Tua sorella si trovava
nel settore Z, com’è riuscita a salvarsi ? E cos’hai
provato quando il tuo nome è stato annunciato dallo
speaker dello stadio ?
"Gli inglesi colpivano con delle spranghe di ferro i
tifosi della Juve perché li vedevano con un qualcosa di
bianconero, mentre mia sorella e mio cognato avevano
delle borse della Chocco Travel, rossa e gialla, perciò
gli inglesi quando venivano avanti, sembrava quasi che
li evitassero convinti del fatto che anche loro fossero
inglesi. A una delle pause, di circa una decina di
minuti, scesero verso il campo, calpestando decine di
corpi agonizzanti. Una volta scesi in campo, volle
sincerarsi delle mie condizioni, allora fece un appello
tramite lo speaker, che nel frattempo stava chiamando
molte altre persone. Quando sentii il mio nome, rimasi
gelato, pensai subito al peggio, uscii subito dallo
stadio e mi diressi verso la tribuna, e in quei momenti
iniziai a capire quale tragedia stava avvenendo, dopo
qualche minuto trovai mia sorella e mio cognato e
decidemmo di non assistere a quella maledetta partita,
se di partita possiamo realmente parlare… Decidemmo di
cercare un posto in cui era possibile telefonare a casa
e tranquillizzare tutti amici e parenti, che si erano
radunati tutti presso la Sede dello Juventus Club
Montignoso per vedere tutti insieme la partita, trovammo
un ristorante italiano e riuscimmo a telefonare a casa e
a tranquillizzare tutti".
Siete tornati ad
assistere alla partita ?
"Successivamente non siamo
ritornati allo stadio, la paura era tanta, e salimmo sul
pullman e vedemmo la partita lì".
Chi era nella curva
bianconera era conscio della tragedia che si stava
realizzando ?
"Finita la partita tornarono
anche gli altri amici, ed erano contenti perché la Juve
aveva vinto ma non sapevano quello che realmente era
accaduto, e non sapevano dei 39 morti".
Qualcuno di voi rimase
coinvolto in prima persona nella tragedia dell’Heysel ?
"Nessuno dei nostri rimase
ferito anche perché eravamo nel settore nord ovest della
curva juventina".
E’ passato molto tempo
prima di rientrare in uno stadio ?
"Prima di rimettere piede in
uno stadio passarono circa 9 anni".
Secondo te i giocatori
erano a conoscenza di quello che stava accadendo ?
"I giocatori non lo so, non
credo che fossero a conoscenza che ci fossero dei morti
o anche se lo avessero saputo furono costretti a giocare
anche per motivi di ordine pubblico".
Fonte:
Jcmassa.it
© 29 maggio 2008
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