I 30 anni dell’Heysel e gli arbitri celebrati alla coop
Arcobaleno
FELTRE - La Festa del volontariato
sociale compie vent'anni e la Cooperativa Arcobaleno in zona
Casonetto si sta già organizzando per celebrarla degnamente. Il
tema di quest'anno sarà: "Prendi per mano il tuo volto".
Un'edizione che avrà al centro il calcio come veicolo per creare
legami di amicizia, nonché simbolo di grandi persone e grandi
tragedie. Da una parte sarà presentata l'attività svolta
dall'Associazione italiana arbitri in tutti questi anni grazie
alla prima iniziativa voluta nel 1990 dall'allora Commissario
della Can C Luigi Agnolin. Poi ci sarà spazio per ricordare la
tragedia dell'Heysel, che quest'anno celebra i trent'anni con il
carico di dolore per i tifosi di Juventus e Liverpool. A memoria
delle persone morte, sarà posata al Museo dei sogni, della
memoria e della coscienza un pugno di terra di quello stadio,
fatto recapitare alla comunità diretta da Aldo Bertelleci dal
sindaco di Bruxelles.
19 febbraio 2015
Fonte: Corriere delle Alpi
ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO 2015
Stasera a Rovolon cena dei soci dello Juventus club
A 30 anni dall’Heysel, Padova
ricorda
di Stefano Volpe
Una mostra fotografica e due
iniziative sulla tragedia di Bruxelles.
PADOVA - Il 1985 poteva passare alla
storia come l'anno d'oro della Juventus. L'anno in cui la
squadra di Trapattoni portava a casa il trofeo che ancora le
mancava: la Coppa dei Campioni. Così, in effetti, è stato. Ma il
1985, in casa bianconera, sarà sempre ricordato come l'anno
della strage dell'Heysel. Nel 2015 si celebra, infatti, il
trentennale del massacro allo stadio di Bruxelles, dove il 29
maggio 1985 morirono 39 persone, di cui 32 tifosi della
Juventus, in seguito ad un assalto in piena regola dei tifosi
del Liverpool, poche ore prima dell'inizio della finale di Coppa
Campioni. Una tragedia che verrà rievocata quest'anno grazie
anche al lavoro dello "Juventus supporter club Padova". La prima
tappa va in scena questa sera, quando al ristorante "Montegrande" di Rovolon, nel corso dell'annuale cena di ritrovo
dei soci, saranno illustrate tutte le iniziative messe a punto
per l’annata. Il club padovano (che conta 800 soci sparsi in
tutto il Veneto) ha stretto una collaborazione con il Nucleo
1985, gruppo di tifosi juventini di stanza a Bassano, molto
attivo nel ricordo della strage di Bruxelles. Stasera verrà
illustrata la mostra fotografica dedicata all'Heysel, che sarà
inaugurata a Torino fra due mesi, prima di viaggiare in giro per
l'Europa facendo scalo anche a Bruxelles. Due le tappe padovane
previste, con date da definire, verso settembre: una ad Abano e
una a Sant'Elena d'Este. Prima, il 7 giugno, sarà disputato a
Bassano un torneo di calcio, riservato alla categoria Pulcini
2006 (in campo, oltre alla Juve, anche Este e Cittadella), al
termine del quale sarà svelata una targa in memoria di Amedeo
Giuseppe Spolaore e Mario Ronchi, le due vittime venete
dell'Heysel. Ospite di questa sera il giornalista Mediaset
Gianni Balzarini. "Ormai sono passati trent’anni dalla strage di
Bruxelles e tanti giovani non hanno idea di cosa sia stato",
spiega il presidente dello "Juventus supporter club Padova",
Nicola Alfonsi. "Per questo è nostro dovere tenere sempre viva
la memoria e fare in modo che non accada più".
27 marzo 2015
Fonte: Mattinopadova.gelocal.it
ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO 2015
Juve, Italia-Inghilterra, l'Heysel e quella polemica inesistente
In Inghilterra si è diffusa la
voce di un rifiuto della Juventus di ricordare l'Heysel prima
dell'amichevole di martedì, ma la verità è un'altra...
TORINO - "La Juventus si è rifiutata di
far ricordare le vittime dell'Heysel in occasione
dell'amichevole Italia-Inghilterra". Dall'altra parte della
Manica il concetto che sta passando è più o meno questo, ma la
verità è diversa. Qualche settimana fa, avvicinandosi
l'amichevole della Stadium, è arrivata - da parte delle
Federazioni italiana e inglese - la proposta di celebrare una
piccola cerimonia commemorativa per l'Heysel prima della
partita. la Juventus non si è rifiutata, ma ha semplicemente
fatto presente che ha già previsto delle cerimonie per il
trentennale della tragedia, in occasione della ricorrenza (29
maggio), ma ha lasciato libertà alle Federazioni (per esempio al
Museum c'è uno spazio dedicato all'Heysel e in sede c'è un cippo
che ricorda le vittime).
29 marzo 2015
Fonte: Tuttosport.com
ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO 2015
Juventus,
respinta proposta della FA: niente tributo per la strage
dell'Heysel
di Marco Deiana
La Juventus ha formalmente respinto la
proposta della FA (la Federazione inglese) per deporre - in
occasione della sfida amichevole tra Italia e Inghilterra allo
stadio bianconero - una corona in memoria dei tifosi morti in
seguito agli incidenti dell'Heysel. Secondo diverse fonti di
informazione, la società juventina avrebbe apprezzato questa
iniziativa e questo gesto, ma non avrebbero intenzione di
accettare questa proposta. La Federazione inglese ha accettato -
pur a malincuore - la volontà del club italiano.
Il 29 maggio 2015 ci sarà il 30esimo
anniversario della strage dell'Heysel, avvenuta nel giorno della
finale di Champions League tra Liverpool e Juventus. Morirono 39
persone, di cui 32 italiani, segnando inoltre 600 feriti. Il
tutto a causa della carica dei tifosi inglesi nei confronti dei
fan italiani, con conseguenti scene drammatiche con il crollo di
un muro perimetrale e la fuga generale dei tifosi bianconeri che
portò al caos più totale.
Le due squadre si sono affrontate -
dopo la tragedia - nel 2005, in occasione di un quarto di finale
di Champions League, pochi mesi prima del 20esimo anniversario
della tragedia che segnò il calcio europeo, con una squalifica
dei club inglesi dalle competizioni europee per cinque anni, con
l'obiettivo di "distruggere" il tifo violento.
30 marzo 2015
Fonte: 90min.com
ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO 2015
Mirror - La Juventus ringrazia ma rifiuta l'omaggio della FA per
l'Heysel
La cerimonia è confermata a
maggio.
di Alessandro Vignati
Il Mirror ha riportato la notizia del
rifiuto della Juventus per l'omaggio che il presidente della
Football Association Greg Dyke aveva in mente di proporre per
l'amichevole di domani sera tra Italia e Inghilterra allo
Juventus Stadium: una corona di fiori in memoria dei caduti
dell'Heysel. Il club bianconero ha ringraziato ma rifiutato
l'iniziativa, invitando la FA e Dyke a partecipare alla consueta
manifestazione del 29 maggio quando cadrà il trentennale della
strage di Bruxelles.
30 marzo 2015
Fonte: Tuttojuve.com
ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO 2015
Juventus, cosa c’è dietro il rifiuto di commemorare l’Heysel ?
di Giuseppe Andriani
La FA (Federcalcio inglese)
chiede alla Juventus di ricordare l'Heysel prima della partita
di questa sera: arriva il rifiuto. Due motivazioni di base ?
La notizia era stata data ieri dalla
BBC, la principale televisione inglese: la Juventus ha respinto
la proposta della FA (Football Association, vale a dire la
Federcalcio inglese) di avere un momento celebrativo in onore
dell’Heysel e dei suoi caduti prima della partita di oggi tra
Inghilterra e Italia che si giocherà allo Juventus Stadium.
Potrebbero essere molteplici le ragioni alla base di questa
decisione, e di questo rifiuto, che appare piuttosto fuori
luogo. La società bianconera ha fatto sapere
che organizzerà qualcosa per il trentennale della tragedia
dell’Heysel a Maggio, e magari inviterà qualcuno della
Federazione inglese o del Liverpool, ma è solo un’ipotesi. C’è
poi il rapporto sempre più freddo e ai minimi storici con la
nostra federcalcio (FIGC), e quindi è plausibile che la società
Juventus nella partita di questa sera ci voglia entrare
pochissimo. Nulla a che vedere con la mancanza di volontà di
ricordare una tragedia immane, tra le più grandi del calcio
moderno, alla quale la Juventus, come ambiente e come società,
rimane molto legata. Mancano ad oggi però i rumors che
confermerebbero l’organizzazione di un qualcosa di significativo
da parte della società per il 29 Maggio, e il tempo ormai
stringe. La FA ha fatto uscire la notizia probabilmente anche
per mettere pressione, ma da Torino risponderanno con i fatti. O
almeno si spera.
31 marzo 2015
Fonte: Blogdisport.it
ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO 2015
Tastiera velenosa
Così difficile individuare i
colpevoli ?
di Massimo Pavan
Hanno destato la giusta attenzione e la
giusta indignazione gli striscioni contro la mamma di Ciro
Esposito, di fronte alle tragedie e alla perdita di una persona
cara, chiunque essa sia, ci vuole rispetto e prima di parlare
dei drammi altrui bisognerebbe pensarci mille volte e forse non
sarebbero mai abbastanza. Se da una parte si è parlato molto, è
caduto invece in silenzio quanto successo al Franchi, i cori
"soliti" vergognosi contro Scirea, contro Pessotto e contro le
vittime dell'Heysel. Una pratica che è frequente ma per questo
non deve essere minimizzata o enfatizzata in modo diverso.
Questo successo è un'offesa pesante alla memoria delle persone
mancate e dei parenti oltre che a tutti coloro che hanno vissuto
la peggiore tragedia dello sport italiano recente. La domanda
che ci facciamo è: perché non si cercano di individuare i
colpevoli, perché non si chiude quella zona che ha intonato il
coro, perché non assistiamo mai a una protesta da parte di chi
si trova nella zona incriminata e non fa nulla per manifestare
dissenso ? Forse sanzioni reali, vere e credibili sarebbero il
modo perfetto per disincentivare queste persone che di sport ne
sanno poco come di rispetto, non ci interessi che se ne parli,
anzi, forse meno si da pubblicità a certa gente, meglio è: si
deve agire con pene certe, sicure e forti.
10 aprile 2015
Fonte: Tuttojuve.com
ARTICOLI STAMPA e WEB APRILE 2015
Scandaloso: la memoria
dell'Heysel vale solo 15
mila euro ed alcuni siti
fiorentini difendono i tifosi !
Clamorosa decisione del giudice
sportivo Tosel che ha sanzionato solo con 15 mila euro di multa
i cori dei tifosi viola contro l'Heysel, contro Gaetano Scirea e
contro Gianluca Pessotto; "per avere un esiguo gruppo di suoi
sostenitori (circa una cinquantina, collocati nel settore dello
stadio denominato "Curva Fiesole"), al 34° del primo tempo ed al
26° del secondo tempo, intonato un coro, scarsamente percepito
in altri settori dello stadio, insultante la memoria di un
defunto calciatore bianco-nero ed ingiurioso nei confronti di un
dirigente della squadra avversaria; sanzione attenuata ex art.
13, n. 1, lettere a) e b) CGS".
Vergognosa anche la mancata condanna da
parte di siti di giornalisti Fiorentini ed altri siti che non
hanno preso la benché minima posizione contro queste persone che
con il calcio non hanno nulla a che fare. La cosa che da molto
fastidio è che alcuni giornalisti che non condannano questi
episodi spesso e volentieri te li ritrovi a scrivere della
Juventus e sulla Juventus solo per avere qualche
visualizzazione, lettura o pubblicità in più. Non facciamo nomi
e cognomi, ma i diretti interessati sanno benissimo che ci
riferiamo a loro !
13 aprile 2015
Fonte: Tuttojuve.com
ARTICOLI STAMPA e WEB APRILE 2015
Heysel, proposto alla FIGC
il ritiro della maglia n.39
di Marco Bonomo
L'Associazione Familiari delle
Vittime dell'Heysel ha voluto lanciare una petizione, nell'anno
del 30° anniversario della tragedia.
39. Un numero che non dovrebbe mai
rappresentare uno scherno o un’offesa, ma che invece viene
spesso dileggiato e tirato in ballo da cori e striscioni
ignoranti e beceri, come successo recentemente durante la
semifinale di Coppa Italia tra Fiorentina e Juventus, ad opera
dei "tifosi" viola. E proprio nell’anno del trentesimo
anniversario di quel 29 maggio 1985, l’Associazione Familiari
delle Vittime dell’Heysel ha voluto dare un segnale forte,
rivolgendosi direttamente alle autorità, spesso colpevoli di un
silenzio che fa molto rumore: è stata lanciata alla FIGC tramite
la Lega Calcio una petizione per il ritiro della maglia n.39
della Nazionale. Un gesto semplice ma simbolico, dall’impatto
immediato: quella maglia diverrebbe il simbolo di una pagina
dolorosa della storia del calcio italiano, da non dimenticare e
da onorare, per far sì che possa essere un monito affinché
quanto accaduto non si ripeta mai più. Una "battaglia" che non
dovrebbe riguardare soltanto i tifosi della Juve, ma tutti i
tifosi italiani, che purtroppo però accecati dall’odio usano
quei morti nella maniera più sporca possibile. La petizione può
essere firmata qui.
10 aprile 2015
Fonte: Blogdisport.it
ARTICOLI STAMPA e WEB APRILE 2015
Lorentini: "Chiediamo un gesto simbolico nel trentennale"
Ad Arezzo iniziative per Otello
e Giusy e un convegno
Già mille firme: "Ritirare la
maglia 39 dell’Italia"
di Luca Serafini
Il 29 maggio la commemorazione
a Torino e il giorno dopo la messa in suffragio con Agnelli e la
Juventus. Ora si attende la risposta della Federcalcio alla
proposta sul numero.
AREZZO - Ritirare la maglia numero 39
della Nazionale italiana per ricordare l'Heysel. Trentanove come
le vittime di quella sera sciagurata, il 29 maggio 1985, a
Bruxelles. Finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e
Juventus, l'assalto degli hooligans, l’inefficienza belga, il
massacro nello stadio. Due aretini tra i morti: Giuseppina Conti
e Roberto Lorentini. Ecco, nel trentesimo anniversario della
strage, una serie di iniziative, tutt'altro che retoriche. A
partire da quella che riguarda la maglia azzurra. La proposta
dell'Associazione dei Familiari delle Vittime dell'Heysel,
guidata da Andrea Lorentini, che prosegue sulla scia tracciata
dal nonno Otello.
D Come nasce l'idea del numero
39 dell'Italia da ritirare ?
R "Dall'idea di un gesto simbolico, per
ricordare e per sensibilizzare sul tema sempre attuale della
violenza negli stadi, e nello sport. Un'idea partita da
rappresentanti del tifo juventino, anche se le 32 vittime
italiane non erano neanche tutte juventine, c'era un interista,
c'era un fotografo lì per lavoro".
D Avete lanciato una petizione
on line su change.org.
R "Sì e sono già quasi mille le
adesioni. Abbiamo scritto al presidente della Federcalcio,
Tavecchio, e anche al presidente della Lega, Beretta. Attendiamo
una loro risposta. Riteniamo che nel 30° anno sarebbe importante
realizzare un momento di visibilità e di impatto che ricordi
l'Heysel. L'idea della maglia ci sembra buona. Certo, il numero
39 nella Nazionale non esiste, ma il gesto della Figc dovrebbe
avere una natura simbolica. Ritirare la maglia azzurra numero 39
e dedicarla alle vittime dell’Heysel rappresenterebbe un gesto
denso di significato: l'Heysel entrerebbe così a far parte a
pieno titolo della storia del calcio italiano, al di là di ogni
bandiera e fede calcistica".
D Quali iniziative sono in
programma oltre questa ?
R "Il 29 saremo a Torino, tra l'altro
quest'anno capitale dello sport, dove per il secondo anno si
celebra il giorno della memoria dell'Heysel. Stiamo discutendo
con la Juventus per condividere un momento celebrativo. E il
sabato 30 maggio, al mattino, ci sarà una messa in suffragio
sempre a Torino, con l'associazione dei familiari, il presidente
Andrea Agnelli e i dirigenti, la squadra".
D E ad Arezzo ?
R "Per giugno c'è l'idea di sviluppare
un convegno sulla non violenza, con la presenza di personaggi
importanti. E prima del 29 pensiamo ad una giornata
commemorativa per le due vittime aretine".
D Dopo trent'anni è il momento
che l’Heysel diventi un patrimonio comune di una nazione.
R "In questi anni il ricordo e la
memoria sono stati affidati ai parenti delle vittime e quei
tifosi o semplici cittadini che, più volte, hanno sfidato la
burocrazia e il muro di gomma che è stato eretto su quella
tragica serata da parte delle istituzioni sportive e non solo.
Ecco, l'Associazione auspica che la Federcalcio possa recepire
questa richiesta che arriva non solo dai familiari delle
vittime, ma anche da tanti tifosi e cittadini che amano il
calcio".
13 aprile 2015
Fonte: Il Corriere di Arezzo
ARTICOLI STAMPA e WEB APRILE 2015
Trent'anni dall'Heysel,
l'appello alla Figc: "Ritirate la maglia numero 39"
di Giovanni Capuano
Lo chiedono le famiglie delle
vittime della strage di Liverpool-Juventus (29 maggio 1985).
Ecco perché Tavecchio dovrebbe fare questo gesto simbolico...
Sono passati trent'anni da quella sera
tragica in cui il settore Z dello stadio Heysel di Bruxelles si
è colorato di rosso. Il colore del sangue. Trent'anni di
processi, polemiche, fughe dalle proprie responsabilità, lacrime
e dolore. Tanto dolore. Una ferita impossibile da rimarginare e
che nemmeno il tempo può cancellare. Da allora molto è cambiato,
ma la strada per combattere teppismo e violenza intorno al
calcio rimane lunga; spesso viene percorsa con forza e
convinzione, altrettanto si dimentica e si tende a lasciare soli
quelli che cercano di restituire il calcio alla passione di chi
lo ama. All'Heysel morirono quella sera 39 persone di cui 32
italiane. Altre 600 rimasero ferite. Le immagini dell'assalto
degli hooligans inglesi al settore Z fecero il giro del mondo
anche se non eravamo ancora in tempo di social e condivisioni di
massa. Colpirono nel profondo e aprirono una fase di dibattito e
ricerca della soluzione al problema. Il calcio inglese ha pagato
duramente e ha saputo emendarsi. Quello italiano è ancora un
passo indietro.
Heysel, rinasce l'Associazione
familiari vittime.
Sono trascorsi trent'anni da quelle ore cariche di angoscia e
adesso c'è chi chiede alla Federcalcio di fare un gesto
coraggioso: ritirare la maglia numero 39 della nazionale. Nulla
più di un atto simbolico, considerato che mai si usa e che,
quasi certamente, mai si utilizzerà in futuro. Trentanove come
il numero delle vittime di quella strage della follia; loro in
rappresentanza di tutti i morti per calcio, senza distinzione di
colore e di tifo. Insieme. Sarebbe una bellissima idea, doverosa
anzi per marcare il territorio in un'epoca in cui ancora delle
tragedie e dei lutti da stadio ci si fa schermo per questioni di
tifo. Troppi cori, troppi striscioni ignobili compaiono sui
nostri campi per pensare di esserci messi tutto alle spalle.
Tavecchio scelga il ricordo dell'Heysel e lo faccia diventare
simbolo del dolore di tutti. Un piccolo passo che costringerebbe
tutti a uscire allo scoperto, anche quelli che - ancora oggi -
faticano a prendere le distanze dagli incivili riti delle curve.
Accadrà ? Noi ce lo auguriamo. Il presidente della Figc, tra
mille gaffe e polemiche, ha dimostrato anche un certo spirito e
coraggio. Raccolga l'appello. Ecco il testo dell'appello
lanciato dall'Associazione familiari delle vittime dell'Heysel:
"Il prossimo 29 maggio ricorrerà il
trentesimo anniversario della tragedia dell’Heysel, nella quale
persero la vita 39 tifosi di cui 32 italiani, vittime innocenti
della barbara violenza degli hooligans inglesi, prima della
finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. In questi
anni il ricordo e la memoria sono stati affidati ai parenti
delle vittime e a quei tifosi o semplici cittadini che, più
volte, hanno sfidato la burocrazia e il muro di gomma che è
stato eretto su quella tragica serata da parte delle istituzioni
sportive e non solo. Per questo l’Associazione fra i familiari
delle vittime ha deciso di promuovere e sostenere la petizione
per il ritiro della maglia numero 39 della Nazionale.
Un’iniziativa che nasce dal basso, da uomini e donne di buona
volontà e che hanno quelle 39 vite spezzate da sempre nel cuore.
L’Associazione auspica che la Federcalcio possa recepire questa
richiesta che arriva non solo dai familiari delle vittime, ma
anche da tanti tifosi e cittadini che amano il calcio. Ritirare
la maglia azzurra numero 39 e dedicarla alle vittime dell’Heysel
rappresenterebbe un gesto, simbolico, ma al tempo stesso denso
di significato. L’Heysel entrerebbe così a far parte a pieno
titolo della storia del calcio italiano, al di là di ogni
bandiera e fede calcistica".
13 aprile 2015
Fonte: Panorama.it
ARTICOLI STAMPA e WEB APRILE 2015
Santa Messa per i caduti dell'Heysel
Venerdì 29 maggio alle 19,30
presso la Gran Madre di Dio a Torino.
Juventus Football Club ha, nel corso di
questi mesi, intrattenuto un dialogo profondo e sincero con
"l'Associazione fra i familiari delle vittime dell'Heysel" con
l'obiettivo di commemorare i 39 tifosi che in una sera di quasi
trent'anni fa morirono in uno stadio di calcio. Il 29 maggio
1985 avrebbe dovuto essere una giornata di gioia e di passione
per il calcio, si trasformò invece in una tragedia causata da
violenza inaudita e da un furore che non dovrà più essere
ripetuto. Nel rispetto della volontà
dell'Associazione, Juventus comunica che alle 19.30 di venerdì
29 maggio 2015 si celebrerà una Santa Messa presso la Chiesa
della Gran Madre di Dio a Torino. La giornata del 29 maggio sarà
dedicata al ricordo da parte di tutti i tesserati Juventus.
Per troppi anni quelle 39 vittime sono
state oggetto di scherno finalizzato unicamente ad attaccare i
colori bianconeri: un'azione vile che non dovrebbe mai trovare
cittadinanza in nessuno stadio e in nessun dibattito sportivo.
Questo anniversario dovrà essere utile anche alla riflessione
per evitare che simili comportamenti si ripetano.
29 aprile 2015
Fonte: Juventus.com
ARTICOLI STAMPA e WEB APRILE 2015
Il 29 maggio 1985 morirono 39
tifosi allo stadio Heysel, 30 anni dopo la tragedia
Storia di un monologo mai nato
di Maurizio Assalto
TORINO - Sarebbe stato un bel segnale,
dopo questi giorni di bombe carta e pullman presi a calci. Uno
spettacolo allo Juventus Stadium per ricordare la tragedia
dell'Heysel. 30 anni fa il 29 maggio: 39 morti, tifosi
bianconeri (ma non solo) convenuti a Bruxelles per la finale di
Coppa dei Campioni. Invece è saltato tutto. Qualcuno di quelli
che amano rimestare nel torbido, salvo poi stupirsi se le loro
parole diventano pietre in mano agli scalmanati, già ha
insinuato che la colpa sia della Juventus. Se si va a sentire i
diretti interessati, si scopre che non è vero niente. Non ci
sono buoni e cattivi, solo diverse sensibilità che è giusto
rispettare. L'idea era nata un anno fa. Alla base un testo di
Domenico Laudadio, creatore sul web della Sala della Memoria
dell'Heysel: sarebbe dovuto diventare un monologo recitato da
Omar Rottoli, un attore dilettante che vanta importanti
collaborazioni con Marco Paolini. E proprio a Paolini e al suo
Vajont era ispirato il progetto, affidato per la regia a Roberto
Tarasco.
Le criticità - Il testo però presentava
alcune "criticità": immagini troppo forti ("calvario", "luna di
sangue", ricorda il regista), oltre a una denuncia delle
responsabilità (degli hooligans inglesi, delle autorità belghe e
della stessa Uefa) che secondo la Juventus strideva con
l'intenzione di fare una commemorazione esente da animosità.
Tanto più che tutte le colpe erano già state sanzionate in sede
processuale. Era così stato costituito un gruppo di lavoro - a
cui avevano preso parte anche l'autore del testo (NdR:
l’autore non vi ha mai partecipato), il regista e l'attore - che
aveva provveduto a una revisione. Nello spettacolo Rottoli
avrebbe dato voce a un bambino di 11 anni morto all'Heysel, che
racconta la tragedia al figlio che non avrà mai. Si immaginava
il suo viaggio a Bruxelles, la visita ai monumenti, la giornata
di festa, e poi… In scena anche un coro di 38 persone (le altre
vittime) che alla fine avrebbe intonato MLK degli U2. Un
allestimento poetico e toccante, che però, sottoposto
all'Associazione dei famigliari delle vittime, non ne ha
ottenuto l'approvazione. Il presidente Andrea Lorentini dà atto
a Andrea Agnelli e alla nuova dirigenza juventina di una
sensibilità che in precedenza era mancata, ma il testo, a suo
parere, è troppo edulcorato: non si punta abbastanza il dito
sulle colpe. Argomenti che ricordano quelli riascoltati di
recente, nella ricorrenza del 25 aprile, a proposito del sangue
dei vinti e dei vincitori. Qui non ci sono due parti nemiche, ma
evidentemente 80 anni non sono sufficienti a creare i
presupposti per una memoria condivisa.
La messa di ricordo - Con dispiacere di
tutti, ma anche con serenità, non se ne farà niente. Però
l'Associazione dei famigliari sarà alla messa commemorativa che
la Juventus farà celebrare a Torino, alla Gran Madre, nel
trentennale della strage. Lo spettacolo è solo rimandato ?
29 aprile 2015
Fonte: La Stampa
ARTICOLI STAMPA e WEB APRILE 2015
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