Da sinistra, Stefano
Di Pilla (il bambino tredicenne salvato
dal Sig. Bovara), Luciano Bovara, il gioiellino
della Samb, Luigi Tommolini (autore del
filmato "7 giugno 1981: il rogo nella Curva
Sud dello Stadio Ballarin"), Clesirio Ripani
(all'epoca comandante del corpo dei Vigili
Urbani di San Benedetto del Tronto), Alessandro
Talamonti (storico del calcio cuprense,
Arduino Carosi (giornalista), Italo Schiavi
(all'epoca calciatore della Sambenedettese),
Benedetto Marinangeli (giornalista). |
Appuntamento questa sera
a Villa Cellini
Rogo Ballarin, a Cupra una serata per non dimenticare
Verranno proiettati filmati
e sarà dato spazio ai racconti di chi era presente
il 7 giugno 1981 nel vecchio stadio sambenedettese.
Tra loro anche il collega Benedetto Marinangeli.
CUPRA MARITTIMA - Una serata
per ricordare quel tragico 7 giugno 1981. A trent’anni
di distanza sono tante le iniziative programmate
in occasione dell’anniversario dell’incendio che
si sviluppò presso lo stadio F.lli Ballarin. Una
situazione che colpì al cuore San Benedetto, ma
anche le cittadine limitrofe. Proprio a Cupra Marittima
questa sera, 25 luglio, alle 21.30 presso Villa
Cellini si svolgerà una serata all’insegna del ricordo
di quei drammatici momenti, con filmati e racconti
di chi quel giorno era presente sulle gradinate
della curva sud, trasformatasi in breve per disattenzione
in un infernale catino di fuoco. All’incontro interverranno
l’assessore alla Cultura di Cupra Luciano Bruni,
Italo Schiavi (quel giorno in campo con la maglia
della Samb), i giornalisti Benedetto Marinangeli
e Arduino Carosi, nonché Luigi Tommolini, autore
di un toccante contributo audiovisivo che verrà
proiettato ai fini di una esatta contestualizzazione
del fenomeno. Saranno presenti anche Clesirio Ripani,
all’epoca comandante del corpo dei Vigili Urbani
di San Benedetto, che si prodigò nei soccorsi ai
numerosi feriti; Luciano Giordani, all’epoca vigile
urbano nonché testimone oculare del tragico incidente
occorso ad una delle vittime e Luciano Bovara, protagonista
quel giorno di un episodio di eroismo che gli valse
la medaglia d’argento al valor civile consegnatagli
nel 1988 dal presidente della Repubblica Francesco
Cossiga a Gaeta. "Purtroppo, anche Cupra fu toccata
e sconvolta da quel fatto - afferma il promotore
dell’incontro Alessandro Talamonti, storico del
calcio cuprense - se solo si pensa che la mamma
della povera Maria Teresa Napoleoni, una delle due
vittime del rogo, è una cuprense, che la stessa
Maria Teresa ha frequentato le scuole superiori
a Cupra e che la mattina di quel triste 7 giugno
di trent’anni fa era stata al mare proprio a Cupra
con tutta la sua famiglia, senza trascurare che
qui risiedono ancora alcuni suoi parenti. La storia
ci ha fatto constatare che cuprensi e sambenedettesi
sono legati nella gioia (furono i sambenedettesi
a portare il calcio a Cupra negli anni Dieci del
Novecento) e nel dolore". L’ingresso è libero.
25 luglio 2011
Fonte: Ilsegnale.net
17 giugno 1981: trent'anni dalla morte di Carla
Bisirri
di Luigi Tommolini
Mi ricordo con piacere,
tempo fa, di quando ero fanciullo e mia mamma mi
portava dalla sua parrucchiera Lisetta, a poche
centinaia di metri da casa nostra a Martinsicuro,
paese sul litorale del medio-Adriatico a circa otto
chilometri a sud da San Benedetto del Tronto.
Era là che lavorava una ragazza che, nonostante
la sua giovane età (avrebbe potuto avere tredici,
quattordici anni), dimostrava già di essere matura
nel parlare e nel comportarsi. Una ragazza diversa
dalle sue coetanee, molto sveglia, essenzialmente
molto più avanti di loro. Il suo nome era Carla
ma chi la conosceva bene la chiamava Carletta, forse
per via del suo fisico, un gioiellino di neanche
cinquanta chili. Appena entrato nel negozio mi accarezzava
con dolcezza e non mi faceva mai mancare le sue
"coccole", quelle che si fanno di solito ai bambini;
tutta seria, comunque, tornava subito al suo lavoro.
Carla Bisirri, con l'entusiasmo di una ragazzina,
partiva ogni giorno da casa sua nella "zona dell'Agraria"
della vicina Porto d'Ascoli, località del comune
di San Benedetto del Tronto e suo normale prolungamento
a sud, a metà strada tra San Benedetto del Tronto
e Martinsicuro, sempre sul litorale del medio-Adriatico.
Le piaceva lavorare e imparare il proprio mestiere
e ad accompagnarla ci pensava spesso il suo papà
Gino che stravedeva per lei; altre volte, quando
Gino non poteva, ma sempre rigorosamente accompagnata
da un familiare, utilizzava l'autobus della linea
San Benedetto-Martinsicuro che effettuava una delle
sue fermate proprio davanti casa Bisirri. Con mia
mamma, Carla faceva discorsi profondi, mai frivoli,
mai sciocchi dispensando anche utili consigli; traspariva
in lei il suo forte attaccamento per la famiglia,
per il suo papà e per sua mamma Ottaviana i quali
seguivano dappertutto la loro primogenita, il loro
gioiello di figlia che misero al mondo quando avevano
un'età di venti e venticinque anni. Era piacevole
andare dalla parrucchiera soprattutto per la presenza
di Carla. Una volta compiuti i diciotto anni d'età
Carla decise di avviare, sotto casa sua, un'attività
in proprio di parrucchiera. In breve tempo riuscì
a farsi un discreto numero di clienti e molti venivano
da Martinsicuro dove aveva imparato il mestiere
e lavorato e dove aveva lasciato un bel ricordo
professionale ed umano. Poi un giorno conobbe Ricardo,
un ragazzo di quattro anni più grande di lei. Carla
lo presentò subito a casa e piacque anche ai suoi
genitori; non uscivano mai soli, come richiedeva
l'educazione del suo papà e della sua mamma. Era
graziosa Carla, un fiore. Lei e Ricardo, molto innamorati,
fissarono la data del loro matrimonio per il mese
di settembre del 1981. Tre mesi prima, domenica
7 giugno 1981, Carla aveva da poco compiuto ventuno
anni e la Sambenedettese, squadra calcistica di
San Benedetto del Tronto si apprestava a tornare
in serie B.
C'era grande festa anche
a Porto d'Ascoli dove tutta la cittadina parteggiava
per i colori rossoblu della Samb ! Ricardo era un
suo fedele sostenitore e non voleva mancare alla
festa; decise di portare con sé la sua amata Carla
insieme a uno zio della ragazza. Ricardo cercò di
coinvolgere nella festa rossoblu anche il fratello
di Carla che all'epoca aveva dieci anni ma lei si
oppose pensando che poteva essere pericoloso per
un bambino così piccolo assistere a quella partita
! Al momento di dirigersi verso lo stadio, Carla
volle ritornare a casa una prima volta a cambiarsi
gli abiti: "E' meglio indossare un paio di pantaloni
!"...Poi tornò e ci ripensò di nuovo: "E' forse
meglio mettere questo vestito invece di quello...".
...Insomma, non era tranquilla ! Forse, inconsciamente,
aveva qualche malefico presagio ! Non era mai stata
all'interno di uno stadio di calcio ad assistere
ad una partita, ma la giornata festosa e la presenza
del suo Ricardo l'avevano convinta e assicurata.
Avvolta nella festa del "Ballarin", lo stadio della
Sambenedettese, fra tamburi assordanti e tanta carta,
anche lei, come la povera Maria Teresa Napoleoni,
andò incontro ad un tragico destino. Travolta dal
panico e dalla calca violenta il suo grido "Forza
Samb" fu strozzato cadendo sul rogo; "Carla, dove
sei !!" urlò infinite volte il suo futuro sposo
! Nella calca si persero ! Invano sia lo zio che
Ricardo, disperati, cercarono di trovarla, di allontanarla
dal rogo, di soccorrerla ! Troppo tempo rimase avvolta
dalle fiamme malefiche che le deturparono il suo
fisico ormai distrutto. Una volta trasportata all'ospedale
il suo papà la riconobbe solo per la forma della
sua fronte... Insieme alla Napoleoni il giorno dopo,
con il volo della speranza, fu trasferita in elicottero
nella capitale. Quando il 13 giugno 1981 Maria Teresa
chiuse per sempre gli occhi, Carla aveva ormai perso
tutte le forze per lottare; ai suoi genitori e all'inconsolabile
Ricardo manifestò il desiderio di morire a casa
sua: "Portatemi a casa ! Voglio morire a casa !"
Ma ormai era troppo tardi e a Roma Carla Bisirri
chiuse per sempre i suoi occhi la sera del 17 giugno
1981, giorno seguente al funerale di Maria Teresa
amica nel crudele destino. Lasciò affranti e addolorati
tutti i suoi cari, la sua famiglia e colui che avrebbe
dovuto e voluto sposarla solo tre mesi dopo... Ricardo
trascorse gli anni successivi nel ricordo della
sua amata Carla vivendo sempre con grandi "sensi
di colpa" per averla portata al "Ballarin" quella
maledetta domenica. In silenzio, senza farlo sapere
a nessuno, nascose il suo improvviso e tremendo
male che lo consumò in breve tempo e lo portò alla
morte pochi giorni prima di Natale dello scorso
anno. Il suo unico "testamento" di morte, detto
ed eseguito, fu la ferma volontà di farsi "cremare"
per riposare al fianco della sua futura sposa; e
lei lo "aspettò" quasi trent'anni vestita per tutta
l'eternità col suo abito nuziale. Nel tuo ricordo
Carla, ora insieme a quello del tuo sposo, mai ti
mancheranno le mie preghiere, dolci carezze per
te, simili a quelle che tu, tempo fa, con la tua
ineguagliabile dolcezza mi davi. Una prece. Luigi
Tommolini
17 giugno 2011
Fonte: Luigi
Tommolini (Pagina Facebook)
13 giugno 1981: trent'anni fa moriva Maria Teresa
Napoleoni
di Luigi Tommolini
Sono già passati trent'anni;
Maria Teresa è una ragazza di 23 anni, compiuti
a febbraio, con la voglia di vivere, la gioia nei
suoi occhi, la vita che le sorride come il sorriso
del suo bel viso; lavora come segretaria nell'azienda
di calzature "Silvano Shoes"; abita nei pressi delle
suore battistine. La domenica del 7 giugno 1981
è il giorno di Pentecoste e si sveglia presto la
mattina per andare a messa alle otto proprio dalle
suore; poi al mare; non si può rinunciare ai "bagni
di sole" in una giornata così calda, anche se spira
una leggera brezza di mare. È figlia unica, Maria
Teresa, di due genitori non proprio giovanissimi,
Sara ed Enzo; quando resta a casa, dopo le ore di
lavoro, le sue mani lavorano all'uncinetto; e addobba
cuscini, crea copritavolo, copripoltrone e copridivani;
è la gioia di casa, la figlia voluta e arrivata.
Appena tornata dal mare, quella domenica di giugno
di Pentecoste, prepara da mangiare e subito dopo
eccola in sella alla sua fiammante vespa 50 di colore
rosso, regalatale dal suo papà il giorno dell'ultimo
compleanno ! È felice Maria Teresa. Prima di uscire,
come sempre, porge un saluto affettuoso ai suoi
genitori dicendo che appena tornata a casa sarebbe
andata con loro ad una festa e, tutt'insieme, avrebbero
gustato le tradizionali "nocelle". La città è in
festa; è interamente coperta di bandiere rossoblu,
il colore della squadra calcistica locale, la Sambenedettese
che molto probabilmente quella domenica tornerà
in serie B. Maria Teresa non è mai stata allo stadio
a vedere una partita di calcio ma quel giorno si
convince nell'andare, visto che il trionfo e la
gioia sono assicurati ! Parcheggia la sua Vespa
rossa poco distante dallo Stadio ed entra nel settore
in cui i tamburi del tifo rullano, come sempre,
in maniera assordante e, la carta, quella troppa
carta, ricopre tutti fino alle ginocchia.
Maria Teresa si ritrova
insieme ad alcuni amici e il colpo d'occhio all'interno
del "Ballarin", lo stadio della Samb in quell'occasione
stracolmo, è meraviglioso; uno spettacolo mai visto,
una festa da vivere ! Entrano le squadre in campo
e i palloncini rossoblu con la lettera "B" gigante
volano in cielo insieme al fumo dei bengala accesi;
si avverte uno strano caldo, troppo caldo; subito
non ci si accorge del fuoco che comincia a bruciare
quintali di carta; l'attenzione è rivolta alla festa,
ai tamburi, alla coreografia, al tifo assordante
che tutto nasconde ! Ma il fuoco, sotto, arde e
al primo grido "c'è il fuoco, c'è il fuoco !!!"
il panico e l'istinto portano ognuno a fuggire,
ad uscire, a seguire gli altri, ad andare verso
il proprio destino ! Il destino della povera Maria
Teresa quella domenica è quello di scendere verso
l'uscita, ma di scivolare ed essere travolta dalla
tremenda calca e di finire sopra al rogo; verso
di lei avanzano fiamme altissime e pezzi di carta
infuocati che piovono sostenuti da un vento malefico
che in un attimo bruciano i suoi vestiti sintetici
e i suoi splendidi capelli lunghi; trova la forza
di alzarsi, ma solo per pochi istanti poiché ricade
rovinosamente su un altro focolaio assassino. "Maria
Teresa, perché non ti rialzi !". Destino crudele
! Si rialza troppo tardi e scende le scale dell'uscita
del "sottopassaggio Est" e istintivamente, in maniera
disperata, cerca un bagno e quindi l'acqua per spegnere
i suoi splendidi capelli, i suoi vestiti sintetici,
la sua camicia bianca e il suo corpo che sta sciogliendosi
! Urla disperate: quel sottopassaggio è peggio dell'Inferno.
La corsa all'ospedale con un’auto privata e poi,
il giorno dopo, il volo con l'elicottero della speranza,
verso la capitale. Saranno giorni atroci e drammatici.
Durante il suo calvario Maria Teresa, affranta e
agonizzante, osserva più volte disperatamente quello
che è rimasto delle sue splendide mani: "come farò
a lavorare adesso; come farò a fare le mie creazioni
all'uncinetto; come farò ad accarezzare quelli ai
quali ho voluto bene per tutta la vita...". Maria
Teresa Napoleoni chiude per sempre i suoi occhi
all'alba del 13 giugno 1981, giorno di Sant'Antonio
di Padova. Era felice, era gioiosa, era un fiore;
l'ultima sua gioia l'ha manifestata gridando "Forza
Samb" tra mille bandiere rossoblu; eppure non vedrà
mai giocare la squadra sambenedettese. Fuori dallo
stadio "Ballarin" rimarrà a lungo, silenziosa e
immobile, la sua vespa 50 rossa e mai più nessuno
osò toccare la sua cameretta da quella drammatica
domenica di Pentecoste quando, a casa Napoleoni,
non entrò più il sole. Una prece. Luigi Tommolini
13 giugno 2011
Fonte: Luigi
Tommolini (Pagina Facebook)
TVP ITALIA
Cerimonia
Comitato pro Ballarin |
95th Channel2010
Cerimonia Comitato
pro Ballarin |
Cerimonia Comitato pro Ballarin
Tanti fiori per Carla e Teresa
In 150 ieri al Ballarin per non dimenticare le vittime
del rogo del 1981 di Luca Bassotti
San Benedetto - Quante emozioni, quanti ricordi.
Più di 150 persone sono tornate ieri a calcare i
gradoni della Curva Sud dello stadio Ballarin per
partecipare alla bellissima iniziativa "Un fiore
per Carla e Maria Teresa", organizzata dal comitato
per la riqualificazione del Ballarin. Tra loro ce
ne erano diverse che trent’anni fa erano lì, su
quei gradoni, ad attendere che la Samb entrasse
in campo per sfidare il Matera per raggiungere la
promozione in B. Molti ieri erano seduti su quel
settore a scrutare l’orizzonte e a ricordare quei
drammatici momenti in cui presero la vita Maria
Teresa Napoleoni e Carla Bisirri, e altre 90 persone
rimasero ferite. Un tuffo nel passato carico di
emozioni e commozione. All’iniziativa hanno partecipato
il sindaco Gaspari, l’ex vice Antimo Di Francesco,
l’ex presidente del consiglio comunale Giulietta
Capriotti, l’assessore provinciale Bruno Gabrielli,
i consiglieri comunali Andrea Marinucci che ricorda:
"Quel giorno ero in curva ed il ricordo è nitido.
Vidi scene raccapriccianti. Ad un certo punto c’è
stato il panico. Tutti a strillare. Sono riuscito
subito a scappare e guadagnare l’uscita e mettermi
in salvo". C’erano anche Pierluigi Tassotti, l’ex
presidente rossoblu Ferruccio Zoboletti, il direttore
generale della Samb Giulio Spadoni, il tecnico Ottavio
Palladini, gli ex rossoblu Italo Schiavi (che in
quel 7 giugno 1981 era in campo), Alfiero Caposciutti,
Paolo Beni, Maurizio Simonato. Era presente anche
un ultras del Foggia, Marco, che ha depositato la
sciarpa rossonera del suo gruppo vicino ai tantissimi
fiori lasciati dai tifosi al centro della Curva
Sud. Dopo la benedizione di don Armando Moriconi,
ha preso la parola il presidente del comitato Ballarin,
l’avvocato Roberto Brancaccio. "Ringrazio tutti
dal profondo del cuore. Trattengo a stento l’emozione.
È un ricordo vivo, perché questa è la pagina più
triste della storia della Samb. Purtroppo quel giorno
è andata in quel modo, e per noi è un dolore che
riviviamo. Mi auguro che Carla e Maria Teresa vengano
sempre ricordate". Infine il sindaco Gaspari: "Abbiamo
vissuto, in questi giorni, tante emozioni, soprattutto
quando certe ferite non riescono a rimarginarsi
- dice Gaspari. A noi resta il compito di non far
dimenticare ciò, con iniziative come queste. Qualche
tempo fa presi l’impegno di far intitolare la pineta
ad Est dietro al Ballarin alle due ragazze. Credo
che in tal senso ci sia una richiesta che arriva
da tutti. E quindi sta a noi avere l’obbligo di
mantenere vivo il ricordo".
8 giugno 2011
Fonte: Corriere Adriatico
TVP ITALIA
7.6.2011
Cerimonia 30° Anniversario
a cura del Comitato Pro Ballarin
|
L'avv. Roberto Brancaccio: "Trenta anni fa è stata
scritta una delle pagine più tristi della storia
della Samb"
Grande l’emozione nel ricordo di Carla e Maria Teresa
Tanti fiori in memoria delle vittime del rogo del
Ballarin. Un ultras del Foggia ha deposto una sciarpa
sui gradoni della sud.
SAN BENEDETTO - Trenta anni fa quella curva sud,
cuore pulsante della tifoseria rossoblu, si trasformò
in un tragico rogo in cui persero la vita Maria
Teresa Napoleoni e Carla Bisirri e diversi furono
i tifosi ustionati. Oggi, alle ore 19.30, sui gradoni
"sgarrupati" del F.lli Ballarin oltre duecento persone,
compreso anche chi da quell’incendio è rimasto seriamente
segnato, hanno reso omaggio alle vittime depositando
al centro della curva un fiore in memoria. Una serata
toccante, in cui l’emozione era palpabile ed i ricordi
si accavallavano nella mente di tutti. "Dov’eri
tu quel giorno ?", "Io stavo lì", "Io sono riuscito
a saltare la rete", "quel maledetto cancello era
chiuso" e tanto altro ancora. Brividi a fior di
pelle. Il vecchio Ballarin, oggi lasciato all’abbandono,
è tornato come per magia a rivivere per almeno un’ora
nel ricordo di chi non c’è più, di chi ci ha lasciato
in un giorno di festa. Ed il merito va al Comitato
Ballarin che ha voluto commemorare la scomparsa
di Maria Teresa e Carla con una cerimonia semplice
ma di grande impatto emotivo. Tanti i fiori deposti
al centro della curva sud. Compresa una sciarpa
degli Ultras 1980 del Foggia. Un supporter rossonero
è appositamente partito dal capoluogo pugliese per
essere presente a San Benedetto per ricordare con
i "colleghi" rossoblu quel 7 giugno 1981. Una memoria
dolorosa - ha detto don Armando Moriconi - ma che
con questo atto di cuore vuole ricordare le persone
che non sono più tra di noi. Il modo più vero per
stringersi attorno alle famiglie e a tutta San Benedetto".
"Vi ringrazio tutti dal profondo del cuore - ha
aggiunto l’avv. Roberto Brancaccio, presidente del
Comitato Ballarin - trattengo a stento l’emozione.
Trenta anni fa qui si è scritta una delle pagine
più tristi della Samb ed oggi riviviamo questo dolore.
Quel giorno eravamo adolescenti ed ora ricordiamo
questa immane tragedia, chi ha perso i suoi cari
ma anche tutti coloro che non ci sono più. Ringrazio
il presidente Ferruccio Zoboletti per la sua presenza,
una persona che ci ha dato tante gioie sportive
ma che ha anche, in prima persona, patito questa
disgrazia". "È il momento - ha dichiarato il sindaco
Giovanni Gaspari - del ricordo e del dolore. Già
domenica scorsa abbiamo rivissuta questa immane
tragedia. Anche oggi l’emozione è grandissima, una
ferita difficile da rimarginare. Ora il nostro compito
è quello di non dimenticare ciò che è accaduto".
"Colgo l’occasione - ha chiuso la serie degli interventi
Massimiliano Napoletano, portavoce del Comitato
Ballarin - per ringraziare tutti coloro che sono
intervenuti, i ragazzi della curva nord del Riviera,
la vecchia guardia e l’amico giunto direttamente
da Foggia. Questo è un giorno triste ma che abbiamo
fortemente voluto commemorare per far sì che la
nostra memoria rimanga sempre viva su ciò che accadde
trenta anni fa". Oltre al sindaco Gaspari erano
presenti i neo consiglieri comunali Bruno Gabrielli,
Giulietta Capriotti, Andrea Marinucci, Pierluigi
Tassotti, il segretario provinciale del Pd Antimo
Di Francesco e l’ex assessore all’ambiente Paolo
Canducci. Tra gli ex Samb ecco la bandiera Paolo
Beni, Maurizio Simonato e Alfiero Caposciutti che
hanno fatto la storia calcistica della Samb e soprattutto
del vecchio F.lli Ballarin. Per il club rossoblu
non potevano mancare il diggì Giulio Spadoni e il
tecnico Ottavio Palladini. Anche loro hanno deposto
un mazzo di fiori.
7 giugno 2011
Fonte: Rivieraoggi.it
Cerimonia 30°Anniversario Tragedia
Stadio "F.lli Ballarin" San Benedetto
del Tronto |
Comitato di Riqualificazione Stadio F.lli Ballarin
Oggi ricade il trentennale di quella che è la pagina
più triste della gloriosa storia della Sambenedettese
Calcio 1923. Per chi ha vissuto ciò che accadde
il 7 giugno 1981 certe immagini sono state, sono
e saranno per sempre nitide ed indelebili nella
memoria di ognuno di noi, di un’intera città e di
tutta la sua tifoseria. Questo Comitato intende
ricordare Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni,
vittime di una festa che si trasformò in tragedia,
con un’iniziativa semplice e dettata dal cuore:
"un fiore per Carla e Maria Teresa". Questa sera,
7 giugno 2011 alle ore 19.00 tutti coloro i quali
vorranno ricordare insieme al Comitato queste due
tifose, potranno deporre un fiore sotto la Curva
Sud dello Stadio F.lli Ballarin. Certi di suscitare
un’emozione in tutti i cuori della città e di ritrovarci
insieme in un’ideale abbraccio con Carla, Maria
Teresa diamo appuntamento a tutti coloro i
quali vorranno partecipare alle 19.00 del 7 giugno
p.v. sotto la Curva Sud dello Stadio F.lli Ballarin.
Il Presidente
7 giugno 2011
Fonte: Comitato pro Ballarin
Si concludono le manifestazioni dedicate al rogo
del Ballarin
Fiori in curva Sud per ricordare la fine di Carla
e Maria Teresa
di Luca Bassotti
LA CELEBRAZIONE - San Benedetto - Altre emozioni
Si vivranno per il trentennale del rogo del Ballarin.
Dopo le iniziative realizzate domenica scorsa dalla
Samb calcio allo stadio Riviera delle Palme, eccone
un'altra, molto suggestiva, allestita dal comitato
di riqualificazione stadio Ballarin e che è in programma
per stasera, alle ore 19. Il comitato presieduto
dall'avvocato Roberto Brancaccio ha organizzato
un importante momento dedicato al ricordo delle
due ragazze che persero la vita, Maria Teresa Napoleoni
e Carla Bisirri, in quel drammatico pomeriggio del
7 giugno del 1981. "Un fiore per Carla e Maria Teresa"
è il titolo dell'iniziativa che si svolgerà sotto
la Curva Sud dello stadio Ballarin. "Per chi ha
vissuto ciò che accadde il 7 giugno 1981 certe immagini
sono state, sono e saranno per sempre indelebili
nella memoria di ognuno di noi, di un'intera città
e di tutta la sua tifoseria afferma il presidente
del Comitato, l'avvocato Roberto Brancaccio Questo
comitato intende ricordare Carla Bisirri e Maria
Teresa Napoleoni, vittime di una festa che si trasformò
in tragedia, con un'iniziativa semplice e dettata
dal cuore. Tutti coloro che vorranno ricordare,
insieme al Comitato, queste due tifose, potranno
deporre un fiore sotto la Curva Sud dello stadio
Ballarin. Con questa iniziativa siamo certi di suscitare
un'emozione in tutti i cuori della città e di ritrovarci
insieme in un ideale abbraccio con le due ragazze
che morirono". Con Un fiore per Carla e Maria Teresa
si chiude il calendario delle iniziative relative
al trentennale per il rogo del Ballarin. Tra queste
c'era anche il primo memorial Ballarin, un triangolare
a scopo benefico (l'incasso è stato devoluto alla
fondazione Stefano Borgonovo) che è stato vinto
dalle vecchie glorie della Samb e al quale hanno
partecipato anche quelle del Pescara e del Porto
d'Ascoli. Il torneo, disputato nonostante la pioggia,
è stato organizzato dall'associazione Italia che
vorrei. Ogni gara aveva la durata di 35'. Nella
prima le vecchie glorie del Porto d'Ascoli hanno
battuto per 1-0 (rete di Troiani) quelle del Pescara.
Nella seconda partita la Samb si è imposta per 2-0
sul Pescara, grazie alle reti di Augusto Gentilini
e Marco Albertini. Infine nel terzo e decisivo match
la formazione rossoblu, allenata da Paolo Berni,
ha superato per 1-0 (ha siglato Gennaro Grillo su
rigore) il Porto d'Ascoli. Per la Samb sono andati
in campo Deogratias, Giancarlo e Roberto Beni, Gentilini,
Grillo, Voltattorni, Nocera, Minuti, Chimenti, D'Angelo,
Fiscaletti, Palladini, Castronaro, Attrice, Romiti,
Pallottini, Di Fabio, Bruni, Sgolastra, il comandante
della compagnia carabinieri Vaccarini, e Albertini.
6 giugno 2011
Fonte: Corriere Adriatico
Il fuoco ha bruciato i petali, non il ricordo
La targa in memoria delle vittime del rogo del Ballarin:
Maria Teresa, Carla e Livia
di Pasquale Bergamaschi
SUL MURO DEL SETTORE "Tribuna centrale" del Riviera
delle Palme la targa in ricordo di Maria Teresa
Napoleoni, Carla Bisirri e di tutte le vittime del
rogo dello stadio "F.lli Ballarin" resterà ad imperitura
memoria. Vi è scritto: 'Quel giorno il fuoco ha
bruciato i vostri petali, ma voi restate sempre
per noi il fiore più bello'. SCONTATA LA COMMOZIONE
dei familiari delle vittime di quel tragico 7 giugno
1981, quando alla curva sud, per i quintali di striscioline
di carta ammucchiati dagli ultras per festeggiare
l'immediato ritorno in serie B della pattuglia del
tecnico Nedo Sonetti, scoppiò il fuoco con le fiamme
che falciarono Maria Teresa e Carla (negli anni
a venire anche la super tifosa Livia Bruni, paralizzata
a letto per anni e anni) e marchiarono con le penalizzanti
stimmate i corpi di tanti tifosi. ALLA SCOPERTURA
DELLA TARGA, momento solenne officiato dal sindaco
Gaspari e dal dirigente dell'Unione Sportiva Sambenedettese,
Roberto Pignotti, le lacrime hanno rigato i visi
della signora Sara Pagliarini, la mamma di Maria
Teresa Napoleoni e dei genitori e familiari di Carla
Bisirri, dalla mamma Ottaviana Compagnoni al padre
Gino Bisirri, dal fratello Sabatino alla moglie
e agli zii. Una cerimonia, il trentennale della
drammatica pagina nera degli annali della "beneamata"
Samb, celebrata al Riviera delle Palme, grazie all'impegno
del vertice dell'US Sambenedettese, in primis del
vice presidente Claudio Bartolomei, con un preciso
programma e con la partecipazione di buona parte
dei rossoblu che, nell'81, furono i diretti coprotagonisti
del rogo Ballarin. DOPO LA SANTA MESSA officiata
da monsignor Vincenzo Catani e da don Stefano Iacono,
nel piazzale antistante la tribuna centrale del
Riviera delle Palme e la scopertura della targa
ricordo con le parole del primo cittadino a ribadire
"l'importanza della sicurezza degli impianti sportivi",
sono state le testimonianze dei primi attori dell'allora
Samb Calcio, dal tecnico Sonetti al presidente Ferruccio
Zoboletti, ad anticipare la proiezione del video
realizzato da Luigi Tommolini, con le immagini del
cruento incendio della curva sud del Ballarin. "LA
MOLLA SCATENANTE del video ? Quei 12 secondi del
drammatico rogo nel contesto de "L'infame e mio
fratello" di Luigi Maria Perotti la puntualizzazione
di Tommolini perché quell'infausto evento non doveva
essere dimenticato ma restare sempre nella mente
dei sambenedettesi, tifosi e non". Per questo, dopo
le promesse del maggio 2010, il sindaco Gaspari
ha ribadito "che si sta organizzando un progetto
per commemorare il tragico rogo Ballarin". Al 99
% la pinetina a nord del Ballarin, nel lato opposto
della 'Pineta dei funai', sarà intitolata a Maria
Teresa Napoleoni, Carla Bisirri, Livia Bruni e a
tutte le vittime del rogo. CHE SARANNO NUOVAMENTE
ricordate domani, alle ore 19, alla curva sud del
vecchio stadio di San Benedetto, nell'iniziativa
promossa dal "Comitato pro Ballarin2 presieduto
dall'avvocato Roberto Brancaccio: "Un fiore per
Carla e Maria Teresa". Che insieme a Livia Bruni
riposino in pace dopo aver assolto quanti, per leggerezza
e per l'entusiasmo tifoso, trasformarono una giornata
dì festa e di gioia in un lutto cittadino, in una
tragedia che resterà indelebile in quanti la vissero
personalmente al "Ballarin".
6 giugno 2011
Fonte: Resto del Carlino
La città ricorda il rogo del Ballarin
C'erano patron Zoboletti e mister Sonetti con i
giocatori del 1981. Commossi i familiari delle vittime.
di Luca Bassotti
UN GIORNO DI DOLORE - San Benedetto - Grande commozione
e massimo coinvolgimento. È stata questa l'atmosfera
che si è vissuta ieri allo stadio Riviera delle
Palme nella giornata dedicata al trentennale della
tragedia del rogo del Ballarin. I familiari di Maria
Teresa Napoleoni e Carla Bisirri (le due donne che
persero la vita), alcune persone che restarono ferite
in quella drammatica vicenda, il presidente della
Samb di allora Ferruccio Zoboletti, il tecnico Nedo
Sonetti ed il vice Aldo Sensibile, i giocatori (Marco
Rossinelli, Bruno Ranieri, Fabiano Speggiorin, Franco
Caccia, Antonio Bogoni, Italo Schiavi, ed altri
ex rossoblu come Augusto Gentilini, Francesco Chimenti,
Mariano Coccia, Garbuglia), il sindaco Giovanni
Gaspari, gli assessori provinciali Bruno Gabrielli
e Filippo Olivieri, il neo assessore comunale Marco
Calvaresi, diversi tifosi e la Samb di oggi rappresentata
dai due dirigenti Claudio Bartolomei e Roberto Pignotti:
più di 200 persone, tutte insieme in un unico abbraccio.
Tutti con la mente a quel drammatico pomeriggio
del 7 giugno 1981 quando poco prima che iniziasse
la gara Samb-Matera, sopra l'entrata Est della Curva
Sud del Ballarin, presero fuoco circa sette quintali
di carta che provocarono la morte delle due ragazze
ed il ferimento di circa 90 persone. Dopo la Messa,
il sindaco Gaspari ed il tesoriere della Samb Pignotti
hanno scoperto la targa in ricordo di Maria Teresa
Napoleoni, Carla Bisirri e tutte le vittime del
rogo del Ballarin, e che è sistemata nel piazzale
della tribuna centrale. Porta la seguente dicitura:
"Quel giorno il fuoco ha bruciato i vostri petali,
ma voi restate sempre per noi il fiore più bello".
Poi c'è stato l'intervento del sindaco. "Voglio
testimoniare la gratitudine per chi ha allestito
questa iniziativa per ricordare le due ragazze e
le tante persone che sono rimaste segnate dentro
e fuori - ha detto. I luoghi di lavoro e divertimento
debbono essere più sicuri". E poi è stata la volta
del tecnico Nedo Sonetti. "Tante volte mi sono trovato
a pensare a quella giornata dolorosa, che mi ha
segnato per tutta la vita – dice. Quando eravamo
in campo non avemmo la percezione che la vicenda
avesse fosse gravissima. Ce ne accorgemmo solo a
sera". Poi tutti nella sala stampa del Riviera dove
è stato proiettato il video realizzato da Luigi
Tommolini su quel pomeriggio, e tratto da "La videostoria
della Samb calcio" di Remo Croci e da "L'infame
e suo fratello" di Luigi Maria Perotti. Alle 18.30
al Riviera delle Palme si è giocato, nonostante
la pioggia, il primo memorial Ballarin. Le vecchie
glorie della Samb hanno vinto battendo per due a
zero quelle del Pescara con gol di Augusto Gentilini
e Marco Albertini e quelle del Porto d'Ascoli con
un gol su rigore di Germano Grillo.
6 giugno 2011
Fonte: Corriere Adriatico
Erano presenti molti componenti della squadra di
allora a partire dall'allenatore Sonetti
Grande commozione al Riviera per il trentennale
del rogo del Ballarin
Nella mattinata di oggi, 5 giugno, è stata inaugurata
la targa che ricorda la scomparsa di Maria Teresa
Napoleoni e Carla Bisirri nell'incendio del vecchio
stadio prima della partita Samb-Matera.
SAN BENEDETTO - Oltre 200 persone hanno preso parte
alla commemorazione del trentennale del rogo del
Ballarin, organizzato dalla Samb. Dopo la messa
officiata da mons. Vincenzo Catani e da don Stefano
Iacono, il sindaco Giovanni Gaspari e il vice presidente
rossoblu Claudio Bartolomei hanno scoperto la lapide
celebrativa presso l’ingresso della tribuna centrale.
"Quel giorno - si legge - il fuoco ha bruciato i
vostri petali ma voi restate sempre per noi il fiore
più bello. In ricordo di Maria Teresa Napoleoni,
Carla Bisirri e tutte le vittime del rogo dello
stadio Ballarin". Un ricordo struggente di quel
giorno evidenziato dalle oltre duecento persone
che non sono volute mancare a questo appuntamento.
E c’erano proprio tutti. Ad iniziare da Sara Pagliarini,
l’anziana madre di Maria Teresa Napoleoni, ai genitori
Gino e Ottaviana ed al fratello Sabatino di Carla
Bisirri, ai parenti delle due vittime e a coloro
che in quell’incendio rimasero feriti. E poi nutrita
la presenza della Samb che in quella giornata con
il Matera conquistò la terza promozione in serie
B della sua storia. E quindi ecco il presidente
Ferruccio Zoboletti, l’allenatore Nedo Sonetti e
il suo vice Aldo Sensibile. E poi i calciatori.
Franco Caccia, Antonio Bogoni, Italo Schiavi, Fabiano
Speggiorin, Marco Rossinelli, Bruno Ranieri, Mariano
Coccia, Stefano Garbuglia, Augusto Gentilini e Francesco
Chimenti. Walter Zenga, impegnato nell’ultima giornata
del campionato degli Emirati Arabi ha inviato un
toccante messaggio che è stato letto dal diggì rossoblu
Giulio Spadoni. "Sono abituato - ha detto Nedo Sonetti
- a confrontarmi con calciatori, dirigenti, addetti
ai lavori del mondo del calcio ma oggi dinanzi ai
parenti delle due giovani mi trovo in difficoltà.
Posso dire che in questi trenta anni tante volte
il mio pensiero è andato a quel giorno che doveva
essere straordinario per il risultato ottenuto sul
campo ma che divenne doloroso. Ne rimasi molto toccato
e lo sono tuttora. L’emozione è grande". "Ero in
tribuna - aggiunge Aldo Sensibile - e da lì percepimmo
subito la tragedia. Al primo focolaio capimmo ciò
che stava accadendo. Vidi gente che correva con
i capelli in fiamme ed altri che si lanciavano in
campo o dalla gradinata. Una tragedia che mi è rimasta
nel cuore e nella testa".
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"Ho un brutto ricordo di quel 7 giugno - è Marco
Rossinelli che parla - anche se dal campo non ci
eravamo resi conto di quello che stava accadendo
anche perché stavamo salutando il pubblico e facendo
le foto di rito. Non vedevamo le fiamme, poi però
ho visto la gente lanciarsi in campo da dieci metri,
un buco al centro della curva con i tifosi che premevano
ai lati. Ho subito cercato chi avesse la chiave
del cancelletto per potere permettere ai tifosi
di entrare in campo. Oggi è stata fatta una cosa
molto bella e di questa giornata mi sono rimaste
le lacrime". "Ho un ricordo drammatico ed indelebile
di quella partita - dice Fabiano Speggiorin. Doveva
essere un giorno di grande gioia ma poi quello che
è accaduto ci mise addosso tanta amarezza. Ho visto
ragazzi entrare in campo con la pelle del viso che
colava. Se il cancello fosse stato aperto la situazione
poteva essere gestita meglio. Di certo oggi questa
partita non si sarebbe giocata. L’iniziativa di
questa mattina è stata bellissima. Ho rivisto i
compagni di allora anche se con Zenga e Cagni mi
sento con maggiore frequenza". Questo il ricordo
del 7 giugno 1981 del vice presidente della Samb
Claudio Bartolomei". Facevo il cameriere e quel
giorno non andai a lavorare per festeggiare la promozione
in serie B. Era caldo, c’era molta carta e poi il
fuoco. In trenta secondi sono riuscito a saltare
quella maledetta rete e a salvarmi. A nome della
Samb di oggi siamo orgogliosi di essere qui dopo
30 anni per ricordare le vittime del rogo del Ballarin".
"In questo momento - sottolinea il sindaco Giovanni
Gaspari - bisogna cercare di non farsi prendere
dall’emozione e dai ricordi. Voglio testimoniare
la mia profonda gratitudine e quella di tutta la
città a chi ha organizzato questa giornata. È stato
molto importante scoprire questa targa, così come
rilevante è stato il lavoro di Luigi Tommolini perché
ha fatto sì che il 7 giugno 1981 non passi più inosservato.
Oggi il nostro compito è far sì che i luoghi in
cui si svolgono spettacoli di svago e divertimento
siano sempre più sicuri".
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GALLERIA FOTO
CERIMONIA 5.06.2011
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U.S. Sambenedettese
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Calcio
1923 |
Infine è stata particolarmente toccante la visione
del video realizzato da Tommolini, pubblicato su
youtube lo scorso anno. "Per quanto riguarda le
immagini - analizza - ho ripreso un vecchio servizio
di Remo Croci mentre per i giornali sono andato
all’emeroteca dove ho consultato tutti i fogli di
quel periodo. La molla per realizzare questo video
è stata il documentario di Luigi Maria Perotti su
Roberto Peci in cui c’erano le immagini del rogo
del Ballarin. Non possiamo e dobbiamo dimenticare
questa tragedia che colpì la nostra città. È importante
che si ricordino per sempre Maria Teresa Napoleoni
e Carla Bisirri e tutti coloro che da questo rogo
uscirono segnati nel corpo e nell’anima". Alla manifestazione
commemorativa erano tra l’altro presenti oltre al
sindaco Gaspari anche l’ex sottosegretario di stato
Pietro Colonnella, gli assessori provinciali Bruno
Gabrielli e Filippo Olivieri, il consigliere comunale
Marco Calvaresi e l’assessore all’Ambiente uscente
Paolo Canducci. Martedì 7 giugno, giorno esatto
del trentennale, il Comitato Ballarin, presieduto
dall’ avv. Roberto Brancaccio, dà appuntamento a
tutti, cittadini e tifosi, alle ore 19 dinanzi alla
curva sud del vecchio stadio per la manifestazione
"Un fiore per Carla e Maria Teresa".
5 giugno 2011
Fonte: Ilsegnale.net
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Calcio
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Appuntamento nato da un'idea di Zenga
San Benedetto - Un'intera giornata, quella di oggi,
dedicata al ricordo della tragedia del rogo del
Ballarin. Un'idea che è balenata alcuni mesi fa
nella mente di Walter Zenga (era in campo, in quella
gara, con il Matera) e che ha trovato la piena adesione
degli attuali dirigenti della Samb. L'ex portiere
rossoblu e della Nazionale, purtroppo, oggi non
ci sarà perché impegnato a Dubai, dove allena una
formazione locale, ma ha scritto un messaggio che
verrà letto nel corso della commemorazione che si
terrà interamente allo stadio Riviera delle palme.
Si inizierà alle ore 10 quando verrà concelebrata
una messa da monsignor Vincenzo Catani e don Stefano
Iacono nel piazzale antistante la tribuna centrale.
Alle 11 verrà scoperta una targa in ricordo di Maria
Teresa Napoleoni e Carla Bisirri. A seguire si terrà
un dibattito, nel quale verranno raccolte le testimonianze
di molti tifosi e giocatori presenti allora. La
Samb ha invitato tutti i calciatori rossoblu (Cagni,
Rossinelli, Cavazzini, Perrotta, Colasanto, Ranieri,
Caccia), lo staff tecnico (Nedo Sonetti, il vice
Aldo Sensibile), i dirigenti, i familiari delle
vittime e molti tifosi feriti nel rogo. Nel pomeriggio,
alle ore 18, sempre al Riviera, si disputerà il
I Memorial Ballarin, un triangolare a scopo benefico
(ingresso libero con offerta, e il ricavato sarà
devoluto alla Fondazione Stefano Borgonovo) che
vedrà la partecipazione delle vecchie glorie di
Samb, Pescara e Porto d'Ascoli, e che è stato organizzato
dall'associazione Italia che vorrei.
5 giugno 2011
Fonte: Corriere Adriatico
Altri messaggi inviati dagli ex calciatori della
Sambenedettese Maurizio Cavazzini: "Cari tifosi, è con immenso
dispiacere che non ho potuto partecipare alla commemorazione
delle vittime del Ballarin... Purtroppo un impegno
improvviso mi ha costretto a non essere lì come
avrei voluto e come avevo progettato da tempo. È
sempre vivo in me il ricordo di quel triste giorno.
Un abbraccio alle famiglie di Carla e Maria Teresa
e di tutte le vittime del tragico rogo dello stadio
Ballarin". Michele Colasanto: "Cari tifosi, io,
quel giorno ero in campo pronto a gioire, con la
spensieratezza dei miei 19 anni, per la vittoria
del campionato. Purtroppo non è stato possibile
farlo perché una tragedia così grande aveva il dovere
e la sensibilità di essere rispettata, così com'è
poi è stato fatto. Mi unisco a voi, nella commozione
e nel rispetto delle povere vittime del rogo, con
la speranza di poter presto incontrare nuovamente
tutti voi tifosi della Samb. Siete rimasti nel mio
cuore e mi auguro di rivedere presto la nostra Samb
tra i professionisti. Vi saluto con affetto". Walter
Santo Perrotta: "Carissimi tifosi rossoblu, importanti
motivi di famiglia mi hanno trattenuto a Cosenza
e sono stato impossibilitato a partecipare
alla commemorazione di Carla Bisirri e Maria Teresa
Napoleoni, ma ero presente con il cuore nel ricordo
di quella terribile tragedia vissuta il 7 giugno
1981 allo stadio "Ballarin"... Il mio pensiero è
vicino alle famiglie di Carla e Maria Teresa con
una preghiera in ricordo della loro prematura scomparsa".
Danilo Tedoldi: "Un affettuoso saluto a tutti i
tifosi e amici rossoblu, purtroppo non ho potuto
partecipare al trentennale commemorativo di quella
domenica 7 giugno 1981. Doveva essere una giornata
di festa, nella quale si sanciva il ritorno immediato,
in serie B, della mitica Samb. Ero in campo quel
giorno, dove vissi momenti terribili, indelebili
nella mia memoria. Un pensiero di cuore rivolto
a Carla e Maria Teresa ed un forte e caloroso abbraccio
ai loro familiari. Un plauso a Luigi, ai dirigenti
e a tutti coloro che si impegnano affinché questa
giornata non venga mai dimenticata. Grazie ancora".
5 giugno 2011
Fonte: Corriere Adriatico
Per non dimenticare Carla e Maria Teresa
Questa mattina si è tenuta la cerimonia in ricordo
delle vittime del rogo del Ballarin. Trent'anni
dopo ecco una targa per non dimenticare Carla Bisirri
e Maria Teresa Napoleoni. Tanta commozione ed un
unico pensiero a chi quel giorno perse la vita.
Questa mattina, allo stadio Riviera delle Palme,
si è tenuta la cerimonia per il 30ennale del rogo
del Ballarin. Era il 7 giugno del 1981 quando, per
un incendio divampato nella curva sud del vecchio
stadio cittadino poco prima del fischio d’inizio
di Samb-Matera, due giovani ragazze presenti nel
settore, riportarono ustioni fatali. Con loro altre
decine di persone riportarono ustioni più o meno
gravi ma riuscirono a sopravvivere. Maria Teresa
Napoleoni e Carla Bisirri oggi sono state ricordate,
dopo tanti anni, con una messa celebrata da Monsignor
Vincenzo Catani e Don Stefano Iacono, di fronte
a molte persone che quel giorno c’erano, non vogliono
e non possono dimenticare. La folla si è stretta
attorno alla signora Sara Napoleoni, madre di Maria
Teresa, ed alla famiglia Bisirri. Accanto alle famiglie
delle vittime tanti giocatori della Samb 1980/81
che quel giorno erano in campo, o che comunque hanno
vissuto la tragedia. Ecco allora seduto in prima
fila il presidente Zoboletti, mister Sonetti con
il suo vice Sensibile, dietro di loro anche Caccia,
Schiavi, Bogoni, Ranieri, Rossinelli, Speggiorin,
Garbuglia, Cocca, Gentili e Francesco Chimenti.
Presente anche il sindaco Giovanni Gaspari che dopo
la messa, assieme ai dirigenti rossoblu Roberto
Pignotti e Claudio Bartolomei, ha proceduto alla
scopertura della targa ricordo sulla quale è stata
incisa questa frase "Quel giorno il fuoco ha bruciato
i vostri petali, ma voi restate sempre per noi il
fiore più bello. In ricordo di Maria Teresa Napoleoni,
Carla Bisirri e tutte le vittime del rogo dello
stadio F.lli Ballarin". Occhi lucidi e qualche lacrima
per molti dei presenti. Mister Sonetti ha voluto
ricordare quante volte in questi 30 anni gli sono
tornate in mente quelle immagini devastanti. Anche
Walter Zenga, che non ha potuto esserci poiché impegnato
ad allenare negli emirati arabi, ha voluto inviare
un messaggio alle famiglie delle vittime, a tutti
coloro che rimasero ustionati ed ai tifosi della
Samb. La cerimonia si è conclusa con la proiezione
del video di Luigi Tommolini… Immagini struggenti
che ricordano quel maledetto pomeriggio che il popolo
sambenedettese non potrà mai dimenticare.
5 Giugno 2011
Fonte: Ufficio Stampa U.S. Sambenedettese
Cronache
Rogo del Ballarin: una targa per non dimenticare
di Antonio Prado
Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri persero la
vita durante il tragico incidente del 7 giugno 1981,
altri rimasero ustionati. Un evento che scosse la
popolazione di allora. Oggi, in occasione del trentesimo
anniversario, si è voluto commemorare con una cerimonia
ufficiale. SAN BENEDETTO DEL TRONTO - "Quel giorno il fuoco
ha bruciato i vostri petali, ma voi restate sempre
per noi il fiore più bello. In ricordo di Maria
Teresa Napoleoni, Carla Bisirri e tutte le vittime
del rogo dello stadio Fratelli Ballarin": una targa
scoperta dal sindaco Giovanni Gaspari e da Roberto
Pignotti, dirigente della U.S. Sambenedettese, alle
11 di domenica 5 giugno 2011 dinanzi alle famiglie
delle vittime e ad un pubblico commosso per far
sì che nessuno dimentichi quanto accadde esattamente
trent’anni fa. Era il 7 giugno del 1981, una domenica
speciale per la Samb e per il pubblico che festeggiavano
la promozione in serie B. Sui gradini della curva
sud fitta di tifosi divampò un incendio e nel tentativo
di fuggire molti rimasero feriti e ustionati. Tra
loro anche Maria Teresa e Carla che purtroppo a
distanza di pochi giorni dall’evento morirono. Una
maledetta serie di circostanze ha trasformato un
incidente in una tragedia, "e una cosa che può alleviare
la tristezza e il dolore, è il fatto che non si
dimentichi": ha dichiarato il primo cittadino sottolineando
anche quanto oggi sia prioritario il rispetto delle
norme di sicurezza nei luoghi del divertimento e
del lavoro. È intervenuto anche Nedo Sonetti, l’allenatore
della squadra di allora, confessando che quella
giornata non potrà mai essere dimenticata da quanti
la vissero. Sullo stesso tenore il messaggio che
Walter Zenga, in quella stagione portiere dei rossoblù,
ha voluto inviare per l’occasione: "Quel 7 giugno
di trent’anni fa ci accompagnerà ancora, sempre,
non verrà mai cancellato". Al termine della cerimonia
è stato proiettato un video, montato da Luigi Tommolini,
con immagini e documenti di quella giornata nera.
Lo riportiamo in allegato a questo articolo per
comodità del lettore.
5 giugno 2011
Fonte: Rivieraoggi.it
A 30 anni dal rogo del Ballarin la città ricorda
la tragedia
Sarà scoperta una lapide in ricordo delle due giovani
vittime di Luca Bassotti
UNA GIORNATA DI DOLORE - San Benedetto - Domenica
7 giugno 1981: sono passati ben 30 anni dalla tragedia
per il rogo dello stadio Ballarin. E la Samb ha
allestito, per la giornata odierna, una serie di
iniziative che la ricorderanno. Perché quel drammatico
pomeriggio è impossibile da dimenticare, anche a
distanza di molto tempo. Due giovani donne persero
la vita: Maria Teresa Napoleoni, 23 anni, segretaria
presso il negozio di calzature Silvano Shoes; Carla
Bisirri, 21 anni, che aveva da poco aperto un'attività
di parrucchiera. Circa 90 furono le persone che
rimasero ustionate, delle quali 13 in maniera grave.
Doveva essere un pomeriggio di festa perché la Samb,
per la terza volta, otteneva la promozione in serie
B. Alla squadra rossoblu, nella gara con il Matera,
bastava un pareggio per conquistare l'obiettivo.
Finì 0-0, ma quella promozione non fu ovviamente
festeggiata. Appena le due squadre entrarono in
campo, sopra l'entrata Est della Curva Sud iniziarono
a prendere fuoco circa sette quintali di carta che
erano stati portati dai tifosi. Ci fu il panico.
Almeno 3.500 le persone che restarono intrappolate
sui gradoni di quel settore del Ballarin, e tutti
erano in fuga alla ricerca di mettere in salvo la
propria vita. Una tragedia che è stata coperta nel
silenzio per tantissimo tempo, che fu rotto l'anno
scorso quando Luigi Tommolini, un tifoso rossoblu
di Martinsicuro, confezionò un video, su quei drammatici
momenti, che fu inserito su YouTube. "Lo feci perché
era giusto ricordare le vittime e perché la vicenda
era sotto silenzio da troppo tempo - dice Luigi
Tommolini. Per me è stato il giorno più brutto della
storia della Samb. Quel giorno non si deve ricordare
per la promozione in B. Molti giovani di oggi non
sanno che erano morte due persone". Quel pomeriggio
maledetto Tommolini, che aveva 12 anni, era al Ballarin,
proprio in Curva Sud. "Con i miei familiari ci sistemammo
nella parte più alta del settore, verso la tribuna
- racconta. È accaduto tutto in un momento. I fumogeni
che ci coprivano la visuale, i giocatori delle due
squadre che correvano verso la Sud, e subito ci
siamo trovati spinti verso la rete di recinzione.
Ci fu il panico. Non si trovava la chiave del cancelletto
della curva e gli idranti non funzionavano. Non
si poteva uscire dalle porte principali. La gente
scappava dal fuoco, e scivolava a terra. La rete
di recinzione che era vicina a me si era piegata
e ho avuto paura che precipitassimo nella tribuna.
In quei frangenti il finanziere Luciano Bovara,
messa al sicuro la sua famiglia, riuscì a salvare
un bambino di 13 anni, Stefano Di Pilla che era
in condizioni difficilissime. Fu un gesto eroico,
come quello di Umberto Giovannozzi nel tirare via
dal fuoco Eliseo Pellicciotti. Per quanto riguarda
me e i miei familiari, ci possiamo ritenere dei
miracolati. Se quella rete di recinzione non avesse
retto, chissà come sarebbe andata a finire". Questo
ed altri racconti saranno al centro della commemorazione
di oggi. Tutto, ovviamente, per non dimenticare
quella tragedia.
5 giugno 2011
Fonte: Corriere Adriatico
Un fiore sotto la Curva Sud per Carla e Maria Teresa
Anche il "Comitato Ballarin" propone un’iniziativa
per ricordare le due vittime del rogo del 1981:
la sera di martedì 7 giugno chi vuole potrà lasciare
un omaggio floreale.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Anche il Comitato per
la riqualificazione dello Stadio Ballarin propone
un’iniziativa per ricordare Carla Bisirri e Maria
Teresa Napoleoni, vittime del rogo che nel 1981
divampò nella Curva Sud dello storico impianto sambenedettese,
portandosi via le loro vite e provocando decine
di feriti. La sera di martedì 7 giugno, alle ore
19.00, i tifosi che lo desideranno potranno deporre
un fiore sotto la Curva Sud del Ballarin in segno
di memoria e affetto per Carla e Maria Teresa. Un
gesto semplice, come afferma il portavoce del comitato
Massimiliano Napoletano, ma dettato dal cuore. L’iniziativa
si aggiunge alla "due giorni" prevista per sabato
4 e domenica 5 giugno. Si inizierà sabato alle ore
18.30 con l’amichevole allo stadio "Riviera delle
Palme" tra i rossoblu e la squadra estone del Jk
Narva Trans (ingresso 5 euro nel settore Tribuna
Laterale Nord). Poi domenica mattina Santa Messa
alle ore 10 celebrata da Mons. Vincenzo Catani e
Don Stefano Iacono davanti alla Tribuna Centrale
del "Riviera" e a seguire scopertura della targa
a ricordo della tragedia e dibattito con le testimonianze
di tifosi e giocatori presenti. Infine alle ore
18 il 1° Memorial Ballarin, organizzato dal movimento
"L’Italia che vorrei": un triangolare tra le vecchie
glorie di Samb, Ascoli e Pescara. L’ingresso sarà
a offerta, con l’intero ricavato devoluto alla Fondazione
Borgonovo per la lotta alla Sla.
1 giugno 2011
Fonte: Rivieraoggi.it
La tragedia del Ballarin e l’iniziativa del circolo
in favore degli ustionati
Il pomeriggio di domenica 7 giugno 1981, cioè trent’anni
fa, si verificò una tragedia dalle conseguenze funeste
per due ragazze che, insieme a migliaia di altri
spettatori, gremivano gli spalti del campo sportivo
Ballarin in attesa dell’inizio dell’ultima partita
di campionato che doveva celebrare la promozione
dell’amata Sambenedettese nella categoria superiore.
Improvvisamente, nell’affollatissima gradinata sud
si sviluppò un incendio generato da quintali di
striscioline di carta che, distribuite tra gli spettatori
a piccoli mazzi da agitare festosamente per manifestare
la propria gioia, si trasformarono in torce innescate
dal lancio di petardi e di razzi. In pochi attimi
le fiamme avvolsero l’intero settore centrale della
gradinata perché le fiaccole incendiarie, gettate
sugli spalti dai malcapitati sportivi, diffusero
il fuoco anche ai sacchi di striscioline in fase
di distribuzione. In breve, l’incendio si trasformò
in rogo dove perirono le giovani Bisirri Carla e
Napoleoni Maria Teresa. Complessivamente furono
avvolte dalle fiamme circa sessanta persone, sette
delle quali, Lelli Fernando, Ferri Albano, Bruni
Livia, Bucci Sabina, Agostini Fernando, Massetti
Alberto e Nardini Ombretta, furono trasferiti ai
centri grandi-ustionati di Cesena e Parma. Altre
meno gravi vennero ricoverate o curate nel locale
ospedale civile e nelle cliniche del posto. Come
si può ben comprendere la tragedia ebbe risonanza
locale e nazionale, sia per l’aspetto singolare
ed eclatante dell’avvenimento, sia per le inchieste
che ne seguirono, volte ad accertare le responsabilità
dell’accaduto. I giorni e le settimane successive
si caratterizzarono per il gran clamore suscitato
nell’opinione pubblica alimentato dai familiari,
parenti e amici delle due donne decedute e dei numerosi
ustionati che dovendo affrontare lunghe terapie
per la guarigione non erano in grado di sostenere
le spese non sempre coperte da enti mutualistici.
Senza contare poi le giuste preoccupazioni dovute
ai postumi permanenti delle menomazioni fisiche
e psicologiche. In tutto questo contesto di dolore
collettivo ed in attesa di eventuali azioni risarcitorie,
qualora fossero emerse responsabilità non facilmente
identificabili, si inserì l’iniziativa del Circolo
dei Sambenedettesi che, aderendo alle sollecitazioni
di molti concittadini, costituì un apposito comitato
per la sottoscrizione di fondi da poter destinare
a coloro che erano stati danneggiati. Oltre al presidente
del Circolo, cav. Vincenzo Liberati, furono chiamati
a farne parte l’avv. Temistocle Pasqualini, il dott.
Domenico Spalazzi medico dell’Inam, il dott. Donato
Carella delle Assicurazioni Generali, il dott. Raffaele
Carini dell’Ospedale Civile, il ragionier Lorenzo
di Buò, il cav. Uff. Vincenzo Breccia e il dottor
Pietro Merlini, questi ultimi tre quali componenti
del sodalizio promotore.
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Fu iniziata una lunga ed
intensa propaganda durata molti mesi al termine
della quale la generosità dei sambenedettesi consentì
di distribuire la somma di lire 107.275.000 ripartite
secondo criteri rigidamente tecnico-sanitari cui
vennero sottoposti i beneficiari indicati nello
schema che segue. 1) Agostini Fernando Lire 145.000
- 2) Albertini Enrico Lire 1.325.000
- 3) Albertini Gianfilippo Lire 18.885.000
- 4) Basili Fabrizia Lire 3.137.000
- 5) Benigni Claudio Lire 150.000 -
6) Bruni Livia Lire 10.540.000 - 7)
Ciccioli Luigi Lire 301.000 - 8) D’Angelo
Giovanni Lire 205.000 - 9) Di Biagio
Luciano Lire 105.000 - 10) Di Pilla
Stefano Lire 15.420.000 - 11) Feliziani
Angelo Lire 361.000 - 12) Felicetti
Silvano Lire 50.000 - 13) Ferri Albano
Lire 9.279.000 - 14) Fiscaletti Nicola
Lire 1.325.000 - 15) Lelli Fernando
Lire 10.220.000 - 16) Mascitti Ermanno
Lire 155.000 - 17) Massetti Alberto
Lire 4.681.000 - 18) Merlettini Antonio
Lire 1.940.000 - 19) Nardini
Ombretta Lire 1.228.000 -
20) Pellicciotti Eliseo Lire 11.040.000 -
21) Piergallini Primo Lire 100.000 -
22) Plebani Emanuela Lire 80.000 - 23)
Travaglini Adelchi Lire 155.000 - 24)
Reginelli Luigi Lire 3.252.000 - 25)
Famiglia Bisirri Lire 5.256.000 - 26)
Famiglia Napoleoni Lire 7.940.000. È bene chiarire
che gli indennizzi elargiti sulla base di documenti
sanitari verificati erano solo un parziale riconoscimento
dei danni subiti e non precludevano le altre possibilità
risarcitorie a carico dei responsabili dell’accaduto.
L’intervento in favore degli ustionati si annovera
tra le iniziative in campo sociale dell’attività
del Circolo dei Sambenedettesi e, a trent’anni dal
luttuoso evento, riteniamo sia nostro dovere evidenziarlo
all’attenzione dei lettori per testimoniare che
la generosità dei nostri concittadini è anche dovuta
alla credibilità che può riscuotere un sodalizio
senza fini di lucro condotto da appassionati ed
autorevoli esponenti.
Giugno 2011
Fonte: "Lu Campanò" (Periodico locale) - Circolodeisambenedettesi.it
Il rogo non si dimentica
A 30 anni dalla tragedia del Ballarin la Samb commemora
le vittime di Luca Bassotti
UN GIORNO DI DOLORE - San Benedetto - Due giorni
per fare memoria, nel trentennale dal rogo dello
stadio Ballarin. La Samb è organizzatrice dell'importante
manifestazione e l'idea ci è venuta circa dieci
mesi fa dopo una telefonata di Walter Zenga che
ci pregava di "fare qualcosa per la ricorrenza dei
30 anni" ha detto il direttore generale rossoblu
Giulio Spadoni. Ieri sono state presentate le diverse
iniziative che caratterizzeranno il 4 e, soprattutto,
il 5 giugno in ricordo di quel drammatico pomeriggio
di domenica 7 giugno del 1981 quando qui morirono
due giovani donne, Maria Teresa Napoleoni, 23 anni,
del negozio di calzature Silvano Shoes, e Carla
Bisirri, 21 anni, che aveva da poco aperto un'attività
di parrucchiera e circa 90 persone restarono ustionate.
Doveva essere un pomeriggio di festa perché la Samb,
per la terza volta, otteneva la promozione in serie
B nella gara con il Matera. Ed invece ci fu il rogo
e la tragedia. Il programma del trentennale avrà
inizio sabato 4 giugno quando al Riviera delle Palme
la Samb affronterà, in una gara amichevole, la Jk
Narva Trans (squadra estone che in estate disputerà
il preliminare di Europa League). Il clou ci sarà
ovviamente il giorno dopo e tutto si svolgerà ancora
al Riviera. La mattinata sarà interamente dedicata
al ricordo del rogo del Ballarin. Alle ore 10 verrà
concelebrata una messa da monsignor Vincenzo Catini
e don Stefano Iacono, nel piazzale antistante la
tribuna centrale. Alle ore 11 si scoprirà una targa
in ricordo delle due giovani vittime e, infine,
alle 12 inizierà il dibattito all'interno del quale
verranno raccolte le testimonianze di molti tifosi
e giocatori presenti in quella drammatica giornata.
Ad aiutare la Samb, Luigi Tommolini, il tifoso rossoblu
di Martinsicuro che era presente in Curva Sud allo
stadio Ballarin quando si originò l'incendio e che
ha contattato i familiari di Carla e Teresa oltre
a coloro che rimasero feriti per invitarli per l'appuntamento
di domenica 5. "Ringrazio la Samb che ha pensato
e realizzato quest'ottima iniziativa - dice Tommolini.
I parenti delle vittime mi hanno raccontato particolari
commoventi, e coloro che sono riusciti a scamparla
hanno vissuto per 30 anni tra le difficoltà". La
Samb ha invitato tutti i calciatori rossoblu quel
giorno in campo (tra gli altri Cagni, Tedoldi, Ceccarelli,
Perrotta, Caccia, Cavazzini, Sanzone, Rossinelli,
Ranieri, Speggiorin), il tecnico di allora Nedo
Sonetti, il vice Aldo Sensibile, il presidente Ferruccio
Zoboletti, il Ds Enzo Nucifora. Infine alle 18,
sempre al Riviera, si giocherà un triangolare che
vedrà la partecipazione delle vecchie glorie di
Samb, Ascoli e Pescara. L'ingresso sarà a offerta
e il ricavato devoluto alla Fondazione Borgonovo.
28 maggio 2011
Fonte: Corriere Adriatico
Sala Stampa Stadio
"Riviera delle
Palme" di San Benedetto
del Tronto 27.05.2011
Presentazione 30°
della Tragedia allo Stadio Ballarin
|
Giornata clou domenica 5 giugno che si chiuderà
con un triangolare tra le vecchie glorie di Samb,
Ascoli e Pescara.
Rogo Ballarin: la Samb in prima fila per il trentennale
della tragedia
Presentate le iniziative per ricordare ciò che accadde
il 7 giugno 1981 quando morirono Maria Teresa Napoleoni
e Carla Bisirri. Numerosi furono i feriti.
SAN BENEDETTO - La Samb ha presentato le iniziative
per ricordare il trentennale della tragedia del
Ballarin. Era il 7 giugno 1981, quando pochi minuti
prima del fischio d’inizio di Samb-Matera che sanciva
la promozione in serie B del club rossoblu, un incendioSAN
BENEDETTO - La Samb ha presentato le iniziative
per ricordare il trentennale della tragedia del
Ballarin. Era il 7 giugno 1981, quando pochi minuti
prima del fischio d’inizio di Samb-Matera che sanciva
la promozione in serie B del club rossoblu, un incendio
si sviluppò nella curva sud causando la morte di
Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri con diversi
tifosi rossoblu che rimasero feriti più o meno gravemente.
Il programma del club rossoblu inizia sabato 4 giugno
con un’amichevole al Riviera delle Palme tra la
formazione di Ottavio Palladini e la squadra estone
del Jk Narva Trans che parteciperà ai preliminari
dell’Europa League e che per una settimana si allenerà
in Riviera. Il fischio d’inizio è fissato per le
ore 18.30 (ingresso 10 euro per la tribuna centrale
e 5 euro per la laterale). Domenica 5 giugno si
inizia alle ore 10 nel piazzale antistante la tribuna
centrale del Riviera dove verrà officiata una messa
da mons. Vincenzo Catani e don Stefano Iacono. Al
termine della concelebrazione eucaristica verrà
scoperta una targa in ricordo di Maria Teresa Napoleoni
e Carla Bisirri. A mezzogiorno, nella sala stampa
del Riviera si ricorderà il rogo del Ballarin con
la testimonianza dei feriti, dei familiari delle
vittime ed anche dei calciatori di quella Samb che
fu promossa in serie B. Sarà presente, infatti,
tutta la squadra, i tecnici Nedo Sonetti e Aldo
Sensibile e la dirigenza di allora. Chiuderà la
giornata commemorativa il triangolare di calcio,
organizzato dal movimento "Italia che vorrei" presieduto
da Pino Neroni in cui scenderanno in campo al Riviera
le vecchie glorie di Samb, allenata da Paolo Beni,
Ascoli e Pescara. "Siamo orgogliosi - dice il diggì
rossoblu Giulio Spadoni - di presentare questa serie
di iniziative. L’idea è nata dieci mesi fa da una
telefonata con Walter Zenga che si era raccomandato
affinché la Samb organizzasse qualcosa di importante
per ricordare la tragedia del Ballarin. Purtroppo
non ci sarà perché impegnato in Dubai in una gara
di campionato. Ma ha assicurato che invierà un messaggio
che poi verrà letto nel corso del ricordo della
tragedia. Un ringraziamento particolare va a Luigi
Tommolini che è riuscito a rintracciare numerose
persone coinvolte nel rogo e che lo scorso anno
ha pubblicato un video molto emozionante su questa
indelebile tragedia". "Per me - è Luigi Tommolini
che parla - è stata una grandissima emozione rintracciare
i familiari delle vittime. Ho incontrato sia la
signora Sara, la madre di Maria Teresa Napoleoni
e i familiari di Carla Bisirri che mi hanno raccontato
degli aneddoti molto commoventi di quella giornata.
E pensare che assistevano alla loro prima partita
della Samb. Per 30 anni sono stati abbastanza delusi
per il fatto di essere stati dimenticati, ma, allo
stesso tempo, sono stati contenti di questo ricordo
che è stato organizzato per loro e per tutti coloro
che sono rimasti feriti. Mi auguro che il 5 giugno
vengano tutti. Il mio video è stato una forte denuncia
per chi in questi anni non ha fatto nulla per ricordare
questa tragedia". "Maria Teresa Napoleoni - aggiunge
Pino Neroni del movimento dell’Italia che vorrei
- era mia cugina. Ed ho voluto organizzare questo
triangolare tra le vecchie glorie di Samb, Ascoli
e Pescara per dare risalto al trentennale del Ballarin.
Una cosa fantastica dal punto di vista commemorativo.
Mi auguro che ci siano tante persone, con l’incasso
ad offerta che sarà devoluto in favore della Fondazione
Borgonovo". 27 maggio 2011
Fonte: Ilsegnale.net
La Samb ricorda il rogo dello stadio Ballarin
Trent’anni dal rogo Ballarin: la Samb ricorda Carla
e Maria Teresa
di Pier Paolo Flammini
In tempo reale: il 4 giugno amichevole, il 5 Santa
Messa, targa in ricordo di Maria Teresa Napoleoni
e Carla Bisirri, incontro di tutti i giocatori e
dirigenti dell’epoca, triangolare vecchie glorie
anche con Ascoli e Pescara.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO - GIULIO SPADONI, dg Samb:
"Una delle pagine più tristi della storia della
Samb verrà ricordato. L’idea è venuta parlando con
Walter Zenga una decina di mesi fa, e io lo ricordo
personalmente perché ero in quella curva. Il 4 giugno
amichevole con una società estone, Jk Narva Trans,
che saranno in ritiro a San Benedetto. Ingresso
5 euro/10 euro (incasso devoluto alla Fondazione
Borgonovo). Il 5 giugno, Santa Messa (ore
10) di don Vincenzo Catani con padre spirituale
della Samb don Iacono, dietro la tribuna del Riviera
delle Palme e a seguire una targa sarà scoperta
a memoria delle vittime Maria Teresa Napoleoni
e Carla Bisirri (ore 11). Ore 12, inizio del dibattito
all’interno del quale verranno raccolte le testimonianze
di molti tifosi e giocatori presenti in quella drammatica
giornata. Ci saranno tutti i calciatori rossoblu
che quel giorno erano in campo, lo staff tecnico,
i dirigenti, i familiari delle due vittime e molti
tifosi rimasti feriti o ustionati dal rogo. Invitiamo
anche tutti i presenti a venire a questa cerimonia".
Alle ore 18, la richiesta di Pino Neroni, Alessio
Savini e il movimento "Italia che vorrei" ha organizzato
un triangolare con le tre formazioni principali
della zona, le vecchie glorie di Samb, Ancona e
Pescara. PINO NERONI: "Maria Teresa Napoleoni era
mia cugina. Io all’epoca ero appena un bambino,
e ho sentito di organizzare qualcosa oggi, per dare
rilievo al trentennale del Ballarin. Siamo partiti
con qualche amico tra cui Vincenzo Sciocchetti,
fino a questo triangolare delle Vecchie Glorie di
Samb, Ascoli e Pescara. Partite di mezz’ora l’una.
Abbiamo avuto rapporti con Zucchini del Pescara
e Massimo Silva dell’Ascoli". PAOLO BENI: "A noi
ex fa piacere dare una mano, anche se l’evento è
stato tragico". LUIGI TOMMOLINI, tifoso
rossoblu
e organizzatore: "Questa commemorazione arriva dopo
30 anni, grazie a questa Sambenedettese Calcio che
almeno ha pensato e ha fatto. È stato molto commovente
conoscere i familiari delle vittime e i sopravvissuti,
dopo il video realizzato li ho sentiti parte della
mia vita. La signora Sara, mamma di Napoleoni, mi
ha abbracciato appena ho detto il nome della figlia.
Lo stesso coi genitori di Carla Bisirri, commovente.
Sono delusi per 30 anni di silenzio, ma contenti
per questo ricordo doveroso per queste ragazze che
andarono per la prima volta alla partita e non videro
quindi mai giocare la Samb. Maria Teresa andò allo
stadio con una Vespa rossa regalata dal padre poco
prima, Maria Teresa spinta dal fidanzato, tornata
indietro due volte per cambiare gli abiti. Ricordo
anche gli ustionati che in 30 anni hanno vissuto
con dolore fisico ma anche dentro, molto forte.
Il mio compito grazie anche alla Samb, che mi ha
permesso di cercare di ricordare quel giorno, è
stata una esperienza che mi ha anche maturato. Spero
che in molti vengano per onorare chi non c’è più.
Il mio video è stato un assemblaggio di immagini
con denuncia molto forte di chi, per 30 anni, ha
dimenticato questa tragedia. L’anno scorso fui contattato
dall’amministrazione comunale, perché speravo che
già per il 29° anniversario si facesse qualcosa,
rimandato tutto a quest’anno. Si promise di intitolare
una pineta a nord del Ballarin e un monumento. Io
in questi giorni non mi sono informato, mi hanno
detto che questa promessa sarebbe stata mantenuta,
aspettiamo lunedì dopo il ballottaggio. La Samb
si è mossa, l’amministrazione pensi a fare il suo,
è giusto che si muova perché è avvenuto a San Benedetto
in uno stadio cittadino, non si può esimere dal
ricordo". SPADONI: "Sappiamo che ci saranno altre
iniziative, questo ci fa piacere, più cose ci saranno
più c’è interesse, il nostro spirito come Samb Calcio.
Qualsiasi altra cosa ci sarà noi come Samb parteciperemo
con piacere".
27 maggio 2011
Fonte: Rivieraoggi.it
30° anno Rogo del Ballarin
La Samb ha presentato le iniziative per ricordare
il trentennale della tragedia del Ballarin. Era
il 7 giugno 1981, quando pochi minuti prima del
fischio d’inizio di Samb-Matera che sanciva la promozione
in serie B del club rossoblù, un incendio si sviluppò
nella curva sud causando la morte di Maria Teresa
Napoleoni e Carla Bisirri con diversi tifosi rossoblù
che rimasero feriti più o meno gravemente.
PROGRAMMA TRENTENNALE ROGO BALLARIN 07/06/1981-07/06/2011
4 GIUGNO: Ore 18:30 Amichevole SAMB- JK NARVA TRANS
(Squadra estone che in estate disputerà il preliminare
di Europa League). Stadio Riviera delle Palme -
Ingresso € 5 Trib. Laterale.
5 GIUGNO: Mattinata organizzata dall’U.S. Samb in
ricordo del tragico rogo del Ballarin e delle compiante
Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri che vi persero
la vita. Ore 10: Santa Messa celebrata da Mons. Vincenzo
Catani e Don Stefano Iacono presso il piazzale antistante
la Tribuna Centrale dello Stadio "Riviera delle
Palme". Ore 11: A 30 anni da quella drammatica domenica
avverrà la scopertura di una targa in ricordo delle
due ragazze. Ore 12: Inizio del dibattito all’interno del quale
verranno raccolte le testimonianze di molti tifosi
e giocatori presenti in quella drammatica giornata. L’U.S. Sambenedettese ha invitato a questa giornata
tutti i calciatori rossoblù che quel giorno erano
in campo, lo staff tecnico, i dirigenti, i familiari
delle due vittime e molti tifosi rimasti feriti
o ustionati nel rogo. Non è stato però possibile
rintracciare tutti i presenti quindi approfittiamo
di questa conferenza per invitare tutti i cittadini
e tutti coloro che erano presenti allo stadio "Ballarin"
e che magari vogliono ricordare assieme a noi le
due ragazze. Ore 18: Completerà la giornata un triangolare, sempre
al Riviera, organizzato dal Movimento "Italia che
Vorrei". Scenderanno in campo le vecchie glorie
di Samb, Ascoli e Pescara. L’ingresso sarà a offerta
e il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Borgonovo.
Ufficio Stampa U.S. Sambenedettese
24 Maggio 2011
Fonte: Sambenedettesecalcio.it
30 anni dal rogo dello stadio Ballarin
In ricordo della tragedia, la Samb Calcio organizzerà
una giornata della memoria di quel maledetto pomeriggio
Tra circa un mese saranno passati 30 anni dal rogo
della curva dello stadio Ballarin, la più grande
tragedia che ha colpito la Sambenedettese nei suoi
88 anni di storia. Carla Bisirri e Maria Teresa
Napoleoni, due ragazze innamorate dei colori rossoblu,
quel maledetto 7 giugno 1981 trovarono la morte
nel rogo della curva sud, a pochi minuti dall’inizio
di Samb-Matera, ultima di campionato della vecchia
C1, con i rossoblu pronti a festeggiare il ritorno
in B. In quel caldo 7 giugno 1981 quasi 7 quintali
di "striscioline di carta di giornale" presero fuoco
sotto 3500 persone rimaste per diversi minuti intrappolate
all'interno della Curva: le chiavi dei cancelli
di emergenza non furono reperite subito e molte
persone nella calca formatasi per sfuggire dal fuoco
caddero sul rogo non spento immediatamente a causa
del guasto all'idrante più vicino. Da quel maledetto
pomeriggio mai una targa, una strada, una lapide
a ricordare le due vittime. Il ricordo è riaffiorato
forte domenica scorsa quando i ragazzi della Curva
Nord Massimo Cioffi hanno provato a dare un colpo
di spugna alle coscienze cittadine con uno striscione
significativo che ha indotto all’applauso l’intero
stadio. Chissà molti dei presenti erano al Ballarin
quel giorno. Solleticato sull’argomento il presidente
Spina ha mostrato grande disponibilità annunciando
la celebrazione di una messa a ricordo forse dal
Riviera delle Palme che potrebbe essere officiata
dal Vescovo Gestori e nello stesso giorno l’inaugurazione
di una targa alla memoria di quel terribile giorno.
Ora la palla passa all’Amministrazione comunale.
5 maggio 2011
Fonte: Tvpitalia.it
1981-2011 Trent’anni fa il rogo del Ballarin: solo
gli ultras rendono omaggio
Durante la partita di ieri uno striscione si è sollevato
dalla Curva Nord Massimo Cioffi per ricordare Carla
Bisirri e Maria Teresa Napoleoni morte nel rogo
dello stadio cittadino il 7 giugno '81.
SAN BENEDETTO - I ragazzi della Curva Nord Massimo
Cioffi risvegliano le coscienze cittadine. Ieri,
domenica 1° maggio, era da poco iniziato l’ultimo
incontro casalingo per questa travagliata stagione
e la parte più calda del tifo rivierasco in religioso
silenzio ha issato uno striscione: "Un minuto di
silenzio per ricordare… Chi da trent’anni non possiamo
dimenticare 1981-2011… A Carla e Maria Teresa".
Il resto dello stadio non ci ha fatto caso subito,
ma quando l’attenzione è stata richiamata si è sciolto
in un lungo applauso. Nell’ultima partita casalinga
la Curva ha voluto ricordare e rendere omaggio alle
due vittime della più grande tragedia che ha colpito
la Sambenedettese nei suoi 88 anni di storia. Carla
Bisirri e Maria Teresa Napoleoni. Due ragazze come
tante, innamorate dei colori rossoblù, che quel
maledetto 7 giugno 1981 hanno trovato la morte nel
rogo della curva sud dello stadio Fratelli Ballarin.
Erano le 17 di un caldo pomeriggio quando quasi
7 quintali di "striscioline di carta di giornale"
portati la stessa mattina all’interno della gremitissima
Curva Sud del vecchio stadio sambenedettese "F.lli
Ballarin" per festeggiare il ritorno della squadra
locale nel campionato di Serie B, presero fuoco
sotto 3500 persone che rimasero per diversi minuti
intrappolate all’interno della Curva in quanto le
chiavi dei cancelli di emergenza non furono subito
trovate; molte di queste persone, nella calca formatasi
per sfuggire dal fuoco caddero sul rogo e furono
assalite dalle fiamme alte e minacciose che non
poterono essere spente immediatamente a causa del
non funzionamento dell’idrante più vicino. Il bilancio
fu di due morti, 11 ustionati gravi e un centinaio
di persone ferite. Sono trascorsi 30 anni e il ricordo
di quel pomeriggio è ancora nitido in tutte le persone
che si trovavano allo stadio. Una tragedia che sconvolse
l’intera cittadina. Ma di quel dramma a così tanti
anni di distanza ancora non esiste un ricordo tangibile.
Nessuna targa, nessuna via nessun giorno della memoria
è mai stato istituito da nessuna amministrazione
comunale. Forse è giunto il momento di ricordare
veramente queste due giovani vittime, di rendere
loro almeno un piccolo omaggio che possa colmare
questa lacuna. E se non ci fossero stati gli ultras
? Chi se ne sarebbe ricordato ? Il momento è arrivato:
squarciamo questo velo di silenzio e che sia tributato
a Carla e Maria Teresa il ricordo che meritano.
2 maggio 2011
Fonte: Il Segnale
Un dolore lungo 30 anni
La Samb e Zenga preparano iniziative per non dimenticare
di Luca Bassotti
Il rogo del Ballarin - San Benedetto - Una giornata
commemorativa in occasione del trentesimo anniversario
della tragedia del rogo dello stadio Ballarin. È
quella che ha iniziato ad organizzare da qualche
settimana la Samb del presidente Sergio Spina per
non dimenticare il drammatico pomeriggio del 7 giugno
1981 quando al Ballarin morirono due donne (Maria
Teresa Napoleoni, segretaria presso il negozio di
calzature Silvano Shoes e Carla Bisirri, 21 anni,
che aveva da poco aperto un'attività di parrucchiera)
e ci furono decine e decine di feriti (circa 90
persone ustionate). Doveva essere un pomeriggio
di festa perché la Samb, per la terza volta, otteneva
la promozione in serie B nel match casalingo con
il Matera. Ed invece fu una tragedia. La società
rossoblu ha individuato in quella di domenica 5
giugno la giornata ideale della Commemorazione che
avrà due momenti salienti. Il primo con una messa
in ricordo delle due donne morte ed un secondo con
una partita amichevole fra la Samb e, possibilmente,
una squadra di serie A da disputare allo stadio
Riviera delle Palme. E il club rossoblu non sarà
solo nell'organizzazione dell'iniziativa. Infatti
si è proposto di dare una mano Walter Zenga, l'ex
portiere della Nazionale e dell'Inter che proprio
in quel 7 giugno 1981 scese in campo con la maglia
della Samb. "Con Walter ci stiamo lavorando da alcune
settimane su questa - dice il direttore generale
rossoblu Giulio Spadoni, - ci sentiremo nei prossimi
giorni, ma coinvolgeremo anche Gigi Cagni e Nedo
Sonetti che ci potrebbero aiutare a trovare una
squadra importante per quella giornata. E per l'occasione
inviteremo tutti i calciatori e lo staff tecnico
di quel campionato. Era doveroso organizzare una
giornata commemorativa. È stata una pagina molto
triste della storia della Samb. Ed io quel giorno
me lo ricordo bene perché ero in curva, seppure
nel settore più vicino alla tribuna, a pochi metri
dal rogo". Quella partita con il Matera finì 0-0,
ma la promozione in serie B non fu ovviamente festeggiata.
Appena le due squadre entrarono in campo, sopra
l'entrata Est della curva Sud cominciarono a prendere
fuoco i diversi quintali di carta che erano stati
portati dai tifosi. Ci fu il panico. Circa 3.500
persone che restarono intrappolate sui gradoni di
quel settore del Ballarin. Tutti erano in fuga cercando
di mettersi in salvo. Nonostante tutto la partita
iniziò anche perché i giocatori e l'arbitro Tubertini
di Bologna, in quel momento non si resero conto
della drammaticità della situazione.
29 marzo 2011
Fonte: Corriere Adriatico
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