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LIBRI e HEYSEL 2015
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Quella notte all'Heysel Emilio Targia 2015
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BIBLIOGRAFIA
HEYSEL
  PRESENTAZIONI LIBRO 2015 EMILIO TARGIA
 

QUELLA NOTTE ALL'HEYSEL (Latina 2017)

14.07.2017 - Hotel Miramare Latina - Palco Terrazza Levante ore 19.05: presentazione del libro "Quella notte all’Heysel" (Sperling & Kupfer) di Emilio Targia nell'ambito della prima edizione del Festival delle narrazioni e di cultura politica dal titolo "Come il vento nel mare" in programma dal 12 al 16 luglio 2017 a Latina. Sono intervenuti i giornalisti: Massimiliano Coccia, Emilio Targia, Roberto Renga. Interviene: Roberto Renga: "Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, è un pomeriggio di luce e bandiere che sembra scandire alla perfezione il conto alla rovescia prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, la partita delle partite. ("Bastò un click sull'interruttore a far svanire il calore di quel sole. A precipitarci nel gelo. Mani che di colpo ora servivano a proteggersi. Canti tramutati in urla. E bocche spalancate, nel settore Z, come respiratori d'emergenza. La curva, un girone dell'inferno. Poi il silenzio"). Emilio Targia, sopravvissuto all'incubo di quella notte all'Heysel, racconta ciò che ha visto, che ha sentito, i suoi ricordi, fissati anche su una pellicola e su un nastro magnetico, e prova a sciogliere nell'inchiostro memoria, rabbia, dolore e paura. "Voglio provare a tenere viva la memoria e a sconfiggere quella patina di ipocrisia e superficialità che si deposita spesso su questa vicenda. La memoria non è qualcosa di empirico, è un lavoro di manutenzione fatto da tenaglie e cacciaviti con le mani sporche di olio". Ad intervistarlo un altro grande giornalista Roberto Renga: "Quel giorno avrei dovuto esserci anche io, da inviato, ma quando vidi il manifesto della partita così pieno di rosso, il colore del Liverpool, cambiai idea, sono passati anni ma quelle 39 persone morte non riesco a scordarle". Fonte: Festival Come il vento nel mare © 14 luglio 2017 Fotografie: Sperling & Kupfer © Emilio Targia © Festival Come il vento nel mare © Icona: Itcleanpng.com ©

 

QUELLA NOTTE ALL'HEYSEL (Premio Comete 2016)

#QuellanotteallHeysel #PremioCometeGiuriaStudenti #CavadeTirreniVietrisulmare - Il tempo non ha tempo, la memoria sì. Grazie a Pasquale Petrillo e a Silvia Lamberti per aver investito il proprio tempo in questo splendido premio letterario, grazie alla giuria degli studenti - non ancora nati nel 1985 - che ha votato non tanto per me ma perché la memoria dell'Heysel resti accesa. Un voto di cui più che orgoglioso sono felice. E' stata una giornata emozionante, non dimenticherò né i volti, né le parole. #manutenzionedimemoria Fonte: Emilio Targia © 10 ottobre 2016 Fotografia: Tuttosport © Icona: Itcleanpng.com ©

 

Premio Com&Te a Emilio Targia per Quella notte all'Heysel

Assegnato il prestigioso premio Com&Te "Comunicazione, giornalismo e dintorni" dedicato allo sport a Emilio Targia e Maurizio De Giovanni.

Questa la motivazione del premio per l’opera Quella notte all’Heysel: "È un racconto autobiografico e di una pagina fra le più tristi in assoluto dello sport e del calcio in particolare. Una scrittura fluida e consapevole che consente a Emilio Targia di tracciare un vissuto personale - diventato poi collettivo per la drammaticità degli eventi, fatto di emozioni, paura, rabbia e sofferenza -, equilibrato però da una ricca e puntuale documentazione dei fatti, che ancor più avvalorano giudizi e valutazioni pienamente condivisibili. Un lavoro apprezzabile, ma anche una testimonianza di ciò che lo sport non deve essere e un monito per il futuro, soprattutto, ma non solo, per i giovani di oggi. Un libro per non dimenticare". Il premio è stato assegnato nell'auditorium dell'istituto Della Corte-Vanvitelli, di Cava de' Tirreni, dalla giuria popolare degli studenti, intitolata alla memoria del giornalista Giancarlo Siani. Fonte: Sperling.it © 10 ottobre 2016 Fotografia: Emilio Targia © Icona: Itcleanpng.com ©

 

Successo per la presentazione di "Quella notte all'Heysel"

Si è svolta ieri pomeriggio all'aula Pucci la presentazione del libro di Emilio Targia "Quella notte all'Heysel". Molti i tifosi bianconeri accorsi per ascoltare i racconti dell'autore, testimone oculare della tragedia ed anche giornalista. L'iniziativa è stata ideata dallo Juventus Club doc "Paulo Dybala" di Civitavecchia. Nella prossima puntata di Sportime, in onda alle 20.45 su Trc, andrà in onda una lunga intervista all'autore Emilio Targia. Fonte: Trcgiornale.it © 23 Aprile 2016 Audio: Trc © Giovanni Pimpinelli © Icona: Itcleanpng.com ©

 

Al Premio Com&Te Emilio Targia ha ricordato la notte dell’Heysel

di Carmine Cascone

"Quello stadio poteva diventare la mia tomba, ma per fortuna avevo il biglietto giusto, quello per un altro settore dello stadio". Così Emilio Targia, autore di Quella notte all’Heysel, Sperling & Kupfer, ha raccontato ieri sera il suo personale ricordo di quell’assurda tragedia che vide morire trentanove tifosi italiani, alla nutrita platea assiepata nella sala dell’Hotel Bristol di Vietri sul Mare. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Comunicazione & Territorio in collaborazione con la Proloco di Vietri sul Mare. All’incontro sono intervenuti Pasquale Petrillo, ideatore e curatore della rassegna letteraria nonché direttore della rivista Ulisse online, Silvia Lamberti, presidente dell’Associazione Comunicazione & Territorio, il presidente della Proloco di Vietri sul Mare Cosmo di Mauro ed il vice presidente Vittorio Mendozzi, titolare dell’Hotel Bristol. Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles c’era anche Pasquale Scarlino, presidente regionale del Centro Sportivo Italiano, che ha portato la sua testimonianza agli studenti della giuria popolare del Premio Com&Te. "Il mio approccio con questo libro - ha sottolineato Emilio Targia - non poteva essere distaccato e non lo è ancora oggi". Emilio Targia, caporedattore a Radio Radicale, è stato intervistato dai giornalisti Carolina Milite e Andrea De Caro, e introdotto da Adriano Rescigno, tutti collaboratori della rivista web Ulisse online. "Qualcosa è cambiato negli anni e oggi una partita in uno stadio con il calcestruzzo fatiscente non si potrebbe più giocare. Non è cambiato, forse, almeno in Italia, l’approccio con certi comportamenti di alcuni tifosi che andrebbero sanzionati". L’autore è stato sollecitato dai numerosi studenti presenti all’incontro ed ha risposto alle loro puntuali ed articolate domande. Fonte: Ulisseonline.it © 22 aprile 2016 Fotografia: Gabriele Durante © Icona: Itcleanpng.com ©

 

Vietri, giovedì 21 aprile al Premio Com&te si parla della tragedia dell’Heysel

L’Associazione Comunicazione & Territorio invita a partecipare al secondo salotto letterario della X edizione del Premio e Rassegna letteraria Com&Te Comunicazione, giornalismo e dintorni, che si terrà il prossimo giovedì 21 aprile, alle ore 18.00, all’Hotel Bristol di Vietri sul Mare. Ospite Emilio Targia, autore di Quella notte all’Heysel, Sperling & Kupfer.

Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, è un pomeriggio di luce e bandiere che sembra scandire alla perfezione il conto alla rovescia prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Emilio ha diciotto anni e ce l’ha fatta: è lì, con il biglietto per entrare allo stadio, insieme all’amico di una vita, Giampiero. Oltre all’eccitazione e all’entusiasmo porta con sé un piccolo registratore e una cinepresa super 8, perché ha già deciso che da grande farà il giornalista. Ma all’improvviso nel settore Z la curva diventa un girone dell’inferno. Poi il silenzio. Emilio Targia, sopravvissuto all’incubo di quella notte, racconta ciò che ha visto, che ha sentito, i suoi ricordi, fissati anche su una pellicola e su un nastro magnetico. Per non dimenticare. Perché senza memoria saremmo luci spente. Emilio Targia, romano, è giornalista professionista dal 1997. È attualmente caporedattore a Radio Radicale, dove conduce Set-Cinema fuoricampo e da quindici anni il magazine domenicale Media e dintorni. Ha scritto di sport, musica, costume e politica per quotidiani e riviste, e per il portale di Fastweb. Ha collaborato con emittenti radiotelevisive ed è stato coordinatore della redazione di Satnews del canale RaiSat. È autore di diversi libri, tra i quali Il miglior mondiale della nostra vita (Reality Book, 2014). Ad intervistare l’autore i giornalisti Carolina Milite e Andrea De Caro, collaboratori della rivista web Ulisse online. Fonte: Ulisseonline.it © 18 aprile 2016 Fotografia: Gabriele Durante © Icona: Itcleanpng.com ©

 

Calcio, lo Juventus Club ricorda la tragedia dell'Heysel

Si terrà il 22 aprile alle 18 un'interessante iniziativa dello Juventus Club "Paulo Dybala". All'aula Pucci sarà presentato il libro "Quella notte all'Heysel", scritto da Emilio Targia, che, in qualità anche di testimone oculare, racconterà la tragedia avvenuta nel 1985 allo stadio di Bruxelles in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Parteciperà all'iniziativa anche il giornalista di Rai Sport Mario Mattioli. Con l'occasione il Club Doc Civitavecchia, in collaborazione con Vecchiasignora.com e libreria Dettagli invita tutta la cittadinanza a partecipare. Piccola introduzione dell'autore: Ci sono incubi che si travestono da sogni e quando poi ti accorgi dell'inganno è troppo tardi. E non puoi farci niente. Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, è un pomeriggio di luce e bandiere che sembra scandire alla perfezione il conto alla rovescia prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, la partita delle partite. Fonte: Trcgiornale.it © 14 Aprile 2016 Fotografia: Juventus Club Civitavecchia © Icona: Itcleanpng.com ©

 

Mai più ''Quella notte all'Heysel''

di Chiara Ciripicchio

Presentazione del libro di Targia allo Juve Club, presente il giornalista Rai Mattioli.

VITERBO - La strage dell’Heysel raccontata attraverso gli occhi e le parole dello scrittore Emilio Targia. È quello che è successo allo Juventus Club Viterbo 2012 - Leonardo Bonucci nel pomeriggio di ieri. ''Quella notte all’Heysel'' è un ''condensato di emozioni, fa bene all’anima leggerlo''; per dirlo con le parole del giornalista Rai Mario Mattioli, presente all’evento. Il libro vuole raccontare quello che successe la sera del 29 maggio 1985, durante la finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool disputata allo stadio Heysel di Bruxelles. Sera in cui persero la vita 39 persone, di cui 32 italiani. Al tempo stesso, però, vuole narrare le emozioni e le sensazioni di Targia che, diciannovenne, quella sera era presente allo stadio in compagnia di un caro amico e che ha toccato con mano la drammaticità di quei momenti. ''Bisogna continuare a parlarne ovunque e sempre - ha dichiarato l’autore - non perché questo possa alleviare il dolore, ma perché senza il ricordo di quella notte, quella notte sparirebbe, sparirebbe quel dolore e sparirebbe il significato di quel dolore. Scomparirebbero anche i nomi di quelle persone. Questa è una delle poche stragi italiane in cui, se non fosse per il dramma che purtroppo attira i media, le storie si sono un po’ perse''. Sulle motivazioni che lo hanno spinto a scrivere questo libro, Targia ha confessato: ''Da un po’ di anni mi imbattevo in testi sull’Heysel scritti da chi quella sera non era presente. In questi libri, però, non vedevo quello che, se non fossi stato lì, avrei voluto leggere. Ho quindi pensato che fosse giusto, se non doveroso, infilare dentro qualche pagina i miei ricordi. Dunque, ho ricostruito quella notte parlando in prima persona e ho cercato di farne un racconto che riuscisse a portare i lettori dentro l’Heysel''. A presentare l’incontro è stato il padrone di casa, il presidente dello Juventus Club di Viterbo Paolo Cannone, capace di introdurre l’autore e il suo libro cogliendo l’essenza esatta del racconto: ''Un libro che riesce a dare forma a pensieri, ricordi e suggestioni. Emilio ha vissuto quegli attimi, quei fatti, quella follia. Era silenzioso e attonito proprio come lo erano molti altri. Era una partita, ma in realtà è stata una morte in diretta. La memoria che questa sera viene riesumata, trasmessa e comunicata è parte di noi e di altre 39 persone''.

 

Il volto storico di Juventus Channel, Valeria Ciardiello, ha raccontato il proprio ricordo della strage dell’Heysel; un ricordo di bambina, legato alla presenza del padre in quello stadio. Ha ricordato le immagini alla televisione e l’agitazione della madre che non riusciva a mettersi in contatto con il marito per avere notizie sulle sue condizioni di salute. E alla sua voglia di capire se ''Quella notte all’Heysel'' abbia un senso a distanza di trent’anni dalla tragedia, Targia ha risposto: ''Sì, ha senso perché l’obiettivo è quello di sanare una frattura della memoria. Se si ripesca la memoria e la si rimette in circolo si riesce anche a combattere la superficialità di più di trent’anni. Credo che più tempo passa e più possibilità c’è di raccogliere le menti e di ordinare a freddo tutto quello che è stato''. Il libro è arricchito da una prefazione dello scrittore Sandro Veronesi e da una postfazione dell’ex giocatore bianconero Antonio Cabrini, in campo quella tragica sera, che ha raccontato quello che è realmente successo prima, durante e dopo la partita e l’atmosfera che si respirava negli spogliatoi. Le emozioni sugli spalti, invece, sono state raccontate magistralmente da Targia che, a tal proposito, ha dichiarato: ''All’inizio provavamo molta gioia, arrivando allo stadio con lo stesso stato d’animo di quando si va a una festa. Poi è subentrata la rabbia quando abbiamo iniziato a capire che la situazione era gestita in maniera pessima. Una volta dentro lo stadio è iniziata la paura, lo smarrimento e l’incubo. Non sapevamo cosa provare perché non capivamo esattamente cosa stesse succedendo. Alla fine abbiamo provato una grande liberazione nel riuscire a chiamare casa per rassicurare i nostri familiari. In sostanza, un frullatore di emozioni''. Infine spazio alle considerazioni del giornalista Mario Mattioli e ai racconti di tre superstiti di quella tragedia i quali, con grande lucidità ed estrema emozione, hanno ripercorso con la mente l’inferno e la paura vissuti quella notte. Una tragedia che, come ha auspicato Mattioli, speriamo non si ripeta più: ''Mi auguro che una cosa del genere non si ripeta ma nel momento in cui lo dico non ne sono del tutto convinto. C’è una tale rabbia e violenza nella società attuale. Spero veramente che non succeda di nuovo''. Fonte: Viterbonews24.it © 12 dicembre 2015 Fotografie: Juventus Club Viterbo © Gabriele Durante © GETTY IMAGES © (Not for commercial use) Icona: Itcleanpng.com ©

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