Incendio sul treno dei
tifosi
un giovane muore
carbonizzato
ROMA - Un uomo è morto
la scorsa notte nell'incendio di
una carrozza ferroviaria
avvenuto nei pressi della
stazione di Civita Castellana.
L'incendio si è sviluppato alle
22,30 circa all'altezza del km
57 della direttissima
Firenze-Roma. Il treno,
l'espresso "709", era partito da
Milano nel pomeriggio e avrebbe
dovuto arrivare a Roma in
serata: L'incendio si è
sviluppato - per cause ancora da
accertare - nella terz'ultima
carrozza del convoglio, che è
andata completamente distrutta.
Quando, nelle prime ore della
mattina, le fiamme sono state
spente tra i resti è stato
scoperto il cadavere di un uomo,
in apparenza di giovane età, che
non è stato ancora identificato.
22 marzo 1982
Fonte: Stampa Sera
La sciagura domenica
notte nei pressi della stazione
di Civita Castellana
Vagone del Milano-Roma
s'incendia
Morto un ragazzo
soffocato dal fumo
ROMA - Un ragazzo è
morto soffocato dal fumo di un
incendio scoppiato in un vagone
mentre il treno viaggiava a
tutta velocità verso la
capitale. Non è escluso che
l'incendio sia stato doloso, i
periti stanno esaminando quanto
è rimasto della carrozza per
accertare come e dove sono
scaturite le fiamme. Un'altra
ipotesi che gli investigatori
non trascurano è quella di un
mozzicone di sigaretta lasciato
cadere acceso sull'imbottitura
dei sedili. Sul convoglio
c'erano molti tifosi romanisti
che avevano seguito la loro
squadra a Bologna dove aveva
perso per 2 a 0. Tra questi
anche la vittima, Andrea Vitone,
non ancora quattordicenne (li
avrebbe compiuti in aprile), che
risiedeva a Roma, via Livorno.
Viaggiava assieme al fratello
maggiore che però aveva preso
posto in un'altra carrozza. I
giovani erano piuttosto
eccitati, la sconfitta della
loro squadra li aveva resi
particolarmente chiassosi e
polemici. "Alcuni, i più adulti
- ricorderanno più tardi altri
viaggiatori - erano alticci".
Appena il treno si è mosso da
Bologna (l'espresso 709
Milano-Roma) il controllore ha
dovuto sostenere un'animata
discussione con alcuni di questi
giovani perché erano sprovvisti
di biglietto. Ma l'incidente si
era chiuso lì, i ragazzi avevano
pagato. Il gruppo più numeroso
era sulla quartultima carrozza e
per tutto il viaggio i giovani
hanno
cantato
e discusso animatamente di
calcio. Le fiamme sul vagone
sono divampate mentre il treno
raggiungeva la sua massima
velocità sulla "direttissima"
fra Gallese e S. Oreste. Era il
tratto finale prima di arrivare
a Roma Termini dove l'entrata in
stazione era prevista per le 23,
mezz'ora dopo. Il fumo che
invadeva a poco a poco la
carrozza ha infastidito i
passeggeri e qualcuno ha aperto
il finestrino per farlo
defluire. L'aria che però
entrava con violenza ha
alimentato la fiamma che forse
covava nell'Imbottitura di uno
scompartimento e il fuoco ha
cominciato a serpeggiare lungo
le strutture in legno creando il
panico. Uno dei tifosi ha tirato
il segnale d'allarme e il treno
si è fermato dopo centinaia di
metri con le ruote inchiodate
dai ceppi. I passeggeri hanno
abbandonato il vagone, qualcuno
per fare più in fretta si è
gettato dai finestrini. In quel
momento Andrea Vitone si trovava
nella toilette: quando è stato
raggiunto dal fumo, è uscito, ma
in quel momento il treno ha
Iniziato la brusca decelerata e
il giovane è caduto a terra. Ha
picchiato la testa contro lo
sportello e ha perso i sensi.
Nessuno si è accorto di lui, è
arrivato il personale del treno,
il vagone in fiamme è stato
sganciato dal resto del
convoglio, la lotta dei
ferrovieri contro il fuoco con
gli estintori in dotazione non è
servita a nulla. Il brusco
arresto del convoglio ha
provocato il blocco sulla linea
e alla stazione di Civita
Castellana è scattato l'allarme.
È subito partita una pattuglia
della polizia ferroviaria per
controllare che cosa era
successo: a un chilometro dal
treno fermo nella campagna c'era
il bagliore del vagone in fiamme
e gli agenti hanno informato i
vigili del fuoco. Quando questi
ultimi sono arrivati sul posto,
della carrozza erano rimaste
solo le strutture in ferro.
Attenuato l'intenso calore con
getti d'acqua, gli agenti sono
saliti sul vagone per
controllare, almeno per quanto
possibile, la probabile origine
del fuoco. Ed è proprio davanti
alla toeletta che hanno scoperto
il corpo del ragazzo, ucciso dal
fumo e dal calore. La notizia
che un passeggero era morto si è
sparsa in un attimo e l'ha
saputa anche il fratello di
Andrea. Il giovane però non si è
preoccupato perché sembrava che
la vittima fosse un adulto. Ha
scoperto che invece era suo
fratello solo quattro ore dopo
quando il treno è arrivato a
Roma.
23 marzo 1982
Fonte: La Stampa
La sciagura di domenica
notte sul Milano-Bologna-Roma
Il tifoso morto
sull'espresso
L'incendio fu
involontario ?
Il ministro Vincenzo
Balzamo ribadisce la validità
della decisione di sospendere i
treni speciali per le
manifestazioni sportive.
ROMA - I periti non
hanno ancora potuto accertare le
cause che hanno dato origine
all'incendio sul vagone
dell'espresso Milano-Roma dove è
morto, soffocato dal fumo, il
quattordicenne Andrea Vitone. Le
fiamme hanno completamente
distrutto gli scompartimenti, le
poltrone, i rivestimenti: e
rimasto intatto solo lo
scheletro metallico della
carrozzeria. "E sarà molto
difficile accertare in che punto
è scaturito il fuoco - hanno
detto alla polizia ferroviaria -
e non abbiamo neppure elementi
per ritenere che qualcuno lo
abbia volontariamente appiccato.
Allo stato attuale delle cose,
si può solo ipotizzare un
incendio colposo". A questo
punto potrebbe avere credito la
tesi che qualcuno abbia lasciato
cadere un mozzicone di
sigaretta. Come è noto, la
sciagura è accaduta domenica
sera tra Gallese e S. Oreste.
Sul convoglio viaggiavano molti
tifosi romanisti di ritorno da
Bologna dove
la
loro squadra aveva perso per
2-0. La maggior parte erano
ragazzi tra i 15 e i 20 anni che
per tutto il viaggio hanno
cantato e discusso animatamente
di calcio. "Alcuni - hanno poi
riferito i passeggeri - erano
anche visibilmente alticci".
Improvvisamente il quartultimo
vagone del convoglio è stato
invaso dal fumo e nel giro di
pochi minuti sono scaturite le
fiamme. L'espresso è stato
bloccato In aperta campagna, il
vagone è stato staccato dal
resto del treno e quando sono
intervenuti i vigili del fuoco,
della carrozza non rimaneva
altro che lo scheletro rovente.
Andrea Vitone è stato trovato
davanti alla toilette soffocato
dal fumo. In seguito a questa
disgrazia, il ministro dei
Trasporti, Vincenzo Balzamo, ha
detto che "la decisione di
sospendere i treni speciali per
le manifestazioni sportive viene
ribadita nella sua validità". Il
ministro ha però aggiunto che
deve essere risolta "la
questione del servizio di
vigilanza sui convogli
ferroviari affidato alla Polfer,
che, purtroppo, lamenta una
carenza di organici. A tale
riguardo - ha concluso Balzamo -
sono intervenuto presso il
ministero dell'Interno per
sollecitare provvedimenti
urgenti che mettano in grado la
polizia ferroviaria di
assolvere, con gli uomini e i
mezzi necessari, ai suoi compiti
d'istituto". Evidentemente il
ministro ha voluto mettere
l'accento su una situazione di
disagio, purtroppo cronica, sui
nostri treni.
24 marzo 1982
Fonte: La Stampa
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