri Carla e Napoleoni Maria Teresa. Complessivamente furono avvolte dalle fiamme circa sessanta persone, sette delle quali, Lelli Fernando, Ferri Albano, Bruni Livia, Bucci Sabina, Agostini Fernando, Massetti Alberto e Nardini Ombretta, furono trasferiti ai centri grandi-ustionati di Cesena e Parma. Altre meno gravi vennero ricoverate o curate nel locale ospedale civile e nelle cliniche del posto. Come si può ben comprendere la tragedia ebbe risonanza locale e nazionale, sia per l’aspetto singolare ed eclatante dell’avvenimento, sia per le inchieste che ne seguirono, volte ad accertare le responsabilità dell’accaduto. I giorni e le settimane successive si caratterizzarono per il gran clamore suscitato nell’opinione pubblica alimentato dai familiari, parenti e amici delle due donne decedute e dei numerosi ustionati che dovendo affrontare lunghe terapie per la guarigione non erano in grado di sostenere le spese non sempre coperte da enti mutualistici. Senza contare poi le giuste preoccupazioni dovute ai postumi permanenti delle menomazioni fisiche e psicologiche. In tutto questo contesto di dolore collettivo ed in attesa di eventuali azioni risarcitorie, qualora fossero emerse responsabilità non facilmente identificabili, si inserì l’iniziativa del Circolo dei Sambenedettesi che, aderendo alle sollecitazioni di molti concittadini, costituì un apposito comitato per la sottoscrizione di fondi da poter destinare a coloro che erano stati danneggiati. Oltre al presidente del Circolo, cav. Vincenzo Liberati, furono chiamati a farne parte l’avv. Temistocle Pasqualini, il dott. Domenico Spalazzi medico dell’Inam, il dott. Donato Carella delle Assicurazioni Generali, il dott. Raffaele Carini dell’Ospedale Civile, il ragionier Lorenzo di Buò, il cav. Uff. Vincenzo Breccia e il dottor Pietro Merlini, questi ultimi tre quali componenti del sodalizio promotore.

   

Fu iniziata una lunga ed intensa propaganda durata molti mesi al termine della quale la generosità dei sambenedettesi consentì di distribuire la somma di lire 107.275.000 ripartite secondo criteri rigidamente tecnico-sanitari cui vennero sottoposti i beneficiari indicati nello schema che segue. 1) Agostini Fernando Lire 145.000  -  2) Albertini Enrico Lire 1.325.000  -  3) Albertini Gianfilippo Lire 18.885.000  -  4) Basili Fabrizia Lire 3.137.000  - 5) Benigni Claudio Lire 150.000  -  6) Bruni Livia Lire 10.540.000  -  7) Ciccioli Luigi Lire 301.000  -  8) D’Angelo Giovanni Lire 205.000  -  9) Di Biagio Luciano Lire 105.000  -  10) Di Pilla Stefano Lire 15.420.000  -  11) Feliziani Angelo Lire 361.000  -  12) Felicetti Silvano Lire 50.000  -  13) Ferri Albano Lire 9.279.000  -  14) Fiscaletti Nicola Lire 1.325.000  -  15) Lelli Fernando Lire 10.220.000  -  16) Mascitti Ermanno Lire 155.000  -  17) Massetti Alberto Lire 4.681.000  -  18) Merlettini Antonio Lire 1.940.000   -   19) Nardini Ombretta Lire 1.228.000   -   20) Pellicciotti Eliseo Lire 11.040.000  -  21) Piergallini Primo Lire 100.000  -  22) Plebani Emanuela Lire 80.000  -  23) Travaglini Adelchi Lire 155.000  -  24) Reginelli Luigi Lire 3.252.000  -  25) Famiglia Bisirri Lire 5.256.000  -  26) Famiglia Napoleoni Lire 7.940.000. È bene chiarire che gli indennizzi elargiti sulla base di documenti sanitari verificati erano solo un parziale riconoscimento dei danni subiti e non precludevano le altre possibilità risarcitorie a carico dei responsabili dell’accaduto. L’intervento in favore degli ustionati si annovera tra le iniziative in campo sociale dell’attività del Circolo dei Sambenedettesi e, a trent’anni dal luttuoso evento, riteniamo sia nostro dovere evidenziarlo all’attenzione dei lettori per testimoniare che la generosità dei nostri concittadini è anche dovuta alla credibilità che può riscuotere un sodalizio senza fini di lucro condotto da appassionati ed autorevoli esponenti.

Giugno 2011

Fonte: "Lu Campanò" (Periodico locale) - Circolodeisambenedettesi.it

Il rogo non si dimentica

A 30 anni dalla tragedia del Ballarin la Samb commemora le vittime

di Luca Bassotti

UN GIORNO DI DOLORE - San Benedetto - Due giorni per fare memoria, nel trentennale dal rogo dello stadio Ballarin. La Samb è organizzatrice dell'importante manifestazione e l'idea ci è venuta circa dieci mesi fa dopo una telefonata di Walter Zenga che ci pregava di "fare qualcosa per la ricorrenza dei 30 anni" ha detto il direttore generale rossoblu Giulio Spadoni. Ieri sono state presentate le diverse iniziative che caratterizzeranno il 4 e, soprattutto, il 5 giugno in ricordo di quel drammatico pomeriggio di domenica 7 giugno del 1981 quando qui morirono due giovani donne, Maria Teresa Napoleoni, 23 anni, del negozio di calzature Silvano Shoes, e Carla Bisirri, 21 anni, che aveva da poco aperto un'attività di parrucchiera e circa 90 persone restarono ustionate. Doveva essere un pomeriggio di festa perché la Samb, per la terza volta, otteneva la promozione in serie B nella gara con il Matera. Ed invece ci fu il rogo e la tragedia. Il programma del trentennale avrà inizio sabato 4 giugno quando al Riviera delle Palme la Samb affronterà, in una gara amichevole, la Jk Narva Trans (squadra estone che in estate disputerà il preliminare di Europa League). Il clou ci sarà ovviamente il giorno dopo e tutto si svolgerà ancora al Riviera. La mattinata sarà interamente dedicata al ricordo del rogo del Ballarin. Alle ore 10 verrà concelebrata una messa da monsignor Vincenzo Catini e don Stefano Iacono, nel piazzale antistante la tribuna centrale. Alle ore 11 si scoprirà una targa in ricordo delle due giovani vittime e, infine, alle 12 inizierà il dibattito all'interno del quale verranno raccolte le testimonianze di molti tifosi e giocatori presenti in quella drammatica giornata. Ad aiutare la Samb, Luigi Tommolini, il tifoso rossoblu di Martinsicuro che era presente in Curva Sud allo stadio Ballarin quando si originò l'incendio e che ha contattato i familiari di Carla e Teresa oltre a coloro che rimasero feriti per invitarli per l'appuntamento di domenica 5. "Ringrazio la Samb che ha pensato e realizzato quest'ottima iniziativa - dice Tommolini. I parenti delle vittime mi hanno raccontato particolari commoventi, e coloro che sono riusciti a scamparla hanno vissuto per 30 anni tra le difficoltà". La Samb ha invitato tutti i calciatori rossoblu quel giorno in campo (tra gli altri Cagni, Tedoldi, Ceccarelli, Perrotta, Caccia, Cavazzini, Sanzone, Rossinelli, Ranieri, Speggiorin), il tecnico di allora Nedo Sonetti, il vice Aldo Sensibile, il presidente Ferruccio Zoboletti, il Ds Enzo Nucifora. Infine alle 18, sempre al Riviera, si giocherà un triangolare che vedrà la partecipazione delle vecchie glorie di Samb, Ascoli e Pescara. L'ingresso sarà a offerta e il ricavato devoluto alla Fondazione Borgonovo.

28 maggio 2011

Fonte: Corriere Adriatico

 Sala Stampa Stadio "Riviera delle Palme" di San Benedetto del Tronto 27.05.2011

Presentazione 30° della Tragedia allo Stadio Ballarin

Giornata clou domenica 5 giugno che si chiuderà con un triangolare tra le vecchie glorie di Samb, Ascoli e Pescara.

Rogo Ballarin: la Samb in prima fila per il trentennale della tragedia

Presentate le iniziative per ricordare ciò che accadde il 7 giugno 1981 quando morirono Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri. Numerosi furono i feriti.

SAN BENEDETTO - La Samb ha presentato le iniziative per ricordare il trentennale della tragedia del Ballarin. Era il 7 giugno 1981, quando pochi minuti prima del fischio d’inizio di Samb-Matera che sanciva la promozione in serie B del club rossoblu, un incendioSAN BENEDETTO - La Samb ha presentato le iniziative per ricordare il trentennale della tragedia del Ballarin. Era il 7 giugno 1981, quando pochi minuti prima del fischio d’inizio di Samb-Matera che sanciva la promozione in serie B del club rossoblu, un incendio  si sviluppò nella curva sud causando la morte di Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri con diversi tifosi rossoblu che rimasero feriti più o meno gravemente. Il programma del club rossoblu inizia sabato 4 giugno con un’amichevole al Riviera delle Palme tra la formazione di Ottavio Palladini e la squadra estone del Jk Narva Trans che parteciperà ai preliminari dell’Europa League e che per una settimana si allenerà in Riviera. Il fischio d’inizio è fissato per le ore 18.30 (ingresso 10 euro per la tribuna centrale e 5 euro per la laterale). Domenica 5 giugno si inizia alle ore 10 nel piazzale antistante la tribuna centrale del Riviera dove verrà officiata una messa da mons. Vincenzo Catani e don Stefano Iacono. Al termine della concelebrazione eucaristica verrà scoperta una targa in ricordo di Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri. A mezzogiorno, nella sala stampa del Riviera si ricorderà il rogo del Ballarin con la testimonianza dei feriti, dei familiari delle vittime ed anche dei calciatori di quella Samb che fu promossa in serie B. Sarà presente, infatti, tutta la squadra, i tecnici Nedo Sonetti e Aldo Sensibile e la dirigenza di allora. Chiuderà la giornata commemorativa il triangolare di calcio, organizzato dal movimento "Italia che vorrei" presieduto da Pino Neroni in cui scenderanno in campo al Riviera le vecchie glorie di Samb, allenata da Paolo Beni, Ascoli e Pescara. "Siamo orgogliosi - dice il diggì rossoblu Giulio Spadoni - di presentare questa serie di iniziative. L’idea è nata dieci mesi fa da una telefonata con Walter Zenga che si era raccomandato affinché la Samb organizzasse qualcosa di importante per ricordare la tragedia del Ballarin. Purtroppo non ci sarà perché impegnato in Dubai in una gara di campionato. Ma ha assicurato che invierà un messaggio che poi verrà letto nel corso del ricordo della tragedia. Un ringraziamento particolare va a Luigi Tommolini che è riuscito a rintracciare numerose persone coinvolte nel rogo e che lo scorso anno ha pubblicato un video molto emozionante su questa indelebile tragedia". "Per me - è Luigi Tommolini che parla - è stata una grandissima emozione rintracciare i familiari delle vittime. Ho incontrato sia la signora Sara, la madre di Maria Teresa Napoleoni e i familiari di Carla Bisirri che mi hanno raccontato degli aneddoti molto commoventi di quella giornata. E pensare che assistevano alla loro prima partita della Samb. Per 30 anni sono stati abbastanza delusi per il fatto di essere stati dimenticati, ma, allo stesso tempo, sono stati contenti di questo ricordo che è stato organizzato per loro e per tutti coloro che sono rimasti feriti. Mi auguro che il 5 giugno vengano tutti. Il mio video è stato una forte denuncia per chi in questi anni non ha fatto nulla per ricordare questa tragedia". "Maria Teresa Napoleoni - aggiunge Pino Neroni del movimento dell’Italia che vorrei - era mia cugina. Ed ho voluto organizzare questo triangolare tra le vecchie glorie di Samb, Ascoli e Pescara per dare risalto al trentennale del Ballarin. Una cosa fantastica dal punto di vista commemorativo. Mi auguro che ci siano tante persone, con l’incasso ad offerta che sarà devoluto in favore della Fondazione Borgonovo".

27 maggio 2011

Fonte: Ilsegnale.net

La Samb ricorda il rogo dello stadio Ballarin

Trent’anni dal rogo Ballarin: la Samb ricorda Carla e Maria Teresa

di Pier Paolo Flammini

In tempo reale: il 4 giugno amichevole, il 5 Santa Messa, targa in ricordo di Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri, incontro di tutti i giocatori e dirigenti dell’epoca, triangolare vecchie glorie anche con Ascoli e Pescara.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - GIULIO SPADONI, dg Samb: "Una delle pagine più tristi della storia della Samb verrà ricordato. L’idea è venuta parlando con Walter Zenga una decina di mesi fa, e io lo ricordo personalmente perché ero in quella curva. Il 4 giugno amichevole con una società estone, Jk Narva Trans, che saranno in ritiro a San Benedetto. Ingresso 5 euro/10 euro (incasso devoluto alla Fondazione Borgonovo).  Il 5 giugno, Santa Messa (ore 10) di don Vincenzo Catani con padre spirituale della Samb don Iacono, dietro la tribuna del Riviera delle Palme e a seguire una targa sarà scoperta a memoria delle vittime Maria Teresa Napoleoni  e Carla Bisirri (ore 11). Ore 12, inizio del dibattito all’interno del quale verranno raccolte le testimonianze di molti tifosi e giocatori presenti in quella drammatica giornata. Ci saranno tutti i calciatori rossoblu che quel giorno erano in campo, lo staff tecnico, i dirigenti, i familiari delle due vittime e molti tifosi rimasti feriti o ustionati dal rogo. Invitiamo anche tutti i presenti a venire a questa cerimonia". Alle ore 18, la richiesta di Pino Neroni, Alessio Savini e il movimento "Italia che vorrei" ha organizzato un triangolare con le tre formazioni principali della zona, le vecchie glorie di Samb, Ancona e Pescara. PINO NERONI: "Maria Teresa Napoleoni era mia cugina. Io all’epoca ero appena un bambino, e ho sentito di organizzare qualcosa oggi, per dare rilievo al trentennale del Ballarin. Siamo partiti con qualche amico tra cui Vincenzo Sciocchetti, fino a questo triangolare delle Vecchie Glorie di Samb, Ascoli e Pescara. Partite di mezz’ora l’una. Abbiamo avuto rapporti con Zucchini del Pescara e Massimo Silva dell’Ascoli". PAOLO BENI: "A noi ex fa piacere dare una mano, anche se l’evento è stato tragico". LUIGI TOMMOLINI, tifoso rossoblu e organizzatore: "Questa commemorazione arriva dopo 30 anni, grazie a questa Sambenedettese Calcio che almeno ha pensato e ha fatto. È stato molto commovente conoscere i familiari delle vittime e i sopravvissuti, dopo il video realizzato li ho sentiti parte della mia vita. La signora Sara, mamma di Napoleoni, mi ha abbracciato appena ho detto il nome della figlia. Lo stesso coi genitori di Carla Bisirri, commovente. Sono delusi per 30 anni di silenzio, ma contenti per questo ricordo doveroso per queste ragazze che andarono per la prima volta alla partita e non videro quindi mai giocare la Samb. Maria Teresa andò allo stadio con una Vespa rossa regalata dal padre poco prima, Maria Teresa spinta dal fidanzato, tornata indietro due volte per cambiare gli abiti. Ricordo anche gli ustionati che in 30 anni hanno vissuto con dolore fisico ma anche dentro, molto forte. Il mio compito grazie anche alla Samb, che mi ha permesso di cercare di ricordare quel giorno, è stata una esperienza che mi ha anche maturato. Spero che in molti vengano per onorare chi non c’è più. Il mio video è stato un assemblaggio di immagini con denuncia molto forte di chi, per 30 anni, ha dimenticato questa tragedia. L’anno scorso fui contattato dall’amministrazione comunale, perché speravo che già per il 29° anniversario si facesse qualcosa, rimandato tutto a quest’anno. Si promise di intitolare una pineta a nord del Ballarin e un monumento. Io in questi giorni non mi sono informato, mi hanno detto che questa promessa sarebbe stata mantenuta, aspettiamo lunedì dopo il ballottaggio. La Samb si è mossa, l’amministrazione pensi a fare il suo, è giusto che si muova perché è avvenuto a San Benedetto in uno stadio cittadino, non si può esimere dal ricordo". SPADONI: "Sappiamo che ci saranno altre iniziative, questo ci fa piacere, più cose ci saranno più c’è interesse, il nostro spirito come Samb Calcio. Qualsiasi altra cosa ci sarà noi come Samb parteciperemo con piacere".

27 maggio 2011

Fonte: Rivieraoggi.it

30° anno Rogo del Ballarin

La Samb ha presentato le iniziative per ricordare il trentennale della tragedia del Ballarin. Era il 7 giugno 1981, quando pochi minuti prima del fischio d’inizio di Samb-Matera che sanciva la promozione in serie B del club rossoblù, un incendio si sviluppò nella curva sud causando la morte di Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri con diversi tifosi rossoblù che rimasero feriti più o meno gravemente.

PROGRAMMA TRENTENNALE ROGO BALLARIN  07/06/1981-07/06/2011

4 GIUGNO: Ore 18:30 Amichevole SAMB- JK NARVA TRANS (Squadra estone che in estate disputerà il preliminare di Europa League). Stadio Riviera delle Palme - Ingresso € 5 Trib. Laterale.

5 GIUGNO: Mattinata organizzata dall’U.S. Samb in ricordo del tragico rogo del Ballarin e delle compiante Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri che vi persero la vita. Ore 10: Santa Messa celebrata da Mons. Vincenzo Catani e Don Stefano Iacono presso il piazzale antistante la Tribuna Centrale dello Stadio "Riviera delle Palme". Ore 11: A 30 anni da quella drammatica domenica avverrà la scopertura di una targa in ricordo delle due ragazze. Ore 12: Inizio del dibattito all’interno del quale verranno raccolte le testimonianze di molti tifosi e giocatori presenti in quella drammatica giornata. L’U.S. Sambenedettese ha invitato a questa giornata tutti i calciatori rossoblù che quel giorno erano in campo, lo staff tecnico, i dirigenti, i familiari delle due vittime e molti tifosi rimasti feriti o ustionati nel rogo. Non è stato però possibile rintracciare tutti i presenti quindi approfittiamo di questa conferenza per invitare tutti i cittadini e tutti coloro che erano presenti allo stadio "Ballarin" e che magari vogliono ricordare assieme a noi le due ragazze. Ore 18: Completerà la giornata un triangolare, sempre al Riviera, organizzato dal Movimento "Italia che Vorrei". Scenderanno in campo le vecchie glorie di Samb, Ascoli e Pescara. L’ingresso sarà a offerta e il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Borgonovo. Ufficio Stampa U.S. Sambenedettese

24 Maggio 2011

Fonte: Sambenedettesecalcio.it

30 anni dal rogo dello stadio Ballarin

In ricordo della tragedia, la Samb Calcio organizzerà una giornata della memoria di quel maledetto pomeriggio

Tra circa un mese saranno passati 30 anni dal rogo della curva dello stadio Ballarin, la più grande tragedia che ha colpito la Sambenedettese nei suoi 88 anni di storia. Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni, due ragazze innamorate dei colori rossoblu, quel maledetto 7 giugno 1981 trovarono la morte nel rogo della curva sud, a pochi minuti dall’inizio di Samb-Matera, ultima di campionato della vecchia C1, con i rossoblu pronti a festeggiare il ritorno in B. In quel caldo 7 giugno 1981 quasi 7 quintali di "striscioline di carta di giornale" presero fuoco sotto 3500 persone rimaste per diversi minuti intrappolate all'interno della Curva: le chiavi dei cancelli di emergenza non furono reperite subito e molte persone nella calca formatasi per sfuggire dal fuoco caddero sul rogo non spento immediatamente a causa del guasto all'idrante più vicino. Da quel maledetto pomeriggio mai una targa, una strada, una lapide a ricordare le due vittime. Il ricordo è riaffiorato forte domenica scorsa quando i ragazzi della Curva Nord Massimo Cioffi hanno provato a dare un colpo di spugna alle coscienze cittadine con uno striscione significativo che ha indotto all’applauso l’intero stadio. Chissà molti dei presenti erano al Ballarin quel giorno. Solleticato sull’argomento il presidente Spina ha mostrato grande disponibilità annunciando la celebrazione di una messa a ricordo forse dal Riviera delle Palme che potrebbe essere officiata dal Vescovo Gestori e nello stesso giorno l’inaugurazione di una targa alla memoria di quel terribile giorno. Ora la palla passa all’Amministrazione comunale.

5 maggio 2011

Fonte: Tvpitalia.it

 TG TVP ITALIA 5.05.2011

1981-2011 Trent’anni fa il rogo del Ballarin: solo gli ultras rendono omaggio

Durante la partita di ieri uno striscione si è sollevato dalla Curva Nord Massimo Cioffi per ricordare Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni morte nel rogo dello stadio cittadino il 7 giugno '81.

SAN BENEDETTO - I ragazzi della Curva Nord Massimo Cioffi risvegliano le coscienze cittadine. Ieri, domenica 1° maggio, era da poco iniziato l’ultimo incontro casalingo per questa travagliata stagione e la parte più calda del tifo rivierasco in religioso silenzio ha issato uno striscione: "Un minuto di silenzio per ricordare… Chi da trent’anni non possiamo dimenticare 1981-2011… A Carla e Maria Teresa". Il resto dello stadio non ci ha fatto caso subito, ma quando l’attenzione è stata richiamata si è sciolto in un lungo applauso. Nell’ultima partita casalinga la Curva ha voluto ricordare e rendere omaggio alle due vittime della più grande tragedia che ha colpito la Sambenedettese nei suoi 88 anni di storia. Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni. Due ragazze come tante, innamorate dei colori rossoblù, che quel maledetto 7 giugno 1981 hanno trovato la morte nel rogo della curva sud dello stadio Fratelli Ballarin. Erano le 17 di un caldo pomeriggio quando quasi 7 quintali di "striscioline di carta di giornale" portati la stessa mattina all’interno della gremitissima Curva Sud del vecchio stadio sambenedettese "F.lli Ballarin" per festeggiare il ritorno della squadra locale nel campionato di Serie B, presero fuoco sotto 3500 persone che rimasero per diversi minuti intrappolate all’interno della Curva in quanto le chiavi dei cancelli di emergenza non furono subito trovate; molte di queste persone, nella calca formatasi per sfuggire dal fuoco caddero sul rogo e furono assalite dalle fiamme alte e minacciose che non poterono essere spente immediatamente a causa del non funzionamento dell’idrante più vicino. Il bilancio fu di due morti, 11 ustionati gravi e un centinaio di persone ferite. Sono trascorsi 30 anni e il ricordo di quel pomeriggio è ancora nitido in tutte le persone che si trovavano allo stadio. Una tragedia che sconvolse l’intera cittadina. Ma di quel dramma a così tanti anni di distanza ancora non esiste un ricordo tangibile. Nessuna targa, nessuna via nessun giorno della memoria è mai stato istituito da nessuna amministrazione comunale. Forse è giunto il momento di ricordare veramente queste due giovani vittime, di rendere loro almeno un piccolo omaggio che possa colmare questa lacuna. E se non ci fossero stati gli ultras ? Chi se ne sarebbe ricordato ? Il momento è arrivato: squarciamo questo velo di silenzio e che sia tributato a Carla e Maria Teresa il ricordo che meritano.

2 maggio 2011

Fonte: Il Segnale












Un dolore lungo 30 anni

La Samb e Zenga preparano iniziative per non dimenticare

di Luca Bassotti

Il rogo del Ballarin - San Benedetto - Una giornata commemorativa in occasione del trentesimo anniversario della tragedia del rogo dello stadio Ballarin. È quella che ha iniziato ad organizzare da qualche settimana la Samb del presidente Sergio Spina per non dimenticare il drammatico pomeriggio del 7 giugno 1981 quando al Ballarin morirono due donne (Maria Teresa Napoleoni, segretaria presso il negozio di calzature Silvano Shoes e Carla Bisirri, 21 anni, che aveva da poco aperto un'attività di parrucchiera) e ci furono decine e decine di feriti (circa 90 persone ustionate). Doveva essere un pomeriggio di festa perché la Samb, per la terza volta, otteneva la promozione in serie B nel match casalingo con il Matera. Ed invece fu una tragedia. La società rossoblu ha individuato in quella di domenica 5 giugno la giornata ideale della Commemorazione che avrà due momenti salienti. Il primo con una messa in ricordo delle due donne morte ed un secondo con una partita amichevole fra la Samb e, possibilmente, una squadra di serie A da disputare allo stadio Riviera delle Palme. E il club rossoblu non sarà solo nell'organizzazione dell'iniziativa. Infatti si è proposto di dare una mano Walter Zenga, l'ex portiere della Nazionale e dell'Inter che proprio in quel 7 giugno 1981 scese in campo con la maglia della Samb. "Con Walter ci stiamo lavorando da alcune settimane su questa - dice il direttore generale rossoblu Giulio Spadoni, - ci sentiremo nei prossimi giorni, ma coinvolgeremo anche Gigi Cagni e Nedo Sonetti che ci potrebbero aiutare a trovare una squadra importante per quella giornata. E per l'occasione inviteremo tutti i calciatori e lo staff tecnico di quel campionato. Era doveroso organizzare una giornata commemorativa. È stata una pagina molto triste della storia della Samb. Ed io quel giorno me lo ricordo bene perché ero in curva, seppure nel settore più vicino alla tribuna, a pochi metri dal rogo". Quella partita con il Matera finì 0-0, ma la promozione in serie B non fu ovviamente festeggiata. Appena le due squadre entrarono in campo, sopra l'entrata Est della curva Sud cominciarono a prendere fuoco i diversi quintali di carta che erano stati portati dai tifosi. Ci fu il panico. Circa 3.500 persone che restarono intrappolate sui gradoni di quel settore del Ballarin. Tutti erano in fuga cercando di mettersi in salvo. Nonostante tutto la partita iniziò anche perché i giocatori e l'arbitro Tubertini di Bologna, in quel momento non si resero conto della drammaticità della situazione.

29 marzo 2011

Fonte: Corriere Adriatico


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