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Sede Juventus Football Club
Torino 12.04.2005 |
Quarti di Finale Champions
League 2004-2005
Juventus - Liverpool |
Cerimonia Privata di
Commemorazione delle 39 Vittime |
A Cura della
Juventus Football Club e del Liverpool
Football Club |
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Juventus -
Liverpool chi era all'Heysel non può dimenticare
Ventinove maggio del
1985. In Belgio, allo stadio Heysel, si disputa
la finale di Coppa Campioni Liverpool-Juventus.
Sugli spalti, prima dell'incontro, esplode la
violenza: hooligans e ultrà bianconeri, separati
da una esile rete iniziano a scontrarsi. (NdR:
nessun ultrà della Juventus era presente nella
curva Z, si trattò di un aggressione vile a
gruppi, famiglie e singoli tifosi inermi) I
tifosi bianconeri nel tentativo di sfuggire agli
assalti corrono verso le uscite, ma crolla un
muro. Muoiono 32 italiani e 7 inglesi (Non è
morto nessun inglese all’Heysel, solo un
cittadino irlandese). Ieri, per ricordare le
vittime dell'Heysel, nella sede della Juventus è
stato inaugurato un cippo che ricorda quella
tragica giornata ed i vertici della società
bianconera hanno incontrato quelli del Liverpool
per lanciare un messaggio di amicizia e
fratellanza tra le due squadre. "Lo sport deve
essere disciplina di vita e non di violenza", ha
sottolineato il presidente della Juventus, Franzo Grande Stevens, prima di chiedere un
minuto di silenzio. Alla cerimonia ha
partecipato anche Otello Lorentini, presidente
dell'associazione dei familiari delle vittime.
Lui, nello stadio belga perse un figlio, medico,
che si era fermato sugli spalti per prestare
soccorso ai tanti tifosi, italiani ed inglesi
(nei 600 feriti stimati non vi furono inglesi,
si trattò di un aggressione a senso unico, non
di un duello), rimasti feriti durante gli
*scontri.
Fonte:
La Stampa ©
13 aprile
2005
Fotografie: GETTY IMAGES
© (Not
for commercial use)
*Nota Scontri Associazione Familiari Vittime Heysel
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Un incontro atteso da 20
anni
di Emanuele Gamba
Per la prima volta in vent'
anni, i parenti delle vittime dell' Heysel
troveranno cittadinanza nel mondo della
Juventus, incontreranno i responsabili della
società bianconera, avranno un piccolo spazio
ufficiale per manifestare il loro dolore. Torino
e la Juventus non si stanno attrezzando con lo
stesso garbo e lo stesso pudore con cui
Liverpool, in occasione della partita d' andata,
si era mobilitata (dal sindaco alla popolazione
intera, anche perché loro si sentivano in
qualche modo "i colpevoli") per trasformare la
memoria in un gesto di pace, ma si sta comunque
organizzando un incontro a suo modo storico:
domani pomeriggio, infatti, il presidente del
comitato delle vittime di Bruxelles, il toscano
Otello Lorentini, sarà ricevuto nella sede della
Juventus dal presidente Franzo Grande Stevens,
che nei giorni scorsi ha preso contatto con l'
uomo che all' Heysel perse un figlio. Sarà il
primo incontro ufficiale fra il club bianconero
e i reduci di quel massacro, ed è significativo
che il primo passo lo abbia mosso Grande
Stevens, la figura più istituzionale della
Juventus. Mercoledì, poi, Lorentini e altri
membri dell' associazione incontreranno Rick
Perry, amministratore delegato del Liverpool, e
probabilmente anche una delegazione di tifosi
dei reds. E anche in questo secondo appuntamento
è prevista la presenza della dirigenza
juventina. L' obiettivo di Lorentini, in ogni
caso, resta l' organizzazione di un' amichevole
fra Juve e Liverpool, che si dovrebbe giocare ad
Arezzo il 29 maggio, ventesimo anniversario
della strage dell' Heysel. Per anni s' è sognato
di vedere in campo le due squadre "vere", adesso
riunite dal sorteggio della Champions League.
Ora, invece, l'ultima ipotesi è che la partita
venga giocata da due formazioni giovanili: un
evento ritenuto ancora più carico di significati
simbolici.
Fonte: La Repubblica
©
11 aprile 2005
Fotografia: GETTY IMAGES
© (Not
for Commercial Use)
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Presiede il Comitato
Vittime dell'Heysel
Lorentini: "Organizzeremo
la partita della memoria"
TORINO - E' confermato per
domani alle 16,30 nella sede della Juventus in
corso Galileo Ferraris, l'incontro fra i
dirigenti bianconeri e Otello Lorentini,
presidente dell'Associazione vittime
dell'Heysel. E' la prima volta dopo vent'anni
dalla strage in cui morirono 39 tifosi
bianconeri durante la finale di Coppa Campioni
con il Liverpool, che i parenti delle vittime
sono ricevuti dalla Juve. Sarà una cerimonia
molto intima durante la quale Lorentini, che
perse un figlio a Bruxelles, ribadirà al
presidente Grande Stevens il desiderio di far
svolgere un'amichevole fra le due squadre per
onorare la memoria di quelle vittime. Spiega
Lorentini: "Non voglio la pace, non mi interessa
cosa faranno i tifosi della Juve, non ho
accettato l'invito ad assistere alla partita
perché il calcio non mi coinvolge. Voglio che si
giochi questa amichevole sotto l'egida dell'UEFA
perché la storia deve diventare memoria".
Lorentini ha ricevuto nei giorni scorsi uno
degli inglesi reduci dall'Heysel che è andato ad
Arezzo per chiedere scusa: "Gli ho detto che il
suo pentimento va bene, ma io non sono ancora
disposto a perdonare". Mercoledì Lorentini
incontrerà anche i dirigenti del Liverpool. In
particolare Rick Perry, amministratore delegato
dei Reds. Intanto è sempre alta l'attenzione per
la partita di mercoledì sera. Il timore che gli
ultras bianconeri cerchino lo scontro con gli
inglesi tiene in allarme la Digos perché anche
da Liverpool sono in arrivo gruppi che la
polizia britannica conosce bene. In totale
saranno 2500 i supporter inglesi, cui i
dirigenti dei Reds hanno rivolto un invito ad
avere rispetto verso i sentimenti degli
juventini.
Fonte:
La Stampa ©
11 aprile 2005 Fotografie: Curvafiladelfia.wordpress.com ©
GETTY IMAGES
© (Not
for Commercial Use)
© Francesco Laudadio ©
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