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JUVENTUS Fc 29-05-2023
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Cerimonie Juventus Football Club 29.05.2023
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Pagina Twitter e Sito Ufficiale Juventus Football Club 29.05.2023
38° Anniversario Strage Stadio Heysel Bruxelles
Comunicati Ufficiali in Memoria delle 39 Vittime
Partecipazione Commemorazioni Torino, Cherasco e Grugliasco
Commemorazione a Cura della Juventus Football Club
 

Heysel, la ferita sempre aperta della Juve

di Silvia Barbarino

A Bruxelles il 29 maggio '85 nella finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool morirono 39 tifosi. Ieri quattro celebrazioni tra Torino e provincia.

Una stimmate si riapre ogni 29 maggio nell'animo del tifosi juventini. Chi era bambino nel 1985 ha impresse nella memoria le immagini trasmesse in televisione che raccontavano di morti e feriti, di sangue e urla, di poliziotti in assetto da guerriglia e ambulanze su un campo di calcio che avrebbe dovuto ospitare solo e soltanto la festa più bella del calcio europeo: la finale della Coppa Campioni. A Bruxelles, allo stadio Heysel (che soltanto mesi dopo si venne a scoprire decrepito), sotto la scossa tellurica delle cariche degli hooligans del Liverpool crollò la curva Z: i corpi di tifosi inermi vennero schiacciati con i sogni fanciulleschi di migliaia di sostenitori bianconeri. Furono 39 le vittime di quella che è sempre stata ricordata la partita maledetta". La Juventus sul suo sito ha ricordato così la tragedia: "C’erano due squadre, pronte a una Finale di Coppa dei Campioni, attesa da tutta Europa. C’era uno Stadio in Belgio e una notte che doveva essere di festa. C’erano migliaia di persone, quella notte, all’Heysel, migliaia di occhi che non vedevano l’ora di emozionarsi per una grande partita. C’erano 39 di loro che, quella partita, non la videro mai. Da quel giorno del 1985 per noi la parola "Heysel" è sinonimo di sgomento, irrazionalità, di eventi vertiginosi in una notte scellerata. Il 29 maggio è una data in cui quella ferita torna a fare male, e sappiamo bene che non smetterà mai. Ci stringiamo nel ricordo uniti alle famiglie e a tutti i cari di quelle 39 persone innocenti. Che c’erano, e non smetteranno mai di essere insieme a noi". Tante le celebrazioni che si sono svolte: a Torino con il sindaco Lo Russo, il presidente del club bianconero Ferrero, e il presidente della Circoscrizione Deri; a Grugliasco in collaborazione con lo Juventus ho Club "Alessio Ferramosca & Riccardo Neri"; a Settimo Torinese, con il Comune e lo Juventus Fan Club locale e a Cherasco con il Comune e l'Associazione "Quelli di Via Filadelfia". Infine le parole di un protagonista di quella partita, Sergio Brio. "Non dimentico quella notte, la porterò con me tutta la vita. Non sapevamo dei 39 morti. Ci fu la riunione in Uefa, si presentò Boniperti che sapeva dei 39 morti, lui disse che non voleva giocare. L'Uefa però impose di giocare e allora Boniperti venne nel nostro spogliatoio e disse che purtroppo era morto un tifoso. Siamo venuti a conoscenza dei 39 morti solo in albergo". Fonte: La Stampa © 30 maggio 2023 Fotografie: Juventus.com © La Stampa ©

 

Heysel, il ricordo della Juve: "Una ferita che torna a fare male"

Il club bianconero ha commemorato le 39 vittime che persero la vita il 29 maggio del 1985 prima della finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool.

TORINO - Sono trascorsi oggi 38 anni da quell'assurda tragedia in Belgio, quando 39 persone persero la vita allo stadio Heysel di Bruxelles (e oltre 600 rimasero ferite), poco prima della finale di Coppa dei Campioni tra la Juventus e il Liverpool. Quel 29 maggio 1985 non potrà mai essere cancellato, resterà nella storia e la memoria delle persone che hanno perso la vita sarà onorata per sempre. Così come ha fatto oggi il club bianconero, con una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale dedicata proprio alle vittime di quella giornata di ordinaria follia.

HEYSEL, IL RICORDO DELLA JUVENTUS - Questa la nota della Juventus: "C’erano due squadre, pronte a una Finale di Coppa dei Campioni, attesa da tutta Europa. C’era uno Stadio in Belgio e una notte che doveva essere di festa. C’erano migliaia di persone, quella notte, all’Heysel, migliaia di occhi che non vedevano l’ora di emozionarsi per una grande partita. C’erano 39 di loro che, quella partita, non la videro mai. Da quel giorno del 1985 per noi la parola 'Heysel' è sinonimo di sgomento, irrazionalità, di eventi vertiginosi in una notte scellerata. Il 29 maggio è una data in cui quella ferita torna a fare male, e sappiamo bene che non smetterà mai. Ci stringiamo nel ricordo uniti alle famiglie e a tutti i cari di quelle 39 persone innocenti. Che c’erano, e non smetteranno mai di essere insieme a noi".

IL MESSAGGIO DEL TORINO - Anche il Torino attraverso il suo account ufficiale Twitter ha voluto mandare un messaggio di commemorazione per le vittime dell'Heysel: "Siamo uniti nella preghiera e nel ricordo delle 39 vittime della strage dell'Heysel". Questa la didascalia a corredo della foto della targa "In memoriam 29-05-85".

HEYSEL, IL MESSAGGIO DI GRAVINA - In occasione dell’anniversario di quella tragedia, oggi al Museo del Calcio si è tenuto un incontro per tenere vivo il ricordo di quanto avvenne, alla presenza anche dei ragazzi e delle ragazze di tre scuole superiori per coinvolgere le nuove generazioni su un argomento così drammatico. Presente il presidente federale Gabriele Gravina che ha commentato: "La cultura del ricordo e della memoria è l’unico antidoto al dolore e il modo migliore per continuare ad onorare le vittime della tragedia dell’Heysel, che rappresenta, ancora oggi, una ferita aperta per il mondo del calcio. Lo sport che più amiamo è gioia ed emozione, non può e non deve essere occasione di lutto e di sofferenza". Fonte: Tuttosport.com © 29 maggio 2023 (Testo © Fotografia)

 

Heysel, 38 anni fa la tragedia di Bruxelles: la Juve ricorda le vittime

di Walter Centurione

29 maggio 1985 - 29 maggio 2023: oggi ricorre il 38esimo anniversario della tragedia dell' Heysel.

Tragedia Heysel 38 anni - Sembra ieri, ed invece sono trascorsi molti anni da quando il mondo del pallone fu scosso da un terribile evento. Una serata di sport che doveva passare alla storia come una delle finali di Coppa Campioni più belle in pochi minuti si è trasformata in una tragedia. Teatro di quel sanguinoso evento fu lo stadio Heysel di Bruxelles, un impianto obsoleto capace di contenere 70000 spettatori circa, che versava in pessime condizioni strutturali. La partita Juventus-Liverpool, nonostante gli incidenti e l’epilogo drammatico sugli spalti, alle 21 e 40, per volontà dei vertici locali e dell’UEFA (dettate da motivi riconducibili all’ordine pubblico) si giocò lo stesso contro la volontà delle due squadre. Questo il comunicato letto dai capitani delle due squadre: "La partita verrà giocata per consentire alla forze dell’ordine di organizzare al termine l’evacuazione dello stadio. State calmi, non rispondete alla provocazioni. Giochiamo per voi". Più tardi il racconto dei protagonisti svelò il retroscena di una decisione che in tutto il mondo fu criticata. La Juventus vinse 1-0 e al termine, i giocatori che non conoscevano esattamente l’entità della tragedia andarono a festeggiare (anni dopo chiesero scusa pubblicamente) sotto la curva M, ignara di quello che era successo realmente. La UEFA, in seguito ai fatti di Bruxelles, decise escludere le squadre inglesi a tempo indeterminato dalle Coppe europee, ma questo provvedimento alla fine fu sospeso nel 1990, quando poi indicò nei tifosi del Liverpool, i responsabili della tragedia, infatti furono arrestate 34 persone.

TRAGEDIA HEYSEL 38 ANNI - Erano le 19.20 circa e nel prepartita di Juventus-Liverpool, gli hoolingans inglesi, che occupavano i settori X e Y dello stadio Heysel sfondarono le basse recinzioni del settore Z per caricare i tifosi della Juventus (semplici tifosi, non appartenenti a nessun gruppo ultrà. Alla tifoseria bianconera era stata riservata la parte opposta dello stadio). Tra il panico generale molti cercarono di fuggire ma vennero ostacolati dall’intervento dei poliziotti che contribuì a far degenerare una situazione già compromessa: si creò una calca verso il muraglione opposto alla curva dalla quale molti cercarono la via di fuga buttandosi nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati e altri tentando di scavalcare le recinzioni. Purtroppo il muro ad un certo punto non sopportò più il peso e crollò: molte persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise. Persero la vita 39 persone, era il 29 maggio 1985. Oggi sono 38 anni dal tragico evento.

TRAGEDIA HEYSEL 38 ANNI: IL RICORDO DELLA JUVE - Oggi non è certamente una data come un’altra per la Juventus che ha usato tutti i suoi mezzi di comunicazione per ricordare l’anniversario di una tragedia che l’ha segnata per sempre. Con un post su Twitter e con una nota rilasciata sul proprio sito ufficiale. Anche sul sito ufficiale non sono mancate le parole toccanti della società Juventus, in memoria delle 39 vittime e spese per le famiglie di quelle persone che non ci sono. Nel far sentire la propria vicinanza, attraverso la nota ufficiale la stessa società Juventus ha chiaramente evidenziato come da quella sera la parola Heysel abbia assunto più di un significato: "C’erano due squadre, pronte a una Finale di Coppa dei Campioni, attesa da tutta Europa. C’era uno Stadio in Belgio e una notte che doveva essere di festa. C’erano migliaia di persone, quella notte, all’Heysel, migliaia di occhi che non vedevano l’ora di emozionarsi per una grande partita. C’erano 39 di loro che, quella partita, non la videro mai. Da quel giorno del 1985 per noi la parola "Heysel" è sinonimo di sgomento, irrazionalità, di eventi vertiginosi in una notte scellerata. Il 29 maggio è una data in cui quella ferita torna a fare male, e sappiamo bene che non smetterà mai. Ci stringiamo nel ricordo uniti alle famiglie e a tutti i cari di quelle 39 persone innocenti. Che c’erano, e non smetteranno mai di essere insieme a noi".

LE VITTIME: 32 ERANO ITALIANI - A Bruxelles, durante il pre-partita di Juventus-Liverpool, accadde l’imponderabile, ovvero tutto quello che nessuno mai avrebbe potuto immaginare: 39 persone spinte dall’amore per la propria squadra del cuore e dalla passione per il calcio, persero la vita in uno stadio. 32 erano di nazionalità italiana, tra gli altri 7, 5 di nazionalità belga (NdR: 4, al conto manca l’unica vittima nordirlandese), 2 di nazionalità francese: Rocco Acerra (28 anni) - Bruno Balli (50 anni) - Alfons Bos (35 anni) - Giancarlo Bruschera (35 anni) - Andrea Casula (10 anni) - Giovanni Casula (43 anni) - Nino Cerullo (24 anni) - Willy Chielens (41 anni) - Giuseppina Conti (17 anni) - Dirk Daeneckx (27 anni) - Dionisio Fabbro (51 anni) - Jaques François (45 anni) - Eugenio Gagliano (35 anni) - Francesco Galli (24 anni) - Giancarlo Gonnelli (45 anni) - Alberto Guarini (21 anni) - Giovacchino Landini (49 anni) - Roberto Lorentini (31 anni) - Barbara Lusci (58 anni) - Franco Martelli (22 anni) - Loris Messore (28 anni) - Gianni Mastroiaco (20 anni) - Sergio Bastino Mazzino (37 anni) - Luciano Rocco Papaluca (37 anni) - Luigi Pidone (31 anni) - Benito Pistolato (50 anni) - Patrick Radcliffe (38 anni) - Domenico Ragazzi (44 anni) - Antonio Ragnanese (29 anni) - Claude Robert (30 anni) - Mario Ronchi (42 anni) - Domenico Russo (26 anni) - Tarcisio Salvi (49 anni) - Gianfranco Sarto (46 anni) - Amedeo Giuseppe Spolaore (54 anni) - Mario Spanu (41 anni) - Tarcisio Venturin (23 anni) - Jean Michel Walla (32 anni) - Claudio Zavaroni (28 anni) Fonte: Tag24.it © 29 maggio 2023 Fotografia: Mimmo Lombardi ©

 

HEYSEL, 38 ANNI DOPO

C’erano due squadre, pronte a una Finale di Coppa dei Campioni, attesa da tutta Europa. C’era uno Stadio in Belgio e una notte che doveva essere di festa. C’erano migliaia di persone, quella notte, all’Heysel, migliaia di occhi che non vedevano l’ora di emozionarsi per una grande partita. C’erano 39 di loro che, quella partita, non la videro mai. Da quel giorno del 1985 per noi la parola "Heysel" è sinonimo di sgomento, irrazionalità, di eventi vertiginosi in una notte scellerata. Il 29 maggio è una data in cui quella ferita torna a fare male, e sappiamo bene che non smetterà mai. Ci stringiamo nel ricordo uniti alle famiglie e a tutti i cari di quelle 39 persone innocenti. Che c’erano, e non smetteranno mai di essere insieme a noi. Fonte: Juventus.com © 28 maggio 2023 Fotografie: Juventus.com © Francesco Laudadio ©

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