Vergogna
a Bruxelles, bidoni e cassonetti
sotto la targa che ricorda i 39 angeli dell'Heysel
Laudadio: "Ennesimo oltraggio, pensano di nascondere sangue
innocente con cemento e immondizia".
Una distesa di bidoni
e cassonetti dell'immondizia posizionati sotto la
targa che ricorda i 39 morti del 29 maggio ’85, a Bruxelles.
La denuncia arriva dal Museo Virtuale Multimediale www.saladellamemoriaheysel.it,
gestito da anni con passione da Domenico Laudadio. "Stade
"Roi Baudouin" (HEYSEL) 29.09.2017: "Il lupo perde il pelo,
ma non il vizio"... VERGOGNA BRUXELLES !!! Recidivi, si
legge nella pagina facebook della stessa Sala della Memoria
che sottolinea purtroppo come atti vergognosi di questo
tipo, che offendono, appunto, la memoria dei 39 angeli dell'Heysel,
si siano verificati anche in passato. Contattato da Tuttojuve.com,
Domenico Laudadio ha espresso tutto il suo disappunto per
l'ennesimo oltraggio: "A Bruxelles pensano davvero che il
cemento possa aver nascosto il sangue innocente del 29.05.1985
ristrutturando quel vecchio catino fatiscente dell’Heysel
nel quale 39 cittadini della comunità europea (32 italiani,
4 belgi, 2 francesi, 1 irlandese) persero la vita per mano
degli hooligans inglesi ed a causa d’imperdonabile miopia
organizzativa dell’Uefa e delle omissioni nella gestione
dell’ordine pubblico dei belgi - attacca il "custode" del
Museo Virtuale Multimediale saladellamemoriaheysel.it. Lo
pensano a tal punto che sono passati addirittura dal cemento
all’immondizia in un luogo dove, transennato, andrebbero
posati soltanto fiori. Cronologicamente distanti dalle fanfare
e dai visi contriti delle cerimonie ufficiali degli anniversari
di maggio al Comune di Bruxelles non sembra tanto uno sfregio
allineare una lunghissima serie di bidoni verdi sullo stesso
posto dove i martiri dell’Heysel giacevano privi di vita
nel giorno della grande vergogna del calcio Europeo. Non
si pensa al dolore che questa immagine può arrecare a chi
è orfano di un affetto senza ritorno. Di questo ennesimo
oltraggio ho informato personalmente Andrea Lorentini, il
Presidente dell’Associazione dei Familiari delle vittime.
La memoria è per prima cosa rispetto e va tutelata in ogni
dove, è una questione di sensibilità, ma nel caso specifico
di Bruxelles, sarebbe come pretendere di insegnare il valzer
a un somaro. VERGOGNA, +39 RISPETTO !", ha concluso Domenico
Laudadio.
2 ottobre 2017
Fonte: Tuttojuve.com
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STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Juventus,
oltraggiati gli angeli dell'Heysel
Vergogna a Bruxelles
La targa dei morti juventini "accerchiata" dai bidoni dell'immondezza.
di Elvira Erbì
TORINO - Senza parole. I bidoni dell’immondezza che "assediano"
la targa a ricordo dei 39 angeli che hanno perso la vita
il 29 maggio 1985 a Bruxelles sotto la furia degli hooligans.
Senza parole, davvero. La foto è postata da www.saladellamemoriaheysel.it
che tiene vivo il ricordo di quella tragica serata (Juventus-Liverpool,
la Champions più triste e dolorosa per i tifosi bianconeri).
"Stade "Roi Baudouin" (HEYSEL) 29.09.2017: "Il lupo perde
il pelo, ma non il vizio"... VERGOGNA BRUXELLES !!!", si
legge. Un’immagine che colpisce per l’assenza di sensibilità
da parte delle autorità del luogo, fors’anche dei gestori
dell’impianto. Senza parole…
3 ottobre 2017
Fonte: Tuttosport.com
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STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Heysel,
altra ferita per il tifo bianconero:
bidoni dell'immondizia sotto la lapide
L'infelice sistemazione ritratta in una immagine che sta
facendo il giro del web.
Brutto episodio dal Belgio, o in ogni caso una infelice
scelta logistica nell'organizzazione dello Stadio Baldovino
II, o come più tristemente famoso stadio Heysel. Probabilmente
una iniziativa involontaria, ma sta facendo il giro della
rete l'oltraggiosa sistemazione dei bidoni dell'immondizia
proprio sotto la targa commemorativa delle 39 vittime della
violenza degli hooligans del Liverpool nella finale di coppa
dei Campioni del 1985. Una immagine prontamente rilanciata
dal sito della Sala della Memoria Heysel, e ripresa da Tuttosport.
3 ottobre 2017
Fonte: Fantagazzetta.com
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STAMPA e WEB OTTOBRE 2017
Spazzatura sotto la targa per i 39 dell’Heysel
A Bruxelles sono stati posizionati cassonetti sotto la targa
che ricorda la tragedia del 1985.
Tutti ricordano quanto avvenuto a Bruxelles il 29 maggio
del 1985. Una delle pagine più brutte della storia dello
sport, con 39 tifosi della Juventus che persero la vita.
Dalla pagina Facebook di www.saladellamemoriaheysel.it arriva
la segnalazione: la targa che ricorda la tragedia dell’Heysel
è stata "incorniciata" dall’immondizia. Un vero oltraggio
alla memoria delle vittime, che secondo la stessa pagina
non sarebbe nemmeno il primo.
2 ottobre 2017
Fonte: Juvenews.it
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2017
Infangata
(come se ce ne fosse il bisogno) la memoria dei morti dell’Heysel
di Andrea Rotella
A Bruxelles è stato allestito un deposito di bidoni dell’immondizia
sotto la lapide per i morti dello stadio Heysel.
Decisamente il posto sbagliato, all’esterno dell’impianto
dell’Heysel, dove ammassare decine di bidoni dell’immondizia.
Uno schiaffo vero e proprio alla memoria delle 39 vittime
(in grandissima parte tifosi bianconeri) che il 29
maggio del 1985 persero la vita poco prima dell’inizio
della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
Per alcuni potrà sembrare un’inezia, un dettaglio, ma appare
davvero indecoroso aver piazzato, perfettamente allineati,
una fila di secchioni sotto la lapide (installata 12 anni
fa) che li ricorda. L’eurodeputato piemontese Alberto Cirio
ha mandato al sindaco della capitale belga la foto dove
sono in bella mostra, definendo una "scelta indecorosa",
con la quale "si manca di rispetto alle 39 vittime e ai
familiari", quella di piazzare proprio in quel posto i bidoni.
Cirio ha richiesto anche l’immediata rimozione dei secchioni
dicendosi certo che il primo cittadino di Bruxelles
"vorrà adottare gli accorgimenti opportuni per garantire
il giusto rispetto ad un monumento che ricorda un momento
così tragico della nostra storia sportiva recente". A volte,
diceva anni fa un famoso critico, la forma è sostanza. E
stavolta siamo in presenza di uno di quei casi.
9 ottobre 2017
Fonte: Lultimaribattuta.it
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2017
VERGOGNA A BRUXELLES: deposito d'immondizia sotto la lapide
dell'Heysel
Una vera vergogna. A Bruxelles, sotto la lapide che commemora
i morti della tragedia dell'Heysel ora c'è un deposito d'immondizia.
La targa commemorativa, che è stata inaugurata il 29 maggio
2005, in occasione del ventennale di quella dolorosa finale
di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool in cui morirono
39 tifosi bianconeri, non è corredata come di consueto da
fiori e candele, ma da un serie di bidoni verdi della spazzatura.
Una scena raccapricciante e spregevole, che l'eurodeputato
Alberto Cirio ha fotografato e che ha fatto il giro del
web, in allegato al suo commento: "Scelta indecorosa, si
manca di rispetto alle 39 vittime e ai familiari". Lo stesso
Cirio, ha poi scritto una lettera al Sindaco della città
belga, Philippe Close: "Sotto la lapide commemorativa sostano
i cassonetti dell'immondizia, oltre a ritenerlo indecoroso
penso sia una mancanza di rispetto nei confronti delle vittime
e dei loro famigliari. Sono certo che vorrà adottare gli
accorgimenti opportuni per garantire il giusto rispetto
ad un monumento che ricorda un momento così tragico della
nostra storia sportiva recente". Un fatto spiacevole, una
scena indegna.
9 ottobre 2017
Fonte: Ilbianconero.com
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2017
Una sfilza di bidoni dell'immondizia sotto la targa dei
morti dell'Heysel
L'eurodeputato Alberto Cirio ha denunciato l'accaduto al
sindaco di Bruxelles: accostamento indecoroso. Il 29 maggio
del 1985 morirono nello stadio belga 39 tifosi, soprattutto
juventini.
Una lettera piccata quella dell'eurodeputato di Forza Italia,
Alberto Cirio al sindaco di Bruxelles. L'onorevole, che
è nato a Torino, ha scoperto che sotto la targa che commemora
le 39 vittime della strage dell'Heysel nella capitale belga,
sono apparsi una serie consistente di bidoni dell'immondizia,
un vero deposito. Un accostamento "indecoroso e inopportuno"
secondo l'eurodeputato Alberto Cirio, che ha chiesto che
quel alloggiamento per la spazzatura sia trasferito altrove,
allegando una foto pubblicata dal gruppo Facebook Quelli di... Via Filadelfia e rilanciata da altri siti del tifo
juventino. "Sotto la lapide commemorativa sostano i cassonetti
dell'immondizia - scrive Cirio al primo cittadino di Bruxelles,
Philippe Close - oltre a ritenerlo indecoroso penso sia
una mancanza di rispetto nei confronti delle vittime e dei
loro famigliari. Sono certo che vorrà adottare gli accorgimenti
opportuni - prosegue l'eurodeputato, che ha organizzato
le ultime due cerimonie di commemorazione della tragedia
- per garantire il giusto rispetto ad un monumento che ricorda
un momento così tragico della nostra storia sportiva recente".
La lapide all'interno dello stadio "Re Baldovino" è stata
inaugurata nel 2005 in occasione del ventennale degli incidenti
gravissimi che si verificarono il 29 maggio del 1985.
9 ottobre 2017
Fonte: Globalist.it
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2017
Bruxelles, deposito di bidoni dell'immondizia
sotto la lapide per i morti dell'Heysel
di Mariachiara Giacosa
L'eurodeputato piemontese Alberto Cirio manda la foto al
sindaco della capitale belga: "Scelta indecorosa, si manca
di rispetto alle 39 vittime e ai familiari".
Bidoni dell'immondizia, un vero deposito, sotto la targa
di commemorazione delle 39 vittime della tragedia dell'Heysel.
Un accostamento "indecoroso e inopportuno" secondo l'eurodeputato
Alberto Cirio, che ha scritto una lettera al sindaco di
Bruxelles per chiedere che quel deposito sia trasferito
altrove, allegando una foto pubblicata dal gruppo Facebook
Quelli di... Via Filadelfia e rilanciata da altri siti
del tifo juventino. "Sotto la lapide commemorativa sostano
i cassonetti dell'immondizia - scrive Cirio al primo cittadino
di Bruxelles, Philippe Close - oltre a ritenerlo indecoroso
penso sia una mancanza di rispetto nei confronti delle vittime
e dei loro famigliari". "Sono certo che vorrà adottare gli
accorgimenti opportuni - prosegue l'eurodeputato, che ha
organizzato le ultime due cerimonie di commemorazione della
tragedia - per garantire il giusto rispetto ad un monumento
che ricorda un momento così tragico della nostra storia
sportiva recente". La lapide all'interno dello stadio "Re
Baldovino" è stata inaugurata nel 2005 in occasione del
ventennale degli incidenti che si verificarono il 29 maggio
del 1985, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool, e che causarono 39 vittime,
in grandissima parte tifosi bianconeri.
9 ottobre 2017
Fonte: Torino.repubblica.it
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2017
Cirio scrive al sindaco di Bruxelles:
"Via i cassonetti
dei
rifiuti sotto la lapide per le vittime dell’Heysel"
L’europarlamentare albese: "Mancanza di rispetto verso tifosi
deceduti e familiari".
Bruxelles - L’eurodeputato Alberto Cirio ha inviato una
lettera al sindaco di Bruxelles, Philippe Close, per denunciare
la presenza di bidoni dell’immondizia sotto la lapide che
ricorda le vittime della tragedia dell’Heysel: il 29 maggio
1985 39 tifosi, la maggior parte italiani, morirono poco
prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra
Juventus e Liverpool per il cedimento di un settore dello
stadio nella capitale belga. La pubblichiamo di seguito.
"Egregio signor sindaco, come lei ben sa lo stadio "Re Baldovino"
di Bruxelles è tristemente noto in Italia per i tragici
fatti del 1985. Da due anni sono onorato di organizzare,
nella mia veste di parlamentare europeo, una cerimonia di
commemorazione dei tifosi deceduti in quell’occasione ed
ho sempre trovato nei suoi uffici la massima collaborazione.
Tuttavia, recentemente mi hanno fatto notare che
sotto la lapide commemorativa che riporta i nomi delle 39
persone che hanno perso la vita, sostano i cassonetti dell’immondizia.
Oltre a ritenerlo indecoroso, penso sia una mancanza di
rispetto nei confronti delle vittime e dei loro familiari.
Mi sono permesso di segnalarle la cosa certo che vorrà prenderla
in seria considerazione ed adottare gli accorgimenti che
riterrà opportuni al fine di garantire il dovuto rispetto
ad un monumento che ricorda un momento così triste della
nostra storia sportiva recente".
9 Ottobre 2017
Fonte: Lastampa.it
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STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Juventus,
bidoni sotto la lapide dell'Heysel
La denuncia dell'europarlamentare Cirio
Lettera al sindaco di Bruxelles: "Una posizione inopportuna
e indecorosa che manca di rispetto alle famiglie e alla
memoria delle persone che persero la vita il 29 maggio del
1985".
TORINO - L'europarlamentare Alberto Cirio ha scritto
al sindaco di Bruxelles, Philippe Close, per denunciare
la presenza di bidoni dell'immondizia sotto la lapide delle
39 vittime della tragedia dell'Heysel. "Una posizione inopportuna
e indecorosa - sottolinea Cirio - che manca di rispetto
alle famiglie e alla memoria delle persone che persero la
vita il 29 maggio del 1985, poco prima dell'inizio della
finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool".
LE SCUSE DEL SINDACO - Si scusa il sindaco di Bruxelles,
Philippe Close, per la presenza di bidoni dell'immondizia
sotto la lapide delle 39 vittime della tragedia dell'Heysel.
Lo riferisce l'eurodeputato Alberto Cirio che ieri aveva
denunciato il fatto. Il sindaco si scusa per l'accaduto,
affidando all'assessore allo Sport, Alain Courtois, il compito
di verificare e risolvere la situazione, che giudica egli
stesso inopportuna.
10 ottobre 2017
Fonte: Tuttosport.com
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2017
Orrore
Heysel, sotto alla targa commemorativa della tragedia
un deposito di bidoni: sfregio alle vittime Juventine
Orrore che si aggiunge a orrore. Sotto alla targa di commemorazione
delle 39 vittime della tragedia dell'Heysel, quasi tutti
italiani e juventini, è stato allestito un deposito di bidoni
dell'immondizia. La denuncia, da Bruxelles, arriva dall'eurodeputato
Alberto Ciro, che ha scritto una lettera al sindaco della
città per chiedere che i bidoni siano trasferiti altrove.
Inoltre, ha scattato una foto che in breve è divenuta virale.
"Sotto la lapide commemorativa sostano i cassonetti dell'immondizia
- scrive Cirio al primo cittadino di Bruxelles, Philippe
Close. Oltre a ritenerlo indecoroso penso sia una mancanza
di rispetto nei confronti delle vittime e dei loro famigliari.
Sono certo che vorrà adottare gli accorgimenti opportuni
- prosegue l'eurodeputato, che ha organizzato le ultime
due cerimonie di commemorazione della tragedia - per garantire
il giusto rispetto ad un monumento che ricorda un momento
così tragico della nostra storia sportiva recente". La lapide,
all'interno dello stadio Re Baldovino, era stata inaugurata
nel 2005, in occasione del ventennale della tragedia, che
risale al 29 maggio 1985: poco prima dell'inizio della finale
di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, a causa
dei disordini scatenati dagli hooligans, morirono schiacciate
nella calca 39 persone.
10 Ottobre 2017
Fonte: Liberoquotidiano.it
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2017
Bidoni della spazzatura sotto la lapide per i morti
dell'Heysel: il sindaco di Bruxelles si scusa
Dopo la denuncia dell'eurodeputato italiano Cirio.
di Mariachiara Giacosa
Si scusa il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, per la
presenza di bidoni dell'immondizia sotto la lapide delle
39 vittime della tragedia dell'Heysel. Lo riferisce l'eurodeputato
Alberto Cirio che ieri aveva denunciato il fatto. Il sindaco
si scusa per l'accaduto, affidando all'assessore allo Sport,
Alain Courtois, il compito di verificare e risolvere la
situazione, che giudica egli stesso inopportuna. Cirio aveva
scritto ieri al sindaco di Bruxelles per la "posizione inopportuna
e indecorosa" dei bidoni che "manca di rispetto alle famiglie
e alla memoria delle persone che persero la vita il 29 maggio
1985, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni
tra Juventus e Liverpool".
10 ottobre 2017
Fonte: Torino.repubblica.it
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STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Cirio: "Via i cassonetti di immondizia sotto
alla targa delle vittime della tragedia dell'Heysel"
"E' indecoroso": l'eurodeputato albese ha scritto una lettera
al sindaco di Bruxelles.
Uno squallore. Un becero e totale irrispetto di quei 39
tifosi della Juventus che in quella che avrebbe dovuto essere
un’altrimenti sana serata di sport e di tifo da consumarsi
a Bruxelles hanno invece perso la vita schiacciati da una
calca inenarrabile di tifosi "impazziti" e senza alcun controllo.
Accadde il 29 maggio del 1985, a Bruxelles, poco prima dell'inizio
della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
Nei mesi scorsi il Parlamento Europeo aveva deposto davanti
alla targa che ricorda quei tragici fatti due corone di
fiori per non dimenticare le 39 vite spezzate ed una rosa
bianca per Erika Pioletti, la giovane donna vittima del
panico che ha travolto Piazza San Carlo, a Torino, durante
la finale di Champions League, ad inizio giugno scorso.
In quel luogo venne affissa una lapide, con incisi i nomi
di tutte le vittime: "Per anni qui a Bruxelles si è voluto
dimenticare - disse in quella circostanza l’eurodeputato
Alberto Cirio - quasi a negare le responsabilità per quanto
era successo. Il nostro impegno sarà quello di ricordare.
Perché ciò che è avvenuto recentemente a Torino (Piazza
San Carlo: ndr) dimostra, purtroppo, che il tema della sicurezza
negli eventi sportivi è ancora oggi di forte attualità".
Passata la festa, poi, ecco l’immancabile "gabbatura" del
Santo, con una serie di cassonetti dell'immondizia posizionati
- con la sensibilità di un elefante - sotto la targa di
commemorazione delle 39 vittime della tragedia dell'Heysel.
Ed ecco allora l'eurodeputato albese Alberto Cirio scrive
retto al primo cittadino di Bruxelles, Philippe Close per,
per chiedere che vengano rimossi. "Sotto la lapide commemorativa
sostano i cassonetti dell'immondizia: oltre a ritenerlo
indecoroso - scrive Cirio - penso sia una mancanza di rispetto
nei confronti delle vittime e dei loro famigliari". "Sono
certo che vorrà adottare gli accorgimenti opportuni - prosegue
l'eurodeputato, che ha organizzato le ultime due cerimonie
di commemorazione della tragedia - per garantire il giusto
rispetto ad un monumento che ricorda un momento così tragico
della nostra storia sportiva recente". Alberto Cirio chiede
quindi che quel deposito di rifiuti, sia trasferito altrove,
allegando una foto pubblicata dal gruppo Facebook Quelli di... Via Filadelfia e rilanciata da altri siti del tifo
juventino.
10 ottobre 2017
Fonte: Torinosportiva.it
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STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Heysel, il sindaco di Bruxelles si scusa con Cirio
per la "spiacevole ed inopportuna situazione"
Il primo cittadino ha affidato all’assessore allo Sport,
Alain Courtois, il compito di verificare e risolvere la
situazione dei cassonetti dell’immondizia posizionati sotto
alla lapide che ricorda i 39 morti dell’Heysel.
Dopo la lettera dell’eurodeputato albese Alberto Cirio,
giunge quest’oggi (martedì) la risposta del sindaco di Bruxelles,
Philippe Close, in merito alla presenza di bidoni dell’immondizia
sotto la lapide delle 39 vittime della tragedia dell’Heysel.
Il sindaco si è scusato per l’accaduto, affidando all’assessore
allo Sport, Alain Courtois, il compito di verificare e risolvere
la situazione, che egli stesso giudica inopportuna. "Ho
preso nota della sua lettera - scrive Close - che ho inviato
immediatamente al mio collega Alain Courtois, assessore
con delega dello sport. Attiro la sua attenzione in merito
a questa spiacevole ed inopportuna situazione. Voglia credere,
signor deputato del Parlamento europeo, alla mia assoluta
buona fede". Firmato, il sindaco Philippe Close. "Verificheremo
che quanto accaduto non si ripeta" conclude l’eurodeputato
Alberto Cirio. R.G.
10 ottobre 2017
Fonte: Torinosportiva.it
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STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Bruxelles:
bidoni della spazzatura sotto la lapide delle vittime dell'Heysel
di Daniele Fantini
La denuncia attraverso un tweet dell'Europarlamentare Alberto
Cirio: "Una mancanza di rispetto nei confronti delle vittime
e dei loro famigliari".
Un tweet dell'Europarlamentare Alberto Cirio denuncia la
surreale situazione venutasi a creare a Bruxelles, dove
un gruppo di bidoni verdi dell'immondizia sono stati ammassati
sotto la targa che ricorda le 39 vittime della strage dell'Heysel.
L'Europarlamentare ha annunciato, sempre attraverso twitter,
di aver contattato il sindaco della città belga perché intervenga.
"Sotto la lapide commemorativa sostano i cassonetti dell'immondizia:
oltre a ritenerlo indecoroso, penso sia una mancanza di
rispetto nei confronti delle vittime e dei loro famigliari.
Sono certo che vorrà adottare gli accorgimenti opportuni
per garantire il giusto rispetto a un monumento che ricorda
un momento così tragico della nostra storia sportiva recente".
Il 29 maggio 1985, in occasione della finale di Champions
League tra Juventus e Liverpool disputatasi allo stadio
Heysel di Bruxelles, 39 tifosi persero la vita a causa del
crollo di una parte delle tribune, collassate sotto il peso
delle persone ammassatesi per fuggire dalle cariche degli
hooligans inglesi: 32 di queste vittime erano italiane.
La Juventus vinse poi la partita 1-0 giocata in un clima
surreale, grazie a un rigore trasformato da Michel Platini.
10 ottobre 2017
Fonte: Eurosport.com
ARTICOLI
STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Bruxelles, rimossi i cassonetti sotto la lapide dei morti
dell'Heysel
di Rosa Doro
Negli ultimi giorni ha fatto molto parlare la presenza di
decine di cassonetti posizionati sotto la targa che ricorda
i 39 morti del 29 maggio 1985 a Bruxelles. La redazione
di Tuttojuve.com aveva denunciato l'oltraggio il 2 ottobre
scorso, raccogliendo lo sfogo di Domenico Laudadio, che
da anni cura il Museo Virtuale Multimediale www.saladellamemoriaheysel.it.
Il sindaco della città belga ha cercato immediatamente di
scusarsi per un fatto indecoroso che sottolineava una vera
e propria mancanza di rispetto per le famiglie dei morti
e per la memoria delle persone scomparse e come documentano
le foto scattate dal collega di Sportal, Andrea Gussoni
i cassonetti sono stati finalmente rimossi.
11 ottobre 2017
Fonte: Tuttojuve.com
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STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Così il Belgio è ricaduto nella trappola dell'Heysel
di Marco Bernardini
Da Magritte a Rubens e dalla Yourcenar a Simenon e, per
non parlare di Carlo Magno, non è possibile dire che il
Belgio sia stato avaro di personaggi importanti. Lo stesso
sport, in particolare il ciclismo, ha regalato al mondo
figure di primissimo piano nate sia nelle Fiandre che nel
Vallone. Un popolo, quello belga, che solamente i francesi
hanno sempre ritenuto intellettualmente "inferiore" e di
fatto assolutamente provinciale. Noi italiani con il Belgio
abbiamo un rapporto piuttosto stretto per via specialmente
della storia legata alla nostra emigrazione negli anni in
cui migliaia di nostri connazionali erano costretti ad abbandonare
la loro terra di origine per andare a lavorare nelle miniere
di carbone sparse soprattutto intorno a Liegi. Un’italiana,
donna Paola moglie di re Baldovino, fu addirittura regina
di quel Paese. Il cantante Adamo era figlio del nostro profondo
Sud. ll cioccolato belga, insieme con quello piemontese,
è tra i più apprezzati al mondo e la sua lavorazione venne
esportata proprio da Torino. Insomma, per questi e altri
motivi, il fil rouge che unisce Belgio e Italia dovrebbe
essere davvero solido e ben difeso. Salvo poi doversi confrontare
con certe "distrazioni" da parte dei belgi che fanno a cazzotti
con il riguardo da loro dovuto nei confronti del nostro
Paese e di una precisa storia. Diciamo che sono "sfigati"
perché sono nuovamente ricaduti in quella "trappola" la
cui esistenza ciascun belga non avrebbe mai dovuto dimenticare
e che si chiama Heysel. A tutti noi italiani, non soltanto
agli juventini, il solo fatto di dover pronunciare quel
nome mette i brividi. Lo stadio che divenne luogo di mattanza
e tempio di cordoglio planetario il quale non esiste più
come struttura ma che resiste nel ricordo di ciascuno. Allorchè
venne abbattuto, anche per stemperare un poco i sensi di
colpa delle autorità del Belgio giustamente accusate di
sottovalutazione e di faciloneria organizzativa, e poi ricostruito
con nuovo nome all’esterno di quella che era stata la "Curva
Z" venne installata una targa "per non dimenticare" con
incisi tutti i nomi delle povere vittime. Si poteva presumere
che, sotto quella stele, vi fossero da allora e sempre fiori
freschi forniti dal comune di Bruxelles. Macché. Un europarlamentare
italiano in visita allo stadio ha notato con sconcerto che
proprio sotto la targa si trovavano allineati un numero
esagerato di cassonetti per la raccolta della spazzatura.
Non perché il "caso" fosse di gravità eccezionale ma certamente
di "buon riguardo e creanza" il nostro rappresentante a
Bruxelles s’è affrettato a rendere pubblica la cosa con
il supporto di circostanziate fotografie. Ieri, dopo quarantotto
ore dalla "denuncia", i cassonetti sono scomparsi da sotto
la targa di quelle che furono anche la tragedia dello stesso
Belgio oltreché la vergogna degli hooligans inglesi. Sicuramente
uno spregio non voluto, ma che si poteva tranquillamente
evitare da parte dell’amministrazione comunale belga con
un pizzico di maggiore attenzione e con una dose maggiore
di conoscenza della propria storia.
11 ottobre 2017
Fonte: Ilbianconero.com
ARTICOLI STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Bruxelles, tolti i cassonetti sotto la targa per le vittime
dell'Heysel
Dopo la vergogna dei cassonetti posizionati sotto la targa
in memoria dei 39 morti dello stadio Heysel (omissis), il
sindaco di Bruxelles ha voluto rimediare ad una situazione
a dir poco incommentabile. "Una posizione inopportuna e
indecorosa, che manca di rispetto alle famiglie e alla memoria
delle persone che persero la vita il 29 maggio del 1985,
poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni
tra Juventus e Liverpool", ha dichiarato il primo cittadino
della città belga, con l'amministrazione che si è messa
oggi in moto per rimuovere i cassonetti.
11 ottobre 2017
Fonte: Ilbianconero.com
ARTICOLI
STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
denigrate e calpestate.
Perché nessuno ferma mattatoio ?"
Sulle colonne di
Tuttojuve.com, interviene sul caso Anna Frank, Iuliana
Bodnari, presidente e fondatrice del "Comitato Per Non Dimenticare Heysel Reggio Emilia". Ecco il suo sfogo:
"Devo ammettere che
dall'affaire "bidonate" sotto la targa commemorativa
allo Stadio Heysel - anche se in tanti preferiscono un
altro nome, questo rimarrà per sempre Heysel - la
situazione è talmente degenerata che è ingestibile. Ogni
giorno altri fatti incresciosi e stavolta è toccato a
lei, l'eroina teenager Anna Frank. Sono giorni che tutti
mi dicono che la Shoah è un fatto diverso, invece non lo
è. Perché persone che perdono la vita per mano altrui
sono uguali, sono vittime. Tutti a recitare brani del
suo diario, indossare la maglietta con il suo sorriso
smagliante, va bene per sensibilizzare, con tanto di
scritta No all’Antisemitismo, ma la storia continua a
ripetersi senza dare i frutti aspettati. No al Razzismo
ma tutte le domeniche si sentono i buuu razzisti e
qualcuno è mai intervenuto per davvero ? Non mi pare. A
Firenze le vignette allo stadio, sui segnali stradali,
ovunque, qualcuno ha mai detto o fatto qualcosa ? Non mi
pare proprio. Anzi, nessuno è mai sceso sul campo con la
maglietta +39 RISPETTO e come mai ? Perché no ? Sono
denigrati, calpestati per l'ennesima volta, senza pace
per le loro anime e nessun minuto di silenzio in loro
memoria. Sono state dette fiumi di parole, è stato come
una valanga, interrogazioni parlamentari, ma mai nessuno
fino adesso che si è alzato in piedi, mai nessuno ha
alzato la voce, mai nessuno che si prenda la coscienza a
due mani e dica che è giunta l'ora di fare giustizia per
tutte queste persone che non ci sono più, uno che abbia
il coraggio di porre fine alle parole per passare ai
fatti. Tutto quello che si vede intorno a noi sono
pagliacciate, recite, trasmissioni tv fatte su misura,
titoloni creati ad hoc, ma non c'è nessun cristiano che
voglia fermare questo mattatoio con un intervento
drastico ed esemplare che sia di monito per tutti ?".
30 ottobre 2017
Fonte: Tuttojuve.com
ARTICOLI
STAMPA e WEB OTTOBRE
2017
Verona-Juventus, tifosi gialloblu cantano cori anti-Napoli e
sull’Heysel
di Alberto De Logu
Spiacevoli episodi al Bentegodi
durante Verona-Juventus, posticipo della diciannovesima giornata
di Serie A 2017-18. Sul campo i bianconeri si impongono per 3-1
anche grazie ad un ritrovato Dybala, ma sugli spalti sono da
registrare un paio di cori da condannare da parte dei tifosi di
casa. Il primo, quasi un "classico", è il "noi non siamo
napoletani"; il secondo è "il più grande spettacolo dopo
l’Heysel" a proposito della tragedia della finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool nel 1985 a Bruxelles.
Probabili a questo punto delle sanzioni, in attesa del
comunicato del giudice sportivo.
30 Dicembre 2017
Fonte:
Sportface.it
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