Ultim’ora Kinshasa,
20:03
Calcio: Congo; rito
feticista giocatore, incidenti e
13 morti
È di tredici spettatori
morti e altri 54 feriti il
bilancio degli incidenti
scoppiati durante una partita di
calcio che si disputava a
Butembo, nell'est della
Repubblica Democratica del
Congo. Gli incidenti sono stati
provocati da un calciatore che
ha inscenato, senza un apparente
motivo, una pratica feticista (i
cui contorni non sono stati
chiariti dalle fonti che hanno
diffuso la notizia)
all'indirizzo della porta, per
provocare gli avversari. Lo
hanno rivelato fonti umanitarie
e della polizia locale. Secondo
la Caritas di Butembo, città a
360 km da Goma, "il dramma si è
consumato verso la fine della
partita che metteva di fronte
due squadre locali, il Nyuki e
il Socozaki. Il parapiglia è
scoppiato a causa di una pratica
feticista da parte di un
calciatore del Nyuki, la squadra
che in quel momento si trovava
in vantaggio. Il calciatore ha
agito senza motivo", ha spiegato
il portavoce dell'organizzazione
umanitaria, Guy-Marin Kamandji.
I poliziotti hanno disperso
nell'aria gas lacrimogeni che
hanno provocato la fuga degli
spettatori dallo stadio, molte
persone sono rimaste asfissiate
e calpestate da altre che
tentavano la fuga. (Spr)
15 settembre 2008
Fonte:
Sport.repubblica.it
© Fotografia:
Kwetusport.blogspot.com
Durante una partita nel Congo
Portiere fa la magia nera: nello
stadio scoppia la rissa, 13
morti
Tredici spettatori sono
morti e altri 54 sono rimasti
feriti ieri, durante una partita
di calcio che si disputava a
Butembo, nell’est della
Repubblica Democratica del
Congo. Gli incidenti sono stati
provocati dal portiere del Nyuki
che ha inscenato, senza un
apparente motivo, una pratica
feticista (i cui contorni non
sono stati chiariti dalle fonti
che hanno diffuso la notizia)
all’indirizzo della porta, per
provocare gli avversari. Lo
hanno rivelato fonti umanitarie
e della polizia locale. Secondo
la Caritas di Butembo, città che
sorge a 360 km da Goma, "il
dramma si è consumato verso la
fine della partita che metteva
di fronte due squadre locali, il
Nyuki e il Socozaki". "Il
parapiglia è scoppiato a causa
di una pratica feticista da
parte di un calciatore del
Nyuki, la squadra che in quel
momento si trovava in vantaggio.
Il calciatore ha agito senza
motivo", ha spiegato il
portavoce dell’organizzazione
umanitaria, Guy-Marin Kamandji.
Il comandante della polizia
locale, intervenuto per
ristabilire l’ordine sul campo
di gioco, si è visto piovere
addosso alcune pietre ed è stato
colpito da un proiettile al
viso. I poliziotti hanno
disperso nell’aria gas
lacrimogeni che hanno provocato
la fuga degli spettatori dallo
stadio; nelle vie d’uscita si
sono verificate scene
apocalittiche, con persone
asfissiate e calpestate da altre
che tentavano la fuga. La Radio
Okapi di Kinshasa ha ricordato
che, nel 2002, i tifosi del
Nyuki avevano aggredito e ucciso
l’allenatore della squadra del
Butembo Sports. Le pratiche
feticiste sono molto frequenti
nella Repubblica Democratica del
Congo.
15 settembre 2008
Fonte: Ilsecoloxix.it
Il portiere fa la magia
nera rissa allo stadio, 13 morti
di Filippo Maria Ricci
L'incredibile tragedia è
accaduta nella Repubblica
Democratica del Congo, dove in
un'amichevole il "sortilegio" di
un portiere ha scatenato una
rissa. La polizia è intervenuta
coi lacrimogeni scatenando la
fuga dagli spalti. Morti 13
spettatori.
MADRID (Spa), 15
settembre 2008 - Almeno 13
morti, molti dei quali tra i 10
e i 16 anni, e oltre 50 feriti.
Questo il bilancio, non ancora
definitivo, di una tragedia
avvenuta domenica su un campo di
calcio della Repubblica
Democratica del Congo, l’ex
Zaire. AMICHEVOLE - A Butembo,
cittadina della regione del Kivu
Settentrionale posta quasi sulla
linea dell’Equatore, si giocava
una partita amichevole tra il
Nyuki System e il Socozaki. Gli
ospiti sono passati in vantaggio
su rigore e la partita si
avviava verso il finale senza
grandi sussulti. A pochi minuti
dal termine però il portiere del
Nyuki System ha deciso di
provare il tutto per tutto.
MAGIA - Non voleva perdere e
così si è avviato di buon passo
verso la porta avversaria per
cercare di praticare una magia
in grado di togliere la
protezione di cui godeva il suo
rivale. Pratica piuttosto comune
in Africa, anche se meno di un
tempo, il "juju", o feticcio, è
un ricorso che i giocatori
sentono di poter usare in
situazioni complicate. Di solito
si attacca qualcosa alla rete
avversaria, o si cerca di
seppellire un oggetto dentro la
porta. Nei casi più arditi si dà
anche fuoco al feticcio, con
l’accendino fornito da un
"assistente" a bordo campo.
RISSA GENERALE - L’azione del
portiere del Nyuki System però
non è piaciuta a quelli del
Socozaki e ne è nata una
gigantesca rissa. Il
responsabile della polizia in
servizio allo stadio Makoteo è
intervenuto, ma la sua azione è
stata male interpretata dai
tifosi sugli spalti che lo hanno
bersagliato con pietre e altri
oggetti. PANICO - Per cercare di
dare una mano al poliziotto
ferito alla testa i suoi
colleghi hanno sparato alcuni
lacrimogeni verso la folla che è
scappata in preda al panico.
Allo stadio c’erano tantissimi
bambini che sono stati travolti
dalla folla alla disperata
ricerca delle uscite. La
ricostruzione dei fatti è stata
fatta inizialmente da una radio
locale sostenuta dalle Nazioni
Unite, Radio Okapi, e poi
confermata da alcuni membri
della Caritas presenti sul
luogo. GUERRA CIVILE - La
regione congolese del Kivu
Settentrionale è stata devastata
per anni da una sanguinosa
guerra civile che vedeva
coinvolti ribelli e forze
governative. Un conflitto che
tra il 1998 e il 2003 ha causato
migliaia di morti tra uccisioni,
fame e malattie. La guerra è
cessata solo a livello teorico:
le tensioni restano altissime e
gli scontri da allora sono
riesposi ciclicamente. Per
protestare contro la tragedia
che è costata la vita a tanti
amici e coetanei ieri alcune
centinaia di bambini e ragazzi
sono scesi nelle strade di
Butembo. Una storia assurda.
15 settembre 2008
Fonte: Gazzetta.it
Magia e rissa poi il
finimondo
Il campo è a Butembo,
nella Repubblica Democratica del
Congo, la partita è
Nyuki-Socozaki. Succede tutto a
qualche minuto dalla fine: il
portiere di una delle due
squadre improvvisa un rito
magico, si allontana dalla porta
e cammina verso la metà campo
avversaria. Per favorire i
compagni prova a praticare la
magia nera, che sul campo da
calcio si vede raramente anche
in Africa. Rissa e pietre Gli
avversari, infatti, la prendono
malissimo e scatenano una
gigantesca rissa. Prima
degenerazione: dalle botte si
passa all' intervento della
polizia, che scende in campo. Il
comandante, intervenuto per
mettere ordine, passa per il
colpevole e viene preso di mira
dal pubblico. Dagli spalti
lanciano pietre e oggetti, lui
viene colpito e gli altri
poliziotti sparano in aria.
Seconda degenerazione: i colpi
di pistola e i lacrimogeni
creano caos negli spettatori,
che provano a scappare. Tutti
insieme, tutti dalle stesse
uscite. Indagini Negli stadi
questa è la situazione peggiore.
A Butembo decine di persone
vengono calpestate, tredici
muoiono soffocate. I dettagli,
se possibile, sono peggiori
delle notizie: undici su tredici
sarebbero ragazzi tra i dieci e
i sedici anni. La ricostruzione
dei fatti, fatta inizialmente da
una radio locale, è stata poi
confermata da alcuni membri
delle Nazioni Unite presenti in
Congo. Il governo, intanto, ha
avviato un'indagine, affidata a
una commissione di undici
persone. Sarà compito loro
ricostruire una vicenda che
sembra clamorosa per stranezza
in un contesto non semplice.
Nella regione del Kivu, dove si
trova Butembo, tra il 1998 e il
2003 c'è stata infatti una
guerra civile tra ribelli e
forza governative. l.b.
16 settembre 2008
Fonte: La
Gazzetta dello Sport
© Fotografia:
Rtvh.info/index.php
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