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TESI e HEYSEL 2021
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TESI di LAUREA Jessica Boschiroli 2021
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La strage dell'Heysel fra Storia e Memoria

di Jessica Boschiroli

Il 29 maggio 1985, durante la finale di Coppa dei Campioni disputatasi in Belgio tra Juventus e Liverpool, persero la vita trentanove tifosi che occupavano il settore Z dello stadio. Il mondo intero ebbe modo di seguire in diretta televisiva la strage che precedette la partita: dei sessanta canali televisivi che avevano acquistato i diritti per la finale, soltanto la ZDF e la sua consorella della Germania Est decisero di sospendere la diretta prima del calcio d’inizio.

In Italia fu la Rai che alle 20.10 inizia a trasmettere la finale, con la telecronaca di Bruno Pizzul. Tra i 19,1 milioni di persone che stavano seguendo la diretta, vi erano sicuramente i padri, le madri, i fratelli e le sorelle dei tifosi juventini presenti a Bruxelles e, proprio per non spaventarli inutilmente, i responsabili di Rai 2 decisero di comunicare il bilancio delle vittime il più tardi possibile. Nonostante il massacro appena avvenuto, alle 21.15, Gaetano Scirea, capitano della squadra italiana, comunicò: "La partita si giocherà per consentire alle forze dell’ordine di organizzare l’evacuazione dello stadio. Mantenete la calma. Non rispondete alle provocazioni. Giocheremo per voi...".

Questo elaborato affronta una delle pagine più tristi non solo della storia della Juventus, ma dell’intera storia del calcio: la strage dell’Heysel. Per fare ciò ho fatto riferimento a testi ricchi di testimonianze e di storia e ho deciso di arricchire queste fonti avvalendomi dell’uso dell’archivio di tre quotidiani italiani: "Il Corriere della Sera", "La Stampa" e "La Repubblica". All’interno dell’elaborato troverete inoltre alcune testimonianze dirette che ho avuto modo di raccogliere intervistando il figlio di un sopravvissuto dell’Heysel. In questo modo ho avuto la possibilità di approfondire ulteriormente l’impatto e la portata di questo evento che si è poi trasformato in un vero e proprio massacro. Partendo dalle premesse che riguardano l’organizzazione della partita e la sicurezza della stessa racconterò lo sviluppo della strage, lo svolgimento della partita e in seguito il riconoscimento delle responsabilità di quanto avvenuto. L’ultimo tassello riguarderà la memoria, una memoria difficile che per un lungo periodo di tempo è stata messa a tacere ed evitata, tanto che si dovranno aspettare i primi anni 2000 per vedere le prime manifestazioni di ricordo e solidarietà in favore delle vittime e delle loro famiglie. Il passo decisivo e la vera chiusura del cerchio sono avvenuti però molto recentemente, il 9 febbraio 2021, quando la Regione Piemonte ha istituito la giornata in memoria delle vittime dell’Heysel affinché ogni 29 maggio venga ricordata la terribile tragedia che costò la vita a 39 persone.

BIBLIOGRAFIA: Francesco Caremani, Heysel La verità di una strage annunciata, Bradipolibri, Torino 2018 - Antony Cartwright, Gian Luca Favetto, Il giorno perduto Racconto di un viaggio all’Heysel, 66THA22ND, Roma 2015 (traduzione di D. Petruccioli) - Francesco Ceniti, Alberto Tufano, Il ragazzo con lo zaino arancione Io sopravvissuto all’Heysel, 29 maggio 1985, RCS Mediagroup S.p.A Milano 2015 - Marco Desiati, La notte dell’innocenza Heysel 1985, memorie di una tragedia, Rizzoli, Bergamo 2010 - Jean Paul Leclaire, Heysel, La tragedia che la Juventus ha cercato di dimenticare, Edizioni Piemme, Casale Monferrato (AL) 2006 (traduzione di M. Moresco) - Walter Veltroni, Quando cade l’acrobata entrano i clown. Heysel, l’ultima partita, Einaudi, Torino 2010. Fonte: Biblioteca Comunale Bergamo © 2021 Fotografie: Jessica Boschiroli © GETTY IMAGES © (Not for commercial use) Icona: Itcleanpng.com ©

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