ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO
2019
Derby, Grande Torino: mima l’aereo allo Stadium. Già identificato
Torino-Juventus, Settanta taxi ricordano le vittime di Superga e
dell’Heysel
"+39 Quella maledetta notte all’Heysel", chiude la trilogia sportiva
di Matteo Lucii
Ci
vediamo a Centrocampo...
Maggio, il mese del dolore per il calcio torinese
Conferenza Stampa di premiazione del Progetto
"BianconeroGranata"
Heysel, il racconto di Brunetta: "Gianni De Michelis si spese in
maniera generosissima"
Torino, targa per vittime Piazza S.Carlo
Una targa per Erika Pioletti e Marisa Amato
Progetto
"BianconeroGranata":
il ricordo di Superga e dell’Heysel nei disegni dei bambini
I disegni dei bambini tifosi
ricordano Superga e Heysel
BianconeroGranata: due squadre, un progetto comune con i
bambini
Grugliasco, "Uniti nel ricordo": Toro e Juve insieme sul taxi
per non dimenticare...
Lo scrittore Caremani presenta il libro sull’Heysel alla Ubik di
Cesena
Il giornalista Francesco Caremani racconta la strage dell'Heysel
Eventi a Cesena
Bianconerogranata, un progetto che mette in luce la purezza
d'animo dei più piccoli
Il 29 maggio al giardino di via Galimberti il ricordo delle 39
vittime dello stadio Heysel
Quella maledetta notte all’Heysel. L’esperienza di un mugellano
raccontata in teatro
"Art in taxi", la cultura a Torino ha una corsia preferenziale
Rispetto per i Caduti di Superga e per i morti dell'Heysel,
sempre
Grugliasco, domani cerimonia al giardino di via Galimberti in
memoria delle 39 vittime...
Derby, Grande Torino: mima l’aereo allo Stadium. Già
identificato
Il tifoso bianconero
che ha schernito il ricordo della formazione granata
è stato rintracciato attraverso le telecamere dello
stadio. Per lui daspo in vista.
MILANO - Mimare il gesto dell’aeroplano dalla tribuna
per schernire il ricordo della tragedia di Superga.
È successo durante Juventus-Torino di venerdì sera,
l’immagine ha fatto subito il giro del web nelle ore
successive alla partita e ora il soggetto in questione
ha anche nome e cognome. La Juventus, grazie alle telecamere
di sorveglianza dislocate all’interno dell’impianto,
ha identificato il protagonista, che potrebbe essere
colpito da daspo e verosimilmente gli sarà impedito
per lungo tempo di mettere piede allo Stadium. La vicenda
ricorda molto quanto accaduto in Inghilterra a febbraio
quando durante la partita tra Southampton e Cardiff
alcuni tifosi dei Saints mimarono un aeroplano per prendere
in giro i tifosi gallesi, con riferimento alla tragedia
di Emiliano Sala. Caso simile a quello di Chelsea-Manchester
City: insulti razzisti e ululati all’indirizzo di Sterling.
Risultato ? Tre tifosi identificati e sospesi dal club
londinese.
4 maggio 2019
Fonte: Gazzetta.it
ARTICOLI STAMPA e WEB
1-28 MAGGIO
2019
Torino-Juventus, Settanta taxi ricordano le vittime
di Superga e dell’Heysel
di Jacopo Formia
Taxi Superga Heysel - Da ieri, giorno della tragedia
di Superga, fino al 29 Maggio, giorno di quella dell'Heysel,
settanta taxi torinesi commemoreranno le vittime di
questi due nefasti eventi. L'iniziativa tende a voler
unire nel rispetto i colori granata e quelli bianconeri.
A promuoverla è stata l'associazione Taxi granata &
friends. Ecco le parole del vice presidente di tale
associazione, Gianpiero Audisio: "I taxi coinvolti saranno
settanta. Questo perché sono gli anni passati dalla
tragedia di Superga, ma anche perché rappresenta la
somma delle vittime delle due tristi ricorrenze. L'iniziativa
unisce nel ricordo le componenti del tifo del Toro e
di quello della Juve attorno alle due grandi tragedie
sportive che hanno coinvolto la città. Sui taxi verrà
applicata un'immagine recante le sciarpe dei due club
e lo slogan: "La tragedia non è morire ma dimenticare".
Una manifestazione di pensiero che aiuterà sicuramente
a favorire il rispetto reciproco e il valore della sana
rivalità.
5 maggio 2019
Fonte: Torino.ysport.eu
ARTICOLI STAMPA e WEB
1-28 MAGGIO
2019
"+39 Quella maledetta notte all’Heysel"
chiude la trilogia sportiva di Matteo Lucii
BORGO SAN LORENZO - Mercoledì 29, giovedì 30 e venerdì
31 maggio, alle 21.00 a Microscena, andrà in scena "+39
Quella maledetta notte di Heysel", un racconto sulla
tragedia della finale di Coppa dei Campioni del 1985.
Lo spettacolo concluderà la trilogia di spettacoli ispirati
a storie di sport firmata dallo scrittore e attore borghigiano
Matteo Lucii. Il primo spettacolo, "Futbol", è stato
un bellissimo connubio tra i racconti di Osvaldo Soriano
recitati dallo stesso Lucii e i passi di tango di Barbara
Golini e Matteo Montagni, in un incontro tra la passione
e la sensualità tutta sudamericana, che ha ripercorso
la tragedia sportiva del Maracanazo e fatto sorridere
con la storia epica e romanzata del rigore più lungo
del mondo. Il secondo, "9841", scritto a quattro mani
con la giovanissima Viola Arinci, è la storia di Johann
Trollman, detto Rukeli, un pugile di origini sinti che
si trovò a combattere durante l’ascesa del regime nazista.
Dalle origini nei campi rom di Hannover, al trasferimento
a Berlino e da qui alla fama e alla gloria, fino al
combattimento per il titolo di campione tedesco. Una
possibilità di successo che si scontra contro le rigide
disposizioni sulla razza da parte di Hitler, un’opportunità
che si trova di fronte il muro dell’odio e della repressione,
verso un finale che commuove lo spettatore che non potrà
rimanere insensibile di fronte ad una storia intensa
e comunque attuale. In quest’ultima fatica, in programma
il 29, 30 e 31 maggio al Microscena di Borgo San Lorenzo,
Lucii ha scelto un’esperienza che ha vissuto in prima
persona. Il 29 maggio 1985 (non è casuale la scelta
della prima nella stessa data) c’era anche lui, diciassettenne,
sui gradini della Curva Z dello stadio Heysel di Bruxelles,
dove morirono 39 persone. Il racconto in prima persona
si intreccia con lo svolgimento dei fatti, pieno di
aneddoti, curiosità, antefatti e retroscena che solo
chi era presente può conoscere. Un racconto che diventa
spettacolo solo per poter trascinare il pubblico sugli
spalti di quel maledetto stadio, per poter essere completamente
immerso nell’atmosfera che ha preceduto la tragedia.
Un racconto intenso, crudo, emozionante, coinvolgente
che non può lasciare indifferenti di fronte a trentanove
persone morte per una partita di calcio.
6 maggio 2019
Fonte: Teatro.ilfilo.net
ARTICOLI STAMPA e WEB
1-28 MAGGIO
2019
Ci vediamo a
Centrocampo...
di Domenico Beccaria
Quest'anno il quattro maggio si è spalmato su più giorni,
tali e tante sono state le iniziative fiorite ogni dove
per celebrare il settantesimo anniversario della tragedia
di Superga. Diventa un po' difficile racchiuderle in
un singolo pensiero e quindi ho scelto di suddividerle
e oggi mi concentro su uno degli aspetti che mi è più
caro di questa ricorrenza. Il rispetto. Alcuni anni
fa, il nostro museo propose una mostra, intitolata "70
Angeli in un unico cielo - Superga ed Heysel tragedie
sorelle", in cui 70 era la somma dei 31 di Superga e
dei 39 dell’Heysel, a significare che la morte ci livella
tutti e a tutti è dovuto lo stesso rispetto. All'epoca,
usando una metafora calcistica, dissi che ognuna delle
due tifoserie si trovava sulla propria linea di porta,
ma che sarebbe stato bello e sensato muoverci uno verso
l'altro per smussare gli angoli, pur mantenendo la propria
identità. Quella mostra voleva essere il primo di tanti
passi, tutti quelli che ci separavano da un ideale centrocampo,
dove avremmo dovuto, potuto e voluto incontrarci. Le
prime reazioni furono piuttosto negative, con accuse
abbastanza pesanti, nei miei confronti, di voler "fare
un gemellaggio coi gobbi" ma poi il dialogo prevalse
ed un po' alla volta iniziò il disgelo e la mostra ebbe
un successone e fu replicata in altre sedi. Quest'anno,
il tre maggio, i fratelli del Museo Fiorentina ci hanno
dato l’impulso buono per muoverci ulteriormente. Complice
la presenza delle delegazioni del Museo River e del
Museo Benfica, la mattina del tre maggio ci siamo recati
alla lapide posta dietro la basilica, per scoprire una
targa preparata dal Museo Fiorentina per celebrare gli
Immortali e ricordare l'amicizia tra le due tifoserie,
viola e granata, unite da storica e cementata fratellanza.
Ma la cosa più bella è stata che era anche presente
una delegazione del Museo della Juventus, da noi invitata
a presenziare alla cerimonia e che al termine ci ha
ospitati presso il loro museo per una visita del loro
museo. Le delegazioni si sono quindi ritrovate allo
stadio bianconero, dove di lì a poco si sarebbe disputato
il derby, ed hanno trascorso un’ora abbondante scambiandosi
informazioni, pareri ed esperienze sui rispettivi musei
e sulle iniziative culturali realizzabili congiuntamente.
Al termine, un pranzo tutti insieme ha chiuso con allegria
e sfottò a piene mani la mattinata. La sera, ciliegina
sulla torta, nella curva sud bianconera, è apparso uno
striscione con la scritta "ONORE AI CADUTI DI SUPERGA"
a caratteri cubitali. Al di là di tutta la dietrologia
che qualcuno non si è astenuto dal fare, ma che detto
proprio papale papale non mi interessa minimamente,
è stato un segnale forte che qualcosa sta cambiando,
per fortuna in meglio. Si è chiaramente percepita la
volontà di accogliere il messaggio lanciato cinque anni
fa. Leale contesa in campo, nel rispetto delle regole
e dell'avversario, ma senza andare oltre certi limiti
sugli spalti, dove il tifo deve continuare ad essere
caldo ed appassionato come nella migliore tradizione
della stracittadina. La speranza è che la nostra curva
raccolga questo segnale e lo faccia suo, con un analogo
rispetto verso i caduti dell’Heysel. Riprendendo la
metafora calcistica, dalla linea di porta siamo già
arrivati al limite dell’area di rigore. Non interrompiamo
il cammino intrapreso con tanta fatica da entrambe le
parti. Il mio sogno è di rivedere una delegazione bianconera,
il quattro maggio, a Superga, come fu settant'anni fa
ai funerali del Grande Torino. I giocatori bianconeri
in lacrime che piangevano i fieri rivali ma anche i
fraterni amici granata. Ci vediamo a centrocampo. Guai
a chi manca !
8 maggio 2019
Fonte: Torinoggi.it
ARTICOLI STAMPA e WEB
1-28 MAGGIO
2019
Maggio,
il mese del dolore per il calcio torinese
Uniti,
nel ricordo. Ma non solo da juventini.
di
Beppe Franzo
Tra
non molto saranno trentaquattro gli anni trascorsi da
quell’infausta sera del 29 maggio 1985. Come ormai è
consuetudine, "la Giornata della Memoria" è il punto
di simbiosi per eccellenza delle varie anime della galassia
bianconera, che diventano un tutt’uno a tributo di quelle
innocenti vittime. Uniti, nel ricordo. Ma non solo da
juventini. La speranza e la consapevolezza che ci si
spogli dai colori del tifo calcistico per rendere alle
39 Vittime, da italiani (ma non solo), il doveroso omaggio.
La Memoria va coltivata e preservata, di anno in anno.
Bruxelles ha tracciato un solco inesorabile nel contesto
del tifo. Bianconero, ma non solo. Tutto si misura prima
e dopo quel fatidico 1985. E non solo per normative
e responsabilità attribuite agli organismi calcistici
europei ma anche perché è stata la Tragedia del Calcio.
Quella per eccellenza. Da quel momento in poi, in molti
si è infusa la consapevolezza che di Calcio si può anche
morire. Non solo per una botta di gioco ma sulle gradinate.
Uscire da casa per andare a vedere una partita e non
farvi mai più ritorno. Un lungo lavoro di coesione è
stato fatto, per riparare anche screzi e dissidi che
durante gli anni sono sorti tra le varie anime. Famigliari,
Società, Istituzioni, Tifosi si sono uniti attorno ai
simulacri che rappresentano il ricordo della Tragedia.
Da Reggio Emilia a Meda, per passare dal Veneto a Cherasco
e quindi nell’epicentro celebrativo a Torino, con la
"Giornata della Memoria per le Vittime dell’Heysel e
di ogni Manifestazione sportiva". La stessa vedrà la
sua celebrazione nella Sala delle Colonne di Palazzo
di Città, la sera del 29/05, cui seguirà l’illuminazione
della Mole Antonelliana con al centro la dicitura del
+39 RISPETTO. A metà mese (il 15, per l’esattezza),
tra le celebrazioni di Superga e quella dell’Heysel,
la premiazione dei disegni dei bambini delle varie scuole
della quinta Circoscrizione, coinvolti nella bellissima
iniziativa a ricordo delle tragedie che hanno coinvolto
le due società calcistiche torinesi. Chi viaggerà invece
in taxi, potrà incappare in qualche veicolo dove troverà
apposta l’opera fotografica di Vincenzo Bruno, raffigurante
una donna senza volto che porta al braccio la sciarpa
bianconera e granata, a testimonianza dell’evento "Uniti
nel Ricordo" perché, come nel Comunicato sottoscritto
da più associazioni a supporto dell’iniziativa, la tragedia
non è morire, ma dimenticare e può dividerci il colore
ma ci unisce il dolore.
10
maggio 2019
Fonte:
Torinoggi.it
ARTICOLI STAMPA e
WEB 1-28 MAGGIO
2019
Conferenza Stampa di premiazione del Progetto
"BianconeroGranata"
Il Museo del Grande Torino e della Leggenda
Granata vi invita mercoledì 15 maggio alle ore 10
presso la Biblioteca Civica Italo Calvino in Lungo
Dora Agrigento 94 a Torino alla conferenza stampa
di premiazione del Progetto "BianconeroGranata".
Il Progetto "BianconeroGranata" è un’idea di sport
rivolta a superare con determinazione e serenità
quelli che possono essere gli ostacoli quotidiani
della vita: questo è il messaggio che si è voluto
trasmettere agli alunni delle scuole primarie Antonelli,
Fontana e Regio Parco presenti nella circoscrizione
7, territorio in cui si possono trovare tante testimonianze
dei fatti che hanno segnato la storia di Torino
e Juventus, le due principali società calcistiche
della città, da sempre divise da una sana rivalità
sportiva, ma unite da destini che le hanno profondamente
segnate. Le emozioni dei bambini che hanno partecipato
al progetto insieme ai rappresentanti delle associazioni,
hanno preso vita sotto forma di disegni, frutto
della loro fantasia e delle loro matite. Gli elaborati
sono stati raccolti in un libro tematico che verrà
donato dalle due società, ai dirigenti scolastici
delle scuole coinvolte e, ovviamente, a tutti gli
artisti.
11 maggio 2019
Fonte: Ufficio Stampa Museo del Toro
ARTICOLI STAMPA
e WEB 1-28 MAGGIO
2019
Il Giornale - Heysel, il racconto di Brunetta:
"Gianni
De Michelis si spese in maniera
generosissima"
Renato Brunetta è stato consigliere
economico di Gianni De Michelis, ministro del
Lavoro nel primo governo Craxi (1983), e poi
nel 2009 a parti invertite fu Brunetta ministro
a chiamare il professor De Michelis per fargli
da consigliere. Oggi Brunetta ricorda De Michelis
sulle colonne de Il Giornale. E tra i tanti
aneddoti ce n'è uno legato all'Heysel. Brunetta
racconta: "Eravamo a
Bruxelles per un consiglio dei ministri europei
del lavoro. La sera c'era la partita della Juventus
allo stadio Heysel. Lui andò, io feci tardi
e tornai in hotel, dove seppi quello che era
successo. Rimasi sveglio tutta la notte. Finalmente
De Michelis mi chiamò alle 4 del mattino, mi
disse che si era messo a difendere i tifosi
italiani e che fu per questo minacciato da un
gendarme belga. La mattina dopo andammo in tutti
gli ospedali a recuperare i feriti, senza scarpe,
con le teste fasciate, mise a disposizione l'aereo
presidenziale per riportarli a casa, facemmo
avanti indietro dall'Italia una decina di volte.
Si spese in maniera generosissima come era lui.
Questo era Gianni, uomo generosissimo, di una
preparazione straordinaria".
12 maggio 2019
Fonte: Tuttojuve.com
ARTICOLI STAMPA
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2019
Torino, targa per vittime Piazza S.Carlo
La decisione della Commissione
toponomastica a 2 anni tragedia.
(ANSA) -
TORINO, 14 MAG - La Città di Torino
ricorderà con una targa le due vittime di
piazza San Carlo, Erika Pioletti e Marisa
Amato. La decisione di celebrare così la
loro memoria è stata presa oggi dalla
Commissione Toponomastica. La targa verrà
posizionata in piazza San Carlo dove la sera
del 3 giugno 2017 la folla radunata per
seguire su un maxischermo la finale di
Champions League piombò nel panico per il
tentativo di una banda che con lo spray al
peperoncino voleva fare razzia di catenine e
portafogli. Nella calca 1.500 persone
rimasero ferite. Erika Pioletti morì in
ospedale alcuni giorni dopo, il 15 giugno;
Marisa Amato, gravemente ferita, è invece
morta nel febbraio di quest'anno.
14 maggio 2019
Fonte: Ansa.it
ARTICOLI STAMPA
e WEB 1-28 MAGGIO
2019
DOPO DUE ANNI Vittoria per i familiari
Una targa
per Erika Pioletti e Marisa Amato
Via libera alla
targa per ricordare la tragedia di Piazza
San Carlo e le sue due vittime innocenti.
Sono
passati quasi due anni dal quel 3 giugno
2017 in piazza San Carlo. Torino ricorda
ancora le urla, l'immensa folla che sbatte
su sé stessa e la conta delle vittime di
quella tragica notte, quando sul maxi
schermo veniva proiettata la finale della
Champions League tra Juve e Real. E affinché
il monito di quei fatti rimanga indelebile
nelle menti di chi passa di lì, ieri è stato
ufficializzato il via libera per installare
una targa commemorativa per Erika Pioletti e
Marisa Amato, le due donne che persero la
vita a causa dalla folla impazzita. Il
consenso all'unanimità della Commissione
toponomastica è arrivato dopo la richiesta
dell'Associazione Quelli... di via
Filadelfia. Erika Pioletti, 38 anni, era
andata a vedere la partita assieme al
fidanzato ed è morta una decina di giorni
dopo a causa dello schiacciamento della
cassa toracica. Stesso destino fatale,
eppure con una storia diversa da raccontare,
per Marisa Amato, 65 anni. Quella sera era
in locale di una delle vie parallele a
mangiare la farinata con il marito. È
rimasta tetraplegica fino al 25 gennaio
2019, data della scomparsa. "Ovviamente
siamo onorati di questo gesto simbolico
della città. Il ringraziamento più grande va
fatto però a Beppe Pranzo e alla sua
associazione "Quelli... di Via Filadelfia"
che per primi si sono mossi per
l'apposizione della targa. E un gesto che
non ci farà tornare indietro ma almeno ci
assicura che mia mamma, Erika e tutti i
feriti di quella notte non verranno
dimenticati", spiega Danilo D’ingeo, uno dei
figli di Marisa Amato. E prosegue: "Per
quanto riguarda il punto di vista personale
la targa manterrà vivo in noi famigliari il
ricordo e il grande cuore che ha avuto in
questi mesi di sofferenza mia mamma". Ma i
famigliari della vittima non si sono fermati
per via della tragedia che li ha colpiti.
Infatti, "in questi mesi abbiamo anche dato
vita ad una ONLUS, I sogni di nonna Marisa,
cominciando ad impegnarci nel sociale per
dare un aiuto concreto alle persone che ne
hanno bisogno, anche se partendo dal
piccolo. Abbiamo già portato a termine
alcune raccolte fondi e recentemente abbiamo
donato un apparecchio all'unità spinale del
Cto. Lo stesso reparto dove era ricoverata
mia mamma. Crediamo sia il modo migliore per
onorare il suo ricordo e fare qualcosa per
chi ha bisogno", conclude D'Ingeo. Presto la
targa farà parte di quella grande memoria
storica composta dai monumenti e dalle
targhe affisse sui muri di Torino. Un primo
passo, tra la certezza che a causare il
panico fu la banda dello spray al
peperoncino nell'intento razziare gli
spettatori della partita. E le
responsabilità dei funzionari pubblici su
cui ancora molti si interrogano. Infatti,
cosa è andato storto durante quella fatidica
notte è ad oggi materia del processo in
corso. (C. Nan
- E. Cigolini)
15 maggio
2019
Fonte: Il
Giornale del Piemonte e della Liguria
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
Progetto
"BianconeroGranata": il ricordo
di Superga
e dell’Heysel nei disegni dei bambini
di Andrea
Parisotto
L'iniziativa targata Safatletica,
Circoscrizione 7, Museo Grande Torino e
Associazione Quelli di… via Filadelfia.
Ricordare la
tragedia di Superga e il dramma dell’Heysel
attraverso i disegni dei bambini: è questo
l’obiettivo del progetto "BianconeroGranata"
presentato questa mattina nella biblioteca
Italo Calvino della Circoscrizione 7.
Un’iniziativa volta a sensibilizzare le
nuove generazioni circa l’importanza del
rispetto reciproco tra tifosi di squadre
come Juventus e Torino, che godono di una
sana rivalità sportiva ma unite da due
momenti legati alla tragedia. Partendo da
questi elementi, i bambini di quinta
elementare delle scuole primarie Antonelli,
Fontana e Regio Parco, dopo aver incontrato
i responsabili di Safatletica,
Circoscrizione 7, Museo Grande Torino e
Associazione Quelli di… via Filadelfia,
hanno realizzato dei disegni ispirati a
quanto appreso. Il risultato ? un libro che
raccoglie i disegni dei bimbi e che mantiene
vivo il ricordo di quanto successo. E forse,
paradossalmente, sono stati proprio i
bambini, con la loro bontà e semplicità, a
regalare una lezione agli adulti: nel
calcio, come nella vita, il rispetto tra
opposte fazioni non deve mai mancare. "Molti
di noi hanno perso quel cuore e quei valori
che voi esternate con i disegni - argomenta
Beppe Franzo, presidente dell’associazione
Quelli di … Via Filadelfia - i vostri
disegni superano le tragedie e infondono
speranza". Parole riprese dal "cugino
granata" e presidente del Museo Grande
Torino, Domenico Beccaria: "In questi anni
si è fatto un uso infame e distorto della
memoria. Questo progetto insegna ai giovani
che il rispetto è il lubrificante che fa
girare il mondo". "70 angeli, da lassù, ce
lo chiedono".
15 maggio 2019
Fonte:
Torinoggi.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
I disegni dei bambini tifosi ricordano
Superga e Heysel
di Riccardo Levi
Nella
Circoscrizione 7 ci sono i due luoghi
simbolo delle più gravi tragedie che hanno
interessato il Toro e la Juve. Il primo è la
basilica di Superga, dove il 4 maggio 1949
perse la vita il Grande Torino, il secondo è
piazza Vittime dell’Heysel, tra Lungo Dora
Agrigento e strada del Fortino, intitolata
ai tifosi morti nel 1985 nello stadio di
Bruxelles, durante la finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool. Per
mantenere vivo il ricordo tra le nuove
generazioni, la Circoscrizione, insieme a
Safatletica, il Museo del Grande Torino e
l’associazione "Quelli di… Via Filadelfia"
ha invitato gli studenti delle scuole
elementari Antonelli, Fontana e Regio Parco
a realizzare dei disegni che
rappresentassero unite le due squadre rivali
della nostra città. Il risultato? Mani
strette bianconere e granata, cuori
bicolore, tifosi abbracciati che tengono
insieme il ponte Morandi e tanti altri
soggetti che esprimono solidarietà e
vicinanza tra le due tifoserie. Un’ottantina
i disegni "BianconeroGranata" esposti ieri
nella biblioteca Italo Calvino e pubblicati
in un libro che, durante la premiazione, è
stato consegnato ai bambini e ai professori.
"L’auspicio - spiega Ivo Marco, responsabile
Safatletica - è che i ragazzi conoscano
meglio il territorio ma soprattutto
acquistino una cultura sportiva e una
spiccata sensibilità che li porti a vivere
lo sport all’insegna dell’unità". "È
importante conoscere - aggiunge il
presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri
- per evitare che tali tragedie non siano
oggetto di beceri insulti".
15 maggio 2019
Fonte:
Cronacaqui.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
NEL RICORDO DELL'HEYSEL E DI SUPERGA
BianconeroGranata: due squadre, un progetto
comune con i bambini
di A.
Damiani
Dopo
l'inaugurazione di piazza vittime dello
stadio Heysel, nel maggio 2018, anche
quest'anno, l'associazione Quelli di via
Filadelfia dedica il 29 maggio per
commemorare le 39 vittime della tragedia
avvenuta a Bruxelles nel 1985. Il valore
simbolico di questa ricorrenza, quest'anno,
si carica ulteriormente con l'anniversario
dei 70 anni dalla tragedia di Superga,
l'incidente aereo che vide il velivolo con a
bordo l'intera squadra del Grande Torino,
schiantarsi contro il muraglione del
terrapieno posteriore della basilica di
Superga. Per ricordare queste due grandi
tragedie del panorama calcistico torinese,
una legata alla Juventus, l'altra al Torino,
è nato il progetto BianconeroGranata,
progetto curato da Safatletica, Museo del
Grande Torino e Quelli di via Filadelfia. Il
cui scopo, non solo è ricordare le vittime,
ma prima ancora è il tentativo di
oltrepassare quella dialettica di conflitto
e risentimento che governa e divide da
sempre non solo i tifosi delle due squadre,
ma un'intera città. Protagonisti del
progetto gli alunni delle scuole primarie
Antonelli, Fontana e Regio Parco che,
attraverso le loro impressioni, la loro
fantasia e il proprio estro artistico, hanno
dato vita all'idea. Agli alunni è stato
infatti chiesto di raccontare attraverso un
disegno quello che hanno colto da questa
iniziativa. Una commissione ha scelto i tre
disegni che meglio hanno rappresentato lo
spirito dell'iniziativa. È possibile vedere
le due squadre con rispettivi simboli e
colori legati tra di loro. Tutti i disegni
sono stati raccolti in un volumetto che è
stato regalato a ogni studente.
16 maggio 2019
Fonte: Il
Giornale del Piemonte e della Liguria
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
Grugliasco, "Uniti nel ricordo": Toro e Juve
insieme sul taxi
per non
dimenticare le 70 vittime di Superga e
dell’Heysel
di Massimo
Bondì
Il museo
del Grande Torino di Grugliasco aderisce
all’evento "Uniti nel ricordo" insieme alle
associazioni "Familiari vittime
dell’Heysel", "Quelli di via Filadelfia" e
"Art in taxi" in occasione del 70°
anniversario della tragedia di Superga e del
34° anniversario di quella dell’Heysel per
ricordare tutte le vittime delle disgrazie
legate al mondo sportivo, col contributo
della cooperativa "Taxi Torino". Il 4 maggio
1949 l’aereo che trasportava la squadra del
Grande Torino di ritorno da Lisbona si
schiantò contro il fianco della collina di
Superga, non ci furono sopravvissuti e
morirono 31 persone tra calciatori,
dirigenti, giornalisti e personale di volo.
Il 29 maggio 1985 allo stadio Heysel di
Bruxelles, dov’era in programma la finale di
Coppa dei campioni tra Liverpool e Juventus,
sugli spalti si consumò un’altra disgrazia
nella quale morirono 39 tifosi bianconeri.
L’iniziativa è già scesa in campo e giocato
il suo primo tempo dal 20 aprile al 4 maggio
(anniversario di Superga) e prosegue
riprendendo da oggi fino al 29 maggio
(anniversario dell’Heysel). In questi due
periodi 70 tassisti torinesi, pari alla
somma delle vittime, espongono all’interno
delle proprie auto un’immagine fotografica
dell’artista e tassista Vincenzo Bruno che
simboleggia il vuoto e la tristezza che
lasciano queste sciagure. Per accedere ad
ulteriori informazioni, ci sono i numeri di
telefono (Gianpiero Audisio - Enrico Valle),
gli indirizzi mail
taxigranata.friends@email.it e
artintaxi@gmail.com, i siti
www.museodeltoro.it e
www.saladellamemoriaheysel.it.
18 maggio
2019
Fonte:
24ovest.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
Lo scrittore Caremani presenta il libro
sull’Heysel alla Ubik di Cesena
di Marco
Cavini
Una serata per
ricordare una delle più drammatiche pagine
del calcio europeo. Venerdì 24 maggio, alle
18.30, il giornalista e scrittore Francesco
Caremani sarà alla libreria Ubik di Cesena
in piazza del Popolo per presentare il suo
libro "Heysel, le verità di una strage
annunciata", addentrandosi nelle scomode
verità celate da una tragedia che ha turbato
il mondo del calcio e le singole coscienze.
L’appuntamento permetterà di approfondire i
fatti che hanno preceduto la finale di Coppa
dei Campioni del 1985 tra Liverpool e
Juventus quando nel settore Z morirono
trentanove persone che furono schiacciate e
soffocate dalla calca sotto i colpi degli
hooligans inglesi instupiditi dall’alcool,
con la decisiva incapacità di prevedere e di
intervenire delle autorità belghe, della
polizia locale e delle istituzioni
calcistiche. "L’Heysel", ricorda il
giornalista Roberto Beccantini
nell’introduzione, "rimane una ferita immane
che riga la memoria e sfigura molte
coscienze che, non solo in Italia, sanno di
averla fatta sporca. Ritornarci sopra
significa scacciare la tentazione indecente
di metterci una pietra sopra. Trentaquattro
anni e trentanove morti dopo". "Heysel, le
verità di una strage annunciata", edito da
Bradipolibri, rappresenta un atto dovuto
alla memoria e alla dignità di persone che
hanno perso la vita per assistere ad una
partita. In questo senso, il valore della
testimonianza dell’opera è testimoniato dal
fatto che si tratta dell’unico libro
ufficialmente riconosciuto dall’Associazione
fra i Familiari delle Vittime dell’Heysel
per ricordare cosa è stata la strage di
Bruxelles, quale eredità ha consegnato e
continua a lasciare. Nel corso della serata
alla libreria Ubik sarà possibile riscoprire
questa vicenda proprio attraverso l’incontro
e il confronto tra Giovanna Prati e l’autore
del libro, il giornalista aretino Caremani
che da sempre scrive di sport e che
collabora, tra gli altri, con i quotidiani
Il Foglio e Tuttosport. Autore di oltre
dieci libri, con un articolo dedicato
all’Heysel e pubblicato su Il Foglio ha
meritato il terzo posto nella categoria
"Writing Best Column" degli Sport Media
Pearl Award, gli oscar del giornalismo
sportivo mondiale tenutosi nel 2015 ad Abu
Dhabi. "Questo libro è prezioso e
bellissimo" - ha scritto Walter Veltroni
nella prefazione - "Lo è perché ci ammonisce
a non dimenticare, e perché narra
puntualmente e con notizie verificate tutto
ciò che è accaduto; ma lo è anche perché è
un libro d’inchiesta che ha dentro la
passione del diario, della pagina
biografica".
20 maggio 2019
Fonte:
Informazione.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
Il giornalista Francesco Caremani racconta
la strage dell'Heysel Eventi a Cesena
Una serata per ricordare una
delle più drammatiche pagine del calcio
europeo. Venerdì 24 maggio, alle 18.30, il
giornalista e scrittore Francesco Caremani
giunge alla libreria Ubik di Cesena in
piazza del Popolo per presentare il suo
libro "Heysel, le verità di una strage
annunciata", addentrandosi nelle scomode
verità celate da una tragedia che ha turbato
il mondo del calcio e le singole coscienze.
L’appuntamento permette di approfondire i
fatti che hanno preceduto la finale di Coppa
dei Campioni del 1985 tra Liverpool e
Juventus quando nel settore Z morirono
trentanove persone che furono schiacciate e
soffocate dalla calca sotto i colpi degli
hooligans inglesi instupiditi dall’alcool,
con la decisiva incapacità di prevedere e di
intervenire delle autorità belghe, della
polizia locale e delle istituzioni
calcistiche.
20 maggio 2019
Fonte: Cesenatoday.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
Bianconerogranata, un progetto che mette
in
luce la purezza d'animo dei più piccoli
di Domenico
Beccaria
Sono una
novantina i disegni che hanno partecipato al
concorso dedicato agli episodi tragici del
Torino e della Juventus: Superga e l'Heysel.
Nulla vale
di più al mondo, della purezza d’animo dei
bambini. Dal loro candore si sprigionano
scintille di umanità, dalla loro innocenza
escono rare perle di saggezza. Se solo gli
adulti sapessero ascoltare con orecchie
attente, con cervello sgombero da pregiudizi
e con cuore puro come quello di questi
adolescenti, molte delle brutture che
affliggono la nostra società, se non tutte,
sarebbero magicamente cancellate. Ce lo
hanno dimostrato i giovani delle classi
quinte elementari di alcuni istituti
scolastici situati sul territorio della
circoscrizione 7, che ha proposto questo
concorso, in collaborazione con Safatletica,
Quelli di... Via Filadelfia ed
"Associazione Memoria Storica Granata", il
concorso Progetto Bianconerogranata. Dalla
novantina di disegni, frutto dalla fantasia
di altrettanti giovani delle classi quinte
di questi istituti scolastici, il messaggio
di fratellanza ed uguaglianza, di lealtà e
rispetto, propri dello sport, esce con
prepotenza e chiarezza, rendendo facile il
lavoro di proposta degli organizzatori ed al
tempo stesso difficile il lavoro di scelta
dei tre migliori disegni da parte della
giuria. Le immagini premiate, sono state la
24, la 41 e la 25 e queste sono state le
motivazioni chi hanno spinto a fare questa
scelta. La 24 è la più semplice ma
espressiva. Le due mani che si uniscono in
un tutt’uno è il simbolo di due tragedie che
sembrano parte di un identico corpo. Quello
che metaforicamente identifica la nostra
città. La 41 è la rappresentazione di quel
cuore che ha smesso di battere nei
protagonisti delle due tragedie e che sembra
nel disegno riprendere a palpitare grazie
alla memoria delle opposte tifoserie. La 25
un monito a unirsi nel dolore, al di là dei
colori. Ma anche un ricordo alle recenti
tragedie italiane. Quasi a monito del fatto
che le disgrazie non hanno mai fine, a
prescindere dalle città e dai colori del
tifo. Ma ad onorare del vero, va detto che
il tema è stato perfettamente centrato da
tutti i giovani che hanno partecipato al
concorso e che quindi tutti quanti possano
essere considerati vincitori. Il tutto a
riprova dell’interesse suscitato dal tema,
della bravura delle insegnanti nello
spiegarlo agli alunni e della sensibilità
dei ragazzi e ragazze nel tirar fuori il
meglio di sé e trasporlo su carta. Insomma,
se la qualità delle giovani leve è questa,
la nostra speranza in un futuro migliore è
assolutamente fondata. Sarà dura, per gli
adulti, restare al passo con giovani di
questa levatura.
22 maggio 2019
Fonte:
Torinoggi.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
Il 29 maggio al giardino di via Galimberti
il ricordo
delle 39 vittime dello stadio Heysel
Mercoledì 29 maggio, presso il
giardino di via Galimberti 5, a Borgata San
Giacomo, (all’altezza della rotonda con
corso Cervi e via Don Caustico), si terrà la
cerimonia celebrativa delle 39 vittime dello
stadio Heysel morte 34 anni fa a Bruxelles.
Il ritrovo è alle 18, ma la cerimonia
inizierà alle 18,30 e prevede il ritrovo
delle autorità, dei cittadini e dei Club e
tifosi sostenitori della squadra FC
Juventus, presso l’area dei giardini di via
Galimberti. Oltre al sindaco della Città di
Grugliasco, Roberto Montà, saranno presenti
anche il presidente dello Juventus Club Doc
Grugliasco "Alessio & Riccardo" Massimo
Paparella e i soci, i rappresentati delle
famiglie delle vittime del tragico evento di
Bruxelles, oltre a un rappresentante della
Juventus FC. Nel giardino, dedicato alle
vittime, è stata installata una targa
commemorativa delle vittime della tragedia
con un’infografica. L’Amministrazione
comunale di Grugliasco, grazie alla preziosa
collaborazione dello Juventus Club Doc di
Grugliasco Alessio & Riccardo, ha anche
realizzato, con il sostegno di alcuni
giovani writers, un murale e una piccola
targa, lungo il muro di cinta del giardino,
in sintonia con il tema dell’intitolazione
del giardino. A supporto della palina e del
murales i soci dello Juventus Club Doc
Grugliasco "Alessio & Riccardo", hanno anche
deciso di analizzare la fattibilità di una
terza installazione lungo il camminamento di
ingresso e uscita del giardino con il
disegno direttamente sulle pietre del
giardino in cui sarà scritto + 39 RISPETTO,
in memoria dei morti.
24 maggio 2019
Fonte: Comune.grugliasco.to.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
Quella maledetta notte all’Heysel
L’esperienza di un mugellano raccontata in
teatro
Il 29 maggio 1985 c’era anche
Matteo Lucii, diciassettenne, sui gradini
della Curva Z dello stadio Heysel di
Bruxelles, per assistere alla finale di
Coppa dei Campioni tra la Juventus e il
Liverpool. Quella sera, in seguito agli
incidenti sugli spalti, morirono 39 persone.
Poteva essere il quarantesimo, ma non andò
così, e a distanza di 34 anni ha deciso di
raccontare come andò veramente quella
tragica notte. Il racconto in prima persona
si intreccia con lo svolgimento della
cronaca, pieno di aneddoti, curiosità,
antefatti e retroscena che solo chi era
presente può conoscere. Sul palco si
alterneranno un poliziotto belga, un
hooligan inglese e un tifoso italiano, che
tra suoni, audio e voci di quella sera,
porteranno in scena le atmosfere dello
stadio. Un racconto che diventa spettacolo
solo per poter trascinare il pubblico sugli
spalti di quel maledetto stadio, per poter
essere completamente immerso nell’atmosfera
che ha preceduto la tragedia. Un racconto
intenso, crudo, emozionante, coinvolgente
che non può lasciare indifferenti di fronte
a trentanove persone morte per una partita
di calcio. Lo spettacolo, esaurito già per
la prima di mercoledì 29 maggio, avrà due
repliche giovedì 30 e venerdì 31, al
Microscena di Borgo San Lorenzo. I posti
sono limitati, per questo occorre la
prenotazione obbligatoria (omissis)
24 maggio 2019
Fonte: Okmugello.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
"Art in taxi", la cultura a Torino ha una
corsia preferenziale
di Teresa Valiani
Ha già raccolto più di 40 adesioni
la neonata associazione di tassisti che
utilizzano le vetture di servizio per
portare l’arte anche dove non ci sono musei.
Enrico Valle: "Vogliamo promuovere i giovani
artisti e un nuovo spazio pubblico per la
cultura in città".
TORINO - Arte in movimento, con i
taxi che, insieme alle persone, trasportano
in giro per la città opere d’arte ed eventi
culturali "per portare la cultura anche dove
non ci sono musei e per veicolare opere di
giovani artisti anche in zone non servite da
attività culturali". A raccontare l’attività
di "Art in Taxi" è Enrico Valle, una laurea
in scienze politiche e comunicazione,
presidente della neonata associazione di
tassisti e cittadini che a Torino da qualche
settimana propone un nuovo modo di
diffondere e vivere l’arte.
"Art
in Taxi - spiega Enrico - nasce a Torino il
primo maggio 2019 con lo slogan "un nuovo
spazio pubblico per l’arte in città" e si
struttura come associazione senza fini di
lucro, aperta a tassisti e cittadini. Tra le
motivazioni che ci hanno mosso ci sono
l’urgenza di promuovere "movimenti"
artistici per la città veicolando opere di
giovani artisti che altrimenti non
potrebbero usufruire di tanta visibilità,
portare l’arte anche in zone che
generalmente non sono servite da attività
culturali e promuovere una sensibilità
artistica tra gli associati affinché sia
trasmessa e diffusa il più possibile
all’utenza". È così che i taxi torinesi si
sono trasformati in veicoli per messaggi e
opere d’arte "per dare un’idea - sottolinea
il presidente - di servizio pubblico come
motore di sviluppo locale, essendo il
settore dell’arte in crescita nella nostra
città. Due le iniziative che abbiamo
promosso dall’avvio dell’associazione:
"Impronte Granata" e "Nietzsche in
Piemonte". La prima per il 70mo anniversario
dalla tragedia di Superga, il 4 maggio,
attraverso un segno lasciato con uno stencil
in memoria dell’evento e i taxi in giro per
la città a trasportare l’impronta. Il
secondo, invece, è stato realizzato
all’intero di 33 vetture con altrettante
fotografie corredate da aforisma e
realizzate da Vincenzo Bruno: il collega e
fotografo ha interpretato il tema del tempo
trascorso dal filosofo tra Torino e Orta San
Giulio. Le persone che in quei giorni hanno
viaggiato sui nostri taxi hanno avuto
l’opportunità di vedere alcune delle foto
che, poi, erano state esposte nella mostra
ospitata alla Galleria d’arte Atelier". Il
prossimo appuntamento in programma è per il
29 maggio con "Graffi. Una ferita mai
rimarginata" attraverso il quale "Art in
taxi" proporrà una commemorazione della
tragedia dell’Heysel (in cui morirono 39
persone e oltre 600 rimasero ferite) con le
associazioni "Familiari vittime Heysel",
"Quelli di via Filadelfia" e "Taxi Granata &
Friends". "In meno di un mese - conclude
Enrico Valle - la nostra associazione ha
raccolto una quarantina di adesioni ma
continuiamo a ricevere richieste continue
anche da privati che vogliono aderire e
partecipare alle attività che proponiamo".
25 maggio 2019
Fonte: Redattoresociale.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
di Federico
Danesi
All'Olimpico-Grande Torino una bandiera
accomuna le due tragedie che hanno coinvolto
Torino e Juventus. Iniziativa del Museo
Grande Torino.
Rispetto, è questa la parola
chiave. E ancora una volta i tifosi granata
danno il buon esempio. Oggi
all'Olimpico-Grande Torino prima di
Toro-Lazio è stata esposta una bandiera
molto significativa, che accomuna nel
ricordo i 31 caduti di Superga ai 39 periti
quella tragica sera della finale di Coppa
Campioni all'Heysel. "70 angeli in un unico
cielo", si legge accanto alla scritta "+39
Rispetto". Un'iniziativa del Museo del
Grande Torino e della Memoria Granata per
ribadire ancora una volta un concetto
chiarissimo. Tutto questo per confermare che
al di là degli sfottò e della sana ironia
reciproca tra i tifosi delle due squadre
cittadine, quello che non deve mancare mai è
l'omaggio senza retorica a chi non c'è più
ed è morto per onorare questo sport.
26 maggio 2019
Fonte: Torinogranata.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
Grugliasco, domani cerimonia al giardino
di via
Galimberti in memoria delle 39 vittime
dell’Heysel
di Massimo Bondì
Installata una targa commemorativa con
un’infografica ed alcuni giovani writers
hanno realizzato un murale oltreché una
palina lungo il muro di cinta.
Domani a Borgata San Giacomo nel giardino di
via Galimberti alle 18 avrà luogo la
cerimonia celebrativa delle 39 vittime dello
stadio Heysel di Bruxelles morte 34 anni fa
sugli spalti: oltre al sindaco di Grugliasco
Roberto Montà saranno presenti anche il
presidente dello Juventus club grugliaschese
Massimo Paparella, i rappresentanti delle
famiglie delle vittime di quel tragico
evento ed uno della Juventus FC. Nel
giardino è stata installata una targa
commemorativa delle vittime della tragedia
con un’infografica ed il Comune, in
collaborazione con lo Juventus club locale e
con l’ausilio di alcuni giovani writers, ha
realizzato un murale oltreché una palina
lungo il muro di cinta in sintonia con
l’intitolazione del giardino. I soci del
club, ad integrazione di entrambi, hanno
deciso di esaminare la fattibilità di una
terza installazione lungo il camminamento
d’ingresso ed uscita del giardino scrivendo
direttamente sulle pietre "+39 RISPETTO" in
memoria dei morti.
28 maggio 2019
Fonte: 24ovest.it
ARTICOLI STAMPA e WEB 1-28 MAGGIO 2019
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