Stade Roi Baudouin:
La Ristrutturazione
Un decennio dopo, in vista
di Euro 2000, nel 1995 lo stadio venne abbattuto e
ricostruito fra le polemiche. Per le opere di
ammodernamento furono spesi 1,5 miliardi di franchi
belgi (circa 37 milioni di euro) e l'impianto venne
rinominato "Re Baldovino" (Koning Boudewijn Stadion
- Stade Roi Baudoin) in onore del monarca deceduto
il 31 luglio 1993. Pur conservando buona parte della
propria struttura originaria risalente al 1930, è
stato coperto da una tettoia e rifatto completamente
al suo interno adeguando i suoi 50.000 posti a
sedere ai criteri di sicurezza e modernità, al fine
di renderlo idoneo ad ospitare i campionati europei
di calcio del 2000 organizzati dal Belgio e
dall'Olanda. La pianta dell'edificio è rimasta
immutata, con la tribuna centrale e l'anello ovale
di gradinata indipendenti tra loro. In particolare,
il lavoro più interessante del progetto di
ristrutturazione è stato realizzato proprio sulla
struttura della tribuna: Il grosso dell'edificio
originale non c'è più, ed è stato sostituito da un
imponente parallelepipedo in mattoni rossi segnato
da quattro elementi sporgenti che ne suddividono la
facciata in modo regolare (quasi fossero delle
enormi paraste rilette in chiave moderna). La
porzione centrale originale, però, è stata mantenuta
e riproposta: il colonnato con trabeazione che
ricreava un portale neoclassico "in miniatura", a
incastonare l'ingresso principale, è stato inglobato
e valorizzato nella nuova struttura, creando un
forte contrasto di colori e stili che ne evidenzia
immediatamente la presenza e il valore
architettonico per il visitatore. Rinnovate le
gradinate, inserito posti a sedere e copertura
integrale sull'impianto, incastonato la facciata
storica in una più ampia e moderna in mattoni rossi,
l'impianto è passato ad avere due anelli di
gradinata: il primo, più ampio, che ricalca
l'impronta dell'anello originale del vecchio stadio,
e un secondo, superiore, più piccolo. Tutto ciò che
rimane del vecchio stadio è un cancello restaurato
all'entrata principale. La nuova struttura comprende
un campo da calcio, la pista d'atletica e strutture
per competizioni da prato. Ad ogni modo, il nuovo
stadio non cancellerà mai il ricordo di quella
tragedia che rimarrà per sempre una macchia
indelebile per il calcio europeo e soprattutto per
il Belgio. Il nuovo stadio fu
inaugurato il 23 agosto 1995 con la partita Belgio -
Germania (1-2) e nel 1996 lo stadio ospitò la finale
di Coppa delle Coppe 1995-1996 tra Paris
Saint-Germain e Rapid Vienna, vinta 1-0 dai
francesi. Ospita grandi eventi musicali nonché
alcune partite dell'Europeo 2000 (tra cui la gara
d'apertura Belgio-Svezia e una delle due semifinali,
Francia-Portogallo). L'Italia vi ha anche disputato
una partita ufficiale di quella competizione proprio
contro il Belgio. Prima dell'incontro di calcio, il
giocatore della Juventus e dell'Italia, Antonio
Conte, accompagnato dal compagno di nazionale e suo
capitano Paolo Maldini, depose un mazzo di fiori nei
pressi del settore dove era localizzato un tempo il
settore Z, il luogo dell'eccidio mentre
l'altoparlante dello stadio trasmetteva musica ad
alto volume in assoluta indifferenza al gesto di
commemorazione, peraltro già non autorizzato
precedentemente dall'Uefa. All'ingresso delle
squadre in campo, tutti i giocatori della nazionale
italiana entrarono in campo portando un fiore bianco
nella mano sinistra, in onore dei tifosi morti
all'Heysel.
Gli anni a seguire, invece,
le cose mutano radicalmente. Vengono finalmente
autorizzate dal Borgomastro di Bruxelles le
cerimonie pubbliche davanti allo Stadio ad ogni
anniversario. E’ proprio l’Amministrazione Comunale,
in particolare, ad organizzare il 29 maggio 2005 una
storica commemorazione per il ventennale della
strage, invitando i familiari delle vittime alla
scopertura della meridiana-monumento realizzata
dall’artista Patrick Rimoux in memoria dei caduti
sul piazzale fuori allo stadio. Il 26 maggio 2006,
la federazione calcistica belga decise di non usare
più lo stadio per gli incontri della nazionale belga
e per la finale della Coppa del Belgio, a causa
delle porte troppo strette e delle condizioni di
sicurezza della struttura. La URBSFA decise che i
successivi incontri della nazionale fossero giocati
da quel momento in poi al "Constant Vanden Stock
Stadium" dell’Anderlecht. A causa di questa
restrizione, la città di Bruxelles emanò una
dichiarazione nella quale certificava che lo stadio
era sicuro, contrariamente a quanto diceva la
relazione della Federcalcio. Il 6 ottobre 2006, la
URBSFA incontrò i rappresentanti della città di
Bruxelles e fu deciso di rinnovare il contratto fino
al 30 giugno 2008. Dal 15 novembre 2006, la
nazionale belga ha quindi riutilizzato lo Stadio Re
Baldovino. Inoltre, ospita annualmente come da
tradizione, il Memorial Van Damme, un meeting
internazionale di atletica leggera, inserito nel
circuito IAAF Diamond League. Nel giugno 2013 viene
ufficializzato che il "Roi Baudouin" verrà
definitivamente demolito per lasciare spazio ad un
nuovo stadio nazionale. Una scelta necessaria
affinché Bruxelles possa essere in lizza fra le
città di 13 diverse nazioni europee che ospiteranno
gli Europei 2020, nel 60° anniversario della
competizione calcistica. La nuova struttura sorgerà
vicina allo stadio attuale, sull’area attualmente
occupata da un grande parcheggio, nel comune
fiammingo di Grimbergen. Le autorità belghe, in
risposta ufficiale ad una Petizione Popolare
promossa dal Comitato "Per non dimenticare Heysel"
di Reggio Emilia e da Saladellamemoriaheysel.it,
condivisa con alcuni familiari delle vittime e
sostenuta bipartisan da alcuni parlamentari europei
italiani, si sono impegnate a preservare dalla
demolizione la meridiana-monumento ed a ricollocare
degnamente anche le due targhe in memoria nella
nuova struttura. Al Trentennale, per
lodevole volontà della Federazione italiana Giuoco
Calcio, viene programmata il 13.11.2015 allo Stadio
Roi Baudouin una partita amichevole fra le nazionali
maggiori di Italia e Belgio. Alla vigilia
dell'incontro, sotto la targa "In memoriam" si
svolge una commovente commemorazione alla quale
partecipano tutti i calciatori della nazionale
italiana, l’allenatore Antonio Conte con il suo
staff al completo ed il Presidente F.I.G.C. Carlo
Tavecchio. Le autorità Belghe partecipano con
sensibilità a questa cerimonia durante la quale
viene anche ritirata simbolicamente la maglia numero
39 della nazionale azzurra come aveva richiesto,
attraverso una Petizione Popolare, l’Associazione
dei Familiari delle Vittime. Il giorno seguente,
durante la partita, al 39° minuto del primo tempo i
calciatori sospendono agonisticamente l’incontro
facendo melina a centrocampo mentre tutto lo stadio
applaude a lungo al ricordo dei caduti. In tribuna
d’onore, accanto ai dirigenti delle due squadre, è
presente Andrea Lorentini, Presidente dell’
"Associazione fra i Familiari delle Vittime
dell’Heysel". Una serata indimenticabile in cui
anche lo "stadio maledetto" per un minuto sorride al
cielo. Intanto, però, a Parigi spietati terroristi
dell’Isis stanno attaccando in vari punti la
capitale francese, seminando morte e terrore fra i
civili. Viene sfiorata la strage anche al "Parco dei
Principi" dove si sta giocando l’amichevole
Francia-Germania. Lo stadio era stato scelto dai
kamikaze come un obiettivo nel multiplo piano
criminoso.
Fonti:
Wikipedia.org - Saladellamemoriaheysel.it -
Archistadia.it - Sportmagazine.levif.be
© Fotografie:
Soirmag.lesoir.be - Instragram (Eros Ramazzotti) - GETTY IMAGES (Not
for commercial use)
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