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Figlia
di Sergio
Bastino Mazzino
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* Vittima allo Stadio Heysel il
29.05.1985 |
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"Quella notte che papà morì allo stadio
Heysel"
di Simone Traverso
"Ricordo
l’auto ferma davanti alla nostra casa di
Cogorno. Erano le 6 di un giovedì mattina,
credevo fosse papà che tornava a casa. Erano i
nonni e gli zii che venivano a dirmi che mio
padre era morto, ucciso sugli spalti dello
stadio Heysel di Bruxelles".
Michela Mazzino oggi ha 36 anni ed è madre di
due bambini, Simone, 9 anni, e Nicolò, 5 anni.
Due bimbi che conoscono solo in parte la
tragedia che costò la vita al loro nonno, Sergio
Mazzino, tifoso juventino deceduto in quel
disastro che segnò indelebilmente la finale di
Coppa dei campioni tra Liverpool e Juventus.
Cosa rammenta di quella sera che cambiò
la sua vita ?
"Era il 29 maggio 1985, avrei dovuto vedere la
partita in televisione, con mia mamma e la
nonna. Accendemmo la tv e vedemmo subito
immagini degli scontri. Mia madre mi disse di
andare in camera da letto, a giocare. Non so
cosa compresi davvero di quei momenti".
Di quella tragedia restano il dolore, i
ricordi ma anche il "modello inglese" di lotta
alle componenti violente del tifo. Crede che
quel sistema si sia rivelato efficace ?
"Per anni ho sentito parlare di "Modello
inglese", ancora oggi in occasione di nuove
tragedie, incidenti, scontri il primo esempio è
proprio quello britannico. Mi chiedo, perché non
hanno adottato quelle misure di prevenzione 25
anni fa ?".
E i suoi figli sono già stati spettatori
di una partita ?
"Nicolò non ha ancora compiuto 5 anni, Simone
invece ha già 9 anni ed è andato a seguire un
paio di partite del Genoa assieme a mio cognato.
Certo scegliamo le sfide meno a rischio...".
E quando i suoi figli le chiederanno di
seguire la loro squadra del cuore in trasferta ?
"Oddio"...
26 maggio 2010
Fonte: Levante del Secolo XIX
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