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Area Giochi di Via Scandalli
Camerano
(AN)
4.09.2021 |
36° Anniversario Strage
Stadio Heysel Bruxelles |
Cerimonia d'Inaugurazione di
"Area Sportiva Vittime
dell'Heysel" |
A Cura dell'Amministrazione
Comunale di
Camerano |
Con la Partecipazione dello
Juventus Club Camerano Bianconera |
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4 Settembre 2021
Inaugurata in Via Scandalli
l’area sportiva Vittime dell’Heysel
di Paolo Fileni
Fortemente voluta dal Club
Camerano Bianconera.
Camerano 4 settembre 2021
- "Una cosa così non deve più capitare, non si
può morire per una partita di calcio". Con
queste parole Massimo Battistoni, segretario del
Club Camerano Bianconera, ha riassunto tutta
l’essenza racchiusa nell’intitolazione dell’area
sportiva di Via Scandalli alle Vittime
dell’Heysel. Le trentanove vittime, di cui
trentadue italiane, di quella che è passata alla
storia come la strage dell’Heysel avvenuta il 29
maggio 1985 poco prima della finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool, allo stadio
Heysel di Bruxelles. Di fronte ad una simile
tragedia, l’appartenenza a questo o quel colore
sportivo non ha più valore. Poteva capitare
ovunque si faccia sport e a chiunque segua una
manifestazione sportiva come tifoso. E qui sta
il pregio dell’iniziativa voluta da Camerano
Bianconera: una testimonianza, un monito alle
nuove generazioni affinché certe tragedie non si
ripetano. C’erano tutto il direttivo del Club
bianconero, questo pomeriggio in Via Scandalli,
per il taglio del nastro dell’intitolazione
dell’area: Federico Cinesi presidente, Marco
Isolani vicepresidente, Massimo Battistoni
segretario, Luca Marchetti cassiere, e i
consiglieri Nicola Balicchia, Marco Catozzi,
Riccardo Marchetti, Paolo Fabiani, Marco
Corradini, Matteo Mandolini, Walter Marzioli,
Simone Gasparri, Lorenzo Boriani, Gabriele
Lucesoli, Cristian Carloni, Iannelli Antonio. E
c’era l’assessore allo Sport Marco Principi:
"Era importante mettere qui questa targa - ha
detto - dove i giovani vengono a giocare.
Affinché conoscano e sappiano quel che è
successo all’Heysel. Tutta l’Amministrazione
comunale ha votato affinché questa targa potesse
essere qui". Un taglio del nastro che ha
commosso un po’ tutti i presenti. Come
l’assessore Costantino Renato di chiara fede
bianconera, o come il vicesindaco Federico Pini
che nonostante non segua il calcio ha voluto
esserci comunque. Ma sono tante le persone che
sono state ringraziate oggi, persone che ci
hanno messo tempo e fatica per far sì che il
cippo di Via Scandalli si trasformasse in
realtà: Marco Isolani, che ha messo
concretamente il primo mattone del progetto;
Lorenzo Rabini e Marco Principi, agli opposti in
politica ma uniti nel realizzarlo; Costantino
Renato, uno degli artefici della nascita del
Club; Stefano Manfredi che ha lavorato per
abbellire il cippo commemorativo. Insomma, tanta
gente accomunata intorno a valori e ideali sani
che, con questa iniziativa, hanno inteso
tramandarli alle generazioni future. "Affinché
certe tragedie non si ripetano più".
Fonte: Corrieredelconero.it
© 4 settembre 2021
Fotografia © Banner: Camerano
Bianconera ©
Video: Anconatoday.it ©
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Un’area sportiva dedicata
alle vittime dell’Heysel
LA TARGA è stata apposta in
via Scandalli questo pomeriggio. L'idea di
ricordare la tragedia del 1985 è del club
Camerano Bianconera.
Un’area dedicata alle
vittime dell’Heysel. Ha preso forma questo
pomeriggio l’idea del club Camerano Bianconera,
nato nel 2018, e abbracciata
dall’amministrazione comunale di Camerano. La
targa per commemorare le vittime della tragedia
del maggio 1985 è stata scoperta questo
pomeriggio alla presenza dell’assessore allo
Sport Marco Principi e di alcuni rappresentanti
di Camerano Bianconera. Presenti anche due
superstiti dell’Heysel.
La targa è stata collocata in via
Scandalli, un’area dove sorge una piccola
cittadella sportiva, con attrezzi dedicati,
giochi per bambini e un pallone pressostatico.
L’idea del club nasce non dai colori del tifo,
quanto dalla volontà di non dimenticare la
storia dell’Heysel e far sì che tragedie simili
non si ripetano mai più. Prima della finale di
Coppa Campioni tra Juve e Liverpool, allo stadio
di Bruxelles morirono 39 persone, tra cui 32
italiani. Rimasero feriti più di 600 tifosi
nella ressa creatasi dopo lo sfondamento delle
reti divisorie degli spalti e il crollo di un
muro dello stadio.
Fonte: Cronacheancona.it ©
4 settembre 2021
Fotografia: Camerano
Bianconera ©
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Una targa per ricordare
l'Heysel:
"Mai più tragedie simili"
di Gino Bove
A Camerano, su richiesta
dell'associazione "Camerano bianconera", è stato
inaugurato un ceppo su cui è apposta una targa
per ricordare quanti persero la vita allo stadio
Heysel di Bruxelles nel 1985. Con 39 vittime, fu
una delle più gravi tragedie del calcio. La
cerimonia e la testimonianza di chi c'era.
Il Comune di Camerano su
richiesta dell'associazione "Camerano
bianconera" ha inaugurato oggi un ceppo su cui è
apposta una targa per ricordare quanti persero
la vita allo stadio Heysel di Bruxelles nel
1985. La pietra commemorativa si trova nell'area
sportiva di via Scandalli, accanto ad un campo
di calcio a 5, una palestra e altri spazi
frequentati da bambini. "Non è un caso" dicono
in coro l'assessore comunale allo sport, Marco
Principi e il segretario dell'associazione
Massimo Battistoni, che puntano sulla memoria da
trasmettere proprio ai più giovani. Presenti
alla cerimonia anche il consigliere comunale
Lorenzo Rabini, il vicepresidente
dell'associazione Marco Isolani che pose la
prima pietra e alcune persone che erano presenti
sugli spalti di quella maledetta finale di Coppa
Campioni. La ressa sugli spalti, provocata dagli
hooligans, costò la vita a 39 persone. Oltre 600
rimasero ferite.
Fonte: Anconatoday.it © 4
settembre 2021
Fotografia: Camerano
Bianconera ©
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CRONACA CAMERANO
Nell’inferno dell’Heysel:
"Schiacciato contro la transenna, non respiravo
più"
Due cameranesi nello stadio
dove si consumò una delle più grandi tragedie
del calcio: "Trovai il mio amico negli
spogliatoi con una gamba ferita".
"Non posso escludere di
essermi trovato io stesso a dover camminare
sulle persone che erano a terra". È solo uno dei
lampi nella memoria di un residente di Camerano,
che ha preferito restare nell’anonimato e che
era presente il 29 maggio del 1985 allo stadio
Heysel di Bruxelles. Quel giorno, in quel luogo,
si consumò una delle tragedie più gravi della
storia del calcio. Si giocava la finale di Coppa
Campioni tra Juventus e Liverpool, poco prima
del calcio d’inizio i disordini sugli spalti
provocati dagli hooligans inglesi causarono la
morte di 39 persone (32 italiani) e il ferimento
di 600. Su quelle tribune c’era anche una decina
di supporters arrivati dalle Marche, tra cui
anconetani partiti con un pullman da Torrette e
cameranesi.
IL RICORDO - Il testimone
guarda la targa commemorativa che da oggi
pomeriggio dà il nome all’area sportiva di via Scandalli. È stata proposta dall’associazione
"Camerano bianconera" e inaugurata oggi
dall’assessore comunale allo sport Marco
Principi, dal consigliere comunale Lorenzo
Rabini e dal segretario dell’associazione
Massimo Battistoni. "Qui oggi si ricordano le
vittime, io sono un sopravvissuto ma me la sono
vista brutta" racconta il testimone. "In due
eravamo schiacciati contro la balaustra,
costituita da una semplice barra a ferro di
cavallo, e non respiravo più. Avevo la gente
addosso, quando la pressione si allentò riuscii
a scappare sul campo ed evitai la manganellata
di un poliziotto che ancora non aveva capito
cosa stesse succedendo, pensava a una invasione
del terreno di gioco. È probabile che io stesso
sia passato su qualche persona. Trovai un mio
amico negli spogliatoi, ferito ad una gamba,
chiesi dove lo avrebbero portato ma non me lo
seppero dire". Non si poteva chiamare a casa con
la facilità di oggi: "Tra noi italiani c’era un
uomo che lavorava all’allora Sip, la società per
le telecomunicazioni. Non chiedetemi come,
riuscì a creare un ponte telefonico con l’Italia
e riuscimmo a turno a chiamare i parenti per
dire che stavamo bene". All’Heysel c’era anche
un altro cameranese, Adalberto Magnante: "Io ero
nel settore più lontano, non posso dire di aver
rischiato la vita. Cosa ricordo ? Che
all’ingresso non mi staccarono neppure il
biglietto. Le curve erano fatiscenti, c’era il
tufo che si poteva facilmente staccare e tirare
- ricorda Adalberto - per i 5 anni successivi
non sono più andato a vedere una partita".
LA CERIMONIA - Circa 50
persone hanno partecipato all’intitolazione
dell’area sportiva, tra cui il vicepresidente
del direttivo "Camerano bianconera" Marco
Isolani, tra i primi a posare la pietra del
ceppo commemorativo. Tutti sono arrivati a piedi
dalla sede dell’associazione, con addosso
maglietta e mascherina commemorativa. Sulla
prima, una semplice scritta: "Per non
dimenticare, Heysel, 29 maggio 1985". Sulle
mascherine, un pensiero: "Nessuna persona è
morta finché vive nel cuore di chi resta". "Chi
era presente non ci racconta quella storia come
se fossimo al bar a fare colazione - spiega Battistoni - ma tutti ci dicono che nessuno si
era reso conto di quello che stava realmente
succedendo. Cosa insegna quel giorno ? Lo
ribadiamo nel perché siamo qui oggi, e cioè che
non si può e non si deve morire per guardare una
partita".
Fonte: Anconatoday.it © 4
settembre 2021
(Testo © Fotografia)
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Camerano intitolerà un’area
pubblica alle vittime dell’Heysel
Sì unanime del Consiglio
comunale per individuare uno spazio idoneo in
collaborazione con il circolo Camerano
Bianconera.
Camerano 21 giugno 2020 -
La sera del 29 maggio 1985 è una data impressa
in modo indelebile nella storia del calcio e nel
cuore e nella mente di milioni di tifosi
italiani, inglesi, belgi e del mondo intero. Ma
pure di tanti tifosi cameranesi presenti quella
sera. Belgio, Bruxelles, Stadio Heysel, finale
di Coppa Campioni. In campo, a contendersi il
trofeo, i giocatori di Juventus e Liverpool.
Sugli spalti gremiti di tifosi, circa un’ora
prima del calcio d’inizio (19.20), i tifosi del
Liverpool (un misto di hooligan ed headhunters i
violentissimi tifosi del Chelsea), cercano di
appropriarsi del fatidico settore Z dello stadio
occupato da tifosi juventini non appartenenti al
tifo organizzato. Ripetuti attacchi che alla
fine producono una strage: 39 morti, dei quali
32 italiani (tra questi un bimbo di 10 anni) e
600 feriti. Il resto è storia. Tragica,
vergognosa, incancellabile. Con i processi che
seguirono tutti concordi nell’attribuire le
colpe ai soli tifosi inglesi
(NdR: in verità non
soltanto a loro, vedi processo). Una storia
che diversi cameranesi possono raccontare perché
presenti quella sera all’Heysel e perché, per
fortuna, rientrati tutti a casa sani e salvi. A
35 anni di distanza da quella strage, il circolo
Camerano Bianconera ha chiesto
all’Amministrazione comunale di valutare la
possibilità d’intitolare uno spazio pubblico
alle vittime dell’Heysel. Richiesta ripresa con
una mozione portata in Consiglio comunale da
Lorenzo Rabini, capogruppo di Operazione Futuro,
e discussa dall’assise lo scorso 18 giugno. Un
atto d’indirizzo che il Consiglio comunale ha
votato all’unanimità impegnandosi ad individuare
un’area idonea. "La politica sa regalare anche
queste belle emozioni - commenta Lorenzo Rabini
- proprio nel momento in cui un Consiglio
comunale, scevro di ogni considerazione di
parte, capisce bene il senso di una mozione, di
un atto di indirizzo, comprende appieno le
finalità, il perché sia stato presentato e la
storia che c’è dietro a fatti, persone, momenti
che entrano anche a pieno titolo nella storia
della tua comunità locale". Ed è indubbio che il
circolo Camerano Bianconera, nei due anni dalla
sua fondazione, sia entrato a pieno titolo nella
realtà cameranese superando il semplice discorso
di parte dovuto ai colori sportivi e al tifo. Un
Club che si è subito contraddistinto non solo
per l’organizzazione dei locali con spazi ampi
ed accoglienti, ma anche per la grande
partecipazione che conta oltre 200 soci e le
tante iniziative sportive, sociali e di
beneficenza che ne hanno fatto in breve tempo
un’associazione comunitaria fra le più vive,
attive ed impegnate a livello locale. "Ringrazio
l’assessore allo Sport Marco Principi - ha detto
Rabini in conclusione - che a nome del gruppo di
maggioranza ha fatto un intervento in Consiglio
comunale molto importante e significativo, non
solo a ricordo di quanto avvenne ed il
coinvolgimento di nostri concittadini, ma dando
forte importanza e valore a quanto oggi lo Juve
Club sta facendo nell’ambito del mondo
dell’associazionismo di Camerano". Ora, dopo che
il Consiglio comunale ha votato l’atto di
indirizzo, sarà compito della Giunta in
collaborazione con Camerano Bianconera attuare
la volontà consiliare, definendo modalità, tempi
e luogo per rendere omaggio alle vittime
dell’Heysel.
Fonte: Corrieredelconero.it
© 21 giugno 2020
Fotografia:
Turismo.marche.it ©
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Politica / Camerano
La tragedia dell'Heysel 35
anni dopo:
"Intitolare uno spazio
pubblico alle vittime"
Lorenzo Rabini (Fdi)
sostiene la proposta dello Juve Club Camerano:
"Il Consiglio comunale la approvi, quel giorno
allo stadio c'erano tanti cameranesi".
Il 29 maggio del 1985 si
giocò allo stadio "Heysel" di Bruxelles, la
finale di Coppa Campioni tra la Juventus ed il
Liverpool, ma il risultato sportivo di quella
notte fu niente al confronto della tragedia che
colpì il mondo dello sport che assistette poco
prima dell'inizio gara, ad una incredibile
bagarre scatenata dai tifosi inglesi in una
parte dello stadio che purtroppo era adiacente a
quella dove vennero posizionati anche moltissimi
tifosi bianconeri (la tifoseria organizzata
della Juve era dall'altra parte dello stadio).
L'assalto degli hooligans inglesi scatenò una
ressa incredibile, tanto che crollò un muro
della gradinata per il troppo peso delle persone
che si erano accalcate per tentare la fuga verso
il campo di gioco o cercando di saltare
addirittura il muro stesso della famigerata
"curva Z". Uomini e donne, famiglie, ragazzini
schiacciati uno sopra l'altro per tentare la
fuga ma, senza saperlo, lanciati, purtroppo
verso la morte. Morirono 39 persone di cui 32
Italiani e 600 fu la somma dei feriti dopo il
crollo del muro. "Lo Juventus Club Camerano
Bianconera, la cui bellissima ed accogliente
sede (oltre 100 posti per i soci) fu inaugurata
dal sindaco Del Bello nel marzo del 2018, in via
Pacinotti, all'interno dello stabile dell'Hotel
Tre Querce, ha già da tempo inviato al Comune di
Camerano una proposta per intitolare uno spazio
pubblico (parco, area verde o altro), proprio al
ricordo delle vittime dell'Heysel. Dichiara
Lorenzo Rabini, capogruppo di Camerano
Operazione Futuro: "Vorrei ricordare che in
quella tragica occasione, molti furono anche i
cameranesi presenti allo stadio della tragedia,
fortunatamente tutti ritornarono a casa, ma la
paura di quei momenti resterà indelebile così
come la fortissima preoccupazione delle
famiglie. Credo dunque - conclude Rabini - che
sia giunto il momento che il Consiglio comunale
possa discutere ed approvare un ordine del
giorno sulla proposta formulata dallo Juve Club:
sarebbe un gesto di grande sensibilità sportiva
ed umana, qui non è in gioco certo la faziosità
o il tifo, ma semplicemente la voglia di una
memoria condivisa per non dimenticare quanto
accaduto e trarne lezioni di sportività e di
vita".
Fonte: Anconatoday.it © 27
maggio 2020
Fotografia © Banner: Camerano
Bianconera ©
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