ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO
2021
Il Piemonte istituisce una giornata in memoria delle
"Vittime dell’Heysel"
Verranno commemorate il 29
maggio, anniversario della tragica finale di Coppa Campioni
tra Juventus e Liverpool.
Mediante uno specifico
emendamento ad una legge regionale dell’ottobre scorso, la
Regione Piemonte ha istituito una giornata in memoria delle
vittime dello stadio Heysel, dove il 29 maggio 1985 la
finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus si
tramutò tragicamente da festa di sport in immane tragedia
nella quale persero la vita 39 persone, 32 dei quali
italiani. La giornata si propone di istituzionalizzare il
ricordo della tragedia avvenuta nello stadio belga e di
promuovere i più alti valori dell’etica nello sport come la
lealtà, il rispetto dell’avversario e al contempo di
stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni
sportive. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole
avere anche un effetto pratico - ha commentato il presidente
della Regione Piemonte, Alberto Cirio - Istituzionalizzare
ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le
persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo
il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale
e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a
riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non
violenti".
9 febbraio 2021
Fonte: Lavocediasti.it
ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO
2021
29 MAGGIO
Istituita la Giornata della
memoria delle vittime dell'Heysel
di Andrea Pietrzela
La Regione Piemonte ha
dedicato ufficialmente la data del 29 maggio, giorno della
tragedia del 1985, al ricordo delle vittime che persero la
vita nello stadio di Bruxelles prima della finale di Coppa
dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
MILANO - Mentre la Juventus
all'Allianz Stadium raggiungeva la finale di Coppa Italia,
negli uffici della Regione Piemonte si lavorava ad
un'iniziativa allacciata alla storia bianconera più triste e
tragica. Questa mattina è stata ufficialmente istituita la
Giornata della Memoria per le vittime dell'Heysel, che cadrà
ogni 29 maggio. Quel giorno del lontano ma mai dimenticato
1985, nello stadio Heysel di Bruxelles, prima del fischio
d'inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e
Liverpool, persero la vita 39 tifosi (di cui 32 italiani)
dopo che un gruppo di hooligans inglesi invase un settore
della curva occupato da tifosi juventini. "Il nostro è un
gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto
pratico - hanno spiegato il Presidente della Regione Alberto
Cirio e l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca -
istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla
memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel
vuol dire non soltanto tenere vivo il ricordo di tanti
innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata, ma
anche costringerci tutti a riflette sulla necessità di
modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una
delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci,
questa giornata ha tra i suoi obiettivi quello di farci
riflettere".
10 febbraio 2021
Fonte: Gazzetta.it
ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO
2021
Strage dell’Heysel, Regione Piemonte istituisce una giornata
in memoria delle vittime
Il 29 maggio sarà la giornata
"Vittime dell’Heysel" in memoria delle 39 persone che nel
1985 persero la vita la sera della finale di Coppa dei
Campioni tra Liverpool e Juventus.
Il 29 maggio di ogni anno sarà
ricordata la strage dell’Heysel. Con una delibera Regione
Piemonte ha infatti istituito la giornata "Vittime
dell’Heysel" in memoria delle 39 persone che persero la vita
la sera della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e
Juventus del 1985, una delle notti più buie della storia del
calcio. "Il nostro è un gesto simbolico - precisano il
presidente Alberto Cirio e l’assessore allo Sport Fabrizio
Ricca - che però vuole avere anche un effetto pratico:
istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla
memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel
vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi
da una violenza brutale e immotivata, ma vuole anche dire
costringerci tutti a riflettere sulla necessità di modelli
di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose
che più ha la capacità e la missione di unirci". "Negli anni
da eurodeputato al Parlamento europeo - ha poi aggiunto il
presidente del Piemonte Alberto Cirio tramite un post sui
propri profili social - avevo voluto promuovere a Bruxelles
dei momenti dedicati alla memoria di ciò che accadde quel
giorno e sono felice oggi, da presidente del Piemonte, di
poter dare continuità a questo intento. Perché ricordare ed
educare è fondamentale affinché lo sport non sia mai più
pretesto per violenze brutali". Tra le vittime della strage
consumatasi prima del fischio di inizio allo stadio di
Bruxelles, adesso abbattuto, c’era anche un Giancarlo
Bruschera, un giovane del Lago Maggiore - sui siti dedicati
all’Heysel si legge che fu amico del ds di origini varesine
Beppe Marotta - a cui è stato in seguito dedicato il campo
sportivo del paese (qui è possibile leggere le testimonianze
di quella tragica sera raccolte da VareseNews nel corso
degli anni).
10 febbraio 2021
Fonte: Varesenews.it
ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO
2021
Il Piemonte non dimentica: il 29 maggio sarà la
Giornata della memoria
delle vittime dell’Heysel
di Silvia Gullino
Dopo la Giornata dedicata
al Grande Torino, la Regione ricorderà anche la terribile
tragedia costata la vita a 39 tifosi prima della finale di
Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
"+ 39 Nessuno muore veramente
se vive nel cuore di chi resta, per sempre", un monumento a
Cherasco che ricorda le vittime dell’Heysel ed un monito per
far sì che simili tragedie non accadano mai più. Impossibile
dimenticarla ed è per questo che la Regione Piemonte ha
istituito la Giornata in memoria delle vittime dell’Heysel:
il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la
terribile strage andata in scena prima della finale di Coppa
dei Campioni del 1985 tra Juventus e Liverpool, disputata
proprio a Bruxelles nel cuore dell’Unione Europea. In quella
notte disperata persero la vita 39 persone, di cui 32
italiani. Tutti tifosi juventini andati in Belgio con la
speranza di festeggiare il titolo continentale. Trovarono
invece la morte in modo assurdo, travolti dalla furia degli
hooligans inglesi, schiacciati contro le balaustre o
precipitati dalle gradinate. Per molti che a quei tempi
erano ragazzi, è stato il giorno in cui il calcio ha
definitivamente perso la sua innocenza. Innocenza sconfitta
dalla violenza, dall’inefficienza di chi doveva preoccuparsi
della sicurezza e dall’inadeguatezza strutturale dello
stadio Re Baldovino. "Il nostro è un gesto simbolico - hanno
detto il presidente della Regione Alberto Cirio e
l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca - che però vuole avere
anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente
una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che
persero la vita all'Heysel vuole dire tener vivo il ricordo
di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e
immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette
sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti.
Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la
missione di unirci, per questo una giornata come quella che
abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in
Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere".
L’iniziativa fa il paio con la notizia di qualche tempo fa
circa l’istituzione della Giornata dedicata al Grande
Torino. Fede granata o bianconera: poco importa. Quando si
tratta di esprimere rispetto e solidarietà, il cuore
pulsante è lo stesso.
10 febbraio 2021
Fonte: Targatocn.it
ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO
2021
La Regione Piemonte istituisce la giornata in memoria delle
"vittime dell’Heysel"
Il 29 maggio di ogni anno sarà
ricordata ufficialmente la terribile tragedia costata la
vita a tanti tifosi.
Con un emendamento alla legge
regionale del primo ottobre 2020, n.23, la Regione Piemonte,
al fine di preservare la memoria delle vittime dello stadio
Heysel, istituisce la giornata in memoria delle "Vittime
dell’Heysel" nella data simbolo del 29 maggio di ogni anno.
La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo
della tragedia dell’Heysel e di promuovere i più alti valori
dello sport e contrastare ogni forma di violenza nelle
competizioni sportive. Con l’emendamento si intende
istituire la giornata del ricordo delle 39 vittime dello
stadio Heysel di Bruxelles che persero la vita il 29 maggio
1985 in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra
Liverpool e Juventus. Questa giornata ha lo scopo di
promuovere i più alti valori dell’etica nello sport come la
lealtà, il rispetto dell’avversario e al contempo di
stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni
sportive. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole
avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare
ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le
persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo
il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale
e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a
riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non
violenti - affermano il presidente della Regione Piemonte
Alberto Cirio, che negli anni da eurodeputato aveva promosso
a Bruxelles dei momenti ad ogni anniversario per ricordare
quanto accaduto, e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio
Ricca. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la
missione di unirci, per questo una giornata come quella che
abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in
Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere".
11 febbraio 2021
Fonte: Piemonteoggi.it
ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO
2021
Nel 1985 allo stadio di Bruxelles morirono 39 persone per
gli scontri prima della finale di coppa campioni.
HEYSEL, IL GIORNO DELLA
MEMORIA
di Guido Vaciago
La regione Piemonte ha
istituito la giornata per ricordare le vittime. Sarà il 29
maggio: "per promuovere alti valori dell'etica sportiva".
La memoria ha costante
bisogno di manutenzione, come qualsiasi meccanismo o motore.
E un corretto funzionamento della memoria è fondamentale per
qualsiasi società civile. Ecco perché l'istituzione
ufficiale di una "Giornata della memoria per le vittime
dell'Heysel" è un'eccellente notizia. La decisione è stata
presa dalla Regione Piemonte che, di recente, ha istituito
una giornata analoga per ricordare la tragedia di Superga
(il 4 maggio). I caduti del 29 maggio 1985, quando allo
stadio Heysel di Bruxelles si disputava la finale di Coppa
dei Campioni, furono 39 e persero la vita in modo tragico
nel prepartita, in seguito all'assalto dei tifosi del
Liverpool al settore Z del fatiscente impianto belga. Il
crollo di un muretto fu la causa della morte dei tifosi,
molti dei quali rimasti schiacciati dalla folla presa dal
panico. Con un emendamento alla legge regionale del primo
ottobre 2020, n.23, la Regione Piemonte, ha dunque
deliberato il 29 maggio come "Giornata della memoria" al
fine di preservare la memoria delle vittime dello stadio
Heysel ogni anno. La giornata si propone di
istituzionalizzare il ricordo della tragedia dell'Heysel e
di promuovere i più alti valori dello sport, come la lealtà,
il rispetto dell'avversario e al contempo di stigmatizzare
ogni forma di violenza durante le competizioni sportive. "Il
nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un
effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una
giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che
persero la vita all'Heysel vuole dire tener vivo il ricordo
di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e
immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a
riflettere sulla necessità di modelli di tifo positivi e non
violenti - affermano il presidente della Regione Piemonte
Alberto Cirio, che negli anni da eurodeputato aveva promosso
a Bruxelles dei momenti ad ogni anniversario per ricordare
quanto accaduto, e l'assessore regionale allo Sport Fabrizio
Ricca. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la
missione di unirci, per questo una giornata come quella che
abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in
Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere".
I tifosi della Juventus e la società civile hanno sempre
ricordato le vittime in occasione del 29 maggio, da 35 data
nella quale vengono organizzate manifestazioni di vario
genere per non dimenticare i 39 dell'Heysel, ma l'idea che
quella giornata sia sancita con i crismi dell'ufficialità
crea lo stimolo per non perdere mai l'occasione per
dedicarsi alla manutenzione della memoria.
11 febbraio 2021
Fonte: Tuttosport
ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO
2021
Vittime dell'Heysel: la Regione istituisce il giorno in
memoria
CHERASCO - Il ricordo delle
vittime dello stadio Heysel di Bruxelles diventa
ufficialmente un giorno della memoria, il 29 maggio,
istituito con emendamento alla legge regionale 23/2020, per
volontà della Giunta piemontese guidata da Alberto Cirio. In
quel giorno del 1985 si registrarono 39 vittime tra i
tifosi, prima della finale di Coppa campioni tra Juventus e
Liverpool. A Cherasco è motivo di soddisfazione, perché già
nel 2016 venne inaugurato un monumento per ricordare questa
tragedia. Promotrice dell'iniziativa fu l'associazione di
tifosi bianconeri Quelli... di via Filadelfia. "Nessuno
muore veramente se vive nel cuore di chi resta, per sempre"
è la frase incisa nella costruzione, formata da tre gradini,
sormontata da un +39. Un impegno che il popolo calcistico,
soprattutto della Vecchia signora, vede così riconosciuto
anche dalle istituzioni regionali. Marco Bogetti, di Quelli
di... Via Filadelfia, commenta: "Con il presidente Beppe Franzo per anni abbiamo promosso manifestazioni, mostre ed
eventi per sensibilizzare e informare la gente su quanto
accadde. Assieme a Paolo Monchio, in collaborazione con
l'Amministrazione comunale, abbiamo eretto il primo
monumento in Piemonte dedicato ai 39 angeli, cui ne
seguirono altri. Ciò contribuì enormemente a risvegliare la
coscienza collettiva, al punto che anche la Juventus Fc,
così come le istituzioni, iniziarono a coltivarne il
ricordo. Grazie all'impegno profuso dal governatore Alberto
Cirio siamo arrivati quest'anno all'ufficializzazione di
tale data. Anche quest'anno, Covid19 permettendo, il 29
maggio commemoreremo le vittime". el.
17 febbraio 2021
Fonte: Gazzetta d'Alba
ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO
2021
"Ero con l’Avvocato all’Heysel. Ci fecero tornare
a Torino, ma prima si raccomandò
di non giocare"
Evelina Christillin a
Tuttosport: "Poi capì che si era giocato per l’ordine
pubblico, ma non tornò mai sull’argomento. Non considerò mai
quella Coppa dei Campioni come un trofeo".
Oggi ricorre il centenario
della nascita dell’avvocato Agnelli. Tuttosport gli dedica
un inserto speciale con varie interviste, tra cui una ad
Evelina Christillin. Racconta di quando andò insieme
all’Avvocato allo stadio Heysel. Della reazione avuta da lui
alla tragedia. "Eravamo insieme all’Heysel, purtroppo.
Eravamo atterrati all’ultimo con il suo aereo privato, così
ci trovammo allo stadio poco prima dell’inizio della
partita, o, per lo meno, di quello che doveva essere
l’inizio della partita, che era stato ovviamente rinviato.
Ma non capivamo bene il perché la finale non iniziasse:
c’era confusione e notizie frammentarie. Sì, avevamo visto
una parte degli incidenti, ma lo stadio aveva una struttura
vecchia e le tribune erano abbastanza lontane dalla
maledetta Curva Z, così che non ci eravamo resi conto della
reale tragicità dei fatti. In mezzo a molta confusione,
l’Avvocato si interrogava sul perché non iniziasse la gara e
cercava informazioni. A un certo punto un funzionario del
Ministero degli Interni italiani venne a dirgli: "E’ meglio
se tornate a Torino". Ci disse proprio così, senza fornire
ulteriori dettagli. L’Avvocato, a quel punto, capì che la
situazione era grave, cercò i dirigenti bianconeri e si
raccomandò con loro: "Non giocate ! Se la situazione è
grave, mi raccomando, non giocate". Poi andammo
all’aeroporto per tornare a Torino". Erano convinti che la
partita non si sarebbe disputata. "Quando atterrò l’aereo,
l’Avvocato si stupì di non trovare nessuno sotto la
scaletta. Premessa: di solito, all’arrivo del suo aereo
c’era sempre una sorta di comitato d’accoglienza e una
macchina pronta. Invece quella sera, uno stranissimo
deserto. Dopo qualche minuto arriva, tutto trafelato, un
addetto che gli dice: "Mi scusi Avvocato, sono tutti
nell’hangar a vedere la fine della partita". Al che lui si
stranì". Si arrabbiò ? Le viene chiesto. "Sul momento
probabilmente sì, poi gli venne spiegato che era stata la
situazione di ordine pubblico a richiedere la disputa della
gara e capì, ma non tornò mai sull’argomento. Era una ferita
che probabilmente gli faceva male e non considerò mai quella
Coppa dei Campioni come un trofeo. Si godette molto di più
la finale di Roma nel 1996".
12 marzo 2021
Fonte: Ilnapolista.it
ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO
2021
Didattica
a distanza sull'Heysel a Melfi
"DAD e HEYSEL" - Il 29
marzo 2021 alle ore 16.00 l’Associazione animerà una lezione
dedicata alla tragedia dello Stadio Heysel per gli studenti
di terza media dell’Istituto Comprensivo Statale "M.
Ferrara-Marottoli" di Melfi (Pz). Attraverso questo progetto
scolastico, fondato non soltanto sull’insegnamento storico,
ma ispirato ai valori dell’educazione civico-sportiva, gli
studenti con il mezzo della didattica a distanza
approfondiranno le tragedie di Superga e di Bruxelles. Due
storie luttuose che ferirono a morte Torino e la nazione,
pur sostanzialmente differenti fra loro, ma altrettanto
degne del medesimo e reciproco rispetto. I ragazzi,
successivamente, saranno impegnati nel libero componimento
di un tema e un disegno sugli argomenti svolti a cura dei
relatori Andrea Pelliccia (Superga) e Domenico Laudadio
(Heysel). A Melfi verso la fine di settembre, in occasione
del "Memorial Mauro Tartaglia", evento calcistico giovanile
organizzato dal Toro Club "Gian Paolo Ormezzano" (ideatore
anche del progetto scolastico) con il patrocinio della
Regione Basilicata e del Coni Regionale, saranno premiati i
migliori lavori degli alunni esposti all’interno di una
mostra sul tema.
27 marzo 2021
Fonte:
Associazionefamiliarivittimeheysel.it
ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO
2021
Tragedie sorelle
Francesco
Caremani nella premessa al libro scrive: "Il
romanzo di Andrea Pelliccia è una carezza.
Una carezza alla memoria di due avvenimenti
tragici, e storici, e un terzo che li ha
messi coraggiosamente e intelligentemente
insieme". Non ci poteva essere fotografia
migliore di questo volume. Con una brillante
trovata narrativa, infatti, l’autore riesce
a legare in un unicum narrativo due storie
tanto vere quanto drammatiche: la tragedia
di Superga del maggio ’49, che spazzò via il
Grande Torino e la strage dell’Heysel dove
persero la vita 39 tifosi. Come ci riesce è
presto detto: a cucire i due avvenimenti ci
pensa la curiosità di un bambino che
accompagnato da papà e nonno al museo del
Grande Torino interroga le sue guide per
rivivere gli accadimenti passati, con fare
tanto curioso quanto ingenuo. L’incontro di
queste tre generazioni dà all’autore il
pretesto per narrativo per dar vita ad un
breve ma gustoso romanzo, anche se forse
sarebbe più opportuno definirlo un racconto
lungo, diviso in due parti distinte. La
prima, quella dedicata al Grande Torino, è
la più breve delle due ma non per questo la
meno intensa. Dei fatti di Superga fiumi
d’inchiostro è stato versato, nessuno però
ha avuto l’accuratezza di trasportare il
lettore all’interno di quel maledetto aereo,
dove si possono quasi vedere i volti allegri
e scanzonati dei giocatori granata di
ritorno da Lisbona poco prima dello
schianto. Il chiacchiericcio frivolo, le
risate, il buonumore del gruppo, sembrano
essere raccontati in presa diretta, come se
l’autore e di conseguenza il lettore fossero
lì con loro. Peccato solo che il tutto duri
troppo poco. Al contrario invece nella
seconda parte l’autore si lascia prendere
maggiormente la mano, ne vien fuori così un
brillante racconto; non solo più lungo del
primo ma anche maggiormente coinvolgente.
Pelliccia tenendo fede a due delle tre
passioni che emergono dalla biografia: lo
sport, in questo caso il calcio, e il rock,
ha modo di raccontare una storia di amicizia
vera e profonda, tra due ragazzi divisi
dalla fede calcistica (Juventino uno,
granata l’altro), ma accomunati dalla
passione per la musica, grazie alla quale
s’avvicinano dopo un iniziale scontro. Al
netto di una sinossi asciutta ed essenziale,
dalla quale altro non emerge se non il
"trait d’union" dei due racconti, è
decisamente questo il vero nucleo del
romanzo. Non c’è dubbio che chi ha avuto
vent’anni all’epoca dei fatti dell’Heysel
(siamo nel 1985), apprezzerà maggiormente le
sfumature narrative e gli abbondanti
particolari musicali. Mix che rende
l’esperimento narrativo davvero pregevole.
Il risultato finale è decisamente riuscito
bene, talmente tanto bene che ci si chiede
perché non è stato possibile dare più spazio
ai due protagonisti ? Il libro grazie ad uno
stile narrativo accattivante scorre via
velocemente, favorito dal formato pocket e
dal ridotto numero di pagine. Basta un
pomeriggio per terminarlo, pomeriggio nel
quale si ha anche tempo per rispolverare
vecchi CD alla ricerca delle tracce rock che
fanno capolino tra le righe. Un libro
consigliatissimo ai ragazzi, anche
adolescenti, per avere la possibilità di
fare una gustosa buona lettura, ma anche ai
papà per tornare giovani per un istante. La
copertina rossa è un involontario (?)
omaggio alla fede calcistica dei tre
iniziali protagonisti.
14 aprile
2021
Fonte:
Bibliocalcio.com
ARTICOLI STAMPA e WEB
APRILE
2021