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Sito Ufficiale Juventus Football
Club
29.05.2015 |
Chiesa
"Gran Madre di Dio"
Torino 29.05.2015 |
30° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Comunicato Ufficiale in Memoria
delle 39 Vittime |
Celebrazione Eucaristica in
Memoria Officiata da Don
Fabrizio Fassino |
Commemorazione a Cura della
Juventus Football Club |
Con la Speciale Partecipazione
dell'Associazione Familiari Vittime Heysel |
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Ieri alla Gran Madre
La messa a Torino, squadra
commossa
di Marina Salvetti
Don Fassino: "Non c’è
giustizia senza perdono". Buffon: "Una delle
pagine più dolorose. I 39 morti devono essere un
monito".
"Non c'è giustizia senza
perdono. Il mio è un invito alla pace, tutti
devono contribuire a combattere la violenza".
L’omelia di Don Fabrizio Fassino nella chiesa
Gran Madre a Torino parla anche di ricordo:
impossibile dimenticare le 39 vittime
dell'Heysel. E l’ampia partecipazione, con la
chiesa gremita e almeno 200 tifosi rimasti sul
sagrato, ne sono la testimonianza. La Juventus è
presente con la squadra e lo staff tecnico al
completo. "Ogni anno l'anniversario dell'Heysel
ci ricorda una delle pagine più dolorose del
nostro calcio e di tutto Io sport in generale.
Oggi più che mai sono convinto che questi 39
nomi e 39 volti debbano essere un monito per
tutti nella lotta contro qualunque forma di
violenza scrive Buffon su twitter. Ma anche
Morata, al suo primo anno di Juve, ha voluto
condividere un momento di dolore con un
cinguettio. "Sempre nella nostra memoria".
Presente e passato. Il presidente Andrea
Agnelli, con la mamma Allegra, fa gli onori di
casa, Trapattoni, seduto accanto a Marotta,
Tacconi, Koetting, Briaschi e Vignola
rappresentano la squadra del 1985. C’è Ian Rush
che giocava nel Liverpool. E ancora la vedova
Scirea, ex dirigenti come Bettega e Gai, ex
consiglieri e attuali membri del Cda, il
presidente del Museo Garimberti, il responsabile
del settore medico Tencone. In rappresentanza
della Lega c’è il presidente Beretta, per l’Uefa
il dirigente Marchetti, poi il Sindaco di Torino
Fassino e la super tifosa Christillin. E c'è
anche chi non trattiene le lacrime: è Raphael De
Sanctis un sopravvissuto che mostra il suo
biglietto del settore Z e la bandiera della
finale Juventus-Liverpool. "Sono vivo per
miracolo". A Vinovo Allegri ha anteposto il suo
ricordo alle domande della conferenza stampa:
"Oggi non c’è che commemorare le vittime e
stringerci con affetto ai loro famigliari". Il
29 maggio 1985 - avevo quasi 18 anni - ha
aggiunto l'allenatore su twitter - quella sera
di 30 anni fa, davanti alla tv rimasi sotto choc
quando capii cosa era successo. Un pensiero ai
39 dell’Heysel.
Fonte:
Tuttosport
©
30 maggio 2015 Fotografie: Juventus.com
©
LA PRESSE
© (Not
for Commercial Use)
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Trent'anni fa la strage
"L'Heysel un monito per
tutti"
Club e giocatori in prima
fila nel ricordo della tragedia.
TORINO - Il giorno della
memoria. Affinché una tragedia del genere non
accada mai più. Ieri è stata la giornata del
ricordo nel trentennale della strage dell'
Heysel: quella maledetta sera del 29 maggio
1985, in occasione della finale di coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool, morirono 39
persone a causa della furia degli hooligans
inglesi. MESSA. La Juve al completo (giocatori,
dirigenti, staff tecnico) ha preso parte nel
tardo pomeriggio alla messa nella chiesa della
Gran Madre di Dio a Torino. Dove erano presenti,
tra gli altri, i rappresentanti
dell'Associazione fra i Famigliari delle Vittime
dell’Heysel, Bettega, Trapattoni, il Sindaco di
Torino Fassino, Rush, ex attaccante delle due
squadre, in rappresentanza del club inglese.
"Oggi c'è solo da commemorare le vittime e
stringersi intorno ai familiari" - aveva
sottolineato Allegri al mattino. "Da quel giorno
è stato fatto tanto ma non abbastanza da
risolvere tutte le problematiche, c'è ancora
tanto da fare". "Dopo 30 anni la memoria deve
essere allenata, va difesa, perché ancora oggi
la memoria di quelle vittime viene offesa e
oltraggiata in molti stadi in Italia" è il
pensiero di Andrea Lorentini, figlio di una
delle vittime e presidente dell’Associazione dei
familiari, intervenendo al Consiglio Regionale
del Piemonte. Il club bianconero ha tenuto per
tutto il giorno come prima notizia dell’home
page del sito il ricordo del "giorno più triste
della storia juventina". "Doveva essere un
momento di festa, di attesa, di tensione
sportiva. Si è trasformato in tragedia - si
legge. Trentanove famiglie furono segnate per
sempre da un dolore che non riusciamo neanche ad
immaginare". ANFIELD. Tanti i momenti di
riflessione, tanti i messaggi. "Ogni anno
l'anniversario dell’Heysel ci ricorda una delle
pagine più dolorose dello sport - ha scritto
Buffon. Oggi più che mai sono convinto che
questi 39 nomi e 39 volti debbano essere un
monito per tutti nella lotta contro qualunque
forma di violenza. Ad Anfield Road, a Liverpool,
Pessotto e Bonini hanno partecipato alla
commemorazione privata fatta dal club inglese. A
Bruxelles c’erano invece il presidente del J-Museum,
Garimberti, e Brio. "A tutt’oggi questa data del
29 maggio non ha insegnato niente al calcio" il
commento amaro dell' ex difensore, in campo
quella sera.
Fonte:
Corriere dello Sport ©
30 maggio 2015
Video: Lfc.com ©
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Heysel, la cerimonia a
Torino
Tutta la Juventus ha
partecipato oggi alle 19,30 alla Santa Messa
celebrata alla Chiesa della Gran Madre di Dio in
memoria delle vittime di quella tragica notte.
Un silenzio raccolto carico
di commozione ha avvolto il momento in cui, dal
pulpito della chiesa torinese della Gran Madre
di Dio, sono stati scanditi uno ad uno i nomi
dei 39 innocenti che persero la vita nella
tragedia dell’Heysel, il 29 maggio 1985. Alla
funzione religiosa con la quale la Juventus ha
voluto onorare la memoria delle vittime di
quella follia ha partecipato tutta la società,
il Presidente, la Prima Squadra, lo staff
tecnico e la dirigenza. Lungo l’elenco dei
rappresentanti delle istituzioni sportive e non
presenti alla cerimonia: il Presidente della
Lega Calcio Maurizio Beretta, il Direttore
Generale della Lega Serie A, Marco Brunelli, il
Segretario Generale del Coni Roberto Fabbricini,
Giorgio Marchetti, UEFA competitions director e
le autorità cittadine, rappresentate dal Sindaco
Fassino. Tante anche le personalità di spicco e
gli ex calciatori: non hanno voluto mancare
Mariella Scirea, moglie del compianto Gaetano,
così come il tecnico allora sulla panchina
bianconera, Trapattoni, ed alcuni dei giocatori
di quella maledetta serata come Tacconi, Vignola
e Ian Rush. Tutti stretti nel ricordo dei 39
angeli dell’Heysel, assieme ai parenti delle
vittime presenti. Un ricordo che vive indelebile
nei cuori di tutti.
Fonte:
Juventus.com ©
29 maggio 2015
Video: Fan Page ©
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Juventus, trenta anni
fa l'Heysel: Messa
a Torino, presenti anche Trap
e Rush
di Timothy Ormezzano
Ricordata una delle pagine
più tristi della storia del calcio, con 39
tifosi juventini morti per la furia degli
hooligans. Presenti, oltre al presidente
Agnelli, molti dei protagonisti che in quella
tragica notte c'erano, dal tecnico al gallese al
portiere Tacconi.
TORINO - Sono passati
trent'anni esatti dalla tragedia dell'Heysel,
una delle pagine più nere della storia dello
sport. Torino, Bruxelles e Liverpool oggi hanno
ricordato i 39 tifosi della Juventus morti nel
tentativo di sfuggire alla furia degli hooligans
inglesi. Alla chiesa torinese della Gran Madre
di Dio c'erano praticamente tutti. Molti
primattori di quella tragica sera: Giovanni
Trapattoni, Stefano Tacconi, visibilmente
commosso, Massimo Briaschi, Beniamino Vignola,
Giovanni Koetting e il doppio ex Ian Rush: "E'
bello vedere una presenza così massiccia
-
ha detto l'ex centravanti gallese. Ed è
molto bello tornare a Torino, una città per me
piena di splendidi ricordi. Sono ricordi
diversi, invece, quelli di quella tragica finale
all'Heysel: ma non per questo bisogna
dimenticare". Poi, passando dal sacro al
profano: "Non penso che la finale di Champions
contro il Barcellona possa rappresentare una
missione impossibile per la squadra che in
semifinale ha eliminato il Real Madrid
-
ha aggiunto Ian Rush. La Juve ha la
possibilità di farcela. Io farò il tifo per i
bianconeri, convinto che niente sia
impossibile". Alle spalle del centravanti
gallese si sono seduti Beppe Marotta e il Trap.
In mancanza di Michel Platini, assente causa
scandalo-Fifa, la Uefa era rappresentata dal
direttore delle competizioni Giorgio Marchetti,
pure lui in prima fila, accanto al presidente
della Juventus Andrea Agnelli, accompagnato
dalla madre, Donna Allegra. Presente ovviamente
tutta la dirigenza e la squadra bianconera, che
ha posticipato la partenza in aereo per Verona
in modo da poter partecipare al momento di
cordoglio. Al completo o quasi anche le
istituzioni cittadine e sportive, dal sindaco di
Torino Piero Fassino al presidente della Lega
Maurizio Beretta. Tra i presenti anche Mariella
Scirea, Roberto Bettega, il dottor Riccardo
Agricola e l'avvocato Luigi Chiappero.
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Tra gli altri anche
Andrea Lorentini (figlio di Roberto, una delle
vittime), presidente dell'"Associazione fra i
Familiari delle vittime dell'Heysel", e Rossano
Garlassi e Iuliana Bodnari del "Comitato Per Non
Dimenticare l'Heysel" di Reggio Emilia. Fuori
dalla chiesa, infine, almeno duecento tifosi
bianconeri, con tanto di striscioni e bandiere.
Le assenze più vistose? Il presidente di Fca
John Elkann, oggi impegnato nell'assemblea degli
azionisti Exor, ma anche il consigliere Pavel
Nedved e il ds Fabio Paratici (impegni di
mercato?), oltre al vescovo di Torino Cesare
Nosiglia, sostituito da Don Fabrizio Fassino che
durante la sua omelia ha sottolineato come non
ci possa essere giustizia senza perdono. La
lettura dei nomi dei 39 angeli dell'Heysel, uno
dei momenti più emozionanti della funzione, è
stata affidata a due ragazzi della Primavera
bianconera, Filippo Romagna e Francesco Pellini.
Ma oggi le commemorazioni hanno coinvolto anche
gli stadi di Liverpool e Bruxelles, con un
momento di raccoglimento sotto le targhe
dedicate alla tragedia. Ad Anfield la Juve è
stata rappresentata da Massimo Bonini e dal
dirigente del settore giovanile Gianluca
Pessotto, mentre al Re Baldovino, proprio dove
un tempo era localizzato il settore Z, il luogo
dell'eccidio, con il vicesindaco di Bruxelles e
gli ambasciatori di Italia e Inghilterra c'erano
l'ex difensore Sergio Brio e il presidente del J
Museum Paolo Garimberti. Il momento di cordoglio
è stato molto intenso: peccato che i tempi non
sembrino ancora maturi per un'amichevole
Juve-Liverpool, evento "sponsorizzato" tra gli
altri dagli ex portieri Tacconi e Grobbelaar,
per una commossa pièce teatrale sull'Heysel con
un testo condiviso da tutti, familiari delle
vittime e vertici bianconeri e, vedendo quanto è
accaduto sabato scorso nella Curva Sud dello
Stadium, nemmeno per una splendida coreografia
("+39: rispetto") esente dai soliti cori beceri.
Fonte: Repubblica.it ©
29 maggio 2015
Fotografia: LA PRESSE
©
(Not
for Commercial Use)
©
Video: Rete 7
©
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Juve, i campioni alla messa
per le vittime
dell'Heysel prima di partire per
Verona
La squadra al completo
nella chiesa della Gran Madre. Presenti anche
Beretta, Trapattoni, Vignola e Ian Rush. La
città rappresentata dal sindaco Fassino.
Si è svolta anche a Torino
una commemorazione per i 30 anni della strage
dell'Heysel, quando 39 persone morirono per il
crollo di un settore dello stadio in occasione
della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus
e Liverpool il 29 maggio 1985. Un silenzio
raccolto carico di commozione ha avvolto il
momento in cui, dal pulpito della chiesa
torinese della Gran Madre di Dio, sono stati
scanditi uno ad uno i nomi dei 39 innocenti che
persero la vita. Alla funzione religiosa ha
partecipato tutta la società, il presidente
Andrea Agnelli, la prima squadra, lo staff
tecnico e la dirigenza. Lungo l'elenco dei
rappresentanti delle istituzioni sportive e non
presenti alla cerimonia: il presidente della
Lega Calcio Maurizio Beretta, il direttore
Generale della Lega Serie A, Marco Brunelli, il
segretario generale del Coni Roberto Fabbricini,
Giorgio Marchetti, Uefa competitions director e
le autorità cittadine, rappresentate dal sindaco
Piero Fassino. Tante anche le personalità di
spicco e gli ex calciatori: non hanno voluto
mancare Mariella Scirea, moglie del compianto
Gaetano, così come il tecnico allora sulla
panchina bianconera, Giovanni Trapattoni, ed
alcuni dei giocatori di quella maledetta serata
come Stefano Tacconi, Beniamino Vignola e Ian
Rush, che all'epoca giocava nel Liverpool e che
avrebbe poi militato anche nella Juve. I
bianconeri sono poi partiti per Verona in vista
dell'anticipo di domani contro la squadra di
Mandorlini ultima fatica di campionato e prova
generale in vista della finale di Champions
League a Berlino contro il Barcellona.
Fonte:
Torino.repubblica.it
©
29 maggio 2015
Video:
RAI
©
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La Juve di oggi e di
ieri alla Messa per l’Heysel
Alla Gran Madre a Torino
presenti anche Ian Rush, Trapattoni e Tacconi.
di Ivana Crocifisso
"Bisogna sforzarsi di
essere dalla parte della giustizia, ma non c’è
giustizia senza il vero perdono". Questo il
cuore dell’omelia di Don Fabrizio Fassino,
parroco che ha celebrato la Messa in onore delle
39 vittime dell’Heysel a trent’anni dalla
tragedia. Gran Madre gremita: squadra della
Juventus al gran completo, alla presenza del
presidente Andrea Agnelli e degli amministratori
delegati Beppe Marotta e Aldo Mazzia. Per l’Uefa
a fare le veci di Platini il direttore delle
competizioni Giorgio Marchetti, in compagnia del
presidente della Lega di Serie A Maurizio
Beretta. Poi le istituzioni: il sindaco Piero
Fassino, l’assessore allo Sport Stefano Gallo.
Al fianco dei parenti delle vittime tanti ex
bianconeri: da Trapattoni a Tacconi, a Bettega,
Briaschi, Vignola. Presente, in rappresentanza
del Torino il direttore generale Antonio Comi.
In prima fila un doppio ex, il gallese Ian Rush:
la sera della tragedia indossava la maglia del
Liverpool ma in carriera fu anche un giocatore
bianconero, seppur per una sola stagione.
"Sempre bello tornare a Torino – ha detto l’ex
calciatore al termine della commemorazione –
dove ho ricordi splendidi. Non lo sono quelli
dell’Heysel, quelli sono ricordi dolorosi, ma è
importante non dimenticare". Una battuta anche
sulla Juventus e sulla finale di Champions di
Berlino: "Mi piacerebbe vedere vincere la Juve,
possono farcela, niente è impossibile per una
squadra che nel doppio confronto ha eliminato il
Real Madrid". A scandire i nomi delle 39
vittime, nel silenzio della Gran Madre, i
Primavera Romagna e Pellini: all’esterno della
chiesa circa duecento tifosi hanno atteso la
squadra arrivata puntualissima, poco prima delle
19.30, quando la Messa ha avuto inizio.
Fonte:
La Stampa.it © 29 maggio 2015
Fotografia: LA
PRESSE
© (Not
for Commercial Use)
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Calcio: Juventus ricorda
tragedia
Heysel, giorno più triste nostra storia
Torino, 29 mag. (AdnKronos)
- "29 maggio 1985, il giorno più triste della
nostra storia. Doveva essere un momento di
festa, di attesa, di tensione sportiva. Si è
trasformato in tragedia". Così la Juventus, sul
suo sito, ricorda oggi la tragedia di 30 anni fa
all'Heysel. "Trentanove persone innocenti quella
sera persero la vita. Trentanove famiglie furono
segnate per sempre da un dolore che non
riusciamo neanche ad immaginare. Quanto accadde
quella sera è scolpito nella memoria di
qualsiasi tifoso. Di coloro che erano presenti a
Bruxelles, di chi era seduto davanti alla tv,
anche di chi allora era troppo giovane o magari
non era ancora nato". "Sono passati trent'anni e
oggi ci si può solo stringere nel ricordo. La
Juventus lo farà partecipando insieme
all''Associazione fra i Familiari delle Vittime
dell'Heysel'", alla Santa Messa che verrà
celebrata alle 19.30 presso la Chiesa della Gran
Madre di Dio a Torino. Saranno presenti i
giocatori della Prima Squadra, lo staff tecnico
e i dirigenti della società. La Juventus, spiega
il club, parteciperà anche a Bruxelles, alla
cerimonia pubblica che avrà luogo nella capitale
belga, rappresentata dal presidente del J-Museum
Paolo Garimberti e da Sergio Brio. Alla
cerimonia che si terrà a Liverpool saranno
presenti Gianluca Pessotto e Massimo Bonini. Su
Juventus.com per tutto il giorno queste righe
rimarranno la prima notizia dell'home page, la
cover delle pagine ufficiali sui vari social
network e l'unico post pubblicato su Facebook
saranno in ricordo delle vittime. "Il resto sarà
silenzio. Per onorare la loro la memoria. Per
cercare di dare conforto alle loro famiglie. Per
ribadire l'auspicio che il vile scherno di cui
quelle 39 vittime sono state oggetto per troppi
anni finisca, una volta per tutte. Per fare
comprendere che una simile follia non si dovrà
ripetere. Mai più", scrive la Juventus. Sui
social e sul sito campeggia la foto della Curva
Sud dello Juventus Stadium che durante la gara
contro il Napoli, al 39' del match, ha esposto
un enorme striscione "+39 rispetto" e migliaia
di fogli con i nomi dei tifosi morti a
Bruxelles.
Fonte:
Adnkronos ©
29 maggio 2015
Fotografia: Juventus.com
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Trent'anni fa
la tragedia dell'Heysel
La Juventus partecipa commossa al
ricordo delle vittime
29 maggio 1985, il giorno
più triste della nostra storia. Doveva essere un
momento di festa, di attesa, di tensione
sportiva. Si è trasformato in tragedia.
Trentanove persone innocenti quella sera persero
la vita. Trentanove famiglie furono segnate per
sempre da un dolore che non riusciamo neanche ad
immaginare. Quanto accadde quella sera è
scolpito nella memoria di qualsiasi tifoso. Di
coloro che erano presenti a Bruxelles, di chi
era seduto davanti alla tv, anche di chi allora
era troppo giovane o magari non era ancora nato.
Sono passati trent'anni e oggi ci si può solo
stringere nel ricordo. La Juventus lo farà
partecipando insieme all'"Associazione fra i
Familiari delle Vittime dell'Heysel" alla Santa
Messa che verrà celebrata alle 19.30 presso la
Chiesa della Gran Madre di Dio a Torino. Saranno
presenti i giocatori della Prima Squadra, lo
staff tecnico e i dirigenti della società. La
Juventus parteciperà anche a Bruxelles, alla
cerimonia pubblica che avrà luogo nella capitale
belga, rappresentata dal presidente del J-Museum
Paolo Garimberti e da Sergio Brio. Alla
cerimonia che si terrà a Liverpool saranno
presenti Gianluca Pessotto e Massimo Bonini. Su
Juventus.com per tutto il giorno queste righe
rimarranno la prima notizia dell'home page, la
cover delle pagine ufficiali sui vari social
network e l'unico post pubblicato su Facebook
saranno in ricordo delle vittime. Il resto sarà
silenzio. Per onorare la loro la memoria. Per
cercare di dare conforto alle loro famiglie. Per
ribadire l'auspicio che il vile scherno di cui
quelle 39 vittime sono state oggetto per troppi
anni finisca, una volta per tutte. Per fare
comprendere che una simile follia non si dovrà
ripetere. Mai più.
Fonte:
Juventus.com ©
29 maggio 2015
Fotografia: Tuttosport ©
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Tutta la Juve alla Gran
Madre per ricordare i morti dell'Heysel
trent'anni dopo
Alla messa di suffragio
parteciperà anche l'attaccante gallese Ian Rush
che giocò quel match nel Liverpool e poi si
trasferì in bianconero.
L'intera squadra della
Juventus, lo staff tecnico e la dirigenza
parteciperanno, venerdì sera alla chiesa della
Gran Madre di Dio, alla messa in ricordo delle
39 vittime allo stadio Heysel di Bruxelles,
travolte dalla furia degli hooligans prima della
finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool,
il 29 maggio 1985. La funzione religiosa sarà
celebrata alle 19,30, prima della partenza della
Juventus per Verona. Alle cerimonia parteciperà
anche Ian Rush l'attaccante gallese che quel
giorno giocava nel Liverpool e che poi passò
nelle file della Juventus. Sono passati 30 anni
da uno dei giorni più neri per il calcio
internazionale. Le vittime per la maggior parte
italiani, morirono nello stadio Heysel di
Bruxelles, in Belgio, un'ora prima della finale
di Coppa dei Campioni fra Liverpool e Juventus.
Una tragedia vissuta in diretta televisiva in
cui si contano decine di responsabilità. Il
gruppo di tifosi juventini nel famigerato
settore z vicino agli inglesi separato solo da
una rete, la carica degli hooligans contro gli
italiani, un muro che cade schiacciando le
persone, la folla che cerca salvezza in campo e
viene rimandata indietro dalla polizia. A tutto
questo si aggiungono le polemiche per la partita
giocata comunque, nonostante i morti. E' la
fotografia di una tragedia provocata dalla furia
degli hooligans, dalla disorganizzazione delle
forze dell'ordine, dall'inefficienza di uno
stadio non all'altezza di una finale europea. Lo
stadio ha poi cambiato nome in "Re Baldovino",
ma resta pieno di fantasmi, tanto che il Belgio
sta pensando di abbatterlo e ricostruirne uno
nuovo. "Vogliamo voltare pagina - ha spiegato
l'assessore allo sport di Bruxelles Alain
Courtois - vogliamo demolire questo posto
maledetto per l'Europa e per il mondo intero. Ma
le vittime restano nel cuore di tutti i tifosi".
Fonte:
Torino.repubblica.it
©
28 maggio 2015
Tweet:
Juventus.com ©
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Santa Messa per i caduti
dell'Heysel
Venerdì 29 maggio alle
19,30 presso la Gran Madre di Dio a Torino.
Juventus Football Club ha,
nel corso di questi mesi, intrattenuto un
dialogo profondo e sincero con "l'Associazione
fra i familiari delle vittime dell'Heysel" con
l'obiettivo di commemorare i 39 tifosi che in
una sera di quasi trent'anni fa morirono in uno
stadio di calcio. Il 29 maggio 1985 avrebbe
dovuto essere una giornata di gioia e di
passione per il calcio, si trasformò invece in
una tragedia causata da violenza inaudita e da
un furore che non dovrà più essere ripetuto. Nel
rispetto della volontà dell'Associazione,
Juventus comunica che alle 19,30 di venerdì 29
maggio 2015 si celebrerà una Santa Messa presso
la Chiesa della Gran Madre di Dio a Torino. La
giornata del 29 maggio sarà dedicata al ricordo
da parte di tutti i tesserati Juventus. Per
troppi anni quelle 39 vittime sono state oggetto
di scherno finalizzato unicamente ad attaccare i
colori bianconeri: un'azione vile che non
dovrebbe mai trovare cittadinanza in nessuno
stadio e in nessun dibattito sportivo. Questo
anniversario dovrà essere utile anche alla
riflessione per evitare che simili comportamenti
si ripetano.
Fonte:
Juventus.com
©
29 aprile 2015
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Juventus.com © Fotografie: Tuttosport
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Francesco
Laudadio ©
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